Places to see in ( Montalcino - Italy )
Places to see in ( Montalcino - Italy )
Montalcino is a hill town and comune in Tuscany, Italy. It is famous for its Brunello di Montalcino wine. The town is located to the west of Pienza, close to the Crete Senesi in Val d'Orcia. It is 42 kilometres (26 mi) from Siena, 110 kilometres (68 mi) from Florence and 150 kilometres (93 mi) from Pisa. The Monte Amiata is located nearby.
The town takes its name from a variety of oak tree that once covered the terrain. The very high site of the town offers stunning views over the Asso, Ombrone and Arbia valleys of Tuscany, dotted with silvery olive orchards, vineyards, fields and villages. The lower slopes of the Montalcino hill itself are dominated by highly productive vines and olive orchards.
Like many of the medieval towns of Tuscany, Montalcino experienced long periods of peace and often enjoyed a measure of prosperity. This peace and prosperity was, however, interrupted by a number of extremely violent episodes.
During the late Middle Ages it was an independent commune with considerable importance owing to its location on the old Via Francigena, the main road between France and Rome, but increasingly Montalcino came under the sway of the larger and more aggressive city of Siena.
The first walls of the town were built in the 13th century. The fortress, built in 1361 atop the highest point of the town, was designed with a pentagonal layout by the Sienese architects Mino Foresi and Domenico di Feo. The fortress incorporates some of the pre-existing southern walls, the pre-existing structures including the keep of Santo Martini, the San Giovanni tower and an ancient basilica which now serves as the fortress chapel. Though the town itself was eventually conquered, the fortress itself never submitted, an admirable feat, considering the size of the Sienese and Florentine forces that besieged Montalcino at varying intervals.
The narrow, short street leads down from the main gate of the fortress to the Chiesa di Sant'Agostino with its simple 13th-century, Romanesque façade. Adjacent to the church is the former convent, now the Musei Riuniti, both a civic and diocesan museum, housing among its collections: a wooden crucifix by an unknown artist of the Sienese school, two 15th century wooden sculptures, including a Madonna by an anonymous artist, and several terracotta sculptures attributed which to the Della Robbia school. The collection also includes a St Peter and St Paul by Ambrogio Lorenzetti and a Virgin and Child by Simone Martini. There are also modern works from the early 20th century in the museum.
The Duomo (cathedral), dedicated to San Salvatore, was built originally in the 14th Century, but now has a 19th-century Neoclassical façade designed by the Sienese architect Agostino Fantasici. The Piazza della Principessa Margherita is down the hill from the fortress and Duomo on the via Matteotti. The principal building on the piazza is the former Palazzo dei Priori or Palazzo Comunale (built late 13th, early 14th century), now town hall. The palace is adorned with the coats of arms of the Podesta, once rulers of the city. A tall medieval tower is incorporated into the palazzo.
Montalcino is divided, like most medieval Tuscan cities, into quarters called contrade, Borghetto, Travaglio, Pianello and Ruga, each with their own colors, songs and separate drum rhythms to distinguish them. Twice a year they meet together in a breath taking archery contest under the walls of the Fortezza, conducted in Medieval dress, with lords and ladies of each contrada who accompany the proceedings. The 13th-century church of San Francesco in the Castlevecchio contrada has undergone several renovations. It contains 16th-century frescoes by Vincenzo Tamagni. The medieval quarter in Montalcino is denominated as the centro storico (historical center).
( Montalcino - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Montalcino . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Montalcino - Italy
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MONTALCINO Borgo pittoresco della Val d'Orcia - Full HD
© CLAUDIO MORTINI *
Posto su un incantevole collina di 564 m . sul livello del mare, Montalcino conserva ancora inalterato il suo fascino di antico borgo medievale. Il suo territorio, che fa parte del Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d'Orcia, è coperto da coltivazioni di vite (da cui si ricavano vini di alto pregio come il famoso Brunello), olivi e boschi in cui prevalgono alberi di leccio e dal cui termine latino ( Ilex ) deriva probabilmente il nome Montalcino, Mons Ilcinus .
Con poco più di 5 mila abitanti e un'atmosfera pacifica che sa di antico, Montalcino è uno dei paesi più pittoreschi della provincia di Siena , ed è sufficiente il suo nome per evocare immagini idilliche e campestri.
A cingere il vecchio centro del paese ci sono le antiche mura, erette nel XIII secolo per scopi difensivi, e il cuore del borgo è dominato dalla fortezza del 1361, posizionata nel punto più elevato di Montalcino . Progettata dai senesi Mino Foresi e Domenico di Feo, la fortezza ha un'originale pianta pentagonale e ingloba alcune strutture preesistenti, tra cui il mastio di Santo Martini, la torre di San Giovanni e un'antica basilica, oggi adibita a cappella.
Adiacenti al maniero si possono visitare la chiesa romanica di Sant'Agostino, eretta nel
Duecento, e un ex convento oggi adibito a Museo Civico e Diocesano.
L'edificio di culto più bello di Montalcino è il duomo di San Salvatore, fondato nel XIV secolo ma modificato nel corso dei secoli e oggi di aspetto tipicamente neoclassico, grazie alla ristrutturazione avvenuta all'inizio dell'Ottocento sotto la direzione del senese Agostino Fantastici. A colpire i visitatori è soprattutto il pronao a sei colonne, con gli eleganti capitelli in stile ionico e una raffinata trabeazione, e per accedere nella chiesa ci sono tre portali, ciascuno corrispondente a una navata. Il campanile risale al XVIII secolo, e per la sua realizzazione vennero recuperati i materiali usati per la Pieve romanica di San Pietro in Asso.
Un ultimo scorcio di Montalcino da non perdere è quello della Piazza del Popolo, piazza
principale del borgo, su cui si affaccia il palazzo del Comune detto anche Palazzo dei Priori, eretto tra la fine del Duecento e l'inizio del Trecento, decorato dagli stemmi araldici dei diversi potestà che detennero il potere cittadino nei secoli. Dal palazzo si innalza un'elevata torre medievale, e adiacente all'edificio c'è una struttura porticata chiamata la Loggia, realizzata tra il XIV e il XV secolo.
Sono questi gli scenari in cui si svolge la vita di Montalcino , tranquilla e allo stesso tempo vivacizzata da alcuni eventi culturali imperdibili. Tra le manifestazioni tradizionali più rinomate c'è la Sagra del Tordo di ottobre, con un corteo storico, il caratteristico ballo del Trescone, e la sfida di tiro con l'arco tra i quartieri cittadini. L'appuntamento più goloso si svolge invece in settembre: è la Settimana del Miele, che porta all'interno della fortezza una mostra-mercato a tema, tutta dedicata alle delizie frutto dell'apicoltura locale. Anche l'estate regala momenti indimenticabili, specialmente durante il Festival Internazionale di Montalcino , che si svolge in concomitanza con il Festival della Val d'Orcia e prevede una ricchissima rassegna di spettacoli, concerti e momenti culturali. Spostandosi nel vicino borgo di Camigliano vale la pena di partecipare alla Sagra del Galletto, che si tiene la prima domenica di ottobre ed è un'ottima occasione per gustare le specialità della zona, accompagnate da buona musica e da tanta allegria.
Montepulciano
Montepulciano è un composto di Monte e Policiano, Polciano o Pulciano, dall'etrusco purth che significa comandante, generale, condottiero, dittatore, magistrato. Da questo termine deriva anche il nome Porsenna, che non era il vero nome del famoso lucumone di Chiusi, ma lo divenne per antonomasia. Da purth (si pronuncia Purz) dunque purthna (il luogo di Porsenna) a purz, poi secondo il Pauli, purzna, pulitina e pulitiana. Dal nome latino di persona Publicius con l'aggiunta del suffisso -anus, che indica appartenenza, non può derivare politiana, perché da publicius non viene pullicianus Il centro abitato ha caratteristiche di borgo medievale a forma di S ed è racchiuso entro tre cerchia di mura, costruite tutte verso il XIV secolo. Di origine etrusca e fondata, secondo la leggenda da Porsenna, Lucumone di Chiusi; alcuni documenti e reperti rinvenuti in Fortezza, ne fanno risalire l'esistenza già al IV-III secolo a.C. In epoca romana fu sede di un esercito posto a difesa delle strade consolari. Fu evangelizzata da San Donato, vescovo di Arezzo nel IV secolo. Nel luogo dell'attuale Chiesa della Madonna di San Biagio, esisteva la Sancta Mater Ecclesia in Castello Pulliciano, così in un documento del 715 in epoca longobarda conobbe il suo primo sviluppo; infatti in alcuni atti notarili dell'Archivio dell'Abbazia del SS. Salvatore sull'Amiata, si trovano documenti tra i quali uno dell'806 ed i testimoni, tutti di Montepulciano, erano preti, chierici, un medico e un orafo, segno di un elevato livello civile e culturale. Nel XII secolo la Repubblica di Siena volendo sottomettere Montepulciano, libera e ricca, dette inizio ad una serie di guerre, che i Poliziani affrontarono con l'aiuto di Perugia e di Orvieto, ma più assiduamente e con esiti alterni, con l'appoggio di Firenze. All'inizio del XIII secolo la vitalità della città, promossa dall'intrapendenza della borghesia mercantile, manifatturiera e agricola, prese ad attirare le mire di Firenze e Siena. Il Trecento fu segnato da forti contese per il potere tra le famiglie maggiori; una relativa stabilità si ebbe sotto la Famiglia Del Pecora che, divisi al loro interno nell'appoggiare Firenze, Siena o Perugia, divennero Signori di Valiano e tiranni di Montepulciano. Nel 1390 Montepulciano si alleò stabilmente con Firenze, cui premeva disporre di un caposaldo strategico a sud di Siena. Dagli inizi del Quattrocento a metà del Cinquecento, Montepulciano ebbe il proprio periodo aureo, scandito da stabilità politica, prestigio culturale, fioritura artistica. Il XV secolo fu l'epoca dell'umanista Bartolomeo Aragazzi, segretario apostolico di Papa Martino V e del poeta Angelo Poliziano. Un eccezionale fervore edilizio contrassegnò il XVI secolo: architetti quali Antonio da Sangallo il Vecchio, Jacopo Barozzi detto Vignola, Baldassarre Peruzzi, Ippolito Scalza eressero sontuose dimore patrizie, splendide chiese e diversi punti del centro urbano furono abbelliti. In questo periodo visse il cardinale Marcello Cervini, che sedette sul soglio pontificio per soli 28 giorni con il nome di Marcello II. Nel 1511, i Poliziani, conclusa la definitiva pace con i Fiorentini, incisero sulla porta e sull'architrave della sala del consiglio la seguente iscrizione: Recuperatio Libertatis, A.D. 1511. Dal 1559, con la sottomissione di Siena al principato mediceo, Montepulciano perse parte della rilevanza strategica e politica passata, ma mantenne il prestigio. Si stabilirono a Montepulciano storiche famiglie poliziane dei Nobili, Tarugi, Contucci, Bellarmino, Ricci, Cervini, Benci, Cini, Cocconi e numerose altre, che dettero grandi uomini alla Chiesa, alle lettere, alle arti e alle armi: un sommo pontefice, numerosi cardinali, molte decine di vescovi, prelati insigni in grande numero ed una grande quantità di uomini che furono eccellenti in molte discipline. Uno dei suoi figli più affezionati, il cardinale Giovanni Ricci, nel 1561, ottenne da Papa Pio IV, con il consenso del Granduca, che Montepulciano fosse decorata della sede episcopale e del titolo della città. Montepulciano ottenne così l'elevazione a sede episcopale e si eseguì la successiva demolizione dell'antica pieve per costruire l'imponente cattedrale (1594) su progetto di Ippolito Scalza e secondo i principi della Controriforma, della quale uno dei padri emeriti fu il poliziano cardinale Roberto Bellarmino. Alla morte del cardinale Giovanni Ricci, il Granduca Ferdinando lasciò i Capitanati di Montepulciano e Pietrasanta al libero governo della Granduchessa Cristina di Lorena che vi rimasero fino alla sua morte, avvenuta nel 1636. La Granduchessa dette molto impulso alla costruzione della nuova Cattedrale.
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Chiesa San Giusto, Lucca, Tuscany, Italy, Europe
San Giusto is a church in Lucca, Tuscany, central Italy. The current edifice, built over a pre-existing one, dates to the second half of the 12th century. It has a nave and two aisles with apses. The façade has a mixed decoration, with white and black stripes in the upper part, forming two small superimposed loggias at the top. The central portal was made by Guidetto's workshop, and, among the other details, includes two twisting atlases (one now partly missing) supporting two protruding lions at the sides of the lunette. The rest of the decoration has vegetable motifs or fantastic creatures. The two roots of the internal archivolt (which has black and white rows like in the upper facade) lay on two cubes with masks of Classic origin.
The side portals have less ornate decorations, mostly limited to the capitals and similar to that of the central one. The latter is surmounted by a double mullioned window, while above the side ones are simpler oculi. The apse's exteriors features Lombard bands and two orders of single mullioned windows. The interior was remade during the 17th century in Baroque style.
Abbazia di Casamari, Veroli (FR) 17-08-2017
Places to see in ( Palermo - Italy ) Chiesa del Gesu
Places to see in ( Palermo - Italy ) Chiesa del Gesu
The Church of the Gesù, Church of Saint Mary of Gesu or Casa Professa is one of the most important Baroque churches in the Italian city of Palermo and in all of Sicily. The Jesuits arrived in Palermo in 1549, and by the late 16th century began building a church adjacent to their mother house (Casa Professa) using a design by the Jesuit architect Giovanni Tristano. The original design called for a single nave with large transepts and several side chapels, but it was changed by the early 17th century, to a more grandiose layout typical of Jesuit architecture. Natale Masuccio removed the chapels' dividing walls to add two side naves to the central one. The church was consecrated in 1636.
The interior decoration included marble bas-reliefs on the tribuna depicting the Adoration of the Shepherds (1710–14) and Adoration of the Magi (1719–21), by Gioacchino Vitagliano, after designs attributed to Giacomo Serpotta - both reliefs survive. A fresco of the Adoration of the Magi was also added to the walls of the second side-chapel to the right by Antonino Grano in the 1720s. The church also contains a relief of the Glory of St Luke by Ignazio Marabitti.
In 1892, cavaliere Salvatore Di Pietro, former rector of the Casa Professa, philanthropist, prefect of studies at the seminary, and member of the Theological College, of the Academy of sciences, letters and arts and of the Accademia di storia patria, convinced in 1888 the minister of public education, Paolo Boselli, to decree the church a national monument.
In 1943, during the Second World War, a bomb collapsed the church's dome, destroying most of the surrounding walls and most of the wall paintings in the chancel and transepts. These frescoes were replaced during two years' restoration work, after which the church reopened on 24 February 2009 with a solemn mass presided over by Paolo Romeo, archbishop of Palermo, and attended by several Jesuits and civil and military officials.
The facade is divided into two sections by a cornice. In the lower part there are three portals, above are niches with statues of St Ignatius of Loyola, a Madonna with Child and Francis Xavier. The upper section is divided by pilasters and framed on both sides with corbels and statues of saints. The facade is surmounted by a curved-segmented gable and the Jesuit emblem. Masucci originally planned belfries, but these were not completed, and the current 18th-century campanile was built on the adjacent Palazzo Marchesi. Behind the church, the Jesuit chapter houses the town library.
The layout is in the shape of a Latin cross. The nave is 72.10 m long, 42.65 m wide and 70 m high and is decorated with polychrome marbles, stucco and frescoes. In particular, the marble reliefs with their figural and ornamental motifs on the pillars and the marble mosaics are unique. The rebuilt structure has a double dome and stained glass windows.
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processione di san regolo
Campane della Basilica Cattedrale di Santa Maria del Fiore FIRENZE-V.70
Firenze, basilica cattedrale metropolitana di Santa Maria del Fiore, piazza di San Giovanni, centro storico, arcidiocesi di Firenze.
•Concerto di 7 campane in La² a slancio, elettrificate dalla AEI di Perego, la Santa Reparata possiede 2 ruote e un reggi-battaglio tipico dello slancio tirolese, le altre sono a slancio puro:
I: La² (Santa Reparata), fusa nel 1705 da Antonio Petri. Ha un diametro di 200 cm e un'altezza di 210 cm. Pesa 53,8 quintali (tra le più grandi campane d'Italia montate sui campanili).
II: Do³ (la Misericordia), rifusa nel 1830 da Carlo Moreni. Ha un diametro di 152 cm per un peso pari a 21 quintali.
III: Re³ (l'Apostolica), fusa nel 1957 da Prospero Barigozzi. Ha un diametro di 125 cm per un peso pari a 12 quintali.
IV: Mi³ (l'Annunziata), fusa nel 1957 da Prospero Barigozzi. Ha un diametro di 115 cm per un peso pari a 8,6 quintali.
V: Sol³ (la Mater Dei), fusa nel 1957 da Prospero Barigozzi. Ha un diametro di 95 cm per un peso pari a 4,8 quintali.
VI: La³ (l'Assunta), fusa nel 1957 da Prospero Barigozzi. Ha un diametro di 85 cm per un peso pari a 3,4 quintali.
VII: Si³ (l'Immacolata), fusa nel 1957 da Prospero Barigozzi. Ha un diametro di 75 cm per un peso pari a 2,4 quintali.
Sul campanile sono presenti anche 5 campane antiche, che componevano il precedente concerto di 7 campane (di cui facevano parte le 2 maggiori attuali), sostituite dalle attuali 5 campane minori, per volere del capitolo della Cattedrale, che decise di rifare il castello ligneo. La precedente Apostolica, fusa nel 1401 da un fonditore di Cortona (AR), con un peso pari a 5000 libbre (circa 25 quintali), si trova sul pavimento della cella campanaria. Le altre 4 sono collocate in alto ai finestroni col ceppo ligneo, ma sono inutilizzate:
I (Apostolica)=Re♭³ crescente, fusa da un fonditore di Cortona (AR) nel 1401;
II (Beona)=Mi³, ??;
III (Maria Anna)=Sol³, ??;
IV=Si♭³, fusa nel 1513;
V=Do♯⁴, Fusa nel 1514.
•Plenum solenne a 7 campane nella solennità di Pentecoste:
10:15
10:30
11:45
Ringrazio infinitamente Francesco (Campanone144), Pietro (pie il campanaro 07), Luca (Campanaro Italia), Federico (Punko Pallino), Elia (Campanaro 2004) e Lorenzo (lorenzocampanaro05), ai quali dedico il video, per essere venuti e per la collaborazione!
Il mio video orrendo e sfortunato di Pentecoste, dato che non ha suonato il grande plenum in discendente, termina qui. A presto e ancora un buon augurio di Pentecoste a tutti!
Bergamo - Almenno s.Salvatore - drone
Riprese aeree della chiesa romanica di S.Tome.
Momenti Festa P.C. Templare, Corpo Osp. e Legione Nassiriya
Momenti della Festa della Protezione Civile Templare Federiciana ,del Corpo Ospedaliero Templare Federiciano e della Legione Nassiriya.
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Nuova vita per il Tempio di San Biagio a Montepulciano
Le Opere Ecclesiastiche Riunite di Montepulciano, hanno deciso di iniziare un servizio teso a migliorare l’accoglienza ai visitatori del Tempio di San Biagio, capolavoro dell’architettura italiana del Rinascimento maturo, nonché a rendere più sicuro e vigilato l’interno della chiesa monumentale.
Con la progressiva crescita de visitatori a Montepulciano, a ragione definita la “perla del Cinquecento”, ma anche a seguito di produzioni cinematografiche in cui la chiesa e la città sono diventati magnifici set, è sorta la necessità di una maggiore tutela del luogo con la presenza assidua di una custodia e di un’offerta più ampia dei servizi aggiuntivi.
In questa prospettiva, all’ingresso del Tempio, vi sarà una nuova struttura che si confà all’elegante architettura dell’interno che riflette le armoniche proporzioni esterne.
Con il biglietto d’ingresso sarà consegnata un’audiovideoguida in cui il visitatore, attraverso uno strumento digitale, potrà seguire testo/immagine, la spiegazione del monumento in relazione alle fotografie di riferimento.
La novità di questo racconto sarà l’intervento dello stesso architetto, Antonio da Sangallo, detto il Vecchio, che presenta il suo capolavoro, il Tempio di San Biagio, a coloro che ascoltano l’audiovideoguida.
D’altra parte l’architetto fiorentino è colui che più ha delineato l’aspetto di Montepulciano, in cui eleganti palazzi si susseguono nelle vie cittadine offrendo prospettive sorprendenti.
Per questo la visita prosegue nel centro storico della città con l’ausilio di una app.
Dopo la visita del Tempio di San Biagio, il visitatore può continuare il suo percorso scaricando per il tramite del proprio smartphone l’app-guida di Montepulciano, con testi brevi, ma efficaci, corredati da immagini.
Le Opere Ecclesiastiche Riunite di Montepulciano si sono avvalse di un gestore, Opera-Civita, per il nuovo riordinamento dei servizi e auspicano una fruizione più consapevole del Tempio da parte dei turisti. L’accesso ai residenti continuerà ad essere libero.
Qui paesaggio e architettura, patrimonio di una terra ricca di storia e di cultura, si confondono in forme armoniche e danno vita a uno scenario unico. La chiesa si colloca infatti al centro di un prato pianeggiante là dove la Val d’Orcia s’innesta nella Val di Chiana e la sua posizione, fuori della città, in mezzo a uno scenario naturale ne evidenzia la grandiosità.
Tempio di San Biagio
Orari SS. Messe: Domenica e festivi ore 11.
Il tempio riaprirà al pubblico alle ore 12,30
Orari di apertura/ Opening hours:
1 Marzo – 31 Maggio: 10-18 (tutti i giorni).
1 Giugno – 30 Settembre: 09,30-18,30 (tutti i giorni).
1-31 Ottobre: 10-18 (tutti i giorni).
1 Novembre – 25 Dicembre: 10-12 / 15-17 (solo sabato e domenica).
26 Dicembre – 6 Gennaio: 10-18 (tutti i giorni).
7 Gennaio – 28 Febbraio: 10-12 / 15-17 (solo sabato e domenica).
Biglietto d’ingresso. Intero: € 3,50 con audioguida gratuita
Ingresso gratuito per:
- bambini al di sotto dei 6 anni,
- residenti nel comune di Montepulciano,
- portatori di handicap, ecclesiastici,
- giornalisti, guide turistiche autorizzate.
Riprese di Mauro Pocci.
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Chiesa di San Martino
Rovine della Pieve di San Martino - Gattico (NO)
Drone: DJI Spark
Intervista al Cardinale Bassetti, presidente della Cei
Intervista al Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, in occasione dei 300 anni dall'incoronazione della Sacra Immagine della Madonna Santissima del Soccorso, Patrona di Montalcino
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Veduta con Drone di Marne provincia di Bergamo 3 Luglio 2019
Veduta di Marne
Teggiano, spettacolare “investitura” di tre nuovi Cavalieri Templari Internazionali valdianesi
Teggiano, spettacolare “investitura” di tre nuovi Cavalieri Templari Internazionali valdianesi. 31/07/2018
Adorazione eucaristica dell' 11 maggio 2015 (solo audio)
Adorazione eucaristica dell' 11 maggio 2015 presso Santuario Maria SS. Assunta in cielo in Casandrino (Madonna di Casandrino) a cura di Don Antonio Scarano
Le campane di Firenze chiesa si Santo Spirito
Campane di Castellana Grotte
Oggi 29 aprile si svolge la festa della patrona (s.maria della vetrana) e incontra i pellegrini in città con una processione che parte del suo santuario (come vedete nel video).ci sono 6 campane (di cui 2 a slancio che suonano nel video,4 a scampanio) oggi il sagrestano ha suonato il plenum delle 2 campane come nel video...e all'uscita della sacra icona ha fatto la identica suonata con un piccolo scampanio all'inizio.
Scusate se nn ho fatto il video della processione di gala...ciao e alla prossima????
1 R.C. MESSA DEI TEMPLARI PER SITO www.dattola.com
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