Pontile di Lamezia Terme
anteprima Pontile, prossimamente tante novita'. Buona visione
Pontile ex Sir Lamezia Terme [4K]
- Venerdi 30/03/2018 -
Riprese aeree del pontile ex Sir (640 metri di lunghezza) che si trova nella zona industriale di Maida Marina nel comune di Lamezia Terme, girate con drone DJI Mavic Pro e Filtri Polar Pro Cinema Series Vivid Collection.
Qui di seguito i link dei montaggi precedenti: -------------------------------------------------------------------------------------------------
1) BAIA DI CAMINIA [1080P]
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2) IL MARE DALL'ALTO [4K]
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3) PALUMBO SILA [4K]
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4) PORTO DI CATANZARO LIDO [4K]
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5) SCOGLIERA DI PIETRAGRANDE [4K]
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Contro Corrente, la piana di Lamezia Terme tra discariche e pontile abbandonato.
PONTILE LAMEZIA TERME, dal DRONE, DJI Mavic Pro
SACILO PRODUCTIONS con VOLI DRONATICI,
PONTILE di LAMEZIA TERME dal DRONE, in 2K
in una tranquilla e rilassante giornata di relax in pineta, in riva al mare della Zona Industriale area Ex SIR di San Pietro Lametino, a Lamezia Terme CZ, Calabria.
Un volo, a far doverosa visita al vicino Pontile Abbandonato, tappa obbligata, e poi una lunga cavalcata sulle onde spumeggianti.
Infine, una panoramica insolita vista, per ammirare la spettacolarità dei nostri luoghi incantevoli.
Il tutto con la musica, mai secondaria ma protagonista...
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Sacilo
#drone #pontilelamezia #urbex
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***LAMEZIA TERME: il PONTILE ABBANDONATO (GIUGNO'17) - versione breve
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Oppure:
*** Lo ZUCCHERIFICIO Abbandonato di Lamezia Terme
*** CALABRIA ABBANDONATA: lo ZUCCHERIFICIO di Lamezia Terme Sant'Eufemia piccolo drone
***
Pontile, Lamezia Terme | 226 Lab
Noi di 226 Lab abbiamo avuto l'occasione di visitare il Pontile nell'area ex SIR di Lamezia Terme. Ecco un breve riassunto di quel che il nostro Drone ha avuto modo di osservare :)
Il vecchio PONTILE abbandonato, dal DRONE. Lamezia Terme
Un aggiornamento dello stato di abbandono del Pontile Abbandonato. Altri elementi strutturali sono ceduti e si sono riversati in mare... il nostro mare! Queste riprese sono state effettuate l'ultimo 29 ottobre 2017.
Ecomostro della Calabria Abbandonata: il Pontile di Lamezia Terme.
Sono esattamente 46 anni che questa immensa costruzione, mai utilizzata, viene lasciata in balia delle onde, attendendo, che un grande ammasso di ferro, cemento e soprattutto lana di vetro, venga eroso dall'acqua salata e inghiottito dal nostro bellissimo mare (ora non più bellissimo!).
E' una delle tante testimonianze dell'usa e getta a cui è stata sottoposta la Calabria nel corso dei secoli.
Il Pontile. Il pontile, costruito nel 1971, si protende per 640 metri (interrotti dal crollo della struttura) davanti all’area industriale di Lamezia Terme e avrebbe dovuto servire il grande impianto chimico della Sir (Società Italiana Resine) permettendo l'attracco di navi per lo scarico e il carico di materiali necessari per il funzionamento degli impianti.
Finanziato dallo Stato, con 230 miliardi di lire dell’epoca (costo del complesso industriale), rientrava in un pacchetto di investimenti industriali varato dal ministro dell'Industria, commercio e artigianato Emilio Colombo a seguito dei Moti di Reggio, sommossa popolare avvenuta a Reggio Calabria dal luglio del 1970 al febbraio del 1971, in protesta della decisione di collocare il capoluogo di regione a Catanzaro con l'istituzione degli enti regionali [1]. L'investimento pubblico venne infatti considerato come un mezzo anche per temperare e bilanciare i benefici provenienti dal governo dell'epoca, con la promessa di 3mila posti di lavoro.
È crollato nell’ ottobre 2012 senza che mai alcuna nave vi avesse attraccato, utilizzato solo da alcuni pescatori. La parte iniziale della struttura ha ceduto sprofondando in riva al mare del golfo di Sant'Eufemia.
Al 2014 è di proprietà, per quel che rimane, del demanio. Tuttavia si sono verificate discordanze sulle responsabilità amministrative per le procedure di bonifica sui sedimenti marini accumulatisi a seguito del crollo, in attesa di una soluzione per evitare danni ambientali.
Tratto da
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LAMEZIA TERME: il PONTILE ABBANDONATO (GIUGNO'17) - versione breve
Ecomostro della Calabria Abbandonata: il Pontile di Lamezia Terme.
Sono esattamente 46 anni che questa immensa costruzione, mai utilizzata, viene lasciata in balia delle onde, attendendo, che un grande ammasso di ferro, cemento e soprattutto lana di vetro, venga eroso dall'acqua salata e inghiottito dal nostro bellissimo mare (ora non più bellissimo!).
E' una delle tante testimonianze dell'usa e getta a cui è stata sottoposta la Calabria nel corso dei secoli.
Costruito nel 1971, il PONTILE, si protende per 640 metri (interrotti dal crollo della struttura) davanti all’area industriale di Lamezia Terme e avrebbe dovuto servire il grande impianto chimico della Sir (Società Italiana Resine) permettendo l'attracco di navi per lo scarico e il carico di materiali necessari per il funzionamento degli impianti. Fu finanziato dallo STATO, con 230 miliardi delle vecchie lire, (costo di tutto il complesso industriale), dall'allora ministro dell'industria, commercio ed artigianato Emilio Colombo, in seguito ai Moti di Reggio, avvenuti a Reggio Calabria dal luglio 1970 a febbraio 1971, per aver collocato il capoluogo di regione a Catanzaro. Furono promessi 3.000 posti di lavoro!!!
Mai nessuna nave vi ha mai attraccato! Veniva utilizzato perlopiù come luogo ideale per i pescatori, e per coloro che desideravano fare una passeggiata insolita all'interno del mare...
Io stesso, quando lavoravo nella Zona Industriale, assieme ad un collega, agli inizi degli anni 2000, mi incamminavo temerariamente fino in fondo, sulla piattaforma, all'ora di pranzo, a consumare il mio panino, assaporando il profumo dello iodio proveniente dalle onde che si rincorrevano proprio sotto di noi.
In quegli anni esistevano ancora le immense gru metalliche, che cigolavano paurosamente sopra le nostre teste, scuotendosi per resistere al forte vento...
E' crollato parzialmente, in ottobre 2012, sprofondando, cemento, ferro arrugginito, tubi in alluminio, lana di vetro... in fondo al mare.
Dal 2014 è di proprietà del demanio.
Siamo tutt'ora in attesa di una soluzione per limitare i sicuri danni ambientali che stanno continuando a verificarsi tra l'indifferenza più assoluta...
E mi permetto di citare qualcuno che cantava: L'indifferenza è comoda, l'ipocrisia: PESTE! (cit. Peste - Litfiba)
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Il Pontile del Silenzio - Silence Pier
Il Pontile del Silenzio - Silence Pier
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Pontile area industriale Lamezia Terme (CZ)
ECOMOSTRO CALABRIA - IL PONTILE dal drone
Ecomostro della Calabria Abbandonata: il Pontile di Lamezia Terme.
Sono esattamente 46 anni che questa immensa costruzione, mai utilizzata, viene lasciata in balia delle onde, attendendo, che un grande ammasso di ferro, cemento e soprattutto lana di vetro, venga eroso dall'acqua salata e inghiottito dal nostro bellissimo mare (ora non più bellissimo!).
E' una delle tante testimonianze dell'usa e getta a cui è stata sottoposta la Calabria nel corso dei secoli.
Il Pontile. Il pontile, costruito nel 1971, si protende per 640 metri (interrotti dal crollo della struttura) davanti all’area industriale di Lamezia Terme e avrebbe dovuto servire il grande impianto chimico della Sir (Società Italiana Resine) permettendo l'attracco di navi per lo scarico e il carico di materiali necessari per il funzionamento degli impianti.
Finanziato dallo Stato, con 230 miliardi di lire dell’epoca (costo del complesso industriale), rientrava in un pacchetto di investimenti industriali varato dal ministro dell'Industria, commercio e artigianato Emilio Colombo a seguito dei Moti di Reggio, sommossa popolare avvenuta a Reggio Calabria dal luglio del 1970 al febbraio del 1971, in protesta della decisione di collocare il capoluogo di regione a Catanzaro con l'istituzione degli enti regionali [1]. L'investimento pubblico venne infatti considerato come un mezzo anche per temperare e bilanciare i benefici provenienti dal governo dell'epoca, con la promessa di 3mila posti di lavoro.
È crollato nell’ ottobre 2012 senza che mai alcuna nave vi avesse attraccato, utilizzato solo da alcuni pescatori. La parte iniziale della struttura ha ceduto sprofondando in riva al mare del golfo di Sant'Eufemia.
Al 2014 è di proprietà, per quel che rimane, del demanio. Tuttavia si sono verificate discordanze sulle responsabilità amministrative per le procedure di bonifica sui sedimenti marini accumulatisi a seguito del crollo, in attesa di una soluzione per evitare danni ambientali.
Tratto da
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C'ERA UNA VOLTA..... IL PONTILE !!!
PONTILE AREA EX SIR LAMEZIA TERME (CZ)
Lamezia Terme - Italy Calabria [MUSIC]
Short walking in central Lamezia Terme. We had a hour stop in this small southern town.
Lamezia Terme commonly referred to as just Lamezia, is an Italian city and comune of 70,452 inhabitants in the province of Catanzaro in the Calabria region.
Lamezia is located on the eastern border of the coastal plain commonly called Piana di Sant'Eufemia, which was created by drying a wide marshy area.
My name is Kamil Kondel and I am a traveler and blogger. Subscribe to my channel and you will not miss new movies.
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Mare Lamezia Terme 17/01/19
Mare Lamezia Terme 17/01/19
CALABRIA ABBANDONATA: lo ZUCCHERIFICIO di Lamezia Terme Sant'Eufemia piccolo drone
LO ZUCCHERIFICIO come non lo avete mai VISTO!!!
(da un piccolo drone leggero)
Un milione e duecento mila quintali di bietole lavorate in ogni stagione saccarifera. Ventimila quintali di bietole lavorate al giorno. Seicento operai impiegati all'interno dello stabilimento, più tutto l'indotto esterno. Cento camion al giorno in arrivo nel piazzale per portare via lo zucchero raffinato. Ottocento libri di nafta bruciata ogni giorno per far funzionare l'impianto. Sono solo alcuni degli imponenti numeri che ruotavano intorno allo zuccherificio di Sant'Eufemia. Uno stabilimento di proprietà della Cissel, Compagnia industrie saccarifica Sant'Eufemia Lamezia, costruito dai fratelli Massara, originari di Limbadi, intorno agli anni '30 e dismesso negli anni '60, quando i proprietari decisero di costruire un nuovo impianto a Strongoli, nel Crotonese.
Sono trascorsi 50 anni da allora, ma il ricordo, in chi ha lavorato tra quelle mura, è ancora vivo e forte. Come i fratelli Pasquale e Enzo Scalise, rispettivamente 72 e 71 anni, che hanno trascorso parte della loro vita in quell'ammasso di ferro che sfornava ogni giorno tonnellate di zucchero venduto poi in tutta Italia. Pasquale ed Enzo sono tra l'altro figli d'arte, dato che il padre Antonio, non solo partecipò prima della guerra alla costruzione dell'ex zuccherificio, ma poi divenne il capo dei meccanici. Un lavoro che Antonio non ha lasciato neanche quanto lo stabilimento si è trasferito a Strongoli: infatti, insieme ad altre 14 persone, lasciò Sambiase per andare a lavorare nel Crotonese, dove ci restò fino al pensionamento.
«Il bello di quei tempi – afferma Scalise – era vedere tutta quella gente al lavoro, e non solo operai ma anche contadini, i camionisti e negozianti di Sant'Eufemia. D'estate era pieno di vita».
Scalise, che per cinque anni ha lavorato nello zuccherificio, da ragazzo aveva il compito di prendere i campioni per le analisi chimiche e monitorare che tutti i passaggi venissero effettuati in modo adeguato e corretto. Scalise ricorda ancora il dottore in chimica Bellini di Milano e l'ingegnere Mantovani, arrivato come capo fabbrica e poi diventato direttore dell'impianto. Così come non ha dimenticato neanche il guardiano, il signor Mascaro di Sambiase, l'unico rimasto finanche dopo lo smantellamento dell'impianto: nello zuccherificio ci rimase fino all'ultimo giorno della sua vita.
Sempre vivo anche il ricordo di Pasquale Scalise, che oltre ad averci lavorato da ragazzo, di anni nello zuccherificio di Strongoli ne ha trascorsi sei, dal '66 al '72, prima di lasciare per un posto nelle Ferrovie dello Stato. Anche lui da studente portava i campioni di laboratorio, mentre nel '60 ha lavorato come addetto alla manutenzione delle macchine
«Ad ogni campagna saccarifera – afferma Pasquale – perdevo da 7-8 chili, per il troppo caldo: lì dentro le temperature arrivavano fino a 50 gradi, dato che tutte le fasi della lavorazione avvenivano a caldo, per questo stavamo tutti con i pantaloncini». Indelebile anche il forte odore di acido presente all'interno dell'impianto. «Un giorno si ruppe la macchinetta automatica con 54 serie di coltelli a zig zag che serviva per tagliare la bietola – ricorda Scalise – e il responsabile mandò me a sistemarla perchè ero l'unico che sapeva farla funzionare. Ogni anno, a fine lavorazione, smontavamo tutte le macchine, che venivano ripulite, revisionate e rimesse a nuovo per la campagna saccarifera dell'anno successivo. L'impianto di Strongoli era molto più tecnologico e moderno rispetto a quello di Sant'Eufemia. I proprietari lo costruirono sia perchè l'Eridania stava tentando di fare lì uno stabilimento, e quindi preferirono realizzarlo loro, sia perchè l'Amministrazione comunale di sinistra di allora di Sant'Eufemia chiedeva troppe tasse».
Di tutto quello splendore e fonte di vitalità di una città, oggi non rimane che un ammasso di ruggine. Un mausoleo decadente, corroso da 50 anni di abbandono.
Fonte: lameziaweb.biz
Questo video si riferisce allo stato attuale in cui versa, nel tessuto urbano, l'edificio dell'ex-zuccherificio.
Qui di seguito alcuni link utili, per chi desiderasse approfondire:
VOLI DRONATICI e il SACILO vi augurano una buona visione.
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DSC 2741 Franco De Luca Video, Lungomare di Lamezia Terme
Best Attractions and Places to See in Lamezia Terme, Italy
Lamezia Terme Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Lamezia Terme . We have sorted Tourist Attractions in Lamezia Terme for You. Discover Lamezia Terme as per the Traveler Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in Lamezia Terme .
This Video has covered Best Attractions and Things to do in Lamezia Terme .
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List of Best Things to do in Lamezia Terme, Italy
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Federico II Statue of Svevia
Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo
Castello Normanno Svevo
Bastione di Malta
Parrocchia San Domenico
Basilica Santo Angelo d'Acri
Teatro Umberto I
Museo Diocesano di Lamezia Terme
Lamezia Terme
Lamezia Terme L'Italia sud
LAMEZIA, AD ACQUAFREDDA DEPURATORE MAI ENTRATO IN FUNZIONE
Lamezia, un’altra struttura completata e mai aperta
Una struttura d’eccellenza. Settecento metri quadrati di struttura, costata due milioni di euro, nata come Casa della Cultura e poi riconvertita in Centro Polivalente per l’Inserimento degli Immigrati. Una struttura completa, collaudata e mai aperta, ancora una volta a Lamezia Terme.