Ascheri 2019/7: Basilica di San Domenico #PalioLive
Prof. Mario Ascheri ci racconta le bellezze di San Domenico #PalioLive Storie dai Rioni
Le campane di Siena - Chiesetta di San Pietro in Magione
Siena, Chiesa di San Pietro in Magione
Arcidiocesi di Siena - Colle Val d'Elsa - Montalcino
Concerto di 2 campane in: ?? + 1 campana in La#4 (Sonello)
Sistema:
2 maggiori: Slancio
Sonello: Slancio Manuale
Distesa del sonello
Suona: Campanaro29
- Ringrazio il Rettore che mi ha dato il permesso di suonare il sonello, le due maggiori sono elettriche e siccome non si suonano da molto tempo il rettore ha preferito non suonarle! -
30/10/11
A presto campanaro29
Distesa dell'Angelus - Basilica di San Domenico - Siena - Ridestati Europa!
Per gli amici campanari un altro video dedicato al genere.
Siamo nella splendida cittadina di Siena in prossimità della Basilica Cateriniana di San Domenico, una delle più importanti della città.
Questa Basilica è stata eretta nel XIII secolo e ingrandita poi nel secolo successivo. La chiesa viene anche chiamata basilica cateriniana per il legame con la santa senese e alcuni episodi della sua vita. Infatti gran parte della vita mistica di Santa Caterina si è svolta tra le mura di questa stupenda Basilica che è una delle prime dedicate al suo Santo Fondatore.
La prima pietra fu posata dai domenicani nel 1226 sul colle di Camporegio donato all'ordine dalla famiglia Malavolti. E' da attribuirsi a quest'epoca gran parte dell'attuale navata a pianta rettangolare con tetto a travature scoperte di stile gotico cistercense. Nella chiesa è conservata una magnifica maestà di Guido da Siena datata 1221. Insieme alla Chiesa furono edificati il Capitolo, la Sagrestia Vecchia, il Refettorio e il Dormitorio.
All'inizio del 1300, e per molti anni si lavorò nel dirupo scosceso di Fontebranda che si scorge nel video per fondare e tirare su i muri di quella che fu detta la Chiesa nuova (cripta e transetto). Quando Santa Caterina cominciò a frequentare San Domenico, si era già a buon punto coi lavori di ampliamento. Nella Cripta fu accolta la salma del padre della Santa. Nel transetto furono costruite sei cappelle che fanno ala all'abside. Dopo la canonizzazione della Santa nel 1461 la Basilica accolse i più preziosi codici cateriniani e molte reliquie. La reliquia più insigne, la Sacra Testa, era stata portata da Roma a Siena dal Beato Raimondo da Capua nel 1383. Messa da prima in un busto di rame fu poi collocata in un busto d'argento. Completati tutti i lavori, durati quasi due secoli, la Basilica fu dedicata interamente alla Santa. Anche sull'altissima guglia del campanile fu issata una statua di Santa Caterina.
Oggi la Basilica si presenta come la vollero i Padri Domenicani è diventata un centro importante per la spiritualità: i pellegrini sono accolti dai Padri Domenicani e possono pregare davanti alla reliquia della Santa.
#campane #campanile #Siena
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Mi Scateno dalla Gioia
© Questo video può essere liberamente condiviso ma non ricaricato a proprio nome su canali diversi dall'originario.
SIENA Basilica di Santa Maria dei Servi o San Clemente in Santa Maria dei Servi
Campane della Basilica Cateriniana di San Domenico in SIENA v.303
Suonate festive per la Messa prefestiva delle 18:00:
[02:30]: distesa di II, III, IV delle 17:30;
[05:10]: distesa di II, III, IV delle 18:00
Concerto di 4 campane + 1 sonello elettrificate a slancio dalla OES Brevetti Scarselli di Signa (FI).
Eccoci all'ultimo video di questa vacanza senese che, bisogna dirlo, ha dato i suoi frutti.
Ho portato a casa ben 4 video quando sono stato via solo 2 notti (perdendo il venerdì dato che il viaggio di andata l'ho fatto nel pomeriggio e il pomeriggio di domenica).
Considerando quindi che i giorni di vacanza effettivi erano solamente 1 e mezzo, sono riuscito a portare a casa ben 4 video ben fatti tra cui il video 300 che è venuto benissimo e in cui si possono sentire le campane più belle riprese in questa vacanza.
Anche qui a San Domenico posso dire di aver fatto un bel video riprendendo il suono di campane molto belle.
Questo video è stato fatto nel tardo pomeriggio del sabato.
Dopo aver ripreso il Duomo, infatti, ho visitato molti luoghi di questa splendida città il Museo dell'Opera del Duomo, il Palazzo Comunale di Piazza del Campo e poi, fermandomi per la pasticceria Nannini, ho percorso tutta via Banchi di Sopra passando anche davanti alla chiesa di San Cristoforo e a Palazzo Salimbeni, sede della Monte dei Paschi, e poi sono arrivato qui a San Domenico.
Dato che ero abbastanza in anticipo, mi sono diretto in chiesa dove ho trovato il sacrestano a cui ho chiesto gli orari di suonata delle campane.
Poi sono uscito dalla Basilica e mi sono messo in posizione per la prima suonata.
Poi, una volta la bellissima suonata, ho fatto le varie riprese panoramiche esterne e poi mi sono diretto nella posizione da cui avrei ripreso la seconda suonata, uguale alla prima.
Dopodiché mi sono fermato a Messa e, alla fine della celebrazione, ho fatto le riprese interne in cui ho cercato di farvi vedere due campane custodite all'interno della Basilica, sulla scala per scendere in cripta.
Il suono di queste campane, secondo la leggenda, sarebbe stato udito da Santa Caterina.
Nella seconda ripresa interna vi ho fatto vedere una reliquia molto importante che rende famosa la Basilica di San Domenico: si tratta della testa di Santa Caterina, ancora ben conservata nel luogo dove la Santa avrebbe avuto le sue prime visioni, ossia proprio dove oggi sorge l'attuale Basilica di San Domenico.
Un altro capolavoro dell'arte Sacra che si vede in questo video è proprio la cappella dove è custodita la testa della Santa: un vero e proprio capolavoro.
E con questo video si conclude la carrellata che ho portato a casa da questa breve ma intensa vacanza.
Direi di aver fatto dei bei video soprattutto perché contengono il video 300.
Comunque questa non sarà l'unica vacanza di quest'estate e saranno delle vacanze estive veramente sfruttate al massimo: ho incominciato infatti con una vacanza da 2 notti da cui ho ricavato 4 video e ho già programmato delle bellissime giornate in cui potrò fare dei video di bei concerti e di qualità fino ai primi giorni di settembre.
I: Mib3 calante;
II: Fa3;
III: Sol3;
IV: La3;
Sonello: Mi4 calante.
Video 303
Chiesa della SS.Tinità (detta la Magione)
a cura di Salvatore Plano e Sandra Proto.
Video in HD.
Si consiglia di modificare la qualità del video tramite l'icona a forma di ingranaggio situata nell'angolo del video player da cui selezionare la qualità HD.
LA FORTEZZA MEDICEA DI SIENA, STORIA E RESTAURI: GIANNI NERI
Sabato 29 ottobre in occasione dell’inaugurazione della mostra “Le fortezze militari degli Antonelli: XVI-XVII secolo”, promossa dall’Ordine degli Architetti PPC senese, in collaborazione con la Fondazione Amigos del Castillo de Montjuich di Barcellona, il dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze e il Comune di Siena, si è tenuto un convegno internazionale per approfondire l’opera della prestigiosa dinastia di ingegneri militari degli Antonelli, originari di Gatteo, che al soldo dei re di Spagna disseminarono di bellissime costruzioni militari il centro e il sud America, ma anche la Spagna, il Marocco e le frontiere orientali dell’impero spagnolo, portandosi dietro la traduzione costruttiva delle fortezze medicee.
Emergenza nelle Crete Senesi 2017 - Simulazione Crollo Pretura Asciano
Nelle giornate di 24/25/26 Novembre ad Asciano è stata organizzata dalla Misericordia di Asciano, una tre giorni di simulazioni con vari scenari di intervento nel comune di Asciano e dintorni. Quattro importanti simulazioni a partire dall'Incidente Ferroviario al Crollo di Edifici all'Incidente Stradale.
In questo video (l'ultimo) la simulazione del Crollo della Pretura e della Basilica di Asciano con feriti vari e dispersi. Alla simulazione hanno partecipato anche i Carabinieri del comune di Asciano e le Misericordie del Coordinamento Senese e Misericordie provenienti dalla Regione Umbria.
Alla simulazione hanno partecipato:
Carabinieri Asciano
Misericordia Asciano
Misericordia Poggibonsi
Misericordia San Quirico d'Orcia
Misericordia Siena
Misericordia Montegabbione
Misericordia Magione
Misericordia Fossato di Vico
Misericordia Sarteano
Misericordia Montepulciano
Misericordia Castiglione del Lago
118 Siena Soccorso
Roma,Madonna dell'Archetto, il più piccolo Santuario mariano del Mondo (manortiz)
La Madonna dell’Archetto restaurata nel santuario più piccolo del mondo
Gli allievi della scuola delle Arti Ornamentali del Campidoglio hanno lavorato sulla minuscola chiesa vicino a piazza della Pilotta, che ha una storia insolita
di Lilli Garrone
ROMA - Una nuova bellezza per la «Madonna dell’Archetto». E un restauro eseguito solo da giovani, dagli allievi del corso di «Restauro del dipinto» della scuola delle Arti Ornamentali del Campidoglio, che hanno restituito l’intenso blu e gli antichi ori a una chiesetta «quasi» sconosciuta anche se dalla lunga storia. In un vicolo nei pressi di via di San Marcello, infatti, in una strada buia e «molto malfamata - come racconta la sua custode - esisteva questa immagine della Madonna che era stata collocata lì quasi a protezione di tanto dolore». Un’immagine, però, di tutto rispetto. Perché la nobildonna romana Alessandra dei conti Mellini Muti che la volle donare alla città decise di far eseguire il dipinto a uno dei maggiori pittori presenti allora (siamo nel 1690) a Roma, il bolognese Domenico Muratori allievo del Carracci che si ispirò alla Madonna di Sassoferrato: Il quadro Maria Santissima Causa nostrae laetitiae venne collocato entro le pareti di un Arco che unisce via di San Marcello a piazza della Pilotta. Ma l’evento miracoloso che ha portato alle chiesetta attuale fu «il 9 luglio del 1796 - così prosegue il racconto della custode - quando l’immagine della Vergine mosse prodigiosamente gli occhi e fu vista da tutti i passanti. Il miracolo si ripetè varie volte
Costruita nel 1851
Il 21 maggio nel tardo pomeriggio l’inaugurazione del restauro con la benedizione del vescovo ausiliare di Roma Mons. Matteo Zuppi, con gli emozionati allievi che così hanno completato il loro percorso formativo con un esperienza di cantiere e con la soddisfazione della coordinatrice della scuola, l’architetto Giovanna Benincasa. «È stato un lavoro non lunghissimo, quattro o cinque mesi - spiega - dove la reintegrazione pittorica è stata eseguita ad acquarello, dove i marmi sono stati puliti con impacchi di carbonato di ammonio e le gocce di cera e i residui di vernice rimossi meccanicamente». Così la cupola della «Madonna dell’Archetto» è tornata alla sua antica bellezza come la immaginò l’architetto Virginio Vespignani che nel 1851 costruì la minuscola chiesa per incarico di un discendente della prima committente, il marchese Muti Papazzurri e , e che riuscì a dare l’impronta di una piccola basilica. La chiesetta è in realtà un santuario mariano, il più piccolo del mondo.
Dall’Archetto a Washington
La storia più curiosa, però, è quella della cupola, realizzata da Costantino Brumidi, «un nome da noi quasi sconosciuto - prosegue la custode che oltre ad aver le chiavi della Cappella fa parte dell’Associazione promotrice buone opere in Roma” - ma che è molto famoso in America perché ha eseguito le opere che adornano la cupola del Campidoglio a Washington». E adesso che il cancello verde e la porta è stata riaperta i romani potranno riscoprire anche questa immagine della Madonna che «ha mosso gli occhi» e che con il suo mantello blu sembra voler proteggere un vicolo oscuro come quello dell’ Archetto
La guerra a Montalcino
Attenzione, attenzione, Sua Maestà il Re e Imperatore ha accettato le dimissioni dalla carica di Capo del Governo, Primo ministro e Segretario di Stato, presentate da Sua Eccellenza il Cavaliere Benito Mussolini. Erano le ore 22,45 del 25 luglio 1943 quando la radio interruppe le normali trasmissioni e diffuse questo comunicato, ma se il regime fascista finì, dopo oltre 20 anni di governo dell'Italia, a Montalcino la liberazione porta la data del 27 giugno 1944. Quando all'alba, i tedeschi appartenenti al 1° Corpo d'Armata paracadutisti - ricorda Ilio Raffaelli - abbandonarono Montalcino e soltanto uno che aveva deciso di finire qui la sua guerra, nascosto in una stalla di Santa Croce, si arrese, venendoci incontro con le mani alzate. Giunge poi il grosso delle truppe alleate: lunghe file di soldati, carri armati e camionette sfilano per le vie imbandierate verso porta Burelli, suona il Campanone della Torre Civica a cui fanno eco le campane delle chiese e la popolazione si riversa per le strade in una festa spontanea che poco alla volta si trasforma in tripudio. Il video è realizzato da Tele Idea con i contributi dei giornalisti Mario Paccagnini e Angela Betti.
Il palazzo comunale - Sellano
Il centro storico di Sellano, nella sua parte più elevata, è dominato dal palazzo del Comune.
Dalla piazza antistante l’edificio è possibile riscendere per le vie del paese, verso la Chiesa di Santa Maria Assunta e verso le vie che conducono ai nuclei abitati denominati rispettivamente “Borgo” e “Rocchetta”, dove si possono ammirare edifici che riservano sempre sorprese per l’eleganza e lo stile dell’architettura che li contraddistingue.
Il palazzo del comune, nel retro, si affaccia su un dirupo che termina con la stretta vallata del lago del Vigi, offrendo da quel lato una vista particolarmente suggestiva.
La facciata dell’edificio comunale, al di sopra della quale sorge un campanile a vela con funzione di torre civica, risale al XVI secolo ed è caratterizzata da una rigorosa simmetria, che viene esaltata dalla semplice linearità degli elementi ornamentali. Essa è divisa in due registri da una cornice marcapiano: il superiore è scandito da sei lesene che inquadrano cinque finestre rettangolari, mentre l’inferiore è occupato da due porte di ingresso e da due finestre quadrangolari, protette da grate, poste ai lati.
Tre lapidi suggellano altrettanti episodi rilevanti per la memoria della comunità sellanese: l’introduzione delle “acque in pubblica fonte” e del telegrafo ad opera del sindaco Giuseppe Baldelli Visitani nel 1875; i nomi dei soldati caduti durante la Grande Guerra; la realizzazione della strada, eseguita nel 1861, che collega Sellano a Foligno.
Nonostante i numerosi interventi di ristrutturazione che ne hanno alterato l’assetto di epoca medievale, l’interno dell’edificio conserva tracce di decorazioni pittoriche cinquecentesche. Nell’atrio del piano terra si può ammirare una Madonna in trono col Bambino. Al primo piano compare un altro pregevole affresco, dove sono raffigurati i protettori delle tre guaite in cui era diviso l’antico comune di Sellano: la Madonna e i santi Pietro e Silvestro. Il dipinto è corredato da un’iscrizione che reca la data 1598.
Nell’edificio si conservano anche alcuni elementi di arredo seicenteschi.
SALUTI DA MONTALCINO
Un saluto particolare da Montalcino, con le cartoline dell'archivio di Mario Marri. Un ringraziamento alla famiglia che ne autorizza l'uso.
Campana della Torre del Mangia in SIENA, v.068
Siena, Palazzo Pubblico, Torre del Mangia
1 campana, fissa, in Sib2 calante (sta scritto su Wikipedia ma non so dirvi di preciso che nota sia), chiamata dai senesi Il Sunto, fusa la prima volta da Tuccio Maffei da Grosseto nel 1349, poi successivamente rifusa la seconda volta nel 1634, e rifusa l'ultima volta nel 1665. Dal 1831 la campana presenta una crepa sul bordo inferiore (secondo alcune fonti la campana è stata fatta crepare con l'intento di accordarla) che le dona una nota molto particolare. Inoltre, al piano inferiore sono presenti altre 2 campane storiche che sono, però, inutilizzate.
Battiore delle 16:30 ripreso dalla sommità della torre.
Le campane del Seminario Vescovile di Prato in Toscana
La badia di San Fabiano è una delle piu' antiche chiese di Prato, la cui prima edificazione è documentata a cavallo tra il X e l' XI secolo dalla quale risalgono l' attuale facciata e alcuni resti di mosaici nell' odierna pavimentazione. Nel XVI venne eretto il poligonale campanile a cuspide che venne restaurato negli anni '30 del '900 insieme a gran parte dell' interno. Verso fine '600 alla badia venne annesso il Seminario Vescovile pratese, affidato ad un rettorato che sussegue tutt' ora.
Il campanile sorregge un concerto tre tre campane, incredibilmente azionate a mano tutt' ora. Le due campane maggiori sono finite per anni in disuso, dopo che si cominciò a pensare che urtassero il cupolotto del campanile, ma non è mai stato così. Ora che è stata sostituita l' incastellatura e rinnovati i ceppi le due grandi possono essere riutilizzate, ma vengono comunque suonate raramente, suona sempre durante il giorno la minore. Quindi non viene mai suonato il plenum. In questo video è stato per gentile concessione del seminarista Silvano Pagliarin che ho potuto riprendere le distese singole di tutte e tre le campane per poi sovrapporre le traccie audio e creare un breve simulacro di plenum.
Questo concerto rimane comunque uno dei pochissimi rimasti ancora manuali in tutta l' area pratese e credo anche il piu' grande a sistema manuale della nostra diocesi
0:23 Campana 3/ Glocke 3/ Klok 3
1:47 Campana 2/ Glocke2/ Klok 2
2:14 Campana 1/ Glocke1/ Klok 1
3:18 Plenum(simulato)/ Volgelui(simulatie)/Vollgelaut(Vertief)
Sol#3 / gis1 Moreni? (tra il 1731 e il 1735)***
Si3 / b1(h1) anonimo(1803)**
Re4 / d2 anonimo(1803)
diam(mm) 958/ 776 / 601
Pesi(Kg)* 580/ 280 / 140
Le campane di Marciana Marina (LI) Chiesa Parrocchiale di Santa Chiara
Marciana Marina, Isola d'Elba, Chiesa Parrocchiale di Santa Chiara
Diocesi di Massa Marittima - Piombino
Concerto di 4 campane in Sib3
Sib3 - Do4 - Reb4 - Mib4
Fuse da: ??
Sistema: Slancio
Plenum per la Santa Messa Solenne delle ore 10.00 nella festa patronale di Santa Chiara (Ore 9.30)
La suonata è breve, ma alla sera per la processione delle 21.00, ho avuto il permesso dal parroco di scampanare un po' le campane e le ho suonate per 10 minuti! Purtroppo non ho più il video...
A presto da Campanaro29
FIRENZE. Torre di Arnolfo Palazzo Vecchio.
Stupenda veduta di Firenze da Palazzo Vecchio.
Campane della Torre del Mangia in SIENA v.301
Battiore delle 10:30 sulla campana Sunto ripreso dalla cella campanaria
Concerto di 3 campane di cui la grande detta Sunto fusa da Tuccio Maffei di Grosseto nel 1349 e poi rifusa nel 1634 e nel 1665 fissa e le altre due poste nella cella campanaria, prive di battaglio e inutilizzate.
La grande è elettrificata grazie alla presenza di un elettrobattente per il battiore da parte della OES Brevetti Scarselli di Signa (FI).
Ecco il secondo video della vacanza in Toscana.
Con questo video scoprite anche dove ero alloggiato: il mio albergo si trovava infatti a Siena.
Avendo finito la scuola di venerdì, il pomeriggio dell'ultimo giorno di scuola siamo subito partiti per Siena ma, essendo arrivato nel tardo pomeriggio, in quel giorno non sono riuscito a riprendere nulla.
Il secondo giorno di vacanza, invece, girando per Siena, sono riuscito a fare ben 3 video, quasi tutti quelli della vacanza (resta escluso solo quello di San Gimignano che è già in rete che è stato girato il giorno dopo, la domenica).
Questo è il primo video della giornata.
Purtroppo, dato che c'era molto vento, l'accesso alla sommità della torre (dove vi è la campana Sunto) era chiuso e quindi mi sono dovuto fermare al piano sottostante da cui ho ripreso il battiore della mezza.
Dopo sono sceso dalla Torre aspettando Mezzogiorno per fare un'altro video....
I (Sunto): Sib2 calante, fusa da Tuccio Maffei di Grosseto nel 1349 e poi rifusa nel 1634 e nel 1665. Dal 1831 la campana presenta una crepa che le dona il suo particolare timbro, diametro 198 cm, peso 67,64 quintali;
II: ?;
III: ?.
Video 301
Le campane di Firenze - Basilica di S. Croce
Concerto di 6 campane in Do3
Firenze, Basilica di Santa Croce
Distesa a 2 campane per la Santa Messa feriale
Concerto integro fuso nel 1843 fuso da Terzo Rafanelli di Pistoia
San Francesco d'Assisi visitò Firenze nel corso del 1211. Nel 1226 si stabilì in città con un gruppo di seguaci, scegliendo una zona inospitale fuori dalle mura. In questo luogo fondarono un oratorio, che fu dapprima ingrandito e poi completamente ristrutturato nel 1252. La nuova chiesa risultò ben presto insufficiente a contenere il numero di fedeli e di frati, per cui nel 1294 si decise di ricostruire ex novo l'edificio. La basilica venne edificata a spese della popolazione della Repubblica fiorentina. I lavori si protrassero per diverse decine di anni a seguito di crisi interne, alluvioni e della peste che devastarono il territorio circostante. L'edificio fu terminato intorno all'anno 1385 e consacrato il 6 gennaio 1443, alla presenza di papa Eugenio IV. L'originario campanile sopra l'abside della basilica, crollò nel 1512; in quello stesso anno, Francesco da Sangallo fu incaricato di progettarne un altro alla sinistra della facciata. I lavori vennero iniziati, ma abbandonati per mancanza di fondi, subito dopo la costruzione del basamento, lasciato incompiuto fino alla metà dell'Ottocento. Il progetto per un nuovo campanile neogotico, fu presentato nel 1842 dall'architetto Gaetano Baccani: la sua torre venne innalzata presso la sacrestia e ultimata nel 1847. Il campanile ospita sei campane, fuse nel 1843 dalla fonderia Rafanelli di Pistoia (Mi4, Do4, Sol3, Mi3, Re3 e Do3), per un peso complessivo di 4528 kg. La basilica ospita opere di inestimabile valore, oltre a contenere molte tombe e cenotafi di alcuni tra i più importanti personaggi della storia italiana, tra i quali spicca il nome del sommo poeta Dante Alighieri. Le opere più famose sono la Cappella dei Pazzi, disegnata e realizzata da Filippo Brunelleschi, e il celeberrimo Crocifisso di Cimabue, conservato nell'ampia sacrestia della basilica.
Siena. Campane del Duomo e di San Domenico. Domenica 8 giugno 2014
Siena. Campane del Duomo e di San Domenico. Domenica 8 giugno 2014
CAMPO DEL SOLE. TUORO SUL TRASIMENO (PERUGIA, ITALY)
CAMPO DEL SOLE (FIELD OF THE SUN / ITALIAN STONEHENGE). Tuoro sul Trasimeno, comune di 3889 abitanti, provincia di Perugia, Umbria, Italia. Sorto in tre fasi tra il 1985 e il 1989 Campo del Sole è un parco-museo situato nello storico teatro della battaglia che il 24 giugno del 217 a.C. Annibale condusse e vinse ai danni dell'esercito romano. Rispetto ad analoghi tentativi di prescindere dalla tradizionale fisicità del museo-contenitore, il caso del piccolo centro della provincia perugina si distingue per il prevalente carattere pubblico di un'iniziativa che è riuscita a far convergere esigenze di natura urbana, ambientale ed economica. All'inizio degli anni Ottanta l'approssimarsi del ventiduesimo centenario del sanguinoso evento che investì le rive del Trasimeno divenne occasione per una celebrazione del fatto storico che sfruttasse il potenziale socializzante dell'arte. Una zona in prossimità del lago (Punta Navaccia) venne recuperata per la circostanza ad area di verde pubblico e destinata a sede stabile di un insieme di sculture. Della direzione artistica fu incaricato Enrico Crispolti, mentre alla concreta progettazione di quello che a tutti gli effetti divenne uno spazio urbano avrebbero provveduto gli scultori Pietro Cascella, Cordelia Von den Steinen e Mauro Berrettini. Nel complesso furono coinvolti ventotto artisti di varia provenienza geografica chiamati a dare corpo a quella che Crispolti ha definito un'architettura di sculture. L'esibita progettualità è in effetti uno dei tratti più singolari di Campo del Sole, evidente sin dalla scelta di un unico tema, quello della colonna in pietra, da declinare senza escludere la commistione con altri materiali, ma restando entro margini dimensionali anch'essi dettati a priori. Buona parte degli elementi scultorei creati su questi presupposti è stata collocata seguendo il sinuoso andamento di una spirale caudata alla quale introduce una pavimentazione in pietra di forma triangolare e con il bordo perimetrale segmentato lungo la base da tre blocchi allineati, in origine affioranti dall'acqua. Alla destra del triangolo altri blocchi in sequenza innescano con discrezione il vero e proprio sviluppo concentrico. L'intento è quello di invitare il visitatore a trasporsi con gradualità dalla dimensione lacustre che si dispiega giusto in prossimità dell'ingresso del Campo a quella insieme terragna e simbolicamente astrale evocata dalle stele allineate. L'apparente univocità del percorso è inoltre suggerita da un sentiero lastricato che traccia sul manto erboso la via spiraliforme da seguire, ma che in realtà si presta a continue deviazioni, finendo per immettere in una dimensione labirintica ricca di stimoli. L'approdo ultimo verso cui sospingono con fare centripeto le molteplici potenziali traiettorie è costituito da una tavola, anch'essa in pietra, su cui campeggia un elemento plastico chiaramente allusivo al cosmo. Per Cascella, che è l'autore di questo desco, si è trattato di un modo per evocare la dimensione simposiaca e di conviviale pluralismo insita nella spirale.
Parallelamente lo slancio verticale delle colonne e la loro collocazione in funzione di uno schema circolare hanno autorizzato l'assimilazione a monumenti megalitici protostorici ed ai culti uranici da essi testimoniati. Da qui l'idea di Campo del Sole come di una sorta di Stonehenge dei nostri giorni, misterioso invito ad una spiritualità da riscoprire e da coltivare per il tramite della scultura. All'ideale polo opposto di questa spinta ascensionale si colloca invece la concretezza di ciò che è strettamente avvinto alla terra e ad essa strappato per fornire agli artisti la materia prevalente di cui servirsi. Estratta da cave locali la cosiddetta pietra serena del Trasimeno (un'arenaria dal colore grigio-azzurro che con il tempo e con l'esposizione all'aperto vira in una caratteristica tonalità rosata) costituisce più che un semplice materiale d'occasione. L'idea di valorizzare una risorsa del territorio ha costituito infatti la spinta più forte alla realizzazione del parco-museo senza contare l'importanza del coinvolgimento, al fianco degli scultori, di scalpellini e artigiani di Tuoro, depositari per antica consuetudine dei più intimi segreti di quella pietra.