Approfondimento. Bitonto, inaugurato il nuovo museo diocesano
Arte e fede, un connubio inscindibile che diventa anche conoscenza della storia del territorio. A Bitonto torna a nuova vita il mudeo diocesano cittadino, ospitato in quello che fu il seminario vescovile all'interno del centro storico. Un patrimonio per la città, inaugurato dal segretario generale della CEI Monsignor Stefano Russo insieme all'arcivescovo di Bari e Bitonto monsignor Francesco Cacucci.
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‘Vietato non toccare’ le opere d’arte al Castello Svevo di Bari
Per una volta sulle opere d’arte c’è scritto “Vietato non toccare”. Almeno a Bari, al Castello Svevo - sito del Polo Museale della Puglia - che ha aderito alla iniziativa del Ministero per i beni culturali per celebrare la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità. Una giornata in cui le giovani del servizio civile nazionale dell’Unione italiana ciechi di Bari, hanno imparato ad avvicinarsi alla sezione tattile della Gipsoteca, dedicata ai disabili visivi, imparando l’utilizzo degli ausili tiflodidattici. Un modo per consentire la fruizione dell’arte, non con la vista ma grazie agli altri sensi, come spiega l’ideatrice del progetto, Elisa Nudo, del Polo museale della Puglia.
Con questa iniziativa il Castello Svevo mira alla “promozione dei diritti, all’integrazione, all’abbattimento delle barriere sociali per favorire la più ampia accessibilità dei musei e dei contenuti della cultura da parte di tutti”. Di qui, il coinvolgimento delle ragazze del servizio civile nazionale.
Museo Diocesano Molfetta
Attualmente dislocato su tre livelli lungo una superficie di 1500 mq, il Museo Diocesano di Molfetta prevede al piano terra la possibilità di ammirare la sezione archeologica che raccoglie sia materiale preistorico di Età Neolitica che di Età preromana; la galleria dei paramenti liturgici che rivelano l'evolversi del gusto e delle tipologie tessili e decorative dal XVII alla fine del XIX secolo; il lapidarium che custodisce i frammenti erratici provenienti dall'antico Duomo di Molfetta, dalle chiese e dall'arredo urbano; le due sale della statuaria che ospitano le antiche statue della Settimana Santa molfettese ed una raccolta di reliquiari a busto in legno dipinto, risalenti al Seicento. Al primo piano s'impone la monumentale Biblioteca del Seminario Vescovile, realizzata tra il 1837 e il 1844, che attualmente custodisce circa 47 mila opere, compresi manoscritti, incunaboli e cinquecentine ed alcuni testi a stampa risalenti al Seicento e Settecento. A completare il percorso è la Pinacoteca nella quale sono esposte opere comprese tra il XVI e XVIII secolo, a firma di grandi artisti quali Marco Cardisco, Francesco Cozza, Bernardo Cavallino, Corrado Giaquinto, Nicola Porta ed altri della scuola napoletana. Di non poco interesse sono anche la Sala del Tesoro che espone apparati e vasi sacri per la liturgia; la sezione della Scultura contemporanea dell'artista molfettese Vito Zaza; l'antica Cappella del Collegio dei Gesuiti, oggi Auditorium, riprogettata nell'800 dall'arch. de Judicibus e arricchita dai dipinti murali di Michele Romano.
museodiocesanomolfetta.it info@museodiocesanomolfetta.it T. 348 4113699
Saluti del Presidente del TAR - Puglia - Bari - Corrado Allegretta
TG 01-06-09: BARI, UNA MOSTRA PER I 160 ANNI DELLA CHIESA DI SAN FERDINANDO
Foto d'archivio, dipinti della seconda metà dell'800 e persino una statua di santa Filomena del 1845 ricoperta da un vestito ricamato in oro. Oggetti di valore inestimabile che raccontano, in una mostra, i 160 anni della chiesa di San Ferdinando di Bari. L'esposizione è stata allestita nella sala della confraternita di Santa Maria Goretti restaurata per l'occasione. Oltre ad alcuni calici e reliquiari nella mostra spiccano due dipinti della metà dell'800 del pittore barese Nicola Zito e un altro di fine '600 di origini napoletane. Di rilievo anche una sezione documentaria con cartoline d'epoca e altro materiale curato nei dettagli dalle storiche d'arte Sofia Di Sciascio e Angela Melpignano. Un percorso storico per descrivere come è cambiata la chiesa nel cuore di Bari e non solo da un punto di vista storico e architettonico.
Servizio di Annadelia Turi.
Mistretta - i musei.mpg
Dal documentario realizzato da Pippo Galipò per l'emittente televisiva messinese Onda TV.
Mistretta dispone di n. 3 musei:
1) il MUSEO CIVICO POLIVALENTE: ubicato nei locali del Palazzo Mastrogiovanni Tasca comprendente in atto una sezione storico artistica (dipinti e statue proveniente da siti monastici locali e pergamene aragonesi della città di Mistretta) ed una sezione archeologica (centinaia di reperti provenienti dalla zona del Castello e del centro storico)
Le raccolte e le collezioni costituiscono un prezioso corpus archeologico e storico-artistico presente nel circuito museale regionale, nazionale ed internazionale.
2) il MUSEO REGIONALE DELLE TRADIZIONI SILVO-PASTORALE G. COCCHIARA ubicato nei locali di Via Libertà n. 186 (Enti partenrs: il Comune di Mistretta, La Regione Siciliana ed il Parco dei Nebrodi) del quale fanno parti numerose sezioni fra cui quelle documentanti i cicli produttivi, le attività lavorative e artigianali, nonché le forme complessive di cultura materiale espresse nei contesti agro e silvo-pastorale che in esso si vogliono documentare e rappresentare .
A corredo dei materiali vi sono pannelli didattici, modellini in scala di strutture produttive tradizionali. L'intero percorso è organizzato attraverso postazioni multimediali che consentono una ampia fruizione del patrimonio esposto.
3) il MUSEO DELLA FAUNA ubicato nei locali del palazzo Loiacono-Portera ospita centinaia di preparati tassidermici provenienti, in larga parte, dalla storica collezione Giambona, acquisita negli anni dall'Ente Parco dei Nebrodi. Il percorso espositivo parte dalla presentazione di alcune specie fossili e le specie più significative del territorio siciliano e si sofferma, in ultimo, sull'avifauna caratteristica dell'area protetta. Accanto alle teche espositive, inoltre, numerosi pannelli consentono al fruitore di acquisire le necessarie informazioni scientifiche su ogni singola specie.
Il Museo diocesano -- Sito in Via A. Salamone conserva paramenti sacri, pitture, sculture, argenti, preziosi mosaici provenienti dalla Chiese di Mistretta.
I presepi di don Giulio
12PORTE - 15 gennaio 2015: Andiamo alla badia Santa Maria in Strada perché don Giulio Malaguti è orgoglioso di mostrarci la sua sempre più ricca collezione di presepi.
ENZO PRINCIGALLI - Candidato sindaco - Canosa di Puglia - 2017
Princigalli Vincenzo 56 anni avvocato
Ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bari in data 16.3.1985 seguendo l’indirizzo in diritto del lavoro.
Il 9.6.1989 ha conseguito l’abilitazione alla professione forense
Il 20.7.1995 ha conseguito la iscrizione all’Albo degli Avvocati
Dal 1992 sino alla soppressione nel 2000 del relativo Ufficio ha ricoperto, su designazione del Presidente della Corte d’Appello di Bari, la carica di Giudice Conciliatore di Canosa.
Il 22.11.2001 ha conseguito la iscrizione all’Albo Nazionale degli Avvocati Cassazionisti.
Ha svolto attività professionale, maturando notevole esperienza nel settore creditizio, bancario e assicurativo, nonché nell'ambito del diritto civile, amministrativo e penale.
In data 8.3.1999 la Commissione Giudicatrice del Pubblico Concorso espletato dal Comune di Canosa gli ha conferito la idoneità alla qualifica dirigenziale ed al profilo professionale di Dirigente del Settore Segreteria Generale e Servizi Socio Scolastici
Il 3.10.2000 la II^ Commissione Consigliare Permanente della Regione Puglia lo ha nominato all’unanimità Esperto in seno alla Commissione Statale di Controllo presso la Regione Puglia.
Ha svolto in Canosa le funzioni di membro della Commissione Edilizia Comunale motivando in quella sede il parere contrario all’insediamento in zona Tufarelle di ulteriori impianti di smaltimento poi integralmente recepito in sede giurisdizionale dal Consiglio di Stato.
Ha svolto le funzioni di Consigliere Comunale di opposizione all’Amministrazione di Centrodestra e di Assessore alla Polizia Municipale, sicurezza e controllo del territorio.
E’ stato Presidente del Consiglio di Circolo Scolastico.
Nel 2009 è stato nominato quale membro del Comitato Scientifico della Camera Penale di Trani.
Nel settembre 2009 il Ministero della Giustizia lo ha nominato membro della IV^ Commissione Giudicatrice per gli esami di Stato di Avvocato.
Da maggio 2010 a marzo 2015 ha svolto l’incarico di Presidente del CdA della Banca di Credito Cooperativo di Canosa Loconia e di componente del Consiglio di Amministrazione della Federazione delle Banche di Crecito Cooperativo di Puglia e Basilicata.
Nel 2008 Consulente Legale del SIAP Sindacato Italiano Appartenenti Polizia Sezione di Canosa. Dal 2015 è Vice Presidente della Fondazione Archeologica Canosina, Vice Direttore del Museo Diocesano dei Vescovi di Canosa, Vice Presidente dell’Associazione Ponte Romano, socio dell’IDAC e dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato sezione ANPS Bitetto e Socio Donatore Effettivo della FRATRES ricevendo il 26.2.2011 attestato di riconoscenza “per il concreto e meritevole gesto di altruismo, fattiva espressione di solidarietà sociale nell’ambito delle attività del Gruppo”
E stato relatore per la Camera Penale di Trani su tematiche di diritto processuale penale e Docente al Master di Diritto Penale d’Impresa presso l’Università degli Studi di Bari per l’anno accademico 2014-2015.
E’ socio dei Giuristi Cattolici di Trani e del Rotary Club di Canosa di cui è stato Presidente nell’anno sociale 2004/2005 ricevendo due volte la Paul Harris Fallow massima onorificenza rotariana e nel 2005 il Premio Distrettuale per “la sua eccellente attività di servizio nel celebrare il Rotary e i suoi obiettivi di pace e comprensione internazionale”.
Reggio Calabria: il fascino del sacro
La troupe di Itinera vi porta alla scoperta dei tesori conservati nel museo diocesano di Reggio Calabria. Un servizio di Gaetano Rizzo, immagini di Leonardo Sorrentino.
Contempliamo il presepio - Mostra d'arte e presepi al Museo dei Cappuccini di Genova
CONTEMPLIAMO IL PRESEPIO.
La bellezza di Maria nell’arte
da sabato 3 dicembre 2016 a giovedì 2 febbraio 2017
MUSEO BENI CULTURALI CAPPUCCINI DI GENOVA
Viale IV Novembre, 5 - Passo Santa Caterina Fieschi Adorno 16121 Genova
ingresso da Via Bartolomeo Bosco (dietro Palazzo di Giustizia)
Orari: dal martedì alla domenica 14.30-18.00 - giovedì 10.00/13.00 – 14.00/18.00
info: sito internet: bccgenova.it
tel: 0108592759
Hidetoshi Nagasawa Torrione Passari Molfetta BA
Torrione Passari, Molfetta (BA)
Fino al 30 marzo 2014
Comunicato:
Hidetoshi Nagasawa fino al 30 Marzo
Torrione Passari - Molfetta (BA)
La personale di Hidetoshi Nagasawa, visto il grande afflusso di partecipanti e l'importanza delle opere realizzate presso il Torrione Passari, grazie al Comune di Molfetta, è stata prorogata fino al 30 Marzo 2014. La mostra a cura di Giacomo Zaza con il coordinamento artistico di Michela Casavola, espone tre grandi installazioni site-specific, frutto di un intenso e singolare lavoro tra l'artista e un gruppo di artigiani e tecnici locali. Promossa dalla Regione Puglia, Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo e dal Comune di Molfetta, è ad ingresso gratuito, visitabile tutti i giorni negli orari: 10.00 -- 13.00 / 17.00 -- 20.30.
Al Torrione Passari, nella sala d'ingresso, sarà possibile vedere il video del Gruppo Farfa che traccia un ritratto poetico dell'artista durante i giorni di permanenza a Molfetta. Il video fornisce un importante aiuto per la comprensione dell'articolato lavoro di allestimento. Inoltre, attraverso la lettura del testo di Pietro Marino, dedicato ai 10 anni di attività, ci si potrà documentare sul percorso espositivo dello spazio.
Annullare il peso della massa scultorea non significa per Hidetoshi Nagasawa rinunciare all'impatto dei materiali, anzi l'artista predilige i volumi, a volte imponenti, per creare un'atmosfera di sospensione spazio-temporale, un effetto di equilibrio instabile costretto a possibili oscillazioni. Tale instabilità rimanda all'universo imprevedibile in cui si iscrive la vita.
In Nagasawa prevale l'incorporeo e il carattere enigmatico. Le creazioni plastiche raggiungono un versante imperscrutabile, una dimensione di dormiveglia. In esse ha inizio una esperienza sensibile prossima sia alla materia che allo spirito, in complicità con l'invisibile. L'opera diventa un dispositivo per l'esercizio del pensiero e della contemplazione metafisica. Nel Torrione Passari di Molfetta, l'evento prodigioso appare nella prima opera, Un altro orizzonte, dove una lunga trave di legno orizzontale, unita ad un'altra trave verticale incuniata tra il pavimento e il soffitto, regge all'estremità due cubi di ferro 80x80cm. La pesante trave lunga 7 metri, è incastrata in un grande anello in ferro intorno alla trave verticale, e si sostiene mediante un gioco di spinte. L'opera dichiara subito un mondo strutturato da elementi interdipendenti, dove l'interdipendenza è consentita e garantita dal fatto che gli elementi sono privi di presenza autonoma, e scorrono tra polarità opposte e complementari.
Mentre Spirale nel cielo, installata nella sala circolare del Torrione, esprime un senso di movimento vorticoso e di impermanenza, sempre nell'ambito di una dimensione antigravitazionale. In essa si fa evidente una rotazione elicoidale, una sorta di spirale pentagonale i cui rapporti matematici partono dal numero 5.
Per il fruitore la sensazione è quella di un guardare obliquo, indiretto, un'osservazione yin, che scivola in una dimensione di dormiveglia, una dimensione in bilico tra il sonno e la veglia. Da qui ha inizio il viaggio nella profondità del tempo zero, una profondità intrisa di percezioni consce e inconsce, calibrate dal proprio spirito e dal proprio soffio.
Forze antagoniste di compressione e di espansione centrifuga sottostanno anche all'opera Vento di tempo zero. Qui, strette tra due pareti, tre sezioni di un tronco si sostengono nello spazio per spinta ad incastro, e da un incastro scende un grande foglio in piombo. La distribuzione dei pesi eredita il principio costruttivo della chiave di volta: le travi orizzontali simili ad architravi, sostengono il foglio di piombo. Tale meccanismo di azione-reazione dove le forze si oppongono e si combinano, in un rapporto di spinte e controspinte, trasmette una imponderabilità mitica. (Giacomo Zaza)
Direzione: Giacomo Zaza
Coordinamento artistico: Michela Casavola
Luogo espositivo: Torrione Passari -- via S.Orsola 13, centro storico - Molfetta (Bari)
Proroga Mostra: fino al 30 Marzo 2014
Orari apertura: tutti i giorni ore 10.00 -- 13.00 / 17.00 -- 20.30
Ingresso libero
Organizzazione e segreteria: Associazione Culturale Artistica
tel: 800.017383 e-mail: leo.mezzina@libero.it
Il restauro dei dipinti di Moretto e Savoldo esposti a Brescia e la collezione UBI Arte
La Madonna col Bambino e San Rocco di Alessandro Bonvicino detto il Moretto e il Riposo durante la fuga in Egitto di Giovanni Gerolamo Savoldo, entrambi della collezione di UBI Banca, saranno esposti, grazie a un accordo con la Fondazione Brescia Musei, nella Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, che riaprirà il 17 marzo, dopo 9 anni di lavori di restauro:
Le interviste ad Antonella Crippa, curatrice responsabile della Collezione UBI Banca, e Delfina Fagnani, restauratrice.
Le tele faranno parte del percorso espositivo della sezione cinquecentesca del museo che, con la pittura bresciana del Rinascimento, costituisce il cuore del percorso espositivo.
In occasione del prestito, le tele sono state sottoposte ad un intervento di manutenzione straordinaria e di restauro, che si è appena concluso.
Questa iniziativa è solo uno tra i molti progetti di valorizzazione della collezione UBI Banca che, grazie alla fusione di più di 15 raccolte che derivano da numerosi istituti di credito e dalla recente acquisizione di 3 banche nel centro Italia, negli ultimi mesi ha assunto una dimensione decisamente significativa e una rilevanza nazionale.
Rendere le collezioni sempre più fruibili e, allo stesso tempo, potenziare le partnership con i centri di cultura e i musei del territorio, è uno tra gli obiettivi di UBI Banca che considera l’arte uno strumento di sviluppo culturale e sociale.
Si arricchisce il Polo Museale di Conversano aperta Santa Chiara
Riaperta ai fedeli e al pubblico, l’antica chiesa del monastero di Santa Chiara in Conversano.
il manufatto fa parte del monastero omonimo ubicato all’interno dell’antica cinta muraria …oggi via porta antica della città e fu edificato nel 1557 per volere dei conti Acquaviva d’Aragona.
Alle sue origini, il monastero ospitava le suore francescane che hanno avuto in esso la loro sede fino alla chiusura del convento, che avvenne nel 1901 per ordine governativo.
Le monache francescane …che erano rimaste in tre, chiesero di passare al monastero di San Benedetto e quindi l’ordine delle suore Francescane dovette a quel punto, …scomparire dalla città.
Il restauro è stato curato dall’architetto Gianni Manco, i lavori hanno contribuito a mettere in risalto anche …in questa circostanza, l’immenso patrimonio artistico e monumentale di cui la città di Conversano è dotato.
la cerimonia, si è svolta giovedì 17 marzo alle ore 18.00 presenti, oltre al numerosissimo pubblico accorso per l’occasione, il vescovo Mons. Domenico Padovano, il sindaco della città di Conversano Giuseppe Lovascio, Mons. Vito Fusillo vicario della diocesi e l’arciprete della cattedrale Mons. Felice Di Palma.
Continua così l’ampliamento dell’immenso Polo Museale di cui la città va orgogliosa di possedere
Santa Chiara con i suoi suggestivi ambienti recuperati, si aggiunge quindi … anche per la sua bellezza e unicità, alle migliaia di chiese Italiane che contribuiscono e alimentano l’industria Culturale Italiana
valorizzando i meravigliosi Borghi di Puglia.
Allestita per l’occasione nella chiesa e nei locali storici adiacenti, una mostra con tele e opere d’arte, già in precedenza esistenti all’interno della chiesa..
Il video che vi mostriamo rende l’idea della “qualità del lavoro” svolta per il recupero e la ristrutturazione degli ambienti.
I Presepi di Don Gianni Pozzi
Don Gianni Pozzi Parroco del Santuario della Madonna delle Grazie di Pavia, tutti gli anni espone dietro all Altare una collezione di presepi di tutto il mondo.
Finanzaoperativa.com - PF Expo: un tour tra documenti finanziari storici con La Francaise
Come sono nate le banche? Chi ha emesso il primo debito di Stato? e la prima banconota? Alex Ricchebuono, Responsabile per il Sud Est Europa di La Francaise AM ci guida nella sua collezione personale di documenti d'epoca per una mostra attraverso la storia della finanza italiana, dagli Stati preunitari all'euro, presentata durante l'ultima edizione del PF Expo. Il video è introdotto dal Country Head Marco Peri. di Floriana Liuni
AMERIGO - l'orientamento in un mare di opportunità
AMERIGO
l'orientamento in un mare di opportunità
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GIOCHI DEL MEDITERRANEO in Turchia: SOGGIORNOStudio completamente gratuito, ospiti di Kinder+Sport, per 5 studenti e 2 professori
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COSA SI FA DURANTE IL SOGGIORNO AL COLORCampus
Un'intensa esperienza da vivere a Loano (SV), sul mare della Riviera Ligure, dove si svolgono:
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Elabora una tua idea inedita in esclusiva per COLOR YOUR LIFE per divulgare la conoscenza e rendere attrattiva questa professione (testi: saggio breve, articolo, intervista, report, testimonianza storica o racconto che non superino i 40.000 caratteri spazi inclusi; opere grafiche es: fumetti, loghi, racconti illustrati, disegni, dipinti, manifesti pubblicitari 70×100, volantini 30×30; opera plastica; prodotto multimediale o audiovisivo es:video, spot pubblicitario ecc. non superiore a 5 minuti di durata; progetto per francobollo o moneta; sito web; fotografie o immagini correlate fra di loro; testi poetici, teatrali; canzoni corredate da testo musicale).
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Referenti del Bando: Flavia De Vincenzi e Giorgio Benussi
Per dubbi e chiarimenti scrivi a: amerigoinfo@coloryourlife.it
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A Napoli inaugurata l'attesa mostra Pompei@Madre. Materia Archeologica
La mostra “Pompei@Madre. Materia Archeologica”, a cura di Massimo Osanna e Andrea Viliani con il coordinamento di Luigi Gallo per la sezione moderna, è stata inaugurata sabato 18 novembre alla presenza del Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini e del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. La mostra si basa su un rigoroso programma di ricerca risultante dall’inedita collaborazione fra Parco Archeologico di Pompei e il Madre-Museo d’arte contemporanea Donnaregina di Napoli, il museo di arte contemporanea della Regione Campania. L’esposizione è concepita come un viaggio nel tempo e nello spazio, come un dialogo fra più di 400 straordinari (ma poco conosciuti e raramente esposti) materiali archeologici di provenienza pompeiana e le opere di oltre 90 fra artisti e intellettuali moderni e contemporanei: da scrittori come Goethe e Stendhal ad artisti come Warhol e Rauschenberg, dalle ceramiche della Real Fabbrica di Capodimonte ai progetti di architetti come Le Corbusier, dagli strumenti di lavoro e dalle foto d’epoca che documentano le varie campagne di scavo fino alle sperimentazioni delle ultime generazioni. La sezione della mostra al terzo piano del Madre sarà visitabile fino al 30 aprile 2018; quella all’ingresso e al primo piano, invece, fino al 24 settembre 2018.
Urbex Ex ospedale psichiatrico infantile di Aguscello Ferrara
ex Ospedale Psichiatrico Infantile di Aguscello, uno stabilimento di proprietà fino ai primi anni 70 della Croce Rossa ed adibito appunto a manicomio infantile.
Leggenda urbana,edifici abbandonati,lasciati a se stessi,le indagini sono condotte senza asportare,imbrattare,provocare danni. Urban legend, abandoned buildings, left to themselves, the surveys are conducted without remove, deface, damage.
Qui si narra siano stati compiute atrocità indefinibili dai medici e dalle infermiere (prevalentemente suore e religiose) sui piccoli pazienti indifesi che hanno avuto la sfortuna di conoscerne i metodi di cura (ma sarebbe meglio dire di tortura).
Si racconta come l'ospedale nacque nel finire dell'800 come residenza privata per malati di tubercolosi e venne venduto intorno al 1940 alla Croce Rossa Italiana che lo fece trasformò in Ospedale Psichiatrico per fanciulli sotto ai 12 anni.
Per trent'anni circa, l'ospedale, gestito da suore che non amavano i bambini, fu teatro di torture fisiche e mentali sui piccoli degenti. Pare che pratiche come elettroschock ed altri metodi invasivi di cura fossero all'ordine del giorno per chi osasse anche solo ribellarsi alle angherie ed ai soprusi delle suore e dei medici stessi.
La leggenda racconta, tra l'altro, che furono molti i bambini che morirono nello stabile a causa dello scoppio improvviso di un grosso incendio. Di questo rogo però, non se ne trovò mai traccia,lasciando questa notizia nel dubbio.Un’altra versione parla di una epidemia che portò alla morte i bambini, i quali vennero poi sepolti in un bosco poco distante dall’ospedale.
Infine la terza versione, quella più macabra di tutte, parla di un certo ragazzino, Filippo Erni: stanco di dover subire maltrattamenti dal personale sanitario, uccise i suoi compagni per poi trovare anche lui la morte, lanciandosi dal piano più alto della struttura. La presenza dello spirito inquieto di Filippo sarebbe stato captato da varie squadre di Ghost Hunters che hanno svolto indagini all’interno del complesso ospedaliero. Un bambino biondo, di circa 12 anni, il quale vaga per il giardino del manicomio di Aguscello per l’eternità.
Ai giorni nostri, questo luogo di paura e di terrore, appare come una struttura pericolante, abbandonata, ricoperta completamente di vegetazione e di sterpaglie, piena di scritte blasfeme ed inneggianti a Satana.
L' atmosfera che trasmette appare piena di inquietudine e tristezza a chiunque provi a varcarne la soglia. Negli ultimi anni, diversi medium, esperti e studiosi di fantasmi e di paranormale si sono interessati ad Aguscello ed al suo Manicomio Abbandonato, un edificio che resta uno dei misteri più neri della provincia ferrarese e dell'Emilia Romagna in generale..
Valentina Iacovelli eIl Paese Delle MeraviglieVernissage di Pittura Giovinazzo 20/26dicem. 2014
PALAZZO DUCALE, GIOVINAZZO 20/ 26 DICEMBRE 2014
Palazzo Ducale - a unique artistic event that is designed to enhance the spaces that have a story to tell
Un evento artistico unico con la finalità di valorizzare spazi che hanno una storia da raccontare con le opere di Valentina Iacovelli racconta le sue di storie.
Gli spazi , i luoghi gli edifici hanno un loro passato spesso dimenticato: li rendiamo palcoscenico della messa in scena artistica a cui danno un valore aggiunto e da cui di riflesso ricevono una nuova luce.
L'artista Valentina con l'esperienze nei diversi campi dell’arte e della comunicazione, dopo la conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione e l'uso e la pratica in ogni luogo del mondo, ha deciso di far rivivere parte di quello sterminato patrimonio architettonico del proprio territorio di origine.
al semplice spazio espositivo ed alle opere esposte si aggiunge un percorso narrativo, una coreografia, allestimento scenografico, cibo e sua presentazione, luci, musica, live performances che guidano lo spettatore e lo rendono attore partecipante con tutti i propri sensi all’evento.
La freschezza e la novità dell’idea stanno nello stretto legame con il luogo espositivo che viene trasformato in cornice parlante.
tutto questo è:
Il Paese delle Meraviglie
di Valentina Iacovelli
IL PAESE delle Meraviglie è il paese dove vivo: in ITALIA dove tutto è possibile , il paese dei balocchi, il paese delle Meraviglie. Gli Italiani difficile catalogarli, venire al mondo a Palermo o Torino è già una classifica e una differenza. Si può morire di mafia come di cassa integrazione. Neppure lo spaghetto ci unisce ogni posto una ricetta, alla puttanesca, alla matriciana, all'assassina, ai settemari... Dove si parla sempre troppo per non dire nulla , diceva Ennio Flaiano: Mi accorgo che siamo in pochi, ormai a non conoscere l'Italia, tutti ve ne sanno dire qualcosa , l'argomento è complesso e il giudizio opinabile. Per molti l'italiana non è una nazionalità, ma una professione, che non richiede molti studi: la si eredita. Usiamo una parlata difficile o astrusa, nei moduli ferroviari si parla di spedire il collo sui cartelli dell'Anas si legge: strada sconvolta; ogni categoria ha il suo gergo che tende soprattutto a non farsi capire dagli estranei o agli Stranieri, l'aereo è tale per il viaggiatore, diventa aereomobile per il personale di bordo, e veivolo per i dannunziani. Esemplare è quello dei politici: portare avanti un discorso, stabilire una piattaforma, gestire la crisi , innescare un meccanismo. I benvenuti sono i cittadini esemplari: mandano i figli a scuola, pagano puntualmente il canone, non lasciano protestare le rate del frigo , vanno in chiesa nelle dovute circostanze, frequentano un paio di volte l'anno i teatri, affidano l'avvenire al governo e la salute all'Inam. Questa Italia così com'è non mi piace!
(tratto da La Geografia di ENZO BIAGI, ITALIA edito 1975)
così con questo percorso espositivo che fa da cornice alle opere diventano protagonisti gli stessi luoghi della Meravigliosa Italia, del paese delle Meraviglie di cui faccio parte ed amo.Dare il massimo con il minimo: riciclare e reinventare materia, spazi e linguaggi. Valorizzazione dello spazio ospitante,
Ri- Contestualizzazione degli spazi a finalità artistico-estetiche
dove tutto può essere eccentrico ma non esagerato, il trash è divertente ed il kitsch quando c’è è anche chic.
Una festa , una rappresentazione scenica della commedia umana, dove a vincere sono le sensazioni perché nulla è più bello che emozionare qualcuno anche solo per una sera.
TGR Campania: Mostra Impossibile, apertura con rilancio
NAPOLI, 22 luglio - È stata inaugurata nel Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore la mostra Capolavori in dettaglio alla presenza dell'Assessore alla Cultura e al Turismo, Nino Daniele, del giornalista Rai Renato Parascandolo, del presidente dell'Associazione Pietrasanta Polo Culturale, Raffaelle Iovine, del direttore del CPTV Rai di Napoli Francesco Pinto e del presidente dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.
IL SUCCESSO DI UNA MOSTRA IMPOSSIBILE. «Le Mostre Impossibili sono uno dei più grandi successi di visitatori e di pubblico che Napoli ricordi negli anni recenti, si riconfigura e apre nuove frontiere -- ha dichiarato l'Assessore alla Cultura Daniele - Si attualizza e si lega a Capodimonte. Due luoghi della cultura universale si uniscono tematicamente per offrire ai cittadini ed ai turisti una emozione ed una esperienza intellettuale con l'ausilio delle più avanzate tecnologie. Un percorso nelle conquiste dello spirito umano quando esso è posto al servizio della bellezza e del bene».
CASA DELLA CULTURA DIGITALE. Il progetto Capolavori in dettaglio, ideato e diretto da Renato Parascandolo, prodotto e realizzato dall'Associazione Pietrasanta Polo Culturale con il Comune di Napoli e la Rai, si pone in continuità con Una Mostra impossibile di Leonardo, Raffaello e Caravaggio che ha segnato oltre 80mila visitatori in poco più di sei mesi. «Incoraggiati dagli 80mila visitatori della mostra di Leonardo Raffaello e Caravaggio proponiamo -- ha spiegato Parascandolo - un ciclo di incontri di approfondimenti che vede come protagonisti 20 giovani storici dell'arte. Coniugando nuove tecnologie e rigore scientifico contiamo di trasformare il convento di San Domenico in una casa della cultura digitale».
CAPOLAVORI IN ALTA DEFINIZIONE. Ed è così che fino al 10 ottobre, nel Grande Refettorio del Convento di San Domenico Maggiore si potranno ammirare su uno schermo di enormi dimensioni (10m x 5m) le immagini di 117 capolavori di Leonardo, Raffaello e Caravaggio riprodotte in altissima definizione e nei minimi dettagli. Tali dipinti verranno illustrati da giovani storici dell'arte di diverse città italiane che si alterneranno in un ciclo di incontri serali a partire da fine agosto.
L'ULTIMA CENA MULTIMEDIALE. L'esposizione comprende anche una sezione dedicata a Leonardo di cui si presenta l'intera opera pittorica (17 dipinti) riprodotta in dimensioni reali e ad altissima definizione. In particolare, i visitatori potranno ammirare L'ultima cena in una versione multimediale e interattiva su touch screen che consente di addentrarsi nei dettagli dell'opera fino a osservarne le screpolature dell'intonaco.
LE MACCHINE DI LEONARDO. Completano l'esposizione leonardesca cinque macchine costruite attenendosi scrupolosamente ai suoi disegni. I cantieri di Leonardo sono un ulteriore esempio del valore che assume la riproduzione nella divulgazione delle conoscenze artistiche, scientifiche e didascaliche.
SALVATOR MUNDI E L'ABITO DI ISABELLA D'ARAGONA. Un'ulteriore novità di questa Mostra impossibile è la compresenza di riproduzioni e opere autentiche come il prezioso Salvator Mundi, tratto da un perduto prototipo di Leonardo e dipinto su tavola secondo l'iconografia del Cristo benedicente, e il bellissimo abito in damasco che rivestiva il corpo di Isabella d'Aragona, in origine sepolta in una delle arche della chiesa di San Domenico Maggiore.
PARTNERSHIP CON IL MUSEO DI CAPODIMONTE. «L'Associazione Pietrasanta Polo Culturale -- ha dichiarato il presidente Iovine - vuole rilanciare il proprio impegno per la città con un nuovo allestimento ricco di novità. Sta funzionando con enorme successo il modello di collaborazione pubblico-privato che oggi si arricchisce con un nuovo tassello che è la collaborazione con il Museo di Capodimonte, dove è stato tracciato un percorso espositivo che propone quindici dipinti ispirati a Leonardo, per andare sempre più a formare un forte polo culturale dell'arte a Napoli. Un esempio virtuoso che potrà spingere altri imprenditori a comprendere che la cultura in questo momento è la cosa più importante su cui investire, per il futuro della città e delle stesse imprese».
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