La chiesa di S. Maria Nascente a Torre di S. Maria (SO) e le sue campane
Per saperne di più: paesidivaltelina.it/campane.htm
Udine torre dell’orologio
L'abbazia di Santa Maria in Silvis- Sesto al Reghena (PN), uno dei borghi più belli d'Italia
Dedicato a Carla
Udine piazza Libertà by night - slideshow
Architetture di piazza Libertà e del castello
• Loggia del Lionello
Affacciata sulla centrale piazza Libertà (anticamente chiamata Contarena), è una loggia pubblica in stile gotico veneziano, i cui lavori iniziarono nel 1448 ad opera di Bartolomeo delle Cisterne su disegno dell'orafo Nicolò Lionello e terminarono nel1457. Nei secoli a seguire subì varie modifiche e, a seguito del rovinoso incendio che la distrusse nel 1876, fu restaurata da Andrea Scala che tenne fede ai disegni originali. Gran parte delle opere che erano presenti all'interno sono ora conservate nel museo della città. Fra queste ricordiamo il ciclo di tele della Serenissima Repubblica di Venezia e la Madonna con bambino di Giovanni Antonio de' Sacchis, datata 1516.
• Loggia e tempietto di San Giovanni
Di fronte alla loggia del Lionello si trovano la loggia ed il tempietto di San Giovanni, erette nel 1533 dall'architetto lombardo Bernardino da Morcote. La loro realizzazione comportò numerosi problemi, sia sul piano urbanistico che pratico. L'opera che ne risultò ha un vago sapore brunelleschiano. La chiesa, anticamente dedicata a san Giovanni, ora è adibita a tempietto ai Caduti. Sempre di fronte alla loggia del Lionello, si ergono le statue di Ercole e Caco, attribuite ad Angelo de Putti.
• Torre dell'Orologio
Inglobata nella loggia di San Giovanni, la torre fu costruita nel 1527 su disegno di Giovanni da Udine che si ispirò alla torre veneziana di piazza San Marco. Alla sua sommità sorgono i due mori che battono le ore su una campana, le attuali sculture in rame risalgono al 1852 ed hanno sostituito quelle originali in legno.
• Arco Bollani e chiesa di Santa Maria in Castello
Da piazza Libertà si prosegue lungo la salita del Castello, dove poi si attraversa l'arco Bollani, del 1556, progettato da Andrea Palladio e sormontato dal leone di San Marco. Si percorre quindi la loggia del Lippomano, datata 1487. Si giunge così alla chiesa di Santa Maria di Castello, la più antica della città. Alla chiesa di Santa Maria è addossata la casa della Confraternita, edificio medievale restaurato nel 1930. Accanto sorge l'arco Grimani eretto nel 1522 in onore del doge omonimo, originariamente situato in via Portanuova e qui ricomposto nel1902, attraverso l'arco si giunge al piazzale del castello.
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Eric Clark's Travel Videos - Udine Italy - 4K Video Great Squares, Churches and an OUSTANDING DUOMO!
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From Wikipedia
Udine was first attested in medieval Latin records as Udene in 983 and as Utinum around the year 1000. The origin of the name Udine is unclear. It has been tentatively suggested that the name may be of pre-Roman origin, connected with the Indo-European root *ou̯dh- 'udder' used in a figurative sense to mean 'hill'.[3][4] The Slovene name Videm (with final -m) is a hypercorrection of the local Slovene name Vidan (with final -n), based on settlements named Videm in Slovenia.[4] The Slovene linguist Pavle Merkù characterized the Slovene form Videm as an idiotic 19th-century hypercorrection.
During World War I, before the defeat in the battle of Caporetto, Udine became the seat of the Italian High Command and was nicknamed Capitale della Guerra (War Capital). After the battle, it was occupied by the Germans in 1917[8] and Austrians in 1918 until after the Battle of Vittorio Veneto in 1918. After the war it was made capital of a short-lived province (Provincia del Friuli) which included the current provinces of Gorizia, Pordenone and Udine. After September 8, 1943, when Italy surrendered to the Allies in World War II, the city was under direct German administration, which ceased in April 1945.
The old residence of the patriarchs of Aquileia, the palazzo Patriarcale, was erected by Giovanni Fontana in 1517 in place of the older one destroyed by an earthquake in 1511. Under the Austrians it was used as a prison. In the cathedral archives was formerly preserved a recension of the Visigothic code of laws, called the Breviary of Alaric, in a manuscript known as the Codex Utinensis, which was printed before it was lost.
In the 1550s, Andrea Palladio erected some buildings in Udine. The Oratorio della Purità has 18th-century frescoes by Giambattista Tiepolo and his son Giandomenico.
The church dedicated to St. Mary of the Castle is probably the oldest in Udine, judging from extant fragments dating back to the Lombard era. It lost its parish status in 1263, when it was annexed to the larger parish of Saint'Odorico (now the Cathedral). It has been renovated many times over the centuries: the façade, for example, was entirely rebuilt after the 1511 Idrija earthquake. Its three naves preserve the suggestive atmosphere of silence and contemplation, which is often found in old churches. The Venetian Governor, Tommaso Lippomano, commissioned the Venetian Gothic portico with steps and ramps leading down the hill in 1487.
In the principal square (Piazza della Libertà) stands the town hall (Loggia del Lionello) built in 1448–1457 in the Venetian-Gothic style opposite a clock tower (Torre dell'Orologio) resembling that of the Piazza San Marco at Venice. It was begun in 1448 on a project by Nicolò Lionello, a local goldsmith, and was rebuilt following a fire in 1876. The new design was projected by the architect Andrea Scala.
Opposite the Loggia del Lionello is the Loggia di San Giovanni, a Renaissance structure designed by Bernardino da Morcote. Other noteworthy monuments in the square are the Fountain by Giovanni Carrara, an architect from Bergamo (1542); the Columns bearing the Venetian Lion and the Statue of Justice (1614), the statues of Hercules and Cacus and the Statue of Peace (1819) which was donated to Udine by Emperor Francis I to commemorate the peace Treaty of Campoformido.[11]
The Cathedral of Udine is an imposing edifice whose construction started in 1236, on a Latin cross-shaped plan with three naves and chapels along the sides. The church was consecrated in 1335 as Santa Maria Maggiore. At the beginning of the 18th century a radical transformation project involving both the exterior and the interior was undertaken at the request and expense of the Manin family. The Baroque interior has monumental dimensions and contains many works of art by Tiepolo, Amalteo, and Ludovico Dorigny. On the ground floor of the bell tower (built from 1441 over the ancient baptistry) is a chapel which is completely adorned with frescoes by Vitale da Bologna (1349).
The centre of Udine is dominated by the castle, built by the Venetians from 1517 over a Lombard fortification ruined by an earthquake in 1511. The current Renaissance appearance dates from the intervention of Giovanni da Udine, who finished the works starting from 1547. The castle houses one of the most ancient Parliament Halls of Europe.
My name is Eric Clark and I am a world traveler. I have been around the world a few times and decided to help fund my travels by sharing my videos and pictures. I have been to almost every country and would be glad to give tips and pointers. Drop me a note. = )
Amiantopoli - Amianto a Santa Maria La Bruna (FS) - CICCONE OR.S.A.
Amiantopoli - Amianto, Reportage della Scuola di Giornalismo di Napoli - Corto Inchiesta e intervista ad Angelo Ciccone, Segretario Nazionale Sindacato S.A.T. Or.S.A.
Campane del Duomo di Santa Maria Maggiore in Cordroipo (UD) v.352
Battiore e doppio con le tre campane maggiori (dura circa 3 minuti) delle 17:30 per la Messa Vespertina delle 18:00
Concerto di 6 campane in Sib2 + 1 sonello fuse da fonditori ed in epoche diversi ed elettrificate a slancio friulano.
Siamo arrivati (finalmente) all'ultimo giorno di questo ponte di inizio novembre allungato dai disastri del maltempo che si è conclusa con una domenica in cui mi sono recato in Friuli che ha portato addirittura alla creazione di due video: questo e quello successivo che uscirà sabato.
Arrivato a Codroipo ho fatto le varie riprese panoramiche e poi mi sono posizionato per la suonata che, puntuale è partita preceduta dal battiore.
Dopo il battiore un'attesa abbastanza lunga ma che è stata subito seguita dalla maestosa distesa delle tre campane maggiori, davvero belle e imponenti.
Nel video si vede appena in primo piano la grande poiché l'illuminazione della torre viene accesa solo in occasioni speciali (ad esempio Natale, Pasqua ecc.).
Una volta terminata la suonata ho iniziato la strada per ritornare a casa ma, grazie ad una coicidenza con gli orari non prevista, sono riuscito a fare un altro video che uscirà sabato.
I: Sib2, fusa da De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel 1966;
II: Do3, fusa da Francesco Broili di Udine nel 1921;
III: Re3, fusa da Francesco Broili di Udine nel 1921;
IV: Mib3, fusa da De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel 1966;
V: Fa3, fusa da De Poli di Vittorio Veneto (TV) nel 1966;
VI: Sol3, fusa da Francesco Broili di Udine nel 1921;
Sonello: Sol4/La4, fuso da Serafini intorno alla metà dell'Ottocento.
Video 352
Campanile di San Nicolò - St. Nicolò Bells Tower - Lecco
Il campanile di San Nicolò, situato vicino alla Basilica da cui prende il nome, è uno dei simboli della città di Lecco (Lombardia, nord Italia), ed è il 7° campanile in altezza più alto di Italia e uno dei primi in Europa.
Situato all'interno dell'oratorio parrocchiale, in posizione isolata su un vecchio torrione difensivo del Quattrocento di forma circolare facente parte della vecchia fortificazione muraria della città in epoca medievale, fu inaugurato la notte di Natale del 1904 ed è chiamato affettuosamente dai lecchesi Matitone per la sua particolare forma ottagonale e per la cuspide di forma piramidale.
Dal mese di aprile 2015 é possibile visitare il monumento grazie ad un gruppo di volontari della parrocchia partendo dai sotterranei del torrione fino a raggiungere la balconata un meraviglioso terrazzo dove è possibile osservare tutta la città, il lago e le montagne circostanti.
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Certificato di Eccellenza Tripadvisor 2017 e 2018.
The bell tower of San Nicolò, located near the Basilica from which it takes its name, is one of the symbols of the city of Lecco (Lombardy, northern Italy), and is the 7th tallest bell tower in Italy and one of the first in Europe.
Located inside the parish youngs center on an old fifteenth-century defensive circular tower forming part of the old fortification of the city in the Middle Ages, it was inaugurated on Christmas 1904.
From April 2015 it is possible to visit the monument thanks to a group of volunteers from the parish starting from the dungeons of the tower until reaching the balcony a wonderful terrace where it is possible to observe the whole city, the lake and the surrounding mountains.
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Sfilata di Ineditotango di Maria Sole Salvador al Castello di Udine, 25 Settembre 2016
Collezione abiti tango 2016, visita per conoscerci meglio
Giovanni da Udine, pittore, decoratore, architetto. Un inno alla Natura.
Giovanni Nani (Nanni), o Giovanni de' Ricamatori, meglio conosciuto come Giovanni da Udine nacque a Udine nel 1487 e morì a Roma nel 1561. E' stato un importante protagonista della cultura figurativa a Roma all'inizio del XVI secolo. Cominciò la sua formazione presso Giovanni Martino da Udine, poi si stabilì a Venezia presso Giorgione. Nel 1514 entrò a Roma nella bottega di Raffaello di cui è considerato uno dei più brillanti allievi e collaboratori. Di sua mano è, stando a Vasari, la splendida natura morta di strumenti musicali alla base del dipinto di Raffaello: Estasi di Santa Cecilia. Giovanni si specializzò in particolare nelle decorazioni a stucco ed in quelle a grottesca in voga nel primo Cinquecento. Si trattava di uno stile che riprendeva le antiche decorazioni romane, in particolare quelle che gli artisti rinascimentali potevano ammirare calandosi nelle stanze sotterranee della Domus Aurea (il termine grottesca deriva infatti da grotta). Le grottesche delle Logge del Vaticano sono sue creazioni. Le figure sono molto colorate e danno origine a cornici, effetti geometrici, intrecci e quant'altro, ma sempre mantenendo una certa levità e ariosità, per via del fatto che in genere i soggetti sono lasciati minuti, quasi calligrafici, sullo sfondo. L'illustrazione, prevalentemente fantasiosa e ludica, non sempre persegue una funzione puramente ornamentale, ma riveste talvolta anche uno scopo didascalico ed enciclopedico. Vasari, che lo conobbe personalmente, ormai anziano, gli riconosce una particolare maestria nella raffigurazione di elementi naturali, sia vegetali che animali, e di elementi inanimati come ... drappi, vasi, instrumenti, casamenti paesi e verdure.... In particolare ricorda il suo taccuino in cui raffigurava dal vero le varie specie di uccelli con un interesse per la raffigurazione dal vivo che ne fa un precursore del genere della natura morta grazie all' atteggiamento analitico, acutamente descrittivo e quasi scientifico Summa di tali interessi di Giovanni da Udine sono le decorazioni a festoni vegetali della loggia di Psiche nella villa Farnesina a Roma che simulano un pergolato con fiori e frutta: sono rappresentate con ricchezza di dettagli circa duecento specie botaniche, domestiche ed esotiche. La Loggia di Psiche è celebre per il ciclo di affreschi di Raffaello. Dopo la morte di Raffaello Giovanni da Udine lavorò per il cardinale Giulio de Medici assieme a Giulio Romano a villa Madama terminando i lavori ne1525, nell giardino possiamo vedere la sua Fontana dell'elefante che commemora l'elefante indiano Annone, condotto a Roma dall'ambasciatore del Portogallo per la consacrazione di Leone X nel 1514. L'elefante Annone viene successivamente raffigurato anche nella volta di Palazzo Baldassini. Dopo il sacco di Roma nel 1527 Giovanni ritornò a Udine dove gli fu conferita la direzione dei lavori di ricostruzione del Castello, distrutto da un terremoto
nel1511. Nel 1539 concluse il campanile della Chiesa di Santa Maria di Castello. Nel 1547 egli progettò una scala esterna che dal cortile del lato nord permetteva l'accesso al salone centrale del Castello. Progettò anche altri lavori in città, tra questi si ricorda la fontana davanti la Chiesa di San Giacomo, in piazza Matteotti, la Torre dell'Orologio e la Chiesa dei Battuti a Cividale. Nel 1550 ritornò a Roma come pellegrino per il Giubileo. E' sepolto a Roma nel Pantheon, vicino al suo maestro Raffaello.
musica: ho cambiato la musica che avevo postato all' inizio con Suite N 1 water music di Händel, tratta dalla raccolta youtube
Viaggio all'interno del Santuario di Udine: la Madonna delle Grazie
Alla scoperta di uno dei luoghi di culto più affascinanti della città, dalla storia spesso trascurata e dalla grande vocazione religiosa
L'antica chiesa era originariamente dedicata ai santi Gervasio e Protasio, quando fu scelta per accogliere un'immagine della Madonna, ritenuta miracolosa. Questa icona apparteneva in origine a Giovanni Emo, dal gennaio 1479 luogotenente della Repubblica di Venezia in Friuli, che l'avrebbe ricevuta in dono dal sultano di Costantinopoli. L'icona era conservata gelosamente nel castello di Udine, residenza del luogotenente veneto. Un giorno di quello stesso 1479 una cuoca del castello si ferì gravemente ad una mano, ma fu prodigiosamente guarita dopo aver invocato con devozione l'immagine della Vergine. Per tali motivi il luogotenente pensò che una tale immagine taumaturga non potesse essere conservata in un luogo profano e decise di portarla nella vicina chiesa, al di là del Giardino Grande, nome con cui è nota ancora l'attuale piazza 1º maggio di Udine. Nella chiesa si erano da poco insediati i frati Servi di Maria. La tradizione indica nell'8 settembre 1479 la data della processione che accompagnò il trasporto dal castello fino alla chiesetta l'immagine della Madonna.
L'opera di edificazione del nuovo santuario, custodito dai frati Servi di Maria, iniziò il 12 aprile 1495 con la posa della prima pietra. La chiesa venne ufficialmente consacrata il 12 maggio 1520 dal vescovo di Caorle mons. De Rubeis.
Il santuario fu rinnovato con successivi interventi di ampliamento e la costruzione del convento; notevole l'intervento di Giorgio Massari (1730) che ripeté qui lo schema della chiesa dei Gesuiti di Venezia: fu prolungata ed innalzata la navata, fu ristrutturato il presbiterio e l'abside e sopraelevato il campanile. Anni dopo furono aggiunti il pronao antistante la facciata e che poggia su quattro massicce colonne, fu ripristinata la scalinata ed il ponte sulla roggia che collega la chiesa con la piazza antistante. La chiesa fu dichiarata basilica minore il 21 giugno 1922.[1]
Anche l'annesso convento, di architettura cinquecentesca, fu ampliato e arricchito di affreschi nel corso dei secoli; i frati serviti, allontanati dopo l'invasione francese del 1797, sono tornati al santuario dal 1923.
caricamento video su UdineToday
produzione: dronereportage.it
Pedaso, Chiesa di Santa Maria e San Pietro apostolo detta la Chiesolina (manortiz)
Verso la fine del XVIII secolo il Castrum di Pedaso,
con la chiesa di S. Grifone e la torre di guardia,
stava lentamente franando dal monte Serrone
verso il mare.
Gli abitanti fecero allora una supplica alla Chiesa,
essendo le Marche un feudo dello Stato Pontificio,
affinché l’abitato fosse trasferito dal monte vicino
alla riva del mare.
Il papa Pio VI accolse la supplica e venne incaricato
l’architetto Pietro Augustoni di creare un progetto
che prevedeva la costruzione in pianura di 18 case.
Queste furono edificate in due file parallele lungo
la strada Lauretana, chiamata così perché percorsa dai pellegrini che partivano per andare ad
onorare la Casa della Madonna Nera a Loreto.
La bolla Papale richiedeva inoltre la costruzione di una Chiesa, con un piccolo campanile e due
campane di diversa grandezza e suono, che venne edificata a forma “greca” sui ruderi di un’antica
Chiesa del XIII secolo chiamata S. Croce.
La prima pietra per la costruzione della “Chiesolina” fu posta il primo agosto 1795 ed il 29 giugno
1797, in concomitanza alla festa di S. Pietro pescatore, venne solennemente celebrata la prima SS.
Messa in contrada Storta di S. Croce.
La scelta del patrono apparve particolarmente idonea per la protezione dei nuovi abitanti della
marina, che da contadini naturalmente divenivano pescatori.
In un secondo momento la chiesa venne dedicata anche alla Madonna, in quanto molto venerata
dai pedasini.
Internamente ben rifinita, presenta un soffitto istoriato con stucchi, artistiche tinteggiature e
decorazioni in oro zecchino.
L’altare maggiore, dove nella nicchia si esponeva il SS. Sacramento, è in muratura decorato in finto
marmo e circondato da un bel coro in legno dove sedevano le confraternite della Madonna
Addolorata, di S. Maria Assunta in cielo e del SS. Sacramento.
Italia video (Umbria).Assisi.Basilica di Santa Maria degli Angeli 1080p
Assisi è un comune italiano di 28 299 abitanti della provincia di Perugia in Umbria. È conosciuta per essere la città in cui nacquero, vissero e morirono san Francesco, patrono d'Italia, e santa Chiara.Se voi scaricare gratis le foto vizita il sito
Frascati (RM) - Chiesa di Santa Maria in Vivario (o di San Rocco) - Plenum
Trento: Torre di piazza (Torre Civica)
Video del Comune di Trento
Campane della Basilica Santuario della Beata Vergine delle Grazie in UDINE v.421
Battiore e Plenum (dura in totale circa 2 minuti) con partenza iniziale della mezzana seguita da III e I seguite dopo un breve assolo da IV e V nell'Angelus della Festa dell'Addolorata, domenica 15 settembre 2019
Concerto di 5 campane in Reb3 fuse da G.B. De Poli di Udine nel 1892 ed elettrificate con le tre maggiori a slancio friulano e le due piccole alla trevigiana dalla Vanin di Trebaseleghe (PD) e gestite da un programmatore simile al Quartz System 419.
Dopo il bel video precedente girato in quel del bellissimo borgo di origine medievale di Santa Margherita del Gruagno, ci troviamo ora a Udine, capoluogo di provincia Friulano che vanta di un bellissimo Centro Storico che conserva molti luoghi interessanti come Piazza della Libertà, il Duomo o il Castello.
Partiti da Santa Margherita, abbiamo raggiunto con poco il centro di Udine e, dopo aver messo la macchina in Piazza I° Maggio, ci siamo recati all'attaccato Santuario della B.V. delle Grazie nel quale era in corso la Messa e di cui avevo deciso di riprendere l'Angelus festivo (che consisterebbe nella distesa della mezzana).
Quella domenica, però, coincideva con la Festa della Madonna Addolorata, festeggiata Solennemente in questa chiesa e per la quale l'Angelus di queste campane avrebbe subito delle variazioni.
Dopo aver fatto tutte le riprese panoramiche esterne, ho atteso il termine della celebrazione per fare le panoramiche interne e poi recarmi in sacrestia.
Qui ho parlato prima col Frate che ha celebrato Messa, il quale mi ha indirizzato verso un frate anziano che si trovava davanti al programmatore delle campane, il quale mi ha riferito che a mezzogiorno avrebbe suonato tutte le campane data la Festa dell'Addolorata.
Mi chiese, inoltre, se volevo farle partire io.
Come potevo rifiutare un'occasione del genere, ho subito accolto la proposta del gentilissimo frate.
Sono corso fuori in chiostro a posizionare videocamera sul cavalletto e microfono, i tempi erano strettissimi dato che mancavano 5 minuti a mezzogiorno.
Dopodiché sono rientrato velocemente in sacrestia e ho atteso insieme al frate lo scoccare delle 12.
Dopo il battiore, è partita la mezzana e ho subito tirato su il generale e attaccato I e III.
Poi, seguendo le indicazioni del frate, ho aspettato andassero in quota per far partire anche le altre due in un bellissimo Plenum Solenne.
Prima di spegnere le campane, ho fatto un breve video di 5 secondi col telefono per far vedere le campane in azione dal quadro e che potete vedere in doppia inquadratura dal minuto [04:38].
Dopo questa bellissima suonata e questa stupenda esperienza, ho ringraziato il frate della disponibilità e sono tornato in chiostro mentre le campane facevano gli ultimi colpi.
Finita la stupenda suonata mi sono diretto al Castello dato che era in corso quel giorno la festa FriuliDOC, festa che anima il centro storico dal giovedì alla domenica della seconda settimana di settembre.
Qui, in Piazza Castello, ho pranzato e, dopo un giro in Centro Storico, sono rincasato felice della bellissima giornata passata, ricca di esperienze indimenticabili.
I: Reb3, fusa da G.B. De Poli di Udine nel 1892;
II: Mib3, fusa da G.B. De Poli di Udine nel 1892;
III: Fa3, fusa da G.B. De Poli di Udine nel 1892;
IV: Solb3, fusa da G.B. De Poli di Udine nel 1892;
V: Lab3, fusa da G.B. De Poli di Udine nel 1892.
Si ringrazia di cuore la disponibilità dimostrata dai Frati nei miei confronti.
Video dedicato a Sebastian (Sebi Stel).
Video 419
Замок Удине, Италия.
Одним из главных символов города Удине является Замок Удине, который величественно возвышается на холме в центре. Первое упоминание о замке «Утинум» восходит к 983 году. В эпоху Римской Империи холм стал постепенно заселяться. Здесь построили церковь Богоматери, здания общественного назначения. В 1348 году весь архитектурный комплекс сильно пострадал во время землетрясения. С 1483 года здесь располагался парламент Фриули. Однако покой царствовал недолго: землетрясение 26 марта 1511 года и пожар следующего. Сейчас понять, как же выглядел прежний замок, поможет старинная печать. Современное сооружение начали возводить в 1517 году. Работы завершились лишь 50 лет спустя. Сейчас внутри замка расположились пинакотека, музей археологии и нумизматики, музей Рисорджименто и фотоархив.
Композиция Future Cha Cha принадлежит исполнителю Kevin MacLeod. Лицензия: Creative Commons Attribution (
Оригинальная версия:
Исполнитель:
4/4 TRIESTE C.le-UDINE in cabina di guida della E. 646.084
TRIESTE C.le-UDINE
in cabina di guida della E. 646.084
Produzione Andata & Ritorno Alessandro Manfredi.
Digitalizzazione e montaggio Tg-Trains.com 2009 DVD durata 60 minuti, formato 4:3
n cabina di guida della E.646.084 percorriamo la linea Trieste C.le-Udine, con il Diretto 2842 per Venezia S.L. . DaIla stazione giuliana, a 3 metri sul livello del mare, la linea prende a salire verso il Carso per scollinare a Bivio d’Aurisina, a 135 metri s.l.m. . Qui interseca la linea da Villa Opicina, per lo più utilizzata da treni merci destinati alle vicine Slovenia e Croazia. A Monfalcone la linea si dirama verso Gorizia, lasciando sulla sinistra “la Venezia” via Portogruaro. Il percorso, ora meno tortuoso, consente velocità maggiori. Nella luce del primo mattino di un giorno d’estate sono molti i treni incrociati, anche notturni, con percorrenze ad hoc per sfruttare al meglio il servizio letti e cuccette. Dopo Gorizia si attraversano l’Isonzo, il Natisone e il Torre, tutti fiumi divenuti tristemente famosi a seguito del primo conflitto mondiale. In periferia di Udine troviamo i cantieri dell’allora costruenda circonvallazio- ne. I contattori della E.646, insieme ai compressori, fanno da sottofondo musicale al viaggio.
90° anniversario della fondazione della parrocchia di Santa Maria del Carmine Torre Del Greco
Cari amici di Youtube e cari torresi,queste breve filmato passatomi gentilmente e gratuitamente da Ciro Coppola mostra una fase di festa che si è tenuto all'esterno della chiesa Madonna Del Carmine a Torre Del Greco in occasione del 90°anniversario della chiesa parrocchiale appunto. La distesa delle tre campane a slancio maggiori della chiesa medesima e la banda musicale A.C.M.T. di Torre Del Greco che ha suonato i canti mariani Noi vogliam Dio e Ave Maria di Shubert hanno accompagnato questo momento di festa dove dei pompieri hanno appoggiato una corona dei fiori direttamente sulla statua della Madonna posta sulla parte più alta della parrocchia,vicino il campanile
Alle prossime da
passage to soun bells 333