L'orto urbano di Alessandria: un esempio di agricoltura sociale.
Sperimentazione di agricoltura sociale avviata nel 2010 in collaborazione con Cissaca, Consorzio Consolidale e l'orto urbano di Marco Lamborizio. Da questa esperienza hanno poi preso il via il progetto Locale Solidale di Alessandria e l'Orto di Ulisse di Torre Garofoli.
Orti urbani: istruzioni per l'uso
Si è svolta oggi a Roma, nei pressi della nuova area residenziale adiacente al Parco della Marcigliana la presentazione di Orti urbani: regole per l'uso.
Il nuovo concept abitativo realizzato dal Gruppo Batelli con l'ausilio dell' Università di Perugia.
L'architetto Eugenio Batelli, pioniere dell'introduzione dell'ortocoltura in ambiti residenziali ha raccontato la genesi di questo progetto profondamente green
Nel 2008 abbiamo iniziato a lavorare al progetto analizzando molti siti. Abbiamo scelto il Parco naturale della Marcigliana. oasi naturale e area protetta, come il luogo ideale vicino al quale costruire un nuovo modo di abitare.
L' Italia e Roma in particolare sono molto indietro sull'utilizzo del verde privato rispetto ai paesi del nord Europa.
Con Horti della Marcigliana nascono 150 nuovi orti privati; alcuni associati ai nuovi appartamenti, altri messi a disposizione dei residenti del quartiere.
La passione per la terra trova finalmente una sua dignità, un ruolo primario e un' organizzazione sistemica in ambito residenziale.
L'utilizzo comune di attrezzi e dei capanni per gli utensili agricoli, oltre allo scambio dei prodotti che si potrà instaurare tra vicini di orto, saranno la naturale conseguenza di socialità tra gli abitanti del quartiere.
Molti ovviamente i benefici per la salute, come ricorda il Prof. Bruno Romano docente di botanica ambientale applicata dell'università di Perugia.
Un' attività all'aria aperta, coltivare prodotti genuini a centimetro zero, avvicinare i bambini al mondo agrario sono soltanto alcuni dei vantaggi derivanti dal progetto Horti della Marcigliana
Il prof. Aldo Ranfa , anch'egli docente di botanica ambientale applicata dell'ateneo umbro, racconta l'impegno dell'istituto e l'entusiasmo dei ricercatori che vedono finalmente realizzato questo concept innovativo che unisce natura e cemento, costruttori e agronomi.
Sono rimasto sorpreso dall'interesse mostrato da parte dei costruttori a questo nuovo concetto abitativo e grande è l'attesa per la risposta da parte dei futuri acquirenti
E allora via con pomodori, carote, ravanelli, cavoli e zucchine.
Gli Horti della Marcigliana prevedono anche la fornitura di materiale didattico e l'assistenza dell'Università di Perugia ai neofiti dell'orto che in primavera inizieranno a coltivare i loro prodotti sotto casa.
dc
Alessandria 2012, un'idea di città
Alessandria può cambiare se si concentra sulle risorse esistenti e ancora poco sfruttate. Ci vorranno un po' di anni ma si può fare. Il risanamento economico del Comune è una necessità ma con una buona programmazione non è detto che per cambiare marcia si debba aspettare molto tempo. Recupero degli spazi lungo i fiumi, dei collegamenti fra i Forti, ampliamento dell'esperienza degli orti sociali e valorizzazione del giardino botanico comunale sono esempi di cose fattibili. Si dirà che per rilanciare Alessandria c'è bisogno di più, vero, però iniziamo da qualcosa. Verde e qualità della vita sono buoni punti di partenza.
MARAMAO PERCHÉ FAI L’ORTO?
Oggi inauguriamo la TOP TAP Production, nella quale io e Pepita ci occuperemo di inquinamento, abusivismo ed illegalità con filmati esclusivi, vi porteremo alla scoperta di ... Mondi nascosti
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La Casa di Quartiere di Alessandria. Nuovi modi di pensare l’abitare, l’accogliere e il futuro
Ad Alessandria, troviamo un centro di incontro multiculturale e polifunzionale in grado di rendere possibili sogni e progetti innovativi. Uno spazio aperto a tutte e tutti, dove cultura, immaginazione e intraprendenza si incontrono e si fondano per costruire un presente e un futuro sostenibili.
Video-intervista a cura di Daniel Tarozzi, Roberto Vietti e Paolo Cignini.
Alessandria - Si può vivere così? da RadioGold
Per la Sindaca Rossa il problema di Alessandria nel 2014 è il fascismo?
I problemi di Alessandria nel 2014 secondo il consigliere comunale comunista Fiorentino, l'assessore alla Sicurezza civica Barrera ed il Sindaco PD Rita Rossa sono il fascismo, la Xa Mas, l'antisemitismo, eccetera eccetera... non la loro incapacità di governare la città, le tasse al massimo, le buche nelle strade, la disoccupazione, la gente che non arriva alla fine del mese... tutto questo perché dei ragazzi di Alessandria hanno costituito un'associazione con cui sono andati a pulire le tombe dei caduti della RSI nel cimitero di Alessandria visto che il Comune non lo fa... Sì, il problema sono questi ragazzi... Ora che il Comune vigilerà su questi ragazzi che mai più puliscano le tombe del cimitero - impegnando all'uopo la Polizia Municipale, la Questura, la Prefettura e magari la NATO - gli alessandrini possono sentirsi più tranquilli...
Alessandria, rinnovati due quartieri - GRP Televisione
I quartieri più storici di Alessandria saranno coinvolti in un processo di riqualificazione urbana con i fondi dell'UE.
Alessandria 2000 - Appartamenti ad Alessandria
Il nuovo complesso residenziale di Alessandria, con unità abitative, uffici, aree verdi, centri commerciali. Sito ufficiale:
Come allestire un orto urbano
Video di trattamenti naturali, salute, perdita di peso, fitness, una vita sana e benessere.
RICORDA: consultare sempre un medico o uno specialista per una diagnosi accurata e un trattamento giusto per voi.
I nostri contenuti è solo a scopo informativo.
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Gestione piano neve in Alessandria
La giornalista Monica Gasparini intervista Stefano Gagino, consigliere di AMIU Spa, Azienda Multiservizi Igiene Urbana, che illustra la gestione del piano neve nella città di Alessandria e nel suo territorio.
ALESSANDRIA OVEST ALLUVIONE DICEMBRE 1994
ALESSANDRIA OVEST ALLUVIONE DICEMBRE 1994
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15 GIUGNO 2018 ALESSANDRIA QUARTIERE CRISTO LAGHETTO DEL FOTOVOLTAICO
In mattinata fatto il sopralluogo ad un'altra situazione cittadina dove purtroppo il degrado imperversa sovrano da decenni.
Il tutto è stato lasciato come se non esistesse, da anni di trascuratezza da parte soprattutto dalle amministrazioni comunali precedenti.
Il gioco di scaricare la polpetta avvelenata a quelli che subentrano è tipico della politica italiana, d'accordo gli atti di vandalismo persistente in atto nella zona ma la manutenzione delle pompe, il ripristino delle staccionate, la pulizia e altro ancora a chi spettavano?
Adesso il costo è diventato enorme e insopportabile per qualsiasi amministrazione, lo stesso dicasi per il laghetto della stazione per il quale si spera che qualche gruppo di volontari di una costituita onlus abbia l'intenzione di prendersi carico della cura del luogo prima che faccia la stessa fine del fotovoltaico.
Il costo attuale per il ripristino del laghetto del fotovoltaico, è diventato un costo esorbitante e per ovviare, come sentito dire, si tratta di passare il solito colpo di spugna, ovvero, L'ELIMINAZIONE
Eliminazione MA SONO D'ACCORDO I CITTADINI?
Allora, prima di prendere decisioni, l'amministrazione dovrebbe sentire il parere dei cittadini, dire veramente le cose come stanno, come si intende risolvere, quanto è la spesa senza gonfiarla come spesso accade e lasciare decidere al cittadino.
Non penso sia corretto passare la ruspa e fare un prato, sarebbe come; quando ci saranno da sostituire i pannelli fotovoltaici, fare usare agli inquilini le candele perchè non ci sono soldi per sostituirli.
CERTO CHE E' UN BEL RAGIONARE QUESTO, COMPLIMENTI.
Cosa serve fare delle grandi opere come è stato il PISU, come ora ALESSANDRIA 2000 se non riusciamo a gestire le cose di ordinaria manutenzione, lasciando decadere perchè diventino straordinarie? Per altri interessi forse? Per poter abbattere o per poter sanare i bilanci?
Il laghetto fotovoltaico è la rappresentazione di come le cose si incancreniscono e diventano quasi irrecuperabili quando manca la manutenzione continua e ordinaria.Questo è un difetto genetico della classe politica italiana. Infatti lo sfascio del laghetto è dovuto all'abbandono di anni e anni dove varie amministrazione, di diverso colore politico si sono succedute al governo della città.
Una forte dimostrazione la si nota bene nell'arco di Trionfo di piazza Matteotti (Genova) dove l'ultima manutenzione ' stata eseguita nel 1960.
Ebbene, la mentalità alessandrina e della sua classe politica, è quella di costruire le cose e considerarle eterne ovvero talmente eterne da non fare manutenzione e considerarle ancora nuove.
Andate gente, andate a vedere le varie zone D nello stato desolante che sono, specialmente quelle di Spinetta Marengo, le zone D5, D6 dove si è obbligati a camminare a centro strada perchè i marciapiedi e piste ciclabili sono invase dai rovi e a luglio e agosto, troviamo gente che raccoglie le more per fare le marmellate.
Si, un Cm dopo l'altro, si raffazzona solo il centro perchè è lì che passa chi conta
Giovanissimi B: Orti - Novese 0-6 carambola in area Orti
Verso la fine della partita, sul punteggio di 0-5 i ragazzi di Novi continuano a spingere e nasce questa carambola, generata da una bella parata e una serie di tentativi murati dai difensori degli Orti.
Alessandria, in crisi l'assistenza domiciliare
Assistenza domiciliare, un servizio gestito ad Alessandria su mandato del comune e che, secondo alcune voci, potrebbe entrare in crisi.
Giornata degli Orti nelle scuole
Descrizione delle operazioni da eseguire prima dell'intervento in classe e durante la mattinata.
Giornata del PNSD - Istituto Comprensivo De Amicis - Manzoni di Alessandria
Video realizzato in occasione della Giornata del PNSD per l'evento Contaminazioni Digitali (30.11.2016). Le attività della giornata, inserita nel progetto della settimana del PNSD, hanno avuto come obiettivo la familiarizzazione, “contaminazione”, col digitale delle attività quotidiane. Si è ormai tutti consapevoli che il digitale è agente attivo dei grandi cambiamenti sociali, economici e comportamentali, di economia, diritto e informazione, e si deve tradurre in competenze di “cittadinanza digitale” essenziali per affrontare il nostro tempo e il futuro.
Una delle tante ville del'800 presenti nella prov di Alessandria
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Torino, il quartiere dello sgombero viene smilitarizzato: Rivogliamo normalità
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Da oltre una settimana persone e mezzi non potevano circolare liberamente nelle zone adiacenti
(Torino). I clienti sono diminuiti. Ci avevano detto che le forze dell'ordine sarebbero andate via martedì, invece è venerdì e sono ancora qui. Speriamo di riavere la normalità e che le persone tornino. Commercianti e residenti del quartiere dell'Asilo Occupato, sgomberato giovedì 7 febbraio, da una settimana vivono la militarizzazione della zona. Oggi le camionette e le macchine della polizia hanno definitivamente liberato corso Brescia, in cui da una settimana mezzi e persone non potevano circolare liberamente. Via Alessandria, dove si trovava il centro sociale, resta però controllata. (s.iacomussi)
G.S. Orti: 36° Torneo dell'Amicizia
Qualificazioni di mercoledì 25 maggio