Mantova, ecco Palazzo Cavriani ripulito
I nuovi proprietari invitano il Comune per un giro informale: «Cosa ci faremo? Stiamo lavorando con la Sovrintendenza». Entro l'estate sveleranno il progetto. (Leggi l'articolo)
Inaugurato Palazzo Cavriani (Felonica, 01/06/2013)
Dopo un lungo restauro è stato inaugurato il Palazzo settecentesco che ospita al suo primo piano il Museo della Seconda Guerra Mondiale del fiume Po. Video realizzato dalla WebTV Mantova.TV, solo su Internet al sito mantova.tv
Palazzo Vescovile
Alcuni locali del palazzo Vescovile di Mantova
Places to see in ( Mantova - Italy ) Piazza Sordello
Places to see in ( Mantova - Italy ) Piazza Sordello
Piazza Sordello is a large square located in Mantua and dedicated to the 13th century Mantuan poet Sordello da Goito. The square of San Pietro , its first name, was built in 1330 after the demolition of old houses that were located between two parallel streets that still followed the ancient urban design of the Roman city. A street, Strada Magna joined the vault of San Pietro with the cathedral while the other street, Strata Sanctae Mariae Matris Domini , joined the church that gave it its name, to the church of Santa Croce, later incorporated into the Palazzo Ducale , which overlooked on the right side of the churchyard of the Duomo.
For centuries, the square has remained the center of Mantua's political, social and religious life. The predominant architecture of the square is to be traced mainly to the Late Middle Ages with insertions that can be placed in 1700 as the facade of the Duomo and the Palazzo Vescovile (Bianchi), which is located next to the Duomo itself. On the side of the latter the massive Romanesque bell tower betrays its medieval origins. On the left side of the square, looking at the façade of the Duomo, Palazzo Acerbi rises up in sequence, dominated by the Torre della Gabbia , Palazzo Bonacolsi (Castiglioni), both decorated with round three-light windows and two arched ones, one arched and one renaissance, Ca 'degli Uberti and Palazzo Vescovile also known as Palazzo Bianchi .
On the other side of the square there is the Palazzo del Capitano , which dates back to before 1328, when the Gonzaga family took over the power and made it the initial and oldest nucleus of the Palazzo Ducale . Next to this majestic crenellated building, the Domus Magna was built as the previous one characterized by fifteenth-century mullioned windows .
In December 2006 , the remains of mosaic-decorated floors of an imperial Roman domus were found in the south-east corner of Piazza Sordello. Currently, the archaeological site , awaiting new excavations, is contained in a structure to allow public viewing. This random archaeological discovery could induce a revision of the history of Mantua , of which the Roman era has always been considered marginal, but in any case confirming that the place now occupied by the square has always been the center of the Mantuan community.
( Mantova - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Mantova . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Mantova - Italy
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Palazzo Gonzaga-Guerrieri - Volta Mantovana - Discover Italy
Palazzo Gonzaga-Guerrieri is a historic building in Volta Mantovana, in the province of Mantua.
History
The palace was built around 1450 by Ludovico III Gonzaga, II marquis of Mantua and by his wife Barbara of Brandenburg as a country villa, among the Morainic hills and in the healthy climate of the nearby Lake Garda, close to a tower and a stretch of the defense walls of the village.
It passed to its son Rodolfo Gonzaga and then to his sons Gianfrancesco and Aloisio, who donated it in 1515 to Ludovico Guerrieri, commissioner of the Gonzagas at Volta. In the early nineteenth century the palace was owned by the Marquis Tullo Guerrieri (1773-1845), who died here and the family branch ended with him.
Plaque in memory of King Carlo Alberto on the facade of the Palace
The palace, in about 1860, was sold to the Marquis Achille Gonzaga, of the cadet branch of the Gonzagas of Vescovato and then to his daughter Costanza, wife of Tullio Cavriani. In 1930 it passed to Carlo Cavriani, who finally sold it, in the mid-eighties to the Municipality of Volta Mantovana, which made it the municipal seat.
The building has an asymmetrical façade with a stone portal surmounted by a marble balcony and two rows of windows. The roof is adorned with three original chimneys.
Inside the building there are wooden ceilings with sixteenth-century decorations while the ground floor is rich in frescoes. Upstairs is the party room with frescoes by the neoclassical Mantuan painter Paolo Zandalocca (1741-1828).
The Italianate garden is suggestive, built at the beginning of the sixteenth century on four asymmetrical floors, with a panoramic terrace designed according to the patterns of a monastic cloister. The stone columns come from monasteries and convents suppressed in the Napoleonic era that were saved and brought to embellish the garden.
A tunnel connects the building to the old stables, in front of the building, where currently exhibitions and cultural events are set up.
Mantova - Palazzo Te - centro storico. Riprese Aeree EOSFLY
Riprese aeree bassa quota con sistema di Droni radiocomandati eseguite da EosFly, ditta specializzata in questo particolare tipo lavori, che regalano spettacolari inquadrature e soggettive diverse dalle normali situazioni di video. Queste riprese sono state effettuate per un programma che andrà in onda su Rete 4 ad Ottobre con Patrizio Roversi e parlerà delle reggie dei Gonzaga.
IO PARLO ITALIANO - Peter Assmann - Palazzo Ducale Mantova
Peter Assmann, direttore del Palazzo ducale di Mantova, è nato a Zams, nel Tirolo e ha compiuto i propri studi universitari a Innsbruck. Lo storico dell’arte austriaco è tra i protagonisti di “Io parlo italiano”, la web serie realizzata dall’agenzia giornalistica 9Colonne con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale-Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese. Con 363.173 visitatori nel 2016, Palazzo Ducale ospita il capolavoro assoluto del Rinascimento padano: la “Camera degli sposi” dipinta da Andrea Mantegna. In questo breve colloquio, Assman ci spiega cosa lo lega all’Italia e perché è l’italiano la lingua dell’arte, del piacere e della bellezza.
MUSEO DI PALAZZO D'ARCO | short film
Short film presentazione Museo Palazzo d'Arco.
Mantova 2018
***** MANTOVA Palazzo D'Arco Museo D'Arco (1/2) interni
Il Palazzo fu eretto a partire dal 1784 su impulso di un ramo della nobile famiglia trentina dei D'Arco che si era stabilmente insediato a Mantova dal 1740. Dopo l'acquisizione della dimora dei conti Chieppo, il conte Giovanni Battista Gherardo d'Arco pensò di trasformare il palazzo seguendo i dettami del neoclassicismo ispirato all'opera di Andrea Palladio. L'opera d'edificazione fu affidata all'architetto Antonio Colonna. Come risultato finale è stato prodotto un notevole esempio di residenza aristocratica ricca di arredi e di dipinti, forte di una libreria e una collezione naturalistica, di un giardino racchiuso da una esedra sul quale si affaccia un'ala quattrocentesca costituita da due palazzine, una delle quali contiene lo straordinario ciclo pittorico della Sala dello Zodiaco, opera del Falconetto, eseguita attorno all'anno 1515. Questi edifici rinascimentali e il contiguo giardino furono acquistati nel 1872 da Francesco Antonio d'Arco dai marchesi Dalla Valle. Il complesso architettonico che si affaccia sulla omonima piazza, proseguiva a sinistra con l'edificio delle scuderie oggi trasformato nel Teatrino d'Arco, sede dal 1946 della Accademia Teatrale Francesco Campogalliani fondata da Ettore Campogalliani.
Nel palazzo dimorò anche il conte Carlo d'Arco (1799-1849), storico e collezionista di documenti. Ricoprì la carica di podestà di Mantova dal 1847 al 1848.
L'ultima esponente della famiglia, deceduta nel 1973, la signora Giovanna dei conti d'Arco Chieppio Ardizzoni, marchesa Guidi di Bagno costituì la Fondazione d'Arco. Con testamento del 1956 dispose, che alla sua morte, tutti i suoi beni, compreso il Palazzo e le raccolte in esso contenute (erbario, pinacoteca, archivio, biblioteca, strumenti musicali, arredi, armi), divenissero un pubblico Museo. Particolarmente ricca è la pinacoteca con dipinti di Niccolò da Verona, Luini, Magnasco, Frans Pourbus il Giovane, Van Dyck e un ciclo pittorico di Giuseppe Bazzani.
Nel 2014 la Fondazione d'Arco ha ricevuto in donazione opere dal marchese Federico Cavriani, esponente della nobile famiglia mantovana dei Cavriani, che sono in parte raccolte ed esposte in una apposita Sala Cavriani.
Palazzo D'Arco, recentemente restaurato, e il suo sorprendente giardino è un mirabile esempio di residenza aristocratica.
Collezioni.
Le collezioni del museo comprendono mobili, ceramiche, dipinti e una grande biblioteca.
La collezione comprende dipinti di: Niccolò da Verona, allievi di Pieter Aertsen e Gioachim Buenckelaer; Giacomo Albé (attribuito); Lorenzo Costa il Vecchio e Lorenzo Costa il Giovane; il Sodoma (attribuito); Sebastien Bourdon; Ludovico Toeput; Annibale Carracci; Frans Pourbus il Giovane; Bernardino Luini; Giuseppe Bazzani; Santo Peranda; Guglielmo Caccia; Alessandro Magnasco; Lorenzo Lotto; Tintoretto; Antonio della Corna; Pasquale Ottino; Giovanni Maria Perego (attribuito); Fra Semplice da Verona; Giulio Carpioni; Margherita Caffi (attribuito); Frans Geffels (attribuito); Matteo Ghidoni; Francesco Fieravino; Jacob Denys; Orazio Samacchini; Giovanni Francesco Maineri (copia); Boccaccio Boccaccino; studio di Piazzetta; studio di Bernardino e Francesco Zaganelli; Pietro Muttoni; Alessandro Turchi; Giovanni Francesco Castiglione (attribuito); Sebastiano Mazzoni; Daniele Crespi (attribuito); Pandolfo Reschi (attribuito); Bartolomeo Manfredi; Joann Kupetzki; Michele Desubleo (attribuito); Antonio Carneo (attribuito); Agostino Bonisoli (attribuito); Giovanni Battista Venanzi; Felice Boselli; Gilardo da Lodi; Giambettino Cignaroli; Bartolomeo Pedon; Pier Francesco Guala (attribuito); Scuola di Giovanni Battista Crespi; Giovanni Peruzzini; Tomasso Porta; Luigi Miradori; Van Dyck; Jan Wildens; Rubens (attribuito); Nicola Casissa; Giovanni Andrea Urbani; Gerolamo Induno; e Bartolomeo Nazzari.
La collezione di dipinti del Bazzani è composta da nove tele.
Uno dei capolavori del complesso architettonico del palazzo è posto all'interno della palazzina d'epoca rinascimentale raggiungibile attraversando il cortile: è la stanza affrescata della Sala dello Zodiaco, dipinto dei primi anni del XVI secolo del pittore Giovanni Maria Falconetto.
La libreria comprende una collezione di libri di storia naturale, una cucina d'epoca, una grande biblioteca e una collezione di strumenti musicali d'epoca.
Places to see in ( Trento - Italy ) Palazzo Pretorio
Places to see in ( Trento - Italy ) Palazzo Pretorio
Palazzo Pretorio or Palazzo Vescovile is a building in Trento , today home to the Tridentine diocesan museum. Between the ninth and thirteenth centuries, the palace was the residence of the Tridentine bishops . His first mention as a palatium episcopatus dates back to 1071.
It assumed the name of Palazzo Pretorio because of the Court of Justice and of the Praetor, which was established here from the eleventh century. It is also mentioned as Episcopal Palace where justice is done, Episcopal Palace of the city of Trento, Palazzo Tridentino, Palazzo del signor bishop tridentino, Palazzo del vescovo.
The bishop's residence was transferred in 1255 in the Buonconsiglio fortress by Bishop Egnone di Appiano , determining the progressive abandonment of the ancient palace. In 1533 the Monte di Pietà was established by Cristoforo Madruzzo ; at the same time it also hosted the consuls of the city and the College of doctors.
The building was restored in 1676 on the initiative of Sigismondo Alfonso Thun . The works radically changed the original Romanesque façade of the building, which only in the fifties of the twentieth century was restored according to the ancient project. In 1963 the building became the permanent home of the Tridentine Diocesan Museum .
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RE/MAX Home District - Cavriana Estate (Mantova, Italy)
RE/MAX Home District presenta Cavriana Estate, una tenuta di 20.000 mq nell'alto mantovano, nel Comune di Cavriana.
RE/MAX Home District presents Cavriana Estate, a 20.000 sqm estate in the north territory of Mantua, in Italy.
Trailer Federica e Massimo Ristorante Villa Cavriani location per matrimonio
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Palazzo Bianchi -- Perugia -- Ristrutturazione integrale ad appartamenti
Descrizione: Il progetto di restauro di Palazzo Bianchi, realizzato dalla Santarelli Costruzioni S.p.A., ha previsto il recupero della originaria struttura, adeguandola alla nuova destinazione residenziale. Utilizzando i più attuali criteri progettuali e costruttivi sono stati realizzati prestigiosi appartamenti, con possibilità di scelta tra varie tipologie e disponibilità di box auto. Ricercatezza ed eleganza caratterizzano tutti gli appartamenti e le parti comuni dell'edificio, a conferma dell'elevato livello della ristrutturazione.
La Santarelli Costruzioni S.p.A. propone varie tipologie abitative studiate secondo i più attuali criteri progettuali e nel rispetto delle vigenti normative in materia. Ogni lavorazione, dunque, viene effettuata con la massima diligenza da personale professionalmente qualificato, in grado di garantire un prodotto di elevato standard.
Le dotazioni ed i materiali di finitura, di primarie ditte, sono in linea con il prestigio della ristrutturazione.
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Mostra di Joan Mirò a Mantova - Palazzo Te, Piazza delle Erbe, le chiese, i treni e i monumenti
Treni a fine video.
Piazza delle Erbe? Palazzo della Ragione, Orologio astrologico di Bartolomeo Manfredi, Casa del Mercante.
Tempio di San Sebastiano, chiese di San Francesco, San Barnaba e Madonna del Terremoto.
Fondazione D'Arco e Palazzi Canossa e Cavriani.
Treni e stazione Fs: Milano Lambrate, locomotiva vicino a Palazzo Te, treno per il Veneto, Cremona Fs e Torrazzo.
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Consorzio della Moda di Verona - Tavola Rotonda: Diamo un taglio alla concorrenza sleale dei produttori. Mozzecane, 24 Marzo 2010 - Ospite il Ministro Maroni
Oratorio Cavriani Sacchetta
L'oratorio Cavriani sito in Sacchetta di Sustinente (Mantova) è una preziosa testimonianza dei luoghi di culto risalenti al 1790.
Dal gennaio 2009 è al centro del progetto Sacha Caprianorum che ne prevede il recupero storico.architettonico
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Cena a Felonica per IL PONTE
Giornata a Mantova Italia ● MementoMoveri.it
Una giornata nella splendida città di Mantova.
Blog su mementomoveri.it
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