Top 10 Things To Do In Naples
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Top 10 Things To Do In Naples, Italy:
1. Museo Cappella Sansevero
2. Napulitanata
3. Oltre I Resti
4. Miglio Sacro
5. MUSA - Museo Universitario delle Scienze e delle Arti
6. Galleria Borbonica
7. Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo - Complesso Museale dell'Arte della Seta
8. Catacombe di San Gaudioso
9. Catacombe di San Gennaro
10. Museo delle Arti Sanitarie
Music:
Best Attractions & Things to do in Naples, Italy
In this video our travel specialists have listed some of the best things to do in Naples. We have tried to do some extensive research before giving the listing of to do list in Naples.
If you want the details of Things to do List in some other area, feel free to ask us in comment box, we will try to make the video of that topic also.
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List of things to do in Naples
Teatro di San Carlo
Museo delle Arti Sanitarie
Galleria Borbonica
Miglio Sacro
Oltre I Resti
Napulitanata
Museo Cappella Sansevero
Catacombe di San Gennaro
Catacombe di San Gaudioso
Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo - Complesso Museale dell'Arte della Seta
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Reliquie e resti di santi tra fede e business
Al di là dei monasteri di clausura e di sapienti mani che da secoli confezionano reliquie, il commercio di frammenti di ossa di santi sembra essere diventato il nuovo filone d’oro. A cercarle per rivenderle , infatti, sono i migliori antiquari. Ne vendono tantissime. Anche se non sempre sono autentiche.
RIFIUTI NEGLI OSSARI ACCANTO AI RESTI DEI DEFUNTI
NEL MIRINO DEI CARABINIERI UNA COOPERATIVA SOCIALE DI PINEROLO
Negli ossari gli addetti dei servizi cimiteriali gettavano, senza alcun rispetto per i resti dei defunti, ogni tipologia di rifiuto, come materiali di natura ferrosa, fiori secchi, sacchi neri di plastica, macerie e pezzi di legno provenienti dall’apertura delle bare, senza contare che oltre ai resti ossei ormai scheletrizzati ne confluivano altri non ancora completamente decomposti, nella completa inosservanza delle norme ambientali e cimiteriali. Analoga fine facevano gli effetti personali dei defunti che, rinvenuti all’interno delle bare, invece di essere restituiti ai congiunti venivano gettati negli ossari ad esclusione di quelli di un qualche valore che al contrario venivano suddivisi tra gli operatori intervenuti”. I responsabili sono stati denunciati per il reato di discarica abusiva e gestione illecita di rifiuti. Il titolare della cooperativa ha ricevuto una sanzione amministrativa di 40.000 euro“
Alberto Urso - E Poi Ti Penti
Scritto da Fabrizio Conte, Morris Bragazzi e Fausto Donato
Regia Fabrizio Conte
Producer Monica Conte
Dop Roberto Minotti
Ass camera Stefano Arosio
Assistant producer Marina Forte
Data Manager Matteo Maraglino
Make-up Mary Parpinel
Si ringraziano:
Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli di Cremona, SQ Kids e Daniela Ravaglia per Dolce & Gabbana
Music video by Alberto Urso performing E Poi Ti Penti. © 2019 Universal Music Italia Srl
Pompei - Visita agli scavi archeologici - Visit to the archaeological excavations of Pompeii
Pompei (Napoli) - Gli scavi archeologici di Pompei hanno restituito i resti della città di Pompei antica, presso la collina di Civita, alle porte della moderna Pompei, seppellita sotto una coltre di ceneri e lapilli durante l'eruzione del Vesuvio del 79, insieme ad Ercolano, Stabia ed Oplonti.
I ritrovamenti a seguito degli scavi, iniziati per volere di Carlo III di Borbone, sono una delle migliori testimonianze della vita romana, nonché la città meglio conservata di quell'epoca; la maggior parte dei reperti recuperati (oltre a semplici suppellettili di uso quotidiano anche affreschi, mosaici e statue), è conservata al museo archeologico nazionale di Napoli ed in piccola quantità nell'Antiquarium di Pompei, attualmente chiuso: proprio la notevole quantità di reperti è stata utile per far comprendere gli usi, i costumi, le abitudini alimentari e l'arte della vita di oltre due millenni fa.
Il sito di Pompei, nel 2016, ha superato i tre milioni di visitatori, per la precisione 3 209 08, risultando il terzo sito museale statale più visitato in Italia dopo il Pantheon e il circuito archeologico del Colosseo, Foro Romano e Palatino. Nel 1997, per preservarne l'integrità, le rovine, gestite dalla Soprintendenza Pompei, insieme a quelle di Ercolano ed Oplonti, sono entrate a far parte della lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO
Napoli, incidente mortale a Pianura: 2 morti
Incidente mortale a Pianura in via Montagna Spaccata. Perdono la vita i due centauri
Guerriglia urbana ad Atene. Molotov, pestaggi e oltre 200 arresti
E' guerriglia urbana ad Atene, a margine delle manifestazioni per l'anniversario della morte del quindicenne Alexis Grigoropoulos, ucciso dalla polizia nel 2008.
==#NRomanos In a street in Exarcheia during clashes between protesters and riot police. #antireport #Athens #Greece pic.twitter.com/YOu6Zkw3NB— Kostis Ntantamis (@ansuz777) 2 Dicembre 2014
==
A lanci di molotov, sassaiole e bancomat incendiati, la polizia ha risposto con interventi anche molto decisi e ricorrendo agli idra…
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In Spagna il governo Sanchez vuole traslare i resti di Franco
Madrid, (askanews) - E' il monumento più controverso della Spagna: una croce di pietra alta 150 metri che sormonta una basilica scavata nella roccia.
El Valle de Los Caidos,la valle dei Caduti, ospita fra l'altro anche la tomba del generalissimo Francisco Franco. L'ex dittatore spagnolo fece costruire il mausoleo e vi fu seppellito nel 75; ma il nuovo governo socialista ha ripreso un tema controverso da anni e intende trasferire i resti di Franco fuori da queste mura. Dovrà diventare un luogo di pace e non di contrasti, per mettere a riposo le ferite della guerra civile degli anni Trenta da cui nacque la dittatura. Ferite che non sono ancora chiuse, dice la portavoce del governo Isabela Ceela: El Valle de los Caidos deve essere un memoriale dedicato alla pace e alla riconciliazione, per le vittime della guerra civile di ambedue le fazioni; un monumento in cui tutti si possano riconoscere. Non può essere la tomba di un dittatore.
Oltre ventimila prigionieri politici parteciparono alla costruzione di questo immenso complesso fra il 1940 e il 1959, e almeno una decina morirono nel cantiere.
Nicolas Sanchez è sopravvissuto. E' uno storico, oggi ha 92 anni, e spera che la decisione del governo giri definitivamente una delle pagine più cupe della storia del suo paese: La società spagnola generosamente ha lasciato tempo ai vecchi franchisti per accettare il fatto che si trattò di una dittatura e che oggi vi è una contraddizione fondamentale fra la vita in un paese democratico e la presenza di monumenti dedicati alla dittatura.
Ma i discendenti del dittatore si oppongono e i nostalgici del franchismo sono furiosi come Juan Chicharro, generale in pensione e presidente della fondazione nazionale Francisco Franco: E' la negazione di una parte importante della storia della Spagna. Quando il signor Sanchez parla di un atto di riconciliazione in realtà si scontra con milioni di spagnoli che si sentono feriti da questa decisione. Non si può ignorare la storia.
Anche senza Franco, El Valle de los Caidos potrebbe continuare ad attirare curiosi da tutto il mondo. Quasi 250mila spagnoli ogni anno visitano il mausoleo che ospita oltre al dittatore, più di 33mila vittime della guerra civile.
Città Sicure, 50 arresti a Napoli e in tutta Italia (12.08.17)
- Controlli e posti di blocco, in particolare contro i furti in casa, sono stati eseguiti dalla polizia in tredici città italiane, da nord a sud, tra lunedì 7 e mercoledì 9 agosto. L'operazione, denominata Città Sicure, ha visto impegnati migliaia di agenti e ha portato all'arresto per vari reati di 50 persone e alla denuncia di altre 138.
Città sicure (da non confondersi con Strade sicure, altra iniziativa della polizia di Stato il cui bilancio è stato presentato una settimana fa), definita un'operazione ad alto impatto, è stata coordinata dal Servizio Controllo del territorio della Direzione centrale anticrimine per contrastare i furti in casa in un periodo come quello che precede il Ferragosto in cui le città sono semivuote: 1.695 gli equipaggi impegnati, per un totale di 3.658 poliziotti che hanno effettuato 1.294 posti di controllo verificando ben 12.787 persone. Grazie alla tecnologia Mercurio che permette la lettura automatizzata delle targhe, montata sulle vetture della polizia, sono state controllate quasi 56mila macchine (55.997): 16, prive di copertura assicurativa, sono state sequestrate, mentre una decina di auto rubate sono state restituite ai legittimi proprietari.
Tra le città coinvolte nell'operazione ci sono Milano, Torino, Genova, Brescia, Padova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Cosenza, Palermo e Catania. Qui le squadre mobili e le volanti delle tredici Questure interessate hanno collaborato con gli equipaggi dei reparti Prevenzione Crimine e gli uomini della Polizia Scientifica, che si sono occupati della rilevazione delle impronte digitali e delle tracce biologiche. I risultati operativi sono stati definiti interessanti dalla polizia di Stato.
Cinquanta persone sono state arrestate, 26 per reati contro il patrimonio e le altre per lo più per questioni legate agli stupefacenti (con il sequestro di oltre mille grammi tra hashish e marijuana). Delle 138 denunce, 34 sono scattate per reati predatori. Inoltre, è stato sequestrato diverso materiale tra cui arnesi per lo scasso, coltelli e telefoni cellulari.
A Napoli, in un'auto rubata è stato trovato persino un caricatore con otto cartucce. A Bari, sventato in flagranza un furto in un'abitazione del quartiere di Madonella. A Cosenza è stato arrestato un pregiudicato di 46 anni che aveva rapinato una donna scaraventandola a terra e trascinandola con forza. A Padova, infine, è stato fermato dopo un inseguimento nelle campagne un 21enne di origini moldave per il reato di ricettazione e il furto di due auto. (12.08.17)
Chernobyl: gli effetti delle radiazioni 30 anni dopo
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Sono stato in Bielorussia, nei territori più colpiti dall'esplosione della centrale nucleare di Chernobyl, avvenuta esattamente trenta anni fa al confine con l'Ucraina.
Sono stato nei territori più colpiti dalle radiazioni, fra le case abbandonate e le poche contadine che hanno deciso di tornare, nonostante le radiazioni. Ho parlato con loro, cercando di raccontare chi ci vive e chi ci è morto.
Poi ho accompagnato tre donne clown, italiane, nell'Istituto di Babici, un istituto che si prende cura di bambini orfani, con disabilità o con problemi familiari connessi con l'alcolismo. E nel video vi spiego perché tutto questo è collegato con le radiazioni.
I riferimenti di Clowncare M'Illumino d'Immenso:
pagina fb:
Istituto di Babici: Babicskaja vspomogatelnaja shkola-intertan
L'altra scuola: Srednyaya shkola N15
Un ringraziamento particolare a Irina Ziatikova, traduttrice, supporter e grandissima organizzatrice.
Medio Vastese. Amore a prima visita
Il Medio Vastese raggruppa ben 16 paesi e si estende su un territorio che dolcemente dalla costa s'inerpica e diventa porta d'ingresso per la zona montana. Sedici comuni, piccole meraviglie a pochi chilometri da Vasto e San Salvo, incastonate in ambienti naturali di notevole interesse ambientale. Tre fiumi, Trigno, Treste e Sinello, tagliano il territorio in fasce simmetriche ortogonali alla costa, accompagnando il degradare della zona sub montana. Tutta l'area richiama pienamente il paesaggio mediterraneo tipico: pinete, boschi cedui e d'alto fusto, oasi verdi di olivi, mandorli e ciliegi. La caratteristica della maggior parte di questi borghi è l'impianto medievale. Si può dire, anzi, che non vi sia paese, sommità dominante, passo o promontorio che non abbia la sua torre, il suo castello, il suo recinto fortificato, le sue case-mura o sottoportici. Un'altra particolarità unica è che la gran parte di essi conserva pressoché intatto anche il territorio circostante, il proprio contesto originario. Questo viaggio alla scoperta della storia medievale del Medio Vastese potrebbe partire da Carpineto Sinello che, oltre ai resti del Castello Ducale, nella parte più alta del paese, ospita anche il singolare ed unico Museo del Maiale; oppure dal quattrocentesco Castello Marchesale di Palmoli, dal 1928 dichiarato monumento nazionale. Spettacolare lo scenario a Gissi, dove le abitazioni più antiche sono state costruite a strapiombo, in parte scavate nella roccia o ricavate dalle grotte naturali di un territorio che è noto per le sue cave di gesso cristallizzato. Il centro storico di Monteodorisio, con le sue mura, il maestoso castello, la chiesa di San Giovanni Battista, le torri di avvistamento e le porte di accesso alla città rievoca ad ogni angolo il suo passato medievale. Ma chiunque arrivi in paese è accolto anche dal Santuario della Madonna delle Grazie, meta di pellegrinaggio da tutta la Regione. Nel corso dell'Alto Medioevo, l'eremitismo fu espressione forte della cultura religiosa in Abruzzo: il Medio Vastese offre la possibilità di compiere anche un itinerario affascinante alla scoperta dei suoi Santuari e Conventi. A Liscia si trova il Santuario di San Michele Arcangelo, immerso nel verde di un enorme bosco adiacente ad un'antichissima grotta con sorgente e stalattiti. Il borgo di Furci è noto soprattutto per aver dato i natali al Beato Angelo, frate agostiniano, grande taumaturgo che richiama ogni anno nel santuario a lui dedicato migliaia di pellegrini. All'ingresso di Scerni è il Santuario Madonna della Strada, mentre a San Buono è immerso nella natura il magnifico Convento di Sant'Antonio che oggi ospita anche il Museo per l'Arte e l'Archeologia del Vastese.
I tratti distintivi che caratterizzano il territorio del Medio Vastese risiedono in quei valori che hanno consentito alle popolazioni locali di gestire, nel tempo, i beni ambientali e di rinnovare le risorse disponibili, dai boschi alla pastorizia ed alla produzione di formaggi e salumi unici. Nella zona collinare e pedemontana che si estende dalle colline di Scerni e Guilmi fino a giungere a Roccaspinalveti, il maiale, simbolo dell'abbondanza nella tradizione rurale regionale, occupa ancora oggi un posto importante nell'economia della famiglia contadina e ha consentito produzioni di norcineria di elevata qualità, basti ricordare la grande fama della ventricina, il più tradizionale dei salumi locali ancora oggi prodotto artigianalmente. Altro prodotto rappresentativo del territorio è il carciofo di Cupello, riconosciuto dal marchio collettivo comunitario. Carciofo eccellente sia per il consumo fresco sia per la trasformazione, viene chiamato mazzaferrata per la forma tondeggiante che ricorda, appunto, l'antica arma medievale.
L' eruzione del Vesuvio del 79 d.C. che distrusse Pompei ed Ercolano - 2.2 Le conseguenze
La seconda parte della seconda di tre lezioni riguardanti l'eruzione del 79. d.C. del Vesuvio raccontata da Lisetta Giacomelli. Questa lezione è dedicata alle conseguenze dell'eruzione sugli edifici e gli essere umani.
Second part of the second of three lessons concerning the eruption of 79. d.C. of Vesuvius told by Lisetta Giacomelli. This video concerns the consequences of the eruption on building and humans.
Di Maio dà 5 giorni alla Whirlpool
Ancora nessuna certezza per i lavoratori della Whirlpool di Napoli. In centinaia dalla Campania ieri in presidio fuori al ministero dello sviluppo economico per l'atteso tavolo di trattativa con l'azienda, che si è impegnata a ritornare tra qualche giorno con una soluzione che rispetti il presupposto che lo stabilimento resti a Napoli (Annalisa Perla)
Napoli, dopo i crolli riapre lo storico ossario di Fontanelle
Torna accessibile al pubblico il cimitero delle Fontanelle a Napoli, storico sito funerario che era stato chiuso, come recitava l'informativa del Comune, per motivi di pubblica e privata incolumità in seguito a crolli di pietre dovuti a problemi di statica. L'assessore comunale alla mobilità e alle infrastrutture Anna Donati spiega così l'importanza del luogo. I lavori di ristrutturazione si sono protratti oltre le previsioni iniziali, a causa di problemi ai pluviali di raccolta delle acque, ma alla fine, con sforzi bipartisan, le Fontanelle sono state riaperte.Allo storico ossario sono legate numerose leggende e tanti aneddoti della cultura popolare partenopea.
Italia 2030: Che nessuno resti indietro! (2/3)
Inaugurazione del Festival dello Sviluppo Sostenibile svolto a Napoli, il 22 Maggio scorso. (Parte 2 di 3)
Intervengono:
Diventare imprenditore e imprenditrice per uno sviluppo sostenibile
Modera: Dario Laruffa (RAI)
Provocazioni: Fabiano Schivardi (LUISS, EIEF)
Esperimenti e storie:
Nicola Garelli (Presidente, iStarter)
Giuseppe Novelli (Rettore, Università di Roma “Tor Vergata”)
Vincenzo Porzio (Responsabile, Cooperativa La Paranza)
Ne discutono:
Claudio De Vincenti (Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno)
Chiara Giovenzana (Chief Innovation Officer, Fondazione Cassa di Risparmio di
Modena)
Dario Prunotto (Responsabile Territorial Development & Relations, UniCredit)
Il procuratore Antimafia Roberti: Riina resti al 41 bis, è ancora il capo di cosa nostra
Riina è ancora il capo di cosa nostra, deve rimanere al 41 bis. A dirlo il procuratore antimafia Franco Roberti che in un'intervista al Corriere della Sera ha commentato la pronuncia della Cassazione secondo la quale tutti, quindi anche il capo dei capi di cosa nostra, hanno diritto a una morte dignitosa.
Condannato per la strage di Capaci, oltre che per le bombe degli anni 90, Riina oggi ha 86 anni e due cancri ai reni. Per Roberti sarà il tribunale di sorveglianza di Bologna, a cui sp…
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Whirlpool, le rassicurazioni di Stefano Patuanelli: Anche il governo vuole che lo stabilimento ...
Il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli si rivolge ai lavoratori Whirlpool rassicurandoli sull'intenzione del governo di impedire la chiusura dello stabilimento di Napoli: Purtroppo abbiamo strumenti legislativi non idonei
Napoli - Fuorigrotta, un quartiere da incubo (06.09.17)
- Napoli - Se esistesse un format denominato Quartieri da incubo Fuorigrotta vincerebbe a mani basse, la non certo edificante medaglia di municipalità più degradata, sporca, socialmente pericolosa e non a misura di bambino visto l'unica area giochi, da più di un anno, è inagibile.
Sono mesi che associazioni e cittadini lanciano petizioni e scrivono mail alla X Municipalità e al Comune, ma le istituzioni fanno spallucce, rimandando al mittente le segnalazioni e le richieste di intervento e bonifica.
Intanto, il quartiere dopo le vacanze estive appare così, spazzatura, ingombranti, pezzi di auto frutto del lavoro di carrozzieri disonesti abbandonati sul ciglio della strada, topi e giardini presi d'assalto dai barboni ricoperti di escrementi, materassi bottiglie e resti di pranzi frugali.
Situazione ancora più grave nei pressi dello stadio San Paolo dove una mega discarica campeggia sul costone che delimita il sottopassaggio Claudio a poca distanza dalla cabina del gas. Basta una scintilla per creare un vero disastro. I cittadini sono esausti e stanchi di vivere nel degrado. (06.09.17)
Napoli Sotterranea - Campania - Italia
Napoli sotterranea è un complesso di cunicoli e cavità scavate nel tufo poste nel sottosuolo di Napoli; vi si trovano soprattutto numerevoli forme di ambienti ed architetture classiche, greche e romane.
Introduzione
Nata sul mare, Napoli è anche la città del Vesuvio. Il vulcano, presente nella storia, nella vita e nell'arte, è stato anche all'origine di molte delle particolarità della città. Cresciuta sul tufo, sulla pozzolana e sulle rocce generate dalle antiche eruzioni del vulcanismo dei Campi Flegrei, Napoli ha sempre sfruttato la pietra dei suoi colli e del fondo delle sue valli per crescere verso l'alto. Nei vicoli stretti del centro storico, nati sulle direzioni delle antiche vie della città romana, i palazzi si stringono tra loro, e si uniscono, utilizzando tutto lo spazio disponibile. Il cuore di Napoli, tra S.Biagio dei Librai e Piazza San Gaetano, affonda le radici in un passato lontano, fatto dei resti della città, cancellate dallo scorrere dei tempi.
Cultura, folklore, tradizione. Il centro della Napoli dei nostri giorni è figlio del suo passato. Le strade e le piazze di oggi sono il fulcro della lunga storia della città nascosta, della complicata biografia della Napoli Sotterranea.
Dieci, venti, trenta metri più in basso; una visita dei sotterranei offre spunti ed elementi per capire come si è evoluta Napoli, e come il lavorìo nascosto di generazioni di napoletani abbia reso possibile lo sviluppo della città, così come oggi la conosciamo. I primi manufatti di scavi sotterranei risalgono a circa 5000 anni fa, quasi alla fine dell'era preistorica. Successivamente, nel III secolo a.C., i Greci aprirono le prime cave sotterranee per ricavare i blocchi di tufo necessari alle mura e ai templi della loro Neapolis e scavarono numerosi ambienti per creare una serie di ipogei funerari. È il caso, per esempio, della cava greca che lo speleologo Enzo Albertini riportò alla luce, a circa 40 metri di profondità al di sotto del cimitero di Santa Maria del Pianto. Ma lo sviluppo imponente del reticolo dei sotterranei iniziò in epoca romana.
Scorcio di Napoli Sotterranea
Per un visitatore di oggi, non è facile orientarsi nel dedalo dei sotterranei che si stendono sotto quasi tutta la superficie cittadina. Mai abbandonati e dimenticati, i primi acquedotti delle origini sono stati utilizzati nuovamente, cambiati, allargati, e adattati a nuovi usi. Sulle pareti di tufo, è possibile leggere ancora i segni dei picconi, e del lungo lavoro svolto dall'uomo nel sottosuolo.
Eccezionale testimonianza archeologica, il sottosuolo di Napoli è diventato negli ultimi anni, grazie all'impegno di un gruppo di appassionati ricercatori, una meta turistica di fama internazionale. Il percorso delle visite guidate, dopo aver attraversato sale e percorso gallerie di epoche differenti, giunge all'acqua, il cui sfruttamento e trasporto furono gli elementi decisivi per la nascita del sotterraneo.
Grandi ingegneri ed urbanisti, i romani in epoca augustea dotarono la città di gallerie viarie (grotta di Cocceio e grotta di Seiano) e soprattutto di una rete di acquedotti complessa, alimentata da condotti sotterranei provenienti dalle sorgenti del Serino, a 70 km di distanza dal centro di Napoli. Altri rami dell'acquedotto di età augustea arrivarono fino a Miseno, per alimentare la Piscina Mirabilis, che fu la riserva d'acqua della flotta romana.
Larghi quel poco che permetteva il passaggio di un uomo, i cunicoli dell'acquedotto si diramano spesso in tutte le direzioni, con lo scopo di alimentare fontane ed abitazioni situate in diverse aree della città superiore. A tratti, sulle pareti, si notano ancora tracce dell'intonaco idraulico, utilizzato dagli ingegneri dell'antichità per impermeabilizzare le gallerie.
Agli inizi del 1600 il vecchio acquedotto e le moltissime cisterne pluviali non riuscivano più a soddisfare il bisogno d'acqua di una città ormai parecchio estesa e fu così che il facoltoso nobile napoletano il Carmignano costruì un nuovo acquedotto.
Fu solo agli inizi del 1900 che si smise di scavare nel sottosuolo per l'approvvigionamento idrico e si abbandonò una rete di cunicoli e cisterne di oltre 2 000 000 m2, diffusa per tutta la città.
Al giorno d'oggi vi sono diversi percorsi per poter accedere a questa città parallela, ancora non completamente conosciuta; tutti inquietanti ed al tempo stesso affascinanti. Ci si alterna tra cisterne e cave, cunicoli e pozzi, resti del periodo greco-romano e catacombe, ed i passaggi che collegano svariati punti della città anche distanti chilometri sono innumerevoli. FONTE:WIKIPEDIA