L'inaugurazione del monumento a Don Bosco in San Pietro.
Giornale Luce B0826 del 05/02/1936
Descrizione sequenze:gagliardetti dei balilla ; sfilta di migliaia di balilla sul sagrato di Piazza San Pietro per l'inaugurazione del monumento a Don Bosco ; visione frontale della basilica di San Pietro ; la statua di Don Bosco ; il corteo dei balilla al termine della cerimonia ; l'entusiasmo dei balilla ; visione della cupola di San Pietro ;
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A Torino processione in onore del beato Don Bosco
Giornale Luce A0366 del 06/1929
Descrizione sequenze:successione di vescovi con mitra e bastone pastorale accompagnati da altri ecclesiastici ; due sacerdoti sistemano sul carro la teca contenente il corpo di Don Bosco ; un cardinale ; gruppi di suore di diversi ordini sfilano nella processione ; folla radunata sotto un palazzo ; gruppo di bambini indossanti una divisa scura ; bambine e ragazze vestite di bianco e con un velo sulla testa ; bambini con un costume di foggia settecentesca ; il grosso carro riccamente bardato in cima al quale è stata disposta la teca con il corpo del beato ; giovani ragazze vestite di scuro con il capo coperto e una fascia trasversale sulla quale sono scritti i nomi delle regioni di provenienza ; religiose vestite di bianco ognuna della quali porta un cartello con simboli religiosi ; suore che sfilano nella procesione ; il corteo entra in piazza Castello ; alcune autorità civili e militari ; giovani cattolici che recano numerose bandiere ; gli alti prelati che aprivano la procesione giungono in una piazza ; folla radunata dietro una transenna ; giovani cattolici di Aqui e di Alba ; il cardinale a capo del corteo, dietro di lui il carro con la salma di Don Bosco ; i vescovi schierati sul sagrato di una chiesa ; inquadratura ravvicinata della teca ; folla nella piazza ; alcuni uomini fanno scendere la teca dall'alto carro ; la teca viene trasportata in spalla da alcuni ecclesiastici e civili, passando attraverso la folla acclamante ; folla di fedeli di fronte alla chiesa ; probabilmente è la chiesa di Maria Ausiliatrice dove sarà conservata la salma di Don Bosco ;
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Viaggio a Torino
TORINO - Torino me la godo a piedi, così l'attore campano Nicola Di Pinto ai nostri microfoni.
Di giorno e di notte, Torino è una città da ammirare a piedi, passo dopo passo, un’immensità di risorse turistiche impossibili da spiegare nella tempistica dei new media. La nostra passeggiata comincia da Piazza Statuto, dall’aspetto apparentemente moderno e ottocentesco come testimonia il monumento dedicato alla costruzione del Traforo del Fréjus. Infatti, lì dove spesso si sono verificati scontri e rivolte operaie, partiva la viabilità romana che da Augusta Taurinorum portava ai territori gallici. Torino città romana dunque, come testimonia la celeberrima Porta Palatina, accesso al massimo cardo cittadino.
La viabilità torinese poggia su due importanti tasselli: via Garibaldi, una delle strade pedonali più lunghe del Nord Italia, collega Piazza Statuto a Piazza Castello, con il brand store della Juventus, simbolo della Torino Operaia e cosmopolita; il lusso alberga soprattutto in Via Roma che collega Piazza Castello alla Stazione di Porta Nuova con la sua facciata. Baricentro della via è Piazza San Carlo, la più elegante della Città, con il Caval ed Bronz, così è denominato il Monumento Equestre a Emanuele Filiberto, d’origine ottocentesca.
Andando a piedi per la città, molti sono i Palazzi, simboli della prima capitale d’Italia. Palazzo Carignano fu il primo quartier generale del regno, ora lo è del Risorgimento italiano con un museo che raccoglie testimonianze che vanno dal Settecento fino al II conflitto mondiale.
A proposito di Musei, Torino è anche Museo Egizio, 37000 opere figlie del grande amore di casa Savoia per il collezionismo ottocentesco di reperti antichi. Ampliato nel 2015, è per il “Times” tra i 50 migliori musei al mondo. Savoia vuol dire anche Palazzo Reale, per tre secoli residenza ufficiale in Piazza Castello. Torino, è anche città della misericordia, come testimoniano queste immagini dall’omonima Chiesa, completata nel 1828.
Sul retro della moneta da due centesimi è la Mole Antonelliana, con i suoi 167 metri e mezzo è il simbolo della città dal valore inestimabile. E’ sede del museo del cinema ed è ubicata nei pressi di una delle sedi storiche della RAI.
La madonnina dorata di Camillo Boggio datata 1867 si nota da tutto il quartiere. Il Santuario di Santa Maria Ausiliatrice è uno dei capisaldi del cristianesimo a Torino e punto di riferimento dell’area Valdocco. Di costruzione ottocentesca, conta una facciata d’ispirazione veneziana e palladiana, rimembrando al turista la potenza di San Giorgio Maggiore a Venezia.
L’interno del Santuario, ricco di statue e affreschi è dominato da un capolavoro di Tomaso Lorenzone e a destra della navata principale è presente l’altare con la reliquia di chi ha voluto questa struttura, divenendo uno dei religiosi più importanti della Storia d’Italia. E’ San Giovanni Bosco che con le innumerevoli difficoltà della giovinezza nelle colline dell’astigiano, ha trovato nella fede la più grande ricchezza, creando l’ordine dei salesiani e un’immensa struttura religiosa che è stata trasformata negli anni ed è stata oggetto di visita di Papa Giovanni Paolo II nel 1988.
Tra i luoghi meritevoli di visita sono le camere di San Giovanni Bosco, una vera e propria immersione di fede e nell’umanità, di questo Santo della Chiesa Cattolica. Il secondo piano è la parte più interessante. Si comincia con l’anticamera, dove nacque l’ordine dei Salesiani, per poi giungere allo studio, al confessionale con lo stemma dei salesiani e alla cattedra della Buonanotte, una piattaforma un tempo ubicata presso la Cappella Pinardi, in cui Don Bosco raccontava i fatti del giorno e i suoi sogni, in un vero e proprio protogiornalismo. “Sia fatta la vostra volontà”, furono le parole pronunziate dal letto dove Don Bosco morì il 31 gennaio 1888, un punto di partenza per una diffusione mondiale dei salesiani in 132 nazioni del mondo con 10393 sacerdoti.
Torino Valdocco è sede del primo Oratorio di Don Bosco, da lui voluto nel 1847 come luogo destinato ai giovani e per i giovani nella loro educazione cristiana.
169 anni dopo, è frequentato da ragazzi e ragazze non solo italiani ma anche extracomunitari, per cui uno degli obbiettivi delle molteplici attività oratoriane (culturali e spirituali) è di facilitare una maggiore integrazione di tutti e tra tutti, insegnando il rispetto reciproco.
Fiat+Juventus+Agnelli+La Stampa+Pininfarina+Lancia+Lagrange, questa è Torino, ai bordi del Po, la città del libro e del gusto.
Torino La solenne processione in occasione della canonizzazione di Don Bosco.
Giornale Luce B0453 del 1934
Descrizione sequenze:la facciata di una chiesa, ; bara dorata portata in spalla, autorità civili e religiose su un palco coperto ; la bara con il corpo ; folla di fedeli davanti alla chiesa ; processione in città, la bara portata per le strade, fiori dai balconi delle case, fedeli si fanno il segno della croce ; il passaggio di autorità religiose, uomini con mantello di un Ordine, uomini con bandiere ; fedeli con il ritratto del santo ;
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Basilica Maria Ausiliatrice Torino
Santuario di Maria Ausiliatrice
Basilica santuario
di Maria Ausiliatrice
( Fonte Wikipedia )
Colonna Sonora
Beethoven Missa solemnis
Consacrazione
9 giugno 1868
Stile architettonico
Neoclassico
Inizio costruzione
1865
Completamento
1868
Il santuario di Maria Ausiliatrice è una basilica[1] cattolica della città di Torino.
Inaugurato il 9 giugno 1868, il santuario fu voluto da san Giovanni Bosco. Fu progettato dall'ingegnere Antonio Spezia. La chiesa venne dedicata a Maria, invocata da Don Bosco come Ausiliatrice. Il 28 giugno 1911 fu elevata alla dignità di basilica minore.[2] Fu poi ingrandita tra il 1934 e il 1942 in concomitanza con la canonizzazione di Don Bosco, le cui spoglie sono oggi ospitate in una cappella completata nel 1938.[3]
Sorge nel quartiere di Valdocco e, intorno a questo santuario, proliferano le attività gestite dai salesiani prettamente dedicate ai giovani, quali scuole e oratori.
Storia
Don Bosco aveva iniziato a Valdocco le sue attività a favore dei ragazzi fin dal 1846 nella Tettoia Pinardi. Negli anni le attività si moltiplicarono e Valdocco divenne il centro propulsore della nascente congregazione dei Salesiani.
Volendo affidare alla protezione di Maria tutti i suoi ragazzi e le sue attività pensò di far costruire un santuario dedicato a lei. L'architetto Antonio Spezia diresse la costruzione dal 1865 sino al termine dei lavori. La prima pietra del santuario venne posta il 27 aprile 1865 alla presenza del principe Amedeo di Savoia, duca d'Aosta, figlio secondogenito del re Vittorio Emanuele II. Il 23 settembre 1866 a, venne terminata la grande cupola di 19 metri di diametro e nel 1867 la chiesa poté dirsi finita con il posizionamento della grande statua della Madonna al termine della cupola stessa. La consacrazione ebbe luogo il 9 giugno 1868.
Nei cortili del santuario sono presenti ancora le stanze originali del primo oratorio e la cappella Pinardi, costruita in luogo di una tettoia-baracca che venne utilizzata a partire dalla primavera del 1846.[4] Il nome ricorda Francesco Pinardi, il quale affittò e quindi vendette a Don Bosco prima un piccolo terreno e poi la propria casa. Importanti sono stati anche gli ingrandimenti e le decorazioni esterne, compreso l'Oratorio, ad opera dell'architetto don Giulio Valotti, operate dal 1935 al 1952.
La struttura
Esterno
L'edificio, della seconda metà del XIX secolo, ha una facciata in stile rinascimentale sul modello palladiano della chiesa di San Giorgio Maggiore a Venezia, con un timpano, retto da quattro colonne, sul quale sono poste le statue dei martiri Solutore, Avventore e Ottavio.
A lato del timpano sono le statue di san Massimo e di san Francesco di Sales.
Sull'architrave sotto il timpano è la scritta: Maria auxilium christianorum ora pro nobis e sotto il rosone la statua in marmo di Gesù tra i fanciulli.
Tra le colonne, a destra e a sinistra della fascia centrale, due altorilievi rappresentano S. Pio V annuncia la vittoria di Lepanto e Pio VII incorona Maria.
Nel 1867 la cupola venne ornata da una statua dorata della Madonna opera di Camillo Boggio.
Infine, nel 1920 sulla rotonda di fronte alla chiesa venne collocato il monumento a don Bosco, di Gaetano Cellini.
Interno
L'ingresso della cappella delle reliquie.
La chiesa ha una pianta a croce latina ed ha una decorazione a marmi policromi voluta dal beato Michele Rua, primo successore di Don Bosco. Sopra il tabernacolo è il grande affresco che rappresenta Maria ausiliatrice, dipinto voluto da san Giovanni Bosco, opera di Tommaso Lorenzone, mentre l'affresco della cupola è di Giuseppe Rollini.
I quattro altari che affiancano la basilica contengono le spoglie di quattro personaggi chiave del culto salesiano: una è dedicata a Don Bosco, opera di Mario Ceradini, una è dedicata a san Domenico Savio, una è dedicata a santa Maria Mazzarello e una è dedicata al sacro Cuore, che ospita un quadro di Carlo Morgari e le spoglie di Michele Rua.
A destra della navata centrale una scala conduce alla cripta, dove è conservata la reliquia del legno della santa Croce. Nella cappella delle reliquie, progettata dall'architetto Giulio Valotti, salesiano[5], viene collocato inoltre il punto preciso che la Madonna avrebbe indicato per dare inizio alla costruzione del santuario.[6]
Organo a canne
Posto su cantoria accanto l'altar maggiore in cornu Evangelii, fu costruito da Giovanni Tamburini nel 1941 su progetto di Ulisse Matthey. È dotato di tre manuali di 61 note e pedaliera di 32 note, per un totale di 67 registri reali e 5100 canne circa, ed è il più grande in Piemonte. È dotato di due consolle
Beethoven Missa solemnis, Royal Albert Hall 2014
Beethoven: Missa solemnis
Lucy Crowe (soprano)
Jennifer Johnston (mezzo-soprano)
Michael Spyres (tenor)
Matthew Rose (bass)
Monteverdi Choir
Orchestre Révolutionnaire et Romantique
Sir John Eliot Gardiner (conductor)
foto filmato By Ieluzzi Pasquale
DON BOSCO: FILM COMPLETO
In questo commovente film abbiamo modo di conoscere meglio la vita e le opere del grande santo piemontese, la cui operosa virtù ha lasciato un segno profondo in Italia e nel mondo.
Il film venne diretto da Goffredo Alessandrini e prodotto dall'istituto LUX nel 1935, un anno dopo la canonizzazione di don Bosco da parte di papa Pio XI.
CASA DON BOSCO-1-IT
Grazie al progetto “Casa Don Bosco” tornano alla luce i luoghi della storia salesiana
A Roma il Papa beatifica Don Bosco [1929]
From:
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caeremonialeromanum.com
Basilica Maria Auxiliadora Turin
Visión nocturna de la basílica de María Auxiliadora de Turín. Agosto de 2009. Delante el monumento de Don Bosco.
Don Bosco visita Chosica
Don Bosco visita Chosica
terza parte . MVI 4265
Inaugurazione del monumento dedicato a Maria Ausiliatrice in Piazza Europa in occasione della processione di San Pio da Pietralcina per il quartiere del Piano della Fiera. Butera (CL) 28 settembre 2014
Fotos de: Italia - Turín - Estatuas -VIII- Parte
picaportes.com. . Las fotos de Turín forman un total de 11 videos que tratan de la ciudad en general, museo, del cine, forja, bajos relieves....,
Inauguración y bendición de Don Bosco
José María Villalobos, alcalde de Utrera y Juan José Gutiérrez Galeote, Director del colegio salesiano de nuestra ciudad, inauguran la nueva ubicación del Monumento de Don Bosco en la recién remozada Plaza de Pio XII, siendo a su vez bendecida por el Director salesiano.
Ricki El Santo junto a su equipo improbisando en la ciudad de torino italia
esto fue en torino la gente fuerte de camino para la el studio de maximo production, grin gala la empresa donde se estaba cocinando la verdadera musica que solo eyos saben hacer...
Presepio Natale 2014 - Basilica di S. Giovanni Bosco in Roma
Gesù nasce a Betlemme di Giuda. Non nasce per sé, nasce per tutti; non nasce allora, nasce oggi. Supera spazio e tempo: Betlemme è il mondo.
Gesù s’incarna in ogni uomo che segue il suo insegnamento e lo propaga, fedele al mandato: “Fate discepole tutte le genti”.
I santi l’hanno seguito fino in fondo, diffondendo ovunque la sua Parola. Tra questi, anche don Bosco.
NEL PRESEPIO DI QUEST’ANNO IL PANORAMA È LO STESSO, MA LE CHIESE PRESENTI RACCONTANO CHE GESÙ È NATO E NASCE SOPRATTUTTO LÀ DOVE QUALCUNO LO INCARNA CON LA SUA VITA E LE SUE OPERE.
Ecco dunque nel presepio del Bicentenario la casetta contadina di Don Bosco, il tempio del Colle dove egli è nato, il santuario/basilica di Maria Ausiliatrice a Torino/Valdocco, culla della sua opera, e la nostra basilica, monumento alla sua santità e al suo amore per i ragazzi e i giovani.
Dentro di loro Don Bosco ha fatto nascere e crescere Gesù.
2011 MONUMENT PANTANI FOREVER GALIBIER .Luserna San Giovanni.
Inaugurazione del Monumento che Sergio Piumetto ha ideato e dedicato al Pirata Marco Pantani sul Col du Galibier, in collaborazione e GRAZIE alle Autorità locali di Valloire; in primis il Sig. Sindaco: Christian Grange.
Le Vie del Sacro - La Tomba di Rotari
Viaggio sulla Montagna Sacra alla scoperta del monumento più misterioso dell'Italia meridionale.
Chiesa S.Giovanni Bosco
Chiesa S.Giovanni Bosco
IN ONORE DEL CARO LUCIANO
BARITONO PENTO ALESSANDRO
FAUTO DI GIANDOMENICO LUIGI
Festa di Don Bosco 31 gennaio 2016
S.E.Mons.Corrado Sanguineti Vescovo di Pavia in visita per la festa di Don Bosco,al Santuario della Madonna delle Grazie di Pavia.
3 11 2019 Onore ai caduti Cavernago BG
3 11 2019 Onore ai caduti Cavernago BG