Ascoli - Crollano le Torri Gemelle ascolane, arriva un tunnel salvapedoni
Il passaggio servirà sopratutto a proteggere l'ingresso e l'uscita degli alunni della scuola Sant'Agostino che si trova proprio di fronte alla zona interessata dai crolli
ASCOLI PICENO
Travertino, Quintana, ceramica, 100 torri, Calanchi, Dito del Diavolo, Anisetta Meletti, Oliva all’Ascolana, Falerio e Rosso Piceno Superiore: sintetizziamo così la bellissima città di Ascoli Piceno, un gioiello della regione Marche. Oggi vi indichiamo le 10 cose imperdibili di questo capoluogo, che offre tanto da vedere, da scoprire, da fare e da assaggiare. 1. La città delle 100 torri Disseminate un po’ ovunque, la città di Ascoli Piceno, sorta quasi 2.500 anni fa in epoca pre-romana è conosciuta come la città delle cento torri, per le innumerevoli torri (in effetti quasi 200, ma oltre la metà fu abbattuta da Federico II nel XIII secolo) , gentilizie o campanarie, sorte nel trascorrere dei tempi. La più famosa è la Torre degli Ercolani o del Palazzetto Longobardo, ma seguendo lo specifico “itinerario di via delle torri”, sarà possibile ammirare anche le Torri gemelle, per poi sfociare in piazza Ventidio Basso. Molte di queste torri, nel corso degli anni, sono state ridimensionate ed inglobate nelle abitazioni o trasformate in campanili di chiese. Ricordatevi che le vie, ad Ascoli, sono soprannominate “rue”! 2. La città del travertino… parlante Ascoli è edificata sul travertino, ovvero un particolare marmo che si trova nel territorio e che offre scenari davvero unici. Piazza del Popolo è considerata una della più belle d’Italia, e non è possibile andare ad Ascoli senza ammirarla. In stile rinascimentale, è letteralmente incorniciata da un loggiato con 59 archi e palazzetti rinascimentali con portici e merlature. Tutta la pavimentazione è in lastre di travertino che, dopo la pioggia, assumono un suggestivo effetto a specchio. E il travertino, ad Ascoli, dal periodo umanistico è diventato parlante, grazie all’incisione sugli architravi delle porte dei palazzi di frasi, motti e proverbi, colti o dettati dalla saggezza popolare, religiosi o irriverenti, in latino e in volgare. Oggi se ne possono leggere oltre cento, in una sorta di vero e proprio testo che si può leggere lungo le ‘rue’ del centro storico. 3. Armonia e magia in Piazza del Popolo Su questo straordinario specchio della città o salotto che dir si voglia si potrebbe scrivere pagine e pagine. La sintesi che qui riportiamo ricorda solamente la straordinaria armonia architettonica di questa piazza rettangolare, tutta di travertino, sovrastata dalla maestosa facciata del Palazzo dei Capitani del Popolo (all’interno la Sala degli Stemmi, un vero e proprio scrigno), le mura della chiesa di San Francesco, i palazzi rinascimentali, i portici e le logge. La piazza assunse la configurazione architettonica attuale nei primi anni del XVI secolo: ultimata la costruzione del colonnato nel 1509, si dette la possibilità ai privati di costruire e sopraelevare i fabbricati seguendo rigorosamente alcune regole, come l’elevazione di un solo piano oltre il colonnato e l’utilizzo degli stessi materiali edili (travertino per le finestre e mattoni rossicci per le volte e le case). 4. Un sorso di caffè tra storia e Anisetta In un angolo di Piazza del Popolo, nonostante il trascorrere degli anni, è ancora possibile sedersi e assaporare un ottimo caffè preso Caffè Meletti, un salotto in stile Liberty che, dai primi anni del ‘900, offre la bevanda calda con l’aggiunta dell’Anisetta. Sedersi e bere caffè corretto con Anisetta Meletti e ‘mosca’ annessa (un inebriante chicco di caffè) fa un effetto strano se si pensa che, per anni, fu sede del “Senato”, sodalizio dei notabili della città. Re Vittorio Emanuele fece visita nel 1908 e 1910 per acquistare l’Anisetta e lo decretò “Fornitore della Real Casa”. Perfino Hemingway si sedette per un caffè, oltre a Mario Del Monaco, Beniamino Gigli, Pietro Mascagni, Renato Guttuso, Jean Paul Sartre, Simone de Beauvoir, Mario Soldati, e politici di levatura nazionale come Sandro Pertini e Giuseppe Saragat.E l’elenco sarebbe ancora lungo: Stuparich, Zandonai, Badoglio, Sartre e Trilussa che, goloso dell’Anisetta parlò di “quante favole e sonetti m’ha ispirato la Meletti”. Questo locale è ovviamente tra i 150 caffè storici d’Italia, con originali arredi lignei lavorati ed intagliati che, ieri come oggi, offrono occasioni per incontrarsi. 5. Oliva all’ascolana, fritto misto e Frustingo.
Pubblicato il 12/11/2015 da Andrea Rossetti
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Descrizione
Sisma centro Italia - Soccorsi dei Vigili del Fuoco - Ascoli Piceno 31 Ottobre - www.HTO.tv
Nelle immagini dei Vigili del Fuoco, le drammatiche conseguenze del sisma che ha colpito diversi comuni dell’Italia centrale il 24 Agosto delle repliche del 26 Ottobre e del 30 Ottobre.
Di parole sull’argomento ne sono già state profuse a fiumi ma, personalmente, credo non ne esistano di tali da riuscire a descrivere esaustivamente la devastazione ed il dolore generati da questa tragedia. Credo che la cosa più sensata sia “demandare” il compito, direttamente, alle immagini girate dai Vigili del Fuoco.
Le immagini testimoniano la violenza del terremoto, le immediate operazioni di soccorso alle popolazioni colpite, l’incessante, ed instancabile, opera dei Vigili del Fuoco per cercare ed estrarre dalle macerie, il più delle volte a mani nude, i sopravvissuti e recuperare i corpi dei meno fortunati.
Un lavoro immane, svolto con la proverbiale abnegazione tipica del Corpo, non solo nei momenti immediatamente successivi alla catastrofe, ma che continua ancor oggi per rendere possibile la vita dei sopravvissuti e di quanti sono impossibilitati a rientrare nelle proprie abitazione perché crollate o gravemente danneggiate, in maniera dignitosa.
Un’opera che si perpetua ben oltre la “mera” emergenza e che prosegue anche per recuperare, e mettere in salvo, l’enorme patrimonio artistico di quei territori.
Agli Uomini ed alle Donne del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, impegnati nei soccorsi, va tutta la nostra gratitudine ed incondizionata riconoscenza.
Michela Cossidente
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Pippo Baudo: «Ascoli città dallo splendore antico»
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Pippo Baudo è ad Ascoli. A distanza di 40 anni torno in questa splendida città - rivela il celebre presentatore televisivo -. L'ultima volta arrivai con le gemelle Kessler. Presentai un evento in una piazza del Popolo pienissima, ci saranno state 10 mila persone. Ascoli è uguale a prima, fortunatamente non sono stati fatti abusi, mi sembra che tutto venga conservato nel suo splendore antico.
Time-Lapse GRATTACIELO REGIONE PIEMONTE
Riprese iniziate a Settembre 2013.
A fine marzo 2016 un intoppo ritarda i lavori di realizzazione.
A metà maggio i lavori risultano ancora fermi.
Fonte:
musica, riprese e montaggio: Marco Marcigliano
MARCO MARCIGLIANO VIDEO © all right reserved
Time Lapse Costruzione Solatio 2016 by Sidermontaggi s.r.l.
Time Lapse della costruzione, a cura di Sidermontaggi srl, della nuova struttura di Solatio Costa Ionica, un frequentatissimo e noto Solarium - Bistrot della Costa Ionica del Salento, racchiuso in una caletta tra la sabbia e la roccia, punto di riferimento per i vacanzieri più esigenti. Un'atmosfera magica e rilassante, arredato con molto gusto e in armonia con il contesto. Il lido, offre anche solarium con pagode privèe, doccia, bistrot, lounge bar, ampio parcheggio, caffetteria, drink. Al tramonto si trasforma in un delizioso locale sul mare con live music e divertimento fino a tarda notte.
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