Hotel Ristorante La Rocca - Assisi - Perugia
Stagione 2018, 3 novembre: Umbria
La seconda puntata di Signori del vino, il programma di Rai2 condotto da Marcello Masi e Rocco Tolfa che ogni sabato alle 17.10 ci porta alla scoperta delle realtà enologiche regionali, dei vitigni tradizionali italiani e dei loro territori di eccellenza, è dedicata all'Umbria. La prima tappa del percorso alla scoperta del mondo vitivinicolo si ferma a Montefalco dove con Filippo Antonelli, il signore del Sagrantino, Marcello e Rocco parleranno appunto dell'evoluzione di questo vitigno autoctono, da cui un tempo si otteneva solo un passito, e di come da vino della messa e delle feste comandate sia diventato un vino di caratura internazionale. Ma con lui si parlerà anche di Trebbiano, perché ora la nouvelle vague è il Trebbiano Spoletino, altro vitigno autoctono. Vitigni autoctoni e tecniche internazionali: a parlare di questo è un giovane produttore Giovanni Cenci di Marsciano, nella zona di Perugia. Il terzo produttore del racconto umbro è Roberto di Filippo, che attende i nostri a Cannara. Con lui Marcello e Rocco ragioneranno sul futuro del vino umbro, di come sebbene l'immagine tipica sia molto legata ai rossi, sempre più ci vitigni della nuova Umbria sembrano essere bianchi come il Grechetto e il Trebbiano. A Rocca Ripesena, nell'orvietano, ascolteremo la testimonianza di Giovanni Dubini delle Cantine Palazzone sull'enoturismo. Costeggiando il Tevere il viaggio dei nostri conduttori prosegue verso Castello della Sala, antico maniero medioevale del Conte della Vipera, oggi custode di uno dei vanti della zona di Orvieto, i muffati, i vini bianchi attaccati da muffa nobile del terroir orvietano, triangolo magico tra Umbria-Toscana-Lazio particolare ed unico, per comprendere quanto sia influenzato dal tufo, dal Tevere, dalla memoria etrusca.
(Fonte: RAI - Signori del vino)
Wineword Romanelli Montefalco Rosso DOC 2007 Review
The Montefalco Rosso from Romanelli is a great accompaniment to salumi (sliced cold meats), mature cheeses or white/red meat. Its deep red colour and dried fruit/jam/fruits in syrup scents pave the way to a remarkably soft taste with well-balanced tannins and a good persistence. Cin-cin!
Disfida Della Rocca 2015 - Gara di Musici e Sbandieratori della città di Noale (VE)
Video della Disfida Della Rocca 2015
Eccellenze italiane a Expo: i vini della Tenuta Rocca di Fabbri
Rho (askanews) - Un'azienda vinicola umbra per parlare delle eccellenze italiane a Expo 2015. Nel padiglione di Intesa Sanpaolo, The Waterstone, è stata presentata, nell'ambito del progetto 'Ecco la mia impresa' che porterà alla ribalta 400 aziende del nostro Paese, la Tenuta Rocca di Fabbri di Montefalco in Umbria. A guidare l'impresa, fondata da Pietro Vitali nel 1984, oggi ci sono le figlie, che proseguono nella produzione di vini come il Montefalco e il Sagrantino, ma che, come ci ha spiegato Roberta Vitali, si muovono anche sulla strada della sperimentazione e della ricerca.
Sono tante le cose che mi hanno dato soddisfazione - ci ha detto - probabilmente la più grande è stata quella di realizzare un impianto sperimentale al di fuori del territorio di Montefalco, con vitigni tipo il Mieluccio, vari cloni di Syrah, dove posso lavorare delle uve diverse da quelle del mio territorio, dove si ottengono vini con tannino molto dolci, molto differenti dal Montefalco e dal Sagrantino dove i tannini sono sempre molto bene espressi.
In mostra nello spazio di Intesa Sanpaolo le bottiglie della tenuta umbra, ma anche preziosi calici e libri che raccontano la storia di una azienda e del suo territorio. Il tutto per dare voce ai contenuti dell'Esposizione universale e raccontare le tante storie di eccellenza che l'Italia ha da offrire al mondo
Assisi Hotel Ristorante Da Angelo - Assisi - Perugia - Umbria
Nel Cuore verde d'Italia, In Umbria, ad Assisi, l'Hotel Ristorante Da Angelo offre dal 1955 a tutta la Sua clientela Camere confortevoli con servizi, Doccia, phon, telefono, tv e connessione wi-fi. Ampia e panoramica sala ristorante per gustare specialità nazionali e regionali e pizza cotta a legna. Parcheggio gratuito e piscina semi olimpionica immersa nel verde. Si possono organizzare escursioni e visite guidate per gruppi. Ideale per famiglie, Single e gruppi organizzati. Assisi ottima base per escursioni a Perugia, Gubbio, Spello, Spoleto, Todi, Montefalco, Bevagna, Lago Trasimeno. Vi Aspettiamo
Soriano nel Cimino (VT) Coppia Tradizionale, Coppa Italia Sbandieratori, X Raduno della Bandiera
Coppa Italia Sbandieratori, Decimo Raduno della Bandiera, Città di Montefalco, Sbandieratori e Musici Coppa Italia, 24 aprile 2016
Narni - Terni - Umbria - Italy
Foto: Stefano Ponis, Musica: Aisha Duo
Esibizione 2015 Gruppo Storico Spadaccini - G.S.S. 40°
Dal borgo di Stagno a Taviano sino al Castello di Sambuca
Dopo l'escursione al piccolo ma suggestivo borgo di stagno, procediamo verso Taviano e il castello di Sambuca. I panorami di confine tra Emilia e Toscana si rincorrono uno più bello dell'altro.
Il territorio di Sambuca Pistoiese, nell'Appennino tosco-emiliano tra l'alta Valle del Reno e quella percorsa dal torrente Limentra, fu centro feudale, poi podesteria e con le riforme leopoldine divenne sede di comunità.
Il castello di Sambuca è arroccato su un alto costone, in origine ben protetto da mura merlate, dominante sulla vallata del Limentra. Insieme alla corte di Pavana, faceva parte fin dal X° secolo dei domini del vescovado di Pistoia, come risulta da un diploma imperiale di Ottone III del 997, pur dipendendo dalla diocesi di Bologna. Posto a guardia della via Francesca della Collina, importante asse viario di collegamento tra Pistoia e la valle Padana, Sambuca fu a lungo un avamposto di notevole importanza strategica a difesa degli attacchi dei bolognesi, i quali nel 1204, approfittando della guerra tra fiorentini e pistoiesi, la occuparono.
Tornata in possesso del vescovado, la Sambuca fu da questo ceduta in feudo ai conti di Panico (1223) e nel 1256 il vescovo Guidaloste Vergiolesi ne investì la propria famiglia. Nel 1309 fu venduta al comune di Pistoia da per 11.000 lire. Dopo essere caduta in mano di Filippo Tedici (1324) e quindi di Castruccio Castracani, fu conquistata a metà del XIV secolo dai Visconti di Milano (signori anche di Bologna).
L'occupazione viscontea durò fino al 1360, quando i pistoiesi con un colpo di mano ne tornarono in possesso. Dal 1375 vi risiedette comunque un contingente fiorentino e dello Stato fiorentino entrò a far parte definitivamente dopo l'annessione di Pistoia (seppure subendo ripetuti attacchi ed invasioni nei secoli seguenti) come centro dipendente dal capitanato della montagna pistoiese.
Poco resta della duplice cinta muraria concentrica che avvolgeva l'abitato, scomparsi i due accessi, la Porta Pistoiese e la Porta Bolognese. Notevoli invece i resti della rocca, posta al vertice più elevato delle fortificazioni: avanzi del tracciato della mura - quasi interamente conservato - e la svettante torre del cassero, conservata per un terzo della sua altezza originaria che superava i 20 metri, con pianta pentagonale, resti di una bifora e del sottostante vano ad arco acuto di accesso.
Gallicano, aria irrespirabile per il bricchettaggio
GIUBILEO DELLA MISERICORDIA - APERTURA PORTE SANTE NEI SANTUARI (Il Risveglio News Tg Web))
Puntata de Il Risveglio news Tg Web dedicata all' apertura delle Porte Sante al Santuario di Santa Rita a Roccaporena, alla Basilica di Santa Rita di Cascia e al Santuario della Madonna della Stella in Montefalco. In chiusura le parole di Mons. Renato Boccardo.
Vinitaly: L'abito fa il monaco anche per le bottiglie di vino
Roma, 14 apr. (askanews) - Vino e arte. Lo abbiamo visto a Verona, dove ha appena chiuso il sipario la rassegna dedicata al sangue di Bacco, lungo i padiglioni del Vinitaly nei quali i produttori hanno potuto far degustare i loro vini ai tanti visitatori che hanno sfilato di regione in regione, nei quattro giorni della kermesse che richiama wine lovers di tutto il mondo.
Le cantine, sembrano sempre più alla ricerca di qualcosa che possa attrarre il consumatore, anche nell'etichetta della bottiglia, nella presentazione del prodotto. Così anche gli stand hanno ammiccato all'arte. Perchè si beve con gli occhi, come ha osservato un espositore, e poi si passa al gusto, finalmente soddisfatto nelle tante degustazioni guidate che si sono succedute, organizzate talora dalle regioni, o dai consorzi, tutti i giorni da chi il vino lo fa.
Così i vini di Montefalco hanno attirato l'attenzione con il Giro d'Italia, e il leit motiv è stato quello del Sagrantino in rosa. L'arte, si è vista, nell'esposizione della cantina Secondo Marco, ma anche, in Vinitaly Bio, con delle etichette di bottiglie molto raffinate. Anche i secchielli per il ghiaccio sono sempre più colorati, a tinte forti e stilizzati, come qualsiasi altro prodotto, curato nel design. Come i tappi. Insomma una bottiglia di vino ben vestita, perchè come si dice, l'abito fa il monaco, e questo vale anche al Vinitaly.
UMBRIA - MASSA MARTANA Antico Borgo Medievale - HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
Massa Martana è un antico borgo medioevale, tornato ad antico splendore grazie ai lavori di restauro eseguiti dopo il terremoto del 1997; in una decina d’anni Massa Martana ha chiuso quel drammatico capitolo e recuperato tutto quello che serviva per ridare dignità all’antico borgo di origine romana, nato come stazione di sosta sulla via Flaminia.
Posto il castrum nell’Alto Medioevo su una rupe alle falde dei Monti Martani, conserva ancora le mura castellane e interessanti edifici sia civili sia religiosi. Si accede al centro storico dalla grande porta che affaccia su piazza Umberto I, decorata nella parte destra da pietre scolpite e in quella superiore dallo stemma comunale.
Oltre la porta, subito a destra si trova la chiesa di San Felice e dalla parte opposta della piazza il palazzo che ospitò Giuseppe e Anita Garibaldi nel 1849
Di incantevole fascino, sorge in un contesto ambientale di grande rilevanza e di forte impatto visivo.
Protetta dalle montagne circostanti che sembrano disegnare un anfiteatro naturale, il castello si presenta chiuso dalle possenti mura della fine del XIII secolo. Garanzia di sicurezza ma anche espressione di prestigio.
Il territorio comunale, attraversato dall'antica via Flaminia, è ricco di reperti di epoca romana e di chiese.
Massa Martana fa parte delle Città dell'olio. È inserito tra i Borghi più belli d'Italia.
Wineword La Porta di Vertine Chianti Classico and Riserva Reviews
Two splendidly different wines from a producer in the very heart of Chianti Classico territory: Negri Vigneti, Gaiole in Chianti. Biological and non-interventionist based production methods. The Chianti Classico 2008 is pleasantly sharp yet fruity wine, the Riserva is a smooth, complex wine to spend time over. Cin-cin!
Sbandieratori Vetralla
Gli Sbandieratori di Vetralla Sflano nelle Strade della Città di Caprarola
Sbandieratori e Musici Città di Montefalco - Piazza del Comune 12 Anni dopo!! - 1996 - 2008
Gruppo Storico Sbandieratori e Musici Città di Montefalco - Piazza del Comune 12 Anni dopo!! - 1996 - 2008
Esibizione in Piazza del Comune lì 24 Aprile 2008
UMBRIA - IL CASTELLO DI CAMPELLO ALTO - Full HD
© CLAUDIO MORTINI™◊ Il castello di Campello è un insediamento fortificato di altura ubicato sulla sommità di un colle a 514 metri s.l.m., in posizione dominante sulla valle spoletina. Attualmente si contano una trentina di abitanti, che aumentano nel periodo estivo, molti risiedono in città come Spoleto e Roma. Fa parte di un sistema ambientale al limite tra la zona collinare e quella montana che conserva ancora i caratteri di un paesaggio medievale, con il castello, il borgo, le case torri vicino alle mura, i piccoli campi circondati da siepi, le bianche strade di accesso segnate dalla vegetazione, le Maestà agli incroci e i terrazzamenti pieni di olivi. Il castello mantiene integra gran parte della struttura trecentesca sia nei lunghi tratti ben conservati delle mura e delle torri che nell'edilizia minore interna ed esterna al centro fortificato. Presenta la tipica cinta muraria a pianta circolare con l'insediamento del piccolo borgo cresciuto lungo la via di accesso verso il versante di pianura. Ben conservati sono l'unica porta di accesso con gli apparati difensivi e l'edificio pubblico posto a fianco della chiesa, che si apre su una suggestiva piazzetta pavimentata con il tipico acciottolato della zona. La chiesa di San Donato, di origine romanica, è stata più volte rimaneggiata in epoca barocca, soprattutto nell'interno, dove, a seguito di recenti restauri, sono emersi degli affreschi votivi riferibili al XV secolo. La tradizione vuole che il castello sia stato fondato verso la metà del X secolo da Rovero di Champeaux, che ne ebbe la signoria. Federico I, Enrico VI e Federico II confermarono sempre la giurisdizione del castello ai conti di Campello perché favorivano gli Svevi contro la Chiesa. Nel 1247 il cardinal legato Capocci riconobbe il possesso di Campello al Comune di Spoleto. L'animosità dei conti di Campello contro la Chiesa ebbe comunque a manifestarsi anche nel 1326, quando Argento dei conti di Campello raccolse le milizie per riprenderselo. Solamente nel 1390 i conti di Campello cedettero ai massari del luogo i loro diritti feudali sul castello. Da quel periodo e fino al XVIII secolo il castello rimase unito alla città di Spoleto; divenne poi comune autonomo.
La risorsa enologica in Umbria
La risorsa enologica in Umbria: se ne è parlato a Marsciano all'interno di un convegno organizzato dai Lions: Alvaro Angeleri ha intervistato Rosalba Maria Farnesi, e l'enologo Riccardo Cotarella.