Pistoia omaggia l'architetto Giovanni Michelucci con una grande mostra
Fino al 21 maggio nelle sale del Palazzo Comunale è ospitata l’esposizione a ingresso gratuito 'Giovanni Michelucci. La costruzione della città'
Giovanni Michelucci La costruzione della città (Pistoia 2017)
Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017 dedica al pensiero di Giovanni Michelucci una mostra (24 marzo - 21 maggio) ed un convegno (25 marzo) al palazzo comunale.
A PISTOIA UNA MOSTRA SU GIOVANNI MICHELUCCI
Michelucci Tour of Florence, Italy
One of Tuscany and Italy's most important 20th-century architects, Giovanni Michelucci left a considerable mark on the city of Florence. Take this tour to discover Michelucci's legacy in Florence! Reporter: Brenda Dionisi; DOP: Sandro Nardoni
Giovanni MICHELUCCI - The Bridge alle GRAZIE (Florence, Italy)
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Giovanni MICHELUCCI - (1957) - The Bridge alle GRAZIE (Florence - Italy)
February 24 th 1957 is inaugurated the new Bridge alle GRAZIE, the project, winning of contest, it's marked from the witticism The Meeting and it's signed by the architects Giovanni Michelucci, Edward Detti, Riccardo Gizdulich, Danilo Santi and from the engineer Peter Melucci. The actual structure of the bridge is constituted by a five spans reinforced concrete Gherber beam of varying length and a width that it goes from the 9 meters of the central spans to the 14 of the entrance roadways. The actual Bridge alle GRAZIE introduces it as a conventional and functional structure, but it doesn't absolutely have anything of the charm of the ancient and strong predecessor, despite the choice of a moderately modern style that harmonizes it with the adjoining historical structures.
Italian Text __________________________________________________
Il 24 febbraio 1957 si inaugura il nuovo Ponte alle Grazie, il progetto, vincitore di concorso, è contrassegnato dal motto L'incontro ed è firmato dagli architetti Giovanni Michelucci, Edoardo Detti, Riccardo Gizdulich, Danilo Santi e dall'ing. Piero Melucci. La struttura attuale del ponte è costituita da una trave Gherber in cemento armato a cinque luci di lunghezza variabile e una larghezza che va dai 9 metri delle campate centrali ai 14 delle carreggiate di imbocco. L'attuale Ponte alle Grazie si presenta come una struttura convenzionale e funzionale, ma non ha assolutamente niente del fascino dell'antico e robusto predecessore, nonostante la scelta di uno stile moderatamente moderno che lo armonizza con le strutture storiche attigue.
Musica By: Celestial Aeon Project -
Hidden Cove -
ALBUM: Fable -
License URL -
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by Franco Di Capua archiect
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Majestic Neo-Classical Inspired Villa in Pistoia, Italy | Sotheby's International Realty
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Historic villa dating back to the late 19th century in the typical late-Renaissance Tuscan style dominating all over the valley of Pistoia. Conveniently and strategically located in less than 25 min. from Florence and just over 40 min. from the prestigious coastline of Versilia. The most famous artists-decorators active in Tuscany, from Pietro Baldoncoli to Francesco Morini, from Mariano Coppedè to Giuseppe Michelucci, participated in the creation of this luxury sixteenth-century style property. The interiors have rich finishes, beautiful antique furnishings and stunning frescoes. The villa is accessed by passing through a long tree-lined boulevard, opening onto a large monumental atrium that features two stairs decorated with a rich wrought iron railing deftly worked and beautiful vaults painted by Poccetti and Vasari. From here one enters the main hall with a beautiful painted vault and with a splendid fireplace, the dining room and the billiard room with paneling in wood and doors with gables carved by the same artists who completed the refined furniture. The past owners eclectic temperament is also expressed in the horseshoe stable and in the various accessories such as the kennel and aviary. The terraces and the garden have a large meadow upstream with a cave, a staircase and a fountain drawing inspiration from the historical tradition and style. The luxury villa has a large plot of land partly intended as a park (6.5 ha), olive groves and woodland for a total of 40 hectares. Along the park's boulevard is a eighty meter long swimming pool powered by surface water. Below the driveway is a flat terrain that was used as a sports field, which is still viable as a tennis court. The villa is served by two private springs of water that flow into two large underground tubs to meet the water needs of the beautiful Italian garden of about 2.5 hectares and the living spaces.
Property ID: 9ZKBSV
Pistoia Capitale della Cultura 2017: le 10 cose da non perdere
Pistoia, (askanews) - Pistoia città verde, Pistoia città del ferro, Pistoia Capitale della Cultura 2017. Dove arte, storia, cultura e buona tavola si intrecciano per accogliere turisti di tutti i gusti. La città con il più alto numero di chiese romaniche di tutta la Toscana, a mezz'ora da Luca e a un'ora da Firenze. Pistoia ha sempre risentito della competizione con le altre città toscane, senza però averne niente da invidiare. Un centro storico caratterizzato da campanili, torri, vie e piazzette dove si affacciano palazzi storici duecenteschi. E con una piazza, unica al mondo, che vede la compresenza de palazzo del potere politico, religioso e giudiziario.
Ecco le dieci cose che suggeriamo di visitare per conoscere Pistoia.
1. CATTEDRALE SAN ZENO E BATTISTERO In piazza Duomo altare argenteo di San Jacopo
La prima notizia dell'esistenza della cattedrale risale al 923. Da ammirare l'altare argenteo, una delle maggiori opere di oreficeria gotica italiana ed europea, la cui costruzione cominciò nel 1287 e proseguì per tutto il '300 e '400. Il Battistero di San Giovanni in Corte è un prezioso edificio gotico costruito alla metà del XVI secolo sui resti di una più antica chiesa.
2. CHIESA SANT'ANDREA Pulpito duecentesco di Giovanni Pisano
La sua fondazione viene fatta risalire all'VII secolo. All'interno la chiesa conserva il bellissimo pulpito di Giovanni Pisano, i due crocifissi in legno colorato, attribuiti allo stesso Giovanni Pisano.
3. COMPLESSO DEL CEPPO E FREGIO ROBBIANO
L'ospedale, già esistente nel 1287, presenta una loggia esterna costruita nel 1514. Sopra il portico, dal 1511 al 1528, i Della Robbia e i Buglioni la ornarono con 7 medaglioni e con il fregio in terracotta smaltata che raffigura le sette opere di misericordia. Una formella rappresenta invece l'Accoglienza dei Pellegrini.
All'interno del complesso si può visitare il Teatro Anatomico, un'antica aula dove venivano effettuate le autopsie della Scuola Medica Chirurgica.
Dal 2005 c'è anche il Padiglione di emodialisi, dove l'arte e la cultura risultano una terapia al dolore. L'arte e la bellezza fanno parte del percorso di cura.
4. PISTOIA SOTTERRANEA Un percorso archeologico ipogeo nel solco dell'antico letto del torrente Brana.
Un viaggio lungo l'antico fossato di Pistoia. L'esposizione è stata aperta nel 2010. Il sito è dello stato, mentre il primo project in Italia è stato affidato a IRSA (Istituto di Ricerca Storica ed archeologiche. Un percorso lungo 860 metri. Si tratta del sito più visto di tutta la provincia di Pistoia con circa 35mila visitatori l'anno.
5. FORTEZZA SANTA BARBARA Architettura militare del Cinquecento
La Fortezza medicea di Santa Barbara costituisce un esempio significativo dell'architettura militare del Cinquecento, attorno alla cui realizzazione si intrecciano i nomi di Nanni Ungaro, del Sanmarino e di Bernardo Buontalenti. Il complesso - del Polo museale della Toscana - è uno dei luoghi le cui vicende sonio maggiormente legate alla storia del risorgimento pistoiese.
6. PALAZZO COMUNALE E MUSEO CIVICO L'arte dal Duecento all'Ottocento
E' il Palazzo simbolo del potere comunale. Nasce come sede del governo della città e mantiene questa funzione ancora oggi. L'inizio dei lavori viene fatto risalire al 1294. Al suo interno il Museo Civico, il principale museo cittadino, espone soprattutto dipinti su tavola e su tela, alcune sculture e oggetti di arte applicata, presentando l'intera storia artistica di Pistoia dal XIII al XX secolo. Del percorso museale fa parte il Centro di Documentazione Giovanni Michelucci.
7. PALAZZO FABRONI Museo del Novecento e del Contemporaneo della città
Edificio settecentesco prende il nome dalla nobile famiglia pistoiese dei Fabroni che lo abitò nel 1842. Dagli inizi degli anni Novanta del secolo scorso è la sede principale delle attività espositive permanenti e temporanee relative alle arti visive moderne e contemporanee del Comune di Pistoia.
8. ANTICO PALAZZO DEI VESCOVI La sala dell'Arazzo
A fianco della cattedrale si trova l'edificio medievale dell'antica sede vescovile. Nel piano interrato è stato allestito il percorso archeologico attrezzato, mentre all'ultimo piano da non perdere c'è la sala dell'Arazzo.
9. PIAZZA DELLA SALA Il centro della città longobarda
Era il centro della città longobarda. poi , nel tempo, la piazza assume la funzione commerciale, che mantiene ancora oggi. Al centro sorge il Pozzo del Leoncino.
10. CONFETTERIA BRUNO CORSINI Birignoccoluti, panforte e cioccolato
E' l'antica e storica confetteria di Pistoia che da quasi un secolo produce i suoi confetti e la sua cioccolata. Gli originali confetti, che vengono prodotti con gli stessi ingredienti - esclusivamente uno sciroppo di acqua e zucchero - sono poi rivestiti da varie anime, mandorla, nocciola, bacche di cacao, cioccolato, arancio e i coriandoli. Prodotti tipici: confetto birignoccoluto, i 'fagioli' (quelli lisci) e il panforte pistoiese.
Giovanni MICHELUCCI - Our Lady of Consolation CHURCH
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The Santuario della Beata Vergine della Consolazione, also known as the Church of Our Lady of Consolation is a sanctuary, located in the village of Valdragone in Borgo Maggiore. It is governed by the Franciscan Order of Marche and Servi di Maria. The place of worship was built by the Italian architect Giovanni Michelucci [ from February 1964, and its consecration took place on 11 June 1967. The plans for the Shrine of Our Lady of Consolation was presented to the Assembly of the Congregation already in 1961. The sanctuary was built on the existing Romanesque church of Santa Maria, built in turn of the sixteenth century. It is the only sanctuary of the Republic of San Marino and especially welcomes pilgrims from Romagna and Marche. The Church designed in the terminal phase of his work, with its forms that transcend poetry, with the structure that becomes highly evocative, with the Art and the Technology, bring to the extremes of their ability, in a total fusion, leading architecture at its most sharp realization. Here, the building becomes a fairy tale.
Italian TEXT____________________________________
Il Santuario della Beata Vergine della Consolazione, noto anche come chiesa della Beata Vergine della Consolazione, è un santuario che si trova a Valdragone, curazia (frazione) di Borgo Maggiore, ed è retto dai Frati Minori delle Marche e dai Serviti. Il luogo di culto fu costruito su progetto dell'architetto italiano Giovanni Michelucci [ a partire dal febbraio 1964; la sua consacrazione si tenne l'11 giugno 1967. Il progetto fu presentato all'assemblea della Congregazione già nel 1961. Il complesso presenta una pianta trapezoidale, irregolare, con una serie di percorsi interni che si sviluppano attorno all'aula principale, quest'ultima posta circa quattro metri sotto il piano stradale. L'ingresso avviene mediante un sagrato coperto, dal quale dipartono due percorsi: uno conduce direttamente alla suddetta aula, mentre l'altro forma una sorta di scalinata coperta che prosegue lungo il sagrato conducendo alla galleria inferiore. La copertura dell'edificio è affidata a due falde che poggiano su archi parabolici. Il santuario è stato costruito sulla preesistente chiesa romanica di Santa Maria, costruita a sua volta del XVI secolo. E' l'unico santuario della Repubblica di San Marino e accoglie soprattutto i pellegrini dalla Romagna e Marche. La Chiesa progettata nella fase terminale del suo lavoro, con le sue forme travalicano nella poesia, la struttura diviene fortemente evocativa, Arte e Tecnica, portate agli estremi delle loro possibilità, in una fusione totale, conducono l'architettura alla sua più acuta realizzazione. La costruzione si fa fiaba.
Music By:
StrangeZero - Ikebana -
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StrangeZero -
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by Franco Di Capua archiect
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FIRENZE - La Chiesa dell'Autostrada (Arch. Giovanni Michelucci)
La chiesa, dedicata a San Giovanni Battista, sorge nei pressi del casello Firenze Nord dell'Autostrada del Sole, nel comune di Campi Bisenzio. Progettata dall'architetto Giovanni Michelucci (consacrata nel 1964) è considerata fra la opere architettoniche italiane più importanti degli anni sessanta.
La struttura, dall'impianto plani-volumetrico molto articolato, è caratterizzata da un'agile copertura a tenda, in cemento armato rivestito con lastre di rame, sostenuta da muri portanti in pietra e da una serie di pilastri ad albero. Il basamento, con andamento sinuoso, è in bozze di pietra di S.Giuliano interamente scalpellate a mano.
L'ingresso principale è chiuso da una porta bronzea dello scultore Pericle Fazzini. I bassorilievi in bronzo allineati nel nartece e dedicati ai Santi Patroni delle principali città lambite dall'Autosole, sono di Emilio Greco e Venanzio Crocetti. La vetrata sull'altare maggiore, raffigurante San Giovanni Battista, è opera di Marcello Avenali, mentre il grande Crocifisso è di Jorio Vivarelli.
Nel Battistero, a pianta circolare, il Fonte è un monolito in granito di Svezia con coperchio in bronzo di Enrico Manfrini.
INCONTRO ARCHITETTI RAZIONALISMO
Ordine degli Architetti, Comune di Pistoia e Fondazione Michelucci in un incontro nella biblioteca Fabroniana sulla scuola, in architettura, definita del razionalismo. Presenti all'iniziativa Alberto Novati e Aurelio Pezzolla del Politecnico di Milano, autori del libro Il mutevole permanere dell'antico.
Chiesa di San Giovanni Battista - Giovanni Michelucci
Conosciuta anche come la Chiesa dell'autostrada del Sole; quest'opera di architettua moderna, all'incrocio autostradale di Firenze, è un esempio dell'uso del cemento armato, ma armonizzato con materiali antichi come la pietra e il rame.
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La chiesa dell'Autostrada
Sulla via per l'Expo. A metà strada tra Roma e Milano, esattamnte al casello di Firenze Nord dell'A1, si innalza la Chiesa di San Giovanni Battista, la Chiesa dell'Autostrada: un'opera d'arte che accoglie i viaggiatori avvolgendoli in un'aura di pace e serenità, favorendone il raccoglimento.
Orgogli pistoiesi: al Palazzo di Giano
Sono Nicolò Bindi, candidato di Pistoia alle elezioni regionali del 31 Maggio per Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale. Alla base del mio progetto c'è una lotta senza quartiere contro il degrado delle nostre città, in qualsiasi forma si presenti. Questa battagli dovrà prevedere una forte riqualificazione del territorio toscano, prima che per i turisti, per noi che lo abitiamo.
In primis mi sono recato al Palazzo di Giano (Nome dovuto al podestà Giano della Bella), situato in piazza del Duomo a Pistoia e costruito tra il XII e XIV secolo. Questo è ancora oggi il palazzo comunale della città e sede dell'amministrazione cittadina, la quale non riesce però a rendere merito con il suo operato alla storia di tale edificio, in cui è racchiusa a sua volta la lunga e gloriosa tradizione di Pistoia.
Maggiori informazioni su:
Chiesa dell'Autostrada del Sole o di S. Giovanni Battista - CAMPI BISENZIO - Arch. Michelucci
Più nota come “Chiesa dell’Autostrada”, proprio perché costruita a poca distanza dal casello Firenze Nord lungo l’A1, quasi all’incrocio con l’A11, la chiesa fu eretta negli anni 1960-64 su progetto di GIOVANNI MICHELUCCI (1891-1990), uno dei grandi protagonisti dell’architettura moderna italiana, per ricordare gli operai che lavorarono alla costruzione dell’Autostrada del Sole. A pianta asimmetrica e con una forma “organica” che ricorda una tenda, è realizzata in pietra e cemento nelle murature e copertura in rame. Si accede attraverso quattro porte bronzee realizzate da PERICLE FAZZINI, LUIGI VENTURINI, ANTONIO BIGGI e GIUSEPPE PIRRONE. Nel vestibolo, dieci bassorilievi in bronzo di EMILIO VEDOVA e VENANZO CROCETTI raffigurano i santi patroni delle città toccate dall’autostrada. L’interno è articolato su una pianta cruciforme ed è dotato di una spazialità avvolgente grazie ai pilastri che si ramificano ad albero fino alla copertura.
???? DRONE | Londa e il suo territorio visti da cielo!
Riceviamo dal Comune di Londa questo splendido video che mostra Londa e il suo territorio, tra centro storico, aree naturali e fluviali. Volate con Florence TV alla scoperta delle bellezze di #FirenzeMetropolitana
Video mapping in breve - Palazzo del Comune di Pistoia
Quarta puntata su Pistoia da scoprire. Video mapping in breve proiettato sulla facciata del palazzo del comune di Pistoia in Piazza del Duomo.
Guardate il video completo su Nestignolo, premi il tasto rosso iscriviti per restare aggiornato.
#pistoia #videomapping #tuscany
COMUNE DI PISTOIA: LA GIUNTA NON E' INDAGATA
La Procura della Repubblica smentisce la notizia, riportata dal quotidiano La Nazione, che la giunta comunale di Pistoia sia indagata per una serie di gravi reati in merito a presunte irregolarità su concorsi per assunzioni. E apre un fascicolo sulla fuga di notizie.
FIRENZE_LA STAZIONE DELLA SANTA MARIA NOVELLA
Adesso..Sta sera espressione alla stazione della Santa Maria Novella a Firenze che tutta la diventa scena a davanti la' cosi accomodamento che il tram è uno dei simboli della città di Firenze no..?
Stazione di Firenze Santa Maria Novella
La stazione di Firenze Santa Maria Novella è la stazione centrale di Firenze, la quarta in Italia per flusso di passeggeri.
Il fabbricato viaggiatori fu progettato all'inizio degli anni trenta da una squadra di architetti detta Gruppo Toscano, guidati da Giovanni Michelucci. Gli altri apparati tecnici e di servizio erano stati progettati da Angiolo Mazzoni e conclusi leggermente prima nel 1929 (come la Centrale termica).
La stazione è considerata uno dei capolavori del razionalismo italiano. La stazione è collocata nel centro di Firenze in piazza della Stazione non lontano dai grandi viali di Circonvallazione e conta 59.000.000 di passeggeri all'anno[2].
La storia della Stazione di Firenze Santa Maria Novella
La stazione Maria Antonia (Ottocento):
Verso il 1840 si iniziò a progettare i collegamenti ferroviari di Firenze. La prima stazione cittadina fu la Stazione Leopolda, creata nella zona di Porta al Prato per i treni verso Livorno, inaugurata il 12 giugno 1848 e dedicata al Granduca Leopoldo II. Prima della fine dei lavori si era già resa necessaria la creazione di una seconda stazione che servisse l'altra linea in corso di realizzazione, la Maria Antonia verso Prato e Pistoia: progettata da Enrico Presenti, lo stesso della stazione Leopolda, venne terminata e inaugurata addirittura prima dell'altra stazione, il 3 febbraio 1848, e intitolata alla moglie del Granduca Maria Antonia di Borbone-Due Sicilie, cioè «stazione Maria Antonia».
La stazione era stata costruita molto più a ridosso dell'abside della chiesa di Santa Maria Novella rispetto a quella odierna, e ne aveva sacrificato oltre che gli orti, alcuni ambienti che facevano parte del convento: l'Oratorio della Confraternita di Gesù Pellegrino e le cappelle Alfieri e Brunelleschi.
La crescita costante del traffico impose di unificare le stazioni; la vicinanza con il centro cittadino fece preferire la Maria Antonia, e quando nel 1860 le due linee furono interconnesse assunse il ruolo di scalo passeggeri della città, mentre la Leopolda veniva adibita a scalo merci.
Con la fine del Granducato il nome venne cambiato in stazione di Santa Maria Novella e rimase inalterata nella sua struttura ottocentesca fino agli anni trenta del Novecento.
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Da Winckelmann a Michelucci. Etruschi a Fiesole
Da un'idea di Marco Dezzi Bardeschi
L’iniziativa dal titolo “Da Winckelmann a Michelucci. ETRUSCHI A FIESOLE” intende restituire e valorizzare la complessiva vicenda fondativa della componente etrusca del patrimonio culturale fiesolano grazie a un percorso di visita in più tappe accompagnato dalle note di osservatori di eccellenza di diverse epoche.
L’architetto Marco Dezzi Bardeschi, il curatore del Museo Archeologico di Fiesole, Marco De Marco, e la responsabile degli Archivi della Fondazione Michelucci, Nadia Musumeci, saranno i ciceroni di una narrazione alla ricerca dell’identità etrusca di Fiesole in compagnia di alcuni ‘testimonial’ di eccezione: dallo studio e gli insegnamenti settecenteschi di Anton Francesco Gori e Johann Joachim Winckelmann, passeranno alle lettere di Angiolo Maria Bandini e la cura progettuale e documentaria di Giuseppe del Rosso, per arrivare infine alle lezioni universitarie dell’architetto Giovanni Michelucci.
Curatori scientifici:
Marco Dezzi Bardeschi - architetto e direttore della rivista 'ANANKE
Marco De Marco - Comune di Fiesole/Museo Archeologico
Nadia Musumeci - Fondazione Giovanni Michelucci
Coordinamento:
Andrea Aleardi - Fondazione Giovanni Michelucci
con gentile partecipazione di:
Pierluigi Panza - giornalista e scrittore
Giovanni Uterberger - musicista e fondatore di Lizard accademie
con la collaborazione di
Wanda Butera, Duccio Dezzi Bardeschi
Alessandro Masetti, Loretta Baldi
Marta Castellini, Giulia Farncini, Sara Priolo, Manuel Salvietti
IL PROGETTO MUZIO - 12 puntata
Nazaret: Visita alla Basilica dell'Annunciazione, con Renata Semizzi- In questa dodicesima puntata (le puntate sono in tutto 31) si esamina il Progetto presentato da Giovanni Muzio per la Basilica dell'Annunciazione di Nazareth. Il Progetto sara' messo in esecuzione nel 1959, con la pratica collaborazione di P. Antonucci e con il concorso di artisti di tutto il mondo, dando vita ad uno dei piu' grandi e vivaci cantieri internazionali della moderna Terra Santa.