Progetto “100” - Alta Moda al Museo Storico della Fanteria - www.HTO.tv
“Verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni”, questa la definizione, data nell’articolo 12 della Costituzione della Repubblica Italiana, della nostra bandiera, colloquialmente chiamata ‘tricolore’ ed i suoi colori simboleggiano, in maniera inequivocabile, i valori più alti sui quali è stata edificata l'Unità d'Italia.
Al Tricolore hanno attinto, in svariate occasioni, come fonte di ispirazione, anche gli artisti. A mo’ di promemoria, vale la pena ricordarne alcuni, a partire dal Sommo Poeta, che in tempi non sospetti, lo “evoca” nella Divina Commedia. Infatti, nei canti XXIX e XXX del Purgatorio, Beatrice appare a Dante con al capo un candido velo bianco fermato da una corona di Ulivo, il mantello verde e la veste di color rosso; nella Musica, con la celeberrima “La bandiera dei tre colori”, fino a pochi decenni fa cantata in tutte le scuole elementari; con il cantautore reggiano Graziano Romani che nel Marzo 2007 ha pubblicato il suo album “Tre colori”, ispirato appunto al tricolore italiano; nella pittura con il quadro “Il bacio” dove, nella versione del 1861, il pittore Francesco Hayez veste i due protagonisti con i colori della Bandiera Italiana. Da qui, il passo successivo è breve. A compiere questo passo ci ha pensato il geniale, ed ecclettico, Fashion producer Antonio Falanga: gemellare, e coniugare, l’alta moda al Tricolore. Creare una sorta di “camminamento”, di percorso, una commistione, un moderno filo di Arianna che cuce, tesse, unisce, mescola e tiene insieme la Storia con la Moda.
Proprio queste le basi sulle quali si erge maestoso, e prende corpo, il Progetto “100”. Una celebrazione ed un tributo; infatti il 2014 è anche il centenario dello scoppio della Grande Guerra.
Progetto “100” - Alta Moda al Museo Storico della Fanteria, il titolo dato all’evento inserito nel calendario di “AltaRoma AltaModa – Luglio 2014”. Uno spazio Museale d’eccellenza, il Museo Storico della Fanteria a Piazza S. Croce in Gerusalemme, magistralmente diretto Col. Rino Postiglioni, ha ospitato, dal 13 al 16 Luglio, l’esposizione di Abiti di Alta Moda e dei relativi accessori di ricercata raffinatezza. Una location unica e prestigiosa che propone, come quinte naturali, la spettacolare abside, di epoca romana, dell’aula basilicale del Tempio di Venere e Cupido la quale impreziosisce ancor di più, qualora possibile, l’ampio spazio museale. I generosi saloni, al piano terra del Museo, sono stati trasformati in Atelier dove gli stilisti hanno avuto modo di presentare, con il loro estro creativo, un tributo alla Bandiera. I visitatori, numerosissimi, hanno così potuto ammirare gli accessori moda e gli outfits sartoriali ergersi come “simboli nazionali” fra gli innumerevoli cimeli, le bandiere e le divise storiche, vestite su dei manichini, a grandezza naturale, che sembravano proteggere e vigilare, con il loro aspetto marziale, sulle preziose creazioni esposte al loro fianco, quasi dei commilitoni, dei coscritti, forse per ricreare quello spirito di fratellanza che unisce i cittadini di una nazione sotto i colori di una stessa bandiera.
La Bandiera Italiana, il Tricolore, come protagonista assoluta ed indiscussa, reinterpretata da alcune maison d’alta moda e brand di prêt-à-porter provenienti da quasi tutte le regioni d’Italia.
Le Gemelle Donato, che con le loro tre creazioni, si sono ispirate alle opere del grande maestro Roberto Capucci; abiti che trasmettono l’intensità di un’opera d’arte,
la Maison La Via della Seta di Francesca Paternò, che ha ideato e realizzato i tre capi d’alta moda interamente a mano, in ossequio alla più illustre tradizione sartoriale italiana, realizzandoli con materiali di pregio e ricami artigianali; dalla stilista Eleonora Giamberduca che, con la sua lineaElins Moda, ha voluto comunicare nei colori intensi dei suoi abiti tricolore passione, stile, eleganza, moderna creatività ed antica arte sartoriale; gli outfits di Mauro Gala che prendono spunto dalle donne d’inizio secolo, dove il senso del dettaglio estetico e il gusto del colore ne esaltano la resa dei materiali raffinati uniti da trame di jacquard, chiffon, organza e satin; il talentuoso Sergio Tamburrino nei suoi tre abiti in cadì ed organza alla ricerca di un’eleganza sobria e ricercata; il rigore, la sobrietà e l’eleganza di Elena Guerrieri con le sue creazioni fatte di trasparenze leggere che riproducono idealmente i movimenti di una bandiera al vento; il rinascimento della sartoria made in Italy per Mariano La Barbera che nelle sue tre “Grazie” mostra degli abiti che si aggrappano al corpo per ottenere il concetto dinamico del torchon a rulè delle bandiere militari; l’amore profondo per i colori e per i fiori di Hilda Falati con le sue creazioni prettamente sartoriali.
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