sant'antonio abate milano
Chiesa dichiarata da poco monumento nazionale, ha al suo interno tesori d'arte quali tele di Procaccini, Cerano; Morazzone nonche' in Milano, e' una rara chiesa che ci mostra il barocco lombardo.
MILANO - Chiesa di Sant'Antonio Abate e Fede Galizia
Fra ritratti e Nature morte: sulle tracce di Fede Galizia donna e artista
fra Cinque e Seicento. Della sua vita, oggi, si sa davvero poco. E il suo nome, purtroppo, è sconosciuto ai più. Ma all'epoca dei Borromeo, Fede Galizia ebbe fama grandissima d'eccelsa pittrice. Caso non comune, eppure non unico, di artista donna, in un mondo maschile, e in fondo un po' maschilista, come quello dell'arte.
Ma Milano ha anche altre tracce, e permanenti, dell'artistica creatività di Galizia. Seppur non eclatanti, come schiva e discreta fu per tutta la vita questa signora della pittura, falciata dalla peste del 1630 come molti della sua generazione. Il pellegrinaggio sulle orme di Fede, così, potrebbe portarci in quel tempio borromaico che è la chiesa di Sant'Antonio Abate, nell'omonima via, adiacente all'Università degli Studi. Qui, legata da stima e affetto per i padri Teatini, la nostra artista dipinse un ieratico san Carlo che regge la croce con il Santo Chiodo (oggi nel Museo del Duomo) e le possenti figure degli eremiti della Tebaide, Antonio e Paolo , colti con vivace espressività nel momento in cui un nero corvo, strumento della divina Provvidenza come già fu per Elia, porge loro il nutrimento terreno. Due tele straordinarie, da pochissimo restaurate e quindi ben visibili nella parte alta del presbiterio.
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tratto da WWW.INCROCINEWS.IT (arte e cultura - testo di L. Frigerio)
video prodotto da TELENOVA - servizio di Annamaria Braccini
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chiesadimilano.it
MILANO Chiesa di S. PIETRO IN GESSATE + Cappella di Sant'Antonio Abate o Cappella Obiano
Chiesa di Sant' Antonio Abate Milano
La prima costruzione della chiesa, secondo le testimonianze sorta su un tempio risalente al IV sec, risale al XIII secolo, ed ha dato poi il nome alla contrada in epoche successive. Il complesso venne edificato dopo il 1272 dai frati Antoniani di Vienne, che vi si dedicavano a curare gli ammalati di fuoco sacro. Quando però Francesco Sforza decise di riunire tutti gli ospedali nella 'Cà Granda' (l'Ospedale Maggiore progettato dal Filarete), il convento perse la sua funzione e fu dato come commenda alla potente famiglia dei Trivulzio, che la conservò dal 1452 sino alla seconda metà del Cinquecento.
Si ipotizza che appartengano a questo periodo il bel campanile quattrocentesco, restaurato da Luca Beltrami, ed il primo chiostro in cotto, dei primi anni del XVI secolo. A partire dal 1565 l'azione del vescovo Carlo Borromeo fece di Milano uno dei centri principali della Controriforma: per il complesso di Sant'Antonio Abate ebbe inizio un nuovo periodo quando, nel 1577, esso fu affidato all'ordine dei Chierici regolari Teatini.
I Teatini sistemarono i chiostri e diedero l'incarico a Dionigi Campazzo, uno degli architetti della Cà Granda, di ricostruire la chiesa secondo la tipologia controriformistica: la pianta è a croce latina con una sola navata, tre cappelle laterali per lato, un breve transetto, volta a botte ed un profondo coro a pianta rettangolare. L'opera venne conclusa nel 1584 (alcuni tendono tradizionalmente ad attribuire il processo al Richini). La decorazione pittorica si sarebbe sviluppata negli anni successivi seguendo le tendenze controriformistiche e le richieste dei Teatini attraverso i temi iconografici della esaltazione della Croce e dei santi dell'ordine. La decorazione ebbe inizio, a fine Cinquecento, dalla cappella delle reliquie, nel transetto di sinistra, di cui erano patroni i Trivulzio, dove ai resti sacri già posseduti dalla chiesa si aggiunse un frammento della Santa Croce portatavi dai Teatini. I Reliquiari si trovano dietro la tela sull'altare, copia da Palma il Giovane del Cristo che porta la Croce.
Una seconda campagna decorativa ebbe inizio nel terzo decennio del Seicento: rimaneva da decorare la volta della navata, per la quale fu scelto il tema, caro ai Teatini, delle Storie della Vera Croce, coerente anche con l'importante reliquia conservata nella chiesa: gli affreschi, eseguiti tra il 1631 ed i 1632, durante l'infuriare di un'epidemia di peste, furono eseguiti dai fratelli Giovanni Carlone e Giovanni Battista Carlone. Anche gli affreschi dell'archivolto della cappella del transetto destro sono posteriori al 1630: vi si trova rappresentata la figura, fortemente scorciata dal basso, del Cristo in glora tra angeli di Tanzio da Varallo. Nel 1635 il giovane Francesco Cairo dipinse per la seconda cappella a sinistra lo Svenimento di S. Andrea Avellino, altra figura fondamentale per l'ordine ed il monastero milanese.
Nella piazzetta davanti alla chiesa, anticamente si trovava (sino alla metà degli anni settanta del Settecento) una colonna con un tabernacolo di stile gotico, attribuita a Jacopino da Tradate. L'opera scultorea, alla caduta in disuso dell'ospedale ed al termine del ruolo dei frati locali, venne acquistata dalla famiglia Belgioioso, che la fecero rimontare nel loro castello. Nel 1899 passò al Castello Sforzesco.
La chiesa e il complesso sono stati dichiarati recentemente monumento nazionale.
La Cappella Acerbi, o dell'AnnunciataModifica
La cappella dell'Annunciata (seconda sulla parete sinistra) custodisce i dipinti di Giulio Cesare Procaccini, raffiguranti l'Annunciazione (sull'altare), la Visitazione, a sinistra, la Fuga in Egitto, a destra, Angeli, sopra la pala e l'Eterno in gloria, nell'arcone, considerati fra i massimi capolavori del barocco milanese.
La decorazione della cappella fu commissionata dal senatore Ludovico Acerbi nel 1609 in onore del fratello Borso che vi fu sepolto all'interno. L'Acerbi ottenne dai Padri Teatini il permesso di utilizzare la cappella come mausoleo, impegnandosi decorarla interamente, facendo realizzare l'altare, le balaustre, gli stucchi e tutte le opere di pittura e scultura. Le tele furono commissionate a Giulio Cesare Procaccini, impegnato in quegli anni nelle maggiori commissioni artistiche della città. I dipinti furono considerati uno dei capolavori più riusciti dell'artista già dai contemporanei. Così le descriveva il Torre nel suo Ritratto di Milano del 1674:
« Non evvi effigie che non paia uscita dal Paradiso alle bellezze che mostra la carnagione ell'è evidente, palpabile, direste tutti questi sembianti vivi »
【Le chiese di Milano】Chiesa di Sant'Antonio Abate
Playlist 【Le chiese di Milano】:
La chiesa di Sant’Antonio Abate , che si affaccia sull’omonima via con un sobrio e quasi spoglio prospetto neoclassico, svela al suo interno una ricchezza decorativa inaspettata che ne fa uno dei gioielli del Barocco lombardo in Milano.
Edificata nelle forme attuali dall’ordine dei Teatini a partire dal 1584, questo tempio milanese deve le sue origini ad un precedente complesso di edifici quattrocenteschi, comprendente la chiesa, i chiostri, la torre campanaria ed un ospedale, occupato, già a partire dalla prima metà del Trecento, dall’ordine francese degli Antoniani.
Secondo la tradizione infatti, qui i monaci di Sant’Antonio curavano con un unguento ricavato dal grasso dei maiali il morbo del “fuoco sacro” che in quei tempi lontani mieteva molte vittime (da cui la denominazione popolare della malattia come “fuoco di Sant’Antonio”).
Di questa prima fase costruttiva quattrocentesca rimangono oggi tracce visibili nella torre campanaria, parzialmente rifatta a fine Ottocento, e nel chiostro bramantesco al civico n. 5.
#chiesa #cattolicesimo #spiritualità
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Music:
Charms - 02 Train by Sergey Cheremisinov Creative Commons — Attribution 3.0 Unported — CC BY 3.0 Music promoted by Audio Library SOLO ACOUSTIC GUITAR by Jason Shaw Creative Commons — Attribution 3.0 United States— CC BY 3.0 US Music promoted by Audio Library
Chiesa di Sant'Antonio Abate di San Daniele del Friuli
Filmato realizzato dalla redazione de Il Turismo Culturale in occasione della realizzazione della guida dal titolo SAN DANIELE DEL FRIULI. UNA STORIA DI GUSTO.
Info | ilturismoculturale.it
'Rockin' Jerusalem' in Milan
This performance of Rockin' Jerusalem by composer André J. Thomas features the St. Ambrose University Chamber Singers at the Saint Antonio Abate Church in Milan, Italy, from May 2017. Dr. Nathan Windt is the conductor.
Alta Trinità beata (Coro del Collegio Borromeo - Marco Berrini)
Alta Trinità beata (anonimo)
Coro del Collegio Borromeo
Marco Berrini, direttore
live del 12 dicembre 2018 nella Chiesa di Sant'Antonio abate a Milano
Concerto a sostegno della campagna La musica contro il lavoro minorile
collegioborromeo.it
fortefortissimo.tv
SANT'ANTONIO ABATE: SANTA MESSA PER LA MADONNA DI FATIMA - diretta Tele Dehon
Sorvolando la Basilica di Sant'Antonio Abate e Santa Francesca Cabrini Sant'Angelo Lodigiano
Febbraio 2015 Sant'Angelo Lodigiano
La Basilica di Sant'Antonio Abate
Processione Sant'Antonio Abate
Alcuni momenti della fiaccolata di preghiera svoltasi a Rigopiano (Farindola) il 17 gennaio 2015.
MILANO. FALO' SANT'ANTONIO ABATE 2014 A MUGGIANO
(mi-Lorenteggio.com) Milano, 18 gennaio 2014 - La ricorrenza di Sant'Antonio Abate, con la tradizionale benedizione degli animali e l'accensione di falò, quest'anno è stata rovinata dalla pioggia, che ha fatto sì che le numerose iniziative a Milano e provincia venissero annullate.
A Muggiano, seppur con meno pubblico e la pioggia battente, il rogo è stato acceso.
Redazione
Tomba di Sant' Antonio da Padova nella Basilica del Santo
Mio video Tomba del grande Santo Taumaturgo
Cattedrale di Sant'Antonio Abate a Castelsardo ~ 26 Giugno 2016 | Viaggiare in Sardegna
La pittoresca cattedrale e l'imponente campanile di Sant'Antonio Abate sono situati nel lato nord-ovest delle mura del castello del Doria di Castelsardo e dominano sul paesaggio circostante.
Storia
La struttura preesistente è stata restaurata tra il 1597 e il 1606 per volere del vescovo Giovanni Sanna divenendo sede vescovile di Ampurias nel 1503 e acquisendo il titolo di Cattedrale opera del vescovo Passamar.
Il completamente dell'edificio avvenne 1727 con la costruzione del matroneo ( il balcone vicino all'ingresso della Porta Santa ) e dell'altare finemente lavorato dedicato al patrono della città Sant’Antonio Abate.
Il campanile venne ricavato direttamente una torre con funzione di faro preesistente nelle mura antiche, la cui sommità è stata successivamente decorata con piastrelle maiolicate con motivi verdi, gialli e marroni.
L'edificio stilisticamente fonde elementi del gotici, catalani e rinascimentali e offre una splendida vista panoramica a picco sul mare.
Esternamente domina sopratutto grazie all'alta torre campanaria coperta da un cupolino maiolicato.
L'interno presenta una classica pianta a croce latina ed è costituito da una navata unica voltata a botte ribassate, cappelle laterali sui contrafforti e transetto.
Molti degli affreschi presenti nelle cappelle laterali sono stati dipinti da Andrea Lusso, il più noto pittore manierista in Sardegna, mentre molte altre sono opere del pittore anonimo denominato Maestro di Castelsardo tra le quali spicca la Madonna in trono col Bambino collocata sull'altare maggiore.
Originariamente faceva parte di un grande retablo, le altre parti ( e molte altre opere d'arte sacra tra cui il San Michele arcangelo del Maestro) sono conservate nelle cripte della Cattedrale, adibito a museo diocesano.
L’abside è quadrangolare con volta a crociera generata da quattro pilastri a fascio con capitelli scolpiti, sormontato da due coppe di angeli, di cui i due piccoli centrali sorreggono la croce.
L'altare maggiore in marmo é del 1810, mentre sono più antichi ( dei 600-700 ) gli altri arredi lignei, gli altari laterali e le statue.
Sopra il matroneo troneggia il bellissimo organo a canne settecentesco con ante decorate, considerato il più bello della Sardegna.
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Percorso 2 - Chiesa Sant'Antonio Abate
Luogo di preghiera privilegiato per i naviganti, la Chiesa Parrocchiale di Sant'Antonio Abate di Castelletto di Abbiategrasso, sorge in una posizione fondamentale, nel punto dove il Naviglio Grande fa la curva a 90° in direzione Milano. La struttura sembra risalire al 1180, edificata in concomitanza agli scavi del Naviglio, anche se i documenti certi riportano che fu Carlo Borromeo nel 1604 a far costruire la Chiesa probabilmente sopra a quella già preesistente, lavori che iniziarono nel 1610. Il primo parroco fu Gian Domenico Pessina, appartenente ad una delle famiglie più nobili di Abbiategrasso, che operò per ingrandire la chiesa a proprie spese affiancandola anche da una casa parrocchiale. Morì nel 1629 a causa della peste. La Chiesa conserva al suo interno una tela con l'Assunta di Procaccino e una statua in marmo gotico-trecentesca della Vergine con Bambino che è la più antica del genere in città.
Basilica di Sant'Antonio, Padova, Italia - Jan 2, 2013
Schola's maestro plays the historic pipe organ in the Basilica di SantAntonio, Padova, Italia.
FALO' DI SANT'ANTONIO ABATE 2015 A MUGGIANO MILANO E CESANO BOSCONE
Donazione reliquia Sant'Antonio Abate
Servizio a cura della redazione di newsdellavalle.com
TREBISACCE 17/01/2009 TRADIZIONALE FESTA DI SANT'ANTONIO ABATE PARTE 3.
TREBISACCE 17/01/2009 TRADIZIONALE FESTA DI SANT'ANTONIO ABATE CON CARATTERISTICA SFILATA DI CAVALLI PARROCCHIA DI SAN NICOLA DI MIRA. RIPRESE DI VITO COVELLI.
Cascia (PG) - Terremoto, messa in sicureza chiesa Sant'Antonio Abate (10.01.17)
- Cascia (Perugia) - Terremoto, messa in sicureza chiesa Sant'Antonio Abate (10.01.17)