ACQUA DE LI RIZZI - Gagliano del Capo
Spettacolare panoramica della costa e dei fondali di Gagliano del Capo (estremo sud del Salento), sito nel Parco Naturale Regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase
2. (Natura e Paesaggi) PARCO COSTA OTRANTO LEUCA E BOSCO DI TRICASE
avvistanelparco.it . ALLA SCOPERTA DEL PARCO OTRANTO LEUCA E BOSCO DI TRICASE.PROGETTO AVVISTAnelPARCO finanziato con i fondi della FONDAZIONE CON IL SUD. CAPOFILA UISP COMITATO PROVINCIALE DI LECCE. PARTNERS: PROJECT LAB SCARL; PROTEZIONE CIVILE LA TORRE DI CORSANO; PROTEZIONE CIVILE DI TRICASE; PRO LOCO LEUCA; PROVINCIA DI LECCE; ENTE PARCO OTRANTO LEUCA; COOPERATIVA ULISSIDE ONLUS; ASLCA. IL PROGETTO E' INIZIATO NEL MAGGIO DEL 2009 ED E' TERMINATO NELL'OTTOBRE DEL 2011.
SALENTO NEL PARCO - ANDRANO
Per il progetto Salento nel Parco dell'Apt di Lecce, abbiamo partecipato all'escursione in territorio di Andrano che ricade nel Parco Naturale Regionale Costa Otranto santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase. La passeggiata naturalistica si è svolta lungo il lussureggiante sentiero dei Terebinti. Gli appuntamenti dell'Apt sono consultabili sul sito viaggiare inpuglia.it
Si è tenuto a Palmariggi il terzo incontro del SAC Porta d'Oriente | InOnda WebTv
Il Parco Naturale Regionale Costa Otranto Santa Maria di Leuca – Bosco di Tricase COMUNICA che, a seguito un ulteriore finanziamento per la prosecuzione del programma del SAC Porta d’Oriente, di importo pari a ad € 850.000, saranno sviluppati cinque tematismi della prima programmazione finalizzati alla creazione di un Turismo di Qualità attorno al quale sono chiamati a intervenire soggetti pubblico/privati, istituzioni scolastiche di diverso ordine e grado (dalle Università all’alberghiero ed agrario), ASL, GAL, GAC, associazioni, cooperative, stakeholders, cittadini e portatori di interesse in genere. Ciò avverrà attraverso una serie di incontri itineranti come di seguito riportati, durante i quali verranno definiti pacchetti turistici, bio itinerari e la costituzione di una gamma di prodotti di qualità raccolti un un paniere di beni.
Ad oggi il coordinamento dell’Ente Parco, grazie all’attività del suo Comitato Esecutivo, ha garantito la finalizzazione delle attività del SAC Porta d’Oriente, perseguendo l’integrazione con altri progetti in corso di svolgimento nel Parco, come JOY (interreg ecomusei), PWB (interreg su accessibilità) e REGEFRUP (recupero di specie endemiche minori). Tale complementarietà consente di trasferire ed integrare le esperienze maturate in ciascun singolo programma, contribuendo alla definizione di una strategia turistica di qualità ispirata ai principi del Turismo di Comunità, un modello congeniale alla nostra area di riferimento. Ma non solo, il principio di ospitalità che rende il turista Abitante Provvisorio del luogo, si accompagnerà ad una serie di attività, che ben declinano i tematismi del SAC, e porteranno alla definizione di bio itinerari d’eccellenza dove i Valori Ambientali e Culturali che caratterizzano il nostro patrimonio diventano Valori di Mercato per il territorio. Parallelamente grazie a percorsi partecipati e specificati mediante la calendarizzazione degli incontri, l’Ente Parco intende lanciare una gamma di prodotti di qualità, tipici della nostra tradizione, raccolti in un paniere che possano narrare, attraverso i bio itinerari, il genius loci della nostra terra: l’essenza più profonda e genuina delle tradizioni culturali e del patrimonio immateriale.
Un passo fondamentale è quello di costituire un partenariato pubblico – privato che potrà rappresentare un tavolo tecnico permanente. Per tale ragione L’Ente Parco INVITA la comunità del SAC a partecipare agli incontri itineranti, che si svolgeranno simbolicamente presso le sedi dei laboratori che rappresentano i nodi principali della Porta d’Oriente.
Lo scorso incontro si è tenuto venerdì 29 gennaio 2016 presso la Sala Conferenze del Palazzo Comunale di Palmariggi, e ha visto coinvolti i comuni di: Muro Leccese, Cannole, Bagnolo del Salento, Palmariggi e Giuggianello.
I prossimi incontri si terranno presso:
Complesso rurale Massarone di Alessano: Comuni di Alessano, Corsano, Tiggiano, Tricase – venerdì 05.02.2016 ore 16.30;
Palazzo Ramirez di Salve – Comune di Salve, Castrignano del Capo, Gagliano del Capo, Morciano di Leuca, Patù – venerdì 12.02.2016 ore 16.30;
DE FINIBUS TERRAE con MAURIZIO BIASCO,FORNOCASCIARO.IT E COMUNE DI TIGGIANO.
DE FINIBUS TERRAE con MAURIZIO BIASCO,FORNOCASCIARO.IT,COMUNE TIGGIANO E IL PATROCINIO DELLA REGIONE PUGLIA,PROVINCIA DI LECCE,GAL SANTA MARIA DI LEUCA,PARCO NATURALE REGIONALE COSTA OTRANTO-SANTA MARIA DI LEUCA E BOSCO DI TRICASE,PROLOCO TIGGIANO,UNIONE DEI COMUNI.
Parco in Festa Festival a Marina Serra di Tricase: tra rispetto dell'ambiente e solidarietà
E' un festival diffuso di arte, musica, cultura e tradizioni, nell'incantevole scenario del Parco Regionale Naturale Otranto Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase. Parco in Festa Festival si colloca tra gli eventi che mirano alla comunicazione verde e alla promozione della cultura del Turismo responsabile.
Marina Serra è stata animata, per una serata intera, da performance artistiche a basso impatto ambientale ed eco-sostenibili, per sensibilizzare al recupero delle bellezze naturalistiche dei Parchi Naturali del Salento. Un festival insomma che attraverso le arti e la cultura rivaluta scenari inconsueti.
Parco in Festa Festival è inserito tra gli eventi di Parco in Festa, progetto del bando Giovani Energie in Comune, progetto promosso dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall'Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani, che vede coinvolte le Città di Tricase (capofila), Corsano e Gagliano del Capo.
Durante la serata è stato presentato il documentario musicale Ca quannu canta tremula la voce di Marcello Fersini, Roberto Inciocchi, Luis Padilla: un viaggio musicale attraverso i volti e le voci maschili del panorama musicale popolare salentino. Con Antonio Castrignanò, Claudio Cavallo Giagnotti, Cosimo Giagnotti, Vito Giannone, Emanuele Licci, Roberto Licci, Gianluca Longo, Dario Muci, Giancarlo Paglialunga.
In primo piano anche l'associazione destinataria della raccolta fondi in cui il progetto Parco in Festa è coinvolto, Ambasciatori di Pace, dal Sahara al Salento, per il secondo anno l'associazione Tre Giri di Tè ospita 8 bambini disabili provenienti dai campi profughi Saharawi dell'Algeria del Sud. I bambini parteciperanno all'evento a Marina Serra raccontando della situazione dei rifugiati saharawi e presentando il tradizionale rito di preparazione del tè del deserto.
Alla scoperta di Porto Selvaggio e Santa Maria di Leuca - (III EPISODIO)
Il parco naturale regionale Porto Selvaggio e Palude del Capitano è un'area naturale protetta della Puglia sito in provincia di Lecce, istituito con la legge regionale del 15 marzo 2006, n. 6.
Nel 2007 è stato inserito dal Fondo Ambiente Italiano (FAI) nell'elenco dei 100 luoghi da salvare.
Il parco ricade interamente nel territorio del comune di Nardò.
Comprende la zona del parco naturale regionale attrezzato di Porto Selvaggio - Torre Uluzzo (istituito nel 1980) e la palude del Capitano (classificata come area naturale nel 1997).
La costa è rocciosa e frastagliata, e caratterizzata da pinete e macchia mediterranea.
Lungo il litorale sono dislocate la Torre dell'Alto, la Torre Uluzzo e la Torre Inserraglio.
Nel territorio del parco si trova anche la grotta del Cavallo, una grotta naturale costiera calcarea, parte di un sistema più ampio di caverne naturali ubicate nella baia di Uluzzo.
Il parco è stato istituito ufficialmente con la legge regionale n°21 del 1980 e inizialmente comprendeva 420 ettari.
Una parte del parco, circa 250 ettari, è stata realizzata con il terreno ceduto al comune dal barone Angelo Antonio Fumarola di Porto Selvaggio.
In questo terreno è compresa una delle famose torri che delimitano il parco; la torre dell'Alto.
Santa Maria di Leuca è una frazione di 1.263 abitanti del comune di Castrignano del Capo, in provincia di Lecce. Rinomata località turistica, è il centro abitato più a Sud dell'intera provincia; dista 83 Km dal suo capoluogo, se lo si raggiunge tramite la Strada statale 274 Salentina Meridionale che continua nella S.S. 101, oppure 70 Km percorrendo la Strada statale 275 di Santa Maria di Leuca che prosegue nella S.S. 16.
Leuca è un nome che deriva dal greco λευκός (leukós), cioè bianco. Secondo Strabone, promontorio originariamente denominato con il nome greco τα Λευκά (ta Leuká, le Bianche), probabilmente per le bianche rocce perpendicolari sul mare.
In passato era amministrativamente divisa fra il comune di Gagliano del Capo, per la parte dove è ubicato il Santuario di Santa Maria de Finibus Terrae, e il comune di Castrignano del Capo, per la parte compresa tra punta Ristola e Punta Meliso. La vicenda legale tra i comuni di Castrignano del Capo e Gagliano del Capo, conclusasi dopo 83 anni, ha stabilito che Leuca ricade interamente nel comune di Castrignano del Capo.
Più precisamente si intende per Santa Maria di Leuca la zona sopra il promontorio su cui si trovano la Basilica e il faro (che con la sua altezza di 48,60 metri e la sua collocazione a 102 metri sul livello del mare è uno dei più importanti d'Italia), mentre la Marina di Leuca è situata più in basso ed è compresa tra punta Mèliso a est, posta ai piedi del promontorio, e punta Ristola a ovest, estremo lembo meridionale del Salento.
Nonostante l'estremo tacco d'Italia sia identificabile con Punta Ristola, Punta Mèliso (probabilmente per l'importanza che le deriva dal sovrastante faro) chiude convenzionalmente, insieme a Punta Alice in Calabria, il Golfo di Taranto.
Nel corso della storia, diverse sono state le visite dei papi a Santa Maria di Leuca. Nell'anno 343 papa Giulio I (337-352) si recò a Leuca per consacrare il santuario; la circostanza è ricordata da una lapide apposta sull'ingresso della Basilica.
Nell'anno 710 papa Costantino (708-715) fu di passaggio a Santa Maria di Leuca dopo la sosta a Otranto.
Il 14 giugno 2008, sul piazzale antistante alla Basilica, ha celebrato la messa papa Benedetto XVI, atterrato in elicottero a Punta Ristola e giunto al santuario de Finibus Terrae, dove ha presieduto la messa.
Il clima è mediterraneo, mitigato dalla presenza del mare. Gli inverni sono tiepidi e abbastanza piovosi, le temperature medie giornaliere di gennaio e febbraio si mantengono attorno ai +10°C, con minime medie sui +7/+8°C e massime comprese tra +12 e +13°C. Le brinate sono possibili ma sono molto sporadiche e comunque di lieve intensità, le nevicate sono del tutto inusuali. D'estate la temperatura aumenta notevolmente fino a raggiungere valori medi di +24/+25°C tra luglio ed agosto, con minime medie di circa +20°C e massime di +28/+29°C, spesso abbinate a tassi di umidità alti che possono provocare condizioni di afa che però sono quasi sempre stemperate dalle brezze diurne. Temperature più alte, fino a +35°C e talvolta oltre, sono possibili in occasioni di forti ondate di calore africano che, se abbinate a venti di scirocco, portano condizioni di clima torrido. Il clima di Leuca è comunque ventilato, gradevole, con scarse precipitazioni e cieli quasi sempre sereni per gran parte dell'anno. A Leuca si trova una delle varie sedi italiane dell'Aeronautica Militare, che quotidianamente effettua previsioni meteorologiche.
Si tramanda che san Pietro in viaggio per Roma fece tappa a Leuca e da allora il tempio dedicato alla dea Minerva, diventò un luogo di culto cristiano e uno dei principali centri di pellegrinaggio dell'età antica e medievale.
Si è tenuto a Ortelle il secondo incontro del SAC Porta d'Oriente | InOnda WebTv
Si è tenuto a Ortelle il 22 gennaio 2016, presso il Centro Visite Canali, il secondo incontro organizzato dal SAC Porta d'Oriente che ha visto coinvolti i comuni di Ortelle, Diso, Andrano, Castro, Santa Cesarea Terme.
Il Parco naturale regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase informa che, a seguito di un ulteriore finanziamento per la prosecuzione del programma del SAC Porta d’Oriente di importo pari a ad € 850.000, saranno sviluppati cinque tematismi della prima programmazione finalizzati alla creazione di un Turismo di Qualità attorno al quale sono chiamati a intervenire soggetti pubblico/privati, istituzioni scolastiche di diverso ordine e grado (dalle Università all’alberghiero ed agrario), ASL, GAL, GAC, associazioni, cooperative, stakeholders, cittadini e portatori di interesse in genere. Ciò avverrà attraverso una serie di incontri itineranti, durante i quali verranno definiti pacchetti turistici, bio itinerari e la costituzione di una gamma di prodotti di qualità raccolti in un paniere di beni.
Ad oggi il coordinamento dell’Ente Parco, grazie all’attività del suo Comitato Esecutivo, ha garantito la finalizzazione delle attività del SAC Porta d’Oriente, perseguendo l’integrazione con altri progetti in corso di svolgimento nel Parco, come JOY (interreg ecomusei), PWB (interreg su accessibilità) e REGEFRUP (recupero di specie endemiche minori). Tale complementarietà consente di trasferire ed integrare le esperienze maturate in ciascun singolo programma, contribuendo alla definizione di una strategia turistica di qualità ispirata ai principi del Turismo di Comunità, un modello congeniale alla nostra area di riferimento. Ma non solo, il principio di ospitalità che rende il turista Abitante Provvisorio del luogo, si accompagnerà ad una serie di attività, che ben declinano i tematismi del SAC, e porteranno alla definizione di bio itinerari d’eccellenza dove i Valori Ambientali e Culturali che caratterizzano il nostro patrimonio diventano Valori di Mercato per il territorio. Parallelamente, grazie a percorsi partecipati e specificati mediante la calendarizzazione degli incontri, l’Ente Parco intende lanciare una gamma di prodotti di qualità, tipici della nostra tradizione, raccolti in un paniere che possano narrare, attraverso i bio itinerari, il genius loci della nostra terra: l’essenza più profonda e genuina delle tradizioni culturali e del patrimonio immateriale.
Un passo fondamentale è quello di costituire un partenariato pubblico – privato che potrà rappresentare un tavolo tecnico permanente.
I prossimi incontri saranno:
Sala Conferenze del Palazzo Comunale di Palmariggi: Comuni di Muro Leccese, Cannole, Bagnolo del Salento, Palmariggi e Giuggianello – venerdì 29.01.2016 ore 16.30;
Complesso rurale Massarone di Alessano: Comuni di Alessano, Corsano, Tiggiano, Tricase – venerdì 05.02.2016 ore 16.30;
Palazzo Ramirez di Salve – Comune di Salve, Castrignano del Capo, Gagliano del Capo, Morciano di Leuca, Patù – venerdì 12.02.2016 ore 16.30;
BICICLETTATA OTRANTO LEUCA
BICICLETTATA OTRANTO LEUCA
LA LITORANEA OTRANTO - SANTA MARIA DI LEUCA, NELL'OMONIMO PARCO REGIONALE, TRASFORMATA PER QUESTA DOMENICA NELL'AUTOSTRADA DELLE BICICLETTE. 60 CHILOMETRI DI BELLEZZE NATURALI AL RITMO LENTO DELLE BICI.
Localita Ciolo - HDSalento
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Il Ponte Ciolo, è stato realizzato sul canale del Ciolo, una profonda gola creata dall’azione erosiva dell’acqua nel suo percorso verso il mare; il ponte sospeso, è alto circa 26 metri ad unica campata ed unisce le due sponde della gola. Il nome Ciolo proviene dal dialetto salentino Giole o Ciole, nome che veniva dato alle gazze ladre che abitavano il canale. Il costone roccioso è ricoperto di macchia mediterranea e piante come il fiordaliso di Leuca e specie selvatiche di orchidee. Il costone è ricco di grotte risalenti al periodo neolitico e paleolitico, dall’alto del ponte si possono scorgere le numerose cavità marine, quali: la Grotta delle Prazziche, lunga 42 metri e larga circa 6, dove all’interno di essa, sono stati scoperti numerosi pezzi di ceramica, manufatti del periodo litico e resti di fauna comprendente anche i rinoceronti; la Grotta grande del Ciolo, detta anche Bocca del Pozzo, la Grotta degli spiriti, Grotta del canale delle marine, Grotta dell’aspru e la Grotta dei passeri o grotta della foca monaca, chiamata così, in seguito alla scoperta di un esemplare di foca, da parte dello speleologo Franco Grandi. Alla grotta grande, si accede dal mare, la caverna è alta 30 metri ed il cunicolo di accesso è lungo 100 metri. Nella grotta scorre acqua dolce che fuoriesce da una sorgente sotterranea, la grotta è arricchita da un laghetto dalle sfumature rosse e verde smeraldo. Le pareti sono ricoperte di spugne multicolori di varie specie e l’ultima sala è ricca di depositi di guano dei pipistrelli. Un'altra cavità si apre sul bordo sinistro dello stretto fiordo del Ciolo, la Grotta Piccola del Ciolo, con accesso dal mare, profonda circa 120 metri, e allagata per tutta la sua lunghezza. Molti turisti amanti della natura si danno appuntamento per effettuare arrampicate a picco sul mare o effettuare tuffi acrobatici dal ponte alto 20 metri. Sul lato del ponte vi è una scalinata che permette di accedere nell’insenatura del Ponte Ciolo ad una piccola spiaggia ghiaiosa, bagnata dal mare, i cui colori variano dal turchese al blu. Il canyon offre l’opportunità di effettuare trekking sulla costa,attraverso il Sentiero del Ciolo lungo il percorso si incontreranno Fiordalisi, garofani, Campanule e attraverso ponticelli arrivare alla periferia dell’abitato di Gagliano. Il Sentiero del Ciolo fa parte del Parco Costiero Regionale “ Costa Otranto – S. Maria di Leuca e Bosco di Tricase.
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Please watch: Torre Pali
Le spiagge con sabbia finissima e acque cristalline fanno di Torre Pali una delle località balneari più esclusive e ricercate di tutta Italia, ottenendo dal 2004 al 2007 e nel 2010, insieme a Pescoluse, il prestigioso riconoscimento 4 VELE della Guida Blu di Legambiente e la famigerata “Bandiera Blu della FEE a partire dal 2009. Oltre alla Bandiera Blu, la località è stata premiata con Bandiera Verde, per le sue spiagge adatte ai bambini. Questa Località balneare è ricordata da molti turisti e gente del luogo per la “Torre in mezzo al mare”. Molti non sanno che in origine questa Torre circondata dal mare, era in realtà una Torre di avvistamento, fatta costruire da Carlo V. Al momento della realizzazione questa torretta di avvistamento si trovava sulla terraferma, ma nel corso degli anni a causa dell'erosione costiera, essa è stata circondata completamente dal mare.
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