Italia. Milano
Giornale Luce B1608 del 25/10/1939
Descrizione sequenze:il nuovo Palazzo di Giustizia a Milano, la Torre degli archivi ; particolari dell'esterno del palazzo ; l'atrio con la statua della Dea Temi ; gli interni del palazzo ; il tetto ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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Sondrio città. italy. / 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, della città di Sondrio. Italy.
Luoghi Visitati.
Sondrio città: Belvedere della città 0:12. Stazione Ferroviaria 0:21. Piazzale Giovanni Bertacchi 0:27. via Milano 0:38. Chiesa Beata Vergine del Rosario 0:44. Mallero 0:55-1:36-5:10. Palazzo di Giustizia 1:01. Palazzo di Governo 1:13-1:17-1:25. Chiesa San Bartolomeo 1:31. Piazza Garibaldi 1:42-1:49. Piazza Campello 2:00-2:30. Municipio 2:06. Colleggiata: Parrocchia Santi Gervasio e Protasio 2:13. Torre Ligariana 2:39. Chiesa di San Rocco 2:44. Chiesa Nostra Signora di Lourdes 2:54. Largo Pedrini 3:00. Palazzo Sertoli 3:06. via Scarpatetti la parte più antica 3:21. Castel Masegra 4:40. Belvedere della città Sud-Ovest 4:57. Lavatoio di Fracaiolo 5:17-5:22. Mallero in via Gombaro 5:32.
Ringrazio della Visualizzazione.
Report Vigano Udine e Trieste
Lunedì 14 maggio, a partire dalle ore 10,30, presso il Liceo Scientifico “Giovanni Marinelli” di Udine, il giudice della Corte costituzionale Francesco Viganò ha incontrato le studentesse e gli studenti del Liceo, nell’ambito del progetto “Viaggio in Italia: la Corte costituzionale nelle scuole”. Dopo una breve lezione, il giudice Viganò ha risposto alle domande che le ragazze e i ragazzi gli hanno rivolto sui temi della giustizia e della legalità.
Martedì 15 maggio, a partire dalle ore 10,30 è stata la volta di Trieste: il giudice Viganò ha tenuto la sua lezione alle studentesse e agli studenti del Liceo Classico e Linguistico “Francesco Petrarca” di Trieste”. Sono seguite le domande delle ragazze e dei ragazzi.
BARI POLO DELLA GIUSTIZIA NELLA EX CASERMA MILANO CAPOZZI
RAGGIUNTA L'INTESA SULLA NUOVA SEDE DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA DI BARI. SORGERA' NELL'EX CASERMA MILANO-CAPOZZI, ORMAI DISMESSA, IN VIA ALBEROTANZA
Fan Stories | Il collezionista di maglie (Puntata 6 di 9)
Andrea Ronchi ci racconta la sua collezione di maglie rossonere: la prima, la più recente, l'introvabile, una maglia particolare... Dagli anni '60 fino a oggi
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Donna sfrattata tenta di darsi fuoco in Tribunale
Si è cosparsa di benzina e con un accendino tra le mani ha minacciato di darsi fuoco. Disperata, per uno sfratto esecutivo. E' accaduto stamani all'interno del Palazzo di Giustizia della Spezia. La donna, di origine albanese, si è prima cosparsa del liquido infiammabile al primo piano del palazzo e poi è andata nell'aula avvocati. Alcune persone presenti si sono subito accorte della situazione e hanno chiamato gli agenti di polizia giudiziaria che hanno cercato di farla ragionare, facendola parlare del suo problema. E' accaduto intorno alle 11. Alla fine, dopo alcuni interminabili momenti, la donna è stata convinta a desistere dal gesto e ed è stata sottoposta al trattamento sanitario obbligatorio.
23/03/2015 - TRIBUNALE: ALLARME BOMBA PER L'AUTO DI UN TUNISINO
IL NOTIZIARIO (lunedì 23 marzo 2015) - Allarme bomba davanti al tribunale di Trieste a causa dell'auto di proprietà di un tunisino parcheggiata, da giorni, negli stalli riservati ai dipendenti del Palazzo di Giustizia. Via Coroneo chiusa al traffico e misure straordinarie da parte degli artificieri a causa dello stato di allerta derivante dalle minacce terroristiche.
2017-12-07 PRATO - FUORI USO TUTTI GLI ASCENSORI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA
2017-12-07 PRATO - FUORI USO TUTTI GLI ASCENSORI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA
Viaggio nelle carceri: Francesco Vigano a Genova
Il Giudice Francesco Viganó ha incontrato le detenute e i detenuti, nell'ambito del progetto Viaggio in Italia: la Corte costituzionale nelle carceri. La lezione si é sviluppata attorno al frammento di Costituzione Tendere alla rieducazione. Dopo la lezione il Giudice ha risposto alle domande che le detenute e i detenuti gli hanno rivolto sui temi della giustizia e della legalitá.
Tribunale Trieste rigetta questione di legittimità costituzionale,ma riconosce il diritto soggettivo
aggiornamento contenzioso civile
Ruolo Generale,
N. 3785/2019, Registro: Contenzioso Civile,
Ufficio: Tribunale Ordinario di Trieste
iscritto al ruolo il 13/09/2019
Oggetto
RECLAMI AL COLLEGIO
Provvedimenti d'urgenza ex art. 700 c.p.c
Reclamo avverso la ordinanza di rigetto del ricorso cautelare d'urgenza ex art. 700 CPC, perso nel contenzioso civile contro il MIUR.
Il Collegio del Tribunale di Trieste, dopo la udienza in data 30.10.2019 ed al termine della Camera di consiglio, lo ha rigettato perche' infondato.
Nondimeno, e' stato riconosciuto il titolo giuridico del diritto soggettivo invocato da me e dal mio legale l'Avv. Michele Rodaro del Foro di Udine, contro la interpretazione e le argomentazioni a sostegno di un preteso interesse legittimo, interpretazioni del G.O., il Giudice ordinario dottor Francesco Saverio Moscato, e dell'Avv.Distrettuale dello Stato, Avv. Lorenzo Capaldo, difensore del MIUR, della dirigenza scolastica e parte resistente nel contenzioso civile.
Tuttavia con richiamo alla sentenza della Corte Costituzionale, la nr. 5/2018 anche il Collegio del Tribunale di Trieste si è uniformato a quanto statuito dal dott. Moscato, con la sua ordinanza di rigetto dell'agosto 2019.
Non hanno ritenuto di attivare alcun giudizio in via incidentale, accontentandosi e ritenendo sufficienti le considerazioni costituzionali gia' scaturite dal ricorso in via principale promosso dalla Regione Veneto, nel 2017, seppur - a mio avviso ed anche nella opinione di alcuni addetti ai lavori costituzionalisti - esso fosse stato avanzato sulla potesta' legislativa e depositato in via principale, e non in via incidentale; dunque un ricorso non avanzato sulla questione di conformita' della legge ai principi fondamentali e diritti soggettivi, in capo alla persona, all'individuo, e tutelati costituzionalmente, ma centrato invece sul conflitto delle rispettive sfere di competenza (Stato e Regione).
Solo marginalmente la Consulta ha toccato anche la questione dei diritti soggettivi, con la sentenza nr. 5/2018 pronunciata sul ricorso della Regione Veneto.
Non e' escluso che in futuro su analoghi ricorsi o reclami, altri Tribunali o Giudici aditi su questioni di legittimita' costituzionale, abbiano diverse valutazioni.
Nel nostro ordinamento giuridico non esiste infatti il principio del precedente vincolante.
Per quanto mi riguarda come cittadino e genitore, il riconoscimento nella ordinanza del Collegio del Tribunale di Trieste, del diritto alla istruzione anche nella scuola della infanzia, come un diritto soggettivo e non come interesse legittimo - diritto che e' anche diritto sociale per il pieno godimento dei diritti politici e sociali - e' un risultato giurisprudenziale notevole, che altri potranno usare, se vorranno, in future argomentazioni o ricorsi/reclami.
Infatti la tesi del difetto di giurisdizione sostenuta dall'Avv Distrettuale dello Stato, e' stata rigettata dal Collegio del Tribunale di Trieste, dando ragione a noi.
Cio' segna un indubbio punto a favore nel dibattito e nella difesa dei diritti costituzionali, civili ed umani.
Anche il fatto che il Collegio del Tribunale di Trieste abbia valutato la posizione di inadempienza di noi genitori - nello specifico caso partecipi di un iter di obiezione attiva alla vaccinoprofilassi sin dalla nascita di nostro figlio, quattro anni fa (2015), con dissenso informato agli atti dopo confronto con la Autorita' sanitaria in occasione dell'invito alla vaccinazione - senza criticarla, e senza fare riferimento alle eventuali misure sanzionatorie, ne' ad eventuali situazioni pregiudizievoli della salute del minore non, vaccinato, per la decisione di una prudente e consapevole scelta presa dai genitori (sospensione di giudizio sull'atto sanitario profilattico) - e' una vittoria del diritto soggettivo e del diritto alla autodeterminazione dell'individuo, sulla sovranita' del corpo e della coscienza.
Queste erano alcune preoccupazioni espresse dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, che sono state - nello specifico caso prospettato nel contenzioso - lasciate cadere e non raccolte dal Collegio del Tribunale di Trieste. Certamente una piccola vittoria che riconosce ancora una volta il principio del consenso libero ed informato in ambito medico terapeutico come princip
io giuridico fondamentale della persona umana.
La sconfitta del reclamo, rigettato, ha in nuce un piccolo tesoro giuridico, un riscatto della persona che in futuro altri - a titolo individuale, associativo o politico parlamentare - potranno usare e valorizzare per ridare dignita' e giustizia alla societa' italiana, se ne avranno la forza, i numeri e la determinazione necessaria.
Buon natale
Luca Scantamburlo
19.12.2019
Servizi online del Tribunale di Firenze
Avvicinare il Tribunale ai cittadini e alla giustizia si traduce in concreto anche nel rendere i servizi sempre più accessibili ed efficienti; abbattere i tempi e la burocrazia; dare certezza nei servizi. Da tempo il Tribunale di Firenze lavora su questo aspetto: numerosi sono i servizi informatizzati e non solo quelli per gli addetti ai lavori – come il processo civile telematico – ma anche quelli per i cittadini.
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October 2018
CESIA, AR 2017: Dott.ssa Patrizia Pompei Presidente della V sezione Civile del Tribunale di Firenze
Immigrazione, convenzione tra il Tribunale di Firenze e la Scuola Sant'Anna di Pisa
Una convenzione particolarmente vantaggiosa sotto il profilo scientifico. E' quella siglata dal Tribunale di Firenze con la Scuola Sant'Anna di Pisa che garantisce, in materia di immigrazione, uno scambio reciproco di informazioni e quindi di formazione.....
Ruoppolo Teleacras - Trattativa, nuova istruttoria in Appello
Il servizio di Angelo Ruoppolo ( ) Teleacras Agrigento del 24 luglio 2019.
La citazione di Berlusconi rinnova l’istruttoria dibattimentale in Appello al processo “Trattativa”. Saranno ascoltati anche Antonio Di Pietro e Luciano Violante.
Ecco il testo:
Lo scorso 29 aprile a Palermo, al palazzo di giustizia, innanzi alla Corte d’Assise d’Appello, presieduta dal giudice Angelo Pellino, è iniziato il processo ordinario di secondo grado sulla presunta “trattativa” tra Stato e mafia all’epoca delle stragi tra il 1992 e il ‘94. E in occasione della prima udienza, il difensore del già condannato a 12 anni in primo grado Marcello Dell’Utri, l’avvocato Francesco Centonze, ha chiesto la riapertura del dibattimento con la citazione a deporre di un testimone d’eccezione: l’ex presidente del Consiglio e leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. E l’avvocato Centonze, nel citare Berlusconi come testimone, ha spiegato: “Berlusconi, che, come si legge nelle motivazioni della sentenza di primo grado, pagò Cosa Nostra fino al 1994, vittima della minaccia stragista rivolta da Cosa Nostra allo Stato per il tramite di Marcello Dell’Utri, non è mai stato ascoltato in aula e nemmeno durante la fase delle indagini. E’ una circostanza che andrebbe sanata essendo l’esame di Berlusconi una logica conseguenza della qualifica di persona offesa attribuita allo stesso Berlusconi, nella sentenza di primo grado, in quanto destinatario finale della ‘pressione o dei tentativi di pressione’ di Cosa Nostra”. Ebbene adesso la Corte d’Assise d’Appello ha accolto la richiesta della difesa di Dell’Utri: Silvio Berlusconi sarà interrogato il prossimo 3 ottobre. E nell’ordinanza di rinnovo dell’istruttoria dibattimentale, i giudici scrivono che “Berlusconi dovrà riferire su quanto sa a proposito delle minacce mafiose subite dal governo da lui presieduto nel 1994 mentre era premier”. Ancora nell’argomentare l’errore commesso in primo grado del non avere ascoltato Berlusconi, l’avvocato Centonze, nella sua richiesta di citazione del testimone eccellente, scrive: “La Corte d’Assise, con doti divinatorie, prima profetizza che Silvio Berlusconi se chiamato a deporre si sarebbe certamente avvalso della facoltà di non rispondere, e poi deduce, da questo dato futuribile e privo di qualsiasi aggancio nell’istruttoria, la superfluità e comunque la non assoluta necessità della sua testimonianza. Si tratta evidentemente di argomentazioni prive di qualsiasi rilevanza rispetto al potere-dovere del giudice di disporre un’integrazione probatoria che ha lo scopo fondamentale di assicurare la completezza dell’accertamento probatorio ed evitare che si pervenga a condanne ingiuste” – conclude l’avvocato Centonze. Oltre a Silvio Berlusconi, deporranno anche l’ex magistrato Antonio Di Pietro, che riferirà su un colloquio con Paolo Borsellino dopo la strage di Capaci, e poi i pentiti Giovanni Brusca, Gioacchino La Barbera e Francesco Squillaci, l'ex presidente della Camera Luciano Violante, e i direttori delle carceri di Tolmezzo a Udine e Opera a Milano. E’ stata invece respinta la richiesta di ascoltare l’ex numero due del Sisde Bruno Contrada, l’ex ministro Calogero Mannino e i boss di Brancaccio, Filippo e Giuseppe Graviano.
Italy, Milan, trolleybus 92 ride from Lodi M3 to P.za Emilia
bus 0:52
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October 2018
Il professor Francesco Palazzo sul processo a distanza
Inizierà il prossimo 11 Aprile la requisitoria dei pubblici ministeri nel processo alla cosidetta mafia capitale. Un processo a distanza, in cui , per usare le parole del professor Francesco Palazzo, si verifica l'anomalia di un imputato che non può vivere il processosul proprio corpo, direttamente e con i propri sensi, in prima persona,
Milano, udienza Mills: contestatore trascinato via dalla Digos
Il premier Silvio Berlusconi è appena arrivato al tribunale di Milano per l'udienza Mills, un esponente dell'associazione di avvocati Robin Hood è uscito dal palazzo di Giustizia gridando fatti processare dopo il passaggio dell'auto di Berlusconi, ed è stato trascinato via dalla polizia tra le proteste dei giornalisti, alcuni dei quali cadono mentre il passante veniva portato in un palazzo vicino dove è stato trattenuto alcuni minuti. Identificato anche un giovane che si trovava con la macchina fotografica dalle parti del tribunale. Si chiama Pietro Palau Giovannetti ed è presidente dell'associazione Movimento per la Giustizia Robin Hood, il contestatore portato via di peso dalle forze dell'ordine dall'entrata del Palazzo di Giustizia di Milano di via Freguglia, mentre apostrofava i sostenitori del premier Silvio Berlusconi. Sono stato identificato dalla polizia - ha detto ai giornalisti - strattonato, portato in un portone ma mi hanno lasciato libero perché non ho fatto nulla. E' chiaro che lo hanno fatto per impedirmi di parlare, in questo paese ormai non c'è più libertà di espressione IN ITALIA, LA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE, È COMINCIATA A DIVENTARE UN UTOPIA....
Tribunale di Firenze: Aprite gli occhi ed ascoltate attentamente!
Tribunale di Firenze: nuovo aggiornamento sulla vicenda di Gheri Guido e Radio Studio 54, al microfono la legale rappresentante della Radio S.54 srl.
Servizio online del tribunale di Firenze
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Arte moderna: la grande pittura e scultura del Novecento | Copetti Antiquari | BIAF 2017 Firenze
Lo stand di Copetti antiquari al BIAF - Biennale Internazionale dell'antiquariato a Firenze, Palazzo Corsini, 23 settembre - 1 ottobre 2017.
Mirko Basaldella, fratello di Dino e Afro, nasce a Udine nel 1910. Formatosi al liceo artistico di Venezia, l’Accademia di Firenze e la Scuola dell’arte di Monza, lavora nello studio di Arturo Martini. Nel 1933 si trasferisce a Roma, dove nel 1935 tiene la prima mostra, presso la Galleria La Cometa. Nello stesso anno esordisce alla Biennale di Venezia (vi tornerà nel 1954). Entrato nel gruppo milanese di Corrente, nel 1947 tiene una personale presso la galleria Knoedler di New York (ripetuta nei due anni successivi). Tra il 1949 ed il 1951 realizza i tre cancelli in bronzo per il monumento ai caduti delle Fosse Ardeatine.
Dal 1957 è direttore del Design work shop al Carpenter Center for the Visual Arts della Harvard University di Cambridge nel Massachusetts. Le sue opere si trovano in importanti musei: i Musei Vaticani, il Palazzo C.I.T. di New York, il Fogg Art Museum di Cambridge, la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, il Filadelfia Museum, la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, il Cimitero monumentale del Verano. Muore a Cambridge nel 1969.
Dusan Dzamonja nasce nel 1928 in Macedonia e si diploma all’Accademia di Belle Arti di Zagabria. Nel 1954 tiene la prima personale alla Galleria ULUS di Belgrado ed esordisce alla Biennale di Venezia, dove torna nel 1960, nel 1970 e nel 1980. In Jugoslavia vince numerosi concorsi per alcuni tra i più importanti monumenti del Paese.
Nel 1970 si trasferisce a Vrsar, in Croazia, che in seguito diventerà un museo permanente all’aperto, quindi a Bruxelles. Lavora con bronzo, ferro, acciaio corten e alluminio. Le sue opere sono conservate in musei come il Moma di New York e la Tate Gallery di Londra; alcune sue sculture sono state esposte davanti al Palazzo della Giustizia a Bruxelles, a Place de Vendome a Parigi, Praca de Commercio a Lisbona e Regent’s Park a Londra. Muore a Zagabria nel 2009.
Luciano Ceschia nasce nel 1926 a Tarcento (Udine). Si specializza nella cottura delle ceramiche, che nel 1962 espone alla XXXI Biennale di Venezia, dove l’opera “Grande porta di Hiroshima” gli vale il conferimento del Premio del Ministero dell’Industria e del Commercio per la ceramica. Lavora molto nella sua regione, in Emilia Romagna (Carpi e Modena) ed espone in mostre personali in Toscana (Galleria d’Arte Internazionale di Firenze, Galleria Studio Artecasa di Pisa).Dalla seconda metà degli anni Sessanta e abbandona la ceramica e passa al motivo circolare (scolpisce Gong, Dischi, Scudi e Mandala in metallo) e alle “verticali”, steli di dimensioni monumentali. Espone in rassegne internazionali e in personali a Vienna e New York, Ottawa, Toronto. Muore a Udine nel 1991.
Giacomo Manzù nasce a Bergamo nel 1908. Frequenta la Scuola Andrea Fantoni di Bergamo e l’Accademia d’Arte Cignaroli di Verona. Esordisce nel 1932 a Milano, presso Galleria del Milione. Negli anni successivi espone a Livorno, Palermo e Roma (presso la galleria Pecci Blunt) e all’estero: Budapest, Parigi, Buenos Aires, Berna, New York, Tokyo. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1936 e nel 1938, con una sala personale. Il tema iconografico portante della sua carriera è quello dei cardinali. Le sue opere più celebri sono la Porta della Morte per la Basilica di San Pietro in Vaticano, la Porta dell’Amore per il Duomo di Salisburgo, la Porta della Pace e della Guerra per la chiesa di Saint Laurens a Rotterdam, il Monumento al partigiano a Bergamo e la scultura in bronzo, alta sei metri, collocata di fronte alla sede dell’ONU a New York. Muore a Roma nel 1991.
Antonietta Raphael Mafai, scultrice e pittrice di origini ebraiche, nasce a Kovno in Lituania, probabilmente nel 1895. Nel 1905 va Londra, dove studia pianoforte e si diploma alla Royal Academy. Si trasferisce a Roma, dove incontra Mario Mafai, con il quale va a vivere nell’appartamento di Via Cavour, punto di riferimento per gli artisti della corrente neo-espressionista della “scuola romana”: Scipione, Renato Marino Mazzacurati, Corrado Cagli. Nei primi anni Trenta vive tra Parigi e Londra, frequenta Epstein e comincia a dedicarsi alla scultura. Tornata in Italia, partecipa alla Quadriennale di Roma nel 1948, la Biennale di Venezia nel 1948, nel 1950, nel 1952 e nel 1954. Negli anni Settanta realizza dipinge grandi tele con temi biblici. Muore a Roma nel 1975.
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