Fontana Delle Sirene - Piazzale Primo Maggio e via Dante, CATTOLICA, ITALIA
CATTOLICA (panoramica della Piazza Primo Maggio) - di roberto zanotti (marinaio)
21 SETTEMBRE 2013
Panoramica della Piazza Primo Maggio di CATTOLICA.
Pochi minuti prima degli incontri di BOXE, orgnizzati dalla - ASD CATTOLICA BOXE.
A Christmas Carol in Cattolica : una favola molto reale del Turismo a Cattolica
In una freddissima notte , pochi giorni prima di Natale, le 3 Sirene della Fontana di Piazza Primo maggio a Cattolica, avvolte in un bianchissimo tailleur bianco...................leggi il seguito su
Cattolica: Wedding Weekend
La Cattolica porta anche il nome di Regina dell’Adriatico ed è posta al confine tra l’Emilia Romagna e le Marche; accoglie tantissimi turisti, rimasti affascinati dall’ospitalità, dal continuo rinnovamento, dalle strutture balneari, locali ed eventi d’intrattenimento, senza dimenticare la bellezza dell’antico borgo di pescatori. Nel 2011 le è stata assegnata la Bandiera Blu in riconoscenza alle sue acque pulite e ai servizi offerti nel rispetto dell’ambiente delle località balneari. E questo è solo uno dei numerosi motivi per cui vale la pena visitarla.
La Spiaggia di Cattolica è caratterizzata da una sabbia finissima e omogenea, grazie al sistema di frangiflutti che hanno mantenuto il controllo dell’erosione, attrezzata dagli stabilimenti balneari e da parti ancora libere. Affascinante è il lungomare con una passeggiata lungo una struttura di legno che permette di godere il paesaggio marino intervallato da vegetazione ricca, soprattutto durante la buona stagione. Interessanti sono il Porto, alla foce del fiume Tavollo, dove i tanti pescatori praticano la propria attività; la Rocca, costruita nel 1491 per poter controllare il commercio di imbarcazioni clandestine; la Casa di Guglielmo Marconi, dove vi soggiornò dal 1893 fino al 1895; la Piazza de Curtis, che settimanalmente ospita il mercato che espone i prodotti tipici della zona insieme ad oggetti ritrovati nelle antiche dimore; la Piazza Primo Maggio, detta delle Sirene, formata da numerose fontanelle in cui l’acqua che scorre riecheggia i loro canti; la Piazza Nettuno, la più centrale, e Piazza del Mercato, dove giornalmente viene adibito il mercato coperto. Lo stemma della città si ritrova sull’edificio del Palazzo del Municipio, costruito nel 1933 durante il periodo fascista, presenta uno stile neoclassico eretto su una base formata da blocchi di pietra calcarea intervallato da archi e decorazioni Liberty.
La Torre dell’Orologio venne costruita prima del palazzo del Municipio dall’ingegnere Mendola: essa presenta sulla sommità tre vulcani sormontati dalle stelle, emblema del comune, mentre nella parte bassa, una grande lapide in marmo dove sono incisi i nomi dei cattolicesi morti durante le due grandi guerre. Altro edificio di rilevanza è il Palazzo del Marchese Borsellino, costruito nel 1774 sulla piazza Roma perché rappresenta un esempio di architettura tardo-barocca del XVIII secolo dove notevoli sono i balconi decorati da larghe e composite cornici a festoni, a cuore sui frontoni, ringhiere a petto d’oca e timpani curvi che regalano un forte senso di sinuosità alla struttura tanta da essere stata nominata, nel 1939, palazzo di interesse storico-artistico tra i migliori. Si ricorda la visita alla Chiesa Santa Apollinare che risale al 1782 dall’opera del capomastro riminese Gaetano Cupioli, all'interno sono conservati il S.S. Crocifisso, attribuito al Laurentini, e il Dipinto della Croficissione; la Chiesa San Benedetto, importante per la donazione di 14 formelle in ceramica in sei rilievi che rappresentano le tappe delle via Crucis del Cristo da parte di Guerrino Bardeggia.
Il Teatro la Regina di Cattolica, progettato nel 1984 e inaugurato da Katia Ricciarelli nel 1996, sorge vicino alla famosa Arena delle Regina, in cui sono organizzati concerti ed eventi estivi; il Museo della Regina, collocato nell’antico Ospedale del Pellegrino, racchiude due sezioni, l’Archeologia con reperti di epoca romano-repubblicana e la Marineria; l’Acquario di Cattolica realizzato a forma di flotta navale con tantissimi percorsi per svariate età e attrattive curiose; il Parco della Pace, un’ampia zona verde per le attività all’aperto con piscine annesse, campi da calcetto, collegato al mare tramite un sottopassaggio e al centro tramite una viuzza.
Se si trascorre una vacanza al mare a Cattolica non si può non passare a fare un po’ di shopping lungo la famosa Riviera. I negozi molto spesso sono aperti anche la sera in estate. Tra via Dante e via Carducci si susseguono ininterrottamente negozi d’abbigliamento, scarpe, gioielli e tanto altro ancora, tutto per la gioia della amanti degli acquisti. In estate vengono organizzate anche delle notti bianche in cui non mancano anche musica dal vivo e bancarelle dove trovare un po’ di tutto, oltre che ovviamente negozi aperti fino a tarda notte. Una peculiarità di Cattolica è che qui sono presenti numerosi outlet di marche famose come Max Mara, Gaudì e Gerani.
La vita notturna di Cattolica, che fa parte delle famosi notti romagnole, non è da meno a quelle di Rimini e Riccione e qui non mancano le opportunità per divertirsi e passare una bella serata in compagnia. Tra le discoteche non può mancare un salto alla famosa Baia Imperiale che si trova vicino al Parco San Bartolo nel verde con vista sul mare. Qui si possono vivere notti brave con musica a tutto volume. Per chi invece cerca una cosa più tranquilla, è meglio muoversi verso l’Altro Mondo Studios con una bellissima terrazza aperta.
Fontana del Moro a piazza Navona (manortiz)
La fontana fu realizzata nel lato sud di piazza Navona intorno al 1575, su progetto di Giacomo della Porta; a lui si deve il disegno del prezioso catino mistilineo in marmo portasanta, dei quattro tritoni (già destinati alla fontana di piazza del Popolo) e dei quattro mascheroni stretti tra due delfini che riportano sul retro i simboli araldici dei Boncompagni e dei Borghese.
Le sculture cinquecentesche, molto danneggiate e più volte restaurate, vennero sostituite nel 1871-74 da copie realizzate da Luigi Amici prendendo spunto dagli originali e si trovano oggi nel deposito del Museo Canonica a Villa Borghese. Nel 1655 per volontà di papa Innocenzo X Pamphilj venne aggiunta al centro la possente scultura del Moro disegnata da Gian Lorenzo Bernini e scolpita dall’allievo Giovanni Antonio Mari.
Descrizione
Materiali: marmo di Carrara; marmo portasanta (di spoglio); stucco; granito; travertino; ferro battuto
Datazione: 1575; 1653-55; 1708; 1871-74
Ancona, Fontana dei Cavalli marini (manortiz)
La fontana dei Cavalli, insieme a quella delle Tredici Cannelle, è la più conosciuta di Ancona. Fu costruita su progetto dell'artista barocco Lorenzo Daretti[1] nel 1758, con sculture di Gioacchino Varlè. Attualmente si trova di fronte al Palazzo dell'Orologio di piazza Roma; originariamente era collocata invece in piazza San Nicola, tra il palazzo del Bargello e la soppressa chiesa di San Nicola. Il luogo corrisponde oggi a piazza della Repubblica, comunemente detta del Teatro o delle Muse.
La fontana è costituita da tre vasche concentriche e di dimensione crescente andando dall'alto in basso. La vasca posta in alto e quella ad altezza intermedia sono di forma circolare, mentre quella basale è mistilinea. Sopra a tutto è posto un putto, detto popolarmente pupo di San Nicola, nome che ricorda ancora, dopo più di due secoli, la collocazione originaria nei pressi della chiesa omonima. Il putto tiene tra le mani un pesce, dalla cui bocca sgorga l'acqua che poi scende per cascate successive fino alla base. Nella vasca più bassa sono presenti i quattro cavalli marini (sui fianchi si notano le pinne) che danno il nome della fontana; tra essi si scorgono quattro delfini, posti sopra alla roccia centrale. L'acqua sgorga anche dalla bocca e dal naso degli otto animali marini; sino all'ultimo restauro essa era potabile.(Wikipedia()
Bologna - FONTANA DEL NETTUNO - Arte in Centro Storico
E' fra le più belle fontane cinquecentesche d'Italia.
Sopra una base architettonica progettata da T. Laureti sono collocate le statue in bronzo del Giambologna ( Jehan Boulogne 1529 - 1608 ): Nettuno col tridente in atto di placare le onde, putti con delfini e quattro sirene.
( T.C.I. )
Lo scultore Giambologna.
Fiammingo di nascita, si trasferì a Roma ancora giovane dove studiò, fra l'altro, l'opera di Michelangelo.
Successivamente fu attivo soprattutto nella Firenze dei Medici.
Fu il più importante scultore del periodo detto Manierismo .
La curiosità.
Il marchio della casa automobilistica Maserati , il famoso Tridente , fu ripreso nel 1926 da quello della statua del Nettuno.
La Maserati, nata a Bologna nel 1914, venne trasferita a Modena nel 1937. Oggi quel Tridente è uno dei marchi di auto più conosciuti al mondo.
La prostituzione a Milano dilaga in pieno giorno
Valeria Castellano ha intervistato una donna che esercita la prostituzione in pieno centro a Milano, e reclama i propri diritti.
Cattolica festeggia il mondiale
Festeggiamenti in piazza primo maggio la sera della vittoria mondiale
Ancona, Fontana del Calamo o delle Tredici Cannelle (manortiz)
Fontana Del Calamo
La fontana del Calamo viene chiamata Fontana delle Tredici Cannelle perché costituita da tredici bocche da cui esce l’acqua.
L’antichissima Fonte del Calamo sorgeva nei pressi dell’omonima Porta. Il toponimo, di derivazione greca (da calamus che sta per “canna”) riporta all’ambiente palustre dove era situata.
Non si conosce la data della sua costruzione, ma già nel 1426 fu dotata di serbatoi di raccolta e nel 1438 fu data in uso al Collegio dell’Arte della Lana. Nel 1503 fu manomessa per utilizzarne il materiale nella costruzione del nuovo portico del Palazzo del Governo in piazza del Plebiscito e successivamente fu sistemata nelle forme attuali da Pellegrino Tibaldi.
In bianca pietra calcarea, ha 14 volute che inquadrano 13 mascheroni di fauni e satiri alternati che gettano acqua, quello centrale in pietra, gli altri in bronzo. La zona superiore è ornata con un fregio di cerchi in rilievo, alcuni dei quali rappresentano una stella centrale. Questi sono intervallati da festoni, 3 dei quali, a loro volta, accolgono all’interno lo stemma della città (che rappresenta un cavaliere a cavallo), mentre al di sopra degli altri 6 sono collocate coppie di delfini. Oltre la fontana monumentale vi è la parte situata più in basso riservata all’abbeveramento degli animali, che conserva un mascherone con sovrastante stemma civico in pietra e poggia su una pavimentazione di basoli, presumibilmente di epoca romana.
L’antica grande cisterna posta sotto il muro alle spalle della fontana che riceveva le acque dall’acquedotto proveniente da Monte Conero, attualmente è visitabile tramite un passaggio che si apre alla destra della fontana solo in occasione di alcuni eventi e visite guidate durante l’anno.
Fa parte del folclore e della tradizione il rito di bere l’acqua che sgorga dalla Fontana del Calamo come auspicio per poter tornare proprio nella città: la tradizione vuole che se alla fontana berrai, ad Ancona tornerai…
Fountain “del Calamo”
The fountain “del Calamo”, also called “of the thirteen spouts”, as the water flows out of thirteen decorated spouts.
The ancient Calamo spring stood near the portal of the same name. The word, of Greek origin (from kalamos which stands for “reed”) brings back to the swamps that were in this area. The year of construction is unknown, but already in 1426 water tanks were added and in 1438 it was given in use to the College of the Art of Wool. In 1503 it was demolished and scavenged for building material, used for the construction of the new House of Government in Piazza del Plebiscito. Eventually, the fountain was given its actual shape by Pellegrino Tibaldi. Made of white limestone, it feaetures 14 scrolls that frame 13 masks representing alternated fauns and satyrs, each with a spout. The middle mask is made of stone while the others are made of bronze. The upper area is decorated by a frieze with circles in relief, some of which have a star in the middle. These are interspersed with festoons, 3 of which bear the city crest (representing a knight on horseback), while above the other 6 festoons there are couples of dolphins. Besides the monumental fountain there is a lower cistern that used to be a water trough for animals. Here there is a mask with another stone crest. This part lies on a stone pavement, probably of roman origin.
An ancient large cistern was located under the wall behind the fountain, and it received water from the aqueduct of mount Conero. Now it can be visited through a passage located to the right of the fountain, but only during events or guided tours. According to local folklore, travellers who wish to come back to Ancona should drink water from the fountain.
Fontana del Calamo – intersection between Corso Mazzini and Piazza Roma
Fontana del Moro, piazza Navona, Roma
Un video al rallentatore per cogliere la bellezza dell’acqua che zampilla
15 AGOSTO SPIAGGIA BAGNO DORIAN Lido degli Estensi.
La fontana di Ancona!!!????????????????????????
SCUOLA FORZE DELL'ORDINE PRONTE ALL'AZIONE IN CAMPIDOGLIO 10-10-14
fonte
VISTA Agenzia Televisiva Parlamentare / Alexander Jakhnagiev
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La nuova fontana di ancona اوعر نافورة في إيطاليا اكتشف
نافورة في إيطاليا اكتشف ????????????????
Papa Francesco: corrotti e sfruttatori chiedano perdono
“Se si perde la dimensione del servizio, il potere si trasforma in arroganza e diventa dominio e sopraffazione. (…) È la storia della tratta delle persone, del lavoro schiavo, della povera gente che lavora in nero e con il salario minimo per arricchire i potenti. È la storia dei politici corrotti che vogliono più e più e più!”.
Lo spunto è stato l’episodio biblico della vigna di Nabot, descritto nel Primo Libro dei Re, ma i contorni dell’attualità sono stati subito messi a fuoco da Papa Francesco, perché “la ricchezza e il potere sono realtà che possono essere buone e utili al bene comune, se messe al servizio dei poveri e di tutti, con giustizia e carità. Ma quando, come troppo spesso avviene, ven ...
Pioggia in ancona un Marcello أمطار غزيرة في أكون في إيطاليا
Italia sotto acqua
L'AC di Caltagirone in marcia per costruire la Pace
Costruiamo la Pace è lo slogan della Festa della Pace 2017 che l’associazione ha organizzato a Caltagirone. I partecipanti sono stati accolti alle 9.00 in Piazza Umberto, dove c'è stato un momento iniziale di preghiera e di festa. Alle ore 11.00, in Cattedrale, mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone, ha presieduto la celebrazione Eucaristica. Il vescovo calatino, riprendendo lo slogan della Giornata, e collegandolo idealmente al brano evangelico delle beatitudini, proclamato durante liturgia della Parola, ha esortato ad esssere peratori di pace, a partire dalle piccole realtà in cui ciascuno vive. Perchè è lì - secondo mons. Peri - che bisogna spegnere i focolai di guerra. Consapevoli che, come insegna papa Francesco, «Tutti desideriamo la pace; tante persone la costruiscono ogni giorno con piccoli gesti e molti soffrono e sopportano pazientemente la fatica di tanti tentativi per costruirla» (Messaggio per la 50a Giornata della Pace, n.7).
«In un tempo in cui si pensa purtroppo a costruire nuovi muri - afferma Margherita Marchese, presidente diocesana di ACI -, l’Azione Cattolica in comunione con le associazioni di tutta l’Italia, vuole ribadire il valore e il dovere di costruire la pace in ogni età e latitudine. Quest’anno ci incontreremo per celebrare attorno alla mensa eucaristica e al nostro Vescovo, per marciare per le vie della città insieme, adulti, giovani e bambini e infine per riflettere sul tema delle beatitudini e su alcuni personaggi che si sono succeduti nel tempo per testimoniare e costruire il valore della pace».
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