Monumento alla Resistenza.wmv
Inaugurazione del Monumento alla Resistenza. Gardone Val Trompia (BS) 31 maggio 2009
Il sindaco Balloch contestato. Udine 25 aprile 2012
novimatajur.it
Fischi, grida e l'esposizione di uno striscione o Gladio o Resistenza.
Così una parte, non maggioritaria, della folla radunatasi per l'occasione in piazza della Libertà nel capoluogo, ha accolto il lungo intervento di Balloch. Contestazioni in ogni caso non provenienti solo dai settori anarchici e No-tav come riportato in maniera riduttiva dalla stampa nei giorni scorsi. Nonostante il chiasso, Balloch ha tirato dritto (interrompendosi solo per un breve richiamo ai contestatori è primavera e i merli fischiano) rimarcando i valori unitari della Resistenza che diedero vita alla Costituzione della Repubblica.
Il sindaco di Cividale è stato poi in qualche modo difeso dai convinti applausi delle autorità presenti sul palco e dal cerimoniere (ed ex combattente partigiano) Luciano Rapotez che è successivamente intervenuto per esprimere tutto il suo rammarico per l'accaduto.
La contestazione era comunque prevedibile e in qualche modo attesa. Balloch infatti nei mesi scorsi era stato al centro di una polemica, dai toni a tratti molto accesi, per aver ipotizzato, insieme al collega Dario Zearo, sindaco di Tolmezzo, e a Pietro Fontanini, presidente della Provincia di Udine, una celebrazione alternativa (rispetto a quella di Udine) della Liberazione a Cividale.
Il tutto poi è parzialmente rientrato dopo l'invito di Furio Honsell a Balloch perché prendesse la parola dal palco della manifestazione provinciale. Parzialmente appunto, perché nella città ducale la tradizionale manifestazione del 25 aprile è stata spostata per l'occasione, seppur in un orario compatibile con quella di Udine, dal tradizionale monumento di piazza della Resistenza a quello dedicato ai caduti di tutte le guerre di via Marconi.
A Cividale quindi, nella mattinata del 25 aprile, alcuni cittadini -- e anche lo stesso Balloch - hanno reso omaggio (appunto ufficiosamente) al monumento di piazza della Resistenza, altri raccolti dietro lo striscione dell'Anpi locale, hanno abbandonato la manifestazione ufficiale prima degli interventi degli oratori.
Non hanno sentito dunque né il discorso del sindaco - una sintesi di quello pronunciato poco dopo a Udine - né quello invece piuttosto polemico di Fontanini. Il presidente della provincia, infatti, ha sottolineato come il 25 aprile non debba essere l'occasione per fare comizi politici ed attaccare il governo.
Poi ha esplicitamente rimarcato il distinguo che qui sul confine orientale rende ancora oggi molto complicata l'unità di tutte le forze politiche nella celebrazione dei valori della Resistenza. Oggi - le parole di Fontanini - si celebra la festa di un popolo, quello friulano; non è risultato vincente allora infatti il progetto che voleva instaurare in questa zona il Comunismo, il nostro grazie va dunque soprattutto ai partigiani della Osoppo-Friuli che hanno lottato per la piena libertà del popolo friulano: a questa forza nata dalla Resistenza vada dunque il nostro saluto.
Il trittico di celebrazioni si è poi concluso lo scorso primo maggio con l'omaggio ufficiale della città (liberata appunto il 1. maggio del 1945) al monumento alla Resistenza.
In quest'occasione Balloch ha ribadito come i valori della Resistenza appartengano a tutti (e che -- ha sottolineato - nonostante i fischi come sindaco mi sento di rappresentarli) ricordando il sacrificio congiunto di Osovani e Garibaldini per la liberazione della città.
Quanto alle polemiche dei giorni scorsi il sindaco ha rimarcato che non esistono celebrazioni o monumenti di serie A e di serie B, è in malafede chi vuole strumentalizzare questi avvenimenti.
Inaugurazione del monumento ai caduti volontari italiani sul fronte dell'Argonne in Francia
Giornale Luce B0485 del 06/1934
Descrizione sequenze:viene inaugurato nel cimitero di Pére Lachaise il monumento ai caduti volontari italiani sul fronte dell'Argonne ; il maresciallo Pétain deposita una corona d'alloro presente il garibaldino Ezio Garibaldi ; viene scoperto della bandiera il monumento ai caduti ; i militari sono sull'attenti, la folla intervenuta applaude ;
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EFFE + CITTA' - GINO VALLE - 9 Febbraio 2017
Descrizione
Cerimonia Anpi davanti al carcere di via Spalato a Udine: il ricordo dei partigiani trucidati
Cerimonia a Udine, domenica 8 aprile, davanti al carcere di via Spalato dove l'Anpi ha commemorato i 29 partigiani trucidati, 73 anni fa, a raffiche di mitra dalle SS e motivato le tre richieste rivolte al Governo del Paese, della Regione e del Comune. Il vicepresidente nazionale dell'associazione, Gianfranco Pagliarulo, prendendo spunto dalla Repubblica partigiana della Carnia, dalle lotte antifasciste che videro il Friuli Venezia Giulia in prima linea e non solo per la sua vicinanza al confine jugoslavo, ha lanciato un grido di allarme perché «fascismi e nazismi stanno tornando».
MONUMENTO AD ALMA VIVODA, TRIESTE
Nata a Chiampore di Muggia (Trieste) il 23 gennaio 1911, morta a Trieste il 28 giugno 1943, esercente, prima Caduta della Resistenza italiana.
Amabile all'anagrafe, Alma per gli amici, Maria nella clandestinità, la Vivoda iniziò assai presto l'attività antifascista, anche perché La Tappa - la trattoria di Muggia di proprietà del padre - era diventata punto di riferimento per gli antifascisti della zona. Quando le autorità fasciste, negli anni della più dura repressione, imposero la chiusura dell'esercizio, Alma e il marito Luciano Santalesa (anch'egli militante comunista), si dedicarono completamente alla lotta per la libertà. Affidato ad un collegio di Udine il figlio Sergio, Alma e Luciano scelsero la clandestinità. Maria divenne una delle dirigenti più attive dell'organizzazione Donne Antifasciste, assicurando i collegamenti tra l'antifascismo triestino e le formazioni partigiane dell'Istria. Quando il marito fu arrestato e fu ricoverato, per le sue precarie condizioni di salute, sotto sorveglianza in un sanatorio, Maria ne organizzò l'evasione. Era la primavera del '43 e Luciano Santalesa, aiutato dalla moglie, riuscì a raggiungere i partigiani istriani; combattendo con loro sarebbe caduto qualche mese dopo, pochi giorni prima che anche la moglie morisse dopo uno scontro a fuoco. Alma, nonostante avesse frequentato soltanto le elementari, era una donna di vivida intelligenza. Attenta ai problemi dell'emancipazione femminile e dell'internazionalismo, aveva promosso la diffusione della stampa clandestina ed era arrivata a curare di persona la redazione del foglio La nuova donna. Anche per questo Alma era braccata dalla polizia fascista, che aveva posto sulla sua testa una taglia di 10.000 lire dell'epoca. Il 28 giugno del '43, la giovane donna, durante una missione alla Rotonda del Boschetto (Trieste), fu riconosciuta da un carabiniere che, fingendosi amico, aveva frequentato La Tappa di Muggia. Nello scontro a fuoco che ne seguì, Alma fu ferita alla tempia. Trasportata all'ospedale, vi spirò dopo poche ore, assistita da Pierina Chinchio Postogna, che era stata catturata insieme a lei e che era stata ferita più leggermente. All'indomani della morte di Alma Vivoda, il nome della prima donna italiana caduta nella Resistenza fu assunto da un battaglione autonomo della 14a Brigata Garibaldi Trieste (Divisione Garibaldi Natisone), composto da partigiani italiani, sloveni, russi, da marinai romagnoli e da diverse compagne di lotta di Maria. Dopo la Liberazione, ad Alma Vivoda sono stati intitolati il Circolo di cultura popolare di Santa Barbara (Muggia) ed una strada di Chiampore. Nel 1971, nel luogo dove Alma fu colpita, è stato eretto un monumento a suo ricordo.
Udine, presentazione del libro Francesco Moranino, il comandante Gemisto
22 novembre, Udine: presentazione del libro di Massimo Recchioni Francesco Moranino, il comandante Gemisto. Introduce il presidente dell'Anpi Provinciale di Udine, Dino Spanghero, e Alessandra Kersevan.
Le foto della serata all'indirizzo:
UNA GUIDA ALLA TOSCANA RISORGIMENTALE
Conoscere la Toscana attraverso le opere, i monumenti e le testimonianze lasciate dal Risorgimento. È questo lo scopo della Guida all'Unità d'Italia nei musei e nel territorio della Toscana curata da Anna Mazzanti e pubblicata dalla Regione.
Arte italiana del Novecento: pittura e scultura | Copetti Antiquari | BIAF 2019 Firenze
Per la XXX edizione della XXX edizione della Biennale Internazionale dell'Antiquariato di Firenze i Copetti Antiquari hanno presentato una serie di dipinti e sculture realizzati da nove Maestri italiani del ’900. Alcune opere sono di eccezionale interesse storico, come il Progetto per una delle cancellate interne delle Fosse Ardeatine, uno dei più celebri capolavori di Mirko Basaldella, o il rilievo in bronzo Morte sulla terra di Giacomo Manzù, bozzetto di un altro monumento di straordinaria importanza, la Porta della Morte della basilica di San Pietro in Vaticano. Vi erano poi presenti alcuni tra i dipinti più famosi di Antonietta Raphael Mafai, i Ritratti dei genitori e l’Autoritratto tuta blu, oltre all’inedito Leggenda di Angelo Modotto, splendido esempio di pittura degli anni Trenta.Vicino a queste opere abbiamo presentato una serie di sculture in bronzo, che vanno dai tardi anni Trenta alla metà degli anni Settanta: Niobe e Ritratto del pittore Guttuso della Raphaël, Davide vittorioso e l’imponente Stele Seconda di Mirko Basaldella (opera che può vantare una notevole serie di pubblicazioni e prestigiose esposizioni), Trivero e il Pilastro bifronte di Mario Negri, scultore di caratura internazionale che sta suscitando un rinnovato interesse da parte di collezionisti ed istituzioni museali, infine Fioritura, opera molto rappresentativa di un altro grande nome della scultura italiana del dopoguerra, Alik Cavaliere. Altro nucleo era quello delle sculture in legno, risalenti agli anni Cinquanta e Sessanta: La Madre, dello stesso Cavaliere, il Totem di Mirko Basaldella e il Ritratto maschile di Pinuccio Sciola. Ad arricchire la nostra proposta, abbiamo inserito alcune sculture di diversi materiali: Contadini, altra opera giovanile di Cavaliere, in terra refrattaria; il Piccolo motivo chiuso di Dino Basaldella, realizzato con scarti di officina in ferro (un classico della sua produzione); Caduta di Icaro, una delle vette dell’importante carriera da ceramista di Luciano Ceschia; Motivo musicale di Mirko Basaldella, in gesso policromo; le Pietre sonore in basalto e calcare, esempi di quella straordinaria intuizione che ha reso Pinuccio Sciola celebre in tutto il mondo.
For the XXth edition of the BIAF, Copetti Antiquari's proposal included a series of paintings and sculptures by nine Italian Masters of the 20th century. Some of them are works of exceptional historical interest, such as the Project for one of the internal gates of the Ardeatine Caves, one of the most famous masterpieces by Mirko Basaldella, or the bronze relief Death on Earth by Giacomo Manzù, a sketch of another monument of extraordinary importance, the Death Gate of the Papal Basilica of St. Peter in the Vatican. In addition, we present some of the most famous paintings by Antonietta Raphaël Mafai, the Portraits of the parents and the Blue coverall self-portrait, as well as a splendid, unprecedented example of painting from the 1930s, Legend by Angelo Modotto. Next to these works we presented a series of bronze sculptures, ranging from the late Thirties to the mid-Seventies: Niobe and Portrait of the painter Guttuso by Raphael, David victorious and the majestic Second Stele by Mirko Basaldella (a work with a remarkable series of publications and prestigious exhibitions), Trivero and the Two-faced pillar by Mario Negri, a sculptor of international level who is arousing renewed interest from collectors and museum institutions, and Blossoming, a very representative work by another big name of the Italian post-war sculpture, Alik Cavaliere. We had another group of sculptures, the wooden ones, dating back to the Fifties and Sixties: The mother, by Cavaliere, the Totem by Mirko Basaldella and the Male portrait by Pinuccio Sciola. In order to enrich our proposal, we have included some sculptures of different materials: the fireclay Farmers, another early work by Cavaliere; the welded scrap iron Small closed motif by Dino Basaldella (a classic of his production); Fall of Icarus, one of the peaks of Luciano Ceschia’s important career as a ceramist; the polychrome plaster Musical motif by Mirko Basaldella; the basalt and limestone Sound stones, examples of that extraordinary idea that made Pinuccio Sciola famous worldwide.
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ROMA: UNITA' D'ITALIA, LA BANDIERA MONUMENTALE
Riprese di Marco Petruzzelli
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Inaugurazione della Bandiera Monumentale
Grazie alla collaborazione con le Ferrovie dello Stato è stata inaugurata la Bandiera Monumentale, issata su Piazza dei Cinquecento.
ISTORITRAVEL Friuli VG le intatte trince blindate di Tapogliano
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Gaspari Editore - La Liberazione del Friuli
Partendo dalle immagini cinematografiche originali della liberazione di Udine, con la fuga dei tedeschi e il successivo arrivo delle forze motorizzate angloamericane, attraverso una serie di flash back, si crea un percorso multimediale con le vicende delle formazioni garibaldine e osovare. Sono illustrate le caratteristiche della guerra partigiana tesa a ritagliare quando possibile, subito degli spazi di democrazia, come nelle zone libere del Friuli orientale e della Carnia. Sono messi, tra l'altro in primo piano la presenza in Friuli di decine di migliaia di cosacchi e caucasici. Corredato da un'originale colonna sonora composta dal gruppo musicale Il Circo delle Quinte che ha realizzato la canzone Terra di Confine. Oltre ai filmati di 30 minuti il DVD contiene, quali contributi, un'ora di interviste a personaggi storici come Mario Lizzero, don Aldo Moretti, Rosina Cantoni e Gian Paolo Gallo in cui vengono trattati in prima persona aspetti determinanti per la guerra partigiana friulana: le peculiarità delle formazioni garibaldine e osovane, l'apporto delle donne, i fatti di Porzus, ecc, inoltre il documentario la resistenza in Friuli a caratteri generali. Nel libro oltre alla sceneggiatura vi sono i testi delle interviste, la cronologia degli avvenimenti e gli approfondimenti dei temi principali e per gli insegnanti, dei questionari di verifica per un eventuale utilizzo didattico dell'opera.
DVD+libro 30' di filmati dell'epoca.
Colloredo di Prato 66° liberazione
coloret.it :l 66° anniversario della Liberazione è stato celebrato a Colloredo di Prato nel pomeriggio di sabato 16 aprile 2011.
Intorno alle ore 18 si è svolto il raduno delle autorità civili e della cittadinanza nella piazza 5 Martiri , da qui è partito il corteo che ha raggiunto la chiesa parrocchiale per la Santa Messa. Il corteo ha poi raggiunto il monumento ai caduti per la Resistenza, dove ha deposto una corona. Dopo il saluto del Sindaco di Pasian di Prato, Dott.Fausto Cosatti, ha preso la parola il Sindaco di Udine , Prof.Fulvio Honsell , che ha tenuto l'orazione ufficiale.°vedi video
Sig Bruno Pignolo segretario sez.A.M.P.I
Dott.Fausto Cosatti Sindaco di Pasian di Prato
Prof.Fulvio Honsell sindaco di Udine
Alfredo D'antoni pres.comunale A.M.P.I
Continuano il loro viaggio: le navi e i treni dell'amicizia.
La settimana Incom 00112 del 14/01/1948
Il treno dell'amicizia: aiuti americani all'Italia.
Thanks America: documentario Incom.
Descrizione sequenze:Il treno dell'Amicizia con Pearson a bordo giunge a Padova ; acclamazione della folla alla stazione con sventolio di bandierine americane ; il treno prosegue il viaggio e raggiunge la stazione di Udine gremita dalla folla che sventola bandierine americane ; i coniugi Pearson visitano Udine sempre seguiti da folla acclamante ; il treno riprede il cammino e arriva a Gorizia ; piazza di Gorizia gremita di gente ; confine italo-jugoslavo ; Thanks America documentario della Incom ; modalità per dare un contributo al documentario Thanks America ;
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GOITO ONORI AL GONFALONE CON LE FANFARE DEI BERSAGLIERI
GOITO 2015 - FESTA DEL BERSAGLIERE - FAFARA MILITARE BERSAGLIERI
La storica smaschera il revisionismo e Vespa s'infuria.
La storica Alessandra Kersevan smaschera le strategie del revisionismo storico sulla questione delle foibe a Porta a porta. Bruno Vespa s'infuria.
Commemorazione militare della grande guerra.
Giornale Luce B1201 del 18/11/1937
Descrizione sequenze:la cerimonia d'inaugurazione di una targa di bronzo presso l'edificio dove il Sovrano vent'anni prima confermò la necessità di organizzare sul Piave la linea di resistenza dell'esercito italiano ; carrellata panoramica sui reparti militari schierati ; il momento in cui viene scoperta la targa davanti ad una grande folla di ex combattenti ;
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25 aprile 2009 - Celebrazione del 64° anniversario della Festa della Liberazione
La Città di Ciampino ha celebrato il 64° anniversario della Liberazione dell'Italia dal Nazifascismo.
Alle ore 10.30 un corteo, preceduto dalla Banda musicale F. Cilea di Ciampino, è partito da Largo Felice Armati per la deposizione di una corona d'alloro al Monumento ai Caduti di tutte le guerre in Piazza della Pace.
longarone i percorsi della memoria , partenza
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