1 dicembre 2019 - Processione di rientro del Quadro della Madonna della Consolazione all'Eremo
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1 dicembre 2019 - Processione di rientro del Quadro della Madonna della Consolazione all'Eremo
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S. MESSE ore 7,30 - 9,30 - 11.00 - 18.00
Alle ore 15,30 partenza processione dell'Effigie della B.V. Maria della Consolazione dalla Cattedrale verso il Santuario dell'Eremo
La processione della Madonna della Consolazione partirà dalla Basilica Cattedrale alle ore 15.30. L’arcivescovo, il clero, i pellegrini, gli operatori pastorali e i parroci accompagneranno la Madre verso il Santuario dei padri Cappuccini, l’Eremo.
Il simulacro dell’avvocata del popolo reggino era stato portato in Duomo il 14 settembre scorso, in concomitanza con i solenni festeggiamenti per la Festa della patrona della Chiesa reggina.
Durante questi mesi di permanenza in Duomo tantissimi fedeli si sono recati in pellegrinaggio per affidare alla Madre speranze e preghiere. Soprattutto durante i sabati, in virtù di un’antichissima tradizione, la Basilica Cattedrale è stata gremita da fedeli accorsi per partecipare alle celebrazioni eucaristiche.
Tutte le undici zone pastorali della arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova si sono alternate per condividere il Pane e la Parola durante la messa delle 17.00, presieduta dall’arcivescovo Morosini e concelebrata da tutti i parroci di ogni forania.
Festa della Madonna, l’uscita del quadro dall’Eremo
Venti secondi di pura emozione. L’uscita della sacra effige del quadro della Madonna della Consolazione dal Santuario dell’Eremo di Reggio Calabria.
Reggio Calabria - Processione Madonna della Consolazione 13 Settembre 2014
La Festa della Madonna della Consolazione viene celebrata con la Festa della Madonna della Consolazione, comunemente detta Festa i Marònna (Festa di Madonna), un evento particolarmente sentito dai devoti reggini, che ne ha sempre caratterizzato la cultura e le usanze.
Il secondo sabato di settembre di ogni anno a Reggio Calabria si celebra la patrona, con una splendida processione che porta la Vara con l'effigie della Madonna. Il dipinto viene trasportato dai Portatori della Vara dalla Basilica dell'Eremo (o Santuario di Santa Maria della Consolazione, nella parte alta della città) fino al duomo di Reggio Calabria (vicino al mare, percorrendo a piedi 9 km), attraversando nella fase finale il corso Garibaldi, principale direttrice del centro cittadino; la Vara così giunge a piazza Duomo dove, prima di essere portata dentro la cattedrale, è oggetto della tradizionale Volata, l'ultima fatica dei portatori che consiste nel fare di corsa l'ultimo tratto della processione, dall'inizio della Piazza del Duomo fin davanti la scalinata della Cattedrale, sotto il peso dell'immane effigie.
I fedeli trascorrono la notte che precede la processione in preghiera alla Basilica dell'Eremo, in piazza, i portatori della Vara nell'attesa si intrattengono suonando e ballando la caratteristica Tarantella, che contribuisce a rendere la nottata un evento a sé.
Processione Ritorno Eremo Madonna della Consolazione Reggio Calabria
Madonna della Consolazine - Ingresso in Basilica Cattedrale - Reggio Calabria 12 settembre 2009
E' la giornata della processione in cui la Vara con l'effige della Madonna viene trasportata dalla Basilica dell'Eremo fino al Duomo: «Chî terremoti, câ guèrra e câ pàci, sta fèsta si fìci, sta fèsta si fàci!»
Il giorno dedicato alla Madonna della Consolazione è arrivato anche quest'anno, e come sempre la città si stringe intorno alla propria patrona che da quasi cinque secoli venera con grande devozione e sentimento.
Maria Santissima della Consolazione è uno degli appellativi utilizzati dalla Chiesa cattolica nella venerazione di Maria, madre di Gesù, ed è, insieme a San Giorgio, la patrona della città di Reggio Calabria.
La Festa della Madonna della Consolazione, comunemente detta Festa i Marònna rappresenta un evento estremamente sentito dai devoti reggini e dai cittadini tutti, tanto da aver sempre caratterizzato la cultura, le usanze e le tradizioni cittadine.
L'effige della Madonna della Consolazione è ospitata dalla Basilica dell'Eremo, chiamata anche Santuario di Santa Maria della Consolazione, che si trova nella zona collinare nord della città.
Ogni anno, il secondo sabato di settembre i Portatori della Vara trasportano, con unappassionante processione che coinvolge oltre centomila fedeli, la Vara dalla Basilica dell'Eremo fino alla cattedrale, il Duomo, percorrendo oltre 5km di strada sotto i 1.000kg del peso della stessa Vara.
In queste ore, i fedeli sono già raccolti in veglia alla Basilica dellEremo, dove si svolge un lungo momento di preghiera che dura tutta la notte e che è accompagnato dal tipico intrattenimento dei Portatori della Vara, che fuori dalla chiesa suonano e ballano la caratteristica Tarantella.
La festa dura quattro giorni: il martedì successivo, infatti (questanno sarà martedì 15), la Vara viene nuovamente portata in processione per le vie centrali della città, dove i cittadini sono soliti salutarla esponendo sui balconi e sulle finestre ciò che di più pregiato hanno, per salutare la Santa Patrona.
Durante i quattro giorni della festa, che si conclude con un imponente spettacolo pirotecnico direttamente dalle acque dello Stretto, la città si trasforma con numerosi eventi: spettacoli, danze, balli, musiche, luna park, bancarelle, piatti tipici e serate allaperto.
Il più famoso detto che accompagna questa festa è: « Chî terremoti, câ guèrra e câ pàci, sta fèsta si fìci, sta fèsta si fàci!»
La tradizione narra che la sacra effice (il dipinto risale al 1547) nel 1577 parlò a un umile fraticello per annunciare la fine della terribile pestilenza che in quel momento affliggeva la città.
Si narra anche che il dipinto, portato nella cattedrale, riapparì subito dopo sulla collina dellEremo: i fedeli interpretarono questo prodigio come un segno della Madonna che chiedeva di erigere proprio in quel luogo la sua chiesa, e la popolazione così fece.
peppe caridi
Ulteriori info città di Reggio Calabria:
La Festa della Madonna della Consolazione - Reggio Calabria 1976
Visita il nostro Blog: - La Festa della Madonna della Consolazione:
Viene celebrata con la Festa della Madonna della Consolazione, comunemente detta Festa i Marònna (Festa di Madonna), un evento particolarmente sentito dai devoti reggini, che ne ha sempre caratterizzato la cultura e le usanze.
Il secondo sabato di settembre di ogni anno a Reggio Calabria si celebra la patrona, con una splendida processione che porta la Vara con l'effigie della Madonna. Il dipinto viene trasportato dai Portatori della Vara dalla Basilica dell'Eremo (o Santuario di Santa Maria della Consolazione, nella parte alta della città) fino al duomo di Reggio Calabria (vicino al mare, percorrendo a piedi 9 km), attraversando nella fase finale il corso Garibaldi, principale direttrice del centro cittadino; la Vara così giunge a piazza Duomo dove, prima di essere portata dentro la cattedrale, è oggetto della tradizionale Volata, l'ultima fatica dei portatori che consiste nel fare di corsa l'ultimo tratto della processione, dall'inizio della Piazza del Duomo fin davanti la scalinata della Cattedrale, sotto il peso dell'immane effigie.
La processione, sicuramente una tra le più imponenti in Calabria e Sicilia, è tra le più importanti feste religiose d'Italia, e richiama a Reggio durante le celebrazioni migliaia di fedeli dalle due regioni.
I fedeli trascorrono la notte che precede la processione in preghiera alla Basilica dell'Eremo, in piazza, i portatori della Vara nell'attesa si intrattengono suonando e ballando la caratteristica Tarantella, che contribuisce a rendere la nottata un evento a sé.
Durante i giorni di festa la città muta il suo aspetto con spettacoli, musica, danze popolari, luna park, bancarelle e piatti tradizionali come ad esempio le frittole, o le 'Nzuddhe. (Fonte: wikipedia)
Processione della Madonna della Consolazione Reggio Calabria
Reggio Calabria 8 settembre 2018 processione della Madonna di consolazione cerimonia di consegna nei pressi di piazza del Popolo
Buongiorno,
allego il discorso di S.E. Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini tenuto a Piazza della Consegna, in occasione dell'accoglienza del Quadro della Madonna della Consolazione
Morosini - Discorso Piazza della Consegna
Carissimi fratelli,
ancora una volta accogliamo in questa piazza la sacra immagine della Madonna della consolazione, che dal suo Santuario scende in città per ricordarci che Ella veglia su di noi, ci accoglie come suoi figli e ci accompagna nel nostro cammino confortandoci e consolandoci nelle nostre difficoltà.
In questa piazza, conosciuta da tutti come ”piazza della consegna”, noi, provenienti da ogni zona della città, ogni anno ci ritroviamo come popolo, per accogliere Maria. Sappiamo per fede che ella ha già incontrato ciascuno di noi al momento del battesimo ed ogni anno in questa piazza, ci ricorda la dolcezza di quel primo incontro.
La fede è l’incontro di Dio con l’uomo, e, in nome di questo incontro, essa è anche incontro di persone, che, riconoscendo Dio come Padre, si riconoscono tra loro come fratelli. Tutto ciò da quando Dio chiamò Abramo, nostro Padre nella fede, e lo costituì Padre di una lunga discendenza; di quel popolo facciamo parte anche noi, perché figli ed eredi di quella promessa che, in Gesù, ha trovato compimento. In forza di questa salvezza universale, tutti siamo fratelli. Tutti: nessuno escluso!
Miei cari, mentre ora ci lasciamo incontrare dallo sguardo tenero ed amorevole di Maria, desidero, in suo nome, consegnarvi come elementi di fede, la fraternità universale e l’impegno a saperci accogliere fra di noi. Ve lo ricordo, supplicando la Vergine consolatrice di non far giungere, anche tra noi, come sta accadendo in altre parti d’Italia e d’Europa, il vento della xenofobia: terribile parola che significa odio contro lo straniero e il diverso. La paura degli stranieri, degli immigrati ed il conseguente odio nei loro confronti, è una condizione di vita che non ci appartiene, né come italiani, né come calabresi; noi che, per tradizione e cultura, abbiamo sempre trattato chi è “diverso da noi” con rispetto e amore, con tutto l’aiuto di cui siamo stati capaci e riconoscendo nel suo volto, quello dello stesso Gesù, che ha detto: “ero straniero e mi avete accolto; nudo e mi avete vestito..”.
Con voi, io ringrazio la Caritas diocesana e tutte le altre associazioni di volontariato, che hanno collaborato con abnegazione e senza mai risparmiarsi, per questi fratelli sfortunati; ringrazio le autorità civili e le forze dell’Ordine per il delicato e prezioso servizio di accoglienza di quanti sono sbarcati sulle nostre coste e nel nostro porto.
L’impegno legittimo a correggere tutti gli errori, le storture e gli inganni del fenomeno migratorio degli anni passati, se mai esistiti, non può giustificare l’ondata di xenofobia che sta invadendo l’animo di tanti italiani ed europei.
Miei cari non lasciamoci suggestionare da subdoli ragionamenti semplicistici; non lasciamoci prendere da eccessive paure. Usiamo di più la ragione, la fede e la morale cristiana. La xenofobia non è né ragionevole né cristiana. Non lasciamoci ingannare da chi vuol giustificare questa vergognosa caccia allo straniero come impegno a salvaguardare i valori cristiani. Davanti alla Madonna vi dico, con la forza della fede: questa è una menzogna diabolica. Quando per difendere la nostra identità diventiamo aggressivi e ci chiudiamo a chi è diverso da noi, vuol dire che la paura ha già attanagliato il nostro cuore e che la nostra identità - di uomini e di cristiani - si è indebolita, perché ha smesso di aprirsi all’incontro, reciproco e sempre arricchente, con l’altro.
Non dimentichiamo che anche la Madonna è stata profuga in Egitto con Giuseppe ed il piccolo Gesù. Lei ci insegna, in questo momento, cosa significa essere accoglienti e ci esorta a maturare questo spirito, educando in esso le nuove generazioni. Senza accoglienza, senza solidarietà, senza prossimità, senza apertura al diverso, senza il coraggio dell’ascolto, senza la tutela della dignità di tutti, noi condanneremo i giovani a vivere in una cultura disumana e barbara, che nulla ha da spartire con i grandi valori del progresso e della tradizione culturale e cristiana.
La cultura dell’incontro, di cui questa piazza è segno e monito, deve partire dall’interno delle nostre famiglie, dalle nostre comunità ecclesiali, dai nostri posti di lavoro, dagli ambienti politici dallo sviluppo dell’economia. Incontriamoci ed accogliamoci.
Questo momento sia per tutti noi il segno di una nuova civiltà: quella della reciprocità, della prossimità e dell’accoglienza; di quella civiltà dell’ascolto, del rispetto e dell’amore fraterno che vogliamo realizzare nella nostra città. Allora sarà davvero festa! E sarà festa per tutti.
La Ma
TG KIBOY93: RITORNO DELLA MADONNA ALL'EREMO
La prima domenica che segue il 21 novembre (Presentazione al tempio della B.V. Maria), a Reggio Calabria, l'icona della Madonna della Consolazione fa ritorno nel Santuario d'origine, posto sul colle dell'Eremo.
Alle 15.30, la Sacra Effigie, esce dalla Cattedrale, portata in spalla dai portatori, percorrendo il Corso Giuseppe Garibaldi fino ad arrivare alla Piazza della Consegna.
Lì, l'Arcivescovo insieme alla città di Reggio, riconsegnano ai frati cappuccini la Santa Patrona e, dopo aver ricevuto la solenne benedizione del presule, la Madonna, si è diretta verso il santuario percorrendo la Via Cardinale Portanova.
Alle 19.10 la Vara arriva ai piedi dell'Eremo e, i portatori, nonostante la stanchezza, hanno percorso la lunga scalinata della basilica, con grande atto di devozione, gridando VIVA MARIA.
L'icona fa rientro nella chiesa, subito dopo, il quadro viene collocato sulla pala di bronzo ed infine viene celebrata la Santa Messa, presieduta dal Padre Superiore del convento.
I nostri inviati, sono riusciti a scattare qualche foto e video durante l'entrata della Madonna al Santuario.
#ReggioCalabria #MadonnaDellaConsolazione
Chiesa dell'Eremo di Reggio Calabria 2015
Chiesa dell'Eremo di Reggio Calabria 2015
Reggio Calabria: al via i lavori di restauro della vara del quadro della Madonna della Consolazione
Reggio Calabria: al via i lavori di restauro della vara del quadro della Madonna della Consolazione.
Clicca per vedere il servizio.
Reggio Calabria L'Eremo
By Doppiogitre Digital Studio No Profit di Giancarlo Goffredo -RC-
La Vara ritorna all'Eremo. Una festa delle fede come quasi 450 anni fa
21 Novembre 1567, Reggio la 'sua' Madonna
Reggio Calabria - Tradizione popolare e devozione si intrecciano ancora nel cuore di Reggio Calabria. La Vara della Madonna della Consolazione domenica prossima uscirà dal Duomo e, attraversando il corso Garibaldi, ritornerà all'Eremo. A scandire la processione la recita del Santo Rosario.
Era il 21 novembre 1567 quando il popolo reggino celebrò la prima festa in nome della Madonna della Consolazione, accorsa in aiuto durante la lunga pestilenza che quello stesso anno causò la morte di settecento dei settemila abitanti di Reggio e che dall'altra parte dello Stretto, a Messina, avrebbe continuato a mietere vittime anche nel 1568. Fu, proprio, il reggino fra' Antonino Tripodi ad annunciare in modo prodigioso la liberazione della città dalla peste dopo l'apparizione dell'Immacolata ad essa nel 1577. Prima ancora era apparsa a Fra' Francesco Foti da Reggio Calabria affinchè accorresse con gli altri due frati, Girolamo da San Giorgio e Girolamo da Montesoro, a prestare soccorso alla popolazione colpita dalla pestilenza.
Fu proprio la gratitudine, la riconoscenza verso un atto di benevolenza a scrivere la prima pagina di una storia di devozione e affidamento che oggi rappresenta una delle tradizioni più toccanti e suggestive della nostra cultura. Un dono di Fede rivolto al popolo reggino che ha saputo accogliere nel proprio cuore il mistero della Misericordia, lasciandosi consolare in un momento di buia disperazione.
E proprio per ricordare quel primo atto di riconoscenza che ogni anno la domenica successiva al 21 novembre, cioè domenica prossima, la cittadinanza devota, non solo reggina, condivide la preghiera stretta quotidianamente nel proprio cuore e nel proprio intimo. L'occasione è quella del ritorno della Vara dal Duomo alla collina dove oggi sorge la basilica dell'Eremo e dove un tempo vi era quella terra benedetta perchè lavorata con quella fatica che nobilita le mani consumate degli umili contadini.
Lassù, nei pressi di contrada Botte, un tempo sorgeva una cappella consacrata alla Madonna della Consolazione e un ospizio per eremiti, poi donati nel 1533 dal proprietario del terreno Giovanni Bernardo Mileto alla comunità dei Cappuccini provenienti dal monastero di Vallettuccio nel territorio di San Lorenzo che ne fecero una chiesa più capiente, divenuta subito riferimento per le province francescane del Meridione d'Italia. Così i Cappuccini, che durante le pestilenze si distinsero particolarmente per l'assistenza ai malati, legavano la loro storia di permanenza a Reggio alla Madonna. Dopo Fra' Francesco Foti e Antonino Tripodi, tra i graziati vi furono anche altri frati del popolo, tra i quali padre Bernardino Molizzi, fra Martino Garusi, fra Benedetto da Galato, il ven. padre Gesualdo Malacrinò.
Proprio in quella chiesa più capiente, anni dopo trovò rifugio il quadro raffigurante la Madonna della Consolazione affiancata da San Francesco d'Assisi con le stimmate, una croce di legno e il libro della Regola Francescana e da Sant'Antonio da Padova con il giglio e il libro di Teologia. Sul capo della Madonna, due angeli a sostenere la corona e la palma del martirio e della gloria. Ecco la Vara. Si tratta di un'opera realizzata su legno di noce da Nicolò Andrea Capriolo e donato dal gentiluomo reggino Camillo Diano nel 1547 alla comunità dei Cappuccini di cui quest'anno ricorre il centenario del ritorno nel 1911, dopo la cacciata in applicazione della Legge eversiva del 7 luglio 1866, con la quale lo Stato sopprimeva gli ordini religiosi e ne incamerava i beni.
Seguirono altre pestilenze e carestie (1672 - 1743) ed epidemie di colera (1836 -- 1847- 1854) e sismi (1693 - 1696 - 1719 - 1908) e l'affidamento alla Madonna crebbe nel tempo.
Si narra che il quadro venne rubato da ignoti e poi miracolosamente ritrovato, pochi giorni dopo, nelle vicinanze della Basilica dell'Eremo.
Una storia di devozione le cui pagine si susseguono nei decenni e nei secoli successivi. Protagonisti sono la Madonna della Consolazione e la cittadinanza devota, non solo reggina.
Anna Foti
Reggio Calabria - Processione Madonna della Consolazione 2014 - Volata in Piazza Duomo
Processione Madonna della Consolazione
Volata in Piazza Duomo
Reggio Calabria, 13/09/2014
Chiesa di santa Maria del Bosco ricostruita sui ruderi dell'eremo di san Bruno - Calabria.
La prima certosa in Italia che st. Bruno fondò come eremo in località di Santa Maria del bosco ed ivi mori nel 1101. A poco meno di 2 km più a valle, sorge l'attuale certosa abitata dai conventuali di san Bruno, nel monastero di Santo Stefano.
La prima esperienza che il mistico fa l'uomo spirituale è l'abisso che separa Dio dalla creatura, e questo si avverte di più nel deserto dove non c'è niente al di fuori di Dio e dell'eremita. Ma, nella preghiera continua, si capisce che questa distanza abissale non è l'ultima parola.
La morte di san Bruno ci rallegra ogni anno, e in modo particolare nel novecentesimo anniversario perché si tratta in realtà di una nascita. Da sempre la Chiesa parla della morte dei santi come di un dies natalis, ossia del giorno della loro nascita. Morendo, essi sono nati alla vera vita, quella eterna, quella beata nel paradiso.
Con la presenza dei certosini dal 1514, il 31 maggio 1825 con la ricognizione delle reliquie, delle ossa di san Bruno e del beato Lanuino, oggi sono custoditi nella Chiesa conventuale del Monastero Certosa di Serra, mentre le altre ossa custoditi dentro la Chiesa di Santa Maria del Bosco, Serre della Calabria - Italia
In territorio di Calabria, con dei fratelli religiosi, alcuni dei quali molto colti, che, in una perseverante vigilanza divina attendono il ritorno del loro Signore per aprirgli subito appena bussa, io abito in un eremo abbastanza lontano, da tutti i lati, dalle abitazioni degli uomini.
Animatori della cultura e della comunicazione (Gerardo Madonna)
La processione della Vara, S.M.Madonna della Consolazione.
Madonna della Consolazione (RC) - Entrata Vara Duom 13-09-08
Festa patronale della città di Reggio Calabria. La Vara entra nella Basilica Cattedrale accolta solennemente da numerosi fedeli e dal suono dell'organo a canne.
La chiesa dell'Eremo
Lunedì 30 aprile il vescovo Tremolada ha consacrato la chiesa dell'eremo di Valle Camonica a Bienno
Nuotata dell'eremo 2018
Nuotata dell'eremo 2018, Reno di Leggiuno, Lago Maggiore.
Festa i Riggiu
Settembre per Reggio Calabria rappresenta il periodo delle festività Mariane. La scesa delle Madonna dall'Eremo è un momento solenne di queste festività. Sul tratto di strada che congiunge il Santuario dell'Eremo con il Duomo si affacciano due ali di folla che ne attendono il passaggio per poi seguire la sacra Immagine, portata in processione, verso la sede provvisoria della Cattedrale della città. Noi dell'Azienda Ospedaliera ci siamo recati nell'adiacente via Cardinale Portanova, che è il tratto in discesa più suggestivo, per rendere omaggio a questa immagine che rappresenta il sentimento religioso della Città. Già dalle prime ore dell'alba fedeli provenienti da tutto il circondario provinciale e dalla vicina e consorella Messina hanno intrapreso a piedi, con devozione, il percorso in salita che porta al Santuario. Un commovente e rinnovato rito che si manifesta nelle più svarite forme. La festa si concluderà dopo quattro giorni con una solenne processione per le vie più importanti del centro dopo un susseguirsi di manifestazioni religiose e civili che faranno da contrappunto alla gioia della gente.
12/09/2015 Madonna della Consolazione, rotazione dell'effige di 180° in piazza del Duomo a Reggio
Festa i Maronna