Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà
Il Museo diffuso della Resistenza, della deportazione, della guerra, dei diritti e della libertà è ubicato presso il settecentesco palazzo juvarriano dei Quartieri Militari, a Torino.
Il museo è diviso in due parti: la sezione permanente e quella temporanea.
Nella sezione permanente il visitatore potrà rivivere, attraverso vari documenti e filmati, la storia della città dalle Leggi razziali del 1938 all'entrata in vigore della nuova Costituzione repubblicana, passando per i tragici avvenimenti della seconda guerra mondiale; inoltre, dopo i lavori di ristrutturazione, è stato reso nuovamente accessibile il rifugio antiaereo nei sotterranei del museo.[2] La sezione temporanea invece è sede di mostre e convegni riguardanti temi come le guerre ed il rispetto dei diritti umani.
Infine, il museo, oltre ad organizzare attività didattiche per le scuole, segnala e promuove i luoghi della memoria del territorio cittadino e provinciale. Nello stesso edificio, ma in via del Carmine 13, hanno sede inoltre l'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea Giorgio Agosti (ISTORETO), l'Archivio nazionale cinematografico della Resistenza e il Centro internazionale di studi Primo Levi.
Museo Diffuso di Torino
Il video introduce il percorso multimediale Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione che costituisce l'allestimento permanente del Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino.
TWN n. 73 a Museo Diffuso della Resistenza - Assenza/Essenza dei confini
Numero del 30 ottobre 2009 al Museo Diffuso della Resistenza in occasione della mostra Assenza/essenza dei confini.
Museo Diffuso della Resistenza Torino
Grazie ad un finanziamento della Compagnia di San Paolo, al Museo Diffuso della Resistenza di Torino è stato rinnovato l'allestimento permanente. Il Tgr Piemonte parla del Museo di Corso Valdocco, mostrandone i contenuti e le tecnologie usate e intervistando il Direttore Guido Vaglio.
25 aprile - Messaggio del Sindaco Piero Fassino alle ragazze e ai ragazzi delle scuole di Torino
Video messaggio del Sindaco Piero Fassino alle ragazze e ai ragazzi delle scuole della Città di Torino in occasione del 25 aprile. Girato presso il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà.
TWN 39 - Ed. del 23/1/2009 - Museo Diffuso della Resistenza
Appuntamento settimanale con l'arte e la cultura in città - La trascrizione della puntata è disponibile all'indirizzo comune.torino.it/youtorino - Per attivare i sottotitoli cliccare sulla freccia in basso a destra sul player.
Museo Diffuso della Resistenza di Torino
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Multimedia museum of Partisans in WWII
Museo multimediale sulla Resistenza
L'ASSENZA DEI CONFINI / L'ESSENZA DEI CONFINI
Il video della Mostra, allestita dal 23 ottobre 2009 al 17 gennaio 2010, al Museo Diffuso della Resistenza, Deportazione, Guerra, Diritti e della Libertà - Palazzo dei Quartieri Militari Corso Valdocco 4/A Torino.
Museo della resistenza Torino
Voice of Freedom by Widespread Museum of Resistance, Deportation, War, Rights and Freedom
The Widespread Museum is in Torino, Italy. The museum's original name goes by Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà. This video demostrates the photographic exhibition of the museum. The temporary exhibition hosted in 2018 at the museum is about ten Nigerian women who escaped slavery and had the chance to tell their stories through photography. By reversing the classic photographic narration, Voice of Freedom puts the victims behind the camera, thus offering the opportunity to tell each other's experience in person and with their own sensitivity.
Down below you can find the social media accounts of the museum and the exhibition Voice of Freedom:
For similar migration practices in museums, please also check out migrationcities.net.
Special thanks to Paola Boccalatte for her contribution with this video.
Le giornate della liberazione di Torino nell'aprile 1945
Trailer del film documentario che rievoca in tutti i risvolti più significativi le giornate della liberazione di Torino nell'aprile 1945. I protagonisti, i luoghi chiave, i fatti memorabili, il ruolo delle formazioni foranee che entrano da vari punti in città il 26 aprile e di quelle che in essa già operavano da tempo (Sap, Gap, Gruppi di difesa delle donne, etc.), il ruolo delle fabbriche, dei semplici cittadini, la dislocazione e i comportamenti del nemico nazifascista, la prima celebrazione, infine, della vittoria partigiana. Immagini d'epoca e testimonianze, riprese di luoghi della città di ieri e di oggi sono la materia prima per raccontare la grande pagina finale della Lotta di liberazione in una città oggi molto diversa ma che affonda pur sempre le radici nella città industriale ed operaia di settant'anni fa, capace di esprimere nei grandi momenti di svolta energie straordinarie.
Il film completo viene presentato al Salone del Libro di Torino, sabato 16 maggio alle ore 11 (nella Sala Argento), nell’incontro “Aprile 1945: insurrezione e liberazione a Torino”, curato dal Comitato per l’affermazione dei valori della Resistenza in collaborazione con Ancr (Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza)
Giallo al Museo della RESISTENZA di Torino... stiamo indagando!
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Torino 1938-1948
Turin 1938-1948
Museo Diffuso, Turin from the 21st of April 2005
A permanent multimedia exhibition dedicated to the history and locations of Turin during the second world war.
In the basement area of the Museo Diffuso in Turin a story is told, images are revealed, sounds and voices intermingle. The concept of an underground transport system is the metaphor that links the multimedia pathway to the city: at the end stations the video-projections and the interviews given an account of the war while in the main hall the documents and photographs displayed on a large interactive table, provide a further insight into racial discrimination, the war, the occupation, the deportation, the Resistance and the Liberation. Before climbing back up towards the exit the last interactive video-installation induces a comparison between the visitor, his own self and the fundamental concepts expressed by the constitution through a very effective play of mirrors.
TORINO: ASTA PER SALVARE MUSEO DELLA RESISTENZA
Flash Mob dedicato a tutte le vittime del Olocausto
Flash Mob dedicato a tutte le vittime dell'olocausto .
Il 25 Gennaio 2015 in Piazza Castello
Incontro alle 16:30 davanti a Palazzo Madama
Alle ore 17:00 inizierà il Flash Mob
Partecipanti:
Handicap e Sviluppo onlus
Asai
Cantiere SoS
Progetto prisma e associazione Verba
Coordinamento Torino Pride gay, lesbiche, bisessuali, transgender
Maurice gay, lesbiche, bisessuali, transgender, queer
Bagni Pubblici di via Agliè
Associazione Cittadinanza e Minoranze
Baloon Mondial,
21 luglio
Ass. Giuristi Democratici di Torino
Fondazione della Comunità Mirafiori Sud onlus
As. Studi Giuridici sull'Immigrazione
Comunità Ebraica di Torino
Museo diffuso della Resistenza,della Deportazione, della Guerra ,dei Diritti e della Libertà.
La pagina fb
Torino: percorso per celebrare la Resistenza
Eroi di Torino e delle diverse circoscrizioni. Percorso tematico della Resistenza tra il Cimitero Monumentale e le Circoscrizioni di Torino.
Stefano Lo Russo presenta il progetto realizzato in collaborazione tra Comune di Torino e ANPI.
Servizio andato in onda il 20 aprile su TG 3 Regione Piemonte
GEW 2010 - Parte settima
Nell'ambito della XII Settimana dell'Educazione Interculturale, l'associazione Il Nostro Pianeta, referente italiano del Centro Nord Sud del Consiglio d'Europa, con la collaborazione di FIERI e del Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, e con un contributo del Comune di Torino - Assessorato alle Politiche per l'Integrazione, ha organizzato Oltre la nebbia: media e migrazione. L'evento, svoltosi il 18 novembre 2010 presso Il Museo Diffuso della Resistenza, è parte di una più ampia iniziativa di sensibilizzazione rivolta agli istituti secondari di secondo grado torinesi ed è aperto alla cittadinanza. E' stata proposta una riflessione sul fenomeno migratorio e sulle trasformazioni sociali e culturali in corso nella scuola e nella città, e in particolare sulle rappresentazioni che di questi cambiamenti l'informazione fornisce. Un immaginario in gran parte superficiale e stereotipato, che poco ha a che fare con l'esigenza di un'informazione completa e obiettiva, e che però alimenta quotidianamente il discorso pubblico sull'alterità che spesso i ragazzi subiscono, privi di adeguati strumenti di interpretazione.
Marco Pautasso L'ora della libertà
Fonte:
ilpostodelleparole.it
Marco Pautasso
L'ora della libertà
Torino - Caserma La Marmora
Da martedì 19 aprile a sabato 7 maggio 2016
Giorni feriali: ore 15-18 / Sabato, domenica e giorni festivi: ore 9,30-12,30 e 15-18 A cura di Progetto Cantoregi
Ingresso gratuito
Caserma La Marmora (via Asti 22 - Torino)
Un percorso emozionale in un luogo simbolo di Torino, dove furono fucilati oltre 400 partigiani e tanti imprigionati, interrogati, torturati. L'allestimento scenico L'ora della libertà inaugura martedì 19 aprile 2016 alle ore 10 negli spazi della Caserma La Marmora di Torino (Via Asti, 22), aperti al pubblico in via eccezionale, per onorare gli ideali della Resistenza e i tanti martiri caduti per la libertà. Un evocativo viaggio tra immagini, musiche, voci e oggetti che immergono il visitatore nel clima dell'epoca, dall'ingresso della caserma al cortile delle fucilazioni, dal porticato alla stanza degli interrogatori. Un’inedita narrazione che vuole fare memoria di un luogo forse poco conosciuto nella storia della Liberazione cittadina, ma dal forte valore sociale e culturale, e che intende rinnovare le emozioni che l'ambiente, oggi abbandonato, ancora suscita, onorando così i partigiani imprigionati e uccisi.
L'ora della libertà è promossa dalla Città di Torino e dal Comitato di Coordinamento fra le Associazioni della Resistenza del Piemonte, con la collaborazione di: Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco; Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà; Istoreto - Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”.
La mostra, aperta fino a sabato 7 maggio 2016 (Giorni feriali: ore 15-18 / Sabato, domenica e giorni festivi: ore 9,30-12,30 e 15-18), a ingresso gratuito, è curata da Progetto Cantoregi, da un'idea di Koji Miyazaki, anche regista, e Marco Pautasso.
Dopo l’8 settembre 1943 la caserma La Marmora di via Asti diventa il quartier generale dell’Ufficio Politico Investigativo (UPI) della Guardia Nazionale Repubblicana, deputato alla repressione con ogni mezzo della lotta clandestina in città e provincia, dal rastrellamento alla tortura, dalla fucilazione alla deportazione.
Il percorso scenico L'ora della libertà si snoda attraverso alcuni ambiti della caserma. Entrando da Via Asti, il visitatore, come in un viaggio nel tempo, viene riportato agli anni Quaranta, in uno spazio in cui sono radunate vecchie biciclette d'epoca e campeggiano bandiere italiane monarchiche, mentre nel cortile, come a circoscrivere il luogo, sono disposti ordinatamente camion militari e blindati del periodo.
Proseguendo lungo il porticato i manifesti di propaganda della Repubblica Sociale affissi sulle pareti ricreano il clima di terrore di quegli anni, acuito dalla presenza di sacchi di sabbia, memoria dei bombardamenti, mentre un rosario di lampadine nude e velate, scende dalla volta per rappresentare con la luce soffocata il periodo più buio della nostra storia recente. Ma, sempre in alto, quasi a vigilare su quel momento drammatico dell’Italia, ecco centinaia di fazzoletti appesi, dai colori differenti, simbolo delle diverse compagini partigiane attive in quel frangente: rossi per i Garibaldini, blu per i Badogliani – Monarchici, verdi per i Giustizia e Libertà. L'accompagnamento sonoro aiuterà ulteriormente il pubblico a rivivere il dolore di quegli anni, attraverso registrazioni d'epoca diffuse da vecchie radio, come la deposizione di Mussolini del 25 luglio, l’annuncio dell’armistizio dell’8 settembre 1943, il discorso di Mussolini da Monaco il 18 settembre 1943, ma anche canzoni popolari come Ma l’amore no di Lina Termini e La bicicletta di Edoardo Spadaro, i frammenti audio dalle trasmissioni di Radio Londra e alcuni canti fascisti.
Si procede poi visitando alcuni altri grandi locali. In uno di questi, diviso da una grata, da una parte è ricostruita una delle stanze dove avvenivano gli interrogatori dei partigiani, mentre all’altra, quasi a fare da suo contraltare, appare un'installazione di foto di partigiani di diverse dimensioni, a ricordarne il martirio. In sottofondo un impasto di voci registrate, tratta da testimonianze di caduti per la Resistenza. Negli altri spazi verrà onorata la scelta dei Vigili del Fuoco di schierarsi con l'emergente movimento di Resistenza e diventarne uno dei maggiori punti di riferimento, nonché il sacrificio di alcuni di loro. Così come verrà celebrato l'avvocato Bruno Segre (Torino, 1918), imprigionato nella caserma La Marmora nel 1944 e autore di Quelli di via Asti (Edizioni SEB27, 2013), uno spaccato autobiografico in cui ripercorre la storia del famigerato carcere in quegli anni.
Si accede quindi al cortile delle fucilazioni, che il visitatore percorre in assorto silenzio fino al muro dove avvenivano le esecuzioni. La speranza arriva dalla poesia di Giuseppe Ungarett
Torino non dimentica - la strage di Torino
Torino, dicembre 1922. Per tre giorni i fascisti girano indisturbati per la città di Torino con l’obiettivo di uccidere gli oppositori e distruggere i luoghi dell’antifascismo. Cinquanta giorni dopo la marcia su Roma, i tragici fatti di quei giorni sono i primi segnali di quello che sarà il “modus operandi” del regime fascista. Una strage che l’Associazione Etica e Lavoro Pasquale Tavano da anni ricorda con diverse iniziative tra cui un tram storico che nella giornata di domenica ha fatto tappa nei vari luoghi della città simbolo della resistenza antifascista. “Non vogliamo fare solo memoria - spiega Giovanni Salierno, uno degli ideatori del progetto - dopo aver dedicato l’iniziativa ai sindacalisti uccisi ad Ankara l’anno passato, quest’anno abbiamo scelto di portare l’attenzione su Abd El Salam, il sindacalista ucciso a Piacenza durante un picchetto dei lavoratori della logistica”.
Fassino - I valori del 25 aprile ispirano ogni giorno la convivenza civile (25.04.12)
- Fassino - I valori del 25 aprile ispirano ogni giorno la convivenza civile. Video messaggio del Sindaco Piero Fassino alle ragazze e ai ragazzi delle scuole di Torino
Video messaggio del Sindaco Piero Fassino alle ragazze e ai ragazzi delle scuole della Città di Torino in occasione del 25 aprile. Girato presso il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà (25.04.12)