Padova - Gli affreschi dell'Oratorio di San Giorgio
L'Oratorio di San Giorgio si trova a Padova sul lato destro della Piazza del Santo. Si tratta di un bell'edificio in stile romanico, fatto costruire nel 1377, come cappella per le tombe di famiglia, dal marchese Raimondino dei Lupi di Soragna. L'interno conserva un prezioso ciclo di affreschi, considerato il capolavoro del pittore veronese Altichiero da Zevio. Dipinti verso la fine del Trecento, gli affreschi illustrano, in modo realistico e con stile narrativo, scene del Vangelo e storie di San Giorgio, Santa Caterina e Santa Lucia.
L'Oratorio di San Giorgio a Padova
Venne affrescato da Altichiero da Zevio con episodi del Vangelo e vite dei Santi, e terminato entro il 1384. Si trova in piazza del Santo, accanto alla Basilica di Sant'Antonio. E' un gioiello da scoprire e ammirare.
L'articolo:
Oritorio San Giorgio Padua
Oratorio di San Michele (Padova)
L'oratorio come lo vediamo oggi è quanto rimane dell'antica chiesa di san Michele e dei santi Arcangeli, costruita in prossimità del castello, residenza della famiglia carrarese: l'edificio costituiva la cappella dedicata a Maria. Questa cappella fu eretta a seguito di un incendio, avvenuto durante l'assedio del vicino Castelvecchio nel corso della riconquista di Padova ai Visconti da parte dell'ultimo signore, Francesco Novello da Carrara.
All'interno si conservano gli affreschi eseguiti nel 1397 da Jacopo da Verona, forse aiuto di Altichiero da Zevio all'oratorio di San Giorgio, eseguiti su commissione di Pietro de Bovi, cugino del direttore della zecca carrarese. Sono l'ultimo lavoro artistico documentato in città prima della caduta della Signoria carrarese e la conquista veneziana.
Gli affreschi sono incentrati sulla vita di Maria: sono raffigurati l'Annunciazione, la Natività e la Adorazione dei magi, la Ascensione, la Pentecoste, la Dormitio Virginis e San Michele. Nel sottarco della cappella vi sono i busti di evangelisti e dottori della Chiesa. Una lapide ancora in sito conferma la paternità di Jacopo da Verona e testimonia che la cappella fu voluta nel 1397 da Piero, figlio di Bartolomeo de Bovi, cugino di Piero di Bonaventura, ufficiale della zecca dei Carraresi.
Places to see in ( Padua - Italy )
Places to see in ( Padua - Italy )
Padua (Padova) is a city in Northern Italy’s Veneto region. It’s known for the frescoes by Giotto in its Scrovegni Chapel and the vast 13th-century Basilica of St. Anthony. The basilica, with its Byzantine-style domes and notable artworks, contains the namesake saint’s tomb. In Padua's old town are arcaded streets and stylish cafes frequented by students of the University of Padua, established in 1222.
Padova ( Padua - Italy ) is a city in North Eastern Italy, and the capital of the province of the same name. It is located centrally in the Veneto region, between Venezia on one side and Vicenza and Verona on the other.
The Padua Card allows you to visit most churches and all museums as well as to use the public transport for €16 (48h) or €21 (72h).
Landmarks
Saint Anthony's cathedral (Basilica di Sant'Antonio), Piazza del Santo Saint Anthony's Basilica is the best-known tourist site in Padova - millions of pilgrims visit every year. Built immediately after The Saint's death in the 1200s, it houses his tomb and notable relics. The statues and crucifix on the main altar are by Donatello, as is the statue of horse and rider in the square in front of the church (called Gattamelata - the honeyed cat). Free.
St. George's Oratory (Oratorio di San Giorgio). A beautiful, frescoed, and generally empty hall on the south side of the piazza next to the Basilica di Sant'Antonio. The paintings were done by two of Giotto's students, and though they are not as magnificent as those in the Cappella degli Scrovegni, you can sit down and gaze at them undisturbed for as long as you like. €2.50.
crovegni's Chapel (Cappella degli Scrovegni), Corso Garibaldi . The Chapel is in the north of the city center, not far from the bus and train stations. The walls and ceilings are covered in frescos by Giotto, completed in 1303-1305.
At 90.000 square meters, Prato della Valle is the biggest square in Europe and probably one of the most beautiful in the World. Historically a Roman theater and later a fairground, it was redone in 1775 to the present layout: a large central grassy area, surrounded by a statue-lined canal, then a broad expanse of flagstones before a couple lanes of traffic are allowed to trickle around it in the distance. Santa Giustina Basilica is along one side of Prato della Valle.
Roman ruins, including an Arena. The Arena is smaller and less impressive than those in Verona or Rome, but well-located in a lovely and well-maintained park. Chiesa Eremitani, near Scrovegni's Chapel, has an unusual wooden ceiling.
Next door to the cathedral is the Baptistry, with impressive frescos by Giusto de Menabuoi (done between 1375-1376). Astronomic Observatory (La Specola) Although the observatory was build after Galileo's time in Padova, you'll learn a lot about his significance for the research in Padova. You reach the top of the tower after a lecture of about one hour and can enjoy the view.
Botanic Garden - the first Botanic Garden in the World, operated by the University of Padova, and on the UNESCO World Heritage list since 1997. It isn't a large garden, but subtly laid out to swallow groups of people and give the impression of solitude.
( Padua - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting the city of Padua. Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Padua - Italy
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Padova- C.a.i. Muggiò-Cappella degli Scrovegni- pinacoteca civica e Oratorio san Giorgio.
Visita alla citta di Padova:
Secondo l'Eneide virgiliana, la città sarebbe nata per mano di Antenore, principe troiano nell'anno 1185 a.C., una tradizione che fa di Padova una delle più antiche città della penisola, e la più antica del Veneto. Sebbene la fondazione sia leggendaria i dati archeologici hanno confermato l'antichissima origine della città, sviluppatasi tra il XIII e XI secolo a.C. e legata alla civiltà dei Veneti antichi.
La città è stata una delle capitali culturali del Trecento: le testimonianze pittoriche del XIV secolo - tra tutte, il ciclo di Giotto alla Cappella degli Scrovegni - la rendono nodo cruciale negli sviluppi dell'arte occidentale. Lo splendore artistico trecentesco fu uno dei frutti del gran fervore culturale favorito dalla signoria dei Carraresi che resero Padova uno dei principali centri del pre-umanesimo. A Padova, tra il XIV secolo e il XV secolo si sviluppò, in concomitanza con Firenze, una imponente corrente culturale votata all'antico che tramuterà nel Rinascimento padovano, e influenzerà la compagine artistica dell'intera Italia settentrionale del Quattrocento. Dal 1222 è sede di una prestigiosa università che si colloca tra le più antiche del mondo.
IL PRATO DELLA VALLE è la più grande piazza della città di Padova e d'Europa con una superficie di 88 620 m²[2].
La configurazione attuale risale alla fine del XVIII secolo ed è caratterizzata da un'isola ellittica centrale, chiamata isola Memmia (20 000 m² circa), circondata da una canaletta (alimentata dal canale Alicorno) sulle cui sponde si trova un doppio anello contenete 78 statue di personaggi famosi nati a Padova o ivi residenti.
ORATORIO DI SAN GIORGIO
Fatto erigere nel 1377 come mausoleo di famiglia da Raimondino Lupi di Soragna, prode condottiero al servizio dei Da Carrara, l'oratorio fu concluso nel 1384. La struttura architettonica, con volta a botte, così come il meraviglioso ciclo di affreschi realizzato da Altichiero da Zevio tra il 1379 ed il 1384, ricordano la cappella degli Scrovegni. A differenza di quest'ultima però nell'Oratorio di S. Giorgio tutto è più grandioso: gli spazi, le figure, le architetture e gli elementi della natura che fanno da sfondo alle scene. Le pareti sono decorate con le storie dei santi cari alla famiglia committente: S. Caterina d'Alessandria (parete destra), S. Lucia (parete destra in basso) e San Giorgio (parete sinistra). In controfacciata e sulla parete di fondo sopra l'altare si ammirano le scene degli eventi salienti dalla vita di Cristo.
Places to see in ( Padova - Italy )
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Padua is a city in Northern Italy’s Veneto region. It’s known for the frescoes by Giotto in its Scrovegni Chapel from 1303–05 and the vast 13th-century Basilica of St. Anthony. The basilica, with its Byzantine-style domes and notable artworks, contains the namesake saint’s tomb. In Padua's old town are arcaded streets and stylish cafes frequented by students of the University of Padua, established in 1222.
Though under an hour from Venice, Padua (Padova in Italian) seems a world away with its medieval marketplaces, Fascist-era facades and hip student population. As a medieval city-state and home to Italy’s second-oldest university, Padua challenged both Venice and Verona for regional hegemony. A series of extraordinary fresco cycles recalls this golden age – including in Giotto’s blockbuster Cappella degli Scrovegni, Menabuoi’s heavenly gathering in the baptistry and Titian’s St Anthony in the Scoletta del Santo. For the next few centuries, Padua and Verona challenged each other for dominance over the Veneto plains. But Venice finally settled the matter by occupying Padua permanently in 1405.
Padua stands on the Bacchiglione River, 40 kilometres (25 miles) west of Venice and 29 km (18 miles) southeast of Vicenza. The Brenta River, which once ran through the city, still touches the northern districts. Its agricultural setting is the Venetian Plain (Pianura Veneta). To the city's south west lies the Euganaean Hills, praised by Lucan and Martial, Petrarch, Ugo Foscolo, and Shelley. It hosts the University of Padua, founded in 1222, where Galileo Galilei was a lecturer.
The city is picturesque, with a dense network of arcaded streets opening into large communal piazze, and many bridges crossing the various branches of the Bacchiglione, which once surrounded the ancient walls like a moat. Padua is the setting for most of the action in Shakespeare's The Taming of the Shrew. There is a play by the Victorian writer Oscar Wilde, titled The Duchess Of Padua.
Saint Anthony's Basilica is the best-known tourist site in Padova - millions of pilgrims visit every year. Built immediately after The Saint's death in the 1200s, it houses his tomb and notable relics. The statues and crucifix on the main altar are by Donatello, as is the statue of horse and rider in the square in front of the church (called Gattamelata - the honeyed cat).
St. George's Oratory (Oratorio di San Giorgio). A beautiful, frescoed, and generally empty hall on the south side of the piazza next to the Basilica di Sant'Antonio. The paintings were done by two of Giotto's students, and though they are not as magnificent as those in the Cappella degli Scrovegni, you can sit down and gaze at them undisturbed for as long as you like.
Scrovegni's Chapel (Cappella degli Scrovegni) is in the north of the city center, not far from the bus and train stations. The walls and ceilings are covered in frescos by Giotto, completed in 1303-1305. The chapel has been well preserved and the art is very impressive. Some of the techniques used were well ahead of their time. A must-see for art and art history fans.
At 90.000 square meters, Prato della Valle is the biggest square in Europe and probably one of the most beautiful in the World. Historically a Roman theater and later a fairground, it was redone in 1775 to the present layout: a large central grassy area, surrounded by a statue-lined canal, then a broad expanse of flagstones before a couple lanes of traffic are allowed to trickle around it in the distance.
Santa Giustina Basilica is along one side of Prato della Valle. When you visit, don't miss the Martyr's Hallway off of the right-front corner of the basilica. Roman ruins, including an Arena. The Arena is smaller and less impressive than those in Verona or Rome, but well-located in a lovely and well-maintained park.
Chiesa Eremitani, near Scrovegni's Chapel, has an unusual wooden ceiling. The church was badly damaged in WWII, and much of its artwork was destroyed, but what remains is beautiful. The Duomo, or cathedral, is smaller than the two basilicas but not by much - don't be misled by the relatively small façade on Piazza del Duomo. Michaelangelo was involved in the cathedral's design.
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Altichiero in 60 secondi
I Maestri, in 60 secondi questa volta vi regala uno dei capolavori assoluti dell'arte trecentesca. Il ciclo dell'oratorio di San Giorgio a Padova opera del maestro Altichiero ha dell'incredibile per la composizione, il segno e la straordinaria tridimensionalità. Ve lo racconto, in 60 secondi. Trovate tutta la serie dei Maestri, in 60 secondi anche sul mio profilo instagram e sulla mia pagina facebook.com/claudiomassimostrinati. Buona visione!
Monselice (Padova) Villa Duodo Santuario delle Sette Chiese Duomo Vecchio Oratorio di S. Giorgio
Antica pieve di Santa Giustina (o Duomo Vecchio)
Il duomo vecchio, dedicato a Santa Giustina, è una costruzione tardo romanica, che risale probabilmente al 1256. Davanti al portale il duomo ha una piccola loggia ad arco acuto. All'interno si trovano dipinti di scuola veneziana (probabilmente del XV secolo). Nel 1361 presso la pieve di Santa Giustina Francesco Petrarca ricevette un beneficio di canonico.
Santuario delle Sette Chiesette
Ideato e costruito da Vincenzo Scamozzi su commissione dei nobili veneziani Duodo tra il 1605 e il 1615. In quello stesso periodo i Duodo fecero costruire sei cappelle, lungo il pendio del colle, ottenendo da papa Paolo V la concessione delle stesse indulgenze accordate ai pellegrini che si recavano in pellegrinaggio alle sette basiliche maggiori in Roma. L'arco d'ingresso all'area sacra del Santuario Giubilare delle Sette Chiesette, costruito nel 1651, è chiamata la Porta Romana o Porta Santa dove l'iscrizione Romanis basilicis pares ricorda il collegamento con il pellegrinaggio alle basiliche romane. Le sei cappelle ospitano cinque pregevoli pale di Jacopo Palma il Giovane mentre in quella cointitolata ai santi Pietro e Paolo, vi è una pala attribuita al pittore bavarese Johann Carl Loth.
Oratorio di San Giorgio (la Settima Chiesetta)
Il santuario di San Giorgio, detto dei Santi, è il punto d'arrivo della via sacra. Nel 1651 vennero traslati da Roma i corpi di tre martiri e numerose reliquie. L'interno, affrescato da Tommaso Sandrini, è abbellito anche da un pregevolissimo paliotto d'altare in intarsio marmoreo e pietre dure uscito dalla maestria della bottega dei Corberelli. La chiesa è meta di migliaia di visitatori e devoti per la festa di San Valentino che si celebra il 14 febbraio durante la quale un sacerdote impartisce la benedizione ai bambini e adulti e consegna loro una chiavetta d'oro.
Villa Duodo è una villa veneta, il cui progetto è attribuito a Vincenzo Scamozzi, anche se alcune parti più recenti sono state rielaborate da Andrea Tirali. La villa si trova a Monselice ed è posta a metà costa del Colle della Rocca.
Villa Duodo.
Fu costruita dalla nobile famiglia veneziana Duodo sulle fondazioni di un più antico castello detto di San Giorgio. A destra, l'ala più antica risale al 1593 ed è opera dell'architetto Vincenzo Scamozzi. La parte frontale, aggiunta nel 1740, è la più recente. A sinistra del complesso si sviluppa l'esedra dedicata a San Francesco Saverio, una grande scalinata in pietra del 1600. La villa, visitabile solo esternamente, è preceduta dal percorso delle Sette Chiese.
Il santuario giubilare, progettato dallo Scamozzi su commissione dei conti Duodo nella prima metà del Seicento, è formato da 6 cappelle allineate lungo il colle, e da una settima chiesa, dedicata a San Giorgio, che chiude idealmente il percorso devozionale sulla spianata della villa.
Le cappelle divennero un popolare luogo di pellegrinaggio, quando papa Paolo V concesse l'indulgenza plenaria ai pellegrini che avessero visitato il santuario equivalente alle sette maggiori basiliche di Roma; ognuna delle sei cappelle porta il nome di una basilica romana (la sesta ed ultima porta il nome di San Paolo e San Pietro). Ogni cappella contiene un affresco di Jacopo Palma il Giovane.
S.Giorgio di N. (UD) - AURA FIDELIUM
La parrocchia di San Giorgio di Nogaro, in occasione dei 250 anni del voto alla Vergine Maria, ha organizzato la mostra Aura fidelium, fulgor Virginis
I Segreti di Santa Giustina (Padova) - Intervista speciale all'Abate della Basilica
Con le telecamere di Stoa News ci siamo introdotti in un luogo dove il silenzio è di casa: un Monastero.
Questo non è un monastero qualunque, ma quello di Santa Giustina a Padova. In un Luogo dalle mille sfumature ricco di architettura e storia, abbiamo intervistato L'Abate, Don Giulio, per porgli alcune curiose domande.
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Padova - Piazza del Santo
sottofondo musicale Linha do Horizonte degli Azymuth
Vídeo dedicato ad Alex M., Ivan C. Livia M. e Sandra M.
Piazza del Santo, su cui sorge la Basilica, l'oratorio di S.Giorgio,Scuola del Santo, Museo Civico e la statua del Gattamelata di Donatello
Il Santo del giorno San Giorgio di Lydda
Liturgia del giorno: At 13,44-52; Sal 97;/ Gv 14,7-14
Il culto per san Giorgio è antichissimo, come testimoniano tanti documenti letterari e monumenti archeologici tra cui il suo sepolcro venerato a Lydda, in Palestina. Eppure le notizie storicamente certe su di lui sono scarse. Il suo nome richiama immediatamente la nota leggenda del cavaliere che libera la fanciulla dal drago Secondo una delle più antiche passiones che ne parlano, dopo essere stato educato cristianamente, Giorgio entrò nell’esercito arrivando a ricoprire la carica di tribuno delle milizie. Durante la persecuzione di Diocleziano (ma secondo altri di Daciano, imperatore dei Persiani), distribuì i suoi beni ai poveri e si professò apertamente cristiano, rifiutandosi di sacrificare agli dei; per questo fu battuto con verghe, sospeso, lacerato e gettato in carcere, dove gli apparve Gesù predicendogli sette anni di atroci sofferenze. Al racconto della sua ferma testimonianza di fede si aggiunsero poi elementi fantasiosi meno credibili. Il martirio avvenne per decapitazione in una data incerta. Ma da allora, a confermarne le radici storiche, la sua vicenda fu celebrata con panegirici e biografie per la penna di Gregorio di Tours, Venanzio Fortunato, san Pier Damiani e Jacopo da Varazze nella sua Legenda aurea. All’epoca delle crociate il suo culto conobbe un forte incremento anche grazie ad alcuni elementi leggendari. Dai crociati Giorgio fu proclamato patrono della cavalleria. Moltissime chiese gli furono dedicate un po’ dovunque, anche in Italia: a Roma, Ravenna, Ferrara, Genova, Venezia, Napoli e Reggio Calabria. Lo hanno come speciale protettore l’Ordine Teutonico, l’’Ordine militare di Calatrava di Aragona, il Sacro militare Ordine Costantiniano di san Giorgio, riconosciuto dalla Santa Sede, e l’Ordine della Giarrettiera, fondato da re Edoardo III d’Inghilterra, nonché gli scouts e gli arcieri. Ricchissima è l’iconografia che lo riguarda, in Occidente e in Oriente, legata soprattutto alla leggenda del drago sconfitto.
L'Oratorio di San Giovanni e i suoi affreschi
Descrizione
SOPRA LE CUPOLE DEL SANTO
In occasione del Giugno Antoniano a Padova è possibile salire sulle cupole della Basilica di Sant’Antonio. Abbiamo provato questa esperienza in anteprima
St George Cottonwood Oratory Festival
ПРОГУЛКА ПО ПАДУЕ, ВЕНЕТО, ИТАЛИЯ 웃 PADOVA, ITALY, TRAVEL IN THE OLD TOWN
6 GIUGNO 2018 PADOVA, VENETO, ITALIA
Падуя, Италия, путешествия в Старом Городе
Padova, Italia, viaggio nel centro storico. Padua / Padova Italy City Tour Highlights. Padua, Italy, travel in the Old Town
Visita alla Cappella degli Scrovegni. Visita ai musei Civici degli Eremitani e alla Basilica di Santa Giustina. Visita alla Basilica di San Antonio.
La Basilica di Sant’Antonio di Padova fu costruita tra il 1232 ed il 1310 laddove secondo una tradizione tardo medievale sorgeva in età romana un tempio a Giunone. Nel Medioevo sorgeva la piccola chiesa di Santa Maria Mater Domini, a fianco della quale nel 1229 fu fondato un convento dei francescani, forse proprio da Sant’Antonio che vi soggiornò tra il 1229 ed il maggio 1231. Quando Frate Antonio morì all’Arcella il 13 giugno 1231 la sua salma fece ritorno a Padova in questo convento e composta in questa chiesa. Fu in seguito alla registrazione di vari miracoli sulla sua tomba e il gran numero di pellegrini in arrivo dalle vicinanza prima e poi anche Oltralpe che le varie componenti della città, non solo religiose, ma anche il Comune e l’Università richiesero la beatificazione di Antonio che fu fatto Santo in tempi brevissimi, il 30 maggio 1232 dell’anno successivo alla sua morte, nella Cattedrale di Spoleto nominato da Papa Gregorio IX. Fu così che si decise di realizzare la Basilica partendo dalla Chiesetta che non fu distrutta ma inglobata come cappella della Madonna Mora, basilica che fu completata nel 1310 con alcune modifiche e lavori anche nei secoli successivi.
Il Santo, come chiamata comunemente la Basilica dai padovani, è assai grande ed è il risultato del’incontro di vari stili architettonici: facciata romanica con archi rampanti in stile gotico con le cupole in stile bizantino, con i due campanili gemelli che sembrano quasi minareti. All’interno è uno scrigno che contiene dei vari tesori di arte sacra, scultore, dipinti oltre ad ovviamente la tomba (sulla quale è puntata una web cam) nella Cappella della Tomba e la Cappella delle reliquie alle quali vengono affidate le preghiere dei fedeli che si affidano a lui per cercare conforto, sostegno ed aiuto per superare le avversità che la vita ci mette di fronte.
Internet è già pieno di informazioni per cui mi limito a segnalarvi la pagina su wikipedia dedicata alla Basilica dove potrete trovare tutti i dettagli sulle opere artistiche ed i tesori contenuti nelle varie cappelle. Direi comunque che assolutamente da vedere sono l’Arca del Santo con la tomba e gli ex-voto di milioni di pellegrini transitati davanti, la Cappella delle reliquie tra cui la famosa “lingua del Santo”, la Cappella della Madonna Mora, quel che rimane dell’antica chiesa che ospitò la salma di Antonio quando morì e a partire dalla quale fu realizzata la Basilica e la Cappella del beato Luca Belludi, che ospita la salma del compagno di preghiera di Sant’Antonio. In questa cappella notevoli sono gli affreschi di Giusto de’ Menabuoi (autore dei meravigliosi affreschi del Battistero del Duomo), di formazione giottesca tra cui la famosa veduta della Padova Trecentesca con Sant’Antonio che appare a Luca Belludi in preghiera preannunciandogli la liberazione di Padova.
A tutelare la Basilica di Sant’Antonio e tutti i tesori spirituali, storici, artistici che racchiude c’è la Veneranda Arca del Santo, antica istituzione nata nel 1396 la cui presidenza conta 7 membri in carica per 5 anni di cui 5 nominati dal Comune in aggiunta al rettore della Basilica e ad un rappresentante della Santa Sede.
All’esterno la statua equestre del Gattamelata, opera di Donatello in omaggio al condottiero Erasmo da Rotterdam, molto belli sono i chiostri del convento francescano all’interno del quale si trovano i Musei Antoniani. Di notevole interesse artistico sono la Scoletta del Santo e l’Oratorio di San Giorgio che si affacciano sul sagrato della Basilica.
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Bazylika św. Mikołaja Cudotwórcy ✠ Βασιλική του Αγίου Νικολάου - Μπάρι (Βάριον) ✠ Απολυτίκιο Άγ. Νικολάου Αρχιεπισκόπου Μύρων της Λυκίας ✧
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THE HOLY CATHOLIC MASS ✞✙ LA SANTA MISA ✠ LITURGIA DELLA SANTA MESSA ✚ BASILICA PONTIFICIA DI SAN NICOLA - BARI
SAN GIORGIO DI NOGARO 25 Gennaio 2015
Dedicato agli atleti della Canottieri Padova
By Gianluca VDJ
Padoue (Italie) : Itinéraire de visite touristique et culturelle par vue aérienne de la ville en 3D
aircitytour.com, l'itinéraire de vos visites touristiques et culturelles en vidéo en 3D (visite virtuelle). D'autres visites sont disponibles sur aircitytour.com
Visite virtuelle de la ville de Messine (Sicile), par vue aérienne en 3D, à partir du logiciel Google Earth.
Détail de la visite par lieux :
- Butterfly House and Fairy Wood Butterfly Arc
- Terme Euganee
- Santuario della Madonna della Salute
- Villa Giusti
- Villa Emo Capodilista
- Esapolis
- Santuario di San Leopoldo Mandić
- Parco Iris
- Basilique Sainte-Justine
- Prato della Valle
- Jardin botanique de Padoue
- Museum of Precinema
- Observatoire astronomique de Padoue
- Carrarese's Castle of Padua
- Basilique Saint - Antoine & Piazza del Santo
- Monument équestre à Gattamelata
- Oratoire Saint-Georges de Padoue
- Loggia e Odeo Cornaro
- Dôme de Padoue
- Diocesan museum of Padua, Italy
- Piazza dei Signori, Padua & Torre dell'Orologio & Kenny Random
- Palazzo della Ragione, Piazza delle Erbe & Piazza della Frutta
- Palais Bo
- Pont San Lorenzo
- Palazzo Zabarella
- MUSME
- Santa Sofia Church
- Planetario di Padova
- Musées civiques de Padoue & Église des érémitiques de Padoue
- Palazzo Zuckermann
- Chapelle Des Scrovegni
- Ex Foro Boario
- Canale Piovego
- Parco Padovaland
- Villa Pisani & Labyrinth of Villa Pisani
San Valentino e l'Oratorio di S. Giorgio a Monselice a cura di Marisa Sottovia