Napoli, Italy: Hotel Delle Terme di Agnano
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L'IIS Vittorio Emanuele II di Napoli adotta le terme romane di via terracina
Antiche terme romane Cavascura. Isola di Ischia. Bagni termali naturali.
Antiche terme romane Cavascura. Isola di Ischia.
Napoli, un albero sulle antiche terme romane di via Terracina
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Napoli - Apertura delle nuove Terme di Agnano (17.04.12)
- Napoli - Apertura delle nuove Terme di Agnano. Napoli si riappropria delle terme romane. Sarà riaperto al pubblico lo storico sito archeologico che si trova nel complesso delle terme di Agnano. Ieri la conferenza stampa di inaugurazione per la riapertura al pubblico con il presidente delle Terme di Agnano, Marinella de Nigris e il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Chiuse da lungo tempo, le Terme romane saranno visitabili insieme ai Frammenti di mura greche, le più antiche testimonianze archeologiche ritrovate nell'area flegrea risalenti al IV secolo a.c e alla Grotta del cane, grotta artificiale famosa per il fenomeno delle mofete, emissioni di calde di gas vulcanico.(17.04.12)
Napoli - Chiostro e Basilica di Santa Chiara - Naples, Santa Chiara Church and Cloister
Complesso Monumentale di Santa Chiara Napoli - Il Complesso fu edificato tra il 1310 ed 1328 per volontà del re Roberto D’Angiò e di sua moglie, Sancia di Maiorca. Esso comprende la Chiesa gotica (Ostia Santa o Sacro Corpo di Cristo, poi Santa Chiara), il monastero ed il convento e fu innalzato allo scopo di realizzare una cittadella francescana per accogliere nel monastero le Clarisse e nel convento vicino i Frati Minori.
La struttura comprende anche uno splendido chiostro maiolicato composto da 66 archi a sesto acuto che poggiano su altrettanti pilastrini in piperno rivestiti da maioliche con scene vegetali. Alcuni sedili collegano i pilastri maiolicati e su di essi sono raffigurate scene di vita quotidiana di allora. Affreschi del ‘700 coprono le pareti dei quattro lati del chiostro e rappresentano allegorie, scene dell’Antico Testamento e santi.
Nel complesso si trovano anche un Presepe Napoletano di 700 e 800, Museo dell’Opera, Area archeologica (terme romane)
Terme di Agnano, ritornano alla luce le antiche terme greco-romane
Agnano, rispuntano le antiche Terme. Leggi l'articolo completo
I resti sono tornati alla luce durante i lavori del Centro benessere nellarea dell'ex fangaia.
NAPLES ITALY LE TERME DI BAIA Napoli
campaniapages.com
FRAGMENTS OF THE PAST. The reputation of the bay of Baia is linked mainly to the presence of archaeological remains of considerable ... tutto » historic and artistic value. According to a legend, its name derived from Bajos, a companion of Ulysses, which was buried here. It was a place famous for its hot water springs, wanted for luxury and for treating diseases. In Roman times, as witnessed by the rich houses, it was a place of rest and the Terme di Baia (spa complex) was frequented by Emperors and wealthy Romans. The important archaeological remains, reveal a stratification of buildings, villas and spa complex which covers old age Republican and Augustan age, hadrianic and severe. Among the most important remains to be reported are the great Temple of Diana, the Temple of Mercury and Venus and the famous Terme di Baia. «
Viaggio a Napoli Pozzuoli Bacoli Terme Stufe Di Nerone 2
TERME DI CARACALLA. AREA ARCHEOLOGICA (ROMA, ITALY)
AREA ARCHEOLOGICA ROMANA DELLE TERME DI CARACALLA.
THERMAL BATHS OF CARACALLA ARCHAEOLOGICAL ZONE (ROME, ITALY).
Le Terme di Caracalla (in latino Thermae Caracallae) o Antoniniane (dal nome della dinastia degli Antonini) costituiscono uno dei più grandiosi esempi di terme imperiali romane essendo ancora conservate per gran parte della loro struttura. Furono realizzate per volontà dell'imperatore Caracalla sull'Aventino tra il 212 e il 217 d.C (come dimostrano i bolli laterizi) in un'area nei pressi del Circo Massimo costruito dal re Tarquinio Prisco. Queste terme erano le più sontuose della capitale dell'Impero Romano benché destinate all'uso di massa del popolino dei vicini quartieri popolari della XII Regio, mentre le classi sociali più benestanti erano solite frequentare quelle di Agrippa, di Nerone, o soprattutto di Traiano sull'Esquilino. Le Terme di Caracalla successivamente furono superate in grandezza solo da quelle di Diocleziano, tuttavia le rovine rimaste sono l'esempio più integro di grandi terme imperiali libere da ingombri urbanistici di epoca successiva. Secondo alcuni studiosi la costruzione del complesso fu avviata nel 206 da Settimio Severo, capostipite della dinastia antonina, ma in ogni caso fu completata nel 216 da suo figlio Caracalla salito al trono nel 211. Anche i loro successori Eliogabalo (218-222) ed Alessandro Severo (222-235) si interessarono alla costruzione e decorazione del recinto esterno dell'edificio. Per l'approvvigionamento delle terme nel 212 fu creato un ramo speciale dell'Acqua Marcia (uno degli acquedotti di Roma antica) l'Aqua Antoniniana che oltrepassava la Via Appia sull'Arco di Druso. Il complesso termale fu realizzato in un quartiere piuttosto povero della metropoli e per i lavori della spianata fu necessario abbattere gli edifici preesistenti e sbancare un'ampia area verso l'Aventino, oltre a colmare con la terra di risulta il lato opposto. L'accesso al grandioso complesso fu garantito dalla Via Nova, ampia strada probabilmente alberata. Vari lavori di restauro furono realizzati da Aureliano, Diocleziano, Teodosio e fino all'epoca di Teodorico (474-526). Polemio Silvio nel V secolo le citava come una delle sette meraviglie di Roma, famose per la ricchezza della loro decorazione e delle opere che le abbellivano. Durante la Guerra Gotica (535-553) in seguito al taglio degli acquedotti ad opera di Vitige, re dei Goti, dal 537 le terme cessarono di funzionare come tali. Da allora e nel secolo successivo la parte centrale venne utilizzata come xenodochio, mentre l'area circostante fu usata come cimitero per inumazione. Abbandonato e riutilizzato a varie riprese anche a fini abitativi, l'intero complesso venne infine sfruttato come zona agricola, vigneto in particolare, ad uso di proprietari di ville vicine, o di enti ed associazioni ecclesiastiche. Dall'abbandono nel VI secolo non venne però mai meno lo sfruttamento dei ruderi come cava per materiali anche di pregio (marmi e metalli) e per intere strutture (architravi, colonne, ecc.) da riutilizzare per l'edilizia di qualità: il Duomo di Pisa e la basilica di S.Maria in Trastevere contengono ad esempio strutture architettoniche prelevate dall'area termale. Da rilevare anche la prolungata presenza, nelle vicinanze di calcare per la trasformazione in calce dei marmi pregiati. Le terme furono oggetto di scavo sin dal XVI secolo, quando, sotto il pontificato di papa Paolo III resero statue famosissime. Molte di queste opere entrate nella collezione Farnese presero in seguito la strada per Napoli per vicende ereditarie e dinastiche. Tra i pezzi di scultura più celebri rinvenuti tra le rovine delle terme ci fu anche il torso del Belvedere conservato ai Musei Vaticani, che tanta importanza ebbe per l'arte dell'età manierista a partire da Michelangelo. L'ultima colonna intera venne rimossa nel 1563 per essere donata da papa Pio IV al primo granduca di Toscana Cosimo I de Medici, che la fece collocare al centro di piazza S.Trinita a Firenze, dove divenne la Colonna della Giustizia.
Riprese video effettuate venerdì 19 giugno 2015.
TERME DI CARACALLA. AREA ARCHEOLOGICA (ROMA, ITALY)
AREA ARCHEOLOGICA ROMANA DELLE TERME DI CARACALLA.
THERMAL BATHS OF CARACALLA ARCHAEOLOGICAL ZONE (ROME, ITALY).
Le Terme di Caracalla (in latino Thermae Caracallae) o Antoniniane (dal nome della dinastia degli Antonini) costituiscono uno dei più grandiosi esempi di terme imperiali romane essendo ancora conservate per gran parte della loro struttura. Furono realizzate per volontà dell'imperatore Caracalla sull'Aventino tra il 212 e il 217 d.C (come dimostrano i bolli laterizi) in un'area nei pressi del Circo Massimo costruito dal re Tarquinio Prisco. Queste terme erano le più sontuose della capitale dell'Impero Romano benché destinate all'uso di massa del popolino dei vicini quartieri popolari della XII Regio, mentre le classi sociali più benestanti erano solite frequentare quelle di Agrippa, di Nerone, o soprattutto di Traiano sull'Esquilino. Le Terme di Caracalla successivamente furono superate in grandezza solo da quelle di Diocleziano, tuttavia le rovine rimaste sono l'esempio più integro di grandi terme imperiali libere da ingombri urbanistici di epoca successiva. Secondo alcuni studiosi la costruzione del complesso fu avviata nel 206 da Settimio Severo, capostipite della dinastia antonina, ma in ogni caso fu completata nel 216 da suo figlio Caracalla salito al trono nel 211. Anche i loro successori Eliogabalo (218-222) ed Alessandro Severo (222-235) si interessarono alla costruzione e decorazione del recinto esterno dell'edificio. Per l'approvvigionamento delle terme nel 212 fu creato un ramo speciale dell'Acqua Marcia (uno degli acquedotti di Roma antica) l'Aqua Antoniniana che oltrepassava la Via Appia sull'Arco di Druso. Il complesso termale fu realizzato in un quartiere piuttosto povero della metropoli e per i lavori della spianata fu necessario abbattere gli edifici preesistenti e sbancare un'ampia area verso l'Aventino, oltre a colmare con la terra di risulta il lato opposto. L'accesso al grandioso complesso fu garantito dalla Via Nova, ampia strada probabilmente alberata. Vari lavori di restauro furono realizzati da Aureliano, Diocleziano, Teodosio e fino all'epoca di Teodorico (474-526). Polemio Silvio nel V secolo le citava come una delle sette meraviglie di Roma, famose per la ricchezza della loro decorazione e delle opere che le abbellivano. Durante la Guerra Gotica (535-553) in seguito al taglio degli acquedotti ad opera di Vitige, re dei Goti, dal 537 le terme cessarono di funzionare come tali. Da allora e nel secolo successivo la parte centrale venne utilizzata come xenodochio, mentre l'area circostante fu usata come cimitero per inumazione. Abbandonato e riutilizzato a varie riprese anche a fini abitativi, l'intero complesso venne infine sfruttato come zona agricola, vigneto in particolare, ad uso di proprietari di ville vicine, o di enti ed associazioni ecclesiastiche. Dall'abbandono nel VI secolo non venne però mai meno lo sfruttamento dei ruderi come cava per materiali anche di pregio (marmi e metalli) e per intere strutture (architravi, colonne, ecc.) da riutilizzare per l'edilizia di qualità: il Duomo di Pisa e la basilica di S.Maria in Trastevere contengono ad esempio strutture architettoniche prelevate dall'area termale. Da rilevare anche la prolungata presenza, nelle vicinanze di calcare per la trasformazione in calce dei marmi pregiati. Le terme furono oggetto di scavo sin dal XVI secolo, quando, sotto il pontificato di papa Paolo III resero statue famosissime. Molte di queste opere entrate nella collezione Farnese presero in seguito la strada per Napoli per vicende ereditarie e dinastiche. Tra i pezzi di scultura più celebri rinvenuti tra le rovine delle terme ci fu anche il torso del Belvedere conservato ai Musei Vaticani, che tanta importanza ebbe per l'arte dell'età manierista a partire da Michelangelo. L'ultima colonna intera venne rimossa nel 1563 per essere donata da papa Pio IV al primo granduca di Toscana Cosimo I de Medici, che la fece collocare al centro di piazza S.Trinita a Firenze, dove divenne la Colonna della Giustizia.
Galleria di immagini con fotografie scattate venerdì 19 giugno 2015.
LE TERME DI BAIA (BACOLI) di PACOSMART.BACOLI (Napoli)
LE TERME DI BAIA (BACOLI) di PACOSMART.BACOLI (Napoli)
PISCINA MIRABILE,ACROPOLI DI CUMA,GROTTA DELLA DRAGONARA
spot-redazionale terme di agnano
Lo spot redazionale delle terme di Agnano, con testimonial Patrizio Rispo, produzione RUN comunicazione, agenzia ZELIG, direttore della fotografia Ettore Cestari.
Un giorno alle terme romane di Pollena Trocchia
Con spirito liberale e grande capacità organizzativa, la Scuola Elementare Ascoltando i Bambini di Pollena Trocchia è riuscita ad organizzare in appena due giorni una piccola recita, grazie alla quale i suoi alunni illustrano, agli altri bambini in visita, le terme romane di Pollena Trocchia. Ringraziamo i piccoli attori, le maestre e la direttrice della Scuola, e tutti coloro che sono accorsi numerosi a questo evento speciale.
Terme di Agnano
Ecco un video del TGR sulle Terme
Campi Flegrei - Baia e le antiche terme romane
Semplice slideshow dei Campi Flegrei, provincia di Napoli.
Riaprono le Terme di Agnano
Dopo la chiusura invernale hanno riaperto al pubblico le Terme di Agnano. Su una superficie di 7000 mq la struttura offre due piscine esterne, quattro vasche interne ed un'ampia zona relax. Da fine giugno inaugurato anche il percorso ginnico e l'area ciclabile.
Pompei - Terme Stabiane - The Stabian Baths in Pompeii
Scavi archeologici di Pompei (Napoli) - Le Terme Stabiane sono un complesso termale di epoca romana, sepolte dall'eruzione del Vesuvio del 79 e ritrovate a seguito degli scavi archeologici dell'antica Pompei: nel suo genere, è l'edificio più antico della città
Napoli - Agnano Thermal Park
- Napoli - Agnano Thermal Park
MUSEO MANN NAPOLI, TERME DI CARACALLA VR 360
Viaggio nella zona delle terme di Caracalla all'interno del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Visione immersiva grazie alla Gopro Omni a 360°