Giornata della Memoria, Enzo Bruno: Il ricordo è un dovere RTC TELECALABRIA
CATANZARO. “Il ricordo è un dovere, ma non solo perché c’è una legge approvata dal Parlamento italiano che ci impone celebrare con solennità la “Giornata della Memoria”. Rendere omaggio alle vittime dell’Olocausto, ricordare lo sterminio degli ebrei e la conseguente ferocia del nazismo, è una occasione per prendere coscienza di paura, dolore, ferite aperte che non possono essere dimenticati. E, soprattutto, per imparare davvero dal passato e fornire alle giovani generazioni chiavi di lettura, di comprensione, affinché fatti crudeli come quelli vissuti 71 anni fa non si ripetano”. È quanto afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, in occasione della Giornata della memoria istituita il 20 luglio 2000 per ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati (articolo 1). Il presidente Bruno ha partecipato all’iniziativa promossa dalla Prefettura di Catanzaro in occasione del Giorno della Memoria. “Dietro quei cancelli abbattuti dall’Armata rossa il 27 gennaio 1945 c’erano la brutalità, la crudeltà, la cattiveria che l’uomo è capace di concentrare fino a cancellare l’umanità e il rispetto per il genere umano – continua il presidente Bruno -. È grazie alla memoria di ieri che possiamo difendere la nostra civiltà dagli atteggiamenti che hanno originato allora, e muovono ancora oggi, la macchina del razzismo, la cultura dell’ignoranza e l’ostilità verso il diverso. Conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere, assume un significato ancora più intenso, un vero e proprio monito, guardando al drammatico momento storico che stiamo vivendo. Papa Francesco ha affermato che “ Shoah ci insegna che occorre sempre massima vigilanza, per poter intervenire tempestivamente in difesa della dignità umana e della pace”. Spalancare gli occhi del mondo sulla più grande tragedia dei nostri tempi che ha portato il mondo a dire “Mai più” – conclude il presidente Bruno – proprio oggi che il mondo è ancora costretto a invocare il proprio “Mai più” come una speranza, diventa un impegno quotidiano a tracciare un percorso diverso, fatto di equità e giustizia, diritti sociali e solidarietà, da percorrere con le nuove generazioni”.
National Museum of the Early Middle Ages / Museo Nazionale dell'Alto Medioevo
The museum, inaugurated in 1967 in the Sciences Building in EUR with the purpose of endowing Rome with a post-Classical archaeological museum and promoting research in a significant period for the study of the transformation of the ancient world, exhibits materials dating between the 4th and the 14th centuries found mostly in Rome and central Italy.
Late Antique (4th-6th century) Rome is represented by three imperial portraits, several votive and funerary inscriptions, and a precious gold crossbow pin with drilled decoration. The Longobard/Lombard presence in Umbria and the Marches is attested by the two most important cemeteries in central Italy (Nocera Umbra and Castel Trosino); their assemblages of weapons, jewelry, ivory, glass, and bronze and ceramic vessels form the heart of the collection. The following period is illustrated by a notable group of marble reliefs from churches in Rome and Lazio which were radically renovated during the Carolingian Renaissance of the 9th-10th centuries. Two papal agricultural communities, the domus cultae of Santa Cornelia and Santa Rufina, founded in the Roman countryside to feed the city (end of the 8th-10th century) and surviving with changed functions until the High Middle Ages, are represented by furnishings and objects. The visit concludes with the Coptic collection consisting of reliefs and fabrics which encapsulate the artistic production of Late Antique and Early Medieval Egypt (5th-10th century).
Inaugurato nel 1967 nel Palazzo delle Scienze all'Eur con l'obiettivo di dotare Roma di un museo archeologico dell'età postclassica e di promuovere la ricerca su un periodo strategico per lo studio della trasformazione del mondo antico, il Museo espone materiali databili tra il IV ed il XIV secolo provenienti per la maggior parte da Roma e dall'Italia centrale.
Alla Roma tardoantica (IV-VI sec.) risalgono tre ritratti imperiali, alcune epigrafi votive e funerarie e una preziosa fibula a balestra in oro con decorazione a traforo. Seguono le testimonianze dell'occupazione longobarda in Umbria e nelle Marche (VI-VII sec.) con le due più importanti necropoli dell'Italia centrale (Nocera Umbra e Castel Trosino), che ne costituiscono il nucleo di eccellenza con i loro corredi di armi, gioielli, avori, vetri e vasellame di bronzo e ceramica. La successiva età carolingia è illustrata da un cospicuo gruppo di rilievi marmorei provenienti dalla decorazione architettonica delle chiese di Roma e del Lazio, profondamente rinnovate all'epoca della rinascenza carolingia (IX-X sec.). Allo stesso periodo appartengono gli arredi e gli oggetti d'uso provenienti da due aziende agrarie di fondazione papale, le domusculte di S.Cornelia e di S.Rufina, create nella Campagna Romana per l'approvvigionamento della città (fine VIII-X sec.) e perdurate con altre funzioni fino al pieno medioevo. Il percorso si conclude con la collezione copta costituita da rilievi e tessuti che offrono una esemplificazione significativa della produzione artistica dell'Egitto tardoantico e altomedievale (V-X sec.).
Palermo, mostra fotografica sui lager nazisti del giornalista Leone Zingales
“Il dovere di ricordare ciò che è stato. Ricordare coloro che entrarono nei campi di concentramento, lavoro e sterminio nazisti e fascisti. Ricordare le sofferenze di chi morì nei campi e dei pochi, troppo pochi, che ne uscirono vivi, portando sulla pelle l’indelebile ricordo di ciò che fu e mai più deve ripetersi”.
Così il sindaco di Palermo Leoluca Orlando presenta la terza edizione della mostra fotografica del giornalista Leone Zingales allestita a Palermo in occasione della Giornata della Memoria del prossimo 27 gennaio. L’evento è patrocinato dall’Amministrazione comunale di Palermo, assessorati alla Cultura e alle Politiche giovanili, è intitolato “Immagini dai lager – Per non dimenticare” e ripercorre una delle pagine più buie della storia dell’umanità.
La mostra – che sarà inaugurata a Villa Niscemi (piazza Niscemi, 2) il 27 gennaio alle ore 9 dal sindaco Leoluca Orlando e dagli assessori comunali Andrea Cusumano e Giovanna Marano – rimarrà aperta fino al 30 gennaio. Il percorso espositivo comprende 22 maxi-fotografie scattate da Zingales nei campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz, Buchenwald, Dachau e Mauthausen, ed è accompagnata da quattro pannelli che riproducono i simboli colorati che venivano applicati sulle casacche dei deportati una volta arrivati nei lager nazisti, la cartina dell’Europa comprendente venti tra i più tristemente famosi campi di concentramento e di sterminio, i nomi dei personaggi più noti uccisi nei lager nazisti ed i principali ghetti voluti dal regime hitleriano in diverse città europee.
Illustrando la terza edizione della mostra Leone Zingales ha osservato: “E’ un evento che viene rivolto soprattutto ai giovani. Si tratta di percorso dinamico per illustrare con le immagini di oggi questo capitolo barbaro della storia dell’uomo. Dachau, Buchenwald, Mauthausen e Auschwitz, quattro luoghi di sterminio, quattro luoghi di memoria. L’orrore del nazismo è qui rappresentato in una mini-esposizione che timbra una tragedia che non si deve dimenticare. Dalla memoria si trae linfa per ricordare tutte le vittime. Mai più”.
Ai pannelli fotografici delle precedenti due edizioni, Zingales ha aggiunto altre quattro immagini relative al lager di Mauthausen che, dall’estate del 1940, prese la denominazione di Mauthausen-Gusen, e due nuovi pannelli informativi. Il campo di Mauthausen fu costruito nel 1938 e si trovava a circa 25 chilometri dalla città austriaca di Linz, nel distretto noto all’epoca come Gau Oberdonau. Le prigioni del lager erano state realizzate nell’edificio noto come “bunker” dove venivano praticate sui prigionieri atroci torture. Nei sotterranei del “bunker”si trovava il “krematorium” ed una minuscola camera a gas che appariva sotto forma di sala per le docce.
Così l’assessore comunale alle Politiche giovanili, Giovanna Marano, nella presentazione dell’agile catalogo: “La pianificazione dello sterminio è stato solo uno degli ingredienti della Shoah, l’altro è stato il controllo delle coscienze, l’altro ancora il silenzio e la paura. Ecco, la giornata della memoria serve ad alimentare pensiero e parola. E con essi la libertà. La mostra di Leone Zingales lancia un messaggio inequivocabile: non dimenticare”.
L’assessore Andrea Cusumano, presentando la mostra di Zingales, ha scritto: “Il 27 gennaio 1945 l’Armata Rossa del generale Kurockin varcava il cancello di quell’inferno chiamato Auschwitz, liberando circa settemila prigionieri superstiti e svelando al mondo l’uccisione di massa di oltre un milione di ebrei ed altri esseri umani solo in quel campo di sterminio. Il 27 gennaio è un giorno simbolo delle atrocità nazi-fasciste ed un monito all’umanità intera affinché tutto ciò non venga mai dimenticato ed affinché non possa più ripetersi”.
Leone Zingales è nato a Palermo nel 1960. Giornalista professionista, ha scritto 35 libri. E’ vice-presidente nazionale dell’UNCI-Unione cronisti italiani e nel 2015 ha pubblicato il volume Il lager di Dachau-Dalla barbarie nazista alla memoria (Edizioni Mohicani, Palermo). (ilsicilia)
PREDAPPIO: Olocausto, Comune nega fondi a studente per visitare Auschwitz
C'è polemica in Romagna dopo che il Comune di Predappio, di recente passato alla guida del centrodestra, ha negato un contributo di 370 euro per consentire a un ragazzo del paese del Forlivese di partecipare al progetto 'Promemoria Auschwitz - treno della memoria'. Lo denuncia l'associazione 'Generazioni in Comune' la quale ricorda come sia dal 2011 che i ragazzi predappiesi che frequentano le scuole superiori affrontano questo percorso didattico grazie al contributo dell'amministrazione comunale e di associazioni attive nel territorio provinciale. Quest'anno gli studenti che hanno aderito al progetto sono due: per uno la quota è stata messa a disposizione dall'Anpi Forlì-Cesena mentre l'altra sarebbe stata a carico dell'ente locale. L'iniziativa è realizzata in tutta Italia con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati. E' preoccupante - prosegue l'associazione - che l'Amministrazione comunale di Predappio, città che più delle altre dovrebbe sentire forte il dovere di impegnarsi per tenere viva la memoria, non abbia ritenuto importante dare questo segnale: ci auguriamo che possa ripensarci, altrimenti sarebbe un atto molto grave. Non è mancata la replica del sindaco Roberto Canali: Noi abbiamo preferito non collaborare con chi organizza questi viaggi - dice all'Agi - non tanto per il fatto che vanno ad Auschwitz, anzi è una cosa che tutti i giovani dovrebbero fare per conoscere la nostra storia, ma perché questi treni vanno solo da una parte. Noi preferiamo non collaborare con gente che vuole fare solo una certa memoria dimenticando tutte le altre. Quando i treni faranno soste anche alle foibe e nei gulag ci ripenseremo.
Campagna di comunicazione Nobel per la Pace 2012 - dicembre 2012
L'Unione Europea ha vinto il premio Nobel per la pace 2012 per aver contribuito alla pace, alla riconciliazione, alla democrazia e ai diritti umani in Europa. Il comitato norvegese per il premio Nobel ha motivato la sua decisione sottolineando la funzione di stabilizzazione svolta dall'UE nel trasformare la maggior parte dell'Europa da un continente di guerra in un continente di pace. Lo spot realizzato e diffuso per celebrare questo importantissimo riconoscimento si affida alle immagini storiche della firma del Trattato di Roma come punto di partenza di un percorso che ha portato il nostro continente ad essere premiato per la sua capacità di vivere e diffondere nel rispetto del principio fondamentale della pace.
scheda campagna:
Riapertura del Tunnel Borbonico a Napoli
Il Tunnel fu fatto costruire, nel 1853, da Ferdinando II di Borbone che, preoccupato dai focolai di rivolta, fece realizzare una via di fuga dal Palazzo Reale alla caserma di Via della Pace.Una scala con 8 rampe, 30 metri di profondità e si scende nel ventre di Chiaia.
Spot - Nobel per la Pace 2012 (13.04.13)
- L'Unione Europea ha vinto il premio Nobel per la pace 2012 per aver contribuito alla pace, alla riconciliazione, alla democrazia e ai diritti umani in Europa. Il comitato norvegese per il premio Nobel ha motivato la sua decisione sottolineando la funzione di stabilizzazione svolta dall'UE nel trasformare la maggior parte dell'Europa da un continente di guerra in un continente di pace. Lo spot realizzato e diffuso per celebrare questo importantissimo riconoscimento si affida alle immagini storiche della firma del Trattato di Roma come punto di partenza di un percorso che ha portato il nostro continente ad essere premiato per la sua capacità di vivere e diffondere nel rispetto del principio fondamentale della pace.
Obiettivi
Secondo il comitato per il Nobel, in tutti questi anni l'UE si è distinta soprattutto per il suo impegno a favore della pace e della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani. L'impegno dell'UE è finalizzato alla fraternità tra le nazioni ed equivale ai congressi per la pace, menzionati da Alfred Nobel nel suo testamento del 1895 per l'assegnazione del premio per la pace. La campagna di comunicazione mira a diffondere l'importanza che questo riconoscimento ha per l'intera popolazione dell'Unione e si propone di diffondere questa consapevolezza ad ogni singolo cittadino, richiamando nella grafica e nell'audio il successo ottenuto da parte di tutti i premi Nobel.
Contenuto dei messaggi
Immagini e numeri salienti di un percorso comune che ha prodotto questo importante riconoscimento, dal 1957 ad oggi Europa e pace diventano quasi sinonimi e l'assegnazione del Nobel certifica la bontà dello sforzo comune compiuto.
Target
L'intera popolazione italiana ed europea
Strumenti e mezzi
Lo spot è stato trasmesso sulle reti RAI nel mese di dicembre del 2012, in coincidenza con la consegna del Premio Nobel perla pace. (13.04.13)
TEATRO: MAESTRI POETICHE e TRADIZIONI - Eduardo De Filippo e il nostro tempo - G. Baffi e E. Nigro
TEATRO: MAESTRI, POETICHE E TRADIZIONI
Convegni, conferenze, seminari e workshop
Ideato e promosso dalla Cooperativa Teatrale Magazzini di Fine Millennio di Napoli (magazzifinemill.com) diretta da Salvatore Cipolletta, Fioravante Rea, Cristina Recupito e Igor Canto e in collaborazione con teatrAzione associazione culturale di Salerno (teatrazione.org), nell'ambito del progetto Costellazioni: itinerari turistici e culturali dal mare al cielo.
lunedì 12 ottobre 2015 ore 18,00 - Complesso Santa Sofia, via Trotula De Ruggiero, Salita San Massimo - Salerno
Eduardo De Filippo e il nostro tempo
convegno a cura di Giulio Baffi con Emilio Nigro
Cosa fa della drammaturgia eduardiana una delle drammaturgie più eloquenti del teatro contemporaneo? Meglio l'Eduardo classico o le eretiche invenzioni?
Mettere in scena Eduardo De Filippo oggi: servire o tradire? Chi sono i giovani registi ed attori che guardano al teatro di Eduardo come ispirazione per una nuova idea della messa in scena? Luca De Filippo, Toni Servillo, Pino Carbone, Antonio Latella, registi di differenti poetiche per un grande autore del nostro tempo? A queste e ad altre domande cercheremo di dare attenzione per tracciare un percorso nel teatro di Eduardo De Filippo.
Giulio Baffi. Ha fatto parte di storiche formazioni di ricerca teatrale e musicale quali il Teatro Esse di Napoli e la Nuova compagnia di Canto Popolare. Ha diretto il Teatro San Ferdinando di Napoli di Eduardo De Filippo. È autore di studi, saggi e pubblicazioni su argomenti dello spettacolo, tra cui Andiamo per certe semideserte strade, Teatri di Napoli, Quaderni sulle opere di Raffaele Viviani Il sentimento del drammatico, Nino Taranto ha 100 anni, Il camerino di Eduardo, Visti da vicino 1, Visti da vicino 2, Sik-Sik l'artefice magico messo in scena al Teatro San Ferdinando di Napoli.
È stato docente di Storia e Tecnica della Regia all'Accademia di Belle Arti di Napoli e di “Cinema, fotografia e televisione” presso il “Corso di Laurea in Scienze del Turismo ad indirizzo manageriale” della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Federico II di Napoli.
Dal 2010 è direttore artistico del “Festival Benevento Città Spettacolo”. È stato direttore artistico di manifestazioni e festival di teatro come il “Premio Massimo Troisi”, “Il sorriso del vulcano”, “Portici Art box”, “Emozioni Napoli”, “Raccontami”. Ha partecipato e partecipa a convegni ed incontri sulla storia e su aspetti e personaggi dello spettacolo. Ha ideato e curato numerose trasmissioni radiofoniche e televisive, ultima delle quali “Senza Maschera” per Rai5, collaborando come autore testi alla rubrica Il cartellone di Palco e retropalco di Rai3. Ha ideato e diretto il periodico Prima dello spettacolo. Ha collaborato in qualità di critico teatrale con i quotidiani l'Unità e Il Giornale di Napoli e con prestigiose riviste di spettacolo (Sipario, Stilb, La voce della Campania, Itinerario, Napoli City, Rivista del Cinematografo, Ridotto, Histryo, Foyer, Lettera Internazionale, Patalogo, Western European Stages del Baruch College di New York). Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per la sua attività svolta nel settore dello spettacolo teatrale.
E’ critico e cronista teatrale presso la redazione napoletana del quotidiano la Repubblica, è Presidente dell’Associazione Nazionale dei Critici Teatrali, ed è Direttore Artistico della Compagnia Ente Teatro Cronaca.
Emilio Nigro: scrittore e giornalista, critico teatrale. Collabora con il trimestrale di teatro e spettacolo Hystrio (Milano); la testata Rumorscena.com; il Quotidiano del Sud. Ha collaborato con le riviste di critica Krapp’s last post.it, il Tamburo di Kattrin.it, corrierespettacolo.it. Premio nazionale Nico Garrone 2011 “ai critici più sensibili al teatro che muta”; Premio nazionale Guasco 2012 “scritture contemporanee”; Premio della giuria popolare e menzione speciale della giuria al miglior testo concorso nazionale per monologhi Residenza Teatrale Orizzonti Meridiani; Premio nazionale NonfermARTI 2011 categoria scrittura creativa; Premio nazionale Galarte 2007 per la poesia. È inoltre autore e interprete. Collabora con la compagnia Officina Teatrale di Squillace (Cz); con la compagnia “Ragli” di Roma; ha collaborato con la compagnia teatrale La Barraca; con il Centro Teatro Calabria; con il Balletto di Calabria; autore di “Incessanti maree silenziose” (2005 Cosenza), “Elisir di luna” (2007 Roma), “Alterazioni di colore” (2009 Cosenza), Da Questa Parte del Sud (Cosenza 2013), presente in antologie di narrativa (Ancona 2012; Lecce 2009); allievo di Edoardo Erba, Francesco Suriano, Ivo Milazzo, Fortunato Cerlino. E’ nell’organizzazione del Festival Delle Residenze Calabresi e dell’Apulia Fringe Festival; direttore di rassegne teatrali, giurato del Premio Hystrio, del Premio della Critica, membro dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro.
a cura di LUCA SORBO Fotografi sulla fotografia Ilaria Abbiento 18 marzo 2019
Spazio NEA 18 marzo 2019
Fotografi sulla Fotografia a cura di LUCA SORBO
Ilaria Abbiento
Lunedì 18 marzo alle ore 18:00, per il terzo appuntamento della rassegna Fotografi sulla Fotografia, con il coordinamento e a cura di Sorbo Luca, Spazio NEA ospita Ilaria Abbiento, con la partecipazione di Valentina Rippa,curatrice indipendente. Il ciclo di incontri, che si svolge di lunedì da gennaio a dicembre 2019, ha come obiettivo la comprensione del senso, dell'origine e delle difficoltà nelle ricerche creative degli autori invitati a partecipare.
I precedenti incontri con Eduardo Castaldo 21 gennaio e Monica Biancardi 18 febbraio hanno suscitato vivo interesse e attenta partecipazione. Dopo Ilaria Abbiento, il programma prevede la partecipazione di Chiara Coccorese 29 aprile, Raffaela Mariniello 20 maggio, Antonio Biasiucci 17 giugno Lucia Patalano 15 luglio, Mario Spada 23 settembre, Cesare Accetta 21 ottobre, Gianni Fiorito 25 novembre e Stefano Cerio 16 dicembre.
Ilaria Abbiento è un’artista visiva che lavora con la fotografia, l’installazione e il video per costruire narrazioni poetiche che indagano il suo paesaggio interiore e le sue memorie. Partendo da una ricerca profonda del sé, esplora i luoghi del ricordo creando geografie ideali e immagini di cartografie del pensiero spesso costellate da elementi materici, tracce e segni tangibili della sua ricerca che, raccolti nell’atlante del suo percorso, diventano elementi indispensabili per le sue opere, insieme ai testi poetici e letterari di cui i suoi lavori si nutrono di continuo. Le sue immagini fotografiche, colorate di tinte tenui, evocano la sospensione temporale e restituiscono la visione di uno sguardo lirico sul mondo esterno. Pratica l’arte come una cura essenziale per immergersi nel proprio oceano interiore e sciogliere i grovigli del suo nucleo. Da alcuni anni dedica la sua indagine artistica al tema del mare, materia fluida ricca di memoria, elemento costante di molte sue opere artistiche che ne osservano forma, mutamento e temperatura percorrendo l’itinerario della linea di costa del Golfo di Napoli che circoscrive la mappa delle sue origini in cui continuamente si perde per ritrovarsi.
La rassegna riprende un'idea elaborata da Vera Maone, Lucia Patalano, Gianni Rollin, Cecilia Battimelli e Gerardo Pedicini che negli anni Ottanta discussero sulla possibilità di avviare iniziative per promuovere la cultura fotografica. Nel 1997 iniziò la rassegna denominata i “Lunedì della fotografia” che realizzò quell’idea; gli incontri furono di grande importanza per una nuova consapevolezza del ruolo della fotografia a Napoli. Fotografi sulla Fotografia vuole essere un'occasione di riflessione, di confronto e di verifica sia per gli autori sia per le giovani generazioni che possono conoscere i percorsi creativi dei fotografi più interessanti del panorama cittadino che hanno avuto esperienze sia a livello nazionale che, spesso, a livello internazionale. Fotografi sulla Fotografia si propone anche come uno spontaneo laboratorio di idee per future iniziative.
Luca Sorbo, fotografo, è esperto in storia e tecnica della fotografia. Nel 2006 ha la prima cattedra in Campania in Archiviazione e conservazione della fotografia all'Accademia di Belle Arti di Napoli.
Indaga le relazioni tra tecnica e linguaggio e le potenzialità creative della fotografia. Ha avuto esperienze come fotogiornalista, fotografo di scena e di moda. È vice-presidente dal 2014 del Gruppo Namias, la principale associazione italiana sulle stampe alternative. Ha pubblicato numerosi libri e saggi come autore e curatore. In particolare “Segni di guerra, sguardi di pace” edito dall'Università L'Orientale, “Napoli e la fotografia” e “Saggi e riflessioni sulla fotografia e Napoli” Edizioni Scientifiche Italiane, “Italia inedita di un secolo fa”Intramoenia.
Nel 2013 organizza e cura un convegno sugli archivi fotografici a Villa Pignatelli. Ha curato numerose mostre tra cui una su Rodolfo Namias alla Biblioteca Marciana di Venezia nel 2018. Nello stesso anno è membro del comitato scientifico per la mostra di Alphonse Bernoud al Museo Nazionale di San Martino scrivendo un testo critico per il catalogo.
titolo: Fotografi sulla Fotografia a cura di LUCA SORBO
artista: Ilaria Abbiento
data: lunedì 18 marzo 2019 ore 18:00
dove: Spazio NEA, via Costantinopoli 53 piazza Bellini 59 - Napoli
ingresso: libero
contatti: 081 451358 info@spazionea.it
Le Resistenti - Ieri e Oggi
Evento ideato ed organizzato dall'UDI Reggio Calabria con la collaborazione dell'ANPI RC, in occasione del 70° anniversario dei GDD - Gruppi di Difesa della Donna - e della nascita dell’UDI Nazionale.
Il progetto nasce come un invito alla riflessione per le giovani generazioni, sotto forma di un graphic novel che racconta la storia della Resistenza delle donne in modo originale e con un linguaggio moderno. La Mostra allestita allo scopo presso la sala conferenze del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria prevede l’esposizione delle sessanta tavole del graphic novel “Bruna e Adele 70 anni dopo”, realizzato da Reno Ammendolea con la collaborazione di Marsia Modola per la sceneggiatura. I disegni ripercorrono la storia dei GDD – Gruppi di Difesa della Donna – da cui è nata l’UDI (Unione Donne Italiane) attraverso gli occhi di una diciassettenne che, incuriosita dai racconti della nonna sulla guerra, scopre assieme alla sua amica la storia della Resistenza femminile. Le ragazze intraprendono un percorso di consapevolezza, restando colpite dalla diversità di vita di quelle donne, molte giovani, adolescenti proprio come loro, che hanno avuto anche il coraggio di sacrificare la vita per contribuire alla liberazione dell’Italia dal nazifascismo.
Targhe della memoria: Giuseppe G. Alia e Vincenzo Consolo
AVOLA 21 MARZO 2015 - INAUGURAZIONE TARGHE DELLA MEMORIA
A cura dell'editore Francesco Urso va sempre più concretizzandosi un percorso urbano Andando ad Avola per poeti, e con poeti... attraverso targhe collocate nel territorio, quasi sempre sul davanti delle abitazioni di poeti, scrittori, artisti che si sono distinti per la loro creatività. In passato sono state collocate targhe memoria in favore di Antonio Caldarella, Carmela Monteleone, Corrado Tiralongo e Lucia Sortino.
In questo video di Piero Mandia si passa al momento della inaugurazione delle prime due targhe della serata, la prima dedicata all'ins. poeta-musicista Giuseppe Gaetano Alia, di cui Orazio Parisi specifica l'intenza attività poetica in un momento di campagna elettorale del dopoguerra ad Avola, e infine si passa allo svelamento dell'altra targa dedicata a una prosa poetica di Vincenzo Consolo, dove l'autore descrive Avola come pochi hanno fatto (parole tratte da L'olivo e l'olivastro).
Il tutto senza autorità locali, senza sindaco e assessori, senza prefetto e realizzato a costo zero per la Comunità senza finanziamenti pubblici e col contributo di poeti di tutta Italia intervenuti per le due giornate di poesia.
Video a perenne ricordo di quanti c'erano nonché di tutti gli altri amici e poeti sparsi per il mondo, che non potevano esserci, ma anche di monito per quanti potevano esserci, e non ci furono.
Non è facile operare come ci piace e senza finanziamenti pubblici, e, per di più, con l'ostracismo becero del perbenismo culturale di provincia.
Eppure, in quella nostra solita dimensione nazionale di partecipazione e condivisione, ci sentiamo felici per quel che lasciamo nei ricordi di ciascuno dei partecipanti.
Non è facile promuovere con magia quel che realizziamo con pochi mezzi e con tante difficoltà. Sosteneteci e, soprattutto, condividete!
Della serie “ACCADDE AD AVOLA IL 21 MARZO DEL 2015”
Per saperne di più:
Val di Noto candidato a Capitale della Cultura italiana 2020
Caltagirone è uno degli otto Comuni – gli altri sono Catania, Militello in Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Scicli e Siracusa - che hanno lanciato la candidatura del Val di Noto a Capitale italiana della cultura 2020. La candidatura, ufficializzata lo scorso 28 settembre a Noto e al centro dell'incontro dello scorso 7 ottobre a Militello, è stata presentata ieri mattina, nel salone di rappresentanza Mario Scelba del municipio, alla comunità calatina nelle sue diverse articolazioni.
Ai lavori sono intervenuti i sindaci Gino Ioppolo (Caltagirone), Corrado Bonfanti (Noto), Giovanni Burtone (Militello), Carlo Scibetta (Palazzolo Acreide) e Vincenzo Giannone (Scicli), il componente del Comitato scientifico Giacomo Pace Gravina e il direttore del Distretto turistico Sud – Est, Fabio Granata. Contributi al dibattito sono giunti dalla responsabile del Fai (Fondo ambiente italiano) di Caltagirone, Aline Lo Giudice, dal vicepresidente della locale Accademia della Cucina Domenico Amoroso, dall'architetto Salvatore Scuto (soprintendente), dall'assessore di Caltagirone Massimo Giaconia e dal componente del Comitato scientifico Frankie Terranova.
Sottolineati alcuni degli aspetti che caratterizzano maggiormente l'iniziativa che mette insieme la più grande e variegata concentrazione di siti Unesco del pianeta e che è stata indicata come formidabile occasione di sviluppo del territorio e delle sue potenzialità culturali e turistiche. Si tratta, infatti, di un progetto definito innovativo e dalle radici solide e antiche, per una Capitale italiana della cultura che sia allo stesso tempo avanguardia e memoria. Il racconto di una Sicilia diversa che possa riconquistare finalmente l'immagine luminosa che le appartiene. Ma un elemento che distingue il progetto portato avanti dagli otto centri del Val di Noto è il fatto che non viene avanzata la candidatura di una singola città, ma quella di un intero territorio e ciò, per gli intervenuti, rappresenta un valore aggiunto.
E' stato un evento significativo – commenta il sindaco Ioppolo -, segno evidente della strada comune che si è imboccata con determinazione per la valorizzazione del territorio e che promette di dare risultati tangibili ben al di là della sia pure importante iniziativa in questione.
Indicati inoltre i prossimi passi da compiere e la relativa tempistica: entro il 15 novembre il ministero dei Beni culturali dovrà compiere una prima selezione, riducendo da 31 a 10 gli aspiranti al titolo. Poi comincerà la partita più difficile. Ma, comunque vada questa prima scommessa, molti degli intervenuti all'incontro hanno osservato che quest'area della Sicilia ha già intrapreso un percorso unitario destinato a determinare ricadute positive.
Caltagirone, 23 ottobre 2017
UFFICIO STAMPA
Ufficio Stampa: Mariano Messineo – Tel. 093341345 – 3355327046
E-mail: ufficiostampacaltagirone@gmail.com
158 AC: In Aiuto di Massalia | Ancient Empires | La storia di Roma | Attila Mod HD Ita
►GIOCHI SCONTATI FINO AL 70% QUI:
Una città che non c’è più: la greca Massalia, la madre della moderna Marsiglia. Dov’era questa primigenia madre? Ne sono state scoperte le tracce, sono stati trovati del reperti, identificata la zona dell’insediamento, ma chiaramente sotto strati di terra, sepolti dal tempo e nella memoria. I nostri “due passi” vanno oggi alla ricerca delle zone più antiche, che si snodano lungo un percorso di modica lunghezza (circa un chilometro), e che si articola dalla zona del Porto Antico (Centre Bourse), dove ha sede il Musée d’Histoire de Marsille fino al Fort Saint Jean, ex Commanderia dell’Ordine dei Cavalieri di San Giovanni (poi di Malta). Dopo aver visitato il Museo e aver fatto conoscenza con la sua storia attraverso il reperti ivi conservati (dalla Preistoria ai giorni nostri), si potrà intraprendere il cammino su questa arteria stradale che è costellata da 11 tappe, ben segnalate, corrispondenti ad altrettanti siti archeologici e luoghi emblematici della vecchia Marsiglia. Attualmente il percorso è innestato su Rue Fioca, che si prolunga nella Grand Rue poi in Rue Caisserie e Rue Saint Laurent, che porta al Fort St. Jean.
▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬
VUOI ENTRARE NEL NOSTRO CLAN?
Vieni a trovarci su Discord
▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬
SEGUICI SU:
►Twitch:
►Telegram:
►Seguici su Facebook:
►Twitter:
►Steam:
►Puoi supportarci qui:
▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬
I NOSTRI GRUPPI FACEBOOK DEDICATI
►Hoi 4 Italia
►Kingdom Come Deliverance
►Imperator Rome
►War Thunder Saints & Heroes
▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬
GRAFICA CANALE E ANIMAZIONI
Lawrence
-~-~~-~~~-~~-~-
Please watch: RESIDENT EVIL 2 REMAKE - Ore 18 su Twitch [Walkthrough Gameplay ITA HD]
-~-~~-~~~-~~-~-
Real Bosco di Capodimonte - Videoguida - Restauri
Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per Napoli e provincia con esclusione della città di Napoli in materia di beni storici, artistici ed etnoantropologici
Matres Matutae
Matres Matutae misteriosi simulacri scolpiti nel tufo, memoria antica affiorata dalle campagne di Capua, territorio d' immagini in audaci accostamenti, costruzione fantastica che Anna Redi mette insieme intrecciando nel suo sghembo percorso culti primordiali tra arcaico e modernità. Alla Galleria Toledo sono richiamo per lievi turbamenti di gesti e parole, silenziosi attraversamenti della scena che vivono della interna tensione appassionata di Anna Redi e Cendoya Serra, s' illumina delle immagini perfette e fisiche della video installazione di Marcos Davi e Luca Martusciello, s' animano delle musiche di Maurizio Chinatone e Carlo Casera. Teatro e danza, misura dei corpi e delle parole. La scrittura di Erri De Luca e Annibale Ruccello è altra memoria che vive. Rapide visioni, come rapido è il precipitarsi in un tempo senza misura. Seguendo magari la suggestione di un canto, di corpi che non nascondono i segni del tempo, di oggetti segnati dal tempo che li anima e li fa belli. (Giulio Baffi Repubblica — 15 marzo 2008)
LA CITTÀ IN BILICO - 1945: la corsa per Trieste
I GIORNI DI TRIESTE - LEZIONI DI STORIA
9 Febbraio 2014
RAOUL PUPO: LA CITTÀ IN BILICO - 1945: la corsa per Trieste
Introduce Pietro Spirito
Lezioni di Storia - D’ANNUNZIO E MUSSOLINI RIVALI
D’ANNUNZIO E MUSSOLINI RIVALI
a partire da un disegno sul “Sesto centenario dantesco” di E. Anichini
Lezione di storia su D'Annunzio e Mussolini rivali a cura del professor Emilio Gentile
Europa. Viaggio sui fronti degli altri
PAOLO RUMIZ - Introduce Fabio Amodeo
È un’Europa senza sonno, per dirla con Stefan Zweig, un’Europa che non ha dormito per cinque anni quella che si risveglia all’alba del 12 novembre 1918. L’armistizio firmato il giorno prima a Compiègne restituisce un mondo ignoto e in questo mondo i territori, con i loro mutati confini, giocano un ruolo fondamentale: popoli che erano di qua ora sono di là e viceversa, in un rimescolamento di lingue, di etnie, e quindi di abitudini e costumi, che non ha precedenti.
Napoli - Grande successo per la Notte Bianca (17.12.12)
- Napoli - Boom di presenze alla Notte dell'arte a Napoli, che ha animato nell'ultimi week end il centro storico partenopeo. Nelle strade completamente chiuse al traffico si è svolta una parata di carri allegorici per dare il fischio d'inizio alla lunga notte, che ha visto musei e chiese aperte, reading nelle librerie, appuntamenti enogastronomici e musicali all'aperto. Un'iniziativa che, assicura il sindaco Luigi de Magistris, sarà replicata nei prossimi mesi anche in altre zone della città. Nonostante il freddo e la pioggia nelle strade più piccole del centro storico la folla è stata tale da rendere difficile, in qualche caso, gli spostamenti a piedi. La cultura sveglia: questo lo slogan dell'iniziativa promossa dalal camera di Commercio di Napoli, presieduta da Maurizio Maddaloni...
Inaugurato anche il presepe vivente, con 300 personaggi in costume tradizionale del '700, benedetto dall'Arcivesovo di Napoli, Crescenzio Sepe nelle suggestive sale di Castel dell'Ovo. Nel programma anche inusuali contaminazioni, come la sfilata tra moda e arte e la serata di tango che sono state ospitate nei saloni della Camera di Commercio. Tante anche le iniziative a sfondo culturale organizzate dalla cittadinanza. Una su tutti quella organizzata dal Comitato per la tutela e salvaguardia di piazza Bovio ( che ha presentato all'interno dell'atrio della stazione Università della metropolitana di Napoli linea 1, Piazza e Contorni, un video percorso fotografico alla ricerca della storia e memoria di piazza Borsa e dintorni. Dalle origini storiche, descritte da Giorgia Smeraglia e da Fausta Moccia, alla posa della prima pietra del Risanamento, dall'arrivo della fontana del Nettuno alla rimozione di questa, fino ad arrivare agli anni dei lavori per la costruzione della stazione della metropolitana ed alla nuova inaugurazione di piazza Bovio, con l'arrivo da piazza Municipio del monumento equestre a Vittorio Emanuele II: la storia della zona è stata ricostruita attraverso fotografie d'epoca ed attuali, raccolte ed organizzate da Aldo Costabile, membro del consiglio direttivo del comitato e curatore della mostra-evento. Alla presenza dell'ing. Alberto Ramaglia, amministratore unico di MetroNapoli, dopo una breve conferenza introduttiva, è stato proiettato due volte, a causa della richiesta di diverse persone giunte in un secondo momento, il video con immagini antiche e recenti dedicate anche alle attività commerciali storiche della zona, ai grandi eventi storici, ai personaggi illustri che si son trovati a vivere piazza Borsa e dintorni, come Enrico de Nicola, primo presidente della Repubblica Italiana, che al 35 di Corso Umberto I aveva casa e studio. (17.12.12)
31 OTTOBRE 1517. MARTIN LUTERO 500 anni dalla Riforma - Fares Marzone- CHIESA: ALFA OMEGA
DUE CANTICI: FORTE ROCCA E' IL NOSTRO DIO , IN CRISTO SOLO. studio sulla riforma .