Ragusa - Palazzo Zacco: Rosario Crocetta inaugura la mostra archeologica in nome della legalità
RAGUSA - Domenica sera (2 giugno 2013) il Presidente della Regione siciliana, on. Rosario Crocetta, ha inaugureato la Mostra In nome della legalità. L'evento, realizzato nell'ambito delle iniziative promosse dalla Prefettura di Ragusa, è organizzato dalla Soprintendenza per i Beni Culturali di Ragusa, dal Parco archeologico di Camarina, dal Museo Interdisciplinare Regionale di Ragusa, dalla Provincia Regionale di Ragusa e dall'Amministrazione comunale. La Mostra prevede un percorso espositivo in cui sono presentati i reperti archeologici recuperati dalle Forze dell'Ordine (Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato) nel corso di operazioni svoltesi negli ultimi anni.
Documentazione Video: Francesco Venuto
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Crocetta e Cosentini a Palazzo Zacco - 02-06-13
Giovanni Cosentini - Candidato a Sindaco di Ragusa
giovannicosentini.it
Interviste Da Ragusa a Ragusa Ibla
Il film documentario di Lucio D’Amico, architetto prestatosi al cinema, si sviluppa come un road movie fra le due Ragusa.Quella, propriamente detta, del centro città, e quella del quartiere storico, detta Ragusa Ibla, o Ragusa inferiore, per via della sua collocazione fisica rispetto alla prima. L’itinerario dell’opera si dipana a mò di viaggio sentimentale fra monumenti, palazzi, chiese e paesaggi urbani.
La cinepresa scruta e analizza le maggiori opere, barocche e non, presenti nella città superiore, frutto di mani sapienti e ingegno illuminato come, fra le altre, la cattedrale di San Giovanni Battista, la Chiesa della Badia e quella dell’Ecce Homo. Le aristocratiche abitazioni attigue, come, fra gli altri, Palazzo Zacco, Palazzo Iacono e Palazzo Bertini, completano la conoscenza dello spettatore-visitatore.
Ed è la Chiesa di Santa Maria delle Scale a fareda prologo all’incontro con Ragusa Ibla, dove a riempire l’immagine è, soprattutto, la splendido Duomo di San Giorgio, tra le testimonianze più alte del barocco europeo, insieme all’incantevole Chiesa di San Giuseppe, anch’essa oggetto di forte attenzione dell’architetto cineasta. Tutte tappe queste già percorse, significativamente, come si sottolinea nel film, da grandi del nostro cinema come Germi, Zampa, Risi, Rossellini e i fratelli Taviani. D’Amico non si accontenta, però, di regalare allo spettatore le meraviglie artistiche di cui la città è ricca.
Il suo sprofondarsi nei quartieri antichi e popolari di Ragusa Ibla, ormai disabitati, lascia ai nostri occhi un segno di pietra e soprattutto una memoria indelebile di ciò che fu un passato lontano ricco di vita e di forti relazioni umane. Non meno coinvolgente, sempre nel quartiere storico, è la passeggiata che il regista fa con la sua cinepresa durante la processione della Settimana Santa, forse il momento più intenso di tutto il film, omaggio alla devozione sincera e sentita testimonianza di un mondo che si oppone alla sua estinzione.
Il suo sguardo spazia anche su uomini e cose della Ragusa coeva, a partire dalle architetture fasciste, facendo emergere il forte rapporto fra spazi urbani e modus vivendi caratteristico della città contemporanea. Insomma, quello di D’Amico è un film non solo documentario perchè capace di interpretare e rappresentare, anche attraverso un raffinato occhio socio-antropologico, sulla scia del grande Vittorio De Seta, la storia secolare di una città unica e affascinante. Per questo, ben lontano dalle tante “cartoline illustrate” che, malamente, fino ad oggi, hanno provato a raccontarla.
Danilo Amione - Tratto da inscenaonlineteam.net
Promo Da Ragusa a Ragusa Ibla
Il film documentario di Lucio D’Amico, architetto prestatosi al cinema, si sviluppa come un road movie fra le due Ragusa.Quella, propriamente detta, del centro città, e quella del quartiere storico, detta Ragusa Ibla, o Ragusa inferiore, per via della sua collocazione fisica rispetto alla prima. L’itinerario dell’opera si dipana a mò di viaggio sentimentale fra monumenti, palazzi, chiese e paesaggi urbani.
La cinepresa scruta e analizza le maggiori opere, barocche e non, presenti nella città superiore, frutto di mani sapienti e ingegno illuminato come, fra le altre, la cattedrale di San Giovanni Battista, la Chiesa della Badia e quella dell’Ecce Homo. Le aristocratiche abitazioni attigue, come, fra gli altri, Palazzo Zacco, Palazzo Iacono e Palazzo Bertini, completano la conoscenza dello spettatore-visitatore.
Ed è la Chiesa di Santa Maria delle Scale a fareda prologo all’incontro con Ragusa Ibla, dove a riempire l’immagine è, soprattutto, la splendido Duomo di San Giorgio, tra le testimonianze più alte del barocco europeo, insieme all’incantevole Chiesa di San Giuseppe, anch’essa oggetto di forte attenzione dell’architetto cineasta. Tutte tappe queste già percorse, significativamente, come si sottolinea nel film, da grandi del nostro cinema come Germi, Zampa, Risi, Rossellini e i fratelli Taviani. D’Amico non si accontenta, però, di regalare allo spettatore le meraviglie artistiche di cui la città è ricca.
Il suo sprofondarsi nei quartieri antichi e popolari di Ragusa Ibla, ormai disabitati, lascia ai nostri occhi un segno di pietra e soprattutto una memoria indelebile di ciò che fu un passato lontano ricco di vita e di forti relazioni umane. Non meno coinvolgente, sempre nel quartiere storico, è la passeggiata che il regista fa con la sua cinepresa durante la processione della Settimana Santa, forse il momento più intenso di tutto il film, omaggio alla devozione sincera e sentita testimonianza di un mondo che si oppone alla sua estinzione.
Il suo sguardo spazia anche su uomini e cose della Ragusa coeva, a partire dalle architetture fasciste, facendo emergere il forte rapporto fra spazi urbani e modus vivendi caratteristico della città contemporanea. Insomma, quello di D’Amico è un film non solo documentario perchè capace di interpretare e rappresentare, anche attraverso un raffinato occhio socio-antropologico, sulla scia del grande Vittorio De Seta, la storia secolare di una città unica e affascinante. Per questo, ben lontano dalle tante “cartoline illustrate” che, malamente, fino ad oggi, hanno provato a raccontarla.
Danilo Amione
Intervista a Florian Tuercke e all'assessore Stefania Campo per Rag(you)sa
Martedì 21 aprile 2015 alle 17:00, presso il Museo Civico di Palazzo Zacco a Ragusa (via San Vito 158), verrà inaugurata Rag(you)sa, installazione di Florian Tuercke, artista tedesco in residenza per il progetto I-ART. Il video illustra quaranta volti; venti maschili e venti femminili, di età e sfondi etnici differenti. I quaranta partecipanti sono stati selezionati e filmati in diverse postazioni negli spazi pubblici di Ragusa. Uniti in livelli trasparenti, i quaranta volti si fondono in un volto unico, privo di età, genere e sfondo etnico, dando vita al volto medio del ragusano. Le diverse postazioni in cui sono stati registrati I video si mescolano nello sfondo, creando un motivo astratto di luci, colori e movimento. La colonna sonora è composta dai rumori ambientali, specifici del sito di Ragusa.
Mostra : In nome della Legalità. Inaugura.l'On. Rosario Crocetta.
RAGUSA - Una mostra di reperti archeologici sequestrati e confiscati dagli organi militari (Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia di Stato) e donati alla Soprintendenza di Ragusa, intitolata In nome della legalità, è stata inaugurata ieri 2 Giugno nella sede di Palazzo Zacco a Ragusa dal presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. L'esposizione di 170 è composta da pezzi ceramici, monete e materiale bronzeo che, seppure decontestualizzati, rappresentano tasselli significativi dell'identità culturale siciliana. Si tratta di reperti intercettati dagli organi militari e poi strappati al tragico destino del commercio illegale o dell' archeomafia.Presenti numerose autorità, compreso il console onorario della Turchia per la Sicilia, il Dott. Domenico Romeo. Video di Orazio Pistorio di Ragusa Oggi
Ragusa
ragusa dal mio palazzo
Ragusa Una cartella clinica per ogni fabbricato Ragusa Attualità
Conferenza stampa di presentazione del Convegno nazionale Fascicolo del fabbricato sul patrimonio edilizio esistente
Sabato 18 aprile alle ore 10 nella sede dell'associazione Ordini e Collegi professionali riuniti
(Via Archimede, 183 - Ragusa) si terrà una conferenza stampa di presentazione del Convegno nazionale «Fascicolo del fabbricato sul patrimonio edilizio esistente», organizzato il 2 maggio prossimo a Pozzallo dal Movimento Azzurro con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente, del Ministero di Giustizia, dell'Assessorato ai Beni Culturali della Regione Sicilia e del Consiglio Nazionale dei Periti industriali e dei Periti industriali laureati.
Alla conferenza stampa interverranno il presidente nazionale del Movimento Azzurro Corrado Monaca, il presidente del Collegio dei Periti industriali della provincia di Ragusa Carmelo Massari, il vicepresidente del Collegio provinciale dei Periti industriali Rosario Guastella e il segretario Donato Blanco.
Il convegno intende affrontare un tema divenuto di scottante attualità, dopo il terremoto in Abruzzo: il Fascicolo del fabbricato. Si tratta di una vera e propria certificazione di qualità, una carta di identità per gli edifici esistenti, redatta da professionisti abilitati, che certifica la sicurezza, le caratteristiche strutturali, impiantistiche, manutentive e urbanistiche degli immobili. Uno strumento, questo, in grado di eliminare le criticità del patrimonio edilizio esistente e aumentarne i livelli di sicurezza, di fornire una spinta al comparto edile e disciplinare il mercato evitando speculazioni edilizie (il valore di un immobile sarà calcolato in base alle caratteristiche certificate).
È prevista la partecipazione al convegno del presidente del Consiglio nazionale dei Periti industriali e dei presidenti degli ordini regionali dei geologi e dei collegi provinciali degli architetti e degli ingegneri.
In occasione del convegno, inoltre, sarà illustrato il «Fascicolo del fabbricato» di Palazzo Pandolfi a Pozzallo, primo esempio in Italia di certificazione applicata a un edificio storico.
Maggiori dettagli sul programma e sulle finalità del convegno saranno forniti nel corso della conferenza stampa.
6 Ragusa insieme in città passeggiata del 13 novembre 2011
Sesta passeggiata di Insieme in città, si ritorna dopo la pausa estiva: titolo Attraverso i ponti: tra vecchio e nuovo. Una passeggiata sotto la pioggia tra l'architettura del 1900 nei quartieri traspontini.
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Siracusa, nuovo soprintendente. Si insedia Rosalba Panvini
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Ragusa, inaugurazione salone della cultura e delle tradizioni
15 NOVEMBRE 2013 RAGUSA ore 10.30 Ex Cinema Ideal, Via C. Colombo
Inaugurazione del Salone della Cultura e delle Tradizioni
Sua eccellenza Mons. Paolo Urso impartirà la Santa Benedizione
Beni Culturali e Turismo integrato tra Comiso e la Sicilia meridionale
COMISO (Sala Convegni dell'Aeroporto) -- ore 15,30
Saluti delle Autorità :
- Filippo Spataro, Sindaco del Comune di Comiso
- S.E. Annunziato Vardè, Prefetto di Ragusa
- Michela Stancheris, Assessore Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo
- Maria Rita Sgarlata, Assessore Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana
- Sergio Gelardi, Dirigente Generale del Dipartimento dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana,
- Rosario Dibennardo, Presidente SO.A.CO. (Società dell'aeroporto di Comiso S.p.A.)
- Rosalba Panvini, Soprintendente per i Beni Culturali ed Ambientali di Ragusa
- Enzo Taverniti, Presidente Confindustria Ragusa e A.D.
- Dario Palermo, Direttore Dipartimento Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Catania
- Roberto Biscotto, Presidente P.M.I. Ragusa
- Mario Papa, Presidente del Distretto turistico degli Iblei
WORKSHOP
L'Aeroporto di Comiso porta privilegiata del Mediterraneo, viabilità e mobilità ;
Modera: Gerardo Antelmo (Giornalista)
Interventi:
Emilio Galvagno (Presidente Corso di laurea in Formazione Operatori Turistici): Turismo e Università
Enzo Taverniti ( Presidente Confindustria Ragusa): L'opportunità di un sistema aeroportuale unico Comiso-Catania
Rosario Dibennardo (Presidente SOACO Ragusa): Aeroporto di Comiso, volano di sviluppo turistico
Claudio Pulvirenti ( Responsabile Ufficio Sanità Aerea -- Aeroporto di Catania): Turismo e tutela della salute
ORE 16.00 Presentazione allestimento vetrine archeologiche
Ore 18.00 coffee break
Ore 18.30-Ripresa dei lavori:
Rosalba Panvini (Soprintendente Beni Culturali ed Ambientali di Ragusa):Il Piano Paesaggistico territoriale,valenza
strategica per il turismo
Maurizio Caserta (Università degli Studi di Catania): L'eterno dilemma: Beni Culturali da conservare o da mettere a
reddito
Mario Bevacqua (Presidente emerito U.F.T.A.A.) : Senza rete e senza programmazione
Riprese Francesco Venuto
mostra abiti e accessori dal XVIII al XX
Collezione Gabriele Arezzo di Trifiletti
ONDA TG 09.08.2014 - CASTEL DI IERI INAUGURAZIONE MOSTRA ARCHEOLOGICA
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Viaggio e Viaggiatori - Dal mistero di Wagner a... - 10°p. STORIE DI SICILIA con Rossella Puccio
Dal mistero di Wagner a quello del barone imprigionato per oltre mezzo secolo all' Hotel delle Palme, Giuseppe Di Stefano. Anche la storia intorno alla sua morte è assai singolare: diede disposizione di mettergli sul volto una maschera di cuoio. Nella decima puntata di Storie di Sicilia abbiamo raccontato i misteri che avvolgono uno dei palazzi storici più belli di Palermo costruito per iniziativa della famiglia Ingham -- Whitaker. Prima di diventare l'odierno Grand Hotel et des Palmes l'edificio era noto come Palazzo Ingham, sino alla vendita a benficio del cavaliere Enrico Ragusa che nel 1907, diede incarico di trasformare Palazzo Ingham nel Grande Albergo delle Palme. Un lavoro che fu affidato a 'nobili' mani, quelle dell'architetto Ernesto Basile. Un simbolo della Palermo felice ai tempi della Belle Epoque, che vide passare artisti e personalità di ogni calibro: da Wagner a Poletti, da Francesco Crisi a Guttuso e Carla Fracci, ospiti del 'barone imprigionato' che nonostante la reclusione imposta cedeva all'amore per la lirica invitando al suo 'tavolo' artisti di fama internazionale. Racconteremo anche Wagner attraverso il racconto del conte Tasca che ci ha aperto le porte della sua residenza raccontandoci la storia della propria famiglia, una delle più note e celebri di Palermo. Ma le sorprese, le storie e le indiscrezioni sono tante...
TGSRVlug13 mostra reperti archeologici anas TG 13.07.15
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Un'intervista a casa del Marchese Gabriele Arezzo di Trifiletti, grande appassionato di abiti e accessori antichi, che vanta alcune delle più belle collezioni di abiti femminili presto in esposizione permanente al castello di Donnafugata.