Pan di granturco - seconda parte film
Modisca (MOntagne di SCAtti) è un database che raccoglie foto, documenti, filmati, interviste di personaggi dell'alpinismo lombardo e della vita contadina della montagna lecchese.
Il patrimonio attualmente acquisito è di circa 25.000 foto, 30 filmati storici, 12.000 scansioni da riviste e libri storici, 20 interviste filmate a personaggi dell'alpinismo lombardo, basi di dati e 500 pagine di cronaca alpinistica. Sito di riferimento: .
Il materiale è distribuito sotto licenza Creative Commons.
PIAN DEI RESINELLI (LAGO DI COMO, LECCO, ITALY)
I Piani dei Resinelli, o Piani Resinelli, o Pian de' Resinelli (ossia Altopiano della famiglia Resinelli dal nome della famiglia che ne ebbe la proprietà) è un altipiano compreso tra i 1200 ed i 1300 m s.l.m. situato nelle Prealpi lombarde in provincia di Lecco, dove nasce il torrente Calolden. Questo altipiano è situato alle pendici della Grignetta divenendo un punto di appoggio per le relative escursioni e si estende sui comuni di Abbadia Lariana, Mandello del Lario, Ballabio e Lecco. Le prime notizie risalgono al XVII secolo quando veniva usato dalla famiglia Alippi come alpeggio. Nel 1830 la famiglia Resinelli vi costruì un roccolo di caccia e dal 1930 questo divenne il nome della località. Sul finire del XIX secolo si costruirono i primi rifugi: nel 1899 quello della Società Escursionisti Milanesi e nel 1911 il rifugio Carlo Porta. Nel 1917 venne costruita la chiesetta progettata dall'architetto Paolo Mezzanotte dedicata al Sacro Cuore. All'inizio del XX secolo con la diffusione dell'alpinismo e del turismo nacque l'esigenza di collegare attraverso una strada carrabile i Piani, allora raggiungibili solo con una mulattiera al fondovalle. Il primo progetto realizzato dall'ingegnere Naco Guzzi risale al 1915, ma l'inaugurazione della Strada Consortile Ballabio-Piani Resinelli arrivò solo il 7 ottobre 1936. La strada che era di proprietà di un consorzio costituito dai quattro comuni di Ballabio, Abbadia Lariana, Mandello del Lario e Lecco rimase a pedaggio sino al 1980. Dopo la sua realizzazione i Piani hanno avuto uno sviluppo turistico con la costruzione di rifugi, alberghi, case da vacanza e impianti sciistici. La pratica dello sci ai Resinelli ha origini molto antiche: nel febbraio 1913 la SEL (Società Escursionisti Lecchesi) vi organizzò i primi campionati italiani. In seguito venne realizzato anche un trampolino per il salto con gli sci, successivamente smantellato. Alla fine degli anni Cinquanta sorsero i primi impianti sciistici. In pochi anni vennero aperti tre impianti: gli skilift Coltignone, Baby e la manovia Campo Scuola. La località poté contare su una significativa frequentazione in quanto era ottima sia per i principianti, che per gli sciatori più esperti, che potevano cimentarsi sulle piste servite dallo skilift Coltignone. Negli anni Ottanta il progressivo calo di presenze e la sempre minor quantità di neve crearono difficoltà economiche ai gestori degli impianti sciistici, che vennero così abbandonati. Nel 1961 in seguito alla donazione fatta dalla famiglia lecchese Gerosa-Crotta al Touring Club Italiano di un'area di circa 185 ettari (estesa a nord del monte Coltignone) ai Piani Resinelli nacque il Parco Valentino che comprende anche il Museo Naturalistico delle Grigne.
Galleria di immagini con fotografie scattate giovedì 9 aprile 2015.
Ramo di Lecco - Lago di Como
Lecco è panoramicamente la più bella città sul Lago di Como, qui l'Adda esce dal Lario formando il Lago di Garlate; tutt'attorno una grande cerchia di monti rocciosi dalle forme bizzarre: il Resegone, il Due Mani, il San Martino e sull'altra sponda del lago il Moregallo. Notevole è l'importanza turistica, sportiva e alpinistica di Lecco (famosi sono I ragni di Lecco), potenziata da ottimi impianti di risalita.
Abitato in età preistorica, villaggio fortificato, poi municipio romano, importante borgo nel MedioEvo, libero Comune nel XII secolo, quindi nemico di Como nella guerra dei dieci anni, Lecco passò poi sotto il giogo dei Della Torre e dei Visconti. Proverbiale è la laboriosità dei lecchesi, nel MedioEvo nella lavorazione dei bozzoli e nella filatura della seta, dal 1992 Lecco è diventata una provincia della regione Lombardia.
Il centro storico, quasi privo di monumentalità architettonica, è caratterizzato da una dignitosa edilizia ottocentesca, in gran parte modellata dagli interventi in chiave neoclassica di Giuseppe Bovara, allievo minore di Luigi Cagnola.
Il figlio più illustre di Lecco è sicuramente Antonio Stoppani (1824-1891), studioso di scienze naturali, ma la celebrità di Lecco è legata soprattutto ad Alessandro Manzoni che da giovane abitò nella settecentesca villa del Caleotto (oggi Museo Manzoniano) e qui ebbe ispirazione per tante pagine dei Promessi Sposi e al quale la città ha dedicato una statua di Francesco Confalonieri. Il monumento fu inaugurato il 11 ottobre 1891 alla presenza di Giosuè Carducci che per l'occasione pronunciò il (discorso di Lecco) che servì a sfatare l'avversione del poeta per il grande romanziere.
PIAN DEI RESINELLI (LAGO DI COMO, LECCO, ITALY)
I Piani dei Resinelli, o Piani Resinelli, o Pian de' Resinelli (ossia Altopiano della famiglia Resinelli dal nome della famiglia che ne ebbe la proprietà) è un altipiano compreso tra i 1200 ed i 1300 m s.l.m. situato nelle Prealpi lombarde in provincia di Lecco, dove nasce il torrente Calolden. Questo altipiano è situato alle pendici della Grignetta divenendo un punto di appoggio per le relative escursioni e si estende sui comuni di Abbadia Lariana, Mandello del Lario, Ballabio e Lecco. Le prime notizie risalgono al XVII secolo quando veniva usato dalla famiglia Alippi come alpeggio. Nel 1830 la famiglia Resinelli vi costruì un roccolo di caccia e dal 1930 questo divenne il nome della località. Sul finire del XIX secolo si costruirono i primi rifugi: nel 1899 quello della Società Escursionisti Milanesi e nel 1911 il rifugio Carlo Porta. Nel 1917 venne costruita la chiesetta progettata dall'architetto Paolo Mezzanotte dedicata al Sacro Cuore. All'inizio del XX secolo con la diffusione dell'alpinismo e del turismo nacque l'esigenza di collegare attraverso una strada carrabile i Piani, allora raggiungibili solo con una mulattiera al fondovalle. Il primo progetto realizzato dall'ingegnere Naco Guzzi risale al 1915, ma l'inaugurazione della Strada Consortile Ballabio-Piani Resinelli arrivò solo il 7 ottobre 1936. La strada che era di proprietà di un consorzio costituito dai quattro comuni di Ballabio, Abbadia Lariana, Mandello del Lario e Lecco rimase a pedaggio sino al 1980. Dopo la sua realizzazione i Piani hanno avuto uno sviluppo turistico con la costruzione di rifugi, alberghi, case da vacanza e impianti sciistici. La pratica dello sci ai Resinelli ha origini molto antiche: nel febbraio 1913 la SEL (Società Escursionisti Lecchesi) vi organizzò i primi campionati italiani. In seguito venne realizzato anche un trampolino per il salto con gli sci, successivamente smantellato. Alla fine degli anni Cinquanta sorsero i primi impianti sciistici. In pochi anni vennero aperti tre impianti: gli skilift Coltignone, Baby e la manovia Campo Scuola. La località poté contare su una significativa frequentazione in quanto era ottima sia per i principianti, che per gli sciatori più esperti, che potevano cimentarsi sulle piste servite dallo skilift Coltignone. Negli anni Ottanta il progressivo calo di presenze e la sempre minor quantità di neve crearono difficoltà economiche ai gestori degli impianti sciistici, che vennero così abbandonati. Nel 1961 in seguito alla donazione fatta dalla famiglia lecchese Gerosa-Crotta al Touring Club Italiano di un'area di circa 185 ettari (estesa a nord del monte Coltignone) ai Piani Resinelli nacque il Parco Valentino che comprende anche il Museo Naturalistico delle Grigne.
Galleria di immagini con fotografie scattate giovedì 9 aprile 2015.
PIAN DEI RESINELLI (LAGO DI COMO, LECCO, ITALY)
I Piani dei Resinelli, o Piani Resinelli, o Pian de' Resinelli (ossia Altopiano della famiglia Resinelli dal nome della famiglia che ne ebbe la proprietà) è un altipiano compreso tra i 1200 ed i 1300 m s.l.m. situato nelle Prealpi lombarde in provincia di Lecco, dove nasce il torrente Calolden. Questo altipiano è situato alle pendici della Grignetta divenendo un punto di appoggio per le relative escursioni e si estende sui comuni di Abbadia Lariana, Mandello del Lario, Ballabio e Lecco. Le prime notizie risalgono al XVII secolo quando veniva usato dalla famiglia Alippi come alpeggio. Nel 1830 la famiglia Resinelli vi costruì un roccolo di caccia e dal 1930 questo divenne il nome della località. Sul finire del XIX secolo si costruirono i primi rifugi: nel 1899 quello della Società Escursionisti Milanesi e nel 1911 il rifugio Carlo Porta. Nel 1917 venne costruita la chiesetta progettata dall'architetto Paolo Mezzanotte dedicata al Sacro Cuore. All'inizio del XX secolo con la diffusione dell'alpinismo e del turismo nacque l'esigenza di collegare attraverso una strada carrabile i Piani, allora raggiungibili solo con una mulattiera al fondovalle. Il primo progetto realizzato dall'ingegnere Naco Guzzi risale al 1915, ma l'inaugurazione della Strada Consortile Ballabio-Piani Resinelli arrivò solo il 7 ottobre 1936. La strada che era di proprietà di un consorzio costituito dai quattro comuni di Ballabio, Abbadia Lariana, Mandello del Lario e Lecco rimase a pedaggio sino al 1980. Dopo la sua realizzazione i Piani hanno avuto uno sviluppo turistico con la costruzione di rifugi, alberghi, case da vacanza e impianti sciistici. La pratica dello sci ai Resinelli ha origini molto antiche: nel febbraio 1913 la SEL (Società Escursionisti Lecchesi) vi organizzò i primi campionati italiani. In seguito venne realizzato anche un trampolino per il salto con gli sci, successivamente smantellato. Alla fine degli anni Cinquanta sorsero i primi impianti sciistici. In pochi anni vennero aperti tre impianti: gli skilift Coltignone, Baby e la manovia Campo Scuola. La località poté contare su una significativa frequentazione in quanto era ottima sia per i principianti, che per gli sciatori più esperti, che potevano cimentarsi sulle piste servite dallo skilift Coltignone. Negli anni Ottanta il progressivo calo di presenze e la sempre minor quantità di neve crearono difficoltà economiche ai gestori degli impianti sciistici, che vennero così abbandonati. Nel 1961 in seguito alla donazione fatta dalla famiglia lecchese Gerosa-Crotta al Touring Club Italiano di un'area di circa 185 ettari (estesa a nord del monte Coltignone) ai Piani Resinelli nacque il Parco Valentino che comprende anche il Museo Naturalistico delle Grigne.
Riprese video effettuate giovedì 9 aprile 2015.
2015 08 02 Festa Redentore
Descrizione Grande successo della Festa del Redentore al monte Saccarello.
Domenica due agosto 2015 con grande partecipazione di autorità e popolo, e trasmissione in streaming in diretta in tutto il mondo, sulla più alta vetta della Liguria, il monte Saccarello a 2200 metri di quota si è tenuta una manifestazione di eccezionale importanza storica.
Alla tradizionale celebrazione religiosa alla Statua del Redentore, ivi eretta per il giubileo del 1900, quest’anno celebrata da SE il vescovo Mons Antonio SUETTA, è seguita alla STELE della Fraternità montanara il rinnovo del giuramento con la firma dei tre sindaci dei comuni di La Brigue, Briga Alta e Triora. Per la prima volta la teca contenente l’originale del giuramento è giunta nella regione Liguria essendo stata consegnata dal Sindaco di Briga alta Ivo ALBERTI, alla presenza del sindaco di LaBrigue maire Daniel ALBERTI al sindaco di Triora Angelo LANTERI che la esporrà al pubblico nel museo che si trova all’ingresso del paese.
Il monumento detto “Stele della fraternità montanara” in granito rosa e recante gli stemmi dei tre comuni nei quali dopo la seconda guerra mondiale è stato suddiviso il preesistente comune italiano di Briga Marittima e del CAI, è stato eretto nel 2009 dal Club Alpino Italiano nel preciso punto di incontro dei tre comuni, o meglio delle tre regioni Piemonte, Liguria (IT) e region PA-CA (FR).
La stele è visitabile sul Saccarello nei pressi del cippo di confine posto sulla selletta tra la vetta del Saccarello e la statua del Redentore raggiungibile con amena passeggiata ma anche con mezzi fuoristrada sulla vecchia strada militare.
Il Vescovo ha poi benedetto la nuova targa commemorativa dei tre alpini liguri morti in missione di pace in Afganistan che è stata posta a perenne ricordo proprio sulla vetta del monte Saccarello.
Quindi un altro evento straordinario: Un concerto d’archi diretto dal maestro Michele TRENTI di Genova magistralmente eseguito dai maestri musicisti del Concerto dei Parchi Liguri con la straordinaria partecipazione del primo violino solista la coreana Woon Young KANG (in Italia detta Angela) che ha riscosso entusiastici consensi anche al fuori programma di BACH. Il concerto ha visto l’esecuzione di : A. Vivaldi: Estate (dalle quattro stagioni) J. Massenet: Meditation N. Paganini: Cantabile W.A. Mozart: Divertimento in Re maggiore k. 136 Mozart: Ave verum J. Brahms: Danza ungherese n. 5 e due canti di montagna: La montanara e Stelutis alpinis.
Successivamente autorità e partecipanti hanno partecipato ad un banchetto allestito dagli organizzatori.
Una parola sugli organizzatori che hanno reso possibile quanto sopra. Il Club Alpino Italiano ha coordinato tramite il presidente della Sezione di Imperia Prof. Elena NORZI uno straordinario gruppo di lavoro costituito dall’associazione “Festa del Redentore” di Triora, dal Parco Alpi Liguri e dal coordinamento dei parchi Liguri, nonché dalla sede centrale, dal gruppo regionale e dalle sezioni imperiesi del Club Alpino Italiano (Imperia Sanremo Bordighera e Ventimiglia).
Tutto l’evento verrà riproposto la prossima settimana a tutti coloro che hanno la diponibilità di una connessione internet su pc, tablet e quant’altro collegandosi al sito sanremocity.it
Giancarlo Colucci
SENTIERI PROLETARI (audio)I mercoledì di Cambiamo Ossona
I mercoledì di Cambiamo Ossona
tra libri, storie, arte, cultura e curiosità
presentazioni di Libri e EcoProgetti
perchè il futuro inizia dal presente
mercoledì 19 ottobre
Presidio NoDiscarica Casorezzo Busto Garolfo
h.21 presentazione del libro
SENTIERI PROLETARI con l'autore Alberto Di Monte
recensione da IBS
Sempre più in alto, per una nuova umanità: questo il motto dell'APE, Associazione Proletari Escursionisti, nata il 7 novembre 1919 nelle città di Lecco, Milano e Alessandria. Prima associazione sportiva proletaria e antialcoolica di chiaro orientamento socialista, l'APE, promossa da provetti alpinisti, rivendica il diritto allo sport non solo per un'élite borghese, ma per tutti. Lo sport diventa uno strumento di emancipazione, che qualifica il tempo libero degli operai e delle loro famiglie. Escursioni, gite cicloalpine, pranzi al sacco e trasferte in omnibus alla portata di tasche proletarie animano la vita del folto gruppo di appassionati della montagna. Una storia lunga un secolo, interrotta, solo apparentemente, dalle leggi liberticide del ventennio fascista, durante il quale molti apeini si arruolarono tra le file dei partigiani, nascosti sui monti del Lecchese e della Bergamasca. Nel secondo dopoguerra l'associazione si ricostituisce, continuando nella sua vocazione sociale, e sopravvive fino a oggi grazie a giovani amanti della montagna, che hanno raccolto la sfida del tempo, indossando ancora una volta scarponi, corde e moschettoni.