Arco d'Augusto mostra via Flaminia
Fano spettacolo Arco d'Augusto
Arco d'Augusto, Fano IT
Video installazione Arco d'Augusto Fano in occasione dell'inaugurazione del nuovo museo VIA FLAMINIA
Da Cantiano a Fano - In bici sull'antica Flaminia
Sarà più bello e più facile visitare l'antica Flaminia, la strada romana che da Rimini portava a Roma passando per Fano. Nel corso dei secoli la strada ha subìto notevoli trasformazioni ma permangono numerosi tratti e manufatti originali da visitare nei vari centri attraversati. Ora, grazie a un servizio che Adriabus avvierà per la stagione estiva, ogni sabato e domenica sarà più facile seguire il percorso archeologico; si carica la propria bici su un apposito carrello a Pesaro, Fano e in altri centri della vallata del Metauro, si scende a Cantiano e si può cominciare il tragitto verso la costa visitando splendidi paesi, resti archeologici imponenti e luoghi suggestivi come la Gola del Burano e del Furlo. Il tragitto in bici, una settantina di km, è alla portata di tutti perché si pedala senza sforzi in continua leggera discesa su strade a basso traffico. Il flusso turistico può essere anche in senso inverso, perchè di questa opportunità possono approfittare gli abitanti dell'entroterra per recarsi al mare.
E' in fase di sviluppo l'app per l'acquisto del biglietto con prenotazione del posto via smartphone; l'utilizzo dei QR code distribuiti sul territorio per favorire l'accesso ad informazioni turistiche dei luoghi attraversati; lo studio di pacchetti combinati di trasporto bici, visita ai musei ed eventuali prenotazioni alberghiere.
Ad incoraggiare questa proposta di viaggio bus+bici è la continua espansione del cicloturismo, già ampiamente diffuso dove la politica ha saputo rispondere per tempo alle esigenze di un'utenza di livello medio-alto sia in senso culturale che economico. In Germania sono due milioni i turisti che scelgono di fare le loro vacanze in bicicletta e naturalmente vanno dove esistono piste ciclabili e servizi adeguati. In Italia, a parte alcune regioni del nord, c'è ancora molta strada da fare, ma sono enormi le potenzialità di sviluppo, viste le risorse ambientali e culturali diffuse ovunque. Nella nostra provincia si inizia dall'antica via Flaminia. Il viaggio inaugurale è previsto per la mattina di domenica 19 maggio. Parteciperanno rappresentanti delle amministrazioni locali, dell'ITCT Battisti di Fano (che ha coordinato l'iniziativa), del Centro studi vitruviani (che al Battisti cura una mostra permanente sull'antica Flaminia), di Argonauta (che dell'antica Flaminia già ospita un'importante banca dati sul portale lavalledelmetauro.org) e dell'associazione For-Bici Fano (aderente alla Federazione italiana amici della Bicicletta, FIAB).
Non c'è dubbio che questo percorso ricco di fascino riuscirà ad attrarre nuovi visitatori che si spera possano contare in un futuro non troppo lontano su vere piste ciclabili, sia lungo la costa (Pesaro-Fano docet: urge il completamento della ciclabile Fano-Marotta) che verso l'entroterra (grazie all'utilizzo della dismessa ferrovia Fano-Urbino).
Testo tratto da
1/2 Augusto,la via Flaminia e Fanum Fortunae Prof. De Sanctis
04/08/2014 Bimillenario della morte di Augusto (19/08/14)
Conferenza AUGUSTO,LA VIA FLAMINIA E FANUM FORTUNAE
Relatore Prof. Luciano De Sanctis
Marche: la via Flaminia
La Via Flaminia è un'antica via consolare romana che collega Roma a Rimini.
La strada iniziava il suo itinerario dalle Mura Serviane assieme alla Via Cassia attraverso la Porta Fontinalis che si trovava nei pressi del Campidoglio e poi proseguiva verso Ponte Milvio. Da qui risaliva la valle del Tevere a (Civita Castellana) Faleri Veteres, entrava in Umbria a Ocriculum (Otricoli) quindi raggiungeva Ensem (Scheggia) e attraversando gli Appennini grazie al passo della Scheggia (m. 632), giungeva nelle Marche presso la galleria (forulum) scavata nella gola del Furlo. Discendeva quindi sul versante Adriatico lungo la valle del Metauro passando per Luceolis (Cantiano), il vicus Cale (Cagli), la mutatio ad Intercisa, Forum Sempronii (Fossombrone), la mutatio ad Octavo (presso Calcinelli) fino a Fanum Fortunae (Fano).
Da qui proseguiva per Pisaurum (l'odierna Pesaro) e in seguito nel 187 a.C. fu prolungata fino ad Ariminum (Rimini), dove terminava il suo corso presso l'Arco d'Augusto.
info: turismo.marche.it - musei.marche.it
Di notevole importanza dal punto di vista tecnico è la Galleria del Furlo, fatta scavare nel 76 d.C. dall'imperatore Vespasiano nella omonima gola del Furlo, ed il Ponte di Augusto presso Narni.
Places to see in ( Fano - Italy )
Places to see in ( Fano - Italy )
Fano is a town and comune of the province of Pesaro and Urbino in the Marche region of Italy. It is a beach resort 12 kilometres southeast of Pesaro, located where the Via Flaminia reaches the Adriatic Sea. It is the third city in the region by population after Ancona and Pesaro.
An ancient town of Marche, it was known as Fanum Fortunae after a temple of Fortuna located there. Its first mention in history only dates from 49 BC, when Julius Caesar held it, along with Pisaurum and Ancona. Caesar Augustus established a colonia, and built a wall, some parts of which remain. In 2 AD Augustus also built an arch (which is still standing) at the entrance to the town.
Alot to see in Fano such as :
Fano Cathedral: (12th century), which was erected over a pre-existing cathedral destroyed by a fire in 1111. The current façade is from the 1920s restoration, but is similar to the original. The interior has a nave and two aisles. No remnants of the town's namesake temple have been uncovered, nor of the basilica we are told that Vitruvius built there.
San Domenico
San Pietro in Valle:
San Paterniano:(16th century) with a Renaissance cloister.
San Francesco: church housing the tombs of Pandolfo III Malatesta (designed by Leon Battista Alberti) and his first wife Paola Bianca Malatesta.
Santa Maria Nuova:(1521) Church has an ancient portal and two works by Perugino (Annunciation of Fano and Fano Altarpiece, the latter including perhaps an intervention by Raphael).
Outside the city, in the place called Bellocchi, is the church of St. Sebastian (16th century), for the construction of which parts of the ancient cathedral were used.
Arco d'Augusto: The upper story of this Roman gate was destroyed in a siege conducted on the order of Pope Pius II in 1463
Corte Malatestiana: built after 1357 by Galeotto I Malatesta. The 14th-century section includes a great vaulted hall (probably part of the first residence of the Malatesta in the city) and a small turret.
Rocca Malatestiana: (Malatesta Castle) was partially destroyed in 1944. The most ancient part dates probably from pre-existing Roman and medieval fortifications.
Museo Civico of Fano: (Archeological Museum and Art Gallery), located inside the Palazzo Malatestiano, contains paintings by Guercino, Michele Giambono, and Giovanni Santi.
Palazzo del Podestà or della Ragione (built from 1229 in Romanesque-Gothic style). The interiors are in Neoclassicist style, and it houses a museum with archaeological findings, coins, medals, and an art gallery with works by Guido Reni, Domenichino and others.
Fontana della Fortuna (Fountain of Fortune) (17th century).
( Fano - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Fano . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Fano - Italy
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Riapre la Galleria Piccola del Furlo
FERMIGNANO -- Dopo una serie di lavori di recupero, e stata riaperta, lungo l'antica via Flaminia nel comune di Fermignano, la Galleria Piccola del Furlo, uno dei gioielli storici e archeologici del territorio provinciale.
L'iniziativa rientra nella II Giornata di Studi Vitriviani, promossa dall'associazione Centro studi Vitruviani, con il patrocinio del Ministero Beni e attività culturali e la collaborazione della Provincia di Pesaro e Urbino, del Comune di Fano, della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano e della Riserva naturale statale Gola del Furlo.
Alla cerimonia di inaugurazione della galleria, promossa dalla Riserva Gola del Furlo, hanno portato i saluti il sindaco di Fermignano Giorgio Cancellieri, il Sovrintendente ai Beni archeologici delle Marche Giuliano De Marinis, l'assessore provinciale alla Cultura Davide Rossi, l'assessore alla Cultura del Comune di Fano Franco Mancinelli, per poi lasciare spazio agli interventi del responsabile della Riserva Maurizio Bartoli (sui lavori di recupero) e al professor Mario Luni dell'Università di Urbino, che fornirà cenni storici sulla Galleria Piccola e sulla via Flaminia.
Per l'occasione, in collaborazione con le Poste Italiane, è stato programmato un annullo filatelico speciale, con una cartolina dedicata all'evento.
Il recupero dell'antica galleria, effettuato dalla Provincia in occasione del decennale della Riserva, di cui è ente gestore, rientra tra gli obiettivi dell'amministrazione, volti alla conservazione e valorizzazione dell'area, incentivando un turismo consapevole e sostenibile.
Lunga circa 8 metri e larga in media 3,30, la Galleria Piccola ha misure irregolari (l'ingresso verso est presenta un'ampiezza massima di 3,90 metri, mentre quello orientale di circa 3 metri). Ad oggi, non esistono elementi peculiari per formulare un'ipotesi di datazione del piccolo traforo. L'epoca di apertura va comunque collocata tra la realizzazione dell'attigua poderosa sostruzione, avvenuta in età augustea, e la costruzione della Grande Galleria, aperta all'epoca di Vespasiano, nel 76 d.C. Dopo il recupero, l'area costituisce tappa di un percorso archeologico lungo la Flaminia.
FLAMINIA FANO-AUDACE VERONA 3-1 highlights
4 partita di campionato, serie A2, calcio A5 femminile 2017-2018
La Via Flaminia
Alla scoperta dell' antica via consolare, Fotografando alcuni punti chiave meno conosciuti al pubblico ma spesso crocevia di storia.
Attraverso Fossombrone, Rimini e Pontericcioli scopriremo ciò che di percorribile rimane dell' antico tracciato. Strade e lastricati ancora calpestabili dopo oltre 2200 anni.
Highlights Real Fenice - Flaminia Fano 1-3
7 giornata di campionato di serie A2 - Calcio A5 femminile girone A 2017-2018
Places to see in ( Pesaro - Italy )
Places to see in ( Pesaro - Italy )
Pesaro is a town and comune in the Italian region of the Marche, capital of the Pesaro e Urbino province, on the Adriatic. According to the 2011 census, its population was 95,011, making it the second most populous city in the Marche, after Ancona. Pesaro is known as City of Bicycle, thanks to its big net of bicycle paths. The city received this award by Legambiente, the most important ecologist society in Italy, in 2015, because it is the city with the biggest bicycle use in Italy. It is also known as City of Music thanks to the bond with Gioacchino Rossini, the famous composer born in Pesaro. For this reason, in 2015, the Italian Government officially candidate Pesaro as Creative City in the group of World Heritage Sites of UNESCO. Fishery, furniture industry and tourism are the main strengths of the local economy.
The city was founded as Pisaurum by the Romans in 184 BC as colony in the territory of the Picentes, the people who lived on the northeast coast during the Iron Age. However, in 1737, 13 ancient votive stones were unearthed in a local farm field, each bearing the inscription of a Roman god; these were written in a pre-Estrucan script, indicating a much earlier occupation of the area than the 184 BC Picentes colony.
A settlement of the Picentes tribe has been found at Novilara. The northern Picentes were invaded in the 4th century BC by the Gallic Senones, earlier by the Etruscans, and when the Romans reached the area the population was an ethnic mixture. Within it the Gauls at least were still distinct, as the Romans separated them out and expelled them from the country.
Under the Roman administration Pesaro, a hub across the Via Flaminia, became an important center of trading and craftmanship. After the fall of the Western Empire, Pesaro was occupied by the Ostrogoths, and destroyed by Vitigis (539) in the course of the Gothic War. Hastily rebuilt five years later after the Byzantine reconquest, it formed the so-called Pentapolis, part of the Exarchate of Ravenna. After the Lombard and Frankish conquests of that city, Pesaro became part of the Papal States.
During the Renaissance it was ruled successively by the houses of Malatesta (1285–1445), Sforza (1445–1512) and Della Rovere (1513–1631). Under the last family, who selected it as capital of their duchy, Pesaro saw its most flourishing age, with the construction of numerous public and private palaces, and the erection of a new line of walls (the Mura Roveresche). In 1475, a legendary wedding took place in Pesaro, when Costanzo Sforza and Camilla D'Aragona married.
Alot to see in Pesaro such as :
Ducal Palace (15th century)- Commissioned by Alessandro Sforza, the façade has a portico with six arcades supported by six heavy pilasters and an upper floor with five windows crowned by coats of arms, festoons and puttoes.
Rocca Costanza (15th century) - Massive castle built by Costanzo I Sforza; it has a square plan with four cylindrical corner towers and a wide dry moat. Later used as prison.
Villa Imperiale of Pesaro (c. 1530) - Suburban palace with gardens designed by Girolamo Genga for Duke Francesco Maria Della Rovere and his duchess Eleanora.
Mura Roveresche (17th century)- Della Rovere Walls
Birthplace of Gioacchino Rossini
Conservatorio Statale di Musica Gioachino Rossini - Located in the 18th century Palazzo Olivieri–Machirelli on the Piazza Oliveri
Musei Civici di Palazzo Mosca- Civic museum contains mainly paintings and ceramics. Among the masterpieces is the Pesaro Altarpiece by Giovanni Bellini.
Oliveriani Museum and Library
Cathedral of Pesaro
The Baroque Sanctuary of Beata Vergine del Carmelo (18th century).
Church of the Maternità
Santissima Annunziata
Oratory of the Nome di Dio
San Giacomo
San Giovanni Battista
Sant'Agostino
Santa Lucia
Santa Maria Maddalena
Municipal Chapel of Sant'Ubaldo
Church and Convent of the Girolimini
Madonna del Porto
Santa Maria delle Grazie
Pieve di Ginestreto
Pieve di Santo Stefano
Santa Veneranda
Sacred Grove of Lucus Pisaurensis, pre-Roman era sacerdotal lucus
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AB412 CFS DICEA Flaminia Nextone UNIVPM
Il DICEA - Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e dell'Architettura di UNIVPM - Sezione Architettura - è partner del progetto Flaminia Nextone. Le riprese aeree sono effettuate con volo realizzato dal Corpo Forestale dello Stato
I greci nelle Marche
Presenze e storia dell'espansione greca nelle Marche dal VIII sec. a.c.
Inaugurata al pubblico via Garibaldi in centro a Fano
Pesaro, Piazza del Popolo, Fontana e Palazzo Ducale (manortiz)
Piazza del Popolo
La piazza è delimitata sui quattro lati dalla sede delle Poste e dai palazzi Ducale, Baviera e Comunale. Al centro sorge la fontana ripristinata fedelmente nel 1960 su quella secentesca, distrutta nel 1944.
La piazza è situata all'incrocio del cardo (via San Francesco e corso XI Settembre) - coincidente con la sezione urbana della via consolare Flaminia - con il decumano (via Branca e via Rossini) della originaria città romana, di cui costituiva il forum. L'impianto di fondazione di Pisaurum (184 a.C.) era costituito infatti da assi ortogonali corrispondenti alle due strade principali che si incontrano in piazza. Dal Medioevo in poi è stata il centro politico e amministrativo cittadino.
Quando, intorno al 1450, Alessandro Sforza fa costruire l'avancorpo del Palazzo Ducale, la superficie della piazza si dimezza. A metà Cinquecento, l’ampliamento roveresco della piazza connesso con la grande ristrutturazione del Ducale le fa raggiungere le dimensioni attuali; il progetto è affidato all' architetto Filippo Terzi, interprete del piano di riqualificazione urbana voluto da Guidubaldo II. Nel 1621, per le nozze di Federico Ubaldo Della Rovere con Claudia de' Medici, si amplia Palazzo Ducale e si sistema definitivamente la piazza sotto la guida del pesarese Niccolò Sabbatini, successore di Terzi.
Per quell’occasione la piazza viene ammattonata e ripartita con liste marmoree che convergono verso la fontana, sostituite nel 1733 con altre in pietra bianca di Rovigno; l’attuale selciato suddiviso da bianche strisce di pietra si ispira all’assetto settecentesco.
The piazza is delimited on its four sides by the Post Office and three palazzi: Ducale, Baviera and Comunale (Municipal). The fountain at the centre is a faithful 1960 reconstruction of the 17th. century fountain destroyed in 1944.
The piazza was originally the forum of the Ancient Roman city situated at the crossing of the cardo (via San Francesco and corso XI Settembre), the urban section of the Consular via Flaminia, with the decumannus (via Branca and via Rossini). The foundation layout of Pisaurum (184 B.C.) consisted of orthogonal axes corresponding to the two main streets meeting in the piazza. The piazza has been the political and administrative centre of the city since the Middle Ages.
Around 1450, when Alessandro Sforza built the avant-corps of Palazzo Ducale, the piazza was halved in size. In the mid sixteenth century, at the time of Guidobaldo II della Rovere’s great restructuring of Palazzo Ducale, the piazza was increased to its present sdimension. The plan was by the architect Filippo Terzi, who interpreted Guidobaldo II’s project for the improvement of the city. On the marriage of Federico Ubaldo Della Rovere to Claudia de' Medici in 1621, Palazzo Ducale was enlarged and, under the guidance of Terzi’s successor, Niccolò Sabbatini, the piazza finally assumed its definitive form.
The piazza was paved for the occasion with bricks separated by marble strips converging on the fountain; these were replaced in 1733 by strips of white Rovigno stone. The piazza’s present stone paving subdivided by strips of white stone is based on its eighteenth century aspect.
text based on: Giovanna Patrignani, Pesaro. La Radio storia della Città, Pesaro, Metauro Edizioni, 2008, pp. 33-33
Fano Romana: la storia prende vita
Dal 15 al 20 luglio una settimana di iniziative dedicate alla Fano Romana
Cagli: Storia e Natura
Il toponimo Cagli deriva dall'antico nome latino di Cale, attraverso le forme tardolatine Callis e Callium. L'abitato altomedievale sorgeva però sul Colle della Banderuola a sud-ovest della città moderna.
L'ubicazione attuale della città è su di un altopiano stretto dai fiumi Bosso e Burano confluenti al Metauro.
È città di nobile e artistico passato, come non può sfuggire anche ad un primo seppur distratto sguardo. L'impianto urbanistico, elegante e sobrio, racconta di una civile e diffusa prosperità, legata in particolare alla posizione strategica lungo l'antica Flaminia.
Cales, Callis o meglio Callium fu un'importante municipio romano. Nel 554 venne occupata dai Goti, poi fu dei Longobardi e, nel 774, passò sotto il dominio della Chiesa. Nel Duecento divenne Comune. Nel 1287 subì la distruttiva occupazione del ghibellino Trasmondo Brancaleoni. Parzialmente distrutta dalle fiamme, la città venne fatta riedificare da Papa Nicolò IV più a valle del Monte Petrano, nel luogo in cui si trova tuttora.
Dopo un fiorente periodo di indipendenza fu assimilata ai possedimenti dei Montefeltro, in seguito dei Della Rovere, dal 1376 fino al 1631, quando passò sotto il governo della Chiesa. Soprattutto sotto la signoria feltresca, l'economia della città si sviluppò e distinse nell'artigianato tessile e conciario.
Operò qui Giovanni Santi, padre di Raffaello. Nella Chiesa di San Domenico è la Cappella Tiranni, considerata il suo capolavoro, con l'affresco del Cristo nel Sarcofago fra San Gerolamo e San Bonaventura, del1491. La tradizione vuole che un angelo, ritratto nell'affresco a lato del trono della Madonna, rappresenti proprio Raffaello da bambino.
Nei pressi di San Domenico si trova il palazzo Tiranni - Carpegna, con la sua bella loggia cinquecentesca. A poca distanza, il quattrocentesco Palazzo Preziosi-Brancaleoni, dalla raffinata facciata bugnata.
Emblema di Cagli è sicuramente il Torrione a pianta ellissoidale, posto sul lato occidentale della città,. Esso era parte del più ampio sistema difensivo progettato da Francesco di Giorgio Martini su incarico del Duca Federico.
La piazza centrale, l'antica Piazza Maggiore, è sovrastata dal Palazzo Pubblico duecentesco, con all'interno il museo archeologico. Di fronte, a lato, è la Basilica Cattedrale con il portale gotico del 1424 di mastro Antonio di mastro Cristoforo da Cagli.
info: turismo.marche.it
edit:dm
Rally via Flaminia
Rally via Flaminia in Roccafinadamo Penne Abruzzo Italie mei/juni 2009
video ricostruzione arco di Augusto Fano
il seguente filmato rappresenta la costruzione presumibile dell'arco di Augusto con le relative mura che circondavano Fano,il background avanti e dietro è filmato, presente audio temporalesco
L'arte a sostegno della maternità: a Milano The Milky Way 3
Milano (askanews) - Trentasette artisti per un'iniziativa di solidarietà a sostegno delle donne in gravidanza, delle neomamme e dei bambini piccoli che vivono in contesti di marginalità e povertà. La Galleria Giò Marconi di Milano ospita la terza edizione di The Milky Way, mostra collettiva curata da Damiana Leoni.
The Milky Way 3 - ci ha spiegato la curatrice - sostiene il progetto della Valigia della maternità, che contiene l'essenziale per partorire in un ospedale e che viene regalata alle mamme che non hanno nulla. Ho chiesto agli artisti di seguire il tema dell'essenziale, del necessario. Che cos'è oggi per te ciò di cui hai bisogno per poter andare avanti nel cammino di questa vita.
I fondi raccolti dalla vendita delle opere nella giornata del 10 novembre saranno destinati a Pianoterra onlus, qui rappresentata dal supervisore scientifico Flaminia Trapani.
In questo caso - ci ha detto - una mostra d'arte aiuta proprio in maniera concreta, con del danaro, con dei fondi, la vita vera, il sociale, il disagio, la difficoltà. Ma forse anche riflettere sull'altra parte del mondo per il glamour e il glitter aiuta ad arricchire, a rendere più complessa e ricca la vita di una persona.
In mostra molti nomi importanti, come Rosa Barba o Tomas Saraceno, e anche una speciale versione del libro Democrazy di Francesco Vezzoli, con in apertura un collage di stringente attualità.
C'è la bacchetta magica di Jorge Peris, perché quando ho chiesto a lui che cosa era essenziale mi ha dato una bacchetta magica. C'è il pioppo di Darren Bader, che uno tiene in mano e se non trova soddisfacente la sensazione ne può aggiungere un altro, finché, finché, finché...
L'obiettivo finale è quello di unire i mondi dell'arte e del benefico, contribuendo, da tutti i lati della questione, a migliorare la qualità della vita.