Mussolini, percorrendo via della Piramide giunge al nuovo palazzo delle Poste in via Marmorata,
Giornale Luce B0775 del 30/10/1935
Descrizione sequenze:palazzo delle poste a via Marmorata a Roma ; Mussolini cammina insieme ad un gruppo di gerarchi ; Mussolini con il suo seguito arriva all'ingresso del nuovo palazzo delle poste ; un reparto di balilla schierato lo saluta ; reparti di militi fascisti e di camicie nere sono schierate all'ingresso del palazzo ; Mussolini con il sottosegretario alle comunicazioni e il gruppo di fascisti entrano al palazzo delle poste ; un reparto di soldati è sull'attenti sulle scale di accesso al palazzo ; immagini esterne del palazzo delle poste e telegrafi ; Mussolini da una terrazza del palazzo osserva e parla con i componenti del suo seguito ; Mussolini all'ingresso del palazzo con il suo seguito ; una folla di gente è accalcata su via Marmorata all'altezza del nuovo palazzo ; Mussolini sale in automobile ;
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Palazzo Adriano Ieri Atanasio Granà
Palazzo Adriano Ieri è un mix di foto e video anni 40 50 60.
Terni: importanti novità alle Poste Centrali
Allarme per una plovere sospetta alle poste di Torino
Allarme per una plovere sospetta alle poste di Torino in via Reiss Romoli
***** Ferrara UNESCO Castello Estense Palazzo Estense di giorno by day - videomix (2/3)
E' il maestoso simbolo di Ferrara con le sue quattro torri circondate dal fossato, i rossi mattoni di cotto, le eleganti balaustre bianche, le prigioni e le sale per i giochi e il diletto di corte.
A Ferrara nel 1385, una pericolosa rivolta convinse Niccolò II d’Este della necessità di erigere una poderosa difesa per sé e la sua famiglia sorse così il Castello di San Michele, fortezza che ricorda il Castello di S. Giorgio a Mantova - realizzato anch'esso da Bartolino da Novara. A quel periodo risalgono la massiccia imponenza, il fossato, i ponti levatoi, le torri austere. Un passaggio coperto, ancora esistente, univa l’edificio militare al palazzo dei marchesi, oggi Palazzo Municipale. Passarono i secoli e i pericoli di sommosse cessarono. Allora il castello fu abbellito e slanciato per divenire la magnifica residenza della corte: venne arricchito dalle altane sopra le torri, dai balconi di marmo, dal cortile d'onore di linee cinquecentesche e dai fastosi appartamenti affrescati, ancor oggi visitabili all'interno del percorso museale.
Le imponenti torri, poste ai quattro angoli del Castello svettano ancora oggi sulla città, simbolo indelebile della grandezza e magnificenza della Famiglia D'Este: a sud-est la Torre Marchesana e a sud-ovest la Torre di San Paolo, a nord-ovest la Torre di Santa Caterina, a nord-est la splendida Torre dei Leoni, punto panoramico da cui ammirare la città.
***** Ferrara UNESCO Castello Estense Palazzo Estense (1/3) di notte - by night
E' il maestoso simbolo di Ferrara con le sue quattro torri circondate dal fossato, i rossi mattoni di cotto, le eleganti balaustre bianche, le prigioni e le sale per i giochi e il diletto di corte.
A Ferrara nel 1385, una pericolosa rivolta convinse Niccolò II d’Este della necessità di erigere una poderosa difesa per sé e la sua famiglia sorse così il Castello di San Michele, fortezza che ricorda il Castello di S. Giorgio a Mantova - realizzato anch'esso da Bartolino da Novara. A quel periodo risalgono la massiccia imponenza, il fossato, i ponti levatoi, le torri austere. Un passaggio coperto, ancora esistente, univa l’edificio militare al palazzo dei marchesi, oggi Palazzo Municipale. Passarono i secoli e i pericoli di sommosse cessarono. Allora il castello fu abbellito e slanciato per divenire la magnifica residenza della corte: venne arricchito dalle altane sopra le torri, dai balconi di marmo, dal cortile d'onore di linee cinquecentesche e dai fastosi appartamenti affrescati, ancor oggi visitabili all'interno del percorso museale.
Le imponenti torri, poste ai quattro angoli del Castello svettano ancora oggi sulla città, simbolo indelebile della grandezza e magnificenza della Famiglia D'Este: a sud-est la Torre Marchesana e a sud-ovest la Torre di San Paolo, a nord-ovest la Torre di Santa Caterina, a nord-est la splendida Torre dei Leoni, punto panoramico da cui ammirare la città.
Sindaci d'Italia a Montecitorio - SPECIALE
(Agenzia Vista) - Roma, 22 Febbraio 2019 - Lo Stato dei Beni Comuni, i sindaci d'Italia alla Camera dei Deputati.
I lavori voluti dal prefetto di Novara Letta
Giornale Luce B1177 del 06/10/1937
Descrizione sequenze:l'Abate di Cava dei Tirreni benedice la bandiera italiana ; la chiesa dedicata a sant'Adolfo ; le vetrate della chiesa ; il prefetto di Novara, Letta, e il prefetto de L'Aquila inaugurano la casa littoria con accanto il sacrario dei caduti ; donne in costume tradizionale salutano con la mano tesa ; 15 coppie di sposi celebrano il matrimonio collettivo nella chiesa di sant'Adolfo ;
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LA NUOVA MOSCHEA DI TORINO - T4 08.09.10
BARI CERIMONIA INAUGURAZIONE BUSTO ARNALDO DI CROLLALANZA
BARI CERIMONIA INAUGURAZIONE BUSTO ARNALDO DI CROLLALANZA
Mussolini visita i nuovi filobus che entreranno in servizio nelle linee per i quartieri Prati e
Giornale Luce B1024 del 13/01/1937
Descrizione sequenze:Mussolini visita i nuovi filobus accompagnato da altre autorità, una piccola folla assiste ; l'interno di uno dei filobus ; Mussolini scende dal filobus ; folla attorno ai filobus ; un prete benedice le vetture ; uno dei filobus parte ; fascisti in divisa all'interno del filobus ; il filobus in movimento nelle strade della città ;
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Progetto Sharing - Condividere idee e abitazioni
Sharing -- Condividere idee e abitazioni è uno dei più significativi esempi di housing sociale in Italia, e l'unico di tipo temporaneo, che ha riguardato l'ex edificio delle Poste di Via Ivrea 24 a Torino. Sharing risponde al disagio abitativo della cosiddetta fascia grigia della popolazione, che non trova collocazione nel mercato immobiliare e non è destinataria dei piani di residenza popolare, rivolti a chi vive una vera emergenza sociale.
Rievocazione Storica
Ricorre il 160,mo anniversario di una delle più colossali gaffes della Storia.
Con “S” maiuscola, perché bisogna sapere che nei primi giorni di maggio del 1859, quando era in pieno svolgimento la Seconda Guerra d’Indipendenza, le truppe austriache entrarono in Trino, conquistando le Poste e Palazzo Paleologo.
Fin qui, niente di strano.
Qualcuno, dopo quattro giorni di occupazione, dovette trovare il coraggio di dire agli austriaci che non si trovassero a Torino, ma solo a Trino.
***
Due giorni - sabato e domenica – di rievocazione storica pienamente riusciti, culminati oggi, domenica pomeriggio, con la battaglia in campo aperto, con tanto di cavalli.
Come sempre in queste occasioni, protagonista la Compania d’le Quat Arme.
***
Domani (lunedì) sarà on line su questa stessa pagina il filmato che, con il rombo del cannone ed i colpi esplosi dai fucili, farà rivivere tante emozioni.
Ora vi lasciamo con la gallery.
A fare gli onori di casa oggi i giovani Assessori Alberto Mocca e Giulia Rotondo, con il Presidente del Consiglio Comunale, Roberto Gualino.
202° ANNUALE FONDAZIONE CARABINIERI CELEBRATO A CAGLIARI (4)
© 2016 - conlabrigatasassari.sardinia.it
CAGLIARI, 6 GIUGNO 2016 - Nella caserma intitolata alla Medaglia d'Oro al Valor Militare Enrico Zuddas, sede del Comando Legione Carabinieri della Sardegna si è celebrato il 202° anniversario della fondazione dell'Arma.
Schierati sul piazzale la Bandiera di Guerra del 9° Battaglione Carabinieri Sardegna, la Banda della Brigata SASSARI, e una compagnia di formazione con tutte le specialità dell'Arma presenti nell'Isola.
Dopo gli onori ai Caduti e la deposizione di una corona il comandante della Legione, il generale di brigata Paolo Nardone, ha dedicato la cerimonia del 202° anniversario ai carabinieri vittime del dovere e ai loro familiari. Nel suo discorso il gen. Nardone ha annunciato che sono diminuite del 12 per cento le denunce dei reati mentre è cresciuto dell'8,5 per cento il numero degli arresti nei 300 comandi dell'isola. (4/4 fine)
© 2016 - conlabrigatasassari.sardinia.it
La visita dei re d'Italia al Papa
Giornale Luce A0480 del 12/1929
Descrizione sequenze:Città del Vaticano ; la gande basilica di san Pietro con il piazzale vuoto e due carabinieri che camminano ; inquadrature della piazza con le fontane zampillanti ; la bandiera italiana reale e quella pontificia incrociate sul colonnato del Bernini, i due carabinieri sotto di esse ; sfila la guardia svizzera con le corazze e gli elmi preceduta dalla banda, segue il plotone della guardia palatina e poi il plotone di gendarmi bianchi con gli alti colbacchi ; l'ufficiale della guardia svizzera comanda l'attenti a tutta la guarnigione, i soldati del Vaticano schierati ; primi piani dei soldati della guardia svizzera con l'alta uniforme ; primi piani della guardia palatina e dei gendarmi bianchi ; gli ufficiali del Vaticano a colloquio con gli ufficiali sabaudi ; il Cupolone, l'obelisco di piazza san Pietro ed una guardia svizzera con corazza ed elmo ; la guarnigione vaticana entra marciando nel cortile san Damaso ; alti dignitari del governo papale nel cortile di san Damaso ; la guarnigione si schiera all'interno del cortile, mentre le guardie svizzere, ultime ad entrare, proseguono la marcia e si posizionano nella Loggia ; il governatore della città vaticana, commendator Serafini Camillo, insieme al consigliere di stato, marchese Pacelli, ed al sovrintendente delle poste pontificie, principe Massimo, in attesa del corteo reale nella piazza di san Pietro ; i due eserciti: quello vaticano e quello italiano uno di fronte all'altro a segnare il confine tra i due stati ; i soldati dell'esercito italiano schierati lungo la strada ; i soldati ai lati del Lungotevere dinanzi a castel sant'Angelo mentre passano le auto del corteo reale ; lo schieramento dei soldati italiani è lungo tutto il percorso che porta al Vaticano, le auto passano mentre un ufficiale di cavalleria cavalca in senso contrario per visionare la truppa ; un'immensa folla oltre il colonnato del Bernini delimitata dallo schieramento militare fa ala all'arrivo del corteo ; le auto arrivano in piazza san Pietro ; oltre il colonnato, superato il confine, un plotone della guardia palatina riceve il corteo ; le auto si fermano, la banda suona la marcia reale, i gendarmi bianchi sull'attenti con le spade sguainate ; lo sportello dell'auto del Re si apre, il Re non scende e riceve il saluto del governatore della città del Vaticano che gli legge un breve discorso ; il commendator Serafini saluta il Re con un grande inchino ed il corteo riparte ; le auto in lontananza verso l'ingresso dello stato Vaticano e la grande folla con i soldati schierati di spalle ; il corteo supera l'arco delle Campane, percorre via delle Fondamenta, passa il portone della Zecca dove è schierato un plotone della guardia svizzera ; i cortili del Forno Borgia e dei Pappagalli vengono superati ; due squilli di tromba che annunciano l'arrivo dei reali nel cortile di san Damaso ; i reali accompagnati dal Gran Maestro del Sacro Ospizio, principe Ruspoli, che offre il braccio alla regina ; il corteo vede in primo piano monsignor Caccia, maestro di camera del Papa, e monsignore Pacelli, segretario di stato, dietro di loro dame, uomini di stato e ciambellani ; l'operatore inquadra gli alabardieri in servizio ; il corteo dove si riconoscono: il ministro degli Esteri Dino Grandi, l'ambasciatore presso la santa sede De Vecchi di Val Cismon, dame di corte che indossano, come la regina, vestiti e veli bianchi ; di nuovo gli alabardieri ed il corteo che prosegue con i monsignori, i militari, i dignitari dell'ambasciata tra cui la moglie di De Vecchi che indossa un abito nero, e i cavalieri d'onore ; il corteo: il Re la Regina, il principe Ruspoli che offre sempre il braccio alla sovrana, e alla sinistra del Re monsignor Caccia, seguono Dino Grandi con una dama di corte, De Vecchi Val Cismon con una dama di corte, quindi tutte le altre personalità ; alla porta di accesso agli appartamenti del Papa i palafrenieri e gli svizzeri si arrestano ; il Re, la Regina, Ruspoli e Caccia camminano vicini e passano dinanzi alla guarnigione papale schierata ; come prevede il protocollo nelle stanze che seguiranno il corteo di persone diminuirà ; tra i dignitari del governo italiano Galeazzo Ciano ; la cupola di san Pietro vista da fuori e da dentro con il suo soffitto a cassettone ; i sovrani salutano il cardinale Merry del Val, arciprete della basilica, all'uscita ; il lungo corteo si riforma per uscire nuovamente sulla piazza di san Pietro ; la regina sempre al braccio di Ruspoli ed il Re con accanto monsignor Caccia ; la guardia palatina sull'attenti, la banda suona l'inno sabaudo, per salutare il re d'Italia ; il corteo discende le gradinate della basilica, al fondo delle quali ci sono le auto ; il Re sale sulla ..
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Corio Canavese (TO) - Incendio in una baita, intervengono i Vigili del Fuoco (23.02.16)
- Corio Canavese (Torino) - I vigili del fuoco del comando provinciale di Torino sono intervenuti per domare un incendio divampato in una baita a Corio Cavanese, nella frazione San Bernardo. Non si sono registrati feriti. (23.02.16)