Arte moderna: la grande pittura e scultura del Novecento | Copetti Antiquari | BIAF 2017 Firenze
Lo stand di Copetti antiquari al BIAF - Biennale Internazionale dell'antiquariato a Firenze, Palazzo Corsini, 23 settembre - 1 ottobre 2017.
Mirko Basaldella, fratello di Dino e Afro, nasce a Udine nel 1910. Formatosi al liceo artistico di Venezia, l’Accademia di Firenze e la Scuola dell’arte di Monza, lavora nello studio di Arturo Martini. Nel 1933 si trasferisce a Roma, dove nel 1935 tiene la prima mostra, presso la Galleria La Cometa. Nello stesso anno esordisce alla Biennale di Venezia (vi tornerà nel 1954). Entrato nel gruppo milanese di Corrente, nel 1947 tiene una personale presso la galleria Knoedler di New York (ripetuta nei due anni successivi). Tra il 1949 ed il 1951 realizza i tre cancelli in bronzo per il monumento ai caduti delle Fosse Ardeatine.
Dal 1957 è direttore del Design work shop al Carpenter Center for the Visual Arts della Harvard University di Cambridge nel Massachusetts. Le sue opere si trovano in importanti musei: i Musei Vaticani, il Palazzo C.I.T. di New York, il Fogg Art Museum di Cambridge, la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, il Filadelfia Museum, la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, il Cimitero monumentale del Verano. Muore a Cambridge nel 1969.
Dusan Dzamonja nasce nel 1928 in Macedonia e si diploma all’Accademia di Belle Arti di Zagabria. Nel 1954 tiene la prima personale alla Galleria ULUS di Belgrado ed esordisce alla Biennale di Venezia, dove torna nel 1960, nel 1970 e nel 1980. In Jugoslavia vince numerosi concorsi per alcuni tra i più importanti monumenti del Paese.
Nel 1970 si trasferisce a Vrsar, in Croazia, che in seguito diventerà un museo permanente all’aperto, quindi a Bruxelles. Lavora con bronzo, ferro, acciaio corten e alluminio. Le sue opere sono conservate in musei come il Moma di New York e la Tate Gallery di Londra; alcune sue sculture sono state esposte davanti al Palazzo della Giustizia a Bruxelles, a Place de Vendome a Parigi, Praca de Commercio a Lisbona e Regent’s Park a Londra. Muore a Zagabria nel 2009.
Luciano Ceschia nasce nel 1926 a Tarcento (Udine). Si specializza nella cottura delle ceramiche, che nel 1962 espone alla XXXI Biennale di Venezia, dove l’opera “Grande porta di Hiroshima” gli vale il conferimento del Premio del Ministero dell’Industria e del Commercio per la ceramica. Lavora molto nella sua regione, in Emilia Romagna (Carpi e Modena) ed espone in mostre personali in Toscana (Galleria d’Arte Internazionale di Firenze, Galleria Studio Artecasa di Pisa).Dalla seconda metà degli anni Sessanta e abbandona la ceramica e passa al motivo circolare (scolpisce Gong, Dischi, Scudi e Mandala in metallo) e alle “verticali”, steli di dimensioni monumentali. Espone in rassegne internazionali e in personali a Vienna e New York, Ottawa, Toronto. Muore a Udine nel 1991.
Giacomo Manzù nasce a Bergamo nel 1908. Frequenta la Scuola Andrea Fantoni di Bergamo e l’Accademia d’Arte Cignaroli di Verona. Esordisce nel 1932 a Milano, presso Galleria del Milione. Negli anni successivi espone a Livorno, Palermo e Roma (presso la galleria Pecci Blunt) e all’estero: Budapest, Parigi, Buenos Aires, Berna, New York, Tokyo. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1936 e nel 1938, con una sala personale. Il tema iconografico portante della sua carriera è quello dei cardinali. Le sue opere più celebri sono la Porta della Morte per la Basilica di San Pietro in Vaticano, la Porta dell’Amore per il Duomo di Salisburgo, la Porta della Pace e della Guerra per la chiesa di Saint Laurens a Rotterdam, il Monumento al partigiano a Bergamo e la scultura in bronzo, alta sei metri, collocata di fronte alla sede dell’ONU a New York. Muore a Roma nel 1991.
Antonietta Raphael Mafai, scultrice e pittrice di origini ebraiche, nasce a Kovno in Lituania, probabilmente nel 1895. Nel 1905 va Londra, dove studia pianoforte e si diploma alla Royal Academy. Si trasferisce a Roma, dove incontra Mario Mafai, con il quale va a vivere nell’appartamento di Via Cavour, punto di riferimento per gli artisti della corrente neo-espressionista della “scuola romana”: Scipione, Renato Marino Mazzacurati, Corrado Cagli. Nei primi anni Trenta vive tra Parigi e Londra, frequenta Epstein e comincia a dedicarsi alla scultura. Tornata in Italia, partecipa alla Quadriennale di Roma nel 1948, la Biennale di Venezia nel 1948, nel 1950, nel 1952 e nel 1954. Negli anni Settanta realizza dipinge grandi tele con temi biblici. Muore a Roma nel 1975.
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Scuola D'Arte A. Fantoni (BG) | CONCORSO E LA STORIA CONTINUA... | VIDEO 4A LICEO
Ecco il video che ha permesso alla classe 4A del Liceo Artistico di vincere il concorso interno per l'ampliamento 2014 della #ScuolaFantoni di #Bergamo. E la storia continua...
Anno Scolastico 2014-2015
Scultura e pittura moderna: Mirko, Manzù, Ceschia | Copetti Antiquari | ModenAntiquaria 2019
Il nostro stand a ModenaAntiquaria, febbraio 2019, dedicato alla scultura italiana del XX secolo, con lavori di Giacomo Manzù, Mirko Basaldella e Luciano Ceschia.
Giacomo Manzù nasce a Bergamo nel 1908. Frequenta la Scuola Andrea Fantoni di Bergamo e l’Accademia d’Arte Cignaroli di Verona. Si stabilisce a Milano, dove esordisce nel 1932, presso Galleria del Milione. Negli anni successivi espone a Livorno, Palermo e Roma (presso la galleria Pecci Blunt) e all’estero: Budapest, Parigi, Buenos Aires, Berna, New York, Tokyo. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1936 e nel 1938, con una sala personale. Il tema iconografico portante della sua carriera è quello dei cardinali. Nominato titolare della cattedra di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Brera, quindi presso l’Accademia Albertina di Torino e la Sommerakademie di Salisburgo. Le sue opere più celebri sono la Porta della Morte per la Basilica di San Pietro in Vaticano, la Porta dell’Amore per il Duomo di Salisburgo, la Porta della Pace e della Guerra per la chiesa di Saint Laurens a Rotterdam, il Monumento al partigiano a Bergamo e la scultura in bronzo, alta sei metri, collocata di fronte alla sede dell’ONU a New York. Muore a Roma nel 1991.
Mirko Basaldella, fratello di Afro e Dino, nasce a Udine nel 1910. Formatosi al liceo artistico di Venezia, l’Accademia di Firenze e la Scuola dell’arte di Monza, lavora nello studio di Arturo Martini. Nel 1933 si trasferisce a Roma, dove nel 1935 tiene la prima mostra, presso la Galleria La Cometa. Nello stesso anno esordisce alla Biennale di Venezia (vi tornerà nel 1954). Entrato nel gruppo milanese di Corrente, nel 1947 tiene una personale presso la galleria Knoedler di New York (ripetuta nei due anni successivi). Tra il 1949 ed il 1951 realizza i tre cancelli in bronzo per il monumento ai caduti delle Fosse Ardeatine.
Dal 1957 è direttore del Design work shop al Carpenter Center for the Visual Arts della Harvard University di Cambridge nel Massachusetts. Le sue opere si trovano in importanti musei: i Musei Vaticani, il Palazzo C.I.T. di New York, il Fogg Art Museum di Cambridge, la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, il Filadelfia Museum, la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, il Cimitero monumentale del Verano. Muore a Cambridge nel 1969.
Luciano Ceschia nasce nel 1926 a Tarcento (Udine). Si specializza nella cottura delle ceramiche, che nel 1962 espone alla XXXI Biennale di Venezia, dove l’opera “Grande porta di Hiroshima” gli vale il conferimento del Premio del Ministero dell’Industria e del Commercio per la ceramica. Lavora molto nella sua regione, in Emilia Romagna (Carpi e Modena) ed espone in mostre personali in Toscana (Galleria d’Arte Internazionale di Firenze, Galleria Studio Artecasa di Pisa).Dalla seconda metà degli anni Sessanta e abbandona la ceramica per sperimentare altri materiali e passa al motivo circolare (scolpisce Gong, Dischi, Scudi e Mandala in metallo) e alle “verticali”, steli di dimensioni monumentali. Espone molto all’estero, in rassegne internazionali e in personali a Vienna e New York, Ottawa, Toronto. Muore a Udine nel 1991.
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Firenze, un giorno alla 'Tinaia' dove l'arte cura la mente
La mano a volte non è comandata dalla testa racconta Marcello, uno dei sedici pazienti psichiatrici ospitati dal centro di attività espressive 'La Tinaia', all'interno dell'ex manicomio di San Salvi, a Firenze. Qui la pittura, la lavorazione della creta e della ceramica non sono semplici attività ricreative ma una vera e propria terapia che riempie d'orgoglio artisti e operatoridi Gabriele D'Angelo e Michele Bonucci
Arte moderna e contemporanea: Mirko Basaldella e Giacomo Manzù | Copetti Antiquari | Artefiera 2019
Il nostro stand all'edizione 2019 di Artefiera Bologna, dove abbiamo presentato sculture e dipinti di Mirko Basaldella e Giacomo Manzù.
Mirko Basaldella, fratello di Afro e Dino, nasce a Udine nel 1910. Formatosi al liceo artistico di Venezia, l’Accademia di Firenze e la Scuola dell’arte di Monza, lavora nello studio di Arturo Martini. Nel 1933 si trasferisce a Roma, dove nel 1935 tiene la prima mostra, presso la Galleria La Cometa. Nello stesso anno esordisce alla Biennale di Venezia (vi tornerà nel 1954). Entrato nel gruppo milanese di Corrente, nel 1947 tiene una personale presso la galleria Knoedler di New York (ripetuta nei due anni successivi). Tra il 1949 ed il 1951 realizza i tre cancelli in bronzo per il monumento ai caduti delle Fosse Ardeatine.
Dal 1957 è direttore del Design work shop al Carpenter Center for the Visual Arts della Harvard University di Cambridge nel Massachusetts. Le sue opere si trovano in importanti musei: i Musei Vaticani, il Palazzo C.I.T. di New York, il Fogg Art Museum di Cambridge, la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, il Filadelfia Museum, la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, il Cimitero monumentale del Verano. Muore a Cambridge nel 1969.
Giacomo Manzù nasce a Bergamo nel 1908. Frequenta la Scuola Andrea Fantoni di Bergamo e l’Accademia d’Arte Cignaroli di Verona. Si stabilisce a Milano, dove esordisce nel 1932, presso Galleria del Milione. Negli anni successivi espone a Livorno, Palermo e Roma (presso la galleria Pecci Blunt) e all’estero: Budapest, Parigi, Buenos Aires, Berna, New York, Tokyo. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1936 e nel 1938, con una sala personale. Il tema iconografico portante della sua carriera è quello dei cardinali. Nominato titolare della cattedra di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Brera, quindi presso l’Accademia Albertina di Torino e la Sommerakademie di Salisburgo. Le sue opere più celebri sono la Porta della Morte per la Basilica di San Pietro in Vaticano, la Porta dell’Amore per il Duomo di Salisburgo, la Porta della Pace e della Guerra per la chiesa di Saint Laurens a Rotterdam, il Monumento al partigiano a Bergamo e la scultura in bronzo, alta sei metri, collocata di fronte alla sede dell’ONU a New York. Muore a Roma nel 1991.
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Scultura italiana moderna: Mirko, Manzù, Mascherini | Copetti Antiquari | Artefiera Bologna 2017
Lo stand di Copetti Antiquari alla Fiera Internazionale d'Arte Moderna e Contemporanea a Bologna, 27 - 30 gennaio 2017.
Gli artisti rappresentati sono Mirko Basaldella, Giacomo Manzù e Marcello Mascherini.
Mirko Basaldella, fratello di Afro e Dino, nasce a Udine nel 1910. Formatosi al liceo artistico di Venezia, l’Accademia di Firenze e la Scuola dell’arte di Monza, lavora nello studio di Arturo Martini. Nel 1933 si trasferisce a Roma, dove nel 1935 tiene la prima mostra, presso la Galleria La Cometa. Nello stesso anno esordisce alla Biennale di Venezia (vi tornerà nel 1954). Entrato nel gruppo milanese di Corrente, nel 1947 tiene una personale presso la galleria Knoedler di New York (ripetuta nei due anni successivi). Tra il 1949 ed il 1951 realizza i tre cancelli in bronzo per il monumento ai caduti delle Fosse Ardeatine.
Dal 1957 è direttore del Design work shop al Carpenter Center for the Visual Arts della Harvard University di Cambridge nel Massachusetts. Le sue opere si trovano in importanti musei: i Musei Vaticani, il Palazzo C.I.T. di New York, il Fogg Art Museum di Cambridge, la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, il Filadelfia Museum, la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, il Cimitero monumentale del Verano. Muore a Cambridge nel 1969.
Giacomo Manzù nasce a Bergamo nel 1908. Frequenta la Scuola Andrea Fantoni di Bergamo e l’Accademia d’Arte Cignaroli di Verona. Si stabilisce a Milano, dove esordisce nel 1932, presso Galleria del Milione. Negli anni successivi espone a Livorno, Palermo e Roma (presso la galleria Pecci Blunt) e all’estero: Budapest, Parigi, Buenos Aires, Berna, New York, Tokyo. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1936 e nel 1938, con una sala personale. Il tema iconografico portante della sua carriera è quello dei cardinali. Nominato titolare della cattedra di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Brera, quindi presso l’Accademia Albertina di Torino e la Sommerakademie di Salisburgo. Le sue opere più celebri sono la Porta della Morte per la Basilica di San Pietro in Vaticano, la Porta dell’Amore per il Duomo di Salisburgo, la Porta della Pace e della Guerra per la chiesa di Saint Laurens a Rotterdam, il Monumento al partigiano a Bergamo e la scultura in bronzo, alta sei metri, collocata di fronte alla sede dell’ONU a New York. Muore a Roma nel 1991.
Marcello Mascherini nasce nel 1906 a Udine ma si trasferisce presto a Trieste. Si forma presso la scuola per capi d’arte “Alessandro Volta”, con Alfonso Canciani e Sandro Atschko. La sua prima mostra personale risale al 1925. Dal 1931 agli anni Settanta prende parte prestigiose esposizioni nazionali (dieci rassegne della Quadriennale di Roma, quattro edizioni della Triennale di Milano, undici della Biennale di Venezia – dove nel 1950 vince il Primo Premio per la scultura italiana) e internazionali, sia collettive (Esposizioni internazionali di Budapest e Parigi, Esposizione Universale di New York, Biennale di San Paolo, Biennale di scultura ad Anversa) che personali (Monaco di Baviera, Tokyo, Parigi, Salisburgo). Nel corso della sua carriera realizza anche scenografie teatrali e opere d’arte destinate a transatlantici e navi da crociera. Le sue sculture sono esposte nei musei e nelle gallerie più importanti del mondo, dal MoMa al Bargello. Muore a Padova nel 1983.
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Ricordo di Marcello Fantoni - seconda parte
Il Comune di Firenze, l'Accademia delle Arti del Disegno, il Gruppo Donatello, l'Antica Compagnia del Paiolo e la Famiglia
ricordano il Prof. Marcello Fantoni ceramista e scultore
9 febbraio 2012 ore 18,00
Salone Dei Duecento, Palazzo Vecchio - Firenze
interventi di
Eugenio Giani
Giuliana Signorini
Pier Francesco Listri
Domenico Viggiano
Riccardo Saldarelli
Giuliano Borselli
Cristina Acidini
Piero Sarti Fantoni
Gilda Cifariello
Emanuele Gaudenzi
Vito Cappellini
Donatella Fantoni
Claudio Fantoni
Una storia senza tempo - prima parte: un giro tra le opere
Una storia senza tempo:
l'Inps incontra la Compagnia del Paiolo di Francesco Rustici
dal 17 al 30 giugno
il Direttore Regionale dell'Inps Fabio Vitale e il Presidente del Paiolo Giuliano Borselli
invitano alla mostra
saluti del Prefetto di Firenze Paolo Padoin,
presentazione di Pier Francesco Listri
giovedì 16 giugno alle ore 18
Palazzo Pazzi-Quaratesi via del Proconsolo 10, Firenze
mostra curata dalla dr.ssa Laura Cardinali
ARTISTI ESPOSITORI
LUCA ALINARI
ALDO ANDREOLI
PIERO BERTELLI
ANTONIO BERTI
MARCELLO BERTINI
BINO BINI
MARIO BORGIOTTI
SILVANO CAMPEGGI
FILIPPO CIANFANELLI
ANTONIO CICCONE
ELIO DE LUCA
GUIDO DEL FUNGO
LUIGI FALAI
MARCELLO FANTONI
GIULIANO GHELLI
GIOVANNI MARANGHI
SILVIO LOFFREDO
GIOVANNI MARCH
FLAVIO MELANI
FRANCESCO NESI
CESARE NOVI
GIORGIO PANERO
ENZO PAZZAGLI
SILVANO PORCINAI
RICCARDO SALDARELLI
GIULIANA SIGNORINI
EUGENIO TACCINI
GINO TERRENI
MARCELLO TOMMASI
Giovane arte europea.
23-30 SETTEMBRE 2007 - Rassegna internazionale di pittura, scultura, fotografia e digital art degli artisti selezionati di età inferiore a 40 anni
23-30 SETTEMBRE 2007 GIOVANE ARTE EUROPEA
Rassegna internazionale di pittura, scultura, fotografia e digital art degli artisti selezionati di età inferiore a 40 anni:
FEDERICA AIELLO PINI, MATTEO APPIGNANI, MICHELE BOFFELLI, ELENA BOMBARDELLI, ANDREA BORGONOVO, LOREDANA CACUCCIOLO, TERESA CALVANO, GIACOMO CASPRINI, LAURA CASSETTI, DAVIDE CASTRECHINO,MARISTELLA COLOMBO, MAURO CORVAGLIA, VALENTINA CRIVELLI, GIUSY DE NIGRIS, MARCO FANTONI, VERONICA FILIPPI, CLAUDIA GOLLINI, ELENA IDONE, ILARIA MORETTI, SIMONA MOSTRATO, MOVIMENTO ARTISTICO PRATICO MATERIALE, MONICA OGAZ, MIRIA PAFFETTI, MONICA PAPAGNA, SOFIA PEOTTA, VACLAV PISVEJC, JENNY RONCAGLIA, ANDREA SCODELLARO, MARCO TEATRO, JULIA TIKHOMIROVA, ALEKSANDRA ZELENKEVIC.
V.I.P. CASA BAZZANO (BOLOGNA)
V.I.P. CASA 12/a, v. Provinciale Est Tel 051 831816 Fax 051 831927 V.I.P. Casa nasce a Bazzano nel 1971, su iniziativa del titolare Giuliano Pederzoli e, fin da subito, si specializza nell'arredo bagno. All'inizio degli anni Novanta, nell'ottica di ampliare e qualificare ulteriormente la gamma della propria offerta, si trasferisce nell'attuale sede. Sviluppatasi costantemente secondo criteri improntati alla dinamicità e all'innovazione, oggi V.I.P. Casa mette a disposizione un servizio a 360 gradi nel settore dell'arredo bagno e delle cucine in muratura, con soluzioni personalizzate realizzate per ogni singola esigenza.