Il Museo Stefano Bardini di Firenze
Il Museo prende il nome dal suo ideatore Stefano Bardini (1836-1922), fra i più autorevoli antiquari italiani, che dopo anni di intensa attività commerciale decise di trasformare la propria collezione in museo e di donarla al Comune di Firenze.
Sulle pareti blu si stagliano opere di ogni epoca e di ogni genere – disegni, dipinti, sculture, reperti, maioliche, cornici, bronzetti, tappeti – che invitano a un affascinante viaggio nella storia dell’arte.
Video di Lorenzo Hervatin
***** FIRENZE - Museo STEFANO BARDINI integrale - include il PORCELLINO DI FIRENZE
Il Museo prende il nome dal suo ideatore Stefano Bardini (1836-1922), il più autorevole antiquario italiano, che dopo anni di intensa attività commerciale, decise di trasformare la propria collezione in museo e di donarla al Comune di Firenze. Il palazzo, sede del museo, fu acquistato e ristrutturato dallo stesso Bardini nel 1881 per svolgere la propria attività antiquariale. Con alcune modifiche strutturali e con l’impiego di pezzi autentici, quali timpani, portali e scale, l’antiquario Bardini trasformò il vecchio edificio, un tempo chiesa e convento di San Gregorio della Pace, in un suggestivo palazzo neorinascimentale, adatto ad ospitare oltre alla galleria di esposizione, una serie di laboratori, da cui le opere d’arte uscivano restaurate e pronte per essere vendute.
L’antiquario contribuì a diffondere in tutto il mondo il mito del Rinascimento italiano e mostrò un grande interesse non solo per i grandi capolavori ma anche per tutte le forme di arte applicata, che ancora oggi costituiscono uno dei motivi di maggior fascino delle collezioni. Bardini ebbe come clienti i più prestigiosi collezionisti di tutto il mondo ed alcune soluzioni museografiche da lui adottate furono largamente imitate. Lo splendido blu degli interni fu ripreso dai coniugi Jacquemart Andrè da Isabella Stewart Gardner a Boston.
Nel 1922 il Comune di Firenze entrò in possesso di un cospicuo patrimonio, del quale riconobbe l’importanza e l’alto valore artistico, senza però condividere la sistemazione che alle opere era stata data dall’antiquario. Nel 1925 il Museo Bardini diventò Museo civico, e alle opere acquistate da Bardini si aggiunsero pezzi provenienti dalle collezioni comunali.
L’ attuale allestimento, frutto di un’ intensa attività di studio e di restauro, segue il progetto originale voluto dal suo fondatore, che dispose le opere per genere, secondo un canone estetico e scenografico. Una sala tuttavia è stata allestita in modo da ricordare l’antico ruolo del Museo Bardini come Museo civico. I pezzi esposti rivelano uno stretto legame con la città e provengono dallo smantellamento del vecchio centro cittadino nel 1881 e dalle chiese acquisite dal Comune in seguito alla soppressione degli enti ecclesiastici del 1886. Nella stessa sala trovano posto anche importanti opere di proprietà comunale, come il Porcellino di Pietro Tacca e il Diavolino del Giambologna.
Il Museo Stefano Bardini costituisce una straordinaria documentazione del collezionismo, dell'antiquariato e dell'artigianato artistico tra Otto e Novecento.
Il museo Bardini raccoglie oltre 2000 pezzi tra sculture, dipinti e oggetti di arti applicate dall’arte antica al XVIII secolo, con maggiori presenze di opere del Medioevo e del Rinascimento. Tra le opere più significative si possono ricordare la Carità di TINO DA CAMAINO, la Madonna della Mela di DONATELLO, la Madonna dei Cordai di DONATELLO, il San Michele Arcangelo di ANTONIO DEL POLLAIOLO, l’Atlante del GUERCINO, le preziose raccolte di, medaglie, bronzetti, tappeti orientali, gli splendidi cassoni quattrocenteschi e la piccola ma importantissima armeria.
Florence Museo Bardini Donatello
Florence's Horne Museum
The Horne Museum on via de' Benci is a must-stop for anyone interested in the long history of Anglo-Saxon residents in Italy, the phenomenon of art collecting and the cultural scene in Florence at the beginning of the 20th century.
The impressive collection of the museum focuses on Italian art and furnishings of the 14th and 15th centuries, including a few works by masters such as Giotto, Filippino Lippi, Giambologna and Bernini.
LdM NEWS ( is a video publishing project of the Istituto Lorenzo De’ Medici.
We spotlight people, places and events in Florence, with a focus on student life and tips to make this magical city feel like a second home.
RAI ARTE - Glenn Brown. Piaceri Sconosciuti al Museo Stefano Bardini
Servizio pubblicato su RAI ARTE il 21 agosto 2017
BELLA VITA... - MUSEO BARDINI
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Chiuso nel 1999 per restauri, il Museo Bardini è stato riallestito così come l'antiquario l'aveva lasciato alla città di Firenze nel 1922.
All'interno del museo, grazie ad una collaborazione tra la curatrice Antonella Nesi e l'attore Alessandro Riccio, va in scena Stefanaccio, uno spettacolo per rivivere la Firenze di fine '800 e avvicinarsi alla figura di questo uomo di gusto, temuto ed ammirato: Stefano Bardini.
Florence Museo Bardini Giambologna.m2t
2 septembre 2017 - Musée Stefano Bardini - Florence, Italie 2
Description
Museo Bardini Sala della Carità
Si a Firenze la Città offre, a chiunque lo desideri, la possibilità di un matrimonio da
sogno in alcuni dei suoi luoghi più belli e suggestivi.
John Currin al Museo Bardini
Fino al 2 ottobre 2016, al Museo Stefano Bardini di Firenze sarà possibile vedere le opere di John Currin. Pittore sofisticato per tecnica e cultura visiva, Currin è conosciuto e apprezzato per ritratti elegantissimi e scene anche lascive interpretate con un ironico, impudico realismo.
Visita al Museo Bardini di Firenze #Museobardini
Video by Iaphet Elli eventinews24.com
Il Museo Bardini, situato in via de' Renai angolo piazza de' Mozzi nel quartiere di Oltrarno a Firenze, è uno dei ricchi musei cosiddetti minori della città.
Indirizzo: Via dei Renai, 37, Firenze FI
Orari:
Domenica 11–17
Lunedì 11–17
Martedì Chiuso
Mercoledì Chiuso
Giovedì Chiuso
Venerdì 11–17
Sabato 11–17
Telefono: 055 234 2427
La prima mostra in Italia dedicata a Isadora Duncan
Dal 13 aprile al 22 settembre 2019 a Villa Bardini e al Museo Stefano Bardini.
Per la prima volta in Italia la danzatrice americana Isadora Duncan è protagonista di una mostra dedicata a lei e agli artisti italiani che ne hanno subito il fascino e la suggestione. Dal 13 aprile al 22 settembre a Villa Bardini e al Museo Stefano Bardini è allestita l’esposizione “A passi di danza. Isadora Duncan e le arti figurative in Italia tra Ottocento e avanguardia”, a cura di Maria Flora Giubilei e Carlo Sisi, in collaborazione con Rossella Campana, Eleonora Barbara Nomellini e PatriziaVeroli, promossa da Fondazione CR Firenze e da Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, con il patrocinio del Comune di Firenze, in collaborazione con il Museo Stefano Bardini.
Dipinti, sculture e documenti fra i quali fotografie inedite ripercorrono il legame della fondatrice della danza moderna con l’Italia e l’influenza che ebbe nel contesto internazionale. I 175 pezzi sono esposti su due piani di Villa Bardini e una speciale sezione dedicata alle grandi sculture e dipinti è invece allestita nel Museo Stefano Bardini. Ribelle ad ogni convenzione e di forte carisma, Isadora si distinse per il suo danzare svincolata da condizionamenti sociali. Centrale ai contenuti della mostra è il tema, sul fronte della danza, della liberazione del corpo femminile da costrizioni traendo ispirazione dal mondo archeologico e classico.
Scopri di più su: villabardini.it
Glenn Brown - Piaceri Sconosciuti
Dal 10 giugno al 23 ottobre 2017 al Museo Stefano Bardini di Firenze.
Mostra promossa dal Comune di Firenze, organizzata da MUS.E, in collaborazione con Gagosian Gallery e grazie a Faliero Sarti.
Prendendo spunto dalla storia dell’arte e dalla cultura popolare, Glenn Brown ha dato vita a un linguaggio artistico che sfida e trascende il tempo e le convenzioni pittoriche. Le sue pulsioni manieriste nascono dal desiderio di infondere nuova vita alla forma oltre i limiti storici. Richiamandosi a opere altrui, facendole proprie e studiandole, Brown presenta una rilettura in chiave contemporanea di immagini appena riscoperte o conclamate. Personaggi e paesaggi presi in prestito da altre opere vengono sottoposti a un lungo ed attento processo di rielaborazione attraverso il quale ognuno di essi è trasformato in una nuova immagine esuberante e ammaliante. Con le sue sofisticate composizioni, in cui diversi periodi storici e diverse correnti artistiche — quali il Rinascimento, l’Impressionismo, il Surrealismo — si vanno a fondere l’uno con l’altro, Brown crea uno spazio dove astratto e viscerale, razionale e irrazionale, bello e grottesco si confondono dando vita ad un vertiginoso amalgama di forme e riferimenti.
Video di Lorenzo Hervatin
Museo Novecento Firenze
THE MUSEO NOVECENTO IS DEDICATED TO THE ITALIAN ART OF THE 20TH CENTURY. THE MUSEUM IS LOCATED IN THE ANCIENT SPEDALE OF THE LEOPOLDINE IN SANTA MARIA NOVELLA SQUARE.
Firenze - Il Parco Bardini, una terrazza verde sulla città.
Il Giardino Bardini è uno dei principali giardini storici fiorentini, in zona Oltrarno. Si estende su un'ampia area collinare dalle pendici di piazzale Michelangelo fino all'Arno, in prossimità del Ponte alle Grazie. Questa collina appartenne sin dal medioevo alla famiglia dei Mozzi. Nell'Ottocento Giacomo Le Blanc ne venne in possesso e trasformò il parco in un giardino all'inglese, con boschi, vialetti tortuosi, statue, fontane ed una palazzina per la Kaffeehaus.
Nel 1913 il complesso del Palazzo Mozzi, della Villa Manadora, del giardino barocco e all'inglese, oltre a alcuni terreni agricoli, vennero acquistati dall'antiquario Stefano Bardini, il quale diede il via a una serie di grandi rinnovi e modifiche, in quella che fu la stagione più intensa del giardino. Costruì un viale per raggiungere la villa e sacrificò i giardini murati di impianto medievale che ancora esistevano, mentre gli edifici sulla Costa San Giorgio venivano unificati in quella che sarà chiamata Villa Bardini.
Dopo Stefano, la proprietà passò al figlio Ugo. Con la morte di quest'ultimo nel 1965, non essendoci eredi, venne acquisita dalla città di Firenze dopo un lungo iter burocratico durato oltre trent'anni. Gravemente danneggiato dal lungo abbandono, il giardino fu restaurato a fondo a partire dal 2000. La parte più interessante resta la grande scalinata barocca che culmina con uno scenografico belvedere dal quale si gode una spettacolare vista sull'intera città. Inoltre, una passeggiata verde unica nel suo genere collega questo parco con il Forte Belvedere e il Giardino di Boboli, fino al Palazzo Pitti.
L'edificio della Villa Bardini ospita oggi, tra l'altro, il Museo Pietro Annigoni e il Museo Roberto Capucci.
Il destino dell'opera d'arte conferenza Prof. Antonio Paolucci Firenze Museo Bardini
Il destino dell'opera d'arte conferenza Prof. Antonio Paolucci Firenze Museo Bardini 11 ottobre 2013 Biennale dell'Antiquariato.
John Currin: Paintings
Dal 13 giugno al 2 ottobre 2016, John Currin, tra i più apprezzati artisti del nostro tempo, è protagonista di un grande evento al Museo Stefano Bardini di Firenze.
Si tratta della prima mostra personale di Currin in uno spazio pubblico italiano. Pittore sofisticato per tecnica e cultura visiva, Currin è conosciuto e apprezzato per ritratti elegantissimi e scene anche lascive interpretate con un ironico, impudico realismo.
La mostra promossa dal Comune di Firenze, è organizzata dall’associazione Mus.e, in collaborazione con Gagosian Gallery e con il sostegno di Faliero Sarti.
musefirenze.it
Video by Bunker Film
STEFANACCIO
Un divertentissimo e sagace spettacolo teatrale itinerante all'interno del bellissimo Museo Stefano Bardini di Firenze che narra la vita di un uomo incredibile e misterioso che ha vissuto seguendo la passione per il bello. Alessandro Riccio interpreta, con comicità e delicatezza la figura di Stefano Bardini, uomo di gran gusto, temuto e ammirato, che dal nulla ha creato, con acume e intelligenza, un vero e proprio impero.
Museo Archeologico Nazionale di Firenze
The National Archaeological Museum of Florence (Museo archeologico nazionale di Firenze) is an archaeological museum in Florence located in the Palazzo della Crocetta, a palace built in 1620 for princess Maria Maddalena de' Medici, daughter of Ferdinand I de Medici. - Wikipedia
Condivisione di affetti lega Firenze a S. Stefano
Dal 28 luglio al 30 settembre pezzi pregiati della collezione degli Uffizi di Firenze saranno in mostra nello splendido borgo di Santo Stefano di Sessanio. Un gesto di solidarietà della città gigliata verso il suo antico possedimento in Abruzzo colpito duramente dal terremoto del 2009