Mariano IV Signore di Marmilla e i suoi rapporti con gli Aragonesi
Al MudA di Las Plassas, Giovanni Serreli svela l'esistenza di un documento inedito su fatti di guerra avvenuti in Marmilla, ai confini del Giudicato di Arborea. Prima dello scoppio del conflitto con gli Aragonesi, si gettavano le basi per un lungo periodo di ostilità...
Evento Amore e Guerra nel Medioevo 23-24 Maggio 2015,
MudA Las Plassas
Castello di Marmilla Las Plassas 4K Sardegna SU
Il castello di Las Plassas o di Marmilla è un edificio fortificato militare di età giudicale (X-XV secolo). Il suo stato di conservazione è basso, ma riveste un'importante rilevanza storica in quanto era una delle roccaforti di controllo del confine del Regno di Arborea. Sorge nel comune di Las Plassas, poco distante dal centro abitato. La collina conica su cui poggia, a forma di mammella, ha dato il nome Marmilla prima alla circoscrizione amministrativa arborense, poi al territorio circostante e infine alla subregione geografica.
Costruito prima del 1172 (anno a cui risale il primo documento diretto in cui viene citato) il castello di Marmilla a Las Plassas apparteneva al Regno di Arborea, per il quale svolgeva l'importante funzione di roccaforte di confine[3]. Proprio nel 1172 venne ceduto in pegno alla repubblica di Genova.
Dettaglio all'interno delle mura del castello di Las Plassas
Venne più volte ristrutturato e l'intervento più significativo risale all'epoca del re Mariano II di Arborea, alla fine del Duecento. Durante tutta la guerra tra il Regno di Arborea, a cui apparteneva, e il Regno di Sardegna della Corona d'Aragona, assunse un ruolo strategico di primaria importanza. A seguito della battaglia di Sanluri nel 1409, entrò a far parte definitivamente nei domini aragonesi del Regno di Sardegna. Mantenne la sua funzionalità ancora per poco più di un secolo fino a venire definitivamente abbandonato.
Oggi è allo stato di rudere, ma è stato recentemente oggetto un consistente consolidamento (nel 2000) e di alcune campagne di scavo (per la Soprintendenza archeologica delle provincie di Cagliari e Oristano) durante le quali sono stati portati alla luce degli straordinari reperti materiali e parti dell'arredo architettonico. I reperti sono esposti nelle sale del museo comunale multimediale denominato MudA. I ruderi del maniero sono attualmente visitabili con l'ausilio di una audioguida partendo dal museo MudA
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Il castello di Las Plassas (Sardegna)
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Nacque nel Medioevo ai piedi di un castello: gli agglomerati attorno, sas plassas, si unirono fino a diventare borgo. Las Plassas è uno dei più piccoli paesi dell’Isola, appena 250 abitanti: la sua architettura campidanese sorge nella fertile valle del Flumini Mannu: case basse con ampi cortili si stringono attorno alla parrocchiale di san Sebastiano, patrono celebrato a gennaio con un grande falò. La chiesa risale alla metà del XVII secolo, poi fu ristrutturata. L’edificio di culto principale è Santa Maria Maddalena, ex parrocchiale di gusto rinascimentale, edificata ai piedi del castello tra XVII e XVIII secolo sui ruderi di un’edifico bizantino. Aveva pianta a croce greca, modificata poi in croce latina. Restano cupola ottagonale e un campanile a vela con campana cinquecentesca. In periferia c’è Santa Maria di Monserrato (secondo XIV secolo), con dentro un pozzo sacro nuragico. Sorge in un’area frequentata da sempre: vicino c’è una fornace di epoca punico-romana. Tre archi trasversali dividono l’aula unica in quattro campate. L’8 settembre vi si svolge la sagra più sentita. Mentre a fine settembre c’è la sagra dei legumi.
Prima avamposto del giudicato d’Arborea, Las Plassas divenne sede della famiglia aragonese dei Zapata, suoi feudatari, che vi dimorarono fino a fine XX secolo. A testimoniare la florida età medioevale, i ruderi del castello di Marmilla (o di Las Plassas), uno dei più pittoreschi in Sardegna, grazie allo scenografico isolamento in cima a un colle perfettamente conico che domina la pianura intorno. Costruito nel XII secolo, svolse un ruolo strategico-militare: fu roccaforte del giudicato arborense e protagonista nella guerra contro la Corona d’Aragona, cui passò dopo sa Batalla di Sanluri (1409). Alcuni suoi ambienti furono carcere sino all’Ottocento. Attualmente ammirerai quasi integre torre maestra, murature, perimetrali e interne, e una grande cisterna scavata nella roccia, e noterai l’articolazione degli ambienti. Negli scavi sono state rinvenute parti dell’arredo, ceramiche (XIII-XVI secolo) e altri reperti esposti nel museo del castello MudA, ospitato in una dimora ottocentesca. Un percorso multimediale, che si conclude con una fiction sulla visita del giudice Mariano IV al castello, ti farà immergere nel Medioevo sardo. Una parte del museo è archeologica: di grande interesse è un’epigrafe del I secolo d.C., in cui il popolo locale degli Uneritani dedica un tempio a Giove. All’epoca il villaggio faceva parte della colonia di Uselis. Molti monumenti nuragici furono riusati in epoca punico-romana: i più importanti sono i nuraghi monotorre Perdedu e Bruncu e Forru, quello pentalobato s’Uraxi e la tomba di Giganti di Mesedas (XIX secolo a.C.). Il territorio fu frequentato sin dal Neolitico, come dimostra il sito di Pranu Sonàllas.Piccolissimo centro della Marmilla, nel Medio Campidano, nella Sardegna centro-meriodionale, famoso per un castello medioevale e testimonianze preistoriche.