Roseto e Musei di Nervi
All'interno del parco di Villa Grimaldi a Genova Nervi si trova il famoso Roseto nato nel 1981 per iniziativa del dott. Luigi Viacava, allora direttore del Servizio Giardini e Foreste del Comune di Genova. Rose ad Arte fa parte dell'iniziativa 'Parchinfiore' ed è un percorso guidato tra i fiori del roseto e i fiori dipinti e scolpiti nelle opere conservate alle Raccolte Frugone, Galleria d'Arte Moderna e alla Wolfsoniana.
servizio di Massimo Sorci
video di Alessio Bixio
Redazione Web Comune di Genova
Ai Musei di Nervi Issel 'grigio' e Mucha pubblicitario
L’artista ceco Alfons Mucha, icona dello stile liberty alla cui opera è dedicata la mostra in corso fino al 18 settembre a palazzo Ducale, è stato anche un grafico pubblicitario di grido nella Parigi della Belle Epoque, nei primissimi anni del Novecento. Approfondisce questo aspetto dell’artista la Wolfsoniana di Genova Nervi, museo dedicato alle arti decorative a cavallo fra Otto e Novecento, che parallelamente all’esposizione del Ducale ha allestito la mostra ‘Mucha, alle origini della pubblicità’, dove si possono ammirare splendidi manifesti pubblicitari realizzati fra gli ultimi anni dell'Ottocento e il 1906, anno in cui l'artista si trasferì negli Usa, dove resterà fino al 1910. Lo stile è raffinato, arioso, tipicamente liberty, con la figura della donna sempre al centro, rappresentata in modo sinuoso e circondata da fiori, con una forte bidimensionalità di derivazione giapponese. La mostra espone poi le opere della cosiddetta 'Epopea slava', iniziata al ritorno in Europa, quando, sull'onda del nazionalismo seguito alla dissoluzione dell'Impero, con la nascita del nuovo stato cecoslovacco, Mucha illustra graficamente, con uno stile più pittorico e tridimensionale rispetto ai precedenti manifesti pubblicitari, i miti del popolo slavo. Un altro tipo di produzione artistica a cui Mucha si dedicò furono i pannelli decorativi per le abitazioni private, una tipica moda dell’Art Nouveau. A pochi passi dalla Wolfsoniana che ospita la mostra sulle opere pubblicitarie di Mucha, un’altra esposizione ha al centro un artista che visse e operò a cavallo fra Otto e Novecento: è la Gam, la Galleria di Arte Moderna, che ospita, insieme all’Accademia Ligustica di Belle Arti e al Castello D’Albertis, una nuova mostra permanente sul genovese Alberto Issel, che fu pittore, ceramista e designer di arredi. La mostra arricchisce la piccola collezione già presente alla Gam e alla Wolfsoniana con opere provenienti da un comodato di un ramo romano di eredi dell’artista. A partire dal 1870 Issel aderì alla ligure ‘Scuola dei Grigi’ di Rayper, Luxoro e D’Andrade, che propugnava un naturalismo intimistico, praticando la pittura en plein air nei raduni estivi di Rivara Canavese. Dal 1880, in seguito anche a una malattia agli occhi, l'artista iniziò invece a esercitarsi nella produzione di ceramica e negli arredi di design. In particolare nel 1884 espone proprie ceramiche, con intenti promozionali artistici e industriali, all’Expo di Torino, nel Borgo medievale realizzato dal D’Andrade.
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Viaggio nei musei genovesi - La Wolfsoniana di Nervi
Gênes (Italie) : Itinéraire de visite touristique et culturelle par vue aérienne de la ville en 3D
aircitytour.com, l'itinéraire de vos visites touristiques et culturelles en vidéo en 3D (visite virtuelle). D'autres visites sont disponibles sur aircitytour.com
Visite virtuelle de la ville de Gênes (Italie), par vue aérienne en 3D, à partir du logiciel Google Earth.
Détail de la visite par lieux :
- Pegli
- Museo Navale
- Villa Durazzo-Pallavicini
- Lanterna de Gênes
- Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce
- Museo civico di storia naturale de Gênes & Civic Museum of Natural History Giacomo Doria
- Christopher Columbus House
- Porta Soprana
- Piazza De Ferrari
- Palazzo Ducale
- Cathédrale San Lorenzo de Gênes & Treasure Museum
- Diocesan Museum
- San Matteo
- Église Santa Maria di Castello de Gênes
- Porto antico di Genova
- The City of Children and Young
- Bigo
- Biosfera
- Aquarium de Gênes
- Neptune
- Cine Ciak
- Dialogo nel Buio
- Galata - Museo del mare
- Chiesa San Giovanni di Prè
- Château d'Albertis
- Palais royal de Gênes
- Basilique Santissima Annunziata del Vastato
- Museo del Risorgimento - Casa Mazzini
- Galleria nazionale di Palazzo Spinola
- Palazzo Bianco
- Palazzo Rosso
- Palazzo Doria-Tursi
- Palazzo Podestà
- Via Garibaldi
- Edoardo Chiossone Museum of Oriental Art
- Palazzo Doria-Spinola
- Corso Italia
- Wolfsoniana
- Galleria D'Arte Moderna
- Parchi di Nervi
- Museo Giannettino Luxoro
- Castle of Dragonara
Crosa di Vergagni e Saccorotti, artisti metropolitani del Novecento genovese
Wolfsoniana, museo, archivio e centro studi sul Novecento genovese, ha curato un bel volume su Giuseppe Crosa di Vergagni (1886-1962) e una mostra su Oscar Saccorotti (1896-1986), due artisti importanti del Novecento genovese, il primo architetto famoso per la fontana di piazza De Ferrari, il secondo pittore, incisore, ceramista e decoratore di interni. Il libro su Crosa è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Conservatorio Fieschi, mentre la mostra su Saccorotti è allestita fino al 4 giugno 2017 nella sede della Wolfsoniana di Nervi, in via Serra Gropallo. La monumentale fontana di piazza de Ferrari firmata da Corsa di Vergagni nel 1936, caratterizzata da una grande vasca di bronzo fusa in un unico stampo, è un'opera di purezza formale che si rifà allo stile Novecento, richiamandosi al prototipo della 'fontana ghiacciata' tipico del deco internazionale. Altre opere di Crosa a Genova sono il palazzo Ilva di via Corsica (1930-31), il Teatro della Gioventù in via Cesarea (1930), nato come palazzo dell'Opera Nazionale Balilla e il palazzo Terzano in piazza Dante (1938). A Busalla l'architetto lavorò dal 1927 al 1940 alla realizzazione della villa Borzino, che reinterpreta in chiave aggiornata i canoni della villa patrizia genovese cinquecentesca, per sottolineare il ruolo sociale del committente, personaggio di rango dell'economia e della politica locale. Quanto a Saccorotti, oltre alle numerose opere decorative e di arredo d’interni realizzate in case private, fece a Genova due opere di decorazione pubblica tuttora visibili: il mosaico nel grattacielo Piacentini di piazza Dante e una cornice decorativa nel palazzo di via Montevideo 2.
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Garibaldi. Il mito. Le mostre a Genova
Martedì 9 ottobre è stata presentata a Milano, a Palazzo Reale, la manifestazione 'Garibaldi. Il mito': cinque mostre che avranno luogo a Palazzo Ducale, alla Galleria d'Arte Moderna di Nervi, alla Wolfsoniana, al Museo del Risorgimento e all'Accademia Ligustica, dal 17 novembre 2007 al 2 marzo 2008.
Nel video Anna Castellano e Fernando Mazzocca, curatore della mostra 'Da Lega a Guttuso', a Palazzo Ducale.
Arte e aviazione, quando l'Italia guardava il mondo dall'alto
Impavidi aviatori, rombanti bimotori, epiche imprese. Nei due decenni fra la Prima e la Seconda guerra mondiale l'epica futurista della macchina e della modernità, simboleggiate dall'aeroplano, segnò in modo forte la cultura artistica italiana.
La filosofia e l'estetica futuriste, infatti, erano molto coerenti con il programma politico del regime fascista, tutto proteso nello sforzo di modernizzare l'industria e l'economia del Paese, e di rappresentare in modo enfatico questa potenza non sempre e non del tutto reale.
Il mito dell'aviazione aveva avuto un celebre precursore durante la Grande Guerra: Gabriele D'Annunzio, che con il volo su Vienna dell'agosto del '18, a bordo di un biplano SVA, fissò il modello dell'ardito volante.
MATTEO FOCHESSATI, WOLFSONIANA
E' proprio il Vate a introdurre la mostra che la Wolfsoniana dedica all'arte e all'aviazione in Italia fra le due guerre, allestita presso il museo di Genova Nervi fino al 2 giugno.
Dagli anni '20, su impulso del regime, la produzione aeronautica italiana si sviluppa fortemente, al punto che viene anche istituita un'aviazione civile.
MATTEO FOCHESSATI, WOLFSONIANA
Ma tra i velivoli utilizzati dall'aviazione italiana ve ne erano anche di fabbricazione straniera.
MATTEO FOCHESSATI, WOLFSONIANA
A costruire il mito dell'aviazione contribuirono alcune grandi imprese aeronautiche, come la trasvolata della Cordigliera delle Ande, compiuta da Antonio Locatelli nel '19, o la trasvolata atlantica, effettuata da Francesco De Pinedo nel '27 su un velivolo chiamato Santa Maria come la caravella di Colombo.
Personaggio simbolo del mito aviatorio fra le due guerre fu tuttavia Italo Balbo, ministro dell'aviazione fra il '29 e il '33. Epiche e celebrate enfaticamente dalla propaganda del regime furono in particolare due sue imprese, la trasvolata del Sud America nel '31, con arrivo a Rio de Janeiro, e la cosiddetta 'Crociera del decennale', che nel '33 raggiunse Chicago e New York con una squadriglia di idrovolanti.
MATTEO FOCHESSATI, WOLFSONIANA
Balbo assurse a una tale fama nazionale e internazionale da fare ombra al Duce, e divenuto troppo ingombrante per il regime, venne rimosso dal ministero dell'aviazione e mandato a fare il governatore della Libia.
Il tempio laico dell'aviazione, voluto da Balbo, fu l'edificio del ministero, costruito nel '29, dove oltre alla qualità architettonica resta la qualità artistica dei dipinti murali che celebrano le due trasvolate di Balbo.
Proprio queste due imprese svolsero un ruolo fondamentale per trasmettere a livello internazionale l'immagine dell'Italia come un Paese tecnologicamente avanzato.
E'interessante comparare il manifesto celebrativo della trasvolata del '31, che ha un impianto di documentazione storica, quasi turistica, con il manifesto di Luigi Martinati per la Crociera del '33, che mescola le due anime del fascismo, il futurismo e Roma imperiale.
MATTEO FOCHESSATI, WOLFSONIANA
La Crociera Atlantica del '33 fu celebrata anche da una serie di gadget commemorativi, come oggetti decorativi per la casa, spartiti musicali e persino un gioco dell'oca.
Le imprese aeronautiche italiane rinsaldarono in particolare il rapporto con gli Stati Uniti.
MATTEO FOCHESSATI, WOLFSONIANA
L'aereo e l'aviazione entrano trionfalmente nell'arte italiana nel '29, quando il fondatore del futurismo Marinetti firma il manifesto dell'aeropittura.
MATTEO FOCHESSATI, WOLFSONIANA
L'aeropoetica futurista trova applicazione anche nell'architettura, come in questo progetto di aeroporto sulle rive del Tevere firmato da Virgilio Marchi nel '29.
2014©Produzione ufficio comunicazione
della Provincia di Genova
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Anni Venti - La mostra a Palazzo Ducale di Genova
Genova ospita a Palazzo Ducale la prima grande mostra sugli Anni Venti in Italia.
Oltre 100 opere d'arte dei protagonisti del periodo, in arrivo dalle collezioni private più importanti e mai viste tutte assieme.
Mostre, Banksy al Palazzo Ducale di Genova
Parla il direttore Serena Bertolucci: Un contributo per pensare al contemporaneo
Andrea Pazienza in Mostra a Genova oltre 100 Tavole
Dal 25 luglio sono in mostra a Genova - al Museo Luzzati e fino al 7 Ottobre prossimo - oltre 100 tavole originali di Andrea Pazienza, uno dei nostri più eclettici ed originali ( come si dice spesso per autori difficilmente inquadrabili nelle classificazioni più statiche in cui si vorrebbe rinchiudere anche l'arte del fumetto ) Si tratta di una delle più importanti mostrededicate al Paz nel Nord d'italia, alcune mitiche si sono svolte nel Sud d'italia e ricordiamo come il Napoli Comicon abbia contribuito a restaturare ilgrande Murales in cui Pazienza aveva trasformato uno dei muri della sua casa. Molto ha contribuito alla mostra di Genova, Matteo Fochessati intervistato nel video insieme ad l'artista Marina Comandini, moglie del grande fumettista scomparso nel 1988 a soli 32 anni.
Fonte La Stampa:
E per chi voglia vedere un'inside della Mostra:
Presentazione del volume La Wolfsoniana Immagini e storie del Novecento
di Matteo Fochessati e Gianni Franzone - Captured Live on Ustream at
Wolfsoniana Smart Museum (PALM-Cities project) report on TGR Liguria - 06/03/13
Opening of the initiative Wolfsoniana Smart Museum, Master plan of the project PALM-Cities - Personal Assistant for Liguria Mobile-Citizen (co-financed by the Regional Operative Program POR-CRO Liguria Region 2007-2013), developed by Darts Engineering, supported by DIBRIS, University of Genoa, and CATTID, Sapienza University of Rome, in collaboration with the Wolfsoniana Museum of Genoa and the Regional Foundation for Culture and the Performing Arts of the Liguria Region. Visitors of the Wolfsoniana Museum are offered two multimedia paths - children and adults - with in-depth multilanguage textual and audio-video info about a selection of the exhibited artworks. These contents are available after the download - via Museum WI-FI - of the Wolfsoniana mobile application (Android and iOS compliant) that can be triggered by framing NFC and QR-Code tags.
Entire newscast:
Presentazione insegnanti mostra Il secondo principio di un artista chiamato Banksy
Presentazione insegnanti mostra Il secondo principio di un artista chiamato Banksy
Gianni Franzone LUMINA RECREATA GRAFIA DI LUCE.
Presso lo splendido Museo dei Beni Culturali Cappuccini di Genova, il 23 febbraio 2017, assistiamo alla presentazione del libro LUMINA RECREATA GRAFIA DI LUCE, un titolo che sta a significare che la scultura delle statue presenti a Staglieno rivive attraverso l’arte fotografica. Intervengono: Padre Vittorio Casalino, Gianni Franzone, Sonia Italiano,Luigi Mori,Aldo Padovano e Francesco Macrì.Il libro nasce da una collaborazione interdisciplinare tra Roberto Corradino e Nadia Cice che hanno realizzato le splendide fotografie in bianco e nero delle statue del cimitero di Staglieno, Angelo Maurizio Bacosi che ha arricchito il testo con inserti poetici, e naturalmente tutto a cura di Francesco Macrì, docente di discipline giuridiche ed economiche e appassionato della storia di Genova, e Luigi Mori, esperto di arti figurative, in particolare quelle genovesi.
ANNI VENTI in ITALIA. L'età dell'incertezza. TRAILER
Trailer della mostra ANNI VENTI IN ITALIA. L'età dell'incertezza.
Palazzo Ducale di Genova dal 5 ottobre 2019 al 1 marzo 2020.
Realizzato nell'ambito del progetto NuvocinemaLab del Miur e Mibac e in collaborazione con i Servizi Educativi e Culturali di Palazzo Ducale
Matteo Fochessati Anni Venti in Italia
Fonte:
Matteo Fochessati
Anni Venti in Italia
L'età dell'incertezza
Palazzo Ducale Genova
fino al 1° marzo 2020
palazzoducale.genova.it
Gli anni venti in Italia furono anni complessi, tanto ruggenti e sfavillanti quanto inquieti. Anni cruciali di passaggio tra la Grande Guerra, con la fine dell’ottimismo e delle certezze che avevano caratterizzato la Belle Époque, e la crisi mondiale del decennio successivo. Una crisi che, annunciata nel 1929 dal crollo di Wall Street e seguita dalla progressiva affermazione di regimi dittatoriali sullo scacchiere internazionale, si concluse poi con la tragedia della seconda guerra mondiale.
Il clima generale di incertezza, determinato dagli effetti del conflitto, dalla difficile transizione economica e dalle rilevanti trasformazioni sociali e culturali, si riflette in pieno nelle ricerche artistiche di quegli anni. Caratterizzate da una straordinaria varietà linguistica, esse rappresentano il termometro di un’epoca convulsa, complessa e indeterminata, nella quale possiamo ritrovare dirette corrispondenze con la nostra.
La mostra intende offrire uno sguardo originale sul decennio, mettendone in luce non tanto gli aspetti esteriori del glamour, nei quali si incarnarono il desiderio di evasione e di appagamento sensoriale, quanto piuttosto i lati più oscuri, inquieti e irrazionali.
Undici capitoli scandiscono il racconto espositivo: a partire dalla sezione Volti del tempo, un vero e proprio spaccato della società dell’epoca, da cui emerge quella “moderna classicità” che connotò le esperienze stilistiche del Novecento e del Realismo Magico.
La modernità di Severini, Casorati, Oppi e Arturo Martini appare differente da quella promossa dall’avanguardia futurista: una modernità in cui passato e presente convergono, creando una stretta connessione tra tradizione e rinnovamento, ma che diventa anche espressione di uno spaesato distacco dalla realtà quotidiana, come nelle opere di Carrà, Guidi, Donghi e Ferrazzi, o di nostalgia per un passato mitico e ideale, come nel caso di Funi e Sironi.
Il racconto di quegli anni non tralascia di documentare il senso di alienazione e le visioni distopiche prodotti dalle angosciose distorsioni della modernità, come reso evidente dalle opere di Sexto Canegallo, e di mettere pure in risalto l’affermazione dell’autonomia e dell’indipendenza della figura femminile, scaturita nata dal suo inedito ruolo sociale durante la Grande Guerra.
L’ultimo capitolo è dedicato infine all’altro, meraviglioso, volto degli anni venti: quello più noto del gusto déco, come fondamentale espressione di un prepotente desiderio di eleganza, lusso ed edonismo.
In mostra tra le altre opere di Carlo Carrà, Felice Casorati, Galileo Chini, Giorgio de Chirico, Fortunato Depero, Achille Funi, Virgilio Guidi, Alberto Martini, Arturo Martini, Fausto Pirandello, Enrico Prampolini, Alberto Savinio, Scipione, Gino Severini, Mario Sironi, Adolfo Wildt.
Le oltre 100 opere esposte, tra pittura e scultura, provengono da importanti collezioni pubbliche, tra le quali ricordiamo La Galleria Nazionale di Roma, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Palazzo Pitti a Firenze, il MART di Rovereto, l’Istituto Matteucci di Viareggio, La Fondazione Il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera, la Collezione Giuseppe Iannaccone di Milano – e altrettanto importanti collezioni private.
La mostra è a cura di Matteo Fochessati e Gianni Franzone
IL POSTO DELLE PAROLE
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TRAILER della mostra ANNI VENTI. L'età dell'incertezza
Trailer della mostra ANNI VENTI IN ITALIA. L'età dell'incertezza.
Palazzo Ducale di Genova dal 5 ottobre 2019 al 1 marzo 2020.
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Si es tu primer viaje a Italia posiblemente estes buscando los destinos clásicos, pero Génova es una oportunidad de viaje por Liguria que no debes perderte.
Esta región no solo ostenta palacios y puertos históricos sino que también posee un grandioso patrimonio de la humanidad UNESCO: Los palacios Rolli. Caminemos por la Strade Nuove, comamos típica Focaccia, y disfrutemos de cada palazzo en estos días especiales conocidos como Rollidays.
Génova fue un asentamiento en los lugares más bellos de los tiempos antiguos. En 209 a. C. la ciudad es destruida por los cartagineses y reconstruida luego por los romanos.
En el siglo III fue convertida en sede episcopal. Después de la caída del Imperio romano fue ocupada por los bizantinos, y más tarde, por los lombardos.
La República de Génova fue parte del Imperio francés hasta 1815, cuando los delegados del Congreso de Viena sancionaron su incorporación al Piamonte (Reino de Cerdeña).
Tras un largo periodo de decadencia, Génova recuperó su relevancia portuaria gracias a la construcción de túneles ferroviarios alpinos y el auge de la industrialización, manifestado por la presencia de astilleros navales, las industrias petroquímicas y el desarrollo metalúrgico.
En esta guía de mochilero por Europa quiero mostrarte algunos de los principales atractivos, cosas para comer, lugares qué visitar e ideas para hacer en Génova.
Puedes viajar por tu cuenta o bien por tours en Italia, pero en cualquier modo te aconsejo coincidir con los #RolliDays de Génova para visitar estos palacios y conocer de cerca su historia.
La marca de la ciudad Genova More than This promueve la apertura de todos los palacios y museos que forman parte de este patrimonio para visitarlo un par de veces al año.
Algunas cosas que no te debes perder:
Rolli Days
Museos y palacios
Navegar por el puerto de Génova
Acuario de Génova
Mirador de Castelletto
Plaza de Ferrari
Casco antiguo y Callejones
Cementerio Monumental de Staglieno
Corso Italia y Boccadasse
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Realizzato nell'ambito del progetto NuovocinemaLab del Miur e Mibac e in collaborazione con i Servizi Educativi e Culturali di Palazzo Ducale da parte degli studenti del corso Tecnico Grafico dell'IIS Caboto di Chiavari, guidati dal prof. Alessandro Zunino