Ponte alla Luna (Sasso di Castalda - Potenza - Basilicata - Italy)
Con una campata unica di ben 300 metri e sospesi nel vuoto a 120 metri di altezza dal torrente sottostante, si raggiunge letteralmente attraverso l’aria, il rudere del castello che domina dall’alto il villaggio.
All’arrivo ci attende una sky-walk in vetro sospesa sul ponte e un belvedere attrezzato per rifiatare qualche minuto, ammirando il panorama delle montagne circostanti seduti sugli antichi ruderi.
Percorrendo un breve tratto in discesa sulle scalinate in pietra, si ritorna verso il centro storico passando per la caratteristica chiesetta di San Nicola recentemente restaurata.
Caratteristiche tecniche ponte alla luna
Altitudine partenza 973 mslm
Altitudine arrivo 975 mslm
Lunghezza campata 300 metri
Altezza massima da terra 120 metri
Diametro funi portanti 30 mm
Gradini d’appoggio n°600
Morsetti totali impiegati n°2500
Tempo di percorrenza stimato 30 minuti
Ponte alla Luna | Sasso di Castalda (Pz)
Il percorso dei ponti tibetani di Sasso di Castalda si sviluppa sulle sponde del “Fosso Arenazzo” che si apre proprio ai piedi del suggestivo centro storico.
Attraverso le stradine che si diramano tra le caratteristiche abitazioni in pietra del centro storico, si raggiunge la partenza del primo ponte, lungo 95 metri e sospeso a circa 70 metri di altezza, attraverso il quale si giunge alla sponda opposta su un versante caratterizzato da formazioni geologiche caratteristiche.
Percorrendo il sentiero lungo la sponda del “Fosso” si supera la cappella votiva e si raggiunge in 15 minuti la partenza dell’impressionante “Ponte alla Luna”.
Con una campata unica di ben 300 metri e sospesi nel vuoto a 120 metri di altezza dal torrente sottostante, si raggiunge letteralmente attraverso l’aria, il rudere del castello che domina dall’alto il villaggio.
All’arrivo ci attende una sky-walk in vetro sospesa sul ponte e un belvedere attrezzato per rifiatare qualche minuto, ammirando il panorama delle montagne circostanti seduti sugli antichi ruderi.
Percorrendo un breve tratto in discesa sulle scalinate in pietra, si ritorna verso il centro storico passando per la caratteristica chiesetta di San Nicola recentemente restaurata.
La durata totale del percorso dei ponti tibetani è di circa 2-3 ore.
Ponte alla luna - Sasso di Castalda Ponte Tibetano
Ponte Tibetano ponte alla luna - Sospesi tra storia e avventura
Attraverso una campata unica di ben 300 metri e sospesi nel vuoto a 102 metri di altezza dal torrente sottostante, deambulando letteralmente in aria si arriva al rudere del castello che domina il villaggio da un suggestivo punto panoramico.
L'arrivo è una terrazza affacciata sul ponte, una sky-walk in vetro, che invita a riprendere fiato realizzando il percorso affrontato.
Sasso di Castalda: Il Ponte alla Luna a 360°
In #esplorazione attraverso le stradine che si diramano tra le caratteristiche abitazioni in pietra del centro storico di #SassodiCastalda, giungiamo al ponte di prova, lungo 95 metri e sospeso a circa 70 metri di altezza, attraverso il quale si giunge alla sponda opposta, da li lungo un sentiero raggiungiamo la partenza dell’impressionante e mozzafiato #PonteallaLuna.
Un #ponteTibetano lungo 300 metri, camminando sospesi nel vuoto a 120 metri di altezza dal sottostante torrente Arenazzo e circondati dalle montagne del Parco Nazionale Appennino Lucano, fino al raggiungimento dell'altra sponda dove ci aspetta il rudere del castello normanno che domina dall’alto il paese.
Il Ponte alla Luna - Sasso di Castalda è dedicato a #RoccoPetrone, originario di Sasso, pioniere della conquista dello spazio, direttore del Programma Apollo e del Marshall Space Flight Center della #NASA
#PugliaFedericiana
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Ponte alla Luna Grande
SITO DI VIAGGI:
Campata unica di ben 300 metri e sospesi nel vuoto a 120 metri di altezza dal torrente sottostante, si raggiunge letteralmente attraverso l’aria, il rudere del castello che domina dall’alto il villaggio.
All’arrivo ci attende una sky-walk in vetro sospesa sul ponte e un belvedere attrezzato per rifiatare qualche minuto, ammirando il panorama delle montagne circostanti seduti sugli antichi ruderi.
Sasso di Castalda in Moto Ponte tibetano & Parco Naturalistico, Ktm 1290 SADV S
Sasso di Castalda
Sorto intorno al 1068[4], il territorio è stato abitato sin dall'epoca romana in quanto poco distante vi era la Via Herculea. Citato per la prima volta in un documento della seconda metà dell’XI secolo, fu una roccaforte normanna. Denominata per lungo tempo Sasso, ha assunto la denominazione attuale nel 1863. Dopo l’abolizione dei feudi, i moti risorgimentali e l’annessione al Regno d’Italia, partecipò ai successivi avvenimenti nazionali e agli ultimi due conflitti mondiali, risentendo dei tipici problemi del Meridione e in particolare dell’emigrazione. Del suo patrimonio storico-architettonico, fanno parte la chiesa dell’Immacolata, in cui è conservato un settecentesco busto di Sant’Emidio che protegge dai terremoti.
Il patrimonio culturale
Le casette in pietra di Sasso di Castalda sono esse stesse delle vere e proprie opere d’arte decorate da splendidi balconi fiorati e affiancate da vicoletti, spiando dai quali si scorgono meravigliose vedute sul paesaggio circostante. Qui è nato il sacerdote ed intellettuale italiano Don Giuseppe De Luca, cui il piccolo paese ha voluto dedicare il Parco Letterario allestito nell’antico palazzo di famiglia, con la ricca biblioteca, composta da parte degli scritti dell’editore e scrittore, ma anche sede di numerosi eventi culturali al suo percorso intellettuale e al grande patrimonio storico delle aree circostanti. Sono visibili, inoltre, i resti di quello che è comunemente chiamato “castello”, per quanto si tratti, in realtà, di una torre di avvistamento posta su un masso roccioso, che per tali caratteristiche non si prestava ad un uso abitativo.onte Tibetano
l percorso dei ponti tibetani di Sasso di Castalda si sviluppa sulle sponde del “Fosso Arenazzo” che si apre proprio ai piedi del suggestivo centro storico. Attraverso le stradine che si diramano tra le caratteristiche abitazioni in pietra del centro storico, si raggiunge la partenza del primo ponte, lungo 95 metri e sospeso a circa 70 metri di altezza, attraverso il quale si giunge alla sponda opposta su un versante caratterizzato da formazioni geologiche caratteristiche. Percorrendo il sentiero lungo la sponda del “Fosso” si supera la cappella votiva e si raggiunge in 15 minuti la partenza dell’impressionante “Ponte alla Luna”.
Con una campata unica di ben 300 metri e sospesi nel vuoto a 120 metri di altezza dal torrente sottostante, si raggiunge letteralmente attraverso l’aria, il rudere del castello che domina dall’alto il villaggio.
All’arrivo ci attende una sky-walk in vetro sospesa sul ponte e un belvedere attrezzato per rifiatare qualche minuto, ammirando il panorama delle montagne circostanti seduti sugli antichi ruderi.
Percorrendo un breve tratto in discesa sulle scalinate in pietra, si ritorna verso il centro storico passando per la caratteristica chiesetta di San Nicola recentemente restaurata.
La durata totale del percorso dei ponti tibetani è di circa 2-3 ore.
Caratteristiche tecniche “ponte alla luna”
Altitudine partenza 973 mslm
Altitudine arrivo 975 mslm
Lunghezza campata 300 metri
Altezza massima da terra 120 metri
Diametro funi portanti 30 mm
Gradini d’appoggio n°600
Morsetti totali impiegati n°2500
Tempo di percorrenza stimato 30 minuti
Caratteristiche tecniche “ponte inferiore fosso arenazzo”
Altitudine partenza 940 mslm
Altitudine arrivo 934 mslm
Lunghezza campata 93 metri
Altezza massima da terra 70 metri
Diametro funi portanti 30 mm
Gradini d’appoggio n°180
Morsetti totali impiegati n°720
Tempo di percorrenza stimato 8 minuti
Exploring Abruzzo | Da uno spettacolare Mondo Sotterraneo al Castello fantastico di Rocca Calascio
Dalle fantastiche cascate nelle grotte di Stiffe, passando per il Lago Sinizzo, fino alla Rocca Calascio, uno dei castelli più belli al mondo.
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Nel video c'è il mio racconto della storia speciale di questi luoghi.
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Da Damiano Crognali è tutto, per approfondimenti:
#Abruzzo #Italy #Italia
Le gole del Salinello
Le Gole Del Salinello sono un enorme canyon scavato dall’acqua del fiume omonimo, distendendosi lungo una stretta gola dove scorre il fiume Salinello.
È un territorio ricco di sorgenti, anche sulfuree e ferruginose, cascate, ruscelli, laghi e grotte come la Grotta di S. Michele Arcangelo, importante è anche il patrimonio naturalistico con le sue foreste di faggi, querce e castagni, alberi di roverella, nocciolo, leccio e ornello, verdi prati fioriti, le famosissime orchidee e stelle alpine.
Notevole anche la varietà e la rarità della fauna costituita da tassi, scoiattoli, ghiri, donnole, faine, volpi, cinghiali, camosci, aquile reali, sparvieri, falchi pellegrini, gheppi e coturnici e tanti altri … Nella riserva, infine, vive il raro geotritone italico, piccolo e timido anfibio amante delle grotte e degli anfratti.
Le bellissime gole sono tappa consigliata per chi ama passeggiare in sentieri che portano alla scoperta di luoghi indimenticabili e pieni di natura.
CeppoProprio nel periodo estivo si può provare l’ebbrezza delle fresche acque con magnifico tuffo; adatto per gli amanti del trekking e dell’avventura… non da perdere nelle vicinanze il Rudere di Castel Manfrino, vero e proprio gioiello dell’architettura militare medievale prima chiamato Castello di Macchia: venne sicuramente costruito a partire dal 1263 dal generale Percivalle d'Oria per ordine di Manfredi in previsione della discesa delle truppe di Carlo d'Angiò, da qui la sua denominazione di Castel Manfrino o Castel Manfrì.
Nel periodo angioino essa era dominata da tre torri e al suo interno conteneva oltre alle stalle e agli alloggi della truppa e del castellano, una cappella e una cisterna accanto all'ingresso.
Per la realizzazione venne utilizzato il legname proveniente dai boschi circostanti che forse all'epoca erano costituiti ancora da specie pregiate come l'abete bianco.
Questa essenza, oggi scomparsa allo stato spontaneo nella zona, sopravviveva almeno fino al 1939.
A quasi 1 km troviamo Macchia da Sole, una pittoresca frazione del comune di Valle Castellana.
Il suo nome deriva dal termine abruzzese medievale “maccla”, traducibile con macchia, bosco.
Fino al XVII secolo era conosciuta anche come Branchisco per la presenza di un tempio in onore di Branco, figlio del dio del Sole, o per il fatto che la zona era utilizzata come pascolo libero per branchi di animali.
Molto più bello l'altro nome, con il quale era citata nei secoli compresi tra ' 400 e '600, Macchia del Conte che faceva diretto riferimento a memorie feudali.
Macchia da Sole è il centro più importante, si allunga con i centri della Valle del Salinello e poi con quelli della Valle Castellana.
Macchia presenta quasi esclusivamente edifici moderni e del secolo scorso.
All' ingresso del paese esiste il Palazzo Spagnolo, una casa fortificata con muratura irregolare con conci squadrati agli spigoli; abbiamo poi la seicentesca chiesa parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista ed infine questa località soddisfa anche i nostri palati con assaggi di piatti tipici pastorali come il “pecorino”.
A pochi chilometri da Macchia di Sole vi sorge la località Il Ceppo, una frazione di Rocca Santa Maria situata a 1500 m di altitudine ed anch’essa posata all’interno dell’area dei Monti della Laga in Provincia di Teramo.
In questo autentico “paradiso naturale”, così definito da molti amanti della natura, si possono fare incantevoli escursioni, infatti è meta turistica molto apprezzata anche da fuori regione.
TRECCHINA : Il Borgo , Le Nuvole ed il Tramonto
#GOLFOPOLIKAYAK #GolfoPolicastro #borghiditalia
Tra i borghi del Sud ed in particolare del Golfo di Policastro è il capitolo dedicato a Trecchina, PZ, in Basilicata. Il territorio del comune si estende tra la valle del Noce e, verso mare, Maratea. Nel borgo si possono distinguere due principali quartieri: il Piano di 'recente' edificazione dominato dall'ottocentesca Chiesa che si affaccia su Piazza del Popolo, cuore delle attività e della vita di Trecchina. Poi il rione Castello, anima antica, dove il rudere del castello cinquecentesco domina la Valle del Noce. Tra viuzze e costruzioni che si inerpicano verso l'alto si può percorre un delizioso itinerario alla scoperta di dettagli originali. Il tutto è ornato da coloratissimi e splendidi fiori. Giunti all'apice dell'altura e dell'abitato è possibile prendere un percorso che porta, tra i boschi, a Serra Pollino o Monte di Santa Maria in cui è sistemato il Santuario della Madonna del Soccorso. Le Serre, alture intorno ai mille metri di altitudine, appartengono all'Appennino lucano ed offrono un affaccio mozzafiato verso il Golfo di Pollicastro e l'Appennino calabro.
Bosco Gravina in Puglia
Passeggiata nel bosco di Gravina in Puglia in compagnia di mio zio