Chiavenna-Collegiata di S.Lorenzo.mp4
Musica: Enfance di FAUSTO ANTONIO RAMIREZ tratto dall'album Tristesse d' été. La collegiata di S. Lorenzo a Chiavenna:La chiesa è preceduta da un portico con snelle colonne in pietra ollare costruito verso la fine del XVII secolo da mastri ticinesi in stile rinascimentale. Ogni volta a crociera era una cappella funebre delle famiglie nobili di cui si vedono ancora le lapidi e gli stemmi, mentre lo spazio oggi erboso, ove si innalza il cinquecentesco campanile, era il cimitero.
La struttura della collegiata, originariamente romanica, assunse la fisionomia attuale nel XVIII secolo; fu però citata per la prima volta nel 973 e divenne pieve nel 1042.
L'interno si presenta a tre navate voltate, interamente affrescato dai comaschi Filippo Fiori e Giovanni Maria Giussani (1759-60). Nella prima cappella di sinistra si ammirano una tela raffigurante la Madonna col Bambino e S. Antonio da Padova opera di Giuseppe Nuvolone, altri dipinti dello stesso autore con episodi della vita di S. Lorenzo e affreschi con Angeli musicanti nella cupola. Nella seconda cappella a destra invece una pala d'altare opera di Pietro Ligari, raffigurante la Madonna col Bambino tra i Santi Domenico e G. Nepomuceno (1738).
Particolarmente interessante il Battistero con il fonte battesimale, vasca monolitica a pianta ottagonale in pietra ollare decorata con figure a mezzo rilievo che reca la data 1156; una pregevolissima opera di scultura romanica.
Adiacente alla collegiata il Museo del Tesoro di S. Lorenzo, preziosa raccolta di arte sacra la cui opera più significativa è la Pace, preziosa copertina di evangeliario del XI-XII secolo.(tratto da valtellina.it/info/3341)
I segreti della Pace di Chiavenna (SO)
Chiavenna (SO) custodisce, nel Museo del Tesoro della Collegiata di S. Lorenzo, un capolavoro di oreficeria medievale considerato tra i più importanti d'Europa. E' conosciuto internazionalmente come la Pace di Chiavenna, perchè veniva fatta baciare ai fedeli durante lo scambio del segno di pace ed era probabilmente la preziosissima copertina di un evangeliario (forse più antico ma che non è mai stato ritrovato). Chi la commissionò? A chi appartenne? Come finì a Chiavenna? Qui è documentata in un inventario soltanto a partire dal XV secolo ma è molto più antica. Alla luce delle più recenti indagini al C14 delle parti organiche che la compongono ma anche in base alle tecniche di lavorazione, il manufatto è stato attribuito ai primi decenni del 1000. Forse uscito da una bottega milanese, presenta ascendenze mediterranee nelle parti figurate, pietre che provengono dallo Sri-Lanka e incise tra I-II secolo d.C. Accanto a raffigurazioni neo-Testamentarie, si trovano dettagli nascosti come la figura di un Efebo, una Ninfa, una scritta araba...Un enigmatico incontro di culture, che ha prodotto un' autentica meraviglia, perno attorno al quale ruotano tutti gli altri reperti del Museo.
Le campane di Chiavenna (SO) / Glocken von Chiavenna
Concerto di 5 campane a slancio in Do3
Giovanni Bizzozero - Varese - anno 1792
(Sol3 rifusione: Angelo Bianchi - Varese - anno 1931)
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Plenum
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Chiesa collegiata arcipretale plebana di S. Lorenzo martire
Chiavenna (SO)
La Collegiata di S. Lorenzo di Chiavenna fu in passato sede di una delle più antiche pievi della Provincia di Sondrio.
L'attuale complesso di edifici sacri è racchiuso da un portico a forma di quadrilatero, edificato nel XVII secolo da maestranze ticinesi, all'interno del quale si trovava l'antico cimitero. Su un lato del portico si apre la chiesa, riedificata nel XVIII secolo mantenendo la primaria struttura a pianta basilicale con tre navate. Sempre sullo stesso lato del portico si trova il Battistero, che conserva ancora l'originale fonte battesimale di pietra ollare datato 1156. Nei locali adiacenti alla chiesa si trova il Museo del Tesoro, pregevole scrigno di opere d'arte sacra che accoglie oggetti liturgici provenienti dalle chiese della zona. Il pezzo più famoso custodito presso il Museo è la celeberrima Pace di Chiavenna: una coperta di Evangeliario dell'XI secolo realizzata in filigrana d'oro, smalti e gemme antiche.
Al centro del portico svetta la Torre Civica, edificata tra il 1597 ed il 1603, in cima alla quale è installato il pregevole concerto di 5 campane in Do3, realizzato nel 1792 dal fonditore Giovanni Bizzozero di Varese.
Informazioni sulla Collegiata:
Informazioni sul Museo del Tesoro:
Informazioni relative alle campane ed alla chiesa le potete trovare a questo link:
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I - Chiavenna (SO), Kollegiatkirche St. Laurentius.
5 Glocken
Disposition: c' d' e' f' g'
Giesser: Giovanni Bizzozero, I - Varese (VA)
Gussjahr: 1792
(g' 1931 von Angelo Bianchi, Varese umgegossen)
La Pace di Chiavenna svelata
Per conoscere e scoprire la storia e lo spessore artistico di uno straordinario capolavoro quale La Pace di Chiavenna, l'Università Cattolica del Sacro Cuore, con il sostegno della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, organizza sabato 24 marzo 2012, a Chiavenna (SO), una giornata di studi intitolata La Pace di Chiavenna svelata. Umanisti e scienziati rileggono un capolavoro dell'oreficeria medioevale. Il convegno sarà coordinato da Chiara Maggioni, docente di Storia dell'Oreficeria alla Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici. Una campagna di ricerche di avanguardia, che ha coniugato intervento di restauro, indagini diagnostiche e ricerche storiche/storico-artistiche, si è proposta di formulare all'opera nuove domande e di svelarne almeno in parte i segreti che ancora gelosamente custodiva.
Un ruolo cruciale è stato svolto dall'intervento di manutenzione straordinaria effettuato nell'inverno 2011 da Giovanni Morigi (Giovanni e Lorenzo Morigi Restauratori, Bologna) sotto la direzione di Sandra Sicoli (SBSAE Milano) e finanziato dalla Parrocchia di San Lorenzo, Chiavenna. La Pace di Chiavenna rappresenta un oggetto complesso ed affascinante, un capolavoro dell'oreficeria medievale. Esemplare di qualità eccezionale dell'arte orafa dei secoli passati, trae la sua denominazione corrente di pace di Chiavenna dall'uso liturgico cui è stato convertito in età moderna, venendo offerto al bacio dei fedeli al momento dello scambio della pace. La tipologia dell'oggetto, però, e più ancora il raffinatissimo programma iconografico, non lasciano adito a dubbi circa la sua destinazione originaria di piatto anteriore della legatura di un evangeliario o eventualmente coperchio della teca destinata a racchiuderlo.La Pace di Chiavenna è stata anche esposta a Palazzo Reale, in occasione della mostra La bellezza della parola, il Nuovo Evangeliario e capolavori antichi dal 4 novembre all'8 dicembre 2011, in omaggio ai due cardinali, quello uscente Tettamanzi e quello entrante Scola.
3 - Dov'era/Com'era: alla ricerca del Medioevo originale
Relatore: Lucia Miazzo, Università degli Studi di Torino - CCR La Venaria Reale
Il degrado in cui erano molti monumenti antichi ha portato, tra il XIX e XX secolo, a riflessioni sul passato e sulla riproposte, portando soluzioni di rifacimenti di edifici e chiese che conservano ancora oggi il loro fascino pur lontano dalla realtà storica.
Lucia Miazzo
Restauratrice metalli, vetri e ceramiche.
Diplomata con tesi sulle tecniche medioevali del bronzo sotto la guida di Alessandra Melucco Vaccaro e Michele Cordaro.
Inizia a lavorare con la CO.RE.AR. nel 1982 collaborando al restauro del Pugilatore e del Dinasta a Roma, sui bronzi del Maitani a Orvieto. Dal 1987 come restauratore segue il restauro del Cavallo dei Musei Capitolini.
Nel 1994 si trasferisce a Milano dove collabora con Enti di Tutela, Musei, Università ecc. occupandosi di prestigiose opere (Vittoria Alata, Brescia; oreficeria lombarda, ecc. ).
Dal 2010 insegna al Centro di Restauro Venaria Reale – Scuola Alta Formazione- Università di Torino. Partecipa regolarmente a convegni nazionali ed internazionali affiancando anche attività di docenza all'estero.
Tra i suoi lavori di restauro recenti ricordiamo: la “Diatreta Trivulzio” del Museo Archeologico di Milano; le oreficerie dal museo Diocesano di Milano, di Mantova e dalla Collegiata di Castiglione Olona.
I suoi contributi sono stati pubblicati in numerosi cataloghi di mostre e quaderni di studio, tra i quali ricordiamo: 'Oro dai Visconti agli Sforza. Smalti e oreficeria nel Ducato di Milano', 'Restituzioni', 'Il Tesoro di San Nazaro. Antichi argenti liturgici dalla basilica di San Nazaro al Museo Diocesano di Milano' e 'Frankfurter Archaeologische Scriften'.
SANTUARIO DI S ROMEDIO Coredo Trento
Il santuario di San Romedio è un santuario dedicato alla figura di San Romedio - situato su un ripido sperone di roccia, nello splendido scenario naturale della Val di Non, nel territorio comunale di Coredo.
Il santuario è costituito da cinque chiese costruite nell'arco di circa novecento anni fra il 1000 e il 1918. Le cinque chiese sono state costruite a ridosso di una ripida parete di roccia e sono unite tra loro dai 130 gradini di una spettacolare scalinata. Esso è visitato annualmente da circa 200.000 pellegrini, ed è custodito da due frati dell'Ordine di San Francesco d'Assisi.(tratto da Wikipedia)
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Das kleine Kloster San Romedio (Sankt Romedius) liegt in einem Tälchen in der Nähe von Sanzeno (Sanzinnen) im Nonstal, und zwar auf einem schmalen Felsgrat abseits menschlicher Siedlungen. Der Wallfahrtsort verdankt seine Gründung Romedius, der wahrscheinlich aus der Umgebung von Innsbruck stammte. Er lebte wohl an der Wende vom 7. zum 8. Jahrhundert, wird auch als „der Heilige mit dem Bären bezeichnet und gewöhnlich auf einem Bären reitend dargestellt. Das Kloster wird seit 1948 von Franziskanern bewohnt. Am Kloster befindet sich ein Bärengehege, in dem seit 2007 die Bärin Jurka (Mutter des Problembären JJ1) lebt.[1] Dem Heiligen ist die Cappella Maggiore im Kloster geweiht.(
San Romedio zieht Menschen aus Norditalien, aus Tirol und Bayern und Baden-Württemberg an. Romed ist ein wenig bekannter Vorname.( Wikipedia)
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The Sanctuary of San Romedio, an enchanted place full of spirituality.
The halo of sacredness and mystery surrounding the figure of San Romedio, the architectonic conformation of the entire structure and its particular location help to endow this sanctuary with charm and spirituality. Standing on a calcareous rock more than 70 meters high, three kilometres away from Sanzeno, it is surrounded by an evocative natural landscape.
SAN MARTINO AL CIMINO (VT)
- RIPRESE AEREE CON DRONI. immagini mozzafiato da un altro punto di vista. Invidio Produzione video per VISITLAZIO.
ITALIA /MILANO 113:San Nazaro Maggiore/サン・ナザーロ・マッジョーレ教会
イタリア ミラノの魅力をお伝えします。人気スポットや観光名所、市街地や郊外などの映像が満載です。