Fantasmi a Roma (1961) di Antonio Petrangeli - La Torre del Quadraro
Antonio Pietrangeli firma Fantasmi a Roma (1962), una favola surrealistica e spiritosa, che verrà poco capita in Italia e sarà presto dimenticata; sorte che toccherà allo stesso regista, la cui cifra stilistica era molto lontana dai generi in voga negli anni Sessanta nel cinema italiano, e che morì prematuramente nel 1968 nelle acque del golfo di Gaeta durante le riprese di un suo film.
Questa commedia fantasy racconta la storia di alcuni divertenti fantasmi, i furono principi di Roviano, che tentano di sabotare i tentativi del proprio erede e di venali speculatori di demolire la loro dimora storica per far posto ad una moderna palazzina. I fantasmi che abitano nelle soffitte, per allontanare la minaccia dell'incombente sfratto, passano al contrattacco e chiedono aiuto al Caparra, un eccentrico pittore cinquecentesco.
Il casale in cui vive il fantasma di Caparra, interpretato da Vittorio Gassman, è la Torre del Quadraro, situata in Piazza dei Consoli nel quartiere Don Bosco.
La Torre del Quadraro era anticamente usata per controllare il primo tratto della via Tuscolana e probabilmente era in contatto visivo con la Torre di Centocelle. Il nome della torre e dell'omonima zona sembra derivi da un certo G. G. Guadralis, il quale nel 1164 ricevette in concessione il terreno circostante dai monaci di Sant'Alessio. Alla fine del XIII secolo il Casale Quatralis era diviso fra il monastero di S. Alessio e le famiglie degli Arcioni e Astalli.
Nel 1358 è chiamato “Casale lo Quadraro”, e da allora in poi ha avuto questo nome e lo ha trasferito all'intero quartiere, una vasta zona che si è urbanizzata in maniera spontanea ad opera di immigrati impegnati nei lavori edilizi di Roma alla fine dell’Ottocento.
Comunemente chiamata torétta, è stata restaurata qualche anno fa o oggi è la sede di un centro anziani.
La brillante sceneggiatura è firmata - tra gli altri - da Ennio Flaiano ed Ettore Scola. Il brano principale del film è lo stesso di Film d'amore e d'anarchia (1973) di Lina Wertmuller, anch'esso musicato da Nino Rota.
Promo Festa di Fine Estate Cinecittà 2015
Festa di Fine Estate Cinecittà edizione 2015 Roma Piazza dei Consoli (Torre del Quadraro) 18/19/20 Settembre 2015
RASTRELLAMENTO QUADRARO - www.HTO.tv
HDTVOne - is Bringing to you an abstract of the Documentary we have realized during the celebration of the Rastrellamento Nazi-Fascista del Quadraro in Rome on April 17th 1944. This year is the 65th Anniversary, and all the authority from political Life of the City of Rome and the Lazio Region were present to pay them respect along with a larg group of citizen ed ex deported who has survived the brutality of yhe Concentration Camp. This Documentary is specialy dedicated to all the new generation, the ones who has the responsability to never make this happen again. If you want, or are intrested on the full Documentary, please, visit us at
Casa Michelangelo Rome Italy Quadraro Vecchio
#camere&casa&colazione #XChiViaggia
Podere Quadraro Foto
Foto Storiche del Podere Quadraro: Cinecittà, Don Bosco, Appio Claudio, Lamaro, Quadraro, Cecafumo ....... un cuore di tutti pulsante.
La mia vita nel Quadraro
Video realizado por Pablo Flores
Regia: Pablo Flores
Sceneggiatura: Loreto Molina, Pablo Flores
Musica: Namm e Indio
Todos los temás por Namm, excepto tema del Rastrellamiento del Quadraro: Indio - Raya en el Agua (Sampieri, Caradeuc, Flores)
Girato sull una Sony A7ii
Video finalista VI Concorso Mamma Roma e il Suo Quartiere
Isola del Cine, Roma, Italia.
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namm.cc
Storie d'Aprile - Donne al Quadraro
“Storie d’aprile” racconta le esperienze di testimoni viventi di quegli anni, di quei mesi tremendi dell’occupazione nazista, in cui Roma paga il prezzo del suo coraggio con migliaia di morti. “Li portaveno via cor caretto”, ricorda Ada Giacopetti, abitante del Quadraro, che suo padre lo ritrovò, pur non riconoscendolo per quanto era malandato, per le strade della borgata, dopo la deportazione in Germania.
E c’è anche chi, come Lidia Sabatini, il proprio padre lo vide per l’ultima volta quella maledetta mattina del 17 aprile 1944.
Le donne del Quadraro dunque, private del lavoro dei loro uomini, portano avanti famiglie numerose inventandosi ogni giorno la vita, in attesa che i loro cari tornino a casa. Le speranze, però, troppo spesso verranno deluse.
“Storie d’aprile” racconta quei fatti attraverso la narrazione di Michela Ponzani, storica, e di Walter De Cesaris, autore del libro: ‘La borgata ribelle’, preziosa fonte di informazioni per tutti noi.
Il racconto di Angelina De Lipsis, staffetta partigiana e di Clemente Scifoni, ‘gappista’, arricchiscono i contenuti del documentario con rivelazioni anche inedite su Don Gioacchino Rey, parroco di Santa Maria del Buon Consiglio, che si adoperò per tutelare la borgata, i rastrellati e le loro famiglie.
Il documentario si avvale delle illustrazioni originali di quattro valenti artisti, Valeria Fusca, Cristiano Scrocca, Edoardo Stoppacciaro e Luca Frasca – che si sono occupati di ‘raccontare’ alcuni momenti della storia.
Le voci più belle del doppiaggio italiano, tra cui Roberto Chevalier, Isabella e Anna Rita Pasanisi, Roberto Stocchi, Rossella Acerbo, Simone Mori e Massimo Corvo, si sono prestate ad interpretare le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona il rastrellamento del Quadraro. Tutti coloro che hanno prestato la loro professionalità a questo lavoro, lo hanno fatto in modo completamente gratuito.
Pierluigi Amen:Stiamo ricostruendo documentalmente la verità storica sul Rastrellamento del Quadraro
Registrazione effettuata da liberi.tv il 9 ottobre 2017 a Roma all'interno del Parco XVII Aprile 1944 nel quartiere Quadraro.
Intervista allo storico Pierluigi Amen coordinatore della ricerca storica sul Rastrellamento del Quadraro per l'ANRP (Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento e dalla Guerra di Liberazione)
Lo storico Pierluigi Amen informa su alcuni errori e inesattezze che sono state diffuse, anche in buona fede, sino ad oggi sulla vicenda storica del Rastrellamento del Quadraro.
Roma Quadraro - via Columella.11-3-2012.wmv
Segnaletica Stradale Ambivalente.
(read more) Per saperne di più - -
BENVENUTI AL QUADRARO
Il Quadraro Vecchio è un quartiere storico di Roma. I residenti sono legati indissolubilmente a questo luogo fatto di storia, di arte, di ingegno e di allegria. Il progetto muro ha fatto si che entrasse tra i luoghi di interesse romano, da visitare e da contemplare con la street art presente sui muri e sulle facciate di edifici privati. L'annuale festa Nido di Feste richiama centinaia di persone felice di sentirsi unite e di rappresentare il proprio territorio.Da mesi oramai i cittadini si battono perchè il loro quartiere sia pulito e non degradato e sommerso dai rifiuti. Grazie alle loro segnalazioni è stata redatta una denuncia per i mancati servizi. Ancora una volta insieme i residenti del Quadraro vecchio si battono per quel che è giusto.
Il rastrellamento del Quadraro 1/4
La Storia Siamo Noi - Il rastrellamento del Quadraro (puntata trasmessa il 25 aprile 2013 su Rai 3)
Il rastrellamento del Quadraro fu un'operazione militare tedesca effettuata il 17 aprile del 1944 ai danni della popolazione dell'omonimo quartiere situato alla periferia sud di Roma, durante la seconda guerra mondiale.
Il quartiere popolare del Quadraro era noto come covo di partigiani, di renitenti alla leva, di sabotatori e di oppositori al regime. Le truppe tedesche dapprima assediarono il quartiere e, dopo un rastrellamento, deportarono - secondo alcune fonti - 947 uomini nei campi di concentramento in Germania...
Recensione trattoria la piazzetta(Roma,quadraro)
A noi ce piace,da magnà e beve... Che ve lo dimo a fà! Cucina casareccia,pasta all' uovo fatta in casa,pane caldo appena sfornato,cucina romana,pizza,carne,pesce,fritti e menù x tutte le tasche. Il paradiso all'improvviso per Culo e Camicia. Ambiente davvero accogliente,ssmbrs davvero di mangiare in una piazzetta con tutte finestre attorno,fiori sui balconi... calore romano!
Via dei Levi 27,Roma! Trattoria pizzeria la piazzetta. Una garanzia per i palati che hanno bisogno de sapori genuini e Gajardi!
Noi torneremo presto a trovarvi.
Culo&Camicia
Festa di Fine Estate Cinecittà edizione 2012 Videoclip
Videoclip tratta dal filmato integrale della Festa di Fine Estate Cinecittà edizione 2012 presso La Torre del Quadraro, a cura e organizzata dall'Associazione Vie e Piazze Storiche di Cinecittà e il C.S.A. La Torretta.
Rastrellamento del Quadraro: l'iniziativa di giovani studenti e street artist
Lo street artist Diavù e gli studenti dell'I.C. via dell'Aeroporto riqualificano il tunnel del Quadraro nel segno del ricordo dei deportati del 1944
Roma, 21.04.2015 (CRT) – 17 aprile 1944, ore 4 del mattino: soldati tedeschi, Gestapo e SS alla guida di Herbert Kappler circondano il quartiere del Quadraro, periferia sud di Roma. Per punire l’azione di guerriglia del celebre Gobbo del Quarticciolo dando il via al secondo più tragico rastrellamento della storia della Capitale.
Duemila abitanti del quartiere, tutti di sesso maschile, vengono prelevati dalle loro abitazioni. La metà di loro, circa due mesi dopo, raggiungerà i campi di lavoro tedeschi e polacchi. Meno di cinquecento deportati faranno ritorno. Sono trascorsi settantuno anni e la memoria del tragico evento è trasmessa ai più giovani e tenuta viva al tunnel del Quadraro, dove dal 2010 sorge il M.U.Ro Museo di Urban Art di Roma.
Il M.U.Ro è il museo di Urban art della città di Roma. Nella capitale si tratta del primo progetto completamente integrato nel tessuto sociale così come la forma d’arte che segue, promuove e produce: la street art.
“Dal 2010, attraverso la street art, stiamo riqualificando il quartiere - dice David “Diavù” Vecchiato street artist e fondatore del M.U.Ro -. Quando abbiamo letto che un bando pubblico si ripropone di far tornare vivo il tunnel del Quadraro con un progetto legato alla memoria, in particolare alla commemorazione del Q44, ci siamo detti: dobbiamo assolutamente farlo, a costo di perderci dei soldi!”.
Il Bando in questione è stato indetto dal VII Municipio del comune di Roma e ha dato vita al progetto Memorie di Quartiere. L’intervento del Municipio oltre a ricordare la giornata del 17 aprile 1944 con chi c’era e chi non c’era ha permesso di recuperare lo spazio de tunnel del Quadraro, un luogo significativo anche per il presente di questo territorio. Uno spazio, quello del tunnel, che finora non era stato interessato dagli interventi degli artisti del M.U.Ro.
“Noi abbiamo sempre avuto l’idea e il desiderio di lavorare sul tunnel e di riportarlo a disposizione - commenta Diavù - però sono quaranta metri da riqualificare ed era abbastanza complicato a livello economico”.
“Questa giornata è dedicata alla memoria e agli assenti - dice Alessandro Bentivegna dell’Associazione M.U.Ro, raccontando più nello specifico il lavoro realizzato assieme alle giovani generazioni del territorio - ma nel fare questo abbiamo preferito una commemorazione dinamica e quindi abbiamo coinvolto i ragazzi delle scuole, che sono il nostro presente oltre che il futuro. Assieme ai professori li abbiamo formati, li abbiamo preparati e così abbiamo proceduto al ricordo dei 947 rastrellati del Quadraro, attraverso la camicia a righe dei deportati e una scarpa con la suola verniciata di bianco, in modo da fargli lasciare un’impronta nel tunnel a ricordo delle persone che sono andate e non sono mai più ritornate”.
I giovanissimi studenti delle scuole del territorio (I.C. Via dell’Aeroporto e scuola media statale di via del Quadraro) hanno partecipato alle lezioni-laboratorio di preparazione e si sono poi immedesimati nelle vittime del rastrellamento, interpretando così il senso stesso del ricordo di questa giornata.
“È importante conservare la memoria - sono le parole di Maria Grazia Petrelli, insegnante dell’I.C. Via dell’Aeroporto - e in questo progetto sono stati i ragazzi stessi a identificarsi con quello che è successo. Ognuno di loro ha indossato la divisa, ha lasciato un’impronta: hanno ricordato, hanno memorizzato. Io credo che questo accadimento lo ricorderanno da adulti, lo trasmetteranno ai loro figli, come hanno fatto i loro nonni; perché i loro nonni raccontano queste storie così drammatiche che sono avvenute nella nostra città”.
Roma periferia zona quadraro Cinecittà
01 La torre di Centocelle
La Torre di Centocelle è una torre di avvistamento medioevale situata su una collinetta a fianco dell’attuale via Marcio Rutilio, tra la via Casilina e via Palmiro Togliatti.
Benché sia situata nell’odierno quartiere di Torre Spaccata, non va confusa con l’omonimo rudere di Torre Spaccata, visibile invece in via Giovanni Battista Peltechian, nella zona oggi nota con il nome di Cinecittà Est.
La torre di cento celle è databile intorno alla fine del XII secolo durante la prima fase dell’incasalamento della campagna romana, il fenomeno di creazione di aziende agricole (dette casali) che ebbe luogo tra il XII e il XIV secolo ed ebbe come principali attori le élite ecclesiastiche, aristocratiche e mercantili romane. In principio la torre era infatti collegata ad altri edifici medioevali, di cui si potevano osservare alcune strutture e volte crollate, poi demolite tutte nel 1966 a causa di opere di urbanizzazione.
La costruzione era un tempo nota con il nome di torre di S. Giovanni per il fatto che in epoca basso-medioevale apparteneva al Capitolo di San Giovanni in Laterano. Soltanto più tardi, dopo che nel 1523 entrò a far parte dei beni della famiglia romana dei Capranica, la torre cominciò ad essere nota come torre di Centocelle, per via della presenza in zona di un sepolcro ipogeo detto Cellum Cellae, o, secondo altri, a causa degli imponenti ruderi d’una villa romana appartenuta all’imperatore Valentiniano, detta appunto delle Centum Cellae (letteralmente “delle cento stanze”), i cui resti emergevano in un’area poco distante dalla torre stessa, in un terreno sopra il quale fu poi costruito, demolendo i resti della villa, il primo campo d’aviazione d’italia, poi aeroporto Francesco Baracca, oggi in via di centocelle, in cui per inciso ebbe luogo il primo volo in italia dei fratelli wrigth nel 1909.
La torre, che il poeta romanesco Augusto Jandolo definisce nei suoi versi “Torre tra le più belle”, si conserva ancora per un'altezza di circa 25 metri, ed è costruita in scaglie e bozze lapidee irregolari di lava, tufo e calcare, disposte con corsi sub-orizzontali abbastanza regolari. Si notano le finestre rettangolari, dotate di cornici in marmo e sovrastate da archetti in laterizi, e le buche pontaie, utilizzate per la costruzione e disposte in fasce regolari. In origine la torre era dotata anche di un recinto murario, oggi scomparso ma ancora visibile nelle carte del Catasto Alessandrino del XVII secolo.
La posizione della torre, permetteva di controllare buona parte della campagna compresa tra la Via Prenestina e la Via Tuscolana e quindi di vigilare sulla più importante viabilità ad Est di Roma.
La zona circostante la torre si mantenne ancora intatta fino ai primi anni del 1900, come testimonia questo dipinto di Enrico Ortolani del 1935, in cui si vede il boschetto di pini marittimi ormai centenari che ancora oggi circondano la torre.
- Riprese aeree
Xiaomi Mi drone 4k (la risoluzione del video 1080p HD è stata ridotta rispetto a quella originale ottenuta con il drone in 4K)
- Colonna sonora del video
Anonyme (XIII century). Eseguito da Ars Antiqua de Paris à la Sainte Chapelle --Saltarello--
da
- Immagini
- La torre nel 1910 - Il manufatto appare ancora in buone condizioni. Si notano in lontananza le arcate dell'acquedotto alessandrino che attraversano la vallata, oggi occupata dal viale Togliati (già viale della Botanica). L'antica opera idraulica divide oggi i quartieri Centocelle e Alessandrino.
- Pineta della Torraccia, cartolina edizioni Bassanelli Torpignattara 1948-50. Foto scattata dall'Osteria di Centocelle durante una scampagnata domenicale. In primo piano, nella valletta, il primitivo tracciato della Circonvallazione Subaugusta, attualmente viale Palmiro Togliatti. La torre si staglia ancora isolata dalle costruzioni del futuro quartiere di Torrespaccata, con cui spesso viene confusa.
- Volo a centocelle dei fratelli Wright, 26 aprile 1909. La foto fa parte di una serie di cartoline postali che raffigurano i primi voli a Roma sui pratoni della contessa Macchi di Cellere nel luogo dove sorgerà poi l'aeroporto di centocelle. In primo piano ripresa da sud, tenendo a destra la torre (esclusa da questa visuale) è il retro dell'antica osteria, e sul fondo l'acquedotto Alessandrino.
Le suddette immagini, compresa la prima che appare nel video priva di didascalia, sono state prese da Vannozzi Stefano, ”La Torre di Centocelle – Artisti, feste ed escursioni fuori porta all’ombra della vecchia torre” in GABINUS rivista culturale, Anno secondo, num. 2, trimestrale, Gen-Mar. 2004
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- Enrico Ortolani (1883-1971), Torre di Centocelle, Olio su tela (1935)
Gemmellaggio QUADRARO DOMENIKON - www.HTO.tv
HDTVOne - want to share with you all the Gemmellaggio between Quadraro and Domenikon - GR. The Gemmellaggio took place on Quadraro Subdivion and the occasion has been the celebration and the memory of the Rastrellamento del Quadraro which happened on April 17th 1944 by the Nazi-Fascist soldiers. It has been a very touch moment of sharing memories for what the Fascist Italian soldiers din on the village of Domenikon during World War II. To all the new generation, for them to know, and make treasure of the terrible mistake and unbelievable sufferance some human being has caused to their similar.
Quadraro Vecchio I tempo
Quarto Tour: il Quadraro Vecchio, osservato con gli occhi “Geometricamente Diversi” che, a detta di alcuni partecipanti, cominciano a caratterizzare queste nostre passeggiate, nelle quali l’approccio al territorio, quindi alla sua storia, così come all’arte, alla musica ed alla cultura in genere, si svolge con leggerezza ed ironia.
Questo dovrebbe ridurre la distanza, tra la cosiddetta “cultura” ed una passeggiata rilassante. Sembra che i “Geometricamente diversi” siano persone varie e diverse tra di loro, che riescono a trovare tratti in comune, sui quali dialogare e divertirsi. Forse è per questo, che i quartieri visitati sembrano rivelare alcuni loro aspetti quotidiani, ma, sicuramente, anche perché i G.D. dispongono sempre di una guida d’eccezione: una Regina, la cui casa si trova proprio in quel quartiere ….
Rastrellamento del Quadraro (17 aprile 1944)
Il famoso rastrellamento del Quadraro, avvenuto il 17 aprile del 1944, in un film documentario realizzato dal Liceo Classico Benedetto da Norcia di Roma
Alberi del Quadraro - Dr. Antimo Palumbo - PART 2 of 2 - www.HTO.tv
HDTVOne - hdtvone.tv is delivering today a wonderful lesson of Dr. Antimo Palumbo for Associazione PUNTO DI SVISTA that has organized a very nice popular festival on December 8th between Quadraro and Vigne Alessandrine. The occasion was to introduce the new iniziative, the OSTELLO DIFFUSO maneged and operated by the Associazione it self. Popular Festival has seen the presence of some Animal Rights Organization, Legambiente, Citizens Organizations and CEMEA del Mezzogiorno which has organized the classical Threasure Search which was oriented to discover the subdivision and for Kids to discover the precious corner and the History of the 2 Subdivisions. On Largo Pettazzoni there has been a KM 0 (Zero) food, organic and biologic. This Documentary is about Dr. Antimo Palumbo who has explained the history and all the details about trees living in Quadraro Subdivision. This include Gimkgo Biloba and a Oak. Sadly the multi Centennial Oak is dieing after being trow down by human stupidity with the help of some strong wind. This Oak is considered kind of Monument, specially from the oldest people living here, they remember it has always exist and they were use to play under the refreshing shadow of it branch and leaves. Dr. Antimo Palumbo gave to the listener a lot of good and interesting informations, and everybody, at the end, were a little more rich and have a little more developed coscience about our old time friends Trees.