Campane del Santuario di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso MILANO-V.92
Santuario di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso, arcidiocesi di Milano.
•Concerto di 5 campane in Do³, fuse dalla fonderia Barigozzi (Milano) nel 1902:
-Do³;
-Re³;
-Mi³;
-Fa³;
-Sol³.
•Sistema: Ambrosiano.
•Distesa completa a 5 campane delle ore 10:45 per la messa delle ore 11:00.
•Registrazioni dell' 08/09/2019.
Ed eccoci giunti all'ultimo video della mia vacanza a Milano. Spero che vi sia piaciuto e a presto!
P. S. Messaggio rivolto a tutti gli interisti che guarderanno questo video: non spaventatevi per la miniatura, perché non sono milanista! State tranquilli, lì per lì non avevo pensato anche all'Inter e nella fretta avevo solo messo le scritte con i colori del Milan. Mi sarebbe piaciuto fare in una maniera più carina, ma è andato tutto a rotoli. Facciamo così, per rimanere pacifici tutti quanti, fate finta che il rosso è uno dei colori del Milan e il nero uno dei colori dell'Inter, così non scoppiano rivoluzioni.
SANTA MARIA DEI MIRACOLI - MILANO
La Chiesa di Santa Maria presso San Celso è stata una delle prime costruzioni pienamente rinascimentali realizzate a Milano: venne progettata a fine Quattrocento per ospitare un’icona miracolosa della Madonna, ancora oggi conservata nel presbiterio. La venerata immagine della Madonna che il 30 dicembre 1485 offrì in adorazione ai fedeli il bambino che porta in braccio. Le navate laterali con l’ornato delle volte in barocco, sono ricoperte da un tripudio di stucchi e decorazioni ed affreschi
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Chiesa di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso
Iniziata da Gian Giacomo Dolcebuono e da Giovanni Battagio nel 1493, in pieno Rinascimento per accogliere un'icona miracolosa della Madonna, fu forse inizialmente prevista a pianta centrale, anche se nel proseguimento, piuttosto rapido dei lavori, venne dotata di una navata ed un atrio porticato antistante la facciata. La costruzione fu una delle prime architetture pienamente rinascimentali di Milano.
La cupolaModifica
La prima parte ad essere costruita fu infatti la cupola ottagonale, coperta all'esterno da un tiburio con un loggiato ad arcatelle, ornato da dodici statue in cotto di Agostino Fonduli secondo la tradizione architettonica lombarda. Nel 1494 venne richiesto a Giovanni Antonio Amadeo di fornire un modello e nel 1498 lo stesso si incaricò di procurare colonne e capitelli
Nel 1506 all'impianto originario venne aggiunto, sempre ad opera di Amadeo, un corpo longitudinale con una navata, coperta da una monumentale volta a botte cassettonata e cappelle laterali, al presbiterio fu anche aggiunto un coro poligonale a deambulatorio, sul modello del Duomo
Nel primo XVI secolo, dopo un concorso vinto nel 1505 da Cristoforo Solari, fu aggiunto il classicheggiante quadriportico, costituito su tre lati dalla successione di semicolonnecorinzie che inquadrano archi e sono sormontati da una trabeazione, secondo un modello ricavato dall'architettura romana, molto innovativo per l'epoca. Il prospetto esterno del portico, verso la strada è stato variamente attribuito a Cesare Cesariano oppure a Cristoforo Lombardo (il Lombardino) o allo stesso Solari.
Dopo un progetto di Cesariano non realizzato, l'imponente ed ornatissima facciata, in marmo di Carrara, fu progettata da Galeazzo Alessi verso la fine del XVI secolo in stile manierista. Realizzata da Martino Bassi, che semplificò il disegno alessiano, è decorata da numerose statue e rilievi di Stoldo Lorenzi ed Annibale Fontana.
La decorazione pittorica fu realizzata in due fasi distinte: la prima, successiva al 1535, riflette le preferenze venete e manieristiche introdotte nel periodo della dominazione spagnola, mentre la successiva esibisce le tendenze controriformate espresse dal 1565 da Carlo Borromeo. Il primo momento testimonia di un periodo di transizione sia politico che artistico: con la morte dell'ultimo degli Sforza, Francesco II (1535), il Ducato entra a far parte dei possedimenti spagnoli di Carlo V d'Asburgo mentre, dal punto di vista pittorico, le morte del Bramantino (1530) e di Bernardino Luini (1532) evidenziano l'esaurirsi della precedente stagione pittorica. L'egemonia anche culturale esercitata dai nuovi dominatori impone l'aprirsi della città al gusto della pittura veneta e manieristica. La chiesa, che per un decreto ducale del 1491 godeva di grande autonomia rispetto al clero ed era retta da un Capitolo di diciotto nobili, divenne uno dei luoghi centrali per le nuove tendenze e per i rapporti tra dominatori spagnoli e aristocrazia locale, come mostrano le visite di Carlo V (1541) e Filippo II (1548) durante i loro soggiorni trionfali a Milano. Non sorprende quindi che il deambulatorio che corre intorno al presbiterio fosse decorato con una serie di tele di importanti artisti, tra i quali Gaudenzio Ferrari, che vi dipinse Il Battesimo di Cristo (1540-41), il bresciano Moretto con la sua Conversione di San Paolo (1540-45) e Callisto Piazza, autore del San Gerolamo (1542-44).
Gli affreschi sotto la cupola della chiesa, coi quattro Dottori a fianco dei finestroni e i quattro Evangelisti nei pennacchi sono opera di Andrea Appiani.
Vi si conservano inoltre numerosi affreschi e pale d'altare di artisti lombardi del Rinascimento e del Barocco: Giovan Battista Crespi detto il Cerano, Camillo e Giulio Cesare Procaccini, Carlo Francesco Nuvolone, Antonio Campi, Bergognone, Callisto Piazza. Da segnalare soprattutto Giovan Battista della Cerva, e, all'altare del transetto destro, una bella pala di Paris Bordon. Il coro è decorato con stalli su disegno di vari artisti; il leggio ligneo è stato disegnato da Giuseppe Meda.
Nel transetto sinistro, all'interno di un altare disegnato da Martino Bassi, si conserva la veneratissima statua marmorea dell'Assunta di Annibale Fontana (1586), completata in seguito da due angioletti reggicorona di Giulio Cesare Procaccini.
In una teca posta all'ingresso sono esposti dei paramenti del cardinale Alfredo Ildefonso Schuster e il calco, fatto alla morte, del viso e della mano, effettuato dallo scultore don Marco Melzi dell'Istituto Beato Angelico di Milano.
L'antico affresco della Madonna miracolosa (celebre per i miracoli e per l'apparizione del 30 ottobre 1485) si trova ora sotto un altare alla sinistra del presbiterio ed è visibile solo durante alcune feste. Nella navata sinistra è invece collocato un affresco della Madonna con Bambino del XIV secolo che nel 1620
Milano da scoprire, Santa Maria presso S Celso
Sono due chiese affiancate, entrambe molto interessanti e legate alla storia milanese. S.Celso venne costruita nel IV secolo, di stile romanico. Subì diversi rimaneggiamenti tra cui una ricostruzione quasi totale nell'XI secolo. Sorse nel luogo dove, secondo la tradizione, S.Ambrogio trovò i corpi dei due martiri Nazario e Celso. Santa Maria dei Miracoli, così definita perchè la fede dei milanesi ha sempre sostenuto il verificarsi di miracoli collegati a due diversi dipinti della Madonna, è rinascimentale e barocca. La costruzione avvenne nel 1493 e subì diverse integrazioni successive. Purtroppo S.Celso non è al momento visitabile. Santa Maria, invece, costituisce un'unica occasione per ammirare opere notevoli di molti pittori, scultori, architetti e pavimentisti.
MILANO, SANTA MARIA PRESSO SAN SATIRO
Dedicata ad una miracolosa Madonna col Bambino, sanguinante dopo lo sfregio di un ubriaco,
la chiesa è stata costruita inglobando il più antico sacello di San Satiro da cui prese il nome, ed è celebre per ospitare il cosiddetto finto coro bramantesco, capolavoro della pittura prospettica rinascimentale italiana.
Le campane di Milano - Basilica di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso
Milano, Basilica di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso
Arcidiocesi di Milano
Concerto di 5 campane in Do3
Fuse da Barigozzi nel 1902
Sistema: Ambrosiano
Concerto Solenne a 5 cmapane per la Santa Messa Vigiliare delle ore 18.30 nella Solennità di Pentecoste (Ore 18.15)
- Si ringrazia il Sacrestano per la Disponibilità! -
Ed ecco l'altro concerto Milanese, ripreso sabato sera, San Celso! Dopo Sant'Ambrogio e San Vittore, tra i più belli della città! Ho voluto riprendere una suonata in cui si potessero udire le 5 campane e quindi ho optato per il Solenne, anche se pluripreso, dato che per la Messa Festiva suonano 4 campane! In questa Chiesa la programmazione è stata ben regolata, già alle 18 ho sentito suonare il Solenne, poi alle 18.15 il Sacrista me l'ha gentilmente suonato per la ripresa.. A presto!
Santa Maria dei Miracoli presso Celso, Milano
Una bellissima mattina di settembre 2013 in giro per Milano...
Milano - Basilica di Santa Maria presso San Satiro
Per il VIAGGIO TRA BELLEZZA E FEDE, dalla splendida basilica di Santa Maria presso San Satiro, il giornalista Luca Frigerio spiega il gruppo quattrocentesco della Pietà.
La chiesa, gioiello architettonico del primo Rinascimento, fu riconfigurata nel 1476-86 ed è legata al nome di Bramante, che vi lavorò dal 1478.
Video prodotto da TELENOVA per la rubrica LA CHIESA NELLA CITTA'
servizio dio Annamaria Braccini
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Le campane di Milano,San Celso - Concerto solenne
Corso Italia - Via Lusardi (Centro Storico)
Concerto di 5 campane in Do3
Concerto solenne a 5 campane per la Santa Messa della solennità della Santa Pasqua. Ore 18:45
ITALIA /MILANO 110:Santa Maria Presso S. Celso/ミラノ:チェルソ教会
イタリア ミラノの魅力をお伝えします。人気スポットや観光名所、市街地や郊外などの映像が満載です。
Intervista a Don Diego Arfani su Santa Maria dei Miracoli
Intervista a Don Diego Arfani, nuovo Rettore della chiesa di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso, sulla storia dell' antico Santuario.
Le campane di S. Maria dei Miracoli presso S. Celso, Milano
Milano, Santuario di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso
Concerto di 5 campane DO3
Fratelli Barigozzi 1902
Concerto a 5 campane per la S. Messa nella solennità di Pentecoste
Il santuario di Santa Maria dei Miracoli sorge in luogo sacro, reso in passato tale dal martirio dei santi Nazario e Celso. I due santi subirono il martirio e furono sepolti nel medesimo luogo dove vennero ritrovati, il 10 maggio 396, dal vescovo Ambrogio. Il corpo di san Nazario venne trasportato nella basilica dei Santi Apostoli, mentre san Celso trovò riposo sotto una piccola nicchia con l'immagine della Madonna, fatta edificare dallo stesso Ambrogio. Nel 997 l'arcivescovo Landolfo II fece costruire un monastero al posto della piccola chiesa di San Celso, ormai cadente. Il monastero che sorgeva sul lato destro della basilica, venne demolito a metà del XX secolo, mentre ciò che rimane della basilica è frutto di un intervento di demolizione di quattro campane, che lasciarono spazio all'ampliamento del santuario annesso. Nel 1430 il duca di Milano, Filippo Maria Visconti, fece costruire una piccola chiesa per proteggere la Madonna di Sant'Ambrogio e potervi celebrare le funzioni al coperto. Nel 1485 scoppiò una violente epidemia di peste, che spinse i fedeli a riempire molte chiese milanesi, con la speranza di guarire. Il 30 dicembre di quell'anno la chiesetta era affollata da circa trecento persone quando, dopo la comunione, la statua della Madonna scostò con la mano sinistra la tenda, che la nascondeva per antichissimo uso nei giorni feriali. A quel punto fissò lo sguardo su quasi tutti i presenti, tendendo verso di loro il bambino Gesù; poco dopo la peste cessò. La curia istituì un serio processo, che riconobbe il miracolo l'1 aprile del 1486. La costruzione del santuario iniziò nel 1493, su progetto di Gian Giacomo Dolcebono. Nel 1504 si decise la costruzione del grande atrio antistante la chiesa, reso possibile grazie alla demolizione di alcuni piccoli edifici di proprietà dell'abbazia di San Celso. La chiesa, terminata nel 1506, venne giudicata da subito troppo piccola; alla navata principale, decorata da una monumentale volta a botte cassettonata, vennero aggiunte le due laterali, il coro e un deambulatorio simile al Duomo, tra il 1513 e il 1514. La facciata, il cui completamento era previsto intorno agli anni dell'edificazione delle navate laterali, venne realizzata solo nel 1563 in stile manierista. La decorazione pittorica fu realizzata in due fasi distinte, che videro un periodo di transizione politico-artistica: con la morte di Francesco II Sforza, il Ducato di Milano entrò a far parte dei possedimenti di Carlo V d'Asburgo, mentre nel frattempo moriva Bernardino Luini. La chiesa, che godeva di un'insolita autonomia politica, venne riccamente impreziosita con una serie di tele di importanti artisti, tra i quali spiccano Gaudenzio Ferrari, il Cerano, Camillo e Giulio Cesare Procaccini, Carlo Francesco Nuvolone, Antonio Campi, il Bergognone e Callisto Piazza. Nel transetto di sinistra, si venera la statua marmorea dell'Assunta di Annibale Fontana, completata in seguito da Giulio Cesare Procaccini. L'antico affresco della Madonna dei Miracoli, si trova sotto un altare alla sinistra del presbiterio ed è visibile solo durante alcune feste, mentre nella navata sinistra è collocato un affresco del XIV secolo, raffigurante la Madonna con il Bambino, che fu visto lacrimare nel 1620. Di notevolissimo interesse risulta essere la pavimentazione interna, progetto di Martino Bassi da Seregno. L'annuncio delle funzioni è scandito da cinque bellissime campane, collocate sul romanico campanile dell'antica basilica di San Celso: uno dei pochi esempi di concerti cittadini scampati alla requisizione bellica del 1943. Il corpo di san Celso è tuttora conservato in una teca di bronzo dorato, posta al limitare del presbiterio, utilizzata come altare per le messe.
Un sentito ringraziamento a padre Diego per la cortese disponibilità e a padre Pierino per la compagnia.
Milano da scoprire : Santa Maria presso S.Satiro
Uno dei gioielli milanesi, ancora poco noto. La gente passa a fare shopping nella centralissima via Torino, a volte si accorge di una chiesa di poco conto nell'interno di un cortile laterale e interno alla movida. basterebbe entrare a curiosare per scoprire diversi capolavori artistici e ammirare, al centro del sipario, una stupenda prospettiva di Donato Bramante. Il gioco prospettico inganna chiunque non conosca ancora il meraviglioso segreto.
Il Campanile dei Sospiri - San Celso e il più antico Campanile di Milano
Apre al pubblico il Campanile più antico di Milano, il Campanile dei Sospiri presso San Celso. Salendo sulla sommità della cella campanaria ti attende un panorama da sogno.
Il Campanile dei Sospiri presso San Celso - Tg3 Lombardia
Il Tg 3 Lombardia dedica un servizio all'apertura del Campanile dei Sospiri presso San Celso. Il più antico Campanile ancora in funzione a Milano.
SAN MAURIZIO AL MONASTERO MAGGIORE (MILANO, ITALY)
Chiesa di S.Maurizio al Monastero Maggiore, Milano, Lombardia, Italia. Un tempo era sede del più importante monastero femminile dell'Ordine Benedettino in città, collocata all'angolo tra via Luini e Corso Magenta. Per via degli straordinari affreschi appartenenti alla scuola lombarda al suo interno, la chiesa viene indicata come la Cappella Sistina di Milano, o lombarda. Di fondazione antichissima (le prime attestazioni risalgono all'età longobarda), il monastero venne fondato utilizzando in parte alcuni edifici romani: ancora oggi fanno parte del complesso una torre poligonale, resto delle antiche mura di Massimiano, ed un'altra quadrata, che in origine faceva parte del perduto ippodromo. I locali del monastero oggi sono occupati dal Museo Archeologico di Milano. La costruzione ebbe inizio nel 1503 ed è opera dell'architetto e scultore Gian Giacomo Dolcebuono, coadiuvato dall'architetto Giovanni Antonio Amadeo con cui lavorò anche al Duomo di Milano, alla Certosa di Pavia e alla chiesa di Santa Maria presso San Celso. L'edificio fu completato quindici anni dopo ad opera di Cristoforo Solari e fu diviso in due parti, una pubblica dedicata ai fedeli ed una riservata esclusivamente alle monache del monastero. Le monache non potevano in alcun modo oltrepassare la parete divisoria. Il divieto fu eliminato dall'arcivescovo nel 1794.
( I video di yesmilano.com 22 ) Bramante a Santa Maria presso San Satiro
Nascosta tra i palazzi nella centrale via Torino la chiesa di Santa Maria presso San Satiro conserva uno dei capolavori del rinascimento lombardo, il falso coro di Donato Bramante.
Milano da scoprire, S.Nazaro-Basilica ApostolorumMSWMM.wmv
S.nazaro, in corso di Porta Romana a Milano, é una delle 4 chiese che Ambrogio vescovo decise di far costruire nel 382. Inizialmente venne chiamata Basilica Romana per la vicinanza con l'omonima porta. Nel 384, in seguito alla scoperta dei corpi di 2 martiri, Celso e Nazaro, il vescovo decise di far portare i resti di quest'ultimo nella nuova chiesa. Da allora la basilica venne definita Basilica Apostolorum. Ha una pianta a croce latina, cui nel tempo vennero aggiunte la cappella di S.Caterina e quindi la cappella Trivulziana (tomba di famiglia del capitano di ventura Gain Giacomo Trivulzio) che ne coprì interamente la facciata principale. Venne distrutta nel 539 dalle bande di Uraia e ricostruita subì un incendio nel 1075 che la distrusse quasi completamente. Sono presenti tutti gli stili: romano, paleocristiano, medioevale, rinascimentale, barocco. Una serie di restauri, negli ultimi deceni, ha riportato alla luce molte oper d'arte oggi visitabili.
Milano da scoprire, S.Simpliciano.wmv
Basilica di S.Simpliciano, si trova nella piazza omonima. Secondo la tradizione venne fatta edificare da S.Ambrogio (allora denominata Basilica Virginum). Con certezza la costruzione risale alla fine del IV o all'inizia del V secolo. La pianta della chiesa é a croce latina, a tre navate. Dietro la chiesa ampio complesso monacale benedettino con due ampi chiostri. Impreziosita da diverse opere d'arte, tra cui vale la pena segnalare nel catino dell'anside l'Incoronazione della Vergine, affresco del Bergognone.
Milano da scoprire, Santa Maria della Passione
Visita ad una delle chiese più interessanti di Milano dal punto di vista artistico complessivo. La costruzione risale al 1485, con successivi rifacimenti nel periodo barocco. Gli interni sono impreziositi da opere pittoriche di diversi autori del tardo rinascimento e del barocco. Notevole la cupola ottagonale alta 49 metri per 23 di diametro. Bellissimi i due organi a fianco dell'altare maggiore. Eccezionale la Sala Capitolare opera del Bergognone. Da visitare!