Genova. Basilica Santuario Nostra Signora delle Vigne. (foto).
Il Santuario del centro storico. L'appellativo Chiesa delle vigne era dovuto al fatto che il terreno attorno alla chiesa era coltivato a vigneti. Frequentatore di questa chiesa è stato il giovane patrizio Giacomo della Chiesa, diventato in seguito Papa Benedetto xv°. La sua casa natia si trova in salita Santa Caterina, vicino alla Prefettura.
[07] Chiesa della Madonna della Consolazione - CAPRAROLA (ITA)
Chiesa della Madonna della Consolazione - Caprarola
Lingua Italiana
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Nostra Signora del Rimedio. Genova. foto di alberto debidda.
La Chiesa Nostra Signora del Rimedio è detta anche Chiesa dell'Angelo,perché l'edificio fu officiato da una confraternita detta dell'Angelo. Si trova in piazza Alimonda. L'attuale Chiesa fu inaugurata il 17 aprile del 1904. Dopo la decorazione della cupola(15 marzo 1946) e il rifacimento dell'altare maggiore, la chiesa fu consacrata il 25 marzo 1955 dal cardinale Giuseppe Siri.
Elisa Teglia - Improvvisazione organistica su Alla Madonna della Consolazione di P. Benintende
Dal recital del 17-10-2015 per la XXV Stagione concertistica del Conservatorio F. Cilea (Santuario di S. Antonio, Reggio Calabria).
I - Preludio
II - Scherzo
III - Marcia
IV - Meditazione
V - Toccata
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L’arte dell’improvvisazione è tanto antica quanto varia: da sempre, gli organisti hanno messo al primo posto la capacità di creare musica sul momento, a seconda della necessità che si presentava: che si trattasse di un concerto, di una Messa, di una ricorrenza particolare, la duttilità e comodità dell’improvvisare forniva al musicista un mezzo sicuro per compiere il suo dovere e realizzare la propria opera artistica. E’ proprio a partire da certe improvvisazioni che molti compositori fissarono poi su carta l’idea musicale nata lì per lì, durante l’esecuzione estemporanea. Improvvisare vuol dire quindi creare, comporre anche se non con la precisione e l’intenzione che questa parola ha man mano assunto durante i secoli. Al giorno d’oggi, improvvisare su un tema conosciuto dal pubblico significa attualizzare l’esecuzione: portarla ai nostri giorni, al nostro sentire quotidiano, avvicinarci al pubblico in quanto messaggio molto chiaro, diretto e riconoscibile.
Si può improvvisare in tanti modi e in tanti stili: nella presente registrazione, i cinque tempi che si susseguono (Preludio, Scherzo, Marcia, Meditazione e Toccata) vogliono proporre diverse rielaborazioni del canto “Alla Madonna della Consolazione”. La grande ricchezza timbrica tipica dell’organo permette di poter variare enormemente la dinamica e il carattere dei brani, così come il titolo di ogni tempo propone un differente modo di rendere omaggio a questo tema liturgico tanto caro alla città reggina.
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Elisa Teglia, dopo il diploma in Organo e Composizione Organistica conseguito in Italia col M° W. Matesic, nel 2004 ha terminato brillantemente un biennio di specializzazione in musica romantica col M° Ben van Oosten al Conservatorio di Rotterdam (NL). In seguito, nel 2007 ha conseguito il Diploma di II livello in Organo presso il Conservatorio di Cesena col massimo dei voti e la lode, specializzandosi in musica antica ed improvvisazione organistica.
Ha ottenuto riconoscimenti in vari concorsi organistici, tra i quali il primo premio alla V edizione del Concorso “Goffredo Giarda” di Roma. A Bologna è maestro sostituto del coro polifonico «Fabio da Bologna» e dal 2005 è direttore artistico del festival organistico “Musica all’Annunziata”. Ha prodotto vari CD per le etichette Videoradio, Mascioni, Institut Gouvy, Les Amis de l’Orgue de Vézelise e per il DiPaSt dell’Università di Bologna; ha tenuto concerti in tutta Europa promuovendo in particolare l’ascolto della musica sinfonica francese e dell’improvvisazione.
Dopo la laurea al DAMS di Bologna e un Master in Musicologia presso l’università di Paris IV (F), nel 2005 ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Musicologia in co-tutela presso le università di Paris IV e Bologna: partecipa come relatrice a numerosi Convegni di Studi internazionali e ha scritto articoli di musicologia per riviste italiane, francesi, tedesche ed olandesi. Nel 2014 è uscito il suo libro “Théodore Dubois, compositore organista nel suo tempo” presso le Edizioni Accademiche Italiane. Dal 2001 al 2007 ha tenuto un corso di alfabetizzazione musicale presso il DAMS (BO).
Ha insegnato Organo presso i Conservatori di Frosinone e di Cuneo; attualmente è docente di Organo presso il Conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria.
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ORGANO DELLA DITTA ORGANARIA MICHELOTTO – PADOVA (1998)
I tastiera – POSITIVO
Principale 8’
Ottava 4’
XV
XIX
XXI
Ripieno cembalo
Flauto a camino 8’
Flauto 4’
Cornetto
PEDALE
Bordone 16’
Bordone 8’
Flauto 4’
II tastiera – GRAND’ORGANO
Principale 16’
Principale 8’
Ottava 4’
XII
XV
Ripieno 6 file
Flauto 8’
Bordone 8’
Flauto a cuspide 4’
Cornetta
Tromba reale 8’
Voce umana 8’
Campane
III tastiera – RECITATIVO ESPRESSIVO
Bordone 16’
Principale 8’
Viola gamba 8’
Bordone 8’
Principale 4’
Flauto 4’
Flauto in XII
Ottavino 2’
Flauto in XVII
Piccolo 1’
Ripieno 5 file
Tromba 8’
Oboe 8’
Voci corali 8’
Voce celeste 8’
Campane
Tremolo
PEDALE
Acustico 32’
Contrabbasso 16’
Subbasso 16’
Basso 8’
Bordone 8’
Ottava 4’
Flauto 4’
XV
Trombone 16’
Tromba 8’
Chiarina 4’
Campane
UNIONI tra tutte le tastiere e pedaliera, sub- e superottave. Staffa del crescendo e dell’espressione.
Ascoli Piceno, Madonna della Consolazione o della Cintura e gli Agostiniani, manortiz
MADONNA DELLA CONSOLAZIONE detta anche DELLA CINTURA
di Agostino Trapé O.S.A.
Questo titolo nella sua duplice formulazione, che ne fissa anche la impostazione e la tradizione iconografica, dice riferimento alla materna tenerezza di Maria nei confronti di S. Agostino e di S. Monica e, attraverso loro, di tutto l'Ordine Agostiniano, oltre che all'abito proprio degli Agostiniani, raccolto ai fianchi da una cintura di cuoio. L'origine è da collegare a una tradizione riconducibile al secolo quindicesimo, epoca in cui gli Agostiniani stavano fissando i termini della loro devozione a Maria. Un testo - formatosi verso il sec. XVI e che va letto con i criteri della valutazione simbolica e di una nota tradizione devozionale - va ricordato perché offre inequivocabili elementi di valutazione e di riferimento a fatti obiettivi della storia e della vita religiosa.
Si narra che S. Monica nella sua afflizione per la perdita del marito Patrizio e per il disorientamento spirituale del figlio Agostino, si rivolge alla Madonna per trovare in lei conforto e consolazione e per avere una risposta che può sembrare curiosa ma che indica contemporaneamente l'intento ideale della narrazione. Monica infatti chiede a Maria in che modo si sarebbe vestita dopo la morte di S. Giuseppe. I connotati di lutto e di afflizione ma anche di nuova realtà esistenziale considerati nell'abito sono ben evidenti. La Madonna accondiscende benevolmente al desiderio di Monica apparendole vestita di abito nero, raccolto ai fianchi da una cinta di cuoio, invitandola a vestirsi in modo simile e assicurandole che quanti l'avessero imitata avrebbero avuto garanzia della sua protezione e consolazione (altro elemento che dice riferimento al devoto proselitismo). Ovviamente, una volta che Agostino fece proprio il proposito di consacrarsi al Signore si sarebbe adeguato con i suoi a questa stessa indicazione (...)
Scheda iconografica
Lo schema iconografico più affermato è quello che si sviluppa su elementi che evidenziano con immediatezza il simbolo della cintura intesa come parte che completa l'abito religioso.
La Madonna siede al centro in trono con in braccio il bambino, ai lati sono in ginocchio e in devoto atteggiamento di accogliere il dono S. Agostino, normalmente alla destra, il quale riceve la cintura dalla Vergine, e S. Monica, alla sinistra, che la riceve dal Bambino Gesù. Alcune varianti ricorrono sovente: gli angeli che sovrastano la Madonna e che tengono altre cinture da distribuire, intendendo la volontà di estendere questo segno ai seguaci e ai devoti del Santo; oppure nello sfondo è inserita la presenza di altri santi, per lo più agostiniani, come S. Nicola, S. Rita o altri. L'impostazione iconografica è quella che si rifà al modello della Madonna di Pompei dove però l'elemento dono è il Rosario. Altre volte, meno frequente nei dipinti, ma più diffuso nelle sculture e nelle immaginette popolari (santini), si ha soltanto la Madonna in piedi, col Bambino o senza, che lascia pendere dalla mano la cintura di cuoio. Tutte le chiese agostiniane in passato avevano un altare con un quadro o una statua in riferimento a questo titolo, e le varie Confraternite si onoravano di avere il loro stendardo processionale con l'immagine della Madonna della Consolazione o con un ornato stemma agostiniano completato in modo molto evidente dalla Cintura.
Pellegrinaggio Consolazione 2011 1^ parte
15 Maggio 2011 Pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Consolazione. Servizio di Artemisium Web Tv
Genova. Chiesa di S.Luca. foto di Alberto Debidda.
La musica che accompagna le foto è di B.Chianca mentre il testo, Pane che ci nutre è di G.Carovello. La chiesa di S.Luca fu fondata nel 1188 da Oberto Spinola. Papa Sisto V° nel 1589 la confermò parrocchia gentilizia della famiglie Spinola e Grimaldi. Il Tempio presenta all'interno un pregiato ciclo decorativo. Si possono ammirare opere di Domenico Piola, Filippo Parodi(la statua di marmo sull'altare maggiore), Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto(natività). Notizie da Wikipedia italia.
ELEONORA e MICHELE. GENOVA, luglio 7, 2012.wmv
ELEONORA e MICHELE SPOSI. 7 LUGLIO 2012. SANTUARIO NOSTRA SIGNORA DEL MONTE GENOVA.
chiesa monastero Santa Maria della Consolazione Martano
monastero Santa Maria della Consolazione Martano
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Spettacolo pirotecnico all'arena dello stretto di Reggio Calabria, per la chiusura della festa reggina. 2018.
Genova. Chiesa di S.Donato. foto di Alberto Debidda
Costruita tra l'XI° e il XII° secolo è consacrata a parrocchia nel 1143. Posta sotto la protezione di S.Donato, Vescovo martire di Arezzo. L'allungamento dell'abside è da attribuire a Michele Canzio verso gli inizi del XIX° secolo mentre l'intera struttura fu opera di Alfredo D'Andrade. All'interno della cappella di S.Giuseppe si trova un altare del XVII° secolo dove, al suo interno, si può ammirare una pittura di Domenico Piola (1627-1703), dal titolo Sacra Famiglia, e alla sua sinistra troneggia un grandissimo trittico del pittore olandese Joos Van Cleve(1515). L'architrave del portale è un frammento di cornice romanica del I° secolo dopo Cristo al quale, restarono appesi sino al 1862, i quattro anelli del porto di Pisa portati a Genova dopo la battaglia della Maloria (1284). E' suddivisa in tre navate da dodici colonne, di cui, sei romane monolitiche di granito ed altre sei a rocchi bianchi e neri con capitelli romanici. Notizie da: Chiesa di S.Donato.
FUOCHI D'ARTIFICIO
A CONCLUSIONE DELLA FESTA IN ONORE DELLA MADONNA DELLA CONSOLAZIONE, PADRONA DELLA CITTÀ DI REGGIO CALABRIA .
Genova. Chiesa di S.Maria di Castello. (foto) 1^ parte: Il chiostro e il museo.
Chiesa di S.Maria di Castello. La chiesa e il convento di S.Maria di Castello è il più importante luogo di culto cristiano di Genova. E' un complesso chiesa-convento, l'oratorio e i chiostri. La chiesa è in stile romanico. La sua nascita è datata a fine 800. Le varie opere sono attribuite a Giuseppe Palmieri, Francesco Maria Schiaffino e Alessandro Gherardini. L'organo, a trasmissione pneumatica, è dell'anno 1815. (organo Mascioni). Alcune sculture sono del Gaggini. ( note da wikipedia )
Basilica Della SS. Annunziata - Genoa
Igreja Católica - Basílica no centro de Gênova - Itália.
ArsAntiqua a Genova (N.S. del Carmine)
Concerto di ArsAntiqua a Genova nella chiesa di N.S. del Carmine, anno 2010 ( )
Maestro: prof. Guido Milanese
CHIESA SANTA CATERINA DIETRO IL TRIBUNALE DI GENOVA(1)
Ringrazio il padre e i fedeli,extracomunitarie che si sono interessati,hai rosari,e al funerale gratuitamente,dal comune di Genova. alla signora Fernandez Bolivar Maria Aliria della Colombia mancata il 18-11-2011,aveva 52 anni.
Genova. Chiesa di S.Pietro in Banchi. foto di alberto debidda
Conosciuta anche come Chiesa di S.Pietro alla porta, per la sua collocazione antica, sulla spiaggia del mare e alla porta della città. E' conosciuta anche come La Chiesa sopra le botteghe, perchè sottostanti alla chiesa stessa. Nel punto dove sorge questa chiesa ne esisteva un'altra, andata distrutta dal fuoco nel 1398. Andrea Ceresola, detto il Vannone e Giovanni Ponzello furono gli architetti che progettarono l'edificio.
I Tesori di S.Maria di Castello: prima parte
Breve panoramica di alcuni dei Tesori racchiusi all'interno della Chiesa e del Museo di Santa Maria di Castello a Genova.
Attualmente il complesso, sito in Salita Santa Maria di Castello 15, è visitabile grazie ai volontari dell'Associazione Culturale Santa Maria di Castello.
servizio di Mauro Gaggero
video di Alessio Bixio
2014© The Genoa Municipality Channel
Chiesa Boccadasse
Prova in notturna Cam SONY Full HD 120x con obiettivo Zeiss
Genova. Chiesa del Gesù. foto di Alberto Debidda.
La Chiesa, 1589, situata in piazza Matteotti e a venti metri da Piazza De Ferrari, è tutta un'opera d'arte. Gli affreschi della cupola, sulle volte del presbiterio e della navata centrale sono di Giovanni Carlone. Gli affreschi nei peducci della cupola, raffigurante gli Evangelisti, sono opera di Giovanni Battista Carlone. Le grandi statue sono opera dello scultore Francesco Biggi. La circoncisione, sull'altare maggiore, è opera del pittore Pieter Paul Rubens, datato 1608. La Strage degli innocenti è di Giovanni Battista Merano. La Fuga in Egitto è di Domenico Piola. Le due statue fra le colonne, dei santi Pietro e Paolo, sono opera di Giuseppe Carlone.
Nella cantoria, sculture in legno dei fratelli Santacroce. L'organo è di Jacopo Herman.