Parrocchia di Santa Maria Maggiore (Chiesa Madre) di Gioia del Colle - Parte 1
La prima parte del video sulla Parrocchia di Santa Maria Maggiore (Chiesa Madre), con la sua Storia, nelle riprese di Mario di Giuseppe ed il commento di Don Innocenzo Mondelli.
Parrocchia di Santa Maria Maggiore (Chiesa Madre) di Gioia del Colle - Parte 6
La sesta ed ultima parte del video sulla Parrocchia di Santa Maria Maggiore (Chiesa Madre), con la sua Storia, nelle riprese di Mario di Giuseppe ed il commento di Don Innocenzo Mondelli.
Parrocchia di Santa Maria Maggiore (Chiesa Madre) di Gioia del Colle - Parte 2
La seconda parte del video sulla Parrocchia di Santa Maria Maggiore (Chiesa Madre), con la sua Storia, nelle riprese di Mario di Giuseppe ed il commento di Don Innocenzo Mondelli.
Parrocchia di Santa Maria Maggiore (Chiesa Madre) di Gioia del Colle - Parte 5
La quinta parte del video sulla Parrocchia di Santa Maria Maggiore (Chiesa Madre), con la sua Storia, nelle riprese di Mario di Giuseppe ed il commento di Don Innocenzo Mondelli.
Parrocchia di Santa Maria Maggiore (Chiesa Madre) di Gioia del Colle - Parte 3
La terza parte del video sulla Parrocchia di Santa Maria Maggiore (Chiesa Madre), con la sua Storia, nelle riprese di Mario di Giuseppe ed il commento di Don Innocenzo Mondelli.
Gioia del Colle. Chiesa Madre o santa Maria Maggiore. Festa della Candelora. 2 febbraio 2017. Ore 18
Gioia del Colle. Chiesa Madre o santa Maria Maggiore. Festa della Candelora. Festa della Candelora. 2 febbraio 2017. Ore 18.00.
Processione e interno della chiesa.
Parrocchia di Santa Maria Maggiore (Chiesa Madre) di Gioia del Colle - Parte 4
La quarta parte del video sulla Parrocchia di Santa Maria Maggiore (Chiesa Madre), con la sua Storia, nelle riprese di Mario di Giuseppe ed il commento di Don Innocenzo Mondelli.
Panorama di Gioia del Colle - Parte 2
Il Panorama di Gioia del Colle, visto dal Campanile della Chiesa Madre, con le riprese di Mario Di Giuseppe ed il commento di Don Innocenzo Mondelli, vice parroco della Parrocchia di Santa Maria Maggiore (parte 2)
Gioia del Colle. Arrivo delle Reliquie della Beata ELIA di San Clemente nella chiesa madre di Gioia.
Gioia del Colle. Arrivo delle Reliquie della Beata ELIA di San Clemente nella chiesa madre Santa Maria Maggiore. Martedì 7 febbraio 2017. Ore 17.00
Gioia del Colle. Corpus Domini. Processione. Chiesa Madre. La facciata e il campanile. 18/6/17
Miracolo della Neve - Sagrato di Santa Maria Maggiore ????️ Memoria della nevicata di agosto ❄️
Madonna della Neve è uno degli innumerevoli appellativi con cui la Chiesa venera la Beata Vergine Maria.
Si tratta del nome tradizionale e popolare per indicare Maria Madre di Dio come sancito dal Concilio di Efeso (431 d.C.). La sua memoria liturgica cade il 5 agosto e in memoria della miracolosa manifestazione mariana attraverso la quale la chiesa ha eretto in Roma la basilica di Santa Maria Maggiore.
Secondo quanto narrato da vari autori cristiani, Giovanni era un ricco patrizio che viveva a Roma. Durante la notte del 4 agosto 352 d.C. egli avrebbe visto in sogno la Vergine Maria che chiedeva di costruire una basilica nel luogo dove il mattino seguente avesse trovato della neve fresca. Giovanni, la mattina seguente, corse da papa Liberio per raccontargli quanto visto e il pontefice confessò di aver avuto la stessa visione. Il prodigio nel frattempo si era avverato sul Colle Esquilino, che fu trovato coperto di neve in piena estate e per ordine di Papa Liberio si fece tracciare la pianta di una grandiosa basilica esattamente dove cadde la neve di agosto. Sempre secondo la storia, la basilica sarebbe stata finanziata dal patrizio stesso e prese il nome di basilica di Santa Maria della Neve (o Basilica Liberiana dal nome del Papa, popolarmente ad Nives).
Il titolo di Madonna della Neve risale ai primi secoli della Chiesa ed è legata alla nascita della basilica di S. Maria Maggiore in Roma.
L'antica chiesa fu atterrata al tempo di Sisto III che in ricordo del Concilio di Efeso dove si era solennemente decretata la Maternità Divina di Maria, volle innalzare a Roma una basilica più grande in onore della Vergine, utilizzando anche i materiali di recupero della chiesa antecedente. In quel periodo a Roma nessuna chiesa o basilica raggiungeva lo splendore e la grandezza del nuovo luogo di culto. Qualche decennio dopo, le fu dato il titolo di Basilica di S. Maria Maggiore per indicare la sua prevalenza su tutte le chiese dedicate alla Madonna.
A Roma il 5 agosto nella matriarcale Basilica di Santa Maria Maggiore, per il Popolo di Dio il miracolo viene ricordato con una pioggia di petali di rosa bianca, cadenti dall'interno della cupola durante la solenne celebrazione liturgica al canto del Gloria. (qui il link
E all'esterno, di sera, come riprodotto in questo video nella rappresentazione del 2016, per tutti i profani. Dal 1983, infatti, nella serata del 5 agosto, davanti alla grande Basilica, prende vita uno straordinario spettacolo: ospiti illustri, scenografie stellari, giochi e teatri di luce, proiezioni di immagini e fluorescenza lunare nella piazza.
Le statue della facciata della Basilica illuminate nell'incanto e nella suggestione scenica del prodigio, si animano circondate da musiche e performance.
Un crescendo di grande suggestione fino ad arrivare al momento clou, alla mezzanotte è Miracolo della Neve a Santa Maria Maggiore: i candidi fiocchi discendono dal cielo e imbiancano il suolo per uno spettacolo davvero unico e imperdibile.
Il miracolo della Madonna della Neve a Roma è conosciuto in tutto il mondo ed è considerato, dai romani, uno degli eventi più rappresentativi delle proprie tradizioni.
Mi scateno dalla Gioia!
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Santa Maria Maggiore - Gloria - Memoria liturgica della nevicata miracolosa di agosto
Come da molti richiesto, ecco il momento centrale della Memoria liturgica che stiamo riportando fedelmente.
Ecco a voi il canto del Gloria subito dopo il Kyrie eleison nella Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma durante la S. Messa pontificale presieduta da S. Em. Cardinale Stanislaw Rylko, della Memoria liturgica della nevicata miracolosa di agosto preannunciata dalla Beata Vergine Maria.
Tradizionalmente, infatti, il 5 agosto in questa matriarcale Basilica, il miracolo viene ricordato con una pioggia di petali di rosa bianca, cadenti dall'interno della cupola durante la solenne celebrazione liturgica al canto del Gloria.
Il Gloria in excelsis Deo, detto anche inno angelico o dossologia maggiore, è una preghiera della liturgia cattolica. La locuzione latina significa gloria a Dio nel più alto (sottinteso dei cieli).
Il Gloria in excelsis Deo è un antichissimo inno della liturgia cristiana.
Fino al XIX secolo, la preghiera era anche chiamata Cantico degli angeli (tradotta col Voi: Noi vi benediciamo, vi adoriamo, ecc.), e differenziato dal Sanctus che era detto Cantico dei Santi in cielo, dove per santi si intendono sia gli angeli che gli essere umani (le anime dei defunti, o coloro che sono assunti in anima e corpo). Comprendeva anche il Kyrie, perché se si pronuncia (o canta) in latino il Gloria in excelsis Deo è d'obbligo pronunciare (o cantare) in latino anche il Kyrie.
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Madonna della Neve è uno degli innumerevoli appellativi con cui la Chiesa venera la Beata Vergine Maria.
Si tratta del nome tradizionale e popolare per indicare Maria Madre di Dio come sancito dal Concilio di Efeso (431 d.C.). La sua memoria liturgica cade il 5 agosto e in memoria della miracolosa manifestazione mariana attraverso la quale la chiesa ha eretto in Roma la basilica di Santa Maria Maggiore (il primo Santuario Mariano di Occidente).
Secondo quanto narrato da vari autori cristiani, Giovanni era un ricco patrizio che viveva a Roma. Durante la notte del 4 agosto 352 d.C. egli avrebbe visto in sogno la Vergine Maria che chiedeva di costruire una basilica nel luogo dove il mattino seguente avesse trovato della neve fresca. Giovanni, la mattina seguente, corse da papa Liberio per raccontargli quanto visto e il pontefice confessò di aver avuto la stessa visione. Il prodigio nel frattempo si era avverato sul Colle Esquilino, che fu trovato coperto di neve in piena estate e per ordine di Papa Liberio si fece tracciare la pianta di una grandiosa basilica esattamente dove cadde la neve di agosto. Sempre secondo la storia, la basilica sarebbe stata finanziata dal patrizio stesso e prese il nome di basilica di Santa Maria della Neve (o Basilica Liberiana dal nome del Papa, popolarmente ad Nives).
Il titolo di Madonna della Neve risale ai primi secoli della Chiesa ed è legata alla nascita della basilica di S. Maria Maggiore in Roma.
L'antica chiesa fu atterrata al tempo di Sisto III che in ricordo del Concilio di Efeso dove si era solennemente decretata la Maternità Divina di Maria, volle innalzare a Roma una basilica più grande in onore della Vergine, utilizzando anche i materiali di recupero della chiesa antecedente. In quel periodo a Roma nessuna chiesa o basilica raggiungeva lo splendore e la grandezza del nuovo luogo di culto. Qualche decennio dopo, le fu dato il titolo di Basilica di S. Maria Maggiore per indicare la sua prevalenza su tutte le chiese dedicate alla Madonna.
#Gloria #SantaMariaMaggiore #adNives
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Miracolo della Neve - Santa Maria Maggiore - Memoria liturgica della nevicata miracolosa di agosto
Madonna della Neve è uno degli innumerevoli appellativi con cui la Chiesa venera la Beata Vergine Maria.
Si tratta del nome tradizionale e popolare per indicare Maria Madre di Dio come sancito dal Concilio di Efeso (431 d.C.). La sua memoria liturgica cade il 5 agosto e in memoria della miracolosa manifestazione mariana attraverso la quale la chiesa ha eretto in Roma la basilica di Santa Maria Maggiore.
Secondo quanto narrato da vari autori cristiani, Giovanni era un ricco patrizio che viveva a Roma. Durante la notte del 4 agosto 352 d.C. egli avrebbe visto in sogno la Vergine Maria che chiedeva di costruire una basilica nel luogo dove il mattino seguente avesse trovato della neve fresca. Giovanni, la mattina seguente, corse da papa Liberio per raccontargli quanto visto e il pontefice confessò di aver avuto la stessa visione. Il prodigio nel frattempo si era avverato sul Colle Esquilino, che fu trovato coperto di neve in piena estate e per ordine di Papa Liberio si fece tracciare la pianta di una grandiosa basilica esattamente dove cadde la neve di agosto. Sempre secondo la storia, la basilica sarebbe stata finanziata dal patrizio stesso e prese il nome di basilica di Santa Maria della Neve (o Basilica Liberiana dal nome del Papa, popolarmente ad Nives).
Il titolo di Madonna della Neve risale ai primi secoli della Chiesa ed è legata alla nascita della basilica di S. Maria Maggiore in Roma.
L'antica chiesa fu atterrata al tempo di Sisto III che in ricordo del Concilio di Efeso dove si era solennemente decretata la Maternità Divina di Maria, volle innalzare a Roma una basilica più grande in onore della Vergine, utilizzando anche i materiali di recupero della chiesa antecedente. In quel periodo a Roma nessuna chiesa o basilica raggiungeva lo splendore e la grandezza del nuovo luogo di culto. Qualche decennio dopo, le fu dato il titolo di Basilica di S. Maria Maggiore per indicare la sua prevalenza su tutte le chiese dedicate alla Madonna.
A Roma il 5 agosto nella matriarcale Basilica di Santa Maria Maggiore, il miracolo viene ricordato con una pioggia di petali di rosa bianca, cadenti dall'interno della cupola durante la solenne celebrazione liturgica al canto del Gloria.
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GIOIA DEL COLLE RASSEGNA DI MUSICA SACRA CHIESA MADRE
GIOIA DEL COLLE RASSEGNA DI MUSICA SACRA CHIESA MADRE
Santa Maria Maggiore - Sanctus - Memoria liturgica della nevicata miracolosa di agosto
Continuiamo con un altro canto liturgico eseguito dal vivo in Basilica.
Ecco a voi il canto del Santo (Sanctus in latino) parte integrante del prefazio, del quale costituisce la conclusione, prima dell'inizio della preghiera eucaristica. Siamo sempre nella Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma durante la S. Messa pontificale presieduta da S. Em. Cardinale Stanislaw Rylko, della Memoria liturgica della nevicata miracolosa di agosto preannunciata dalla Beata Vergine Maria.
Tradizionalmente, infatti, il 5 agosto in questa matriarcale Basilica, il miracolo viene ricordato con una pioggia di petali di rosa bianca, cadenti dall'interno della cupola durante la solenne celebrazione liturgica al canto del Gloria.
Il Santo è usato in quasi tutti i riti delle liturgie cattoliche, ortodosse e in molte protestanti. È un invito rivolto alla Chiesa terrestre ad unirsi ai cori celesti nella lode al Signore.
La prima parte del Sanctus è stata introdotta nella liturgia cattolica alla fine del IV secolo. Mentre il testo della seconda parte, il Benedictus, è tratto dal Vangelo secondo Matteo (21,9), nel contesto del racconto dell'entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme la domenica delle palme.
L'affermazione solenne della santità e trascendenza di Dio dell'universo è completata da questa affermazione al Cristo re che cita il salmo della messa del giorno di Pasqua (117,6). Questa seconda parte è attestata nella Messa romana solo nel VII secolo.
Il Sanctus era anche detto Cantico dei Santi in cielo, dove per santi si intendono sia gli angeli che gli essere umani (le anime dei defunti, o coloro che sono assunti in anima e corpo).
Il Santo segue il carattere generale del prefazio, che è una preghiera di lode, con le parole dell'inno dei serafini, udito nel tempio di Gerusalemme dal profeta Isaia (6,3) nella visione inaugurale del suo ministero. La parte iniziale è riferita anche nell'Apocalisse (4,8).
Fra le preghiere più importanti della Chiesa Cattolica e rivolte a San Michele Arcangelo, l'Exorcismus in Satanam et angelos apostaticos (papa Leone XIII, 1884), come in Apocalisse, afferma che la parte iniziale della preghiera è cantata a Dio dai Cherubini e i Serafini che lo lodano incessantemente.
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Madonna della Neve è uno degli innumerevoli appellativi con cui la Chiesa venera la Beata Vergine Maria.
Si tratta del nome tradizionale e popolare per indicare Maria Madre di Dio come sancito dal Concilio di Efeso (431 d.C.). La sua memoria liturgica cade il 5 agosto e in memoria della miracolosa manifestazione mariana attraverso la quale la chiesa ha eretto in Roma la basilica di Santa Maria Maggiore (il primo Santuario Mariano di Occidente).
Secondo quanto narrato da vari autori cristiani, Giovanni era un ricco patrizio che viveva a Roma. Durante la notte del 4 agosto 352 d.C. egli avrebbe visto in sogno la Vergine Maria che chiedeva di costruire una basilica nel luogo dove il mattino seguente avesse trovato della neve fresca. Giovanni, la mattina seguente, corse da papa Liberio per raccontargli quanto visto e il pontefice confessò di aver avuto la stessa visione. Il prodigio nel frattempo si era avverato sul Colle Esquilino, che fu trovato coperto di neve in piena estate e per ordine di Papa Liberio si fece tracciare la pianta di una grandiosa basilica esattamente dove cadde la neve di agosto. Sempre secondo la storia, la basilica sarebbe stata finanziata dal patrizio stesso e prese il nome di basilica di Santa Maria della Neve (o Basilica Liberiana dal nome del Papa, popolarmente ad Nives).
Il titolo di Madonna della Neve risale ai primi secoli della Chiesa ed è legata alla nascita della basilica di S. Maria Maggiore in Roma.
L'antica chiesa fu atterrata al tempo di Sisto III che in ricordo del Concilio di Efeso dove si era solennemente decretata la Maternità Divina di Maria, volle innalzare a Roma una basilica più grande in onore della Vergine, utilizzando anche i materiali di recupero della chiesa antecedente. In quel periodo a Roma nessuna chiesa o basilica raggiungeva lo splendore e la grandezza del nuovo luogo di culto. Qualche decennio dopo, le fu dato il titolo di Basilica di S. Maria Maggiore per indicare la sua prevalenza su tutte le chiese dedicate alla Madonna.
#Sanctus #SantaMariaMaggiore #adNives
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Santa Maria Maggiore - Inno alla Salus Populi Romani ????️ Memoria liturgica della nevicata miracolosa
Terminiamo la Liturgia con l'Inno alla Salus Populi Romani eseguito magistralmente dal Coro della Cappella Liberiana diretto da Mons. Valentino Miserachs Grau già postato nel mio canale qualche anno fa.
Siamo sempre nella Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma durante la S. Messa pontificale presieduta da S. Em. Cardinale Stanislaw Rylko, della Memoria liturgica della nevicata miracolosa di agosto preannunciata dalla Beata Vergine Maria.
Tradizionalmente, infatti, il 5 agosto in questa matriarcale Basilica, il miracolo viene ricordato con una pioggia di petali di rosa bianca, cadenti dall'interno della cupola durante la solenne celebrazione liturgica al canto del Gloria.
INNO ALLA
SALUS POPULI ROMANI
Al tuo tempio secolare
di ori e marmi rilucente
siamo accorsi ad implorare
il materno tuo favor.
R. O Maria Madre Santa
tu del popolo romano
sei salvezza luce e guida,
nostra speme e nostro amor,
sei salvezza luce e guida
nostra speme e nostro amore.
Col Prodigio della Neve,
segnò il luogo in piena estate,
dell’augusta tua dimora,
il supremo tuo favor. R.
L’icona della Salus Populi Romani si trova nella Patriarcale Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, a Roma chiamata anche Santa Maria della Neve, perché una prodigiosa nevicata il 5 agosto avrebbe delimitato il perimetro per l'edificazione della precedente basilica liberiana.
La Basilica di Santa Maria Maggiore, una delle quattro grandi basiliche patriarcali è il primo santuario consacrato alla Madre di Dio in Roma e in Occidente, fu costruita sotto Papa Sisto III (432-440) e costituisce il monumento celebrativo del Concilio di Efeso (431), il quale assieme alla Divinità di Cristo definiva anche la Divina Maternità di Maria, conferendole il titolo di Theotòkos.
Nel secolo XVI si ricorda il miracolo più grande attribuito a questa immagine. Roma era invasa dalla peste il Papa San Pio V portò in processione l’icona fino a San Pietro. Prima di arrivare alla Basilica ci fu un grande prodigio luminoso nel cielo: tutto il popolo lo vide distintamente. Il Papa comprese che la peste sarebbe presto finita come di fatto accadde da lì a poco tempo.
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Madonna della Neve è uno degli innumerevoli appellativi con cui la Chiesa venera la Beata Vergine Maria.
Si tratta del nome tradizionale e popolare per indicare Maria Madre di Dio come sancito dal Concilio di Efeso (431 d.C.). La sua memoria liturgica cade il 5 agosto e in memoria della miracolosa manifestazione mariana attraverso la quale la chiesa ha eretto in Roma la basilica di Santa Maria Maggiore (il primo Santuario Mariano di Occidente).
Secondo quanto narrato da vari autori cristiani, Giovanni era un ricco patrizio che viveva a Roma. Durante la notte del 4 agosto 352 d.C. egli avrebbe visto in sogno la Vergine Maria che chiedeva di costruire una basilica nel luogo dove il mattino seguente avesse trovato della neve fresca. Giovanni, la mattina seguente, corse da papa Liberio per raccontargli quanto visto e il pontefice confessò di aver avuto la stessa visione. Il prodigio nel frattempo si era avverato sul Colle Esquilino, che fu trovato coperto di neve in piena estate e per ordine di Papa Liberio si fece tracciare la pianta di una grandiosa basilica esattamente dove cadde la neve di agosto. Sempre secondo la storia, la basilica sarebbe stata finanziata dal patrizio stesso e prese il nome di basilica di Santa Maria della Neve (o Basilica Liberiana dal nome del Papa, popolarmente ad Nives).
Il titolo di Madonna della Neve risale ai primi secoli della Chiesa ed è legata alla nascita della basilica di S. Maria Maggiore in Roma.
L'antica chiesa fu atterrata al tempo di Sisto III che in ricordo del Concilio di Efeso dove si era solennemente decretata la Maternità Divina di Maria, volle innalzare a Roma una basilica più grande in onore della Vergine, utilizzando anche i materiali di recupero della chiesa antecedente. In quel periodo a Roma nessuna chiesa o basilica raggiungeva lo splendore e la grandezza del nuovo luogo di culto. Qualche decennio dopo, le fu dato il titolo di Basilica di S. Maria Maggiore per indicare la sua prevalenza su tutte le chiese dedicate alla Madonna.
#Inno #SantaMariaMaggiore #SalusPopuliRomani
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INNO ALLA SALUS POPULI ROMANI - Santa Maria Maggiore
Non poteva mancare nel mio canale l’Inno alla Salus Populi Romani, eseguito magistralmente dal Coro della Cappella Liberiana diretto da: mons. Valentino Miserachs Grau nella memoria liturgica della nevicata miracolosa di agosto.
INNO ALLA
SALUS POPULI ROMANI
Al tuo tempio secolare
di ori e marmi rilucente
siamo accorsi ad implorare
il materno tuo favor.
R. O Maria Madre Santa
tu del popolo romano
sei salvezza luce e guida,
nostra speme e nostro amor,
sei salvezza luce e guida
nostra speme e nostro amore.
Col Prodigio della Neve,
segnò il luogo in piena estate,
dell’augusta tua dimora,
il supremo tuo favor. R.
L’icona della Salus Populi Romani si trova nella Patriarcale Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, a Roma chiamata anche Santa Maria della Neve, perché una prodigiosa nevicata il 5 agosto avrebbe delimitato il perimetro per l'edificazione della precedente basilica liberiana.
La Basilica di Santa Maria Maggiore, una delle quattro grandi basiliche patriarcali è il primo santuario consacrato alla Madre di Dio in Roma e in Occidente, fu costruita sotto Papa Sisto III (432-440) e costituisce il monumento celebrativo del Concilio di Efeso (431), il quale assieme alla Divinità di Cristo definiva anche la Divina Maternità di Maria, conferendole il titolo di Theotòkos.
Nel secolo XVI si ricorda il miracolo più grande attribuito a questa immagine. Roma era invasa dalla peste il Papa San Pio V portò in processione l’icona fino a San Pietro. Prima di arrivare alla Basilica ci fu un grande prodigio luminoso nel cielo: tutto il popolo lo vide distintamente. Il Papa comprese che la peste sarebbe presto finita come di fatto accadde da lì a poco tempo.
Come accennato Madonna della Neve è uno degli innumerevoli appellativi con cui la Chiesa venera la Beata Vergine Maria. La sua memoria liturgica cade il 5 agosto e in memoria della miracolosa manifestazione mariana attraverso la quale la chiesa ha eretto in Roma la basilica di Santa Maria Maggiore. Secondo quanto narrato da vari autori cristiani, Giovanni era un ricco patrizio che viveva a Roma. Durante la notte del 4 agosto 352 d.C. egli avrebbe visto in sogno la Vergine Maria che chiedeva di costruire una basilica nel luogo dove il mattino seguente avesse trovato della neve fresca. Giovanni, la mattina seguente, corse da papa Liberio per raccontargli quanto visto e il pontefice confessò di aver avuto la stessa visione. Il prodigio nel frattempo si era avverato sul Colle Esquilino, che fu trovato coperto di neve in piena estate e per ordine di Papa Liberio si fece tracciare la pianta di una grandiosa basilica esattamente dove cadde la neve di agosto. Sempre secondo la storia, la basilica sarebbe stata finanziata dal patrizio stesso e prese il nome di basilica di Santa Maria della Neve (o Basilica Liberiana dal nome del Papa, popolarmente ad Nives). Il titolo di Madonna della Neve risale ai primi secoli della Chiesa ed è legata alla nascita della basilica di S. Maria Maggiore in Roma. L'antica chiesa fu atterrata al tempo di Sisto III che in ricordo del Concilio di Efeso dove si era solennemente decretata la Maternità Divina di Maria, volle innalzare a Roma una basilica più grande in onore della Vergine, utilizzando anche i materiali di recupero della chiesa antecedente. In quel periodo a Roma nessuna chiesa o basilica raggiungeva lo splendore e la grandezza del nuovo luogo di culto. Qualche decennio dopo, le fu dato il titolo di Basilica di S. Maria Maggiore per indicare la sua prevalenza su tutte le chiese dedicate alla Madonna. A Roma il 5 agosto nella matriarcale Basilica di Santa Maria Maggiore, il miracolo viene ricordato con una pioggia di petali di rosa bianca, cadenti dall'interno della cupola durante la solenne celebrazione liturgica al canto del Gloria. Nel seguente link l’evento liturgico descritto:
#Inno #SalusPopoliRomani #Maria
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santa maria maggiore storia
Gioia del Colle, Centro Storico - Casa in via Palestro 19
Antica casa indipendente di 3 piani con ingresso in via Palestro 19, Gioia del Colle (Bari).
Al primo piano vi è il soggiorno angolo cottura, con annesso bagno di servizio e piccolo vano utilizzato come angolo bar. Il soffitto è a crociera.
Al secondo piano vi è la camera da letto con soffitto a botte, con annesso bagno e vano relax.
Al terzo piano vi è una mansarda con terrazza, esposizione sud.
Riscaldamento autonomo.
Casa ristrutturata, accatastata e conforme alle norme urbanistico/edilizie.
Casa in vendita (telefonare al numero 3516868320)
Tag:
centro storico, vista campanile Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore, ampio soggiorno, ampia camera da letto, casa comoda, terrazza, loggia, solarium, barbecue, privacy, ingresso autonomo
Gioia del Colle. Chiesa madre. Benedizione del nuovo altare. Presiede Mons. Francesco Cacucci. 24/3/
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