13.09.2013 - valerio scanu Listen - Atreju Parco del Celio (Roma)
Places to see in ( Rome - Italy ) Case Romane del Celio
Places to see in ( Rome - Italy ) Case Romane del Celio
Case Romane del Celio is a Roman underground site where you can see 2nd and 3rd century Roman houses in which Christians worshipped, and several well-preserved frescoes. It is located under the church of Saints Giovanni and Paolo. It is probably easiest to get to by walking northeast (past the short edge of the Circus Maximus) from the Circo Massimo metro stop until you see a small pink building on the right, diagonally across the intersection once you've reached the end of that short edge of the Circus Maximus. By the way, this is a good opportunity to see the Circus Maximus, the Frangipane Tower and the Piazza di Porta Capena. Anyhow, once you see that small pink building at the east corner of Via di San Gregorio and Vid dei Cerchi, walk on the tiny Salita di San Gregorio which winds behind that building and takes a curve to the right, becoming Clivo di Scauro. After that curve, the second building on your left is the Basilica of Saints Giovanni and Paolo; look for the marked doorway which I recall being a few steps below street level. Alternately, you can walk across Via di San Gregorio from the entrance/exit of the Palatine Hill and walk up a short but steep embankment to get to Viale di Parco del Celio, which you should cross and continue on a few steps to that curve in Clivo di Scauro.
John and Paul (not the Apostles, and not the Beatles, but the guys the church was named after) lived in what are now the underground houses, which had been combined into an elegant pagan house during the 3rd century before they lived there. They were officers at the court of emperor Constantine (312 - 337 AD) who made Christianity legal in Rome. 24 years later, emperor Julian the Apostate (361 -363 AD) attempted to revert Rome back to paganism, and had John and Paul beheaded on the night of January 26th-27th, 361 AD after they refused to serve in a military campaign. They were buried on the site of their houses (which was illegal since this was within the city walls). A church was built over the houses in the 4th century shortly after their deaths, and remains of it can be seen in the present church which was built during the Middle Ages. The houses and their rich decorations were discovered under the church in 1887.
According to reviews, a residence from the 2nd century AD, a single home of a wealthy family, and a 3rd-century-AD apartment building for artisans are all preserved in this site, but I must admit that the signage is poor enough (or my addled brain is old enough) that I had no idea when I visited the site that this was the case. But the well-preserved frescoes are easy to see, even if they're not identified at the site, and they made the trip worthwhile. Those frescoes range from the 3rd to the 12th centuries. The most famous one is the 5th photo below, which is about 9 feet tall by 15 feet wide, and probably dates to the mid to late 3rd century AD. The subject of the painting might be Proserpina returning from the Underworld at the beginning of Spring, resting on a small island with her mother Ceres and her brother Bacchus. Or it might be Venus in her role as protectress of sailors.
There is also a small museum (antiquarium) which houses many artifacts found during the excavation. If you get the idea that I think the site needs to be improved, explaining what you're looking at better, you're absolutely right. I think it's inexcusable to not use the money this site is collecting from all its tourists to invest in a few signs that explain what people are seeing. In 10 languages. It's practically free, for cryin' out loud. Get with it. Owners, go look at the underground at the nearly-free San Nicola in Carcere where the signs are not superb, but at least there's something.
( Rome - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Rome . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Rome - Italy
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Walk around Rome Italy 4K. Porta San Giovanni - Colosseum - Piazza del Campidoglio.
This walk through the capital of Italy, Rome, starts from Porta San Giovanni and passes Colosseo to Piazza Venezia and Piazza del Campidoglio.
0:00 Piazzale Appio Porta San Giovanni
4:10 Giardini Viale Carlo Felice
4:30 Monumento a San Francesco d’Assisi Giardini Viale Carlo Felice
7:45 Basilica di San Giovanni in Laterano
8:40 Chiesa di San Lorenzo in Palatio ad Sancta Sanctorum
21:00 Scala Santa
23:45 Piazza Giovanni Paolo II Fontana dell’Obelisco Lateranense Battistero Lateranense di San Giovanni in Fonte
26:55 Via dell'Amba Aradam
29:45 Via di S. Giovanni in Laterano
36:45 Basilica di San Clemente
39:36 Ludus Magnus
40:40 Piazza Del Colosseo
41:10 Via Labicana
41:35 Parco del Colle Oppio
41:40 Colosseo
49:00 Viale di Parco del Celio
1:01:35 Arco di Costantino
1:02:00 Via Sacra Foro Romano
1:07:18 Clivo di Venere Felice
1:10:30 Via dei Fori Imperiali
1:16:10 Foro Romano
1:19:30 Foro di Augusto
1:24:55 Foro Traiano Mercati di Traiano Torre delle Milizie
1:28:45 Colonna Traiana
1:30:22 Chiesa di Santa Maria di Loreto
1:31:20 Altare della Patria
1:33:20 Piazza Venezia
1:48:00 View of Piazza D'Aracoeli
1:59:50 Piazza D'Aracoeli
2:04:00 View of Teatro Marcello
2:04:50 Explanada al Campidoglio
2:06:00 Piazza del Campidoglio
2:06:50 Palazzo Senatorio Statua equestre di Marco Aurelio
2:06:55 Palazzo Nuovo
2:07:32 Palazzo dei Conservatori
2:08:20 Via del Campidoglio
2:09:11 View of Foro Romano
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Calcutta all'ombra del Colosseo. Il degrado del parco Celio, avviata la bonifica
Una discarica a cielo aperto, all'ombra del Colosseo, a due passi dal servizio giardini di Roma, sede anche dell'Assessorato all'Ambiente. Ai giardini del Celio, come denunciano i cittadini, il degrado è di casa. Reti, materassi, carcasse di motorini
13.09.2013 - valerio scanu Se è vero che ci sei - Atreju Parco del Celio (Roma)
Carmine Faraco Parco del Celio Roma
Carmine Faraco Parco del Celio Roma
Arco Celio Roma.
Origine:cantonuovo.eu
Colosseo e Celio. Il parking più bello del mondo
Roma La casina delle civette e storie incredibili.
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Viaggiare e scoprire luoghi nuovi per me è sempre un piacere, sopratutto quando questi posti sono nascosti proprio dietro l'angolo. Per tutti gli abitanti di Roma e non solo, Villa Torlonia è un parco di divertimenti per fotografi e anche solo appassionati di natura. Qui sotto tutti i link utilli per partecipare alle visite guidate di BELLEZZE DI ROMA.
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Roma Colosseo ed Arco di Costantino al tramonto dal Colle Celio
Ho creato questo video con l'Editor video di YouTube (
Villa celimontana ( roma )
La Villa Celimontana (già Villa Mattei) è un parco pubblico di Roma la cui creazione risale al Cinquecento. Fu soggetta a trasformazione in senso paesaggistico nel 1858 dall'architetto francese Pierre Charles L'Enfant (1754-1825) per iniziativa di Laura Maria Giuseppa di Bauffremont e ancora nel 1870, con interventi in stile neogotico, per l'ultimo proprietario Richard von Hoffmann. Si trova sulla sommità occidentale del colle Celio ed ha il suo ingresso monumentale sulla via della Navicella, poco distante dall'omonima fontana dalla quale prende il nome la via, a fianco alla Basilica di Santa Maria in Domnica, uno dei primi templi cristiani della Capitale.
Sormonta a Sud il Semenzaio di San Sisto Vecchio, sede e principale semenzaio del Servizio Giardini Comunale, e ad Ovest la valle delle Camene e la valle delle cosiddette Terme di Caracalla, sul prolungamento dell'antico clivo di Scauro (oggi via di San Paolo della Croce).
Interesse archeologico e monumentale
La villa copre un sito di età Flavia e Traianea del quale restano cinte murarie ora coperte dai livellamenti del terreno e parzialmente visibili solo dal lato Sud. Ospitava i castra della V coorte dei Vigiles.
Scavi archeologici hanno portato alla luce nel 1889 la Basilica Hilariana, eretta da Manius Publicius Hilarus, ed i suoi singolari mosaici.
Viali alberati della Villa Celimontana
Contiene numerosi reperti di varie epoche ed origini, che ne sono oggi esposto ornamento. Fra questi, l'obelisco egizio di Ramsete II, popolarmente detto spiedino, proveniente dalla spoliazione del Tempio del Sole a Eliopoli; originariamente sistemato nel Santuario di Iside Capitolina (Tempio di Iside), il Senato lo donò nel 1582 (ma fu installato nel 1587) a Ciriaco Mattei dopo essere stato per molto tempo alla base della scalinata dell'Ara Coeli a partire dal XIV secolo; in seguito (1817) fu spostato all'attuale ubicazione. L'obelisco si accompagna ad una sinistra leggenda: durante gli ultimi lavori di spostamento, vi fu un incidente nel quale il basamento cadde (per la rottura delle funi) sopra un operaio che ne perse gli arti superiori, che si dovette amputargli per liberarlo e che tuttora giacciono sotto il basamento medesimo. Da allora, nessuna proposta di ulteriore miglior sistemazione è stata mai più seguita. Secondo un'altra leggenda, la sfera alla sua sommità conterrebbe le ceneri di Augusto.
Molti reperti furono ceduti ai Musei Vaticani. Alcune fontane furono opera di Gian Lorenzo Bernini (chiamato ad eseguirle da Girolamo Mattei), ma andarono distrutte.
Il portale monumentale proviene dalla Villa Giustiniani Massimo (o Massimo-Lancellotti, o Villa Massimo al Laterano), un tempo ubicata alla via Matteo Boiardo ed oggi scomparsa per edificazione; il portale fu qui ricostruito nel 1931.
L'attuale non è l'originale ingresso principale, che si trovava invece a Nord, sulla piazza SS.Giovanni e Paolo. Il viale d'ingresso conduce al casino, o Palazzetto Mattei, opera di Jacopo Del Duca, attuale sede della Società Geografica Italiana e, per il tramite di questa, anche della Società Geografica Europea (EUGEO) e del segretariato permanente dell'Unione Geografica Internazionale.
Roma Antica - 1° Video.
Roma in bicicletta
Colosseo,
Arco di Costantino,
Palatino,
Via dei Fori Imperiali, Foro Romano,
Arco di Settimio Severo,
Altare della Patria, (Milite Ignoto),
Campidoglio,
Parco del Celio, Villa Celimontana,
Piazza della Navicella,
Caracalla,
Arco di Giano,
Tempi di Veste,
Bocca della Verità, ....................
Riprese video fatte con microcamera Gopro Hero lente piatta,
Bicicletta Mtb Rockrider R.R. 6.3.
Ancient Rome by bicycle - 1° Video
Shooting video made with micro GoPro Hero,
Biking MTB Rockrider R.R. 6.3.
Roma, con la primavera tornano le azalee sulla scalinata di Trinità dei Monti
Le azalee non sono ancora sbocciate tutte, ma i fiori rosa e bianchi che già ci sono rendono ancora più speciale la scalinata di Piazza di Spagna. Circa 150 Rhododendrum Indicum, coltivate e curate nell’area del parco storico di San Sisto alle pendici del Celio dal personale del Servizio Giardini del Dipartimento Tutela Ambientale di Roma, sono state sistemate sulla famosa scalinata.Per qualche romano sono troppo poche e quasi non si notano, ma i turisti ne sembrano entusiasti e il selfie con le azalee sembra d'obbligo. L’esposizione durerà fino alla fine della stagione di fioritura cioè per circa 30 giorni.
Scoperto durante gli scavi per la metro C a Roma un tratto di acquedotto romano
Era nascosto sotto piazza Celimontana, al Celio.
Le indagini archeologiche si sono concluse a dicembre 2016, in occasione dei lavori della tratta T3 della linea C della metro che collega il Colosseo a San Giovanni in Laterano. Lo scavo, preliminare alle opere civili, è stato eseguito all'interno di un pozzo circolare di aerazione di circa 32 metri di diametro, esteso per una superficie di oltre 800 metri quadri.
Un caso fortuito come spiega un'archeologa: I resti sono emersi durante i lavor…
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Domestica Sculture nelle case Romane del Celio
Domestica Sculture nelle case Romane del Celio di Stefania Giacomini
Quattro artisti di ceramica si sono confrontati con gii spazi di una delle meraviglie della Roma sotterranea per una riflessione sull'dea di casa e sull'abitare.
Sabino di Nichilo, Yvonne Ekman, Riccardo Monachesi, e Mara van Vees con le lorpo caratteristiche hanno proposto al pubblico il loro angolo di casa con istallazioni che dialogano con colori , dimensioni, decorazioni delle domus romane e luogo di martirio dei santi Giovanni e Paolo a cui è intitolata la Basilica soprastante il sito romano.
La mostra è stata promossa dal Fondo Edifici di Culto del Ministero dell'Interno, Minisero per i Beni e le Attività Culturali e Società Cooperativa Spazio Libero.
Per maggiori informazioni: fp.delre@gmail.com
Acque Albule _ Terme di Roma
Tivoli Terme
Fin dai tempi della Roma imperiale, le Acque Albule erano definite “Acque Santissime” da Strabone, Galeno, Plinio il Vecchio, Archigene da Apamea (Siria) e Celio Aureliano “Acque santissime” in virtù delle loro proprietà curative…
Le acque sulfuree scaturiscono da due laghi: il lago Regina (anche detto delle Isole Natanti) che è il maggiore dei due, ed il lago Colonnelle, il minore.
Il lago Regina è piuttosto ampio con un diametro di ben 150 m. con una profondità massima di 39 m., mentre l’altro misura soltanto 50 m. di diametro ma ha una profondità molto maggiore, circa 70 m.
La stazione termale, a 8 km da Tivoli e a 20 km da Roma, è facilmente raggiungibile percorrendo la via Tiburtina.
La portata delle sorgenti è di circa 3.000 litri al secondo, e questo fa sì che siano tra le sorgenti termali più importanti d’ Europa.
Le caratteristiche principali di queste acque sono, oltre alla temperatura di 23°, il colore lattiginoso e l’odore di uova marce.
Le proprietà curative delle Acque Albule erano conosciute fin dai tempi della Roma imperiale: l’imperatore Augusto in persona vi arrivava in lettiga da Roma per immergersi in esse e trarne beneficio.
Un altro fruitore illustre delle benefiche acque fu Nerone, che fece convogliare le “Acque Santissime” in un canale per farle giungere fino alla sua splendida Domus Aurea sul Colle Oppio.
L’imperatore Adriano non fu da meno nell’apprezzare le qualità di queste acque e le utilizzò per riempire le svariate piscine della sua splendida Villa.
Dopo il grande splendore conosciuto nel periodo imperiale le Terme si trasformarono in una zona paludosa, fino a quando il Cardinale Bartolomeo de La Cueva non fece realizzare un canale di scarico delle acque per riversarle nel fiume Aniene.
In seguito fu Ippolito II D’Este a far costruire le sue terme, i cosiddetti Bagni Vecchi, facendo provvedere anche all’inalveamento delle acque per far sì che non straripassero, ed essendo di salute piuttosto cagionevole utilizzò le acque sulfuree per curarsi.
Nel 1837 il dottor A.Cappello scrisse un trattato in merito alle virtù delle Acque Albule, intitolato “Ragionamento sui bagni minerali presso Tivoli”, con il quale illustrava le proprietà di tali acque, capaci di curare molte malattie tra cui quelle della pelle, delle vie urinarie, delle “discrasie umorali”.
Tra il 1856 ed il 1863 le Acque Albule furono oggetto di studio da parte di una commissione di medici ed archeologi, al fine di sostenere un progetto per costruire un nuovo stabilimento vicino alle sorgenti sulfuree.
Il 19 marzo del 1863 il pontefice Pio IX investì il Comune di Tivoli del diritto di utilizzarle in perpetuo, per far sì che le terme di quelle benefiche acquea tornassero all’antico splendore e che la popolazione tiburtina potesse
usufruirne.
La realizzazione dello stabilimento termale tuttavia fu intralciata dagli eventi politici del tempo, dalla difficoltà di reperire finanziamenti oltre i 1.000 scudi messi a disposizione dal ponteficie.
Dopo varie dispute tra il Comune di Tivoli ed il demanio, nel 1879 fu finalmente costruito lo stabilimento, con l’ing. Anderloni a capo dei lavori, che provvide a realizzare il progetto iniziale dello stabilimento, al quale si rimise
mano negli anni Venti con una ristrutturazione volta all’ampliamento dello stesso.
Da qualche anno lo stabilimento termale delle acque albule è stato rinominato “Le Terme di Roma”, e molteplici sono le cure termali di cui si può usufruire: fangoterapie, balneoterapie, inalazioni, insufflazioni endotimpaniche,
irrigazioni ginecologiche, cure idropiniche.
Il complesso termale è stato completamente ristrutturato e potenziato ed è in grado di offrire anche ad un pubblico esigente ogni genere di comfort grazie al centro benessere (con sauna, bagno turco, piscina termale coperta, idromassaggio lombare, plantare, cervicale, vasca kneipp, percorso vascolare, docce aromatizzate, docce a vela, area relax con angolo delle tisane), al centro estetico e grazie anche alla presenza di un’albergo a quattro stelle adiacente allo stabilimento (Victoria Terme Hotel).
Quattro grandi piscine (per un totale di 6000 mq) alimentate dall’acqua minerale sulfurea permettono inoltre la balneazione nella stagione estiva alla temperatura costante delle acque che, come accennato in precedenza, rimane costante a 23° C
Il progetto di ristrutturazione dell’intera stazione termale è stato seguito dallo studio romano 3C+t Capolei Cavalli Architetti Associati (capoleicavalli.it)
Monte Palatino (Parco archeologio del colosseo )
Monte Palatino:
(em latim: Collis Palatium ou Mons Palatinus; em italiano: Palatino)
E a mais central das sete colinas de Roma e uma das mais antigas partes da cidade.
Ela tem uma elevação de 40 metros acima do Fórum Romano, para o qual tem vista em um dos seus lados.
De outro, domina o vale ocupado pelo Circo Máximo.
A partir da época de Augusto, os palácios imperiais de Roma passaram a ser construídos ali.
Vista Club Roma
Riapre la discoteca Vista Club di Roma situata nel cuore verde del Parco del Celio tra il Circo Massimo e Colosseo. Aperta dal Giovedì al Sabato propone abbondanti aperitivi, cene e soprattutto un'ottima selezione musicale di tipo commerciale.
Ad Atreju dibattito sul futuro dei talenti d'italia, ma anche su Olimpiadi 2024 e Fori
(MeridianaNotizie) Roma, 14 settembre 2013 - In un momento di grave crisi economica, sociale e culturale Atreju ha voluto interrogarsi sulla nascita, la formazione e l'impegno dei nuovi italiani. L'Italia sta vivendo, infatti, una grave fuga di talenti, che depaupera la Nazione delle proprie risorse per produrre idee, energia e ricchezza. Su questi temi e su come investire nel futuro delle nuove generazioni si sono interrogati oggi al Parco del Celio: il sindaco di Roma, Ignazio Marino, il segretario generale del Coni, Roberto Fabbricini, il vicepresidente dei deputati di Fratelli d'Italia, Fabio Rampelli, e il prorettore della Università di Tor Vergata, Franco Salvatori. Non sono mancati ampi accenni anche sul tema della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024 e della pedonalizzazione dei Fori. Ecco alcuni interventi.
(Servizio di Domenico Lista)