EX COTONIFICIO AMMAN, PORDENONE
Questo enorme cotonificio fu realizzato nel 1875 da Alberto Amman che lo doto' degli Impianti meccanici a funzionamento elettrico del tempo .
Discendente di una agiata Famiglia Austriaca di origini ebraiche, fu il precursore in Italia della manifattura cotoniera.
Le attività produttive nacquero agli inizi degli anni '90 ed ora, dopo essere stato lasciato in stato di abbandono, è abitato da senzatetto (nella parte del camino).
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Epic Unease di Kevin MacLeod è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (
Fonte:
Artista:
Cotonificio Amman
La torre di questo cotonificio a colpo d'occhio mi ricorda l'entrata del campo ci concentramento di Auschcwitz, fu fondato nel 1875.
Musica di: Alva Noto & Ryuichi Sakamoto
Ex cotonificio Raetz Makò
Questo cotonificio è un affascinante complesso architettonico, è una soddisfazione girarci attorno, e osservare le varie angolazioni attraverso le finestre, una particolarità che mi ha colpito in un locale sotterraneo è quella scala ceca che termina nel solaio, la stessa cosa l'ho riscontrata in un altro edificio, non sarà per caso opera o modifica del stesso costruttore?....
Musica di: Alva Noto & Ryuichi Sakamoto
Migranti bivaccavano nell'ex cotonificio di Pordenone, edificio sgomberato
Nell'ambito dell'azione di monitoraggio e controllo del territorio per tutelare la sicurezza, la Polizia, in collaborazione con la Polizia locale, ha fatto sgomberare l'ex cotonificio Amman di Pordenone, al cui interno bivaccava una decina di immigrati di varie nazionalità.
ex cotonificio Raetz/Makò
cordenons (pordenone, italy).
Un futuro masterplan per l'ex cotonificio Makò
Si riaprono le porte di uno dei più bei complessi industriali mai realizzati in regione e sopravvissuti all'abbandono e all'incuria, l'ex cotonificio Makò. Un gruppo composto da professionisti, docenti universitari e un rappresentante dell'Audis, associazione nazionale sul recupero delle aree dismesse, ha visitato il Makò la mattina del 19 giugno per avere gli strumenti operativi utili ad affrontare un workshop e una presentazione al pubblico serale sul percorso da intraprendere per la riqualificazione dell'ex cotonificio. Abbandonati dal 1990, i vari edifici che compongono l'area, sorti agli inizi del '900 in prossimità delle sorgenti del Noncello, presentano tutt'ora caratteristiche architettoniche di elevatissimo pregio a cui il nuovo cda della società Stu Makò(Società di Trasformazione Urbana) vuole dare finalmente l'opportunità di riprendere vita. Da qui dunque l'inizio di una fase di studio e ricerca, ma anche di riapertura al pubblico che dopo molti anni può finalmente varcare i cancelli e riappropriarsi di un luogo così importante per la storia economica, ma anche sociale del territorio di Cordenons e non solo. I cotonifici infatti, hanno caratterizzato buona parte del paesaggio industriale pordenonese (Cotonificio Amman, il Belaz Fratelli e & Blanch a Torre di Pordenone) grazie proprio alla presenza del Noncello, che ha permesso, all'epoca, la produzione di energia idroelettrica per il funzionamento delle macchine.
Cotonificio Amman di Pordenone #bebopyourworld #italia
Cotonificio Amman (riprese con drone + foto interne)
EX COTONIFICIO CO.SAR (COTONIFICIO SARDO)- Abandoned Cotton Factory in Sardinia (URBEX ITALIA)
In questa puntata io e il Pink Fluffy Unicorn (Marco non era con noi) vi portiamo all'ex CO.SAR, ossia il cotonificio sardo ormai abbandonato.
Nel Marzo 2017 sono stati stanziati più di 3 milioni di Euro per la sua riqualificazione...staremo a vedere se verrà riqualificato o meno.
Se volete saperne di più potete visitare la mia pagina Facebook, Wordpress e Instagram
o vedere anche il video di Marco sul suo canale
IL NOSTRO GRUPPO FB URBEX 4 PASSION
pordenone cotonificio : CittàFantasma
Cotonificio Cantoni - Saronno (VA) - esplorazione
COTONIFICIO CANTONI - SARONNO (VA)
Il nucleo originario del Cotonificio Cantoni fu una filatura aperta nel 1828 a Legnano (MI).
Il 2 ottobre 1830 vennero collaudati gli impianti sorti lungo l'Olona che utilizzavano, per muoversi, la forza motrice del fiume.
L'attività era semi artigianale ed era di proprietà di Camillo Borgomanero, ma da un documento del 1835 risulta che era socio dell'impresa anche Costanzo Cantoni.
Nella metà del 19° secolo, durante la seconda rivoluzione industriale, l'attività artigianale si trasformò in un'azienda vera e propria e la Cantoni fu la prima azienda italiana ad essere trasformata in società per azioni e a venire quotata alla Borsa di Milano, dove restò fino al 1998.
Negli anni '70 del 19° secolo, mentre il cotonificio si ingrandiva acquistando nuove proprietà, la parte di azienda posseduta da Ernesto De Angeli e Giuseppe Frua si distaccò dalla Cantoni e fu denominata De Angeli/Frua, che comprendeva cotonifici e stamperie.
I primi stabilimenti erano situati a Milano, Legnano e Aglié (TO). Poco tempo dopo la ditta comprò la Stamperia a macchina Zerbi di Saronno, convertendola in una tintoria e stamperia di tessuti.
Durante i primi anni del 20° secolo la De Angeli/Frua diventò famosa in tutta Europa per la produzione di tessuti colorati, avviata nel 1906.
Venivano prodotti tessuti in cotone, seta, taffetà e satin e la ditta esportava merci in tutta Europa, facendo concorrenza ai più rinomati tessuti di produzione britannica.
Dopo la prima guerra mondiale, la De Angeli/Frua fu una delle prime aziende in Italia a prendere iniziative di carattere sociale a favore dei suoi dipendenti, costituendo fondi sociali e costruendo scuole, asili e contribuendo all'edificazione di nuovi ospedali.
Contemporaneamente cominciò la produzione di fibre artificiali, che comportò un breve calo di vendite, causato dalle tecniche ancora sperimentali che fecero diminuire la produzione.
Nonostante questo, durante gli anni '30 furono acquisite o edificate nuove fabbriche a Omegna (VB), Ponte Nossa (BG), Gerenzano (VA) e Roè Volciano (BS) e tra tutti gli stabilimenti la De Angeli/Frua dava lavoro a oltre 11.000 dipendenti.
A causa di scelte di gestione sbagliate e della concorrenza sempre più agguerrita, negli anni '50 cominciò il declino della De Angeli/Frua, con il ridimensionamento o la cessazione dell'attività degli stabilimenti.
Quello di Agliè fu ceduto all'Olivetti nel 1953.
Negli anni '60, la crisi del decennio precedente portò alla chiusura definitiva: gli stabilimenti di Ponte Nossa e Saronno furono ceduti al Cotonificio Cantoni di Legnano nel 1968, che così entrò in possesso di strutture che furono della ditta che si era distaccata proprio dalla stessa Cantoni un secolo prima.
La Cantoni trasferì nella sede di Saronno i macchinari per la stampa e la tintura dei tessuti.
Nel 1984 la Cantoni fu acquistata da Fabio Inghirami. La nuova proprietà chiuse il reparto di filatura della fabbrica legnanese, nucleo originale di tutto il cotonificio e tentò di indirizzare la produzione verso tessuti più ricercati.
Nonostante questo tentativo di salvare l'azienda, lo stabilimento legnanese chiuse nel 1985.
La Cantoni continuò a stampare tessuti per conto terzi a Saronno, dal 1984 come Cantoni Finiture Tessili.
Dopo una ventina di anni di questa attività, nel 2002 chiuse anche lo stabilimento di Saronno, abbandonato a causa degli alti costi di gestione causati da un calo di vendite che continuava dagli anni '70.
Attualmente lo stabilimento è in stato di degrado, abitato da numerosi senza tetto.
Nell'aprile 2018 è stata demolita la centrale termica e tra luglio e ottobre ci sono stati alcuni lavori di bonifica.
Nonostante questo, amianto e altre sostanze tossiche sono ancora presenti all'interno dell'ex complesso industriale, i senza tetto continuano a viverci e nessuna proposta per il recupero è mai stata realizzata.
TUTTE LE FOTO:
URBEX & MYSTERY:
MARCO PATANIA: -
TOOSPEED MUSIC: -
Cotonificio Amman di Pordenone (drone preview)
Riprese aeree con Parrot Bebop Drone del Cotonificio Amman di Pordenone.
Esplorazione al cotonificio Olcese
In questa esplorazione vado a visitare l'intero cotonificio, ma in prevalenza i sotterranei, non so a cosa servisse tutto quel complesso, il fiume, la passerella, corsi d'acqua, e poi l'interno della ciminiera.
Musica di: Uzbazur
Pordenone, grande riqualificazione di Torre e San Valentino
Il sindaco Alessandro Ciriani e l'assessore Cristina Amirante illustrano finalità, tempi e articolazione dei cantieri. Lavori al via a febbraio 2019 su via San Valentino.
Ex Cotonificio
Una volta nelle fabbriche si viveva, si lavorava, si dormiva e chissà se si riusciva anche a sognare dopo tutta quella fatica.
Probabilmente poco e male.
Insomma, una vita tra polvere, macchinari e rumori.
Un viaggio all'interno di un cotonificio abbandonato, dismesso da molti decenni.
Video: Sir Cage
Musica: Soil - Halo
Ex complesso industriale tessile 1934 - 2003
Musica di: Megaptera
[Urbex]: DENTRO UN CAMPO DI BATTAGLIA..Colonia di Pordenone
la meta di oggi è ex un colonia estiva, di quelle dove i bambini venivano ospitati per trascorrere le vacanze, l’edificio che abbiamo di fronte è piuttosto grande ed è disposto su tre vasti piani. Una volta al suo interno, notiamo subito una cosa piuttosto particolare, in questo luogo giocano o perlomeno giocavano a softair, vorremmo precisare che questo non è il primo luogo che esplorandolo scopriamo un campo giochi di battaglia e possiamo appunto affermare che questo genere di location non è tra le nostre preferite, in questo caso però la cosa ci fa riflettere: l’ironia della sorte ha portato questa struttura ad esser prima, nei giorni splendenti della sua attività, un posto di gioco per bambini, poi, dopo l’abbandono, ad esser un posto di gioco per adulti.
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Riprese eseguite con videocamera Canon legria hf-m56
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Cotonificio Triestino a Monfalcone
Immagini del Cotonificio Triestino a Monfalcone abbattimento . Editing del montaggio originale di Corrado Mania' fatto da Maurizio Carraro per ERAtv .
Ex colonia marina Pordenone
Più che una colonia mi sembra un centro operativo di una base militare, stanze con porte chiuse contenenti chissà cosa, dalle scritte nei muri pareva che non scherzassero mica tanto....o sarà passato qualcun altro per incitare l'evento? un gioco con un spirito davvero sarcastico!
E' il Softair, è una attività che simula delle azioni belliche, l'attrezzatura ad aria compressa sono riproduzioni simili armi da fuoco.
Ma quei due fori nei vetri che si vedono al minuto 3:48 non mi sembra siano state fatte da armi ad aria compressa.
Musica di: Nathan Grigg
Esplorazione ex cotonificio (Giorno 1)
Salve ragazzi.
Questo è il mio primo video.
Cercherò di iniziare una serie di esplorazione di luoghi abbandonati ogni domenica.
Se volete indicarmi alcuni luoghi i suggerimenti sono bene accetti.
Oltre a questo pensavo di portarvi anche delle creepypasta (giusto per restare in tema).
Spero che il video vi piaccia e...che dire?
Buona visione.
-The Lost One-
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