Padova, tour guidato sulle cupole della Basilica del Santo
La città di Padova vista dall'alto, da un punto di osservazione straordinario: le cupole della Basilica del Santo. E anche all'interno dell'edificio la prospettiva è eccezionale (video Bianchi)
Torino, la porta sempre aperta del Centro d'ascolto Sant'Antonio
A Torino l'impegno dei frati minori francescani nell'aiutare alcuni ragazzi difficili a rifarsi una vita. Servizio di Gian Mario Ricciardi
Basilica di Sant'Antonio de Padova 1
Acest videoclip a fost realizat cu fotografii si comentarii luate din Wikipedia
VII° Edizione Corteo Storico Transito di Sant'Antonio
Domenica 12 Giugno 2016. Nell’ampio programma dei festeggiamenti in onore di Sant’ Antonio di Padova, il santo protettore della Parrocchia “Santa Maria Vetere” in Andria, un evento di grande spicco richiama ogni anno l’attenzione degli abitanti del quartiere: il CORTEO STORICO, la rievocazione dell’ultimo pellegrinaggio terreno del Santo dal romitorio di Camposampiero verso il convento di Santa Maria Mater Domini di Padova, dove aveva chiesto di poter morire. Deposto su un carro trainato da buoi per essere trasportato a Padova, Antonio giunse all’ Arcella, un borgo della periferia, dove fu colto da morte e spirò mormorando: “Vedo il mio Signore!”.
La notizia della sua morte si sparse rapidamente per la città, gridata per le strade dai bambini: “E’ morto il padre santo, è morto Sant’Antonio!”, e molti, tra nobili e popolani, si precipitarono per avere una sua reliquia o accostare degli oggetti al suo corpo. Era un venerdì, il 13 giugno 1231.
Chiesa e chiostro di San Francesco in Padova
pag fb: Padova ieri oggi domani
Corteo Storico Transito di San Antonio Edizione 2010
Corteo Storico Transito di San Antonio Edizione 2010 realizzato dalla comunità parrocchiale Santa Maria Vetere di Andria
Chiesa dell'Immacolata e S.Antonio a Milano (parte 4 di 7)
Quarta parte di un documentario in sette parti: La Chiesa della Beata Vergine Immacolata e Sant'Antonio di Milano - Visita guidata da Padre Valentino Fiscon (parte 4 di 7).
In questo segmento si parla di: La vetrata del Sacro Cuore + La cappella della Sacra Famiglia + La cappella di Santa Rita + Il Battistero.
Realizzata da Radio Kolbe Milano (87,8/88,9 fm) presso la parrocchia della B.V. Immacolata e S.Antonio, dei frati minori conventuali di Milano, in viale Corsica 68.
A cura di Padre Valentino F., con il supporto tecnico di Riccardo C., Paolo A. e Anna Maria F.
Campane di Sant'Antonio - Torino - suonata a festa
Santuario di Sant'Antonio da Padova,
via Sant'Antonio (zona palazzo di giustizia) Torino
3 campane in sol#3 fuse nel 1952 da Achille Mazzola
nel campanile è presente anche un sonello fuso nel 1882 da Vallino di Bra ancora suonabile a corda
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suonata a festa nel giorno della festa di Sant'Antonio. suona claudiosally
si ringraziano i Frati minori francescani per la cortese disponibilità dimostrata
Basilica Pontificia di Sant'Antonio in Afragola
Ⅲ. Santuario di Nostra Signora di Bonaria - Cagliari, Sardegna. Italy ✯ Кальяри, Сардиния
8 GIUGNO 2017 Cagliari, Sardegna, Italia ( Shrine of Our Lady of Bonaria)
Il santuario di Nostra Signora di Bonaria è un complesso religioso della città di Cagliari situato in piazza Bonaria, in cima al colle omonimo.Santuario mariano più importante della Sardegna per la Chiesa cattolica, è costituito da una chiesa piccola (il vero e proprio santuario, di origini trecentesche) a cui si affianca un tempio più grande, elevato alla dignità di basilica minore da Pio XI nel 1926. Il santuario della Vergine di Bonaria è officiato dai padri mercedari, che abitano l'adiacente convento, ed è sede parrocchiale del quartiere di Bonaria.Il Santuario, sede dell'ordine dei Mercedari, custodisce il simulacro ligneo della Madonna con Bambino in braccio, che secondo la tradizione approdò prodigiosamente sulla spiaggia antistante la collina di Bonaria nel 1370. La leggenda narra che una nave, proveniente probabilmente dalla Spagna, fu sorpresa da una tempesta, che si placò improvvisamente solo quando venne gettata in acqua la cassa contenente la statua. La devozione alla statua miracolosa si diffuse presto in tutta la Sardegna, soprattutto fra i marinai, che la invocavano come protettrice. I conquistadores spagnoli battezzarono la città di Buenos Aires con il nome di Puerto de Nuestra Señora de los Buenos Aires proprio in onore del Santuario cagliaritano. La festa di Nostra Signora di Bonaria viene celebrata il 24 aprile, mentre il 25 Marzo si ricorda in maniera solenne l'arrivo prodigioso del Simulacro della Vergine. La prima domenica di luglio si svolge invece la cosiddetta sagra estiva, durante la quale la statua della Madonna viene portata in processione a mare.
Piazza Bonaria, 2
09100 Cagliari
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Processione di Sant’Antonio di Padova, Bologna, 2018
Convento S. Antonio a Biccari (Fg)
Breve storia del convento S. Antonio a Biccari in provincia di Foggia.
comune.biccari.fg.it
S. Antonio di Ranverso (Torino)
Nel Medioevo, i pellegrini che da Oltralpe si dirigevano a Roma per la via Francigena, valicato il Moncenisio e imboccata la valle di Susa, rischiavano di ammalarsi di una grave malattia infettiva, l'herpes o fuoco di Sant'Antonio, endemica nella valle. I monaci antoniani crearono allora, allo sbocco della valle in pianura, a circa 20 km da Torino, un ospedale, con annesso convento e chiesa, per curare i malati, sia pellegrini che valligiani. L'unica cura del male, all'epoca, consisteva nello spalmare le piaghe e ulcerazioni che provocava con grasso di maiale; gli animali venivano allevati allo stato brado nei folti boschi allora esistenti nella zona.
Il complesso passò successivamente all'Ordine Mauriziano, che dovrebbe esserne tuttora proprietario; chiuso da vari secoli l'ospedale, vi mantiene un'azienda agricola.
Sia la chiesa, sia il portale d'ingresso dell'ospedale, con le guglie e le decorazioni in terracotta, sono uno dei migliori esempi di gotico del Piemonte.
Campane in Abruzzo, Santuario della Madonna in Basilica (Villa Santa Maria, CH)
Il Santuario di San Francesco di Paola, il Patrono della Calabria
Dal Santuario di San Francesco di Paola, il Patrono della Calabria, Vito D'Ettorre intervista Padre Domenico Crupi.
Basilica di S Francesco d' Assisi - Museo del Tesoro -L'Albero Francescano (1471-1482)
L'Albero Francescano (1471-1482). Arazzo fiammingo, h. cm.445, l. cm.333. Tessuto in lana e seta con 7 fili d'ordito per cm. Fili di trama nei colori: rosso vivo, rosso cupo, giallo ocra, bruno, verde in varie gradazioni, celeste, indaco, blu scuro, grigio, bigio, carnicino, bianco. Databile tra il 1471 ed il 1482. Secondo una tradizione non documentata ma plausibile fu donato da Sisto IV nel 1479. Al centro dell'arazzo è raffigurato S. Francesco d'Assisi che riceve le Stimmate...Il Santo è inginocchiato sotto un padiglione che reca in alto la scritta:Tres. ordines. hic.ordinat.; dal Santo si le radici e il tronco di un albero sui rami del quale sono disposti sei Santi francescani. A destra si vedono: S. Antonio da Padova..., S. Elisabetta d'Ungheria..., S. Bernardino da Siena. A sinistra S. Chiara.., S. Elzeario.. e S. Lodovico da Tolosa.... IL TESORO DELLA BASILICA DI SAN FRANCESCO AD ASSISI- EDITRICE FRANCESCANA- ASSISI- 1980
AVELLINO ( Irpinia - Italy ) - IL DUOMO CON CRIPTA - Tour Completo - THE CATHEDRAL WITH THE CRYPT -
Il Duomo di Santa Maria Assunta e di San Modestino è la cattedrale della diocesi di Avellino.La cattedrale fu costruita a metà del XII secolo, tra il 1132 ed il 1166 dal vescovo Roberto, che la dedicò a San Modestino, in stile romanico. Mantenne il suo aspetto originario fin verso la fine del Seicento, quando s'iniziarono alcune trasformazioni e restauri che, proseguendo nel Settecento, trasformarono l'antico impianto romanico in forme barocche. Il vescovo Francesco Gallo (1855-1896), che mise in opera un totale rifacimento della cattedrale trasformandola in stile neoclassico: il rifacimento della facciata fu affidato all'architetto Pasquale Cardola e fu compiuto tra il 1857 e il 1868; la trasformazione dell'interno invece fu opera dell'architetto Vincenzo Varriale, che vi lavorò dal 1880 al 1889. Il nuovo edificio dovette subire i bombardamenti della seconda guerra mondiale e il terremoto del novembre 1980: in entrambi i casi furono necessari importanti interventi di consolidamento e di adeguamento alle norme sismiche.La facciata neoclassica in marmo bianco e grigio è divisa in due ordini da un cornicione. Nell'ordine inferiore, suddiviso in cinque fasce da quattro colonne, sono inseriti i tre portali d'entrata: due lapidi, rifacimenti di quelle antiche, ricordano le vicissitudini del portale centrale, costruito dal vescovo Roberto nel 1133 ed ampliato dal vescovo Guglielmo nel 1167. Oggi nelle porte bronzee sono scolpiti momenti della storia religiosa e civile di Avellino. Nella lunetta sovrastante la porta centrale è un bassorilievo raffigurante l'Ultima cena. A fianco del portale principale, in due nicchie sono collocate le statue di san Modestino, patrono della città, e di san Guglielmo, fondatore del monastero di Montevergine e patrono dell'Irpinia. Una terza lapide ricorda l'edificazione della nuova facciata nell'Ottocento.La scala di accesso alla cattedrale (in stile barocco) e la sistemazione della piazza antistante sono opera del vescovo Martinez della fine del Settecento.Sul lato destro della chiesa è il campanile, eseguito in epoche diverse. La parte inferiore, la più antica, è costituita da pietre e marmi di edifici romani del I secolo.L'interno della cattedrale è a pianta a croce latina a tre navate suddivise da pilastri; il transetto immette nella profonda zona presbiteriale.Sono nove le cappelle o altari laterali presenti nelle due navate laterali: nella navata di destra ci sono gli altari dedicati a san Gerardo Maiella, all'Adorazione dei Magi, a sant'Antonio di Padova e alla Crocifissione. Nella navata di sinistra vi sono due cappelle iniziali, di cui la prima dedicata alla vergine dei Sette Dolori, e la seconda ha servito per lungo tempo come battistero; seguono gli altari dedicati alla Madonna Assunta e alla Madonna del Rosario; infine è un altare un tempo dedicato a sant'Alfonso Maria de' Liguori, dove si ritiene che il santo abbia celebrato la Messa.Interno della cattedrale di Avellino, visto dall'abside.Il soffitto a cassettoni della navata centrale, che copre l'antico soffitto a capriate, è stato realizzato nel Settecento; al centro è la grande tela di Angelo Michele Ricciardi che raffigura Maria assunta in cielo (1702-1705). .Nelle dieci piccole cupole che danno luce alle navate laterali sono stati dipinti episodi evangelici della vita di Maria, opera di Achille Iovine ma rifatti, a causa dell'umidità, da Ovidio De Martino. Dello stesso Iovine sono le 20 figure di profeti o di personaggi biblici dipinti negli archi che separano le navate, e le figure degli apostoli Pietro e Paolo nell'arco che immette nel transetto.Nella fascia che corre lungo il cornicione è stata inserita, in latino, una lunga frase di papa Paolo VI tratta del discorso di chiusura della terza sessione del concilio Vaticano II.Alcuni gradini danno accesso dalle navate al transetto al cui centro è oggi collocato il nuovo altare, l'ambone e il fonte battesimale.Nelle pareti al di sotto del cornicione sono collocate due tele di Achille Iovine raffiguranti la Sacra Famiglia a sinistra e san Lorenzo martire a destra; inoltre in quattro nicchie vi sono le statue in gesso dei quattro evangelisti. Al di sopra del cornicione invece hanno posto cinque tele di Angelo Michele Ricciardi raffiguranti cinque santi: Francesco Saverio, Carlo Borromeo, Andrea Avellino, Modestino di Antiochia e Gaetano di Thiene.Dal transetto si accede poi a due cappelle poste lateralmente al presbiterio. A sinistra è la cappella di san Modestino, o anche cappella del tesoro di San Modestino, perché conserva, in preziose teche, le reliquie dei santi patroni a cui la diocesi avellinese è devota, ed il busto argenteo di San Modestino.Questa è la cappella più importante del Duomo.Cappella di San Modestino, patrono di Avellino
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Centro Sant'Antonio di Milano - Operazione Pane
“Operazione Pane” è la campagna di solidarietà a sostegno delle mense francescane di tutta Italia avviata nel 2014.
Il progetto, da sempre legato alla gara di canzoni per bambini, ha aggiunto negli anni nuovi ambiti da sostenere e oggi è arrivato a coinvolgere ben 14 mense, promuovendone lo sviluppo e lavorando all’avvio di nuovi progetti sociali.
Genova, Torino, Milano, Bologna, Roma, Palermo, e poi La Spezia, Verona, Catanzaro, Pavia, Monza, Voghera, Baccanello e Lonigo, queste le città sedi coinvolte nell’iniziativa, per una copertura di ben 8 regioni italiane.
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La chiesa decapitata | Esplorazione in una chiesa danneggiata dal terremoto | Urbex Italia
Oggi vi portiamo in una chiesa gravemente danneggiata dal sisma, messa poi in sicurezza e dichiarata inagibile.
Della chiesa si hanno le prime notizie fin dal XII secolo, ma della struttura originale non rimane praticamente nulla visto i continui rimaneggiamenti subiti nei secoli.
Di notevole effetto sono il tetto del campanile e le campane adagiate su un prato nel retro della chiesa.
Buona visione.
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Miracolosa Immagine di San Domenico in Soriano - Soriano Calabro (VV)
Nella notte tra il 14 e il 15 settembre 1530, la Vergine Maria, insieme a s. Maria Maddalena e a s. Caterina d'Alessandria, apparve a fra Lorenzo da Grotterìa, nella chiesa dei Domenicani a Soriano Calabro, consegnandoli una tela raffigurante s. Domenico, perché fosse esposta al culto. Gli eventi del 1530 furono sottoposti a processo canonico nel 1609. La miracolosa effigie rimase incolume tra le macerie del convento, crollato con il terremoto del 1783. La devozione di questa celeste immagine si è diffusa in Italia, in Europa e in tutto il mondo fino all'Estremo Oriente e ha fruttato nel corso dei secoli la conversione di molti peccatori.