Milano - Basilica di San Nazaro in Brolo o dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore
Fondata sulla via per Roma da Sant'Ambrogio nel IV secolo, è una straordinaria testimonianza di arte paleocristiana: S. Ambrogio la dedicò ai Ss. Apostoli, accogliendovi poi le reliquie di S. Nazaro; del sec. IV è tuttora in gran parte la struttura cruciforme.
Riedificata dopo l'incendio del 1075 la Basilica um ha subito diverse modifiche lungo il corso dei secoli.
La Basilica degli Apostoli è dotata di due organi storici di eccellente qualità.
Il più grande è collocato nella navata della Basilica, il secondo si trova nella Cappella di Santa Caterina.
L'organo maggiore è stato costruito nel 1867 da Giuseppe Bernasconi, uno fra i più importanti artefici lombardi dell'800, tanto qualificato e stimato da aver collocato strumenti nelle più importanti chiese e luoghi della Città, fra cui il Duomo, il Teatro alla Scala e il Conservatorio.
L'organo Bernasconi, collocato in controfacciata, in cantoria, si presenta con eleganza e linearità all'interno dell'edificio di stile essenziale. Le sonorità sono molto raffinate e imponenti. Infatti, con grande fortuna, le canne sono originali e ben conservate anche se l'organo ha subito intorno al 1970 un intervento di restauro molto pesante che si è limitato al punto di vista meccanico.
Lo strumento è attualmente bisognoso di un nuovo intervento di restauro. L'organo della Cappella di Santa Caterina, costruito da Paolo Chiesa nel 1833, è collocato in cantoria sopra l'ingresso della cappella.
In Santa Caterina si può provare un'esperienza artistica straordinaria, ascoltare il suono di uno fra gli organi più belli della Città, contemplando gli affreschi del Lanino e del Della Cerva che adornano la parete della Cappella.
Questo piccolo organo ha lo sguardo rivolto al passato e alla tradizione. Il risultato è un suono di grande equilibrio e personalità reso maestoso dalla generosa acustica della cupola sovrastante: e pensare che, osservando la piccola facciata con poche canne, sembra quasi che sia li per errore. Lo strumento è stato completamente restaurato dopo un lungo periodo d'oblio.
Durante il restauro sono stati trovati sulle canne i calcinacci caduti duranti i bombardamenti della seconda guerra mondiale. L'organo della cappella di Santa Caterina è raggiungibile solo con una scaletta telescopica che viene estratta all'occorrenza dalla cantoria. La salita non è per gli organisti davvero un'esperienza semplice.
La Basilica di San Nazaro in Brolo Milano
La basilica dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore comunemente detta di San Nazaro in Brolo, è un luogo di culto cattolico del centro storico di Milano, situato in piazza San Nazaro in Brolo. Il complesso si compone della Basilica, fatta edificare da Sant'Ambrogio vescovo di Milano nel IV secolo, dei rinascimentali Mausoleo Trivulzio e Cappella di Santa Caterina. Nel secolo scorso è stata oggetto di restauri che l'hanno riportata alle forme romaniche e paleocristiane.Dopo il 380, il vescovo Ambrogio promosse a Milano la costruzione di una serie di nuove basiliche, dedicate ciascuna ad una diversa famiglia di santi dato che non esisteva ancora l'usanza di intitolare le chiese a un solo Santo. Furono così costruite una basilica per iprofeti (dedicata poi a san Dionigi, della quale si conosce solo la localizzazione vicino ai bastioni di Porta Venezia), una per i martiri (martyrum), che in seguito ospitò le sue spoglie e divenne la basilica di Sant'Ambrogio), una per le vergini (futura basilica di San Simpliciano) ed una degli Apostoli, San Nazaro in Brolo appunto. La basilica, a croce greca mutuata dalla omonima basilica di Costantinopoli, nella quale vengono poste le reliquie degli Apostoli (sulla cui singola identità non c'è accordo) venne fondata e consacrata dallo stesso Ambrogio tra il 382 e il 386. La data convenzionale è fissata al 9 maggio 386.
Nel 395 o 396, il 10 maggio secondo un'antica tradizione, Ambrogio vi traslò le reliquie del martire Nazaro e venne creata l'abside maggiore al centro della quale fu deposto in un loculo sotterraneo il corpo del Santo (dove nel 1579 S. Carlo Borromeo lo ritrova, traslandolo nel nuovo altare controriformato). È probabilmente questa zona che fu rivestita con i marmi libici donati, come ricorda una iscrizione, in seguito ad un voto dalla nipote dell'imperatore Teodosio I, Serena, moglie di Stilicone, generale vandalo tutore dell'imperatore Onorio, che provvide ad abbellire anche il resto della chiesa.
Nel V secolo attorno all'altare apostolico vennero deposti, in sarcofagi di pietra, i corpi di alcuni vescovi milanesi successori di Sant'Ambrogio, per rafforzare il collegamento tra l'autorità vescovile milanese e gli apostoli. Nei secoli successivi fino all'alto medioevo si affermò l'uso funerario, in particolare vescovile, della basilica.
Il 30 marzo 1075 un rovinoso incendio danneggia gravemente la basilica, che viene ricostruita in forme romaniche, con copertura a volte, cupola ottagonale, tiburio, grandi absidi anche sui bracci laterali e la torre campanaria. Promotore della ricostruzione è probabilmente il vescovo Anselmo III da Rho che vi viene seppellito nel 1093.
Nel XVI secolo vengono eretti, in forme rinascimentali bramantesche il Mausoleo Trivulziodavanti all'ingresso e la Cappella di Santa Caterina sul lato sinistro. Nel 1567 San Carlo Borromeo costruisce un nuovo altare maggiore controriformato (trasformato nel XVIII secolo) demolendo l'altare apostolico che era sotto la cupola all'incrocio dei bracci (ripristinato nel 1971 a seguito del Concilio Vaticano II) e quello di San Nazaro che era addossato all'abside.
Numerose sono le trasformazioni nel XVII e XVIII secolo. Il cardinal Federico Borromeo fa costruire una nuova sagrestia, viene rinnovata la cappella di San Matroniano nel braccio destro, in quello sinistro viene realizzato nel 1751 da Carlo Giuseppe Merlo l'altare di San Arderico o Ulderico[2], vengono affrescati coro e cupola. Le parti interne vengono infine tra il1828 e 1832 rinnovate in forme neoclassiche.
La riscoperta ed il ripristino delle forme originarie paleocristiane e romaniche sotto ai cammuffamenti barocchi e neoclassici si deve ai lavori avviati nel 1938 dal Comitato Restauri Monumenti di Milano, condotti dall'architetto e sacerdote Enrico Villa, a cui si devono le forme attuali della basilica, ricostruite sulla base delle antiche murature rimesse in luce. Con qualche interruzione i lavori si conclusero nel 1986.
Nei primi anni '70 del secolo scorso, vennero eseguiti scavi archeologici e sondaggi che hanno consentito di meglio ricostruire la pianta originale della basilica, la terminazione dei bracci laterali, il rapporto con la via Romana porticata sulla quale si affacciava la basilica. Si sono recuperati importanti reperti di epoca romana e paleocristiana ed è stata resa visitabile l'Area Archeologica sotterranea.
Milano - San Nazzaro Maggiore
Milano - San Nazzaro Maggiore
ITALIA /MILANO 112:San Nazaro Maggiore/サン・ナザーロ・マッジョーレ教会
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Museo Diocesano - Tesoro di S.Nazaro
Quattro sono i manufatti, provenienti dalla Basilica Apostolorum, che saranno conservati nella teca. Il primo è una capsella reliquiario in argento, realizzata nella seconda metà del IV secolo da una Officina tardo antica, decorata con rilievi a sbalzo di altissima qualità che ricoprono le quattro facce della cassa e il coperchio. Fu utilizzata dal vescovo Ambrogio per contenere le reliquie degli Apostoli inviate da Roma da papa Damaso e portate a Milano da Simpliciano, per consacrare la basilica Apostolorum. Il reliquiario fu ritrovato nel 1578 da Carlo Borromeo sotto laltare maggiore della basilica. Protetta da un sarcofago, la capsella conteneva la teca sferica dargento di Manlia Dedalia, fedele ad Ambrogio e amica di sua sorella Marcellina. Nel 1579 la capsella verrà riseppellita sotto laltare del presbiterio per essere definitivamente rinvenuta nel 1894.
Quindi, la Teca di Manlia Dedalia, esempio di arte paleocristiana milanese della fine del IV secolo. Questa teca, in argento in lastra inciso, fu trovata nel 1578 sotto laltare maggiore della basilica di San Nazaro in occasione della ricognizione delle reliquie voluta da san Carlo, allinterno dellomonima capsella dargento. Probabilmente, venne ricollocata allinterno della stessa capsella quando anche questultima fu nuovamente posta sotto laltare, ed entrambe tornarono alla luce solo nel 1894. Di proprietà della famiglia Borromeo, èentrata a far parte del tesoro del Duomo sino al 2007. Il cofanetto ha forma sferica leggermente schiacciata ai poli ed è composto da due valve lavorate a sbalzo con grande maestria e chiuse da una cerniera e da un gancio a baionetta. Sul coperchio compare liscrizione DEDALIA VIVAS e sulla base IN CHRISTO. Allinterno della cornice compaiono il Chrismon (simbolo di Cristo) con le lettere Alfa e Omega.
Il terzo oggetto è un capolavoro del primo quarto del XIII secolo. Si tratta di una Colomba eucaristica, in rame dorato in lastra con smalti champlevés, realizzato a Limoges. È un vaso sacro a forma di colomba, allusiva rappresentazione dello Spirito Santo, che nasce con la funzione di raccogliere le ostie consacrate. Sul dorso vi è infatti una cavità, chiusa da un coperchio, in cui si inserivano le ostie consacrate, in genere allinterno di una piccola teca doro. Nel caso di questo manufatto, lesposizione avveniva sopra laltare di San Pietro in San Nazaro, e si conosce, da documenti del XV secolo, che in quelle occasioni venivano concesse ai fedeli particolari indulgenze.
Sempre realizzato a Limoges, è la quarta opera, una Pisside a turris del XII-XIII secolo, in rame dorato in lastra con smalti champlevés. La decorazione è formata da lastre di smalto azzurro e verde con croci greche in smalto bianco. Nella basilica di San Nazaro fu usata come contenitore per le ostie da portare agli ammalati e poi come reliquiario. Lampio utilizzo delloggetto si deduce anche dallo stato di conservazione: esso presenta infatti una superficie piuttosto abrasa, fino alla quasi totale perdita della doratura originaria.
La vetrina, disegnata dallarchitetto Piva e realizzata da Goppion spa, è stata realizzata grazie a BPM, con il contributo di Regione Lombardia.
Museo Diocesano
Corso di Porta Ticinese, 95 20123 Milano
Telefono e fax 02.89.42.00.19
e-mail: info@museodiocesano.it
museodiocesano.it
ChieseMilano_BasilicaSanNazaroInBrolo
Le chiese di Milano...in tutti i sensi
Un percorso plurisensoriale attraverso la storia e l’arte dei luoghi di culto
Basilica San Nazaro in Brolo
Milano da scoprire, S.Nazaro-Basilica ApostolorumMSWMM.wmv
S.nazaro, in corso di Porta Romana a Milano, é una delle 4 chiese che Ambrogio vescovo decise di far costruire nel 382. Inizialmente venne chiamata Basilica Romana per la vicinanza con l'omonima porta. Nel 384, in seguito alla scoperta dei corpi di 2 martiri, Celso e Nazaro, il vescovo decise di far portare i resti di quest'ultimo nella nuova chiesa. Da allora la basilica venne definita Basilica Apostolorum. Ha una pianta a croce latina, cui nel tempo vennero aggiunte la cappella di S.Caterina e quindi la cappella Trivulziana (tomba di famiglia del capitano di ventura Gain Giacomo Trivulzio) che ne coprì interamente la facciata principale. Venne distrutta nel 539 dalle bande di Uraia e ricostruita subì un incendio nel 1075 che la distrusse quasi completamente. Sono presenti tutti gli stili: romano, paleocristiano, medioevale, rinascimentale, barocco. Una serie di restauri, negli ultimi deceni, ha riportato alla luce molte oper d'arte oggi visitabili.
Milano Quarto Oggiaro Chiesa Santi Nazaro e Celso by night + porticato di via Traversi
Milano Quarto Oggiaro Chiesa Santi Nazaro e Celso in Via Aldini by night
+ porticato pubblico del mercato di via Traversi
Basilica di San Nazaro in Brolo
Il più antico monumento della cristianità a Milano insieme alla Basilica di Sant'Ambrogio. Fu fondata dallo stesso S.Ambrogio vescovo di Milano tra il 374 e il 397.
MILANO - BASILICA DI S. TECLA
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Sinfonia da L'italiana in Algeri
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Sinfonia da L'italiana in Algeri · Gioacchino Rossini · Rodolfo Bellatti · Nicola Cittadin
A due organi: Organi storici della cattedrale di Asti
℗ 2011 VDE-GALLO
Released on: 2012-05-26
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Caccia ai Tesori Lombardi - Chiesa S. Nazaro Maggiore parte 2
Puntata di Caccia ai Tesori Lombardi sulla Chiesa di S. Nazaro Maggiore con la partecipazione di Massimo Zanello, Assessore alle Culture, Identità, Autonomie della Regione Lombardia - parte 2
L'Italiana in Algeri (The Italian Girl in Algiers) : Sinfonia (arr. G. Maccaroni, F. Iannella...
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L'Italiana in Algeri (The Italian Girl in Algiers) : Sinfonia (arr. G. Maccaroni, F. Iannella and F. Caporali for organ 4 hands) · Giuliana Maccaroni
Rossini: Sinfonie per organo a 4 mani
℗ 2012 Tactus
Released on: 2012-10-01
Artist: Giuliana Maccaroni
Artist: Federica Iannella
Composer: Gioachino Rossini
Composer: Federica Iannella
Composer: Giuliana Maccaroni
Composer: Fausto Caporali
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3D Anaglyph MILANO - Università Statale Chiesa S.Nazaro Centro Città [by Sergio Conegliano]
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