Crovatico Centro Vacanze .... il mare e la spiaggia
Centro Vacanze Crovatico - Gargano
Una giornata al Villaggio Crovatico
Timelapse realizzato con Raspberry PI
Spiaggia Portonuovo Vieste
Crovatico Centro Vacanze Vieste 2014 | Il film
Dov'è mio padre che torna con i polpi da lui stesso pescati? Dov'è Claudio Andreolini che lo accoglie sorridendo? E Miro che urla a tutte le ore? E Marco Bonfatti che prepara le tigelle? Le nostre cene tutti insieme nei giardini o sulle verande? Il Crovatico eravamo noi. Che ogni anno ci incontravamo. Un appuntamento fisso. Una famiglia, una comunitá. Dov'è la nonna, vittima di numerosi scherzi e dove sono finito io? Dov'è finito il campetto in terra battuta al centro del villaggio, preso d'assalto ogni sera - gratuitamente, poiché privo di lucchetto e recinzioni - da orde di ragazzini festanti italiani e tedeschi che riproponevano puntualmente l'attesissima sfida Italia Germania, con l'agonismo e la passione di una volta? Tante cose sono cambiate qui in nome del Progresso. Quel campetto ha lasciato spazio a nuove abitazioni che porteranno nuovi guadagni e la legge ha imposto che queste case cambiassero, cioè che divenissero in muratura. Abbiamo così perso il ticchettio della pioggia su quei tetti precari, abbiamo perso il ronzio del frigorifero che di notte ci faceva compagnia, abbiamo perso persino i gattini che camminando su queste strutture prefabbricate accarezzavano dolcemente i nostri sogni nottetempo. Abbiamo perso la nonna che, strusciando le sue ciabatte sul pavimento sabbioso, preparava il caffè ogni mattina avvolgendoci con quell'odore caratteristico ed insostituibile. Il bar è cambiato: non c'è più il muretto che separa la sala giochi dallo spazio animazione, ma modernissimi LED che avvolgono tutta l'area della grotta. E che dire della nuova disposizione dei campi da gioco? Purtroppo solo nella nostra memoria rimane il buon vecchio Crovatico con i suoi profumi caratteristici, con i suoi suoni, con i suoi colori. L'unica cosa che qui rimane più forte del tempo è l'odore dei Pini che si mischia al mare, ed è una caratteristica non giá di tutto il Gargano, ma specifica di questo posto! Un odore così forte che dà il capogiro. Lo paragonerei ad una macchina del tempo che mi riempie il cuore di nostalgia facendomi ricordare tutte quelle persone e quelle avventure di un tempo che non torneranno mai più. È un peccato che molta gente abbia scelto di non tornare più qui, ed è un peccato che il Crovatico sia cambiato così tanto nella sua disposizione delle case e nella morfologia del villaggio. Io sono un nostalgico e la cosa che mi fa più rabbia è che tutte le videocassette testimoni di un tempo che sarebbe potuto rimanere immortale, con tutte le sue impagabili emozioni, sono andate perse e smagnetizzate, rendendo di fatto quei filmati irrecuperabili. Defunti. Ed io non sono capace di elaborare il lutto. Rimane, questo, un bellissimo posto, tra i migliori al mondo come posizione strategica essendo posto, appunto, sul mare - senza navette, senza dipendenze, senza stress e con tutta la poesia e la magia che lo avvolge - ma io vorrei tornare indietro, perché quello che ho fatto con i miei amici e con la mia famiglia fino al 1998 non me lo restituirà più nessuno. Durante la giornata ho un forte desiderio di condivisione delle emozioni che vivo. Dei diversi e caratteristici momenti che, ad esempio, riguardano i movimenti del sole ed il colore del mare che cambia gradualmente.
Tutte cose difficili da descrivere con filmati, parole e fotografie. Bisognerebbe proiettare il film del mio cuore, l film della mia mente, il film della mia memoria, il film della mia storia, il film della mia vita, il film dell'evoluzione del Crovatico, così che tutti sappiano quello che fu 30 anni fa, poi 20, poi 10 e poi oggi. E chissà cosa sarà domani.
Chi ci viene per la prima volta, non immagina cosa si sia perso. Ma chi, come me, c'è già stato per 30 anni, non può che rimpiangere tutta la bellezza che è andata persa in nome della modernità.
Vorrei che almeno Annalisa fosse qui per preparare il risotto con papá. Ma sono in giro per il mondo.
Fabrizio non lo sento da secoli, e la sua radiolina per sentire l'Inter in spiaggia ha lasciato spazio a più moderne tecnologie di massa.
La nonna non è che l'ombra di se stessa.
E io, senza di voi, sono una specie di Audi A7 senza benzina.
Baia dei Colombi - Vieste
Baia dei Colombi
Conosciuta anche col nome di spiaggia dei colombi, è una spiaggia con nicchia racchiusa da rocce e pini.Il fondale sabbioso digrada dolcemente verso il largo. Vi si accede con discreta facilità dalla strada litoranea che la costeggia,e, lungo la quale ci sono buone possibilità di parcheggio. Deve il suo nome alla gigantesca grotta dei colombi che la protegge e rende l'ambiente suggestivo. Il bagnante non potrà non ammirare il maestoso trabucco sulla vicina scogliera.
Stato Italia
Regione Puglia
Provincia Foggia
Comune di Vieste
Riferimento GPS (GPS): N. 41'53,916' - E. 016'09,304'
Distanza fra i comuni vicini: Vieste Km 1,4 - Peschici Km 21,7
Musica:
Epic Soul Factory - Paladin_s Light
Video realizzato con:
Canon 70D + 18-135
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Telefono 0884 705367
Appartamenti e villini da 2 a 6 posti letto a partire da 150 euro a settimana!!!
Splendida costa nel cuore del Gargano, Vieste è una località balneare molto ambita durante i mesi estivi: spiagge di sabbia finissima, acque limpide e cristalline, fondali suggestivi sono da anni ormai la meta scelta dai turisti che si apprestano a trascorrere un lungo e spensierato periodo di vacanze. In questo paradiso dove la natura e i suoi colori regnano incontrastati sorge il Camping Village San Michele, struttura turistica predisposta a garantirti un soggiorno piacevole e rilassante, a diretto contatto con la natura; sorge infatti al centro di un'ampia vallata circondata da boschi e vigneti ed è a pochi passi dalla splendida spiaggia di Sfinale. Dispone di Appartamenti e Villini da 2, 4, 6 posti letto e di molti spazi nel verde dedicati al campeggio libero . All'interno del Villaggio si producono numerosi prodotti da Agricoltura Biologica e grazie al buon cibo, al sole e al mare vi sentirete rigenerati. Il Camping Village San Michele è a conduzione famigliare e grazie all'ospitalità e la gentilezza dei proprietari Anna e Giovanni vivrete al meglio la vostra vacanza.
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Crovatico Centro Vacanze Vieste - Giugno 2010 - cena delle cotolette
ricordo di questa serata un totale delirio etilico poichè cataldo smistava birre a tutti... meno male che io non bevo!
però mi ubriacai lo stesso per osmosi.
Puglia- Gargano- Vieste e le sue splendide spiagge (analogico)
Vieste, La Perla del Gargano, è un comune della provincia di Foggia, in Puglia. Stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
I numerosi siti archeologici e i reperti ritrovati in diverse aree nei pressi dell'abitato attestano il popolamento del territorio di Vieste sin dal Paleolitico.
Sicuramente questo fu dovuto al clima mite, alle diverse sorgenti di acqua potabile, al terreno fecondo con abbondanza di frutta, alla varietà di selvaggina sia stanziale che migratoria e alla ricchezza di pesci nelle diverse insenature lungo la costa.
Le zone che risultano esser state maggiormente frequentate dall'uomo preistorico sono Vallecoppe, Campi, Costella, Puntalunga, Macchione, Passo dell'Arciprete e Sfinalicchio.
È il comune più orientale del promontorio del Gargano e della provincia di Foggia. La particolare dislocazione urbanistica di Vieste è legata alla natura carsica del Promontorio Garganico, caratterizzato da strati rocciosi spesso erosi dall'azione marina.
Vieste, vista dal porto
Il nucleo dell'abitato sorge infatti su una piccola penisola rocciosa, dalla forma più o meno simmetrica, caratteristica per le sue tre baie separate da due punte:
Punta di San Francesco, rivolta verso est, ripida, rialzata e aspramente rocciosa: è qui che si ritrova il centro medievale, dato che questa parte della penisola offriva i migliori requisiti di sicurezza. In questa parte, ricca di vicoli, scalinate ed archi, si ritrova la maggior parte dei più prestigiosi edifici storici (Chiesa di San Francesco, cattedrale).
Punta di Santa Croce, rivolta a nord, più bassa. In questa zona, relativamente pianeggiante, il comune ha cominciato ad espandersi soltanto verso l'Ottocento. La formazione di nuovi quartieri portò successivamente la vita di paese (nuovo municipio, parco comunale, chiesa di Santa Croce ecc.) a gravitare sempre più verso questa parte. È da questa parte che si ritrova il porto di Vieste, tutt'oggi importante per le attività peschiere e per il traffico marittimo verso le Isole Tremiti, la Croazia e verso Manfredonia dalla quale dista 50 km.
Costa di Vieste
Tra le due punte si ritrova la piccola spiaggia della Marina piccola, rivolta verso il faro (ove vige divieto di balneazione). A sud della punta di San Francesco si ritrova la lunga spiaggia sabbiosa del Pizzomunno che inizia dalle rocce calcaree sulle quali fu costruita la città e che si estende verso sud in direzione di Pugnochiuso. Ad ovest della punta di Santa Croce, invece, si ritrova l'altrettanto lunga spiaggia di San Lorenzo, che a differenza della prima è ancora abbastanza ricca di spiagge libere. Inizia dal settore urbano edificato a partire dall'Ottocento (zona del porto) per estendersi verso ovest, in direzione di Peschici.
Il territorio viestano, ricco di selce permise, all'uomo nella Preistoria, la realizzazione di manufatti litici utilizzati come strumenti per il lavoro, la caccia o la difesa. In contrada Defensola, a circa tre chilometri dal centro abitato, è stata scoperta una miniera di selce, definita una delle maggiori d'Europa.
Sono inoltre visibili resti di tombe dell'età del ferro nelle vicinanze del castello e sulla punta di San Francesco. Nel territorio comunale, in contrada Molinella, sorgeva anche un dolmen che però è andato irrimediabilmente distrutto. Infatti i reperti archeologici ritrovati nel territorio viestano vengono molto spesso lasciati a sé stessi (se non in alcuni casi addirittura occultati) e questo ne determina il deterioramento e la distruzione.