Fondazione Morra Museo Nitsch Napoli
Il Museo Archivio Laboratorio per le Arti contemporanee Hermann Nitsch rappresenta un’unicità nell’ambito dei sistemi Museali della Regione Campania; uno spazio di documentazione e approfondimento delle tematiche filosofiche, poetiche e visive sviluppate dal grande artista austriaco Hermann Nitsch (Vienna 1938) in oltre trent’anni di attività. Spazio multifunzionale dove le opere, i relitti delle azioni del celebre Orgien Mysterien Theater - Teatro delle Orge e dei Misteri - che contraddistinse dagli anni Sessanta l’avventura dell’Azionismo Viennese, i percorsi tra odori e colori, le escursioni nell’astronomia e nella botanica prendono vita in un percorso aperto alle sperimentazioni
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Inaugurazione Museo Hermann Nitsch. A Napoli Della Fondazione Morra
il giorno 13 settembre 2008 a Napoli si è inaugurato il Museo Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee Hermann Nitsch.
152. Azione Hermann Nitsch Casa Morra Napoli 2017
152. Azione Hermann Nitsch Casa Morra Napoli 2017
152. Aktion Hermann Nitsch Casa Morra Napoli 2017
Progetto XXI - Karl Holmqvist - 12 settembre 2014 - Museo Nitsch Napoli
12 settembre 2014 - Belvedere del Museo Archivio Laboratorio per le arti contemporanee Hermann Nitsch Napoli.
PROGETTO XXI FONDAZIONE DONNAREGINA NAPOLI
La scrittura visuale/La parola totale
L’esplorazione della produzione artistica più recente, ancora discussa, non del tutto sedimentata, la ricerca dell’arte sperimentale più avanzata e il sostegno alle pratiche, ai discorsi e alle narrazioni dell’arte contemporanea: è tutto questo Progetto XXI della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee che, quest’anno, si arricchisce di una nuova collaborazione, con la Fondazione Morra/Museo Nitsch.
La scrittura visuale/La parola totale, ampio programma di mostre e incontri, a cura di Giuseppe Morra, che si inaugura il 12 settembre e proseguirà fino al 15 gennaio 2015, indagando la storia della poesia visuale fra Napoli, Genova, Milano, Firenze, Roma. Il progetto comprende una sezione riservata ai giovani artisti, PRE POST ALPHABET, a cura di Eva Fabbris e Gigiotto del Vecchio, concepita come avvicinamento tra le opere degli iniziatori e delle figure cardine della poesia visiva e il modo di operare di alcuni artisti di generazioni successive.
La giornata inaugurale di La scrittura visuale/La parola totale, il 12 settembre, inizia alle ore 17:30, presso il Belvedere del Museo Nitsch (vico Lungo Pontecorvo 29d – Napoli): con i curatori saranno presenti all’inaugurazione anche Pierpaolo Forte, presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, e Andrea Viliani, direttore del Museo MADRE.
Nello stesso giorno (ore 18:30) sarà presentato il libro monografico “Arrigo Lora Totino” a cura di Renato Barilli e Pasquale Fameli. In Biblioteca (ore 20:00) seguono tre eventi: l’esposizione del manoscritto Le Filtre de L’Alphabet et de l’€ di Henri Chopin, la mostra retrospettiva di Arrigo Lora Totino e la mostra dedicata ai documenti, lavori audiovisivi e opere di scrittura visuale internazionale, che comprende i seguenti artisti: Alain Arias-Misson, Julien Blaine, Jean François Bory, Carlo Belloli, Jiří Kolář, Jackson Mac Low, Franz Mon, Anna e Martino Oberto, Adriano Spatola. E ancora John Cage, Paul De Vree, Heinz Gappmayr, Bernard Heidsieck, Gerhard Rühm e Luca Maria Patella (opera permanente).
A conclusione della giornata, per lo spazio PRE POST ALPHABET: Karl Holmqvist e Natalie Häusler (Sala Conferenze, dalle ore 21:00).
Dieci giovani artisti, italiani e internazionali, sono invitati dai curatori di Pre-Post Alphabet a dialogare con le pratiche e le riflessioni dei poeti visivi coinvolti ne La scrittura visuale/La parola totale. Quest'ultimo è un'iniziativa della Fondazione Morra/Museo Nitsch e Progetto XXI della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee in corso fino al 15 gennaio 2015.
I prossimi appuntamenti di Pre-Post Alphabet:
- 5 dicembre Anna Franceschini // Vincenzo Latronico in dialogo con Nanni Balestrini
- 19 dicembre Andrea Romano
- 15 gennaio Diego Tonus // Jan St. Werner
La scrittura visuale/La parola totale è un evento esemplare perché salda rigore metodologico, originalità critica e capacità di coinvolgere il pubblico attraverso studi che analizzano le poetiche visuali dal punto di vista sia storico che delle ricerche artistiche di questi ultimi anni, per delinearne prospettive e sviluppi futuri. “Il senso della mostra, scandita lungo un ampio arco temporale e geografico, capace di riscrivere, agitandole, le stabili coordinate del tempo e dello spazio” - scrivono Giuseppe Morra e Loredana Troise – “non va rintracciato nelle singole opere, quanto nel gusto collettivo e universale delle possibilità espressive impiegate; intense e intessute di segni e linguaggi differenti, le parole/immagini confluiscono e si confondono tra desideri, interessi e passioni, prendono corpo e si distaccano dal testo classico e si fondono in un nuovo contesto, espandendo il proprio potere. La forza di questa impostazione risiede nella peculiarità di una pluralità di situazioni che raccontano l'eclettismo degli artisti della poesia visiva, le loro affascinanti personalità, la loro produzione di cui si avvertono, sottesi, tracce, suggestioni e fascini inediti. Il movimento della Scrittura Visuale, opponendosi alla massificazione culturale, ha attivato nel pubblico la capacità critica, nella reinvenzione e liberazione della parola scritta, di opporsi al conformismo che indugiava esclusivamente sulla parola o sul segno privo di significato”.
Leopold Museum: Eröffnung der Ausstellung Hermann Nitsch - Strukturen
ORF TVthek ZIB 13 Uhr - 03.11.2011 13 00 Uhr.wmv
Hermann Nitsch in Italia (sconsigliata la visione a un pubblico sensibile)
Hermann Nitsch artista austriaco di fama mondiale, considerato uno dei massimi esponenti dell’Azionismo Viennese.
A Napoli, grazie all'interessamento del critico d'arte Achille Bonito Oliva, è stato aperto il Museo Nitsch, mentre ai Magazzini della Zisa di Palermo è stata allestita una mostra del discusso artista viennese.
Nelle sue performance nessun essere umano viene mutilato o torturato e gli animali utilizzati (sostiene l'artista) sono carcasse recuperate.
Il video potrebbe contenere immagini che urtano la sensibilità. Sconsigliata la visione ad un pubblico minorenne o sensibile.
Hermann Nitsch photographed by Augusto De Luca.
Hermann Nitsch photographed by Augusto De Luca.
Museo Nitsch - Fondazione Morra.
Napoli, 16 october 2014.
Hermann Nitsch -
Augusto De Luca -
Fondazione Morra Vigna San Martino
LA VIGNA SAN MARTINO DIVENTA MONUMENTO 16.12.2010
L’antica Vigna San Martino, verde collina nel cuore della città, ai piedi della maestosa Certosa trecentesca, è diventata Monumento Nazionale. Lo stabilisce il decreto n. 851 del Ministero per i Beni Culturali, emesso su proposta della Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici di Napoli e provincia. Un territorio agricolo urbano (7 ettari) viene dichiarato “Bene di interesse storico artistico” ed entra a far parte del patrimonio culturale italiano come una statua, un castello, una reggia. Esemplare ed eccezionale è il fatto che il decreto non sia stato imposto per tutelare un bene in pericolo come solitamente accade con conseguenti proteste e ricorsi legali, ma sia stato chiesto dal proprietario Giuseppe Morra (Direttore del Museo Hermann Nitsch).
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Casa Morra, Materdei - Napoli, 07/10/2017 a cura di Giovanni Manzo (Napoli Art Magazine)
CASA MORRA
Archivio d’arte contemporanea - Il gioco dell’oca - 100 anni di mostre
INAUGURAZIONE 8 ottobre 2017
II EVENTO - 2° ANNO
I GIGANTI DELL’ARTE DAL TEATRO
JULIAN BECK - HERMANN NITSCH - SHOZO SHIMAMOTO
e
JOSEPH BEUYS
ARCHIVIO LIVING THEATRE
ARCHIVI MARIO FRANCO
Video girato da Giovanni Manzo per Napoli Art Magazine
Gita a Napoli: nel museo
Visita a Napoli da parte dei ragazzi della III A della scuola media di Stefanaconi
3 e 4 aprile 2009
Nitsch e Attersee in mostra al Castel dell'Ovo
Dal 1° dicembre in esposizione al Castel dell'Ovo la mostra Duetto per Napoli dei due grandi artisti austriaci in omaggio alla città.
Campania - Itinerario turistico per le Tre Certose (11.07.17)
- San Martino a Napoli, San Giacomo a Capri, San Lorenzo a Padula. Tre certose, un unico itinerario sulle tracce dei monaci, della storia, del sacro ma non solo. Un unico itinerario turistico-culturale. Ecco Il Cammino delle certose - i percorsi dell'anima, una proposta della Regione Campania, nell'ambito dei progetti di eccellenza finanziati dal Ministero per i Beni Culturali, in collaborazione con il Polo museale della Campania.
E’ un itinerario di grande fascino che unisce in un unico percorso culturale tre simboli di straordinaria spiritualità. – ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessore regionale alla Promozione turistica, Corrado Matera, la direttrice del Polo Museale della Campania, Anna Imponente, la direttrice del settore Turismo e Cultura, Rosanna Romano – E' una proposta di grande fascino nell'ambito di una stagione da record per il turismo culturale della nostra Regione. Da Caserta a Pompei, da Paestum a Ercolano fino a Capodimonte registriamo presenze incredibili di visitatori che finalmente possono apprezzare fino in fondo la bellezza sconfinata di questi siti.
Illustrato il programma: a San Martino, opere del '6-700 che prendono spunto dal tema biblico della Giuditta di Oloferne (soggetto dell'affresco di Luca Giordano nella Cappella del Tesoro, di cui saranno esposti per la prima volta disegni preparatori provenienti dagli Uffizi di Firenze), in dialogo con maestri del contemporaneo quali Lucio Fontana, Alberto Burri, Anish Kapoor.
A Capri, il dibattito religioso parte dall'installazione del “Leviticus” di Hermann Nitsch, protagonista dell'azionismo viennese, e passa attraverso una selezione di icone russe da viaggio in bronzo smalto provenienti da una collezione privata e le incisioni di Vittorio Pavoncello sulla Bibbia ebraica e due due opere di Vettor Pisani.
A Padula, che da tempo accoglie opere contemporanee, la performance di Vanessa Beecroft del titolo Thirteen Christs che raccoglierà il 14 luglio prossimo 13 performer selezionati dell'artista per una coreografia imponente con 300 interpreti, ma anche lavori di Spalletti, Emblema, Sanna, Dompè. (11.07.17)
Napoli Materdei - Apre il museo Casa Morra
Inaugurazione domani per Casa Morra, da non mancare. Si ringrazia il gallerista ed artista Peppe Morra ed il Tg3 Regione Campania.
dismappa Verona - BoxArt e Hermann Nitsch per ArtVerona
Conferenza stampa ArtVerona 2016
vedi
PROGETTO XXI - Domenico Mennillo - Poema Visivo 1976 - 12 dicembre 2014
Da un testo di Corrado D'Ottavi,
una performance di Domenico Mennillo.
Ideazione, messa in scena e installazioni Domenico Mennillo
Musiche originali per batteria, nastro magnetico
e organo farfisa Nino Bruno
abiti e oggetti Rosaria Castiglione
Napoli, 12 dicembre 2014 - Museo Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee Hermann Nitsch Napoli
Il progetto performativo di Mennillo è legato alla terza tappa, dedicata a Genova e a Milano, della mostra retrospettiva sulla poesia visuale italiana e internazionale La Scrittura Visuale/La Parola Totale ideata da Peppe Morra, nell’ambito del Progetto XXI realizzato e prodotto dal MADRE/ Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.
Poema Visivo 1976 è una performance di Domenico Mennillo nata da un testo del 1976 del poeta genovese Corrado D’Ottavi, protagonista di una delle stagioni più intense e innovative dell’intero panorama artistico e poetico italiano della seconda metà del novecento che vide Genova fra le città più attive e dinamiche, legata spesso a Napoli da intense collaborazioni e scambi, in special modo sull’asse delle riviste sperimentali d’arte realizzate dai gruppi legati alle neoavanguardie, come il napoletano continuum di Luciano Caruso e Stelio Maria Martini e il genovese Ana Eccetera di Martino e Anna Oberto.
La performance, realizzata nei suggestivi spazi della Sala Centrale del Museo Nitsch, è impostata come un piccolo comizio poetico-musicale che riprende le andature di alcuni brani del testo scritto nel 1976 da D’Ottavi Il pessimismo della ragione…Il pessimismo dell’intelligenza e l’ottimismo della volontà. Il testo, realizzato come una sequela di spunti, intuizioni, polemiche e invettive sulla scrittura, l’identità, la politica, la poesia, l’avanguardia, viene rimodulato e reinventato scenicamente nella performance di Mennillo come un’oratoria poetico-musicale con diverse postazioni che fungeranno da pulpiti-stazioni ove il testo verrà letto e agito, accompagnato dalle musiche per batteria, nastro magnetico e organo Farfisa, composte ed eseguite dal vivo da Nino Bruno, artista col quale Mennillo ha già dato vita a Napoli ad altri progetti artistici legati alla sperimentazione e alla “rimessa in vita di macchine desuete” (registratori Revox, videoproiettori e pellicola Super 8, strumenti e macchinari di registrazione su 8 tracce), per la realizzazione di performance e installazioni come Atlante della Fertilità (Fondazione Morra, 2012) e Cartografie della Rêverie (Villa Pignatelli-Casa della Fotografia, 2014).
La performance Poema Visivo 1976 segue e si installa sul lavoro di ricerca e sperimentazione sui luoghi altri delle arti e del teatro realizzata da lunGrabbe (lungrabbe.it) negli ultimi quindici anni attorno al binomio teatro-architettura, lavoro che di recente ha visto la pubblicazione, presso le edizioni Morra, del volume-cofanetto di Domenico Mennillo (domenicomennillo.com ) Alcune Architetture di Napoli 2003-2013. Il teatro di lunGrabbe nelle architetture napoletane, dedicato ai 10 anni di sperimentazione e ricerca attorno alle architetture napoletane “trasformate” da lunGrabbe in performance, installazioni e poemi-concerto.
Gli oggetti e gli abiti della performance sono realizzati da Rosaria Castiglione, artista che negli anni ha ideato tutti gli abiti di lunGrabbe e realizzato la maggior parte degli oggetti e delle installazioni ideati da Mennillo.
Prato (Toscana) Museo Luigi Pecci - CENTRO PER L'ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI
Il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci è un centro polifunzionale situato a Prato che ha come finalità le attività museali di raccolta, conservazione e valorizzazione di opere d'arte contemporanea, i servizi di informazione, didattica e documentazione, l'organizzazione di esposizioni temporanee, rassegne, eventi. Al Centro è riconosciuta la funzione pubblica di coordinamento del sistema regionale dell'arte contemporanea.
La collezione include circa mille opere, in prevalenza sculture, installazioni e ambienti, dipinti e opere video, realizzati dagli anni Cinquanta del Novecento ad oggi e acquisiti per lo più in seguito alle mostre. Nuclei specifici di opere provengono dalla Collezione Carlo Palli, da acquisizioni degli Amici del Centro Pecci e della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.
Di particolare rilievo risultano i lavori di vari esponenti dell'Arte Povera e della Transavanguardia, così come di artisti dell'ex URSS. La raccolta comprende inoltre un vasto repertorio di opere e progetti di Poesia Concreta, Poesia Visiva, esperienze visuali di musicisti e performer, sezioni dedicate all'Architettura Radicale, al Cinema d'artista in Toscana dal 1964 al 1980, al libro d’artista.
In collezione, tra le altre, vi sono opere di Vito Acconci, Nobuyoshi Araki, Stefano Arienti, Marco Bagnoli, Rossella Biscotti, Botto & Bruno, Paolo Canevari, Loris Cecchini, Enzo Cucchi, Jan Fabre, Lucio Fontana, Marco Gastini, Piero Gilardi, Dmitry Gutov, Emilio Isgrò, Ilya Kabakov, Anish Kapoor, Jannis Kounellis, Barbara Kruger, Francesco Lo Savio, Sol LeWitt, Philip-Lorca di Corcia, Eliseo Mattiacci, Fausto Melotti, Mario Merz, Liliana Moro, Robert Morris, Ugo Mulas, Bruno Munari, Vik Muniz, Maurizio Nannucci, Hermann Nitsch, Julian Opie, Anatolij Osmolovskij, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Gianni Pettena, Michelangelo Pistoletto, Anne e Patrick Poirier, Remo Salvadori, Julian Schnabel, Daniel Spoerri, Mauro Staccioli, Superstudio, David Tremlett, UFO, VALIE EXPORT, Massimo Vitali, Yelena & Viktor Vorobyev, Erwin Wurm, Gilberto Zorio.
La collezione è il frutto delle inclinazioni critiche, degli interessi artistici e delle effettive opportunità d'acquisizione dei direttori che si sono succeduti alla guida del Centro e dei curatori che vi hanno operato dal 1988 ad oggi: Amnon Barzel, Ida Panicelli, Antonella Soldaini, Bruno Corà, Daniel Soutif, Samuel Fuyumi Namioka, Marco Bazzini e Stefano Pezzato, affiancati nel corso degli anni da varie collaborazioni esterne, fra le altre di Jean-François Chevrier e James Lingwood, Claudia Jolles, Elio Grazioli, Octavio Zaya, Germano Celant, Giuliano Serafini, Filippo Maggia, Raffaele Gavarro, Marco Meneguzzo, Jean-Christophe Ammann, Jean-Pierre Criqui, Viktor Misiano, Achille Bonito Oliva, Marco Senaldi, Luca Beatrice e Davide Ferri.
Resurrecturis The Fracture videoclip
...Struggling with my own limitations - through art I reunite myself
The Fracture is a song off Resurrecturis' third album Non Voglio Morire (Casket Records) and is the first professional videoclip ever by Italian metal band Resurrecturis.
Themed on the possibility to compose profound lacerations through the practice of art, The Fracture derives its imagery and inspiration from the world of contemporary art and more specifically the works of Viennese Actionists like Gunter Brus and Hermann Nitsch.
The collaboration with emerging Italian artist, Samuele Santi, who lent the band some of his works to be included in the set added a important visual element to the set and further reinforced the links with the artistic world that the whole Non Voglio Morire project is intended to have.
Resurrecturis line up in the video: Carlo Strappa guitar, Marco Raccichini guitar, Manuel Coccia bass, Alessandro Vagnoni drums, Enrico Aguzzi stand in vocalist
Director + SFx: Andrea Gommo Giomaro
Director of photography + Editing: Henry Secchiaroli
Producer: Pamela Bursi
Paintings: Samuele Santi
Rewind. Arte a Napoli 1980-1990 - anteprima per la stampa con la curatrice Angela Tecce
Rewind. Arte a Napoli 1980-1990 - anteprima per la stampa con la curatrice Angela Tecce
Il 18 dicembre alle ore 11.30 a Castel Sant’Elmo si terrà la visita in anteprima riservata alla stampa di Rewind. Arte a Napoli 1980-1990 con la curatrice della mostra Angela Tecce.
La mostra, che sarà inaugurata venerdì 19 dicembre, presenta circa cento opere ed è dedicata alla nuova generazione di artisti napoletani attiva negli anni Ottanta e a coloro che in quel decennio testimoniano con il loro lavoro la svolta radicale del linguaggio figurativo che ha fatto parlare di “fine dell’avanguardia”.
La mostra a Castel Sant’Elmo presenterà circa cento opere e proporrà una riflessione per ricostruire, attraverso affondi tematici e focus specifici, la complessa e ampia storia artistica a Napoli negli anni Ottanta del Novecento.
In continuità con le attività e la vocazione del museo Novecento a Napoli e con gli incontri con gli artisti e i protagonisti proposti durante i Giovedì contemporanei 2013-2014, l’esposizione comprenderà artisti, opere e documenti che descrivono gli avvenimenti di quegli anni cruciali, delineando una vicenda di respiro complesso, che si è mossa su piani paralleli, in cui hanno convissuto aperture a linguaggi internazionali, sperimentazioni di giovani e l’attività dei maestri.
L’esposizione realizzata dalla Soprintendenza Speciale per il patrimonio storico, artistico, etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli e della Reggia di Caserta, è promossa e finanziata dal Servizio architettura e arte contemporanee della Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Catalogo edito da ARTE’M
Organizzazione generale
de Marinis srl
Tutti gli artisti di Rewind. Arte a Napoli 1980-1990:
Fabrizia Abbagnano, Marisa Albanese, Jean-Michel Alberola, Carlo Alfano, Bill Beckley, Joseph Beuys, David Bowes, Paolo Bresciani, James Brown, Alberto Burri, Giuseppe Caccavale, Maurizio Cannavacciuolo, Angelo Casciello, Gennaro Castellano, Alan Charlton, Franco Cipriano, Francesco Clemente, Maurizio Colantuoni, Ronnie Cutrone, Giuseppe Desiato, Gino De Domincis, Gabriele Di Matteo, Tommaso Durante, Luciano Fabro, Sergio Fermariello, Lino Fiorito, Mario Franco, Matteo Fraterno, Eugenio Giliberti, Sasà Giusto, Al Hansen, Geoffrey Hendricks, Douglas Huebler, Massimo Kauffman, Joseph Kosuth, Massimo Latte, Sol LeWitt, Nino Longobardi, Lello Lopez, Saverio Lucariello, Luigi Mainolfi, Umberto Manzo, Ugo Marano, Claudio Massini , Silvio Merlino, Aldo Mondino, Peter Nagy, Hermann Nitsch, Luigi Ontani, Luigi Pagano, Mimmo Paladino, Gloria Pastore, Giuseppe Penone, Rosa Persico, Alfredo Pirri, Lucia Romualdi, Mimma Russo, Kenny Scharf, Antonello Scotti, Ninì Sgambati, Franco Silvestro, Daniel Spoerri, St-Art, Philip Taaffe, Ernesto Tatafiore, Niele Toroni, Gerardo Vangone, Luigi Vollaro, Giuseppe Zevola, Oreste Zevola.
Video: TV Cultura Bruno Aymone Channel
Montaggio: Fatima Estrella
Ottimizzazione: Lucrezia Verbena
Postproduzione: Baypressagency
Regia: Bruno Aymone
Massive Attack live al Neapolis 08
La foresta precede l'uomo...il deserto lo segue
Vettor Pisani a Napoli
L'esposizione di Vettor Pisani alla Fondazione Morra, a Palazzo Bagnara, in piazza Dante 89, Napoli.