Il ponte romano di Fertilia in condizioni di abbandono
Protestano i cittadini di Alghero e gli abitanti di Fertilia per le condizioni disarmanti in cui si trovano molte zone della Riviera del Corallo. Ecco il vecchio ponte di Fertilia
Alghero e Fertilia
Il Ponte Romano dello Stagno del Calik a Fertilia (Alghero). Ristrutturato nel 2005, questo bellissimo ponte romano rischia oggi di affondare ...
Arte Romana | Museo Archeologico di Cagliari | Sardegna
Le sculture rappresentano una delle forme d'arte più importanti tra quelle prodotte dal mondo culturale romano.
Si tratta di un genere artistico che subì, forse più di altri, la fortissima influenza della sfera culturale greca, a cui Roma si volse per attingere stimoli e suggerimenti più o meno espliciti.
Molte delle sculture romane non sono altro infatti che copie di originali greci.
Altra importante influenza artistica fù quella proveniente dall'Antico Egitto; la testimonianza più importante è data dai diversi obelischi presenti a Roma e in altre città italiane.
I sarcofagi:
L'ambito funerario ha spesso rappresentato, in varie epoche, un'occasione importante per la realizzazione di opere d'arte su richiesta di ricchi committenti. È anche il caso del mondo romano.
Particolarmente significativi in questo senso appaiono i sarcofagi, ossia una sorta di casse realizzate in pietra di un certo pregio ( come il marmo ) allo scopo di contenere i resti di un defunto.
I mosaici
Una forma d'arte particolarmente praticata nel mondo romano, anche se non esclusiva della sua civiltà, fù il mosaico.
Si tratta di un tipo particolare di manufatto realizzato utilizzando piccole tessere, di pietra o di terracotta, di diversi colori, disposte in modo tale da creare figure di vario genere.
In Sardegna prevale nettamente il mosaico a schema geometrico rispetto a quello figurato.
Le cave di Capo Testa
Il territorio di Santa Teresa Gallura conserva testimonianza dell'attività che costituiva il fulcro dell'economia dell'età romana nella zona: l'estrazione del granito.
Importante risorsa economica dell'isola, l'esercizio delle cave ha segnato irrimediabilmente le scogliere nelle emergenze più maestose.
La prossimità del mare rendeva facile, così, l'imbarco delle colonne.
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Ninfe Nereidi & Diego Pasti @ SARDINIA ROMANA Ostia Antica
Una improvvisazione di danza e musica antiche a cura delle Ninfe Nereidi accompagnate dalla incantevole musica dell’aulos di Diego Pasti di Herentas - I passi del tempo.
Evento graditissimo che si è svolto presso gli scavi archeologici di Ostia Antica organizzato da Sardinia Romana di Giovanni Romano!
Un grazie speciale al sito che ci ospita e agli amici di Ostiensia! ????
Danzatrici: Simona Meloni Alessandra Strozza
Musica: Diego Pasti (aulos) e Michela Meloni (tympanum)
Fiamme a Fertilia - sul posto i Vigili del Fuoco e la Forestale
È grazie all’immediato intervento dei Vigili del Fuoco e degli uomini della Forestale che l’incendio divampato pochi minuti fa nella zona di Fertilia, sotto al ponte Romano dove si trova lo sbarramento dello stagno del Calik, è stato immediatamente circoscritto e spento.
Cinque i mezzi impegnati sul posto. Fortunatamente le fiamme non sono andate oltre, considerata la vicinanza con la pineta.
Alghero, invasione alghe: protesta sui lavori
La legione Romana in Sardegna Organizzazione prof. Fabrizio Usai
Scuola Media Dante Alighieri Sede Via Custoza
Sardinie 2017 - den osmý 22. června _ Porto Torres, Roccia dell Elefante, Nuraghe Padaggiu
Den osmý. Vyrážíme do historického městečka Porto Torres, kde si prohlédneme archeologické vykopávky, katedrálu a pak hledáme něco na zobku. Výborná pizza za rozumnou cenu v centru města nás zláká k posezení a pak jdeme ještě na čučku na Ponte Romano. Potom jen nastavím navigaci na Roccia dell Elefante, kde potkáváme sajtnu od Hradišťa, a tak na chvilku splkneme. A protože je vedle ještě nurag, tak navštívíme i Nuraghe Padaggiu. Sjedeme se vykoupat na pláž Lu Bagnu a po vykoupání ve sladké vodě vyrážíme do Castelsarda na prohlídku městečka. No a jak se večer vracíme, tak Pedra zasvrbí jazýček na točené škopek, tak na jeden zasedneme a přitom pozorujeme gekony.
Alghero Nuraghe Palmavera
In una baia che i Romani chiamavano porto delle Ninfe, nell’estrema parte nord-occidentale della Sardegna, c’è un villaggio di quasi quattromila anni fa, avvolto dalla leggenda, tra i più importanti che la civiltà nuragica ci abbia lasciato in eredità
L’architettura della costruzione testimonia la straordinaria abilità dell’affascinante e misteriosa civiltà nuragica. Il complesso di Palmavera si trova sul promontorio omonimo a un chilometro e mezzo dal mare, all’interno del parco di Porto Conte, nel territorio di Alghero. È costruito con blocchi di calcare e arenaria, composto da un corpo centrale con due torri e corredato da un antemurale e dalle capanne di un villaggio: oggi se ne contano meno di 50, in origine si stima fossero tra 150 e 200.
Venne edificato in più fasi. Alla prima (XV-XIV sec. a.C.) risale la torre principale, alta otto metri con diametro di dieci, all’interno della quale c’è una camera centrale con copertura a tholos. Una scala conduceva a piano superiore e terrazzo. In una fase successiva (IX sec. a.C.) fu aggiunta un’altra torre, collegata alla prima con un cortile e un corridoio. Venne realizzata, inoltre, la grande capanna delle riunioni. Al suo interno, il rotondo sedile del capo. Tra i vari arredi dell’abitazione, è stato ritrovato un modellino di nuraghe, un reperto d’arte preistorica caratteristico di altri complessi della Sardegna (a Mont’e Prama ne sono stati ritrovati ben 16). Oggi dentro Palmavera ammirerai una copia del modellino, mentre l’originale è conservato al museo G.A. Sanna di Sassari. Durante la terza fase di realizzazione (IX-VIII sec. a.C.), fu eretto un muro perimetrale con quattro torri. Dopodichè il villaggio fu distrutto da un incendio e ripopolato in epoca punica e romana.
Attorno a Palmavera si snoda un percorso praticabile in mountain bike, attraverso cui proseguire il viaggio nel tempo. Nella baia di Porto Conte – per i Romani portus Nympharum - potrai visitare un altro sito nuragico: Sant’Imbenia (XV-VIII sec. a.C.), il più antico scalo marittimo fenicio dell’Isola, sede di traffici col mondo orientale. Rimase al centro delle rotte commerciali di fenici, etruschi e greci fino al VII secolo. A breve distanza, ecco i resti di una villa romana, costruita per l’otium del proprietario, con attorno un latifondo. È costituita da residenza con stanze decorate e ambienti di servizio. A nord ci sono i resti di un impianto termale.
(Dal web)
Sardegna On e Off Road By Adventureschool
Week end in Sardegna per bicilindrici in On e Off Road. Sempre seguiti dagli istruttori Adventureschool
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Fertilia & Alghero
Una domenica invernale.
Treviso.wmv
Treviso è un comune italiano di 83.167 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Veneto.La città sorge sulla media pianura veneta in una zona ricca di risorse idriche. Entro lo stesso territorio comunale nascono numerosi fiumi di risorgiva dei quali il più importante è il Botteniga. Quest'ultimo, dopo aver ricevuto le acque di Pegorile e Piavesella di Nervesa, oltrepassa le mura all'altezza del Ponte di Pria e si divide poi nei diversi rami (Cagnan Grande, Buranelli, Roggia ecc.) che tanto caratterizzano il centro storico. Corso d'acqua principale è comunque il Sile, di cui il Botteniga stesso è tributario, il quale lambisce le mura meridionali. Altri fiumi rilevanti, tutti affluenti del Sile, sono lo Storga, il Limbraga (da sinistra) e il Dosson (da destra).L'altitudine minima è di 6 m s.l.m. e si riscontra all'estremità sudorientale del territorio comunale, in località Sant'Antonino; di contro, il punto di massima, 31 m s.l.m., corrisponde all'estremità nordoccidentale, nei pressi di Santa Bona. Il municipio si trova invece a 15 m s.l.m..Città romana (importanti reperti dell'epoca sono conservati nel Museo civico), Treviso ha avuto una grande fioritura in epoca medioevale (nel 1200 fu uno dei principali centri italiani della cultura provenzale) e conobbe momenti felici anche nelle epoche successive. Elemento distintivo della città sono le numerose case affrescate, diffuse in tutto il centro storico, per cui Treviso è probabilmente il primo centro dell'Italia settentrionale per quanto riguarda le decorazioni esterne.Treviso è oggi nota nel mondo soprattutto per l'ingegno dei suoi imprenditori, per la laboriosità della sua gente, per quel modello veneto che qui ha profonde e solide radici e che ha innervato il territorio di una miriade di piccole e grandi imprese. Qui sono nati quasi dal nulla marchi famosi in tutto il mondo (Benetton, Stefanel, Lotto, Diadora...).
L'acqua caratterizza Treviso attraversata dal fiume Sile che, con i suoi canali, si insinua nell'intricato tessuto urbano medioevale. Racchiuse dalle mura cinquecentesche, le caratteristiche case a portici ('400-'500) conservano in gran parte gli affreschi esterni tardo-gotici e rinascimentali (250 le facciate dipinte, un unicum in Italia). Ma Treviso è anche il capoluogo di una provincia ricca, che da sola conta ben dieci centri storici e d'arte di grande fascino.
Treviso is a city and comune in Veneto, northern Italy. It is the capital of the province of Treviso and the municipality has 82,854 inhabitants (as of November 2010): some 3,000 live within the Venetian walls (le Mura) or in the historical and monumental center, some 80,000 live in the urban center proper, while the city hinterland has a population of approximately 170,000.Water characterizes Treviso intersected by the Sile River, which penetrates the intricate medieval urban web with its canals. Enclosed by the sixteenth-century town walls, the picturesque porticoed houses (from 1400-1500) almost fully preserve the late Gothic and Renaissance outer frescoes (250 painted façades, unique in Italy). But Treviso is also the provincial capital of a wealthy province, which alone includes ten fascinating historic and art centers.
Saluto - Pentecoste delle Nazioni 2011 (Roma)
Saluto - Pentecoste delle Nazioni 2011 (Roma)
ALGHERO NON É VIVIBILE COSÍ
Purtroppo sono solo poche foto che ho fatto qualche giorno fa. É il mio primo video.
Di strade dove i disabili non possono passare ce ne sono tantissime. Lo sviluppo urbanistico di Alghero é un caos da 40 anni. La spiaggia e la pineta non vengono pulite, non ci sono servizi pubblici (docce, bagni) ed é invasa da stabilimenti privati. LA SPIAGGIA DEVE ESSERE DI TUTTI!
I DISABILI DEVONO POTER PASSARE SUI MARCIAPIEDI!
26° Endurissimo 2016 p 1
Primo tratto e scaricata di enduristi sul salitone impossibile!!!
Mit dem Motorrad in Sardinien
Die Grotta di San Giovanni bei Domusnovas im Süden der Insel
Anfora romana in Sardegna
Giara romana nel mare di Dorgali (Sardegna)
Capo Caccia and its beautiful coasts (Alghero)
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Falesie modellate dal tempo a strapiombo sul mare, grotte aeree e sommerse, rare forme di vita come il corallo, flora marina e sciami di pesci: nella sua estremità nord-occidentale, c’è un’eccellenza della Sardegna, con paesaggi spettacolari.È la porzione marina del grande ecosistema del parco di Porto Conte, del quale fa parte dal 2002. L’area protetta di Capo Caccia Isola Piana, si trova nel territorio di Alghero e comprende la baia di Porto Conte e il tratto tra Punta Giglio e Capo Caccia: un patrimonio naturale dal valore inestimabile, impreziosito da calcari ricchi di fossili e rare piante sulle rupi. Visiterai siti naturalistici e archeologici con itinerari di trekking e speleologici: come Le Prigionette, foresta con asinelli bianchi, cavallini della Giara e daini, e - previo permesso – la Grotta Verde, dove troverai testimonianze di settemila anni fa: forse destinata a defunti e corredi funebri, vi sono stati ritrovati fossili umani, ceramiche e graffiti. Se l’archeologia ti appassiona, nel parco, non perderti anche i complessi nuragici di Palmavera e sant’Imbenia e i resti romani: villa di sant’Imbenia e ponte sul Calich.
I sentieri dell’area marina salgono in luoghi panoramici come Cala della Barca, nome derivante da un vascello francese affondato qui nel 1664. Nel paradiso delle grotte farai bird watching: lembi rocciosi sospesi a 300 metri sul mare sono popolati da volatili come il grifone nelle scogliere più impervie e il falco pellegrino a Punta Cristallo. L’area ha diversi livelli di tutela: la zona A è interdetta, mentre nelle riserve - di Punta del Cerchio e Cala del Bollo e di Porto Conte – ti immergerai in fondali ideali per il diving. Tra canaloni e guglie, osserverai imponenti strati di alghe calcaree e praterie di posidonia, con pesci, molluschi e crostacei.
Enormi massicci precipitano in acqua con pareti costellate di cavità aeree e marine. Raggiungerai la grotta di Nettuno grazie all’Escala del Cabiròl oppure con servizi navetta da porto cittadino e Cala Dragunara, costeggiando Capo Galera e la caratteristica isola di Foradada. L’interno, visitabile per quasi 600 metri, ospita suggestivi ambienti con stalattiti e stalagmiti e un lago. La grotta sommersa di Nereo è la più estesa d’Europa: in immersione si entra a 32 metri di profondità e si esce da un’altra apertura a quindici, dopo un percorso di 350 metri tra gallerie e camere. Oltre alle due più note, ci sono le grotte del Giglio, del Pozzo, del Falco e il tunnel azzurro, che attraversa il promontorio tra Cala della Barca e Cala Puntetta, consentendo il passaggio a basse profondità da una parte all’altra. Esplorerai un mondo misterioso e affascinante, dove scoprire forme di vita, come il corallo rosso, simbolo della costa algherese, nota come Riviera del Corallo-