Su Crocifissu Mannu - La necropoli ipogeica a Domus de Janas
Domus de Janas su Crucifissu Mannu, Porto Torres (SS)
Un complesso di tombe di 4000 anni fa,una cava antica completamente visitabile...una delle numerose bellezze della Sardegna
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Su crucifissu Mannu
Su Crucifissu Mannu Necropoli di Porto Torres (ss) Sardegna
La Necropoli pre nuragica di Calancoi - Abealzu. Sassari
L'Area di Calancoi ospita un monumento unico nel suo genere
E' situata fra Sassari e Osilo.
In essa si conoscono diverse decine di Domus de Janas che porterebbero a desumere la presenza di un villaggio nell'epoca attorno al 2500 a.C con diverse centinaia di abitanti
L'area, a Sassari, è nota per aver ospitato diverse discariche, tra cui quella enorme la cui scarpata incombe sulla Valle di Bunari e, verosimilmente, ne inquina le falde.
*
Una amministrazione illuminata, in un sito di questa importanza, creerebbe un itinerario archeologico-naturalistico, unico, dove avrebbe sfogo la contigua città, alla quale darebbe lustro e carattere culturale, soprattutto se visto in continuità con la ziqqurat di Monte d'Accoddi, la Necropoli di Crocifissu Mannu, i nuraghi purtroppo abbandonati e sconosciuti e tutto il resto di esistente, purtroppo pressoché sconosciuto ai più.
Domus de Janas Su Crucifissu Mannu. Porto Torres ( SS ).wmv
La necropoli è costituita da 20 tombe scavate nel calcare, tutte formate da più camere comunicanti. Alcune tombe hanno accesso a pozzo, mentre altre sono precedute da un corridoio orizzontale scavato nel calcare. Da notare i portelli sagomati presenti in quasi tutte le tombe, alcune delle quali si distinguono ulteriormente per la presenza di altre caratteristiche architettoniche di rilievo, come le colonne, risparmiate nello scavo di alcune camere. Numerose tombe si presentano intatte, mentre in altre la volta di alcune camere è crollata. La prima fase della necropoli è attribuibile alla cultura di Ozieri, successivamente alla quale le tombe sono state riutilizzate da alcune delle culture che si sono susseguite nella zona.
Il sito si trova in totale stato di abbandono e non è segnalato da alcun cartello. Per la visita si consiglia di munirsi di una torcia.Fonte Ilportalesardo.
Ipogeica di Su Crucifissu Mannu
Sardinia, Porto Torres, 40°48'37.8N 8°26'38.7E
Necropoli Li Curuneddi - Sassari - La Landrigga
Questo breve video è fatto con la fotocamera del cellulare, non è quindi di buona qualità.
Vedendo il video potrete visitare virtualmente la Domus principale, quella sotto la scarpata della vecchia strada statale, probabilmente la più bella e la più grande.
La dimensione della Domus, il portale, la scala di accesso verso il basso, gli arredi scolpiti in roccia e vari accessori tipici non solo delle necropoli ipogeiche, ma anche delle abitazioni, farebbero propendere, un profano come me, a credere si trattasse di un'abitazione vera e propria, piuttosto che una tomba.
La sua posizione consentiva agli eventuali abitatori l'accesso all'acqua perenne, a un fosso impluvio ben coltivabile e particolarmente fertile.
Buona visione.
a.g.
Necropoli di Ponte Secco Sassari.wmv
L'area funeraria è situata in un costone calcareo, a breve distanza dall'altare di Monte d'Accoddi, nella Nurra, regione della Sardegna nord-occidentale.
La necropoli è costituita da 18 domus de janas nel video se ne vedono soltanto 2 Poichè le altre sono irraggiungibili perchè coperte dalla fitta vegetazione
DOMUS DE JANAS: la NECROPOLI DI SANT'ANDREA PRIU (Archeologia & gopro)
NECROPOLI DI SANT'ANDREA PRIU in Sardegna
La necropoli ipogeica di Sant'Andrea Priu è un sito archeologico situato sul lato meridionale della fertile piana di Santa Lucia, in comune di Bonorva (provincia di Sassari) da cui dista una decina di chilometri. Il complesso, uno dei più importanti della Sardegna, è composto da una ventina di tombe ipogeiche del tipo a domus de janas, una delle quali con i suoi diciotto vani risulta essere una delle più ampie fra quelle presenti nel bacino del Mediterraneo.
Cronologicamente il complesso si colloca nella Cultura di Ozieri del Neolitico Finale (3500-2.900 a.C.) con utilizzo e parziali modifiche anche strutturali di alcuni ipogei protrattisi fino ad epoca medievale.
In periodo romano e poi bizantino la Tomba del capo fu trasformata in una chiesa rupestre e più volte intonacata e affrescata in diversi punti. Adattata al culto forse già nel periodo bizantino, fu riconsacrata, nel 1313, dal vescovo di Sorres Guantino di Farfara ed intitolata a sant'Andrea. Con la trasformazione in chiesa rupestre gli ambienti principali vennero utilizzati rispettivamente come nartece per i catecumeni, aula per i fedeli battezzati e bema (o presbiterio) riservato agli officianti i riti religiosi. Questo luogo è considerato una delle prime chiese nel tempo delle persecuzioni e l'ennesima dimostrazione di un tempio cristiano costruito in uno spazio pagano.
*nel PC se vuoi vedere il video in risoluzione HD clikka sulla rotella nell'angolo in basso a destra del video, e scegli il formato :) *
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DOMUS DE JANAS, CRUCIFISSU MANNU PORTO TORRES.wmv
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Places to see in ( Sardinia - Italy) Porto Torres
Places to see in ( Sardinia - Italy) Porto Torres
Porto Torres is a comune and city in northern Sardinia, in the Province of Sassari. It is situated on the north-west coast about 25 kilometres east of the Gorditanian promontory, and on the spacious bay of the Gulf of Asinara.
Porto Torres' territory is situated on the north-west part of Sardinian Coast, inside the gulf called Gulf of Asinara. The extension of municipality is almost 10200 hectare and is suddivided in two parts with almost the same portion of land. One part is the part where is situated the city, the industry and the romanic ruins, the latter is Asinara island with the smaller Isola Piana.
This part of territory is from 1997 a national park. The morphology of city part is flat, in fact Porto Torres and the rest part of north-west Sardinia is characterized by a Nurra flat, there are some hill formation in the middle of the flat, part of this hill formation is in Porto Torres' territory and the highest elevation of it is Monte Alvaro with it thickness of 342m. Furthermore the land territory is crossed by two rivers, Rio Mannu and Fiume Santo, the first draws the edge of Porto Torres territory on west instead the latter is pretty near the city and was used like a fluvial way from the Roman age.
Main sights Porto Torres :
The 11th-century, three-naved Basilica of San Gavino, which was built using only precious hardstones like marble, porphyry and granite, is the largest Romanesque church in Sardinia. Instead of the usual western facade and eastern apse, the cathedral sports two apses. The crypt holds several Roman sarcophagi.
Neolithic necropolis of Su Crucifissu Mannu and Li Lioni.
Nuraghe of la Camusina, Li Pedriazzi, Margone and Minciaredda.
Remains of the Roman bridge, the largest in Sardinia with its arches and a span of 160 to 170 metres (520 to 560 ft) on the Rio Mannu
Palazzo Re Barbaro
Catacombs of Tanca Borgona and piazzale Amsicora.
Aragonese Towers of the port and of Abbacurrente.
( Sardinia - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Sardinia . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Sardinia - Italy
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Necropole Di Su Crucifissu Manu et ses enigmatiques 'traces de chariot'-Porto Torres-Sardaigne
Ma video sur la necropole de Su Crucifisu Manu (pas de son jusqu'a 2,10 minutes,désolé !).
Une des deux nécropoles de Sardaigne caractérisée par de nombreuses marques sur le sol ressemblant a des traces de 'chariot' et les restes de 'tombeaux' dont la partie ayant composé le toit n'existe plus...
Porto Torres (SS)
Porto Torres
comune
(IT) Porto Tòrres
(SDC) Posthudòrra
Porto Torres – Stemma Porto Torres – Bandiera
Porto Torres – Veduta
Localizzazione
Stato Italia Italia
Regione Sardegna-Stemma.svg Sardegna
Provincia Provincia di Sassari-Stemma.svg Sassari
Amministrazione
Sindaco Sean Christian Wheeler (M5S) dal 14-6-2015
Territorio
Coordinate 40°50′13″N 8°24′05″ECoordinate: 40°50′13″N 8°24′05″E (Mappa)
Altitudine 17 m s.l.m.
Superficie 104,41 km²
Abitanti 22 312[1] (31-07-2016)
Densità 213,7 ab./km²
Frazioni Li Lioni, Asinara, Fiume Santo (Condivisa con il comune di Sassari), Platamona (Condivisa con i comuni di Sassari e Sorso)
Comuni confinanti Sassari
Altre informazioni
Cod. postale 07046
Prefisso 079
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT 090058
Cod. catastale G924
Targa SS
Cl. sismica zona 4 (sismicità molto bassa)
Nome abitanti (IT) turritani o portotorresi
(SDC) posthudurresi
Patrono san Gavino, san Proto e san Gianuario
Cartografia
Mappa di localizzazione: ItaliaPorto TorresPorto Torres
Porto Torres – Mappa
Posizione del comune di Porto Torres
nella provincia di Sassari
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata · Manuale
Porto Torres (Posthudòrra in turritano,[2] Portu Tùrre in sardo, Poltu Tòrra in castellanese, Poltu Tùrri in gallurese) è un comune italiano di 22 312[1] abitanti, facente parte della Rete metropolitana del Nord Sardegna, della provincia di Sassari in Sardegna, il tredicesimo più popoloso dell'isola.
Territorio
Il nucleo di Porto Torres è situato sulla parte nord-occidentale delle coste sarde, all'interno del golfo dell'Asinara in una posizione strategica considerando che è l'unico porto sardo collegato con la Spagna. Ha un territorio di 10200 ettari, metà dei quali sono costituiti dall'isola Piana e dall'Asinara, che è sede dell'omonimo parco nazionale; la maggior parte del territorio non isolano è caratterizzato dalla seconda pianura sarda della Nurra, fatta eccezione di alcuni colli, il più alto dei quali è monte Alvaro (342 m), che ospita una «cava a cielo aperto» dove si estrae il calcare.
Il territorio è attraversato da due fiumi: il primo è il Riu Mannu, che sfocia nelle zone del ponte romano e il secondo è il fiume Santo, che delimita i confini del comune a ponente. Nel suo territorio è presente lo stagno di Gennano, situato nella zona industriale di Porto Torres, la più ampia della Sardegna che ha una superficie di 23 km². Presenta una particolare costa: ad est si estende il litorale di Platamona, mentre lungo la città sono presenti molte scogliere di tufo con falesie superiori ai 30 m, interrotte soltanto da graziose spiagge come Balai, lo Scogliolungo e la Renaredda. Il territorio comunale è delimitato a nord dal golfo dell'Asinara e per i restanti punti cardinali confina esclusivamente con Sassari.
Periodo preistorico/nuragico
Rinvenimenti paleontologici; sono stati rinvenuti sul territorio comunale (nei pressi di Fiume Santo) diversi resti di animali (coccodrilli, giraffe nane etc.) risalenti al Miocene. Di notevole importanza anche il rinvenimento di alcuni scampoli appartenuti a scimmie antropomorfe (oreopithecus) di circa 8 milioni di anni fa.
Preistoria; la frequentazione umana sui territori di Porto Torres è attestata senza dubbi al periodo prenuragico, facilmente deducibile dalle innumerevoli necropoli presenti nel territorio (Su Crucifissu Mannu, Li Lioni etc.). Non da meno l'eccezionale altare di monte d'Accoddi, (più vicino a Porto Torres ma in comune di Sassari) ipoteticamente usato per rituali mirati alla fertilità.
Età del bronzo/nuragica; i reperti appartenenti a questo periodo sono riscontrabili nella necropoli di Su Crucifissu Mannu, i più interessanti sono due crani trapanati due volte. Secondo studi accreditati questa pratica veniva utilizzata a fini terapeutici, per allontanare tumori o emicranie. Non è comunque da sottovalutare l'opzione della trapanatura eseguita in relazione a rituali magici. Gli innumerevoli nuraghi presenti sul suolo turritano appartengono appunto a quest'epoca, sette dei quali conservati in più buono stato (nuraghe Margone, Biunis, Nieddu etc...). Importante la domus a prospetto architettonico di Andreolu; questi avelli simili a domus de janas risalgono all'epoca nuragica, caratterizzate da simbolismi comuni in tutta la Nurra, lunette, esedre e frontoni, tipiche anche delle tombe dei giganti.
LA TOMBA DEL CAPO - SANT'ANDREA PRIU - BONORVA
La Tomba del Capo è il sito più rappresentativo della necropoli di Sant'Andrea Priu nei pressi di Bonorva in Sardegna. Si tratta, con i suoi 18 ambienti, dell'esempio di Domus de Janas più ampio ed articolato fino ad oggi rinvenuto in Sardegna. Scavata nel Neolitico Recente (3.500 a.C), la Tomba del Capo si distingue per il continuo riuso che la vide divenire chiesa in epoca paleocristiana, bizantina e medievale quando nel 1313 venne consacrata come chiesa con il titolo di Sant'Andrea poiché la tomba disponeva di tre ambienti particolarmente ampi che ben si prestavano a questa funzione. Il primo, dal quale si accede al sito, fungeva da Narcete (ovvero ospitava i non battezzati), il secondo consentiva ai battezzati di assistere alle funzioni ed il terzo fungeva da presbitario riservato ai sacerdoti. Di rilievo gli affreschi che adornano la seconda e la terza sala della tomba, i più antichi dei quali risalgono al IV - V sec. d.C.
I dipinti nascosti delle Domus de Janas di Bonorva
Ad un passo dalla necropoli di SantAndria Priu e dalla famosa Tomba del Capo, allinterno del Parco Mariani, si trovano alcune Domus de Janas sigillate nel 2002 e mai più riaperte con dipinti di 5000 anni fa in perfetto stato di conservazione. Le immagini di questo tesoro nascosto nel servizio tg di Cinquestelle di Marco Sanna.
Domus de Janas S'adde 'e Asile - Ossi (ss)
Sentirsi come #IndianaJones. Scoprire che le catacombe esistevano già nel 3000 a.c. e che queste in Sardegna vengono chiamate Domus de Janas (case delle fate). Costruite da un popolo avanzato che solcava il mediterraneo e commerciava con l'oriente. Decorate con simboli mistici e antichi quasi quanto l'uomo.
Questa non è storia: è prima della storia. Ed anche questa è #Sardegna.
Per chi vuole visitarla è qui:
Feeling like Indiana Jones. Discovering that the catacombs existed in 3000 b.c. and that these in Sardinia are called Domus de Janas (fairy houses). Built by advanced people who plowed the Mediterranean and traded with the East. Decorated with almost mystical symbols as ancient as man.
This is not history: it's before history. And this also is #Sardinia.
Who wants to visit it, it'is here:
ezzi mannu
i miei vecchi che cantano(per modo di dire)un po' imbriagghi
Porto Torres, Sardegna: il paradiso inizia qui | Porto Torres, Sardinia: Paradise begins here
Progetto: Comune di Porto Torres - Turris Bisleonis Scarl
Realizzazione: Day Trippers
English language:
Una delle maggiori città del nord Sardegna, porta d’accesso al Sassarese, centro dal glorioso passato, romano e medioevale, con attrazioni naturalistiche e culturali. Si affaccia sul mare al centro del golfo dell’Asinara, su un promontorio che degrada verso la piana della Nurra. Porto Torres, città di 22 mila abitanti, concentra due millenni di storia raccontata da tesori archeologici e monumenti e impreziosita dalla natura selvaggia del parco dell’Asinara. Nel III secolo d.C. seconda solo a Karalis per abitanti e magnificenza. Le industrie petrolchimiche, da metà XX secolo, hanno affiancato agricoltura e pesca e segnato le vicende recenti della città. Nel porto internazionale spicca l’imponente Torre aragonese (1325), strumento difensivo e faro, oggi sede di mostre. La Torre di Abbacurrente (1578) segna l’inizio del tratto turritano di Platamona.
Vicino alla città, alte falesie si tuffano nel mare azzurro con graziose calette di sabbia, come la spiaggia di Balai. Scoprirai il passato glorioso di Porto Torres nel parco archeologico di Turris Lybisonis, colonia romana sua antenata, detta Iulia perché fondata da Cesare o Ottaviano. Principale scalo sardo, trasportava nella madrepatria argento e ferro delle miniere. Ti sorprenderanno l’imponenza della domus di Orfeo (I-III d.C.), la sfarzosa domus patrizia dei mosaici, le terme Pallottino e Maetzke. Case, botteghe e vie lastricate sono in parte inglobate nell’Antiquarium Turritano, museo che custodisce i reperti di decenni di scavi. La foce del fiume Mannu, dove sorse la città, è tutt’oggi ‘cavalcata’ dal ponte romano di età imperiale, opera di ingegneria quasi intatta, sette arcate lunghe 135 metri, trafficate sino a oltre metà XX secolo.
Attorno a Turris ammirerai il complesso funerario di via Libio, scoperto nel 2000, con sepolture ad arcosolio scavate nel calcare e altre a inumazione: in una è rappresentata una biga in corsa con auriga e cavalli. Su Crucifissu Mannu è la necropoli preistorica più significativa: 22 tombe che abbracciano un arco temporale da 3200 a 1600 a.C., di cui tre si distinguono per complessità e decorazioni simboliche. Nel Medioevo Turris fu sede episcopale per circa un millennio (484-1441). La cattedrale era la basilica di san Gavino, la chiesa romanica più grande e antica dell’Isola, costruita tra 1030 e 1080 e avvolta nel mistero di episodi leggendari. I particolari architettonici la rendono unica: combina grandiosità esterna a fascino discreto dell’interno. Nella seicentesca cripta sono custodite le reliquie dei santi Gavino, Proto e Gianuario, ritrovate nel 1614 durante gli scavi sotto la navata centrale. Le reliquie sono oggi custodite nella cripta seicentesca costruita sotto la Basilica. La chiesetta di Balai Lontano, secondo leggenda, sarebbe luogo del martirio dei tre santi (303 d.C.), mentre il santuario di Balai Vicino luogo della loro prima sepoltura. Nei giorni di Pentecoste si celebra in loro onore la Festha manna, ricorrenza più sentita e partecipata, cui sono associati eventi culturali, sagra del pesce e la regata del Pescatore a vela latina.
All’attività velistica tradizionale è dedicata anche La Bordeggiata di fine giugno, nonchè una sezione del museo del porto, insieme alle memorie del XX secolo. Il museo Andrea Parodi, nel palazzo del Marchese, edificio di pregio del primo Ottocento, ripercorre vita e carriera del musicista portotorrese. In tema, a settembre va in scena Voci d’Europa, festival internazionale di musiche polifoniche.
Grotta di su Fairanaggiu, Porto Torres(SS)
Questa grotta di origine naturale ma diventata in seguito cava,riparo per bestiame e rifugio antiaereo ww2 è situata nel comune di Porto Torres, potete trovare le immagini sulla nostra pagina Facebook