Museo Nazionale del Ducato di Spoleto - Organizzazione sociale e abbigliamento
Video realizzato nell’ambito del progetto europeo A.L.L. Across the Lombards’ Lands – Itinerari e pacchetti turistici per tutti alla scoperta del patrimonio longobardo
Rocca Albornoziana di Spoleto
Rocca Albornoziana fatta edificare dal cardinale spagnolo Egidio Albornoz intorno al 1360
Tourisma 2019 - I Parte
Anche quest'anno L'Associazione Italia Langobardorum ha invaso Tourisma 2019 con una mattinata dedicata al nuovo progetto Longobardi in Vetrina - 15 Mostre per conoscere i Longobardi.
Saluto di Apertura Laura Castelletti
presidente dell'Associazione Italia Langobardorum
Modera
Angela Maria Ferroni funzionario archeologo Ufficio Unesco MiBAC Legge 77/06
«Il valore della rete» di Filippo Maria Gambari direttore Museo delle Civiltà di Roma – MiBAC
«Longobardi in vetrina: genesi e realizzazione di un progetto nazionale»
Francesca Morandini, Maria Stovali, Arianna Petricone responsabili progetti Associazione Italia Langobardorum
15 MOSTRE PER CONOSCERE I LONGOBARDI
• Animali totemici dell’immaginario longobardo
Cividale del Friuli (Ud) – Povegliano Veronese (Vr) – Spilamberto (Mo) Angela Borzacconi Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli – MiBAC
• Flavia Sebrio. Castelseprio longobarda, presidio militare e città regia - Castelseprio (Va)/Milano
Sara Masseroli direttore Parco Archeologico di Castelseprio – MiBAC
Anna Provenzali conservatore Civico Museo Archeologico di Milano
• Reimpiego e recupero dell’antico in area spoletina in età longobarda - Campello sul Clitunno (Pg) /Spoleto (Pg)
Paola Mercurelli Salari direttore Rocca Albornoz, Museo Nazionale del Ducato di Spoleto e Tempietto di Campello sul Clitunno – MiBAC
• L’intelligenza nelle mani: produzione artigianale e tecniche di lavorazione in età longobarda - Spoleto (Pg)/Roma
Paola Mercurelli Salari direttore Rocca Albornoz, Museo Nazionale del Ducato di Spoleto e Tempietto di Campello sul Clitunno – MiBAC
Francesca Manuela Anzelmo storica dell’arte Museo delle Civiltà di Roma – MiBAC
Spoleto - Cosa visitare in un giorno
Spoleto (Perugia) - Cosa vedere a Spoleto in un giorno, dalla Rocca al centro storico.
Non è facile, tra le tante bellezze, decidere da dove iniziare a visitare Spoleto, vi consiglio di cominciare il vostro itinerario dalla maestosa Rocca Albornoziana, che domina la città. Illustre testimonianza della presenza dei papi e dei governatori a Spoleto la Rocca, delimitata da un alto sistema di mura perimetrali alternate da sei torri squadrate, è infatti il simbolo della città e si divide in due aree distinte: il Cortile d’onore, con il Museo nazionale del Ducato e uno spazio polivalente per mostre, concerti e convegni, e il Cortile delle armi, con un teatro all’aperto.
Giunto finalmente in Piazza del Duomo tra le cose da vedere a Spoleto c'è assolutamente la Cattedrale di Santa Maria Assunta, raro esempio di sintesi dell’architettura romanica, che ospita affreschi del Pinturicchio e di Filippo Lippi, e la bella Casa Romana attribuita alla madre dell'imperatore Vespasiano Polla.
Spoleto 1958. Alle radici della storia. Il primo festival.
Il video della presentazione del volume Spoleto 1958. Alle radici della storia. Il primo festival a cura di Antonella Manni, giornalista e storica dell'arte e Rosaria Mencarelli, direttrice del Museo nazionale del Ducato e Rocca Albornoz di Spoleto. Il libro è stato presentato alla Rocca Albornoz in una conferenza stampa dove è stata presentata anche la mostra 1958-2017 - la città nel Festival un Festival nella città che coinvolge il Museo archeologico nazionale e il Teatro romano di Spoleto.
Il Ducato di Spoleto
Il Ducato di Spoleto
Trame longobarde: tra architettura e tessuti fino ad ottobre alla Rocca Albornoziana di Spoleto
Uno straordinario lavoro di ricostruzione, sulla base dei dati archeologici, un viaggio per scoprire la vita quotidiana dei longobardi attraverso tessuti, abiti e monili prodotti da questa straordinaria civiltà: inaugura giovedì 16 marzo (ore 12.30) al Museo Nazionale del Ducato alla Rocca Albornoziana di Spoleto la mostra ‘Trame longobarde: tra architettura e tessuti’, visitabile fino al 30 luglio a Spoleto MUSEO del DUCATO ROCCA ALBORNOZIANA
italia langobardorum Comune di Spoleto Regione dell'Umbria IIS Sansi Leonardi Volta Casa di Reclusione di Spoleto Museo del Ducato
a cura di Giorgio Flamini e Glenda Giampaoli
La mostra dopo quattro anni torna a Spoleto, alla Rocca Albornoziana, in una veste rinnovata e ampliata, dopo gli allestimenti a Monte Sant’Angelo, Brescia, Benevento. Sono previste nuove tappe a Cividale del Friuli, Museo Nazionale dell’Alto Medioevo a Roma, Ferentillo, Abbadia San Salvatore (provincia di Siena).
I tessuti e le bordure sono stati realizzati nella Casa di Reclusione di Spoleto dai detenuti del corso di tessitura, con i telai dell’IIS Sansi Leonardi Volta, dopo uno straordinario lavoro di studio e ricostruzione di trame e orditi desunte dalle scoperte archeologiche. La composizione dell’abito maschile e femminile è stata realizzata con attenti confronti iconografici uniti alle poche fonti letterarie (Historia Langobardorum di Paolo Diacono), il risultato è un’accurata proposta delle antiche tecniche di tessitura e di taglio e cucito dell’abito altomedievale. Sono rappresentati i diversi ceti sociali completati da accessori realizzati dai detenuti del Liceo Artistico ristretto. Il visitatore condotto da icone equine e lance tra reperti dei secoli dal IV all’VIII incontra i protagonisti di trame longobarde davanti a grandi fondali fotografici della basilica di San Salvatore, di cui può ammirare i dettagli e i particolari decorativi, per contemplare infine la composizione dei Duchi di fronte al presbiterio della basilica patrimonio della città e dell’Umanità.
La mostra, curata da Glenda Giampaoli e Giorgio Flamini, con il confronto scientifico di Donatella Scortecci, è stata realizzata grazie alle risorse della Regione Umbria, legge regionale 24 del 2003 progetto “Musei che hanno stoffa”, del MiBACT, legge 77 del 2006 a sostegno dei siti UNESCO e dall’Associazione stessa per il valore scientifico, didattico illustrativo e sociale.
Si tratta di un progetto nato da una eccezionale collaborazione tra enti e istituzioni, dal Comune di Spoleto alla Regione Umbria, dall’Istituto Sansi Leonardi Volta, alla Casa di Reclusione di Spoleto, al Museo Nazionale del Ducato coordinati e diretti dall’associazione Italia Langobardorum (l’ente che gestisce il sito UNESCO dei Longobardi che include le evidenze monumentali di 7 città: Cividale del Friuli, Brescia, Castelseprio, Campello sul Clitunno, Spoleto, Benevento, Monte Sant’Angelo) e dall’Ufficio UNESCO di Spoleto.
35 di 41 Spoleto, museo a cielo aperto
Questo video è condiviso con invocazione del “FAIR USE” (senza scopo di lucro) tutti i diritti sono dei rispettivi proprietari. L’unico scopo è quello di divulgare conoscenza e cultura. Un grazie alla Rai (Rai Storia, Rai Cultura, Rai 5), che ci da la possibilità di godere di questi video e di diffondere cultura e bellezza. Questo è il vero servizio pubblico… Un grazie anche al MiBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), che ha finanziato questo progetto.
L’anno è il 1962, il luogo è Spoleto. Il critico d’arte Giovanni Carandente dà il via a un’iniziativa artistica senza precedenti in Italia, invitando ben cinquantatre tra i più noti scultori al mondo a esporre le loro opere tra le piazze e i vicoli della Città dei Due Mondi. Grazie alla collaborazione dei maggiori stabilimenti siderurgici italiani, scultori come Consagra, Pomodoro, Moore, Calder, Manzù partecipano a un evento straordinario, costruendo un dialogo solo apparentemente complesso tra il patrimonio storico e artistico di un luogo celebrato da millenni e le ultimissime tendenze dell’arte contemporanea. Un museo a cielo aperto fatto di oltre cento sculture, una celebrazione dell’universalità e dell’atemporalità di ogni autentico linguaggio estetico che racconteremo partendo dalla storia millenaria di Spoleto, una delle capitali della bellezza italiana, ammirata e invidiata in tutto il mondo. Città d’arte, preziosa per i Romani e trasformata in Ducato dai Longobardi, dopo essere diventata punto di riferimento per i monaci e gli eremiti di tutta Europa, Spoleto conosce, in seguito alla nascita del Regno d’Italia, un periodo buio. Artefice della rinascita della città è Giancarlo Menotti, che a partire dal 1958, con l’ideazione del Festival dei Due Mondi, regala a Spoleto quella che è la sua attuale identità, facendone la sede di un’esperienza artistica unica e internazionalmente acclamata sin dal suo apparire.
SPOLETO | Úmbria ???????? Itália (Aéreas Drone)
Espoleto é uma comuna da província de Perúgia, na região da Úmbria, na Itália.
Espoleto é uma cidade da arte, rica em história, patrimônio cultural variado e importantes eventos artísticos.
Com ruelas medievais e traçado irregular que nos conduzem a belas praças, antigas igrejas e edifícios históricos.
Cidade famosa por sediar, no verão, o Festival dei Due Mondi (concertos musicais, espetáculos de dança, mostras de artes plásticas e exibição de filmes).
O que fazer em Espoleto?
Rocca Albornoziana – Fortaleza grandiosa, na colina Sant’Elia - Construída a partir de 1359 por ordem do Papa Innocenzo VI, para firmar o poder da igreja e foi utilizada como presídio de 1817 até 1982 e depois em 2007 passou a ser a sede do Museo Nazionale del Ducato di Spoleto.
Aqueduto romano, de 230m de comprimento e 80m de altura, no século XIII foi construída a Ponte delle Torri. Ela atravessa o riacho Tessino e em suas extremidades - Rocca Albornoziana e na outra a Fortilizio dei Mulini, Monteluco - Bosco Sacro (Bosque Sagrado de Monteluco) - A vegetação exuberante da 'madeira sagrada' cobre Monteluco - (lucus = madeira sagrada).
Piazza del Duomo
Catedral de Santa Maria Assunta - Dedicada à Assunção da Virgem Maria - do século XII (com portal renascentista), no interior encontramos afrescos de Filippo Lippi e de Pinturicchio.
Fonte do Mascherone
Arco di Druso – 23 d.c.
Igrejas de San Salvatore e San Gregorio Maggiore.
Igrejas de San Domenico e San Nicolò e o Palazzo Comunale, ou prefeitura, são do século XIII.
Teatro Romano do século I d.C., um semicírculo com 70 metros de diâmetro.
Complexo Monumental de San Nicolò - Inclui uma antiga igreja, um antigo convento e dois claustros.
Piazza del Mercato.
Interessante: Como, praticamente, todas as cidades medievais ficavam sobre colinas, por questões de defesa. Spoleto, atualmente, possui um sistema de escadas rolantes cobertas, esteiras e elevadores que facilita a visita ao centro histórico, no alto. Tudo gratuito!
Desejamos que tenham gostado das nossas imagens, dicas e informações!
L'intelligenza nelle mani.
Dalla penna di Mariangela Galatea Vaglio e la regia di Marco Melluso e Diego Schiavo, il Video Racconto della Mostra L'intelligenza nelle mani. Produzione artigianale e tecniche di lavorazione in età longobarda..
La Mostra è parte del progetto Longobardi in Vetrina, realizzato con i contributi della L77/06 del MiBAC, propone la diffusione della conoscenza della cultura longobarda attraverso la valorizzazione delle realtà museali presenti nei singoli complessi monumentali, parte integrante del sito UNESCO I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.).
La collaborazione e la sinergia tra i musei, espressione dei territori di forte valenza longobarda, hanno permesso di individuare 7 grandi temi declinati in 15 mostre temporanee.
Tutte le esposizioni sono raccolte in un catalogo ed in una mostra virtuale online longobardinvetrina.it
La Mostra è aperta dal 24 gennaio al 21 Luglio 2019, presso il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto e i Museo delle Civiltà - Museo dell'Alto Medioevo di Roma.
Buona Visione!
Ospiti in Rocca | Le opere salvate dal terremoto
Dal 5 marzo al 30 luglio 2017 la Rocca Albornoziana – Museo Nazionale del Ducato di Spoleto ospita un nucleo di opere straordinarie tratte in salvo dal recente sisma del Centro Italia, grazie ad un’importante mostra organizzata da Regione Umbria, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Archidiocesi di Spoleto - Norcia e Comune di Spoleto. La produzione è affidata a Sistema Museo. L’evento si inserisce nel programma “Scoprendo l’Umbria”, fortemente voluto e promosso dalla Regione Umbria per sostenere e valorizzare le attività dei musei.
Alla Rocca Albornoziana l'installazione 'Light in the Stone'
Con l'installazione luminosa Light in the Stone di Sebastiano Romano, sabato 17 dicembre 2016 presso il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, è stata presentata al pubblico e alla stampa Lightquake 2017, collettiva di artisti della luce che verrà inaugurata nel dicembre 2017 a Spoleto.
Light in the Stone è un importante evento artistico per la diffusione dell’arte e per ridare dinamicità al turismo, ma è soprattutto uno strumento di raccolta fondi -che sarà avviata attraverso una campagna di crowdfunding a partire da gennaio 2017- in favore della ricostruzione e del restauro di alcune opere d’arte danneggiate dai recenti eventi sismici che hanno colpito il centro Italia.
L’evento è realizzato in collaborazione con MiBACT, Comune di Spoleto, Politecnico di Milano - Scuola del Design, Museo Nazionale del Ducato di Spoleto e Associazione Rocca Albornoziana, con il patrocinio di Assemblea Legislativa - Regione Umbria.
Il riuso dell'Antico
Dalla penna di Mariangela Galatea Vaglio e la regia di Marco Melluso e Diego Schiavo, il Video Racconto della Mostra Il recupero del tardoantico nel Tempietto di Cappello sul Clitunno e nella basilica di San Salvatore a Spoleto.
La Mostra è parte del progetto Longobardi in Vetrina, realizzato con i contributi della L77/06 del MiBAC, propone la diffusione della conoscenza della cultura longobarda attraverso la valorizzazione delle realtà museali presenti nei singoli complessi monumentali, parte integrante del sito UNESCO I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.).
La collaborazione e la sinergia tra i musei, espressione dei territori di forte valenza longobarda, hanno permesso di individuare 7 grandi temi declinati in 15 mostre temporanee.
Tutte le esposizioni sono raccolte in un catalogo ed in una mostra virtuale online longobardinvetrina.it
La Mostra è aperta dal 14 dicembre 2018 al 6 ottobre 2019 presso il Tempietto sul Clitunno di Campello sul Clitunno e il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto
Buona Visione
Places to see in ( Spoleto - Italy ) Teatro Romano
Places to see in ( Spoleto - Italy ) Teatro Romano
The Roman Theater is a theatrical building in Spoleto , ( Spoletium ), in Umbria dating back to the first century BC. It has a diameter of 114.40 meters, the cavea measures about 70. It suffered damage due to a landslide, perhaps following an earthquake, and was restored in ancient times. Later it was reused as a stone quarry and in the 12th century the church of Sant'Agata was built on part of the scene , flanked by the Corvi family in the 13th and 14th centuries .
In the complex at the end of the XIV century the Benedictine nuns from the inter vineas Abbey of St. Paul settled in ; had the Corvi palace as an inheritance, they founded their monastery that expanded in the sixteenth century creating a cloister on octagonal pillars . In 1870 the monastery was used as a women's prison.
The ruins of the theater, still visible in the sixteenth century, had been designed by Baldassarre Peruzzi , but the site was identified only in 1891 by Giuseppe Sordini ; the systematic excavations were conducted starting from 1933 , and again in 1938 , but the most significant took place between 1954 and 1960. The monastery of Sant'Agata now houses the National Archaeological Museum of Spoleto and the theater is used for concerts and shows, especially in the context of the Festival dei Due Mondi .
The Roman theater is located within the city walls and preserves a 70 m diameter cavea , partly resting on a semicircular-shaped ambulacro , covered by a barrel vault , from which it was possible to access through three accesses ( vomitoria ) to the seats to sit. From the extremities of the cavea, on the other hand, it was possible to access the seats reserved for magistrates and eminent citizens. The orchestra keeps the flooring in colored marble slabs and on the proscenium the holes for the curtain posts are visible. The external façade consisted of arches framed by semi-columns of Tuscan order .
( Spoleto - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Spoleto . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Spoleto - Italy
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Rocca di Spoleto
Museo del Ducato
Spoleto - Palazzo Mauri - Chi erano i Longobardi?
Video realizzato nell’ambito del progetto europeo A.L.L. Across the Lombards’ Lands – Itinerari e pacchetti turistici per tutti alla scoperta del patrimonio longobardo
Spoleto - Basilica di San Salvatore - Il Ducato di Spoleto
Video realizzato nell’ambito del progetto europeo A.L.L. Across the Lombards’ Lands – Itinerari e pacchetti turistici per tutti alla scoperta del patrimonio longobardo
Spoleto - Mosaico di Palazzo Mauri - L'alimentazione all'epoca dei Longobardi
Video realizzato nell’ambito del progetto europeo A.L.L. Across the Lombards’ Lands – Itinerari e pacchetti turistici per tutti alla scoperta del patrimonio longobardo
Light in the Stone alla Rocca Albornoziana | Rainews 24 17.12.2016
Con l'installazione luminosa 'Light in the Stone' di Sebastiano Romano, sabato 17 dicembre alle ore 16.30 presso il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, è stata presentata al pubblico e alla stampa Lightquake 2017, collettiva di artisti della luce che verrà inaugurata nel dicembre 2017 a Spoleto.
Light in the Stone è un importante evento artistico per la diffusione dell’arte e per ridare dinamicità al turismo, ma è soprattutto uno strumento di raccolta fondi -che sarà avviata attraverso una campagna di crowdfunding a partire da gennaio 2017- in favore della ricostruzione e del restauro di alcune opere d’arte danneggiate dai recenti eventi sismici che hanno colpito il centro Italia.