Ponte del Diavolo o Ghetterello - Squillace Cz
Il Ponte Ghetterello, più noto come “Ponte del Diavolo”, si trova ai piedi del versante nord della rupe di Squillace. Permetteva l’attraversamento dell’omonimo fiume, in relazione ad una delle entrate al borgo, quella regolata dalla Porta Giudaica, così chiamata per la presenza della Giudecca, il quartiere ebraico, presente forse a Squillace già dal XIII secolo. Il ponte è costruito in pietra locale (granito non lavorato) e presenta un’arcata ogivale, a cosiddetta “schiena d’asino”. Un foro circolare praticato nella muratura permette il miglior deflusso dell’acqua in caso di piena. Il ponte era ben visibile dal castello e ciò ne permetteva la difesa in caso di pericolo.sec. XIV
Ponte del diavolo a Squillace sul fiume Ghetterello come non lo Hai Mai Visto
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Il Ponte Ghetterello si trova nel Comune di Squillace, più noto come “Ponte del Diavolo”, si trova ai piedi del versante nord della rupe.
Permetteva l’attraversamento dell’omonimo fiume, in relazione ad una delle entrate al borgo, quella regolata dalla Porta Giudaica, così chiamata per la presenza della Giudecca, il quartiere ebraico, presente forse a Squillace già dal XIII secolo.
Il ponte è costruito in pietra locale (granito non lavorato) e presenta un’arcata ogivale, a cosiddetta “schiena d’asino”.
Un foro circolare praticato nella muratura permette il miglior deflusso dell’acqua in caso di piena.
Il ponte era ben visibile dal castello e ciò ne permetteva la difesa in caso di pericolo.sec. XIV
La legenda racconta che un pastore chiese al Diavolo di aiutarlo nella costruzione di un ponte che lo agevolasse nel raggiungere la sponda opposta del fiume, ma che non crollasse dopo ogni piena.
Il Diavolo accettò, chiedendo in cambio l’anima del primo essere umano che lo avesse attraversato. Anche qui il pastore violò il “patto”, poiché lanciò sul ponte un pezzo di carne, facendo poi sbucare fuori dal suo mantello un grosso cane che, attirato dal succulento pasto si fiondò sul ponte. Il Diavolo preso in giro, diede un grosso calcio lasciando un buco ancora visibile.
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* Le riprese sono di Massimo Iannuzzi - 320.0652319
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Un ponte fatto dal Diavolo. Squillace, Calabria.
Il nome popolare gli deriva da una leggenda che ancora oggi si racconta dove su uno dei due fiumi che circondano Squillace, quello chiamato Ghetterello, vi è un ponte detto del Diavolo. Vi abitava nel tempo un pastore ch' era costretto ogni giorno ad attraversare il fiume per far pascolare il gregge e, impiegatosi a costruire un ponte per la traversata, ogni volta per le esondazioni delle acque, rifaceva il ponte distrutto. Un giorno il pastore volle stringere un patto col diavolo e si mise d'accordo con esso che costruì un forte ponte che mai nessuna piena avrebbe potuto distruggere, ma in cambio. pretendeva l'anima del primo essere umano che sarebbe passato sul ponte e sicuro che il primo ad essere era il pastore (non ingenuo perchè, per far passare per prima il ponte richiamava il cane che si trovava sull'altra sponda attraversando il ponte raggiungendoòp. Il diavolo, vedendosi così beffato, infatti l'unica anima che avrebbe potuto portarsi via, ammesso che ne avesse una, era quella del cane, si adirò e mollò un calcio al ponte con l'intento di buttarlo giù, ma questo, costruito solidamente non si mosse, ne rimase impressa invece l'impronta del piede. Si racconta che il ponte fù attraversato anche da Annibale per raggiungere l'antica Squillace. Anicec 2014 di Gerardo Madonna
Il ponte del diavolo a Squillace
Ponte del diavolo Squillace
SI NARRA UNA LEGGENDA: Tanto tempo fa in quella zona viveva un pastore che ogni giorno per raggiungere il gregge doveva attraversare un fiume. Per questo motivo un giorno decise di costruire un ponte. Il ponte però ogni inverno veniva distrutto a causa delle puntuali piene, costringendo il pastore a ricostruire il ponte ogni anno. Un giorno il pastore, stanco di questa storia, decise di stringere un patto con il diavolo.
Il patto tra il pastore e il diavolo fu il seguente: Il diavolo si impegnò a costruire un ponte indistruttibile e in cambio decise che la prima anima a passare dal ponte sarebbe stata sua. Il diavolo, sicuro che il primo a passare sarebbe stato il pastore, costruì il ponte e aspettò la sua ricompensa.
Con il ponte appena costruito il pastore chiamò il suo cane che sentito il padrone attraversò per primo il ponte per raggiungerlo. Il diavolo, vedendosi così beffato, tirò un calcio al ponte con l’intento di buttarlo giù ma, questo, costruito solidamente proprio da lui resistette e ne rimase impressa invece l’impronta del piede. Ancora oggi si vede un’enorme buco su una parte del ponte, che come il povero diavolo aveva promesso, continua ad essere ancora lì e a resistere a distanza di tanti secoli alle piene invernali.
Tra il fiume Ghetterello e il fiume Alessi...(Squillace)
Ponte del Diavolo
Voga alla Veneta con la luna piena - Torcello 18 giu 2019 - Remiera Leobisso Da Mojan
ponte del diavolo Lanzo prov. TO Italy
PONTE DEL DIAVOLO DEL 1428 DI DRONERO.
IL PONTE VECCHIO E ANCHE CHIAMATO IL PONTE DEL DIAVOLO, LA LEGGENDA NARRA CHE IL SINDACO DEL PAESE SI APPELLO' AL DIAVOLO CHIEDENDOGLI DI FARE RESISTERE IL PONTE ALLE ACQUE IMPETUOSE DEL TORRENTE MAIRA VISTO CHE TUTTI I PONTI COSTRUITI IN PRECEDENZA ERANO STATI DISTRUTTI DALLA PIENA DEL TORRENTE, IL PONTE E' ANCORA INTATTO.
Vedute di Squillace 21.05.2019
A day in Squillace, Calabria (Italy)
Short video of one day in a little town in Calabria, South of Italy.
Directed by Franco Novecento Buttiglieri.
Music: Dark runs out by Amy Stroup.
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Ponte del Diavolo -Valli di Lanzo-
Il ponte del Diavolo fu edificato nel 1378 con il consenso del vice castellano di Lanzo, Aresmino Provana di Leynì, collaboratore di Amedeo VI di Savoia (conosciuto come il Conte Verde). La spesa per costruirlo, interamente sostenuta dalla Castellania di Lanzo, fu di 1400 fiorini (per sostenere questa spesa venne imposta una tassa sul vino per dieci anni). Il ponte del Diavolo serviva a collegare Lanzo e le sue valli con Torino superando la Stura e permettendo così di evitare il passaggio da Balangero, Mathi e Villanova, territori governati dai principi di Acaja, e da Corio, sotto il controllo dei marchesi del Monferrato, entrambi ostili ai Savoia[2].
Nel 1564 il Consiglio di Credenza di Lanzo ordinò la costruzione di una porta sul ponte per evitare che forestieri portassero in Lanzo la peste che si era diffusa in Avigliana e zone limitrofe.
Il nome del ponte deriva dalla leggenda secondo la quale fu il diavolo in persona a costruire il ponte dopo che per ben due volte ne era stato edificato uno, sempre crollato. In cambio il diavolo avrebbe preso con sé l'anima del primo a transitare sul ponte, e per questo venne fatto passare un cagnolino. Il diavolo, adirandosi, avrebbe sbattuto violentemente le sue zampe sulle rocce circostanti formando le caratteristiche Marmitte dei Giganti
Ponte Del Diavolo (Lanzo Torinese)
AGOSTO 2011.....UN GIRETTO SUL FAMOSO PONTE DEL DIAVOLO (DI LANZO)
GHETTERELLO BEACH DI SQUILLACE
DIVERTIMENTO ASSICURATO GRAZIE ALLA MIA SFIGA
Notiziario: Squillace dall'epoca greca a quella risorgimentale
20° Notiziario. Seminari di studi su Squillace dall'epoca greca a quella risorgimentale. Notizie e approfondimenti sulla storia della Città di Squillace.
Visitare Squillace - Catanzaro - Calabria - Italia
Squillace è un comune italiano di 3 621 abitanti della provincia di Catanzaro. La Squillace Storica sorge su tre colli a circa 344 metri s.l.m. chiusi da due torrenti, l'Alessi e il Ghetterello. È posta in una posizione strategica a controllo dell'omonimo golfo sul mare Ionio, sul quale sorgono i quartieri di Squillace Marina e Fiasco Baldaia.
Lanzo Torinese & Ponte del Diavolo
Cirò e il Borgo Antico.Castello Carafa e Patria del famoso Luigi Lilio.
#CiroSuperiore #LuigiLilio #CastelloCarafa
Il Bastione Cannone è una delle forme più arcaiche esistente in Calabria, nonchè uno dei dieci monumenti dell’architettura medievale del 1400, di cui in Italia ne esistono solo dieci per la sua rara forma pentagonale.
Il Castello Carafa, posto nella parte alta del vecchio borgo di Cirò, presenta una vasta pianta trapezoidale con due torri angolari circolari scarpate e un bastione pentagonale merlato. La corte interna, circondata da magazzini e stalle, è accessibile da un androne con volta a botte ed è pavimentata con un disegno che rappresenta una stella a nove punte, attribuita al matematico astronomo Luigi Lilio (Cirò 1510 - Roma 1574). La costruzione del Castello risale ai secoli XIV-XVI: le torri tonde scarpate sono riferibili all'epoca angioina, il baluardo pentagonale, a quella aragonese. L'edificio ha visto, nel tempo, diversi interventi di restauro: nel Settecento fu aggiunto un corpo a due livelli tra il bastione e il corpo ad est; nel 1842 fu consolidato il lato ovest; nel 1923 furono rifatti gli interni. Trasformato in palazzo, fu abitato fino alla metà degli anni ‘50, ospitando personaggi illustri quali Casoppero, Re Carlo III di Borbone e Luigi Lilio. La leggenda vuole che il suo interno, suddiviso in 365 stanze, sia custodito un tesoro nascosto.
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#ProvinciaDiCrotone #AmazingKalabria #VideoColDrone
Il Viaggio di Francesca - SQUILLACE(CZ) - Video Calabria
Oggi Francesca la ritroviamo a Squillace visitare un’altra bottega artigiana e ha la possibilità di osservare un mastro vasaio impegnato nella realizzazione al tornio di un vaso d’argilla secondo le antiche tradizioni artigiane della ceramica, e grazie alla bravura dimostrata dal mastro e alla sua disponibilità (e capacità) nel spiegare il gesto tecnico diventa un momento veramente interessante da vedere (e rivedere), lo stesso quando successivamente vedrà la fase della decorazione artistica …
Vignole borbera(vigne oltre il borbera)
una passeggiata in campagna a vignole borbera (al)