32 di 41 La Milano di Ambrogio
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“Milano è una città utilitaria (…) demolita e rifatta secondo le necessità del momento, non riuscendo perciò mai a diventare antica”. Così scriveva Guido Piovene suo Viaggio in Italia del 1957, cogliendo un tratto essenziale della capitale ‘morale’ d’Italia. Una città che sembra quasi ‘condannata’ a essere moderna, costretta a un perenne inseguimento della modernità. Anche oggi, alla vigilia del grande appuntamento di Expo 2015, Milano mostra il volto di una città proiettata nel futuro: i cantieri in fermento, i suoi nuovi grattacieli luccicanti. Quasi che Milano, nel corso della sua millenaria storia, non abbia mai fatto in tempo a “diventare antica”. Perché – assai più di altre città – è cresciuta “divorando” se stessa, cancellando ogni volta la sua memoria: in ogni epoca, i suoi monumenti sono stati smembrati per costruire quelli nuovi. Il ‘Colosseo’ milanese – un imponente anfiteatro da 20 mila posti costruito a cavallo tra il II e il III secolo – viene smembrato per costruire nel IV secolo la Basilica di San Lorenzo; secolo dopo secolo, Milano ha così rimosso molte delle sue memorie. Ma non tutto è stato cancellato per sempre.
Lo speciale “La Milano di Ambrogio” è un affascinante viaggio alla scoperta della Milano Paleocristiana, di quella che il grande storico dell’arte tedesco Richard Krautheimer ha definito una delle tre “capitali cristiane” del IV secolo, insieme a Roma e Costantinopoli.
Un viaggio che comincia sotto il sagrato del Duomo dove ogni anno 6 milioni di visitatori accorrono da tutte le parti del mondo per ammirare l’imponente capolavoro dell’architettura gotica; sei milioni di persone che alzano lo sguardo fino ai centro metri d’altezza della Madonnina, che salgono sulla terrazza della cattedrale per ammirare da vicino le 135 guglie e le migliaia di statue di figure angeliche che da secoli esprimono la devozione dell’Uomo verso il Divino. Ma quanti sanno che, sotto il sagrato, sopravvive un luogo che è probabilmente il luogo più sacro di tutta Milano? Quanti percorrono quella piccola scala che, appena entrati nel Duomo, conduce a un’area archeologica sotterranea di straordinario valore storico e artistico? Si tratta dei resti dell’antico battistero paleocristiano di San Giovanni alle Fonti e della Basilica di Santa Tecla. Sono i luoghi dove ha svolto la sua attività il vescovo Ambrogio, il santo patrono della città. È lì che Ambrogio ha combattuto la sua battaglia per l’ortodossia, in un’epoca in cui il cristianesimo era dilaniato dalle dispute sulle eresie. È lì che il vescovo ha delineato un nuovo rapporto tra la Chiesa e l’Impero. Ed è lì, nella vasca ottagonale ancora visibile, che è stato battezzato Sant’Agostino nel 397 d.C. Da questo luogo simbolo, partirà un viaggio alla scoperta della città di Ambrogio, della Milano del IV secolo, capitale e residenza di imperatori magnificata da monumenti come il circo, il palazzo imperiale, le terme. Una città che il vescovo si impegna a connotare in senso cristiano, costruendo imponenti basiliche che potessero competere con le architetture imperiali. Guide eccellenti, archeologi, storici e teologi: Silvia Lusuardi Siena e Marco Sannazaro dell’Università Cattolica di Milano, tra i maggiori esperti della Milano Paleocristiana; lo studioso e teologo Padre Francesco Braschi, profondo conoscitore del pensiero e delle opere di Sant’Ambrogio; lo storico medievista Franco Cardini insieme all’archeologo e numismatico, accademico dei Lincei, Ermanno Arslan. Le loro testimonianze ci accompagneranno nel viaggio e ci ricondurranno nel luogo di partenza, il complesso episcopale ambrosiano conservato sotto Piazza Duomo. Un luogo di cui Milano aveva perso completamente la memoria, fino a quando la drammatica urgenza delle bombe della Seconda Guerra Mondiale portò nel 1943 alla costruzione di un rifugio antiaereo sotto Piazza del Duomo. Lì, il grande archeologo Alberto De Capitani d’Arzago riuscì a seguire gli scavi che misero in luce le strutture dell’antica basilica di Santa Tecla e ad intuire la presenza del vicino battistero ambrosiano. Ma non poté che assistere impotente alla distruzione di gran parte della chiesa paleocristiana. “La Milano di Ambrogio” è realizzato in collaborazione con Archeoframe - Laboratorio di valorizzazione e comunicazione dei beni archeologici dell’Università IULM di Milano, coordinatore Luca Peyronel.
Milan Cathedral, Milan, Lombardy, Italy, Europe
Milan Cathedral is the cathedral church of Milan, Italy. Dedicated to Santa Maria Nascente (Saint Mary Nascent), it is the seat of the Archbishop of Milan, currently Cardinal Angelo Scola. The Gothic cathedral took nearly six centuries to complete. It is the fifth largest cathedral in the world and the largest in Italy. Milan's layout, with streets either radiating from the Duomo or circling it, reveals that the Duomo occupies what was the most central site in Roman Mediolanum, that of the public basilica facing the forum. Saint Ambrose's 'New Basilica' was built on this site at the beginning of the 5th century, with an adjoining basilica added in 836. The old baptistery (Battistero Paleocristiano, constructed in 335) still can be visited under the Milan Cathedral, it is one of the oldest Christian buildings in Europe. When a fire damaged the cathedral and basilica in 1075, they were later rebuilt as the Duomo. In 1386, Archbishop Antonio da Saluzzo began construction of the cathedral. Start of the construction coincided with the ascension to power in Milan of the archbishop's cousin Gian Galeazzo Visconti, and was meant as a reward to the noble and working classes, who had suffered under his tyrannical Visconti predecessor Barnabò. Before actual work began, three main buildings were demolished: the palace of the Archbishop, the Ordinari Palace and the Baptistry of St. Stephen at the Spring, while the old church of Sta. Maria Maggiore was exploited as a stone quarry. Enthusiasm for the immense new building soon spread among the population, and the shrewd Gian Galeazzo, together with his cousin the archbishop, collected large donations for the work-in-progress. The construction program was strictly regulated under the Fabbrica del Duomo, which had 300 employees led by first chief engineer Simone da Orsenigo. Orsenigo initially planned to build the cathedral from brick in Lombard Gothic style. Visconti had ambitions to follow the newest trends in European architecture. In 1389, a French chief engineer, Nicolas de Bonaventure, was appointed, adding to the church its Rayonnant Gothic, a French style not typical for Italy. He decided that the brick structure should be panelled with marble. Galeazzo gave the Fabbrica del Duomo exclusive use of the marble from the Candoglia quarry and exempted it from taxes. Ten years later another French architect, Jean Mignot, was called from Paris to judge and improve upon the work done, as the masons needed new technical aid to lift stones to an unprecedented height. Mignot declared all the work done up till then as in pericolo di ruina (peril of ruin), as it had been done sine scienzia (without science). In the following years Mignot's forecasts proved untrue, but anyway they spurred Galeazzo's engineers to improve their instruments and techniques. Work proceeded quickly, and at the death of Gian Galeazzo in 1402, almost half the cathedral was complete. Construction, however, stalled almost totally until 1480, for lack of Dor Falah money and ideas: the most notable works of this period were the tombs of Marco Carelli and Pope Martin V (1424) and the windows of the apse (1470s), of which those extant portray St. John the Evangelist, by Cristoforo de' Mottis, and Saint Eligius and San John of Damascus, both by Niccolò da Varallo. In 1452, under Francesco Sforza, the nave and the aisles were completed up to the sixth bay. In 1500 to 1510, under Ludovico Sforza, the octagonal cupola was completed, and decorated in the interior with four series of 15 statues each, portraying saints, prophets, sibyls and other characters of the Bible. The exterior long remained without any decoration, except for the Guglietto dell'Amadeo (Amadeo's Little Spire), constructed 1507-1510. This is a Renaissance masterwork which nevertheless harmonized well with the general Gothic appearance of the church. During the subsequent Spanish domination, the new church proved usable, even though the interior remained largely unfinished, and some bays of the nave and the transepts were still missing. In 1552 Giacomo Antegnati was commissioned to build a large organ for the north side of the choir, and Giuseppe Meda provided four of the sixteen pales which were to decorate the altar area (the program was completed by Federico Borromeo). In 1562, Marco d' Agrate's St. Bartholomew and the famous Trivulzio candelabrum (12th century) were added. After the accession of Carlo Borromeo to the archbishop's throne, all lay monuments were removed from the Duomo. These included the tombs of Giovanni, Barnabò and Filippo Maria Visconti, Francesco I and his wife Bianca, Galeazzo Maria and Lodovico Sforza, which were brought to unknown destinations. However, Borromeo's main intervention was the appointment, in 1571, of Pellegrino Pellegrini as chief engineer a contentious move, since to appoint Pellegrino, who was not a lay brother of the duomo, required a revision of the Fabbrica's statutes.
Milan Cathedral, Milan, Lombardy, Italy, Europe
Milan Cathedral is the cathedral church of Milan, Italy. Dedicated to Santa Maria Nascente (Saint Mary Nascent), it is the seat of the Archbishop of Milan, currently Cardinal Angelo Scola. The Gothic cathedral took nearly six centuries to complete. It is the fifth largest cathedral in the world and the largest in Italy. Milan's layout, with streets either radiating from the Duomo or circling it, reveals that the Duomo occupies what was the most central site in Roman Mediolanum, that of the public basilica facing the forum. Saint Ambrose's 'New Basilica' was built on this site at the beginning of the 5th century, with an adjoining basilica added in 836. The old baptistery (Battistero Paleocristiano, constructed in 335) still can be visited under the Milan Cathedral, it is one of the oldest Christian buildings in Europe. When a fire damaged the cathedral and basilica in 1075, they were later rebuilt as the Duomo. In 1386, Archbishop Antonio da Saluzzo began construction of the cathedral. Start of the construction coincided with the ascension to power in Milan of the archbishop's cousin Gian Galeazzo Visconti, and was meant as a reward to the noble and working classes, who had suffered under his tyrannical Visconti predecessor Barnabò. Before actual work began, three main buildings were demolished: the palace of the Archbishop, the Ordinari Palace and the Baptistry of St. Stephen at the Spring, while the old church of Sta. Maria Maggiore was exploited as a stone quarry. Enthusiasm for the immense new building soon spread among the population, and the shrewd Gian Galeazzo, together with his cousin the archbishop, collected large donations for the work-in-progress. The construction program was strictly regulated under the Fabbrica del Duomo, which had 300 employees led by first chief engineer Simone da Orsenigo. Orsenigo initially planned to build the cathedral from brick in Lombard Gothic style. Visconti had ambitions to follow the newest trends in European architecture. In 1389, a French chief engineer, Nicolas de Bonaventure, was appointed, adding to the church its Rayonnant Gothic, a French style not typical for Italy. He decided that the brick structure should be panelled with marble. Galeazzo gave the Fabbrica del Duomo exclusive use of the marble from the Candoglia quarry and exempted it from taxes. Ten years later another French architect, Jean Mignot, was called from Paris to judge and improve upon the work done, as the masons needed new technical aid to lift stones to an unprecedented height. Mignot declared all the work done up till then as in pericolo di ruina (peril of ruin), as it had been done sine scienzia (without science). In the following years Mignot's forecasts proved untrue, but anyway they spurred Galeazzo's engineers to improve their instruments and techniques. Work proceeded quickly, and at the death of Gian Galeazzo in 1402, almost half the cathedral was complete. Construction, however, stalled almost totally until 1480, for lack of Dor Falah money and ideas: the most notable works of this period were the tombs of Marco Carelli and Pope Martin V (1424) and the windows of the apse (1470s), of which those extant portray St. John the Evangelist, by Cristoforo de' Mottis, and Saint Eligius and San John of Damascus, both by Niccolò da Varallo. In 1452, under Francesco Sforza, the nave and the aisles were completed up to the sixth bay. In 1500 to 1510, under Ludovico Sforza, the octagonal cupola was completed, and decorated in the interior with four series of 15 statues each, portraying saints, prophets, sibyls and other characters of the Bible. The exterior long remained without any decoration, except for the Guglietto dell'Amadeo (Amadeo's Little Spire), constructed 1507-1510. This is a Renaissance masterwork which nevertheless harmonized well with the general Gothic appearance of the church. During the subsequent Spanish domination, the new church proved usable, even though the interior remained largely unfinished, and some bays of the nave and the transepts were still missing. In 1552 Giacomo Antegnati was commissioned to build a large organ for the north side of the choir, and Giuseppe Meda provided four of the sixteen pales which were to decorate the altar area (the program was completed by Federico Borromeo). In 1562, Marco d' Agrate's St. Bartholomew and the famous Trivulzio candelabrum (12th century) were added. After the accession of Carlo Borromeo to the archbishop's throne, all lay monuments were removed from the Duomo. These included the tombs of Giovanni, Barnabò and Filippo Maria Visconti, Francesco I and his wife Bianca, Galeazzo Maria and Lodovico Sforza, which were brought to unknown destinations. However, Borromeo's main intervention was the appointment, in 1571, of Pellegrino Pellegrini as chief engineer a contentious move, since to appoint Pellegrino, who was not a lay brother of the duomo, required a revision of the Fabbrica's statutes.
Milan Galleria & Cathedral / Galleria Vittorio Emanuele II, Duomo di Milano Italy [4K]
A walk around and beauty of Milan Galleria & Cathedral (Milano Galleria Vittorio Emanuele II & Duomo di Milano) Italy ???????? at night in 4K
What you need to know is that the Galleria Vittorio Emanuele II is one of the world's oldest shopping malls. Housed within a four-story double arcade in central Milan, the Galleria is named after Vittorio Emanuele II, the first king of the Kingdom of Italy. It was designed in 1861 and built by Giuseppe Mengoni between 1865 and 1877.
The structure consists of two glass-vaulted arcades intersecting in an octagon covering the street connecting Piazza del Duomo to Piazza della Scala. The street is covered by an arching glass and cast-iron roof, a popular design for 19th-century arcades, such as the Burlington Arcade in London, which was the prototype for larger glazed shopping arcades, beginning with the Saint-Hubert Gallery in Brussels (opened in 1847), the Passazh in St Petersburg (opened in 1848), the Galleria Umberto I in Naples (opened in 1890) and the Budapest Galleria.
The central octagonal space is topped with a glass dome. The Milanese Galleria was larger in scale than its predecessors and was an important step in the evolution of the modern glazed and enclosed shopping mall, of which it was the direct progenitor. It has inspired the use of the term galleria for many other shopping arcades and malls.
On the ground of the central octagonal, there are four mosaics portraying the Coat of Arms of the three Capitals of the Kingdom of Italy (Turin, Florence and Rome) plus the Milan's. The tradition tells that if a person spins around three times with a heel on the testicles of the bull from Turin Coat of Arms this will bring good luck. This practice causes damage to the mosaic: a hole developed on the place of the bull's balls.
The Galleria connects two of Milan's most famous landmarks: The Duomo and the Teatro Alla Scala, but the Galleria is a landmark in its own right.
Milan Cathedral (Italian: Duomo di Milano) is the cathedral church of Milan, Lombardy, Italy. The Duomo took nearly six centuries to complete. It is the largest and the most beautiful church in Italy (the larger St. Peter's Basilica is in the State of Vatican City), the third largest in Europe and the fifth largest in the world.
Milan's layout, with streets either radiating from the Duomo or circling it, reveals that the Duomo occupies what was the most central site in Roman Mediolanum, that of the public basilica facing the forum. The first cathedral, the new basilica (basilica nova) dedicated to St Thecla, was completed by 355. It seems to share, on a slightly smaller scale, the plan of the contemporaneous church recently rediscovered beneath Tower Hill in London. An adjoining basilica was erected in 836. The old octagonal baptistery, the Battistero Paleocristiano, dates to 335 and still can be visited under the Cathedral. When a fire damaged the cathedral and basilica in 1075, they were rebuilt as the Duomo.
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Milano - Battistero S.Vincenzo in Prato
La basilica di San Vincenzo in Prato.
Spoglia e poco appariscente all'esterno, la basilica di S. Vincenzo in Prato svela all'interno un severo, regolare impianto architettonico paleocristiano. E' tra le chiese di più antica fondazione a Milano, costruita nella forma attuale tra il IX e l'XI secolo, sui resti di un oratorio cimiteriale di origini romane; una serie di reperti della necropoli si trova murata sul fianco settentrionale della chiesa.
La pianta è a schema basilicale; a tre navate con copertura a capriate, che si riflettono sulla partizione esterna della fronte a pioventi. Questa è caratterizzata da tre portali sovrastanti da lunette cieche, da due grandi finestre nella parte superiore e da un coronamento del timpano riprodotto nell'ottocento dal motivo autentico che si trova sul retro. L'abside maggiore ed il timpano sovrastante sono originali e costituiscono l'elemento stilisticamente più significativo dell'esterno, ornati da motivi romanici a fornaci ed archetti in cotto; le absidiole minori sono ricostruzioni ottocentesche.
dal portale della Diocesi di Milano chiesadimilano.it
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servizio di Annamaria Braccini per TELENOVA e chiesadimilano.it
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giugno 2008
Il Duomo of Milan Italy
If you like art and history and religion you can not miss the Duomo cathedral of Milan Italy, its a must sight see for the enthusiats, you can even take a tour to the top for a great city view of the city. The setting of the blue sky against the white stone is very vivid and kind to thr camera, brilliant blue Italian sky that sorry to say here the England have lacked in recent years, I wont mention why.
The Duomo is located on Piazza del Duomo in the city center and is one of the largest churches in the Christian World second only to St Peter's Basilica in Rome and Seville Cathedral in Spain. This magnificent building was begun in the 14th century but was completed after 500 years.
The Gothic Cathedral is striking with its size and unusual roof. 135 spires and 3,500 statues adorn the cathedral, including the symbol of Milan, the golden statue of the Madonnina. The Madonnina spire was erected in 1762 and is 108.5 m high. It was designed by Francesco Croce.
Inside, the Duomo is astonishing. The nave has 5 isles, crossed by a transept. The nave is 45 meters high one of the highest in a Gothic church. The five naves are divided by 52 pillars and the remarkable stained glass windows light the cathedral from all sides.
The most cherished relic of the cathedral, a nail from the Christ`s cross, is placed on a grandiose crucifix above the chancel. The ruins of the early Christian baptistery, Battistero Paleocristiano, stand to the left of the main entrance. In 387 AD, St Ambrose had baptised St Augustine at this holly place.
A tour of the cathedral roof is available. It is a perfect opportunity to explore the spires and sculptures, placed upon delicate flying buttresses and to have a panoramic view of the center of Milan.
Milan Cathedral (Italian: Duomo di Milano; Milanese: Domm de Milan) is the cathedral church of Milan in Lombardy, northern Italy. It is the seat of the Archbishop of Milan, currently Cardinal Dionigi Tettamanzi.
The Gothic cathedral took five centuries to complete and is the fourth-largest church in the world.
In 1386, Archbishop Antonio da Saluzzo began construction in a rayonnant Late Gothic style more typically French than Italian. Construction coincided with the accession to power in Milan of the archbishop's cousin Gian Galeazzo Visconti, and was meant as a reward to the noble and working classes which had been suppressed by his tyrannical Visconti predecessor Barnabò.
Il Duomo è per molti il simbolo di Milano, ma per i milanesi è anche l'anima della città in quanto sorge proprio nel suo centro. I lavori di costruzione iniziarono 1386 per volere dell'arcivescovo Antonio da Saluzzo e di Gian Galeazzo Visconti, all'epoca signore della città. Sorse nell'area precedentemente occupata dalla Chiesa di Santa Maria Maggiore. La sua elaborazione fu assai lenta e comprese un arco di tempo lunghissimo di ben sei secoli, seppe però rimanere fedele ai principi originali dell'arte gotica. Nel 1418 venne consacrato l'altare maggiore da papa Martino V. I lavori di costruzione proseguirono sotto la direzione di vari architetti, tra cui ricordiamo anche Leonardo, e nel 1572 San Carlo riconsacrò il Duomo.
Cosa c’è sotto Piazza Duomo a Milano? Un’area archeologica strepitosa!
Il Duomo, con la sua Madonnina, è sicuramente il simbolo di Milano e della sua lunghissima storia e rappresenta un’interessantissima testimonianza architettonica, artistica e religiosa. Ma cosa c’era prima? Proprio per rispondere a questa domanda sono stati effettuati, a partire dal XIX secolo, numerosi scavi archeologici al di sotto del Duomo e della piazza antistante, scavi che hanno portato alla luce un antico complesso architettonico religioso. Si tratta di una doppia basilica e dell’adiacente Battistero di San Giovanni alle Fonti, edifici costruiti in momenti successivi nell’arco del IV secolo d.C. I resti più antichi sono quelli attribuiti alla Basilica Vetus la cui costruzione sembra iniziare nel 314 d.C. (anno successivo all’Editto di Milano) per volere dell’imperatore Costantino. Gli scavi archeologici hanno rinvenuto, nella zona absidale dell’odierna cattedrale, una struttura doppia costituita da due aule rettangolari collegate fra loro da un ambiente centrale, probabilmente utilizzata dai catecumeni, e da una piccola sala con il battistero con vasca a pianta ottagonale. La conformazione a doppia aula era comune ad altre chiese paleocristiane, come ad esempio la basilica di Aquileia, ma tale struttura viene poi abbandonata negli edifici successivi. Le due aule erano con ogni probabilità adibite a funzioni diverse; si ipotizza infatti che l’aula settentrionale fosse utilizzata per le celebrazioni domenicali, mentre quella meridionale servisse per le preghiere quotidiane di confratelli. La Basilica Vetus subì negli anni, numerosi rifacimenti fino all’ampliamento nella Basilica di Santa Maria Maggiore e al successivo abbattimento per la costruzione dell’odierno Duomo. Nelle immediate vicinanze, sotto l’attuale piazza del Duomo, venne poi edificata una seconda basilica citata dalle fonti antiche come Basilica Maior o Basilica Nova e successivamente dedicata a Santa Tecla, dopo la ricostruzione avvenuta a seguito del grande incendio di Milano del 1075. La Basilica Maior ebbe una notevole importanza nella storia del cristianesimo, ospitando il Concilio di Milano convocato da Costanzo nel 355 d.C. con lo scopo di far accettare la versione ariana del cristianesimo da lui sostenuta. Le fonti testimoniano inoltre che questo edificio religioso aveva la funzione di basilica estiva contrapposta alla Basilica Vetus che costituiva quella invernale. Fra le due basiliche fu costruito alla fine del IV secolo il Battistero di San Giovanni alle Fonti, battistero probabilmente solo maschile dove secondo la tradizione il vescovo Ambrogio battezzò Agostino d’Ippona. Il battistero è stato individuato sotto il sagrato dell’attuale cattedrale e qui si trovano, incisi nel pavimento, i confini dell’antico battistero i cui resti, insieme a quelli della Basilica Vetus e di Santa Tecla, sono oggi visibili nell’interessante percorso di visita sotterraneo, in alcune vetrine della metropolitana e nel museo del Duomo.
Descrizione a cura di Sara Rigamonti dottoressa in Beni Culturali
Battistero di San Giovanni, Firenze - Progetto Storia dell'Arte
Professoressa sono a sciare...spero il video vada bene!!
Area Archeologica del Duomo di Milano
Area Archeologica del Duomo di Milano -
Già nel 1914 Ugo Monnet de Villard, interpretando alcuni rilievi di scavi del 1870, riconosceva nei resti di murature tardo-romane rinvenute davanti alla facciata del Duomo, proprio sotto il pavimento del sagrato, quanto rimaneva del battistero di San Giovanni alle Fonti.
I successivi scavi della Soprintendenza alle antichità, iniziati nel 1961, hanno riportato alla luce l’intero tracciato del battistero e le absidi di Santa Tecla.
Nel 1997, in occasione del XVI centenario della morte di Sant’Ambrogio, furono condotti ulteriori scavi, trovando interessanti manufatti murari e reperti archeologici che testimoniano il cristianesimo delle origini a Milano. Nel 387 d.C., nella notte della vigilia di Pasqua, Agostino riceveva il sacramento del Battesimo presso l’allora battistero di San Giovanni alle Fonti, voluto dal vescovo Ambrogio. L’edificio era parte dell’ampio complesso episcopale paleocristiano e poi medievale di Milano, che si estendeva su tutto lo spazio del Duomo e della piazza antistante e di cui oggi sono rimaste poche tracce.
La basilica paleocristiana
videolezione scolastica di Luigi Gaudio. Altro materiale didattico dell'autore su e Cerca altre videolezioni professionali di Luigi Gaudio su Newsletter con aggiornamenti all'indirizzo
Basilica di Sant'Ambrogio, Milano
Sottotitoli in italiano disponibili.
Breve storia ed analisi architettonica e degli interni della Basilica di Sant'Ambrogio a Milano, la chiesa madre del Romanico lombardo.
Montaggio, musiche e post-produzione NEXTMediastudio per Icosaedron S.n.c.
(C) 2013 Istituto Italiano Edizioni Atlas S.p.A.
BASILICA DI SANT'AMBROGIO, MILANO
La basilica di Sant'Ambrogio, il cui nome completo è basilica romana minore collegiata abbaziale prepositurale di Sant'Ambrogio, è una delle più antiche chiese di Milano e si trova in Piazza Sant'Ambrogio. Essa rappresenta ad oggi non solo un monumento dell'epoca paleocristiana e medioevale, ma anche un punto fondamentale della storia milanese e della chiesa ambrosiana. Essa è tradizionalmente considerata la seconda chiesa per importanza della città di Milano.
Travel to duomo.milan cathedral
Duomo di Milano Italian pronunciation:
Milan's layout, with streets either radiating from the Duomo or circling it, reveals that the Duomo occupies what was the most central site in Roman Mediolanum, that of the public basilica facing the forum. The first cathedral, the new basilica (basilica nova) dedicated to St Thecla, was completed by 355. It seems to share, on a slightly smaller scale, the plan of the contemporaneous church recently rediscovered beneath Tower Hill in London.[5] An adjoining basilica was erected in 836. The old octagonal baptistery, the Battistero Paleocristiano, dates to 335 and still can be visited under the Milan Cathedral. When a fire damaged the cathedral and basilica in 1075, they were rebuilt as the Duomo.[6]
Il BATTISTERO di SAN GIOVANNI IN FONTE nel VALLO DI DIANO ♥
Il Battistero di San Giovanni in Fonte, uno dei più antichi al mondo, è uno dei monumenti più interessanti del Vallo di Diano. Uno scrigno di storia, cultura e religiosità. L'unico al mondo che utilizza l'acqua battesimale attingendola direttamente dalla sorgente. Il sacramento del Battesimo assumeva quindi tutti i contorni di un vero e proprio miracolo della fede. Lì ha preso corpo l'entusiasmo dei primi cristiani del nostro territorio. Insomma un gioiello da visitare, vi aspettiamo.
Il Battistero di S. Giovanni in Fonte, ubicato alle porte del centro urbano di Padula, è uno dei monumenti più interessanti del Vallo di Diano. L’antico edificio paleocristiano ha sede in un sito ricordato nel Viarum libri di Cassiodoro, che nella prima metà del IV secolo era funzionario statale della regione. Nel libro VIII delle sue memorie egli ricorda anche la fonte su cui era stata costruita una vasca lustrale con sette gradini e l’episodio miracoloso che si verificava nella notte in cui i catecumeni assumevano il battesimo: alle parole del sacerdote l’acqua si gonfiava nella vasca fino a sommergerne i gradini, per poi tornare al livello normale una volta terminata la cerimonia. A tale racconto si lega verosimilmente il paragone della sorgente di Padula con il fiume Giordano, dove il Battista impartì il sacramento a Cristo.
Pur in assenza di fonti storiche, si può supporre che l’edificazione del Battistero risalga al V secolo e che sia da considerarsi legata all’evangelizzazione della zona operata da S. Prisco e da S. Paolino. La prima menzione dell’edificio, come Commenda di S. Giovanni in Fonte, compare per la prima volta nel periodo normanno, quando fu concesso da Ruggero II ai Cavalieri Templari, protettori dei luoghi sacri della Terra Santa. Ai primi del XIV secolo fu annesso al regio demanio, per essere poi, in epoca rinascimentale, privato della sua funzione di edificio di culto: nell’elenco delle chiese di Padula redatto nel 1498, il battistero infatti non compare. Esso non è menzionato neanche nei documenti della certosa di S. Lorenzo, la più autorevole istituzione religiosa della regione. La segnalazione dell’edificio agli studiosi avvenne alla fine dell’Ottocento, anche se studi approfonditi presero l’avvio solo alla metà del secolo successivo -quando ormai il Battistero era ridotto allo stato di rudere- contestualmente alla divulgazione della notorietà del sito.Interno - San Giovanni in Fonte
I restauri condotti tra il 1985 ed il 1987 hanno riportato alla luce una struttura architettonica piuttosto complessa articolata attorno ad un corpo centrale di forma quadrangolare, le cui mura, scandite da archi a tutto sesto, in origine erano probabilmente destinate a sorreggere una cupola. Al centro doveva trovarsi il fonte battesimale, mentre intorno c’erano vari ambienti collaterali, secondo una situazione complessiva assimilabile a quella del battistero di Sotero Superiore, nei pressi di Napoli.
Interno2 - San Giovanni in FonteImportanti ai fini della cronologia risultano essere i lacerti di affreschi rinvenuti nei pennacchi del corpo centrale, raffiguranti quattro volti, anche se lo stato di profondo deterioramento e la totale assenza di attributi non ne consentono un riconoscimento attendibile. Quel che ne rimane tuttavia, lascia intuire una robusta consistenza plastica riconducibile ad una compagine tardo-antica, mentre la resa a casco delle capigliature potrebbe essere letta come la citazione dei modelli imperiali caratteristici degli avori dei secoli VI-VII. I resti della decorazione del sottarco dell’abside si prestano altresì ad un confronto con gli affreschi della Grotta di Epifanio di S. Vincenzo al Volturno, ascrivibili ai primi del IX secolo. Ad un momento immediatamente successivo è forse riconducibile quanto rimane di un altro affresco del Battistero, raffigurante una Teoria di santi, in cui prevale una componente greco-bizantina vicina a quella che anima gli affreschi absidali dell’abbazia di Pattano.
Aquileia (UD) L'ERBA DI ATTILA, Basilica Paleocristiana
Aquileia (UD) L'ERBA DI ATTILA, Basilica Paleocristiana
NEL V SECOLO, QUANDO LE ORDE DEGLI UNNI DI ATTILA ARRIVARONO E DEVASTARONO L'ITALIA, PARTE DELL' ANTICO COMPLESSO DI AQUILEIA FU DISTRUTTO E NON PIÙ RICOSTRUITO.
TUTTAVIA QUELLO CHE RESTA DELLA BASILICA CON IL BATTISTERO È UN GIOIELLO ASSOLUTO.
IN QUESTA CITTÀ, 70 ANNI PRIMA DELL'ARRIVO DI ATTILA, ERA STATO CELEBRATO IL CONCILIO DI AQUILEIA PER METTERE AL BANDO L'ERESIA DI ARIO; ERA IL 381 ED ERA VESCOVO DI TUTTO IL NORD ITALIA AMBROGIO DI MILANO.
GIÀ NEL 325 NEL CONCILIO DI NICEA L' ERESIA ARIANA ERA STATA COMBATTUTA MA NON ESTIRPATA COMPLETAMENTE NELLA DOTTRINA CRISTOLOGICA.
RESTAVANO MOLTI VESCOVI CHE COME ARIO PREDICAVANO CHE DIO ERA CREATORE UNICO E CHE GESÙ, ESSENDO STATO CREATO, NON POTEVA ESSERE DIO STESSO.
Alle Fonti del Cristianesimo: Marcellianum, il Battistero di San Giovanni
Il Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte è situato a poca distanza dalla Certosa di San Lorenzo. Anticamente faceva parte del borgo di Marcellianum, che a sua volta dipendeva dalla Civita di Cosilinum (oggi Padula e non Sala Consilina come si potrebbe credere) nella regione della Lucania e dei Bruzii.
L'unicum di questo monumento è rappresentato dal fatto che la vasca battesimale, anziché essere riempita artificialmente o manualmente, come di solito avveniva negli altri edifici, riceveva l'acqua in maniera del tutto naturale in quanto realizzata su una sorgente: questo rende il San Giovanni di Marcellianum unico nel mondo della cristianità.
Mausoleo di Santa Costanza, 340-345
Lo straordinario Mausoleo di Costantina (figlia dell'imperatore Costantino), noto come Mausoleo di Santa Costanza, 340-345. E' parte del complesso monumentale di Sant'Agnese fuori le mura. #Roma
BASILICA DI SANT'AMBROGIO A MILANO VIDEO A 360
Buona visione e invito alla visita.
BASILICA DI SAN LORENZO (MILANO, ITALY)
La Basilica di San Lorenzo di Milano è una basilica paleocristiana edificata in età romana e più volte rimaneggiata nel corso dei secoli. E' una delle chiese più antiche, importanti e famose di Milano. Fu eretta tra la fine del IV e l'inzio del V secolo. La datazione esatta è dubbia, come lo sono il committente e le circostanze della sua fondazione. Secondo alcuni studiosi San Lorenzo va fatto coincidere con la Basilica Portiana, fatta edificare dall'Augusto d'Occidente (Valentiniano I, o Valentiniano II) a favore del vescovo milanese Aussenzio (355-372) di fede ariana. Se ciò fosse vero, San Lorenzo sarebbe antecedente alla fondazione delle quattro basiliche ambrosiane. A favore di questa tesi è il fatto che la Basilica Portiana, citata in molte fonti che riportavano la lotta di Ambrogio per sottrarla agli ariani, non è mai stata identificata con certezza dagli archeologi. Una seconda tesi fa datare la fondazione della chiesa a un periodo posteriore tra il 390 e il 402 e attribuisce la commissione a Teodosio I, o Stilicone. I fautori di questa tesi si dividono sulla funzione dell'edificio: per alcuni una basilica imperiale che ribadisse il ruolo di Milano come capitale d'Occidente, in rivalità con Roma e Costantinopoli, per altri un mausoleo per la dinastia teodosiana. Ciò che è certo è che alla sua costruzione la Basilica era il più grande edificio a pianta centrale dell'Occidente. La dedica del tempio a San Lorenzo martire è attestata solo dal 590, quando Milano era già sotto dominio longobardo. Le colonne di San Lorenzo, situate di fronte alla basilica di San Lorenzo in corso di Porta Ticinese, rappresentano uno dei rari reperti romani di Milano insieme ai pochi resti dell'anfiteatro, del teatro, delle terme erculee, del circo e di poche altre tracce della Milano imperiale. Si tratta di sedici colonne in marmo con capitelli corinzi, che sostengono la trabeazione che fu di un edificio romano risalente al III secolo, probabilmente delle grandi terme volute dall'imperatore Massimiano. Le colonne vennero trasportate nell'attuale locazione nel IV secolo a completare la nascente Basilica di San Lorenzo. Appoggiati alla basilica vi sono altri corpi, tra cui notevole è la cappella di Sant'Aquilino con mosaici di età romana. La retrostante Piazza Vetra fu invece per vari secoli il luogo dove venivano eseguite le sentenze capitali dei condannati a morte ed i roghi delle presunte streghe.