Palazzo Vescovile Carpi 2009
Palazzo Vescovile Carpi 2009 - Testimonianza di un nostro cliente Aquapol che dichiara quali sono stati i risultati ed i vantaggi del prosciugamento di muri umidi da risalita capillare, ottenuti con Aquapol, in due palazzi di sua proprietà a Carpi - Modena
Palazzo vescovile di Pistoia e l'arazzo millefiori 'asimmetrico'
Pistoia, (askanews) - È l'arazzo millefiori, che si distingue per la complessa composizione non simmetrica di animali e volatili, il gioiello dell'antico Palazzo vescovile e del Museo della cattedrale di San Zeno, a Pistoia, proclamata Capitale della Cultura 2017.
Il Palazzo, che risale all'XI secolo, esprime una interessante stratificazione di interventi, attraverso la quale si possono ripercorre i passaggi più significativi della storia e della cultura della cittadina toscana.
Nel sottosuolo è allestito un percorso archeologico che propone l'unica testimonianza visibile delle origini di Pistoia, dall'epoca romana fino all'età moderna. Si arriva poi alla Cappella di San Niccolò, la cappella privata del vescovo, realizzata sul modello del culto compostellano di San Giacomo e che nel '600 fu sconsacrata per diventare una prigione. In esposizione anche diversi reliquiari, la bellissima Casula di Sant'Atto composta da un velluto del 1400.
Al piano superiore numerosi arredi provenienti dal Tesoro della cattedrale, mentre all'ultimo piano la sala dell'arazzo. Su fondo blu notte, rappresenta un prato fiorito allusivo al Paradiso o al Giardino.
Dal 1905 il palazzo, che offre un esempio di stile eclettico, è diventato la sede della Cassa di Risparmio.
Mc Fred Vinile SONO IN GIRO PER MODENA live @ Off Modena 01/10/2011
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live @ Off Modena 01/10/2011
Modena (Mòdna in dialetto modenese, dall'etrusco Mutna, mutato poi in Mutina dai romani) è un comune italiano di 186.208 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna. La città di Modena è stata dal 1598 e per diversi secoli capitale del ducato degli Este (fino all'annessione nel 1859 all'entità statale che due anni dopo prese il nome di Regno d'Italia) ed è un'antica sede universitaria ed arcivescovile. Dal 1947 la città è anche sede (nel palazzo ducale) dell'Accademia Militare dell'Esercito e dell'Arma dei Carabinieri. Il Duomo, la Torre Civica (Ghirlandina) e la Piazza Grande della città sono state dichiarate patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
MODENA
Modena in dialetto modenese) è un comune italiano di 185 045 abitanti capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna. La città di Modena è stata fondata nel 183 a.C., come colonia di diritto romano, dai triumviri Marco Emilio Lepido, Tito Ebuzio Parro e Lucio Quinzio Crispino. Dal 1598 al 1859 fu capitale del Ducato di Modena e Reggio ed è un'antica sede universitaria ed arcivescovile. Il Palazzo Ducale fu sede già nel 1859 della Scuola militare dell'Italia centrale del Regno di Sardegna, evolutasi nei decenni fino a divenire nel 1947 Accademia Militare dell'Esercito e dell'Arma dei Carabinieri. Il Duomo, la Torre Civica e la Piazza Grande della città sono inserite, dal 1997, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Modena diventò veramente la città estense solo dopo il 1598, quando il duca Cesare trasferì da Ferrara a Modena la capitale del suo ducato. Uno Stato destinato a barcamenarsi con alterne fortune nelle lotte tra le potenze italiane ed europee, e che malgrado le ripetute occupazioni da parte degli eserciti stranieri (i francesi nel 1702; gli austriaci nel 1742) resisterà fino all'unificazione dell'Italia, con una sola interruzione nel periodo napoleonico. Il Risorgimento poté contare su larghe adesioni fra i Modenesi, tra cui Ciro Menotti e i numerosi gruppi mazziniani e carbonari della città che votarono compattamente per l'Unità d'Italia nel Plebiscito del 1860.
Tra fine Ottocento e inizio Novecento l'Emilia (e in particolare la provincia di Modena) divenne un baluardo socialista prima e comunista poi.
Il fenomeno dell'occupazione delle terre fu molto forte e si scontrò con la violenza fascista. Dopo il settembre 1943, Modena e i suoi comuni dovettero sopportare umiliazioni ad opera degli occupanti tedeschi e della milizia fascista. Nonostante la repressione, la Resistenza ebbe, con alterne vicende, una presenza sempre attiva nel territorio. Dopo la guerra quella zona che per i vent'anni del regime veniva chiamato Il Triangolo Nero (in quanto completamente controllato dai fascisti) prese il nome di Triangolo Rosso o Triangolo della morte. Tale denominazione viene usata da diversi storici per ricordare le circa 2000 uccisioni di civili e militari perpetrate, dopo la caduta del regime fascista e particolarmente nel biennio 1946-1948, da alcune brigate di ex-partigiani comunisti che si erano dati il nome di Gruppi d'Azione Partigiana (GAP), come rappresaglia contro chi veniva ritenuto compromesso con il regime.
Il 9 gennaio 1950, sei operai vennero uccisi dai carabinieri nell'eccidio delle Fonderie Riunite di Modena, avvenuto durante una manifestazione che chiedeva la riapertura delle Fonderie Riunite.
Negli anni del dopoguerra Modena conosce con il boom economico un periodo di benessere senza precedenti. Il successo della città è legato soprattutto all'affermarsi di piccole industrie dai prodotti unici al mondo, come Ferrari o Maserati o Panini, o come i poli ceramico di Sassuolo, tessile di Carpi e biomedicale di Mirandola, e alla valorizzazione dei prodotti tipici della regione.
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1774 CERTIFICAZIONE RELIQUIA SANTA LUCIA - Arcivescovo Ponziani
Un' unica copia di documento firmata da niente di meno che PONZIANI DOMENICO LORENZO (Modena 1719-1796).
Scacchista, prof. Di diritto romano università Modena -- Sacerdote nel 1764 -- Canonico vicario generale 1784-86. Con Del Rio e G.B.Lolli formò la famosa triade degli scacchisti modenesi del sc.18°.
Documento intestato a Joseph Maria Foglani, patrizio di Reggio E. e Modena, vescovo delle chiese di Modena.
Con questa nostra lettera rendiamo indubbia la fede nelle reliquie e la loro identità ecc.
Reliquie estratte da particelle delle ossa di S.Lucia Vergine che sono in una teca argentea di forma rotonda, decorata, munita di cristallo anteriormente, legata da filo serico color rosso fissato da un piccolo nostro sigillo in cera lacca rossa spagnola; così è stata data per essere tenuta, o donata, o esposta alla venerazione dei fedeli in qualunque chiesa, cappella.
5 maggio 1774 Modena. Palazzo Vescovile firmato Ponziani (anche nel sigillo si legge Ponziani)
Nel sigillo si vedono 2 stelle e un braccio la cui mano tiene due....?
Intervista a Mons Erio Castellucci
Prima dichiarazione dell’Amministratore Apostolico Monsignor Erio Castellucci, rilasciata venerdì 28 giugno 2019, all'incontro con il clero e gli uffici della Diocesi di Carpi, presso il Palazzo vescovile.
Modena
Modena è una città dell'Emilia Romagna, capoluogo dell'omonima provincia. È stata dal 1598 e per diversi secoli capitale del ducato degli Este (fino all'annessione al Regno d'Italia nel 1859) ed è un'antica sede universitaria ed arcivescovile. Dal 1947 la città è anche sede dell'Accademia Militare dell'Esercito e dell'Arma dei Carabinieri.
Il Duomo, la Torre Civica (Ghirlandina) e la Piazza Grande della città sono state dichiarate patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. ( source Wikipedia )
Progetto Salvalarte. Performance artistica itinerante tra i monumenti di Ravenna
Continua la proposta dell'Associazione riBellArti, giunta alla sua 4^ edizione, attraverso la campagna Salvalarte di Legambiente per valorizzare e rendere fruibili luoghi d'arte di Ravenna al grande pubblico e ai turisti.
Programma della giornata di venerdì 21 giugno:
Sculture a Palazzo Teodorico
ore 10 presso il Palazzo di Teodorico si svolgerà la presentazione delle opere di Abra Degli Esposti, che rimarranno temporaneamente installate.
Performance Alla Ricerca della Bellezza
I percorsi a piedi o in bicicletta sono organizzati dal CEAS RA 21 in collaborazione con Legambiente Circolo Matelda e Fiab e il ritrovo per tutti è alle 17,50 nello spazio antistante l'ingresso del MAR.
ore 17,50 partenza dall'area antistante il Museo d'Arte della città di Ravenna
Performance teatrale dal titolo Io allo Specchio si svolgerà attorno alla Rotoballa di Marco Bravura
ore 18,30 Palazzo Teodorico - la performance prosegue fino al monumento
Performance musicale Il rimbalzo dell'Eco
L'evento è inserito nell'ambito della giornata internazionale della musica promossa dal Ministero dei Beni artistici e culturali
19,45 Arrivo al Grande Ferro R di Alberto Burri presso area del pala de Andrè
Coreografia partecipata Onniscienza - Performance di Scultura, musica e teatro dal vivo. Le arti si contaminano, le creatività di ognuno degli spettatori-attori si fondono per dare vita alla performance.
Scenografie e sculture di Abra Degli Esposti, composizione, direzione musicale e teatrale di Simone Marzocchi, con la partecipazione dei giovani teatranti
L'ingresso è libero
Al termine sarà offerto un buffet
Troia (Foggia) - Borghi d'Italia (Tv2000)
Con questa nuova puntata torniamo in Puglia e vi portiamo nella bellissima Città d’Arte di Troia (Foggia). In evidenza la sua magnifica cattedrale, le altre chiese, i musei, i piatti, il dialetto, le manifestazioni e la spiccata vocazione al volontariato dei suoi abitanti. Buona visione!
[TEC Eurolab Educational] - Orientamedie: Le Prove Meccaniche
Il tecnico Davide, specializzato nelle Prove meccaniche spiega cosa sono questo tipo di prove che vengono eseguite sui materiali o sugli oggetti per testarne le caratteristiche di resistenza e non solo. Spiega inoltre quanto queste tipologie di prove siano importanti in ambito industriale. Guarda il video per scoprire come lavora un tecnico del reparto prove meccaniche, quali strumentazioni utilizza e come si diventa un tecnico specializzato.
FrancescoCasta a Piacenza, ITALIA (videoclip 13)
Sabato 28 Marzo 2009 ore 15 e 10
Il duomo della città di Piacenza è un notevole esempio di architettura romanica: fu eretto dal 1122 al 1233. A sinistra del duomo potete ammirare il palazzo vescovile (secolo XV).
The bishop's palace and the cathedral of the town of Piacenza, Emilia-Romagna region, Italy.
CAPOLAVORI CHE DESIDERIAMO RIVEDERE AL PALAZZO ROVERELLA DI ROVIGO
Capolavori della Pinacoteca dell'Accademia dei Concordi e del Seminario Vescovile di Rovigo, esposti al Palazzo Roverella di Rovigo per la prima volta in Ottobre del 2013, a cura della Fondazione Cariparo. -
Musica: Prelude No. 23 di Chris Zabriskie è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution; creativecommons.org/licenses/by/4.0) Fonte: chriszabriskie.com/preludes/Artista:
Visita a Venezia degli ex Allievi
Giovedì 14 novembre l'Associazione ex Allievi del Barbarigo ha organizzato una visita a Venezia presso Palazzo Ferro Fini, sede della Regione Veneto, e il celebre teatro la Fenice.
Gli ex Allievi, assieme al presidente dell'Associazione Chiara Pegge, al rettore don Cesare Contarini e a don Floriano, hanno anche reso visita Clodovaldo Ruffato, Presidente del Consiglio Regionale del Veneto e a sua volta diplomato al Barbarigo.
DANNI E TESTIMONIANZE DEL TORNADO - Campagnola Cremasca - (Crema Cremona Italy) 6 Giugno 2017
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I danni e le testimonianze del Tornado che ha messo in ginocchio la cittadina di Campagnola Cremasca (CR), il 6 Giugno 2017
CARPI piazza dei martiri foto e video 27 novembre 2016
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La basilica di Sant'Abbondio a Como - AAUR-031_085
La tradizione vuole che la basilica di Sant’Abbondio, sorga su una preesistente chiesa paleocristiana nei pressi di un’area cimiteriale intitolata, da Amanzio terzo vescovo di Como, ai Santi Pietro e Paolo che aveva portato da un viaggio a Roma alcune reliquie dei Santi. Abbondio, quarto vescovo di Como, alla sua morte fu sepolto nelle adiacenze della Basilica divenendo, per grandezza del suo ministero, Patrono della diocesi. Nel 450 infatti era stato scelto da papa Leone Magno per una missione a Costantinopoli grazie alla quale i vescovi dell'Oriente, nel Concilio di Calcedonia respingendo le opposte eresie di Nestorio e di Eutiche, si aprirono alla dottrina in difesa della divinità e umanità di Cristo. Le prime notizie risalgono all'anno 818 in cui si nomina per la prima volta la chiesa con la sua attuale dedicazione, ma è possibile che avesse assunto questo titolo già dalla seconda metà del V secolo, quando vi venne sepolto il vescovo Abbondio. Nel 1010 il vescovo Alberico donò la chiesa ai monaci benedettini che, a seguito di ricche donazioni con relative rendite, decisero di ricostruire l’edificio nelle attuali forme romaniche. Nel 1095 Papa Urbano II diretto a Clemond Ferrand per indire la prima crociata, consacrò la basilica permettendo ai monaci benedettini di realizzare il primo nucleo del monastero. Nel 1458, dopo la morte dell'abate, il monastero ormai in decadenza per mancanza di monaci, fu assegnato in commenda a diversi prelati che ne amministrarono il patrimonio. Tra il 1586 e il 1590 il cardinale Tolomeo Gallio fece molti interventi sull'edificio, allo scopo di uniformare la basilica alle prescrizioni del Concilio di Trento, realizzò un nuovo altare maggiore, fece abbassare il soffitto delle navate con la costruzione di volte e modificò la facciata aprendovi una grande finestra. Nel 1616 l'abbazia fu affidata alle monache agostiniane che vi rimasero fino al 1797 quando il monastero fu soppresso con i nuovi ordinamenti della Repubblica Cisalpina. Nel 1834 il vescovo Carlo Romanò fece realizzare il seminario minore negli spazi del chiostro cinquecentesco che rimarrà fino al 1966. Tra il 1863 e il 1874 si realizzarono radicali interventi di restauro ad opera del canonico Serafino Balestra; ulteriori restauri si realizzarono tra il 1928 e il 1936. La basilica presenta cinque navate slanciate e due campanili gemelli posti nella zona presbiteriale, soluzione molto rara in Italia ma comune nella zona renana, il campanile a sud è originale, mentre quella a nord fu ricostruita nel 1868 dopo il crollo del 1784. La copertura in legno della navata centrale è stata ripristinata con restauri del 1929 dopo la demolizione delle volte cinquecentesche in muratura che alteravano la struttura e la luminosità della basilica. Nel 1933, il vescovo Alessandro Macchi consacrò la nuova mensa dell'altare maggiore sotto la quale fece collocare le teche di cristallo con le reliquie dei santi vescovi Abbondio, Console ed Esuperanzio. Il ciclo di affreschi di sant'Abbondio è attribuibile a diverse maestranze, tra queste, importante l'opera di un pittore ignoto che operò tra il 1315 e il 1324 durante l'episcopato del vescovo Leone Lambertenghi, committente dell'opera. Accanto alla basilica, l’antico monastero medioevale, poi seminario, recentemente restaurato nel 2006 che ora è sede della facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi dell'Insubria.
Coordinate Geografiche :
45° 48’ 09”
09° 04’ 51”
h = 232 m./s.l.m.
Guida storica di Reggio Emilia - Piazza Gioberti
L’area dell’attuale piazza era esterna all’insediamento romano, in questa zona sorgeva un ponte che scavalcava il Crostolo, i cui resti sono stati rinvenuti negli scavi effettuati nel 1949. Oltre a questi resti, furono trovati due cippi con la testa scolpita del dio Termine, che forse indicavano il confine occidentale della città romana.
L’attuale corso Garibaldi infatti, corrisponde all’antico alveo del torrente Crostolo, deviato nel XIII sec. per la costruzione delle mura della città.
Per tutto il medioevo e almeno fino alla fine del 1700, l’area limitrofa alla piazza, tra via Emilia e l’alveo del Crostolo, era sfruttata per attività artigianali, sorgeva infatti un mulino da grano e una sede dell’”Arte dei Calzolai”, in quanto vi scorreva un canale sotterraneo.
Nella prima metà del 1800 l’area venne riqualificata con l’abbattimento del quartiere Guasco e la creazione della piazza, dove venne eretto nel 1842 l’obelisco, in ricordo del matrimonio tra il Duca estense Francesco V e Adelgonda di Baviera.
Dopo gli avvenimenti politici unitari del 1859, l’obelisco fu consacrato ai primi martiri della libertà.
Guida Storica di Reggio Emilia - BASILICA DELLA BEATA VERGINE DELLA GHIARA
L’alveo del Crostolo, dopo lo spostamento, rimase per molto tempo un grande fossato pieno di ghiaia, definitivamente coperto nel 1542, da cui il nome “ghiara” della Basilica costruita nel corso del 1600.
Da allora è sempre stato il percorso di processioni religiose e numerose manifestazioni (il Palio di S. Prospero, la Quintana), delle quali la più famosa è la Fiera della Ghiara, detta la “Giareda”, rimasta fino ai nostri giorni. La Basilica che sorge sull’area della chiesa e del convento di S. Maria dei Servi, venne eretta a seguito del miracolo avvenuto nel 1596, dove un sordomuto, di nome Marchino, riacquistò la parola, pregando davanti ad una immagine della Madonna, dipinta sul muro del convento dei Servi di Maria. Tale immagine, oggetto di devozione, venne da quell’anno custodita in una piccola cappella che nel 1619 fu demolita e la sacra immagine trasferita all’interno della Basilica. Attualmente rimane al suo posto un cippo commemorativo all’angolo con via dei Servi.
Mantova: ALn 668, la città e in battello sui laghi
Arrivando a Mantova in auto, la Rocca di Sparafucile, il lungo ponte di S. Giorgio, Lago di Mezzo a destra, Lago Inferiore a sinistra, la visione del profilo della città davanti, col castello di S. Giorgio e lo skyline, il profilo dei palazzi: una vista spettacolare. Subito in stazione, che ha la particolarità di vedere, a parte importanti treni merci, solo treni Regionali, di Trenitalia, TPER, Sistemi Territoriali, Trenord. Vestigia del passato è l' ottocentesca torre ottagonale del serbatoio dell' acqua. Regionali con semipilota 'Mazinga' che è progetto del già lontano 1975, poi E 464 TPER, E 193 Vectron Siemens Mercitalia, ETR 343 Stadler di SI Sistemi Territoriali in comodato d' uso a Trenitalia, E 464 con Vivalto, E 483 Captrain. Una isolataTrappulella ALn 668 1028 ronfa coi suoi 2 motori Iveco 8217.32 e poi parte per Parma come Reg. 20334. Visito la città: Castello S. Giorgio, Casa di Rigoletto, il Duomo, Piazza Sordello, Palazzo Ducale, Palazzo Vescovile, Palazzo Castiglioni, Piazza Broletto, Piazza delle Erbe, Casa del mercante, Concattedrale di S. Andrea con la tomba di Andrea Mantegna, Torre dell' Orologio, Rotonda romanica di S. Lorenzo, Chiesa S. Sebastiano, Palazzo Te. Mantova è una meraviglia. In un giardino la loco monumento GR 880 006, costruzione Breda anno 1916. Mantova ed i suoi laghi. Parco Naturale del Mincio. All' imbarcadero sul Lago di Mezzo salgo sulla motonave River Queen per ammirare dalle acque lo splendido profilo della città, rimasta intatta nei secoli nelle sue forme medioevali e rinascimentali.
Lago di Mezzo, ponte S. Giorgio, Lago Inferiore, strettoia diga Masetti, il Mincio ridiventa un fiume, la Vallazza, distese di fiori di loto che affiorano in superficie, pioppi e salici sulle sponde, doppie paratoie di Valdaro ... ed il ritorno all' approdo accanto a Castel S. Giorgio. Torno in stazione, dove arriva la Trappulella ALn 668 1114, che prendo come R. 20334 Mantova-Parma. Continua ...
Giornate del Fai a Reggio Emilia, il video degli studenti di Unimore
Tornano anche a Reggio Emilia le Giornate Fai d'Autunno, evento nazionale della Fondazione giunto alla sua VIII edizione, venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 ottobre, quest'anno dedicato al nuovo Bene Fai di Recanati L'Orto sul Colle dell'Infinito. L'edizione 2019 è resa possibile dall'importante contributo, tra gli altri, di Gedi Gruppo Editoriale. Nel video, il filmato promozionale dell'iniziativa girato e montato dagli studenti di Scienze della comunicazione di Unimore.