Colline Romane: l'Abbazia Greca di San Nilo a Grottaferrata
L'Abbazia Greca di San Nilo a Grottaferrata è l'ultimo dei numerosi Monasteri Bizantini che nel medioevo erano diffusi in tutta l'Italia meridionale e nella stessa Roma.
E' stato fondato nel 1004 da un gruppo di monaci greci provenienti dall'Italia meridionale, guidati da S. Nilo di Rossano, capo carismatico e personalità spirituale di primo piano del suo tempo.
Il Monastero è sempre stato in comunione con il Vescovo di Roma, pur conservando il rito Bizantino-Greco e la tradizione monastica orientale delle origini.
Post produzione: Donatella Matteucci
Speaker: Lorenzo Marcolini
IL MUSEO DELL'ABBAZIA DI GROTTAFERRATA 6 dicembre 2012 ore 17 Sala Convegni Gangemi Editore
Giovedì 6 dicembre 2012 alle ore 17 presso la Sala Mostre e Convegni Gangemi Editore (via Giulia, 142) è stato presentato il volume di Barbara Fabjan e Giuseppina Ghini dal titolo Il Museo dell'Abbazia di Grottaferrata, pubblicato per i tipi della Gangemi Editore.
La guida Il Museo dell'Abbazia di Grottaferrata nasce nell'ambito delle iniziative editoriali promosse dal Sistema Museale Territoriale Museumgrandtour, del quale la Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini è l'Ente capofila. Il Museo Nazionale, ospitato nei locali della millenaria abbazia di Grottaferrata, fa parte della rete di musei e aree archeologiche aderenti al Sistema Museale, che dal 2003 promuove il patrimonio museale e culturale di un'area cosí ricca di testimonianze storiche e artistiche, quali sono i Castelli Romani e Prenestini. La pubblicazione ha l'obiettivo di far conoscere una tra le più belle e significative collezioni di archeologia e storia dell'arte del territorio, ad oggi purtroppo non ancora aperta al pubblico. Vuole quindi essere uno strumento da utilizzare in attesa della riapertura del museo e un auspicio affinché questa avvenga al più presto.
Intervengono:
GIUSEPPE DE RIGHI, Presidente della Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini;
ELENA CALANDRA, Soprintendente per i Beni Archeologici del Lazio;
ENRICO PARLATO, Docente di Storia dell'arte moderna all'Università della Tuscia.
Erano presenti le autrici.
Abbazia di Grottaferrata
Come non visitare un'abbazia tanto singolare... pur dipendendo dal Papa, infatti, l'iconostasi all'interno della chiesa è chiaramente rappresentativa della tradizione di questi monaci di rito greco.
QUINTESSENZE - Complesso Monumentale Abbazia Greca di San Nilo
Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Grottaferrata
Sale Espositive Complesso Monumentale
Abbazia Greca di San Nilo
QUINTESSENZE
Curatela Giorgio Bertozzi - Ferdan Yusufi
Critica di Marina Pescatori
Organizzazione Generale Giacomo De Luca
Opere esposte di:
Stefano Altieri, Mauro Bellucci, Germana Brizio, Anita Campo, Daniele Carnovale, Maria Casalanguida, Adele Ceraudo, Marcello Ciabatti, Ugo Maria Cionfrini, Roberta Coni, Iure Cormic, Ugo Cossu, Franco Crocco, Dino Cucinelli, Stefano Ferracci, Cristina Fornarelli, Davide Frisoni, Giocampo, Alexander Jakhnagiev, Azamat Kuliev, Natalia Lombardo, Emre Lüle, Ginia May, Rosetta Messori, Laura Migotto, Mauro Molle, Negro, İzgi Özant, Bruno Parretti, Antonio Pizzolante, Antonio Poggi, Piero Pompili, Cristiano Quagliozzi, Giuseppe Resci, Hector Rigel, Stefania Rinaldi, Alessandro Rocchi, Egidio Scardamaglia, Umberto Scodina, Matteo Seghezza, Patrizia Simonetti, Maria Rosaria Stigliano, Valentina Talamonti, Emre Yusufi
Accompagnamento Musicale di Sandro Perelli
Coordinamento Grafico Editoriale Stefano Ferracci
Si ringraziano: Marco Amato, Antonio Argenio,Franco D'Agostini
Fulvio dell' Uomo, Luca Fontana, Fabio Fracassi
Si ringraziano inoltre
SanPaolo Invest società del gruppo INTESA SANPAOLO
Il Monastero Esarchico di Santa Maria di Grottaferrata
Music Track :
Also Sprach Zarathustra
by Kevin MacLeod is licensed underCC Attribution 3.0.
Direct Link:
Riprese Audio/Video - Montaggio - Pubblicazione a cura di
Ugo Bongarzoni (ubongarzoni@yahoo.it)
Funzione religiosa presso l'Abbazia di Grottaferrata.
Giornale Luce B1228 del 05/01/1938
Descrizione sequenze:veduta della basilica Basiliana di di S. Maria di Grottaferrata ; alcuni angoli della basilica ; alcuni momenti della cerimonia religiosa in occasione della consegna del Decreto Pontificio con il quale l'Abbazia di Grottaferrata viene eretta a monastero con a capo l'Archimandrita Reverendo Isidoro Croce ; gli interni della basilica ; suggestiva veduta finale della basilica ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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FIERA di GROTTAFERRATA- Saluto dell' Abate Michel Van Parys
L'Abate Michel Van Parys Egumeno dell'Abbazia di Grottaferrata
IL GRANDE CORO di Roma - Museo Nazionale degli Strumenti Musicali
5° Bis
Somewhere over the Rainbow
IL GRANDE CORO di Roma
Amalia Dustin, Mezzosoprano
Andrea Calvani, Piano
IL GRANDE CORO di Roma
diretto e fondato dal M° Fabrizio Adriano Neri
E’ composto da circa 100 elementi che provengono da 7 Cori: * Castelli Singers, Coro Polifonico Dipendenti RAI di Roma, FAO/WFP Staff Philharmonic Choir, Coro INAIL InCanto, Coro Polifonico Dipendenti INPS, Coro Polifonico Dipendenti TIM e Coro Dipendenti MiBACT.
E’ formato da Cantanti non professionisti uniti dalla passione per la musica ed il canto che hanno come fine quello di sostenere, con entusiasmo ed impegno, iniziative di solidarietà e di giustizia sociale tramite il volontariato.
Il Coro è accompagnato al piano, durante i concerti, da Andrea Calvani e Antonio Cama e si avvale anche della collaborazione di Solisti di levatura internazionale come il Mezzosoprano Statunitense Amalia Dustin.
Il Repertorio spazia nei diversi generi musicali:
dal Musical (My Fair Lady, Cats, Les Misérables), alle colonne sonore dei Film, al Pop, all’Opera (trascrizioni) ed è in continua evoluzione per offrire al pubblico momenti di piacere ed emozioni.
La nostra attività ci ha portato ad organizzare concerti benefici in favore di: Telethon, ONU Agency, United Nations Women's Guild, Emergency, Medici Senza Frontiere, Sovrano Militare Ordine di Malta, Caritas, Croce Rossa Italiana, Ambasciata di Haiti, Ospedale Bambino Gesù, Ospedale S.Camillo, Fondazione Ospedale S.Lucia, Università Campus Bio-Medico, Villaggio Litta, ABE, ADA España, AISM, Amistad, AMREI, Antea, Fratelli Maristi Non uno di meno, Guarda lontano, La Stella di Lorenzo, Lions, Mais, Peter Pan, Sanes, Tutti per un Cuore, Una breccia nel muro, Un Canto per Maja, Viva la Vita, Casa Circondariale di Rebibbia, Popolazioni colpite dal terremoto, ecc.
Il 1°Maggio 2015, per le celebrazioni del Quirinale per la Festa del Lavoro, abbiamo cantato l'Inno Nazionale Italiano alla Presenza del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella (evento ripreso in diretta su RAI News e SKY News24h).
Siamo regolarmente invitati in TV (RAI1, RAI2, RAI3, RAI News, RAI World, Tg1, Tg2, Tg3, Sky Tv, Sky News) sia per performance (con Massimo Ranieri: Somewhere over the Rainbow su Sogno e son desto 3 RAI1) che per dirette televisive presentate da Pippo Baudo, Fabrizio Frizzi, Lorena Bianchetti, Paolo Belli, Arianna Ciampoli (Telethon 2014, 2016, Auditorium del Foro Italico, Studio 1 di Via Teulada, Studio Nomentano 5 Dear, Studios Tiburtina, Sala degli Arazzi di Viale Mazzini alla presenza del Presidente Dott.ssa Tarantola e del Direttore Generale Dott. Gubitosi), UNFAO (durante i World Food Days 2012, 2013, UNFAO Model 2015 nella Plenary Hall e nello Sheik Zayed Center pro UNWG nel 2016 ), LUISS Guido Carli (Aula Magna 2016), Sapienza Università di Roma (Aula Magna 2015), Parco della Musica Sala Sinopoli (2015, 2016), Sala Accademia del Conservatorio di S.Cecilia (concerto ripreso ed andato in onda su RAI World-Italia e sul network nazionale RADIO RAI Classica), Auditorium San Leone Magno, Auditorium del Seraphicum (concerto ripreso ed andato in onda su SkyTV), Oratorio del Gonfalone, Museo Nazionale degli strumenti musicali, Auditorium della CRI, Auditorium INAIL, Auditorium S.Chiara, FontanonEstate (2012, 2015), Giardini di Castel S.Angelo, Villa Magistrale dei Cavalieri di Malta all'Aventino, Chiostro di Villa d’Este a Tivoli, Palazzo Farnese (VT), Abbazia di S.Nilo, Abbazia di Farfa, Fiera Nazionale di Grottaferrata (RM), Mercato Trieste, Sporting Palace e nelle più belle e grandi piazze di Roma: Piazza Risorgimento, Piazza del Popolo e Piazza S.Pietro.
Nel giugno 2017 si è svolta la nostra prima tournée estera in Spagna, su invito della Onlus A.D.A. España, ed abbiamo sostenuto un concerto, a scopo benefico, a Guadalajara nella Casa della Cultura e una performance a Madrid, nel Parco del Buen Retiro, al Palacio de Cristal.
Nel 2016 la LUISS Guido Carli ha istituito una Borsa di studio a nome IL GRANDE CORO di Roma a favore di uno studente meritevole nel campo delle Attività Culturali.
Nella stagione 2017 abbiamo preso parte alla realizzazione del film
che uscirà in prima mondiale al Festival di Chicago (USA)
il 22 Dicembre 2017
*ordine di adesione al Progetto
Colline Romane: Palazzo Barberini Museo Archeologico Prenestino a Palestrina
Tratto dal filmato Ville e Palazzi delle Colline Romane.
Le basi del rinascimentale Palazzo Barberini ospitano il bellissimo Museo Archeologico Prenestino, ricco di pezzi pregiatissimi che risalgono dal VI sec. a.C.
La perla della collezione è il Mosaico policromo del Nilo, uno dei più importanti mosaici ellenistici conosciuti, della fine del II sec. a.C., un capolavoro assoluto per composizione, gusto cromatico e ricchezza di particolari.
Regia: Donatella Matteucci, Direttore alla Fotografia: Gianni Maitan, Montaggio e Consulenza Musicale: Roberto Giannessi.
Una produzione Colline Romane S.c.r.l.
Colline Romane: Festa di Montefortino 2012
Festa di Montefortino: 24-25-26 Agosto, 31-1 Settembre ad Artena.
Lontano da traffico e smog, a piedi o a dorso di mulo, una passeggiata fra i vicoli dell'antico borgo di Montefortino è un salto indietro nel tempo, soprattutto in occasione della festa, oggi alla sua ventesima edizione, che come sempre si svolge a cavallo fra l'ultima settimana di agosto, e il primo weekend di settembre.
VISITANDO SACCO VECCHIO - MONETTI EDITORE
Sacco è un comune italiano di 474 abitanti della provincia di Salerno in Campania. Un abitante di Sacco è detto sacchese o saccataro.
I primi insediamenti umani nel territorio del comune di Sacco si fanno risalire ad un'epoca molto antica. Infatti, nei pressi delle sorgenti del fiume Sammaro, è presente una grotta detta di Jacopo o Jacovo dove sono stati rinvenuti dei reperti attribuiti ad una comunità di pastori che si insediò nella zona nel corso dell'età del bronzo.
Inoltre, nei pressi del sito archeologico denominato Sacco Vecchio, posto su una rupe dal difficile accesso che si erge a strapiombo sulla valle in cui scorre il fiume Sammaro, sono state rinvenute numerose basi in muratura a secco che nel periodo pre-cristiano, a partire dall'anno 1000 a.C., dovevano costituire le fondamenta di un piccolo nucleo abitativo. Secondo alcuni storici locali le origini del sito debbono probabilmente ricercarsi nel trasferimento sulla rupe di alcuni abitanti autoctoni che, in seguito al passaggio di genti greche provenienti dalle coste ionica e tirrenica, si spostarono lì, alla ricerca di un luogo più sicuro e riparato, abbandonando gli originari insediamenti posti più a valle nei pressi del fiume Sammaro.
A partire dal VI d.c. in zona si insediarono i Longobardi e dei monaci basiliani che determinarono un importante sviluppo del sito di Sacco Vecchio. Infatti furono edificate una fortezza, una cinta muraria, nuove unità abitative nonché una chiesa ad aula unica che, secondo la tradizione era intitolata a San Nicola, santo il cui culto era molto diffuso tra i monaci basiliani. Tale edificio di culto, sempre secondo la tradizione locale, era denominato Zatalampe, termine greco-bizantino che vuol dire cerco la luce. I ruderi delle costruzioni del periodo longobardo sono ancora ben visibili sul luogo.
In un periodo imprecisato tra il IX e XI secolo d.C., forse a causa di una pestilenza o di eventi belligeranti, il sito di Sacco Vecchio fu abbandonato dai suoi abitanti che si trasferirono più a valle ai piedi del monte Motola dove crearono un nuovo centro abitato e dove costruirono una nuova chiesa dedicandola a San Silvestro. Secondo uno storico locale la nuova chiesa venne ultimata nel 1056, nel periodo immediatamente successivo allo scisma tra la Chiesa d'Occidente e quella d'Oriente (1054) e questo giustificherebbe il cambiamento del patrono greco San Nicola in un patrono latino e cioè San Silvestro.
Durante la dominazione sveva del XIII secolo, a Sacco Vecchio fu probabilmente presente un presidio di soldati, come si può ipotizzare per il ritrovamento di alcune monete risalenti a quel periodo.
A partire dalla metà del XIII secolo è documentato che Sacco fu un feudo baronale, la cui titolarità fu spesso oggetto di trasferimento tra diverse famiglie nobiliari.
Nell'estate del 1656 Sacco fu colpito gravemente dalla peste che determinò la morte di oltre il 60% della popolazione. Secondo la devozione religiosa locale l'epidemia cessò improvvisamente il 2 agosto 1656, giorno in cui ricorreva la festività della Madonna degli Angeli. La tradizione vuole che sulla mano dell'immagine di Nostra Signora degli Angeli, conservata nel palazzo eretto dai Longobardi, comparve il lividore del bubbone maligno e che questo evento segnò la fine dell'epidemia.
Nel 1756 venne ultimata una completa ristrutturazione della chiesa di San Silvestro.
Nel 1811 il feudo venne sciolto dalla legge sulla eversione dei beni feudali.
Dal 1811 al 1860 Sacco ha fatto parte del circondario di Laurino, appartenente al Distretto di Vallo del Regno delle Due Sicilie.
Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia ha fatto parte del mandamento di Laurino, appartenente al Circondario di Vallo della Lucania.
A partire dalla seconda metà del '900 il comune di Sacco ha fortemente risentito del fenomeno migratorio a causa della scarsa praticità delle vie di comunicazione che collegano il paese e pertanto la popolazione è considerevolmente diminuita.
Il termine Sacco pare derivare dal latino saccus oppure dal greco sàccos e significherebbe propriamente sacco con una chiara allusione ad un luogo chiuso, senza uscita, come in realtà è il territorio che costituisce il comune.
Secondo una leggenda, documentata già nel '700, il castello sito in Sacco Vecchio fu edificato intorno all'anno 600 d.C., per volontà del duca Zottone di Benevento, per fronteggiare i bizantini arroccati oltre la vicina cordigliera del monte Cervati. In seguito in Duca Zottone, in ragione di un presunto adulterio, avrebbe fatto rinchiudere nel castello la propria moglie Saccia. In seguito, dopo la distruzione di Castel Vecchio (ovvero Sacco Vecchio), nell'VIII secolo, gli abitanti superstiti edificarono un nuovo borgo più a valle che vollero chiamare Saccia in memoria della nobildonna rinchiusa nella vecchia fortezza.
Viaggio nella fede medievale tra l'Abbazia di Casamari e la Certosa di Trisulti
realizzazione a cura di Mario Tizi.
Ringraziamo il socio Mario Tizi per averci inviato ed autorizzato a pubblicare il video da lui realizzato durante la recente visita all'Abbazia di Casamari e alla Certosa di Trisulti, svoltasi il 19 marzo 2016, organizzata in collaborazione dai nostri settori Cultura e Turismo.
Colline Romane: la vitivinicoltura a Lanuvio
Lanuvio è nota per i suoi vini bianchi, raggruppati sotto la DOC di Colli Lanuvini.
Una testimonianza di come il vino possa essere motore di sviluppo di un territorio.
Regia di Donatella Matteucci
Testi e speaker: Lorenzo Marcolini
Castello Vecchio di Colleferro (RM, Italy)
Reportage di fine corso...